Lettera aperta ai congressisti

Lettera aperta ai congressisti dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti
SuperAbile INAIL del 08/11/2023

ROMA. Con il Congresso, confidiamo di aver potuto soddisfare tutti i requisiti richiesti dalle autorità per perfezionare l’iscrizione delle nostre sezioni e sedi regionali nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e in particolare nella sezione B che ricomprende le Associazioni di Promozione Sociale. In ogni caso, il Congresso ha inteso autorizzare formalmente il Consiglio nazionale ad apportare eventuali, ulteriori modifiche, ove si rivelassero necessarie per il perfezionamento dell’iscrizione al registro e anche per l’adeguamento a possibili adempimenti che potrebbero derivare dalla emanazione dei decreti attuativi della legge delega n.227 del 2021. 

Come tutti sappiamo, il Congresso ha generato numerose e soprattutto rumorose polemiche prima, durante e addirittura dopo il suo svolgimento. Ora, tuttavia, occorre guardare avanti, tutti insieme, per raggiungere nuovi risultati e traguardi a beneficio dei nostri associati e rappresentati, mettendo in secondo piano tali polemiche, così da evitare di alimentarle, in attesa, magari, di momenti, appuntamenti e luoghi idonei nelle sedi giuste. 
Ringrazio di cuore quanti hanno voluto confermare fiducia nella mia persona e dare credito a una compagine dirigente che reputo di primo livello per guidare l’Unione nei prossimi mesi. Fiducia e credito non devono mai essere dati per scontati, ma guadagnati giorno per giorno con il lavoro quotidiano, l’impegno personale, il rispetto degli Organi e delle persone, la sobrietà dei comportamenti e degli atteggiamenti. 
A quanti tra voi abbiano ritenuto, legittimamente, di compiere una scelta elettorale alternativa, vanno tutto il mio rispetto e la mia considerazione. Nell’osservanza dei ruoli che ciascuno di noi ha liberamente scelto di esercitare e svolgere. Tale scelta, per me non sarà per nulla condizionante. 
Dobbiamo, infatti, saper valorizzare competenza e impegno di tutti e per tutti, in primo luogo con atti coerenti e consapevoli e, nella fotografia della situazione attuale, dare seguito a quanto tracciato nelle poche settimane che hanno preceduto l’appuntamento congressuale. 
Il gruppo Sempre insieme per l’unione, in continuità e coerenza con i comportamenti fin qui tenuti, proseguirà la propria opera in Consiglio nazionale, cercando innanzitutto di onorare scadenze, eventi e appuntamenti che ci attendono e che forse richiedono una cura speciale, considerato anche il tempo perduto nelle settimane precedenti tra polemiche e carte bollate. Il ricorso alla giustizia civile non deve scandalizzarci oltre misura, perché purtroppo non è una novità per l’Unione, anzi, numerosi esempi passati potrebbero essere richiamati e citati in proposito, ma oggi l’auspicio di tutti noi che sono sicuro di interpretare alla perfezione, ci richiama a un andamento associativo più sobrio e coerente da parte di ciascuno e ci comanda di scrivere a lettere cubitali la parola basta. 
I nostri associati e rappresentati si attendono da ognuno di noi competenza, disponibilità e talento che abbiamo il dovere di valorizzare per accrescere la quantità dei servizi, il perimetro dei diritti e la capacità di tutela che dobbiamo alle centinaia e centinaia di migliaia di persone rappresentate. 
La carta di identità, la salute e le altre esigenze e ragioni personali non lasciano a questo presidente molto tempo per operare e rendono ancor più improrogabile la costruzione di una squadra compatta e coesa che sappia tenere saldo il timone della nave, anche in caso di tempeste e marosi che l’Unione continuerà a incontrare nel suo cammino di rappresentanza dei ciechi, ipovedenti e persone con pluridisabilità in tutta Italia. 
La difesa delle sezioni e la valorizzazione delle regioni sono una priorità assoluta per promuovere quanto da noi dovuto: innovazione, benessere, diritti, uguaglianza, rispetto e dignità. 
Con un caro ringraziamento a tutte e tutti, formulo i migliori auguri di buon lavoro.

Mario Barbuto, Presidente nazionale