AUTONOMIA DIFFERENZIATA? NO GRAZIE

AUTONOMIA DIFFERENZIATA? NO GRAZIE. LA SCUOLA ITALIANA È UNA E INDIVISIBILE.

Firma anche tu la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare

Il 10 novembre è ufficialmente partita la raccolta delle firme per una legge di iniziativa popolare di riforma degli articoli 116 e 117 della Costituzione per l’introduzione di una clausola di supremazia della legge statale, e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato.

All’iniziativa hanno aderito – a difesa della scuola statale e nazionale – anche i sindacati della scuola (Federazione Lavoratori della Conoscenza, CGIL, Federazione UIL SCUOLA RUA e Federazione Gilda Unams), al fine di contrastare la regionalizzazione dell’organico del personale scolastico e della dirigenza scolastica, il reclutamento del personale scolastico effettuato con concorsi regionali, la stipula di contratti d lavoro regionalizzati, la differenziazione dei programmi scolastici, la dipendenza dalla politica regionale, la differenziazione dell’istruzione tra le regioni in base al PIL.

La situazione si complica ora per la novità particolarmente grave contenuta nell’articolo 143 della Legge di Bilancio, che prevede di definire entro sei mesi i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), passando attraverso una Cabina di regia, “ai fini della completa attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”

Com’è ormai noto, Roberto Calderoli – ministro per gli affari regionali e le autonomie del Governo Meloni – ha predisposto una bozza di “legge quadro” sulla materia e l’ha presentata il 17 novembre scorso alla Conferenza delle regioni. La bozza prevede che in materie fondamentali come l’istruzione, la sanità, le infrastrutture, l’energia, l’ambiente e molte altre ancora, le regioni abbiano competenze rafforzate ed eccessivamente estese.

Contro questa deriva autonomista, la cui accelerazione viene imposta dal Ministro Roberto Calderoli sarà necessario raccogliere, a sostegno della legge di iniziativa popolare suddetta, 50.000 firme entro sei mesi (per sicurezza ci siamo proposti l’obiettivo di 60.000 firme) affinché la proposta abbia validità e possa essere trasmessa al Parlamento per il successivo confronto e dibattito politico. Questa iniziativa si propone, pertanto, di contribuire a contrastare le pericolose decisioni contenute nella proposta della cosiddetta “Autonomia differenziata” la quale ripropone un’ulteriore frammentazione dell’unità dello Stato indebolendo l’unità del Paese, aumentando le disuguaglianze e impedendo la tutela dei diritti per tutti i cittadini italiani.

I punti su cui si concentra la proposta sono tre.

  1. Il primo riguarda la riscrittura del terzo comma dell’articolo 116, che è quello che consente alle regioni a statuto ordinario di fare richiesta di nuove competenze, relativamente ad un elenco di materie contenute nell’articolo 117, fra quelle di competenza statale o di competenza concorrente.
  2. Il secondo riguarda la parziale riscrittura proprio dell’elenco delle materie (a competenza esclusiva dello Stato, a competenza concorrente, a competenza esclusiva delle regioni), con lo spostamento di alcune di esse dalla potestà concorrente a quella esclusiva dello Stato.
  3. Il terzo l’introduzione, nello stesso articolo 117, di una clausola di supremazia a tutela dell’unità giuridica ed economica della Repubblica.

La raccolta delle firme si configura, inoltre, come un’iniziativa politica e giuridica tesa a richiedere al Governo nazionale di non predisporre atti che prevedano trasferimento di poteri e risorse alle Regioni sino alla discussione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti uniformemente su tutto il territorio nazionale.

I cittadini possono sottoscrivere la proposta anche telematicamente, grazie al possibile utilizzo della firma online, che si applica anche all’iniziativa legislativa popolare.

Come firmare

Si può già firmare on-line, cliccando su https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC Una volta collegati al link si aprirà una scheda che dovrà essere semplicemente compilata. A quel punto riceverete una mail dalla piattaforma (attenzione!! Se non doveste ricevere la mail VERIFICATE che non sia finita nella CASELLA SPAM) in cui troverete il testo della Proposta di Legge costituzionale, il link per dare un sostegno economico e la scelta dello strumento per apporre la firma (a nostro avviso la più semplice è attraverso lo SPID).

Successivamente faremo partire una campagna di raccolta firme con banchetti e postazioni attrezzate.

Firma anche tu la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare

CLAUDIO MENGA, GIOVANNI VERGA, FRANCESCO CAPACCHIONE