da La Stampa
Quali saranno i metodi più utilizzati dai “copioni” alla maturità?
Subito dietro (al 22%) si piazzano gli appunti e le note scritte sui vocabolari, gli unici supporti che possono entrare a scuola senza dare nell’occhio. Al terzo posto un altro metodo che sfrutta la dotazione da esame: scambiarsi i fogli protocollo per passarsi il compito (lo userà il 10%).
Ai piedi del podio ancora un grande classico: mettere gli appunti in bagno, pronti per essere consultati all’occorrenza (8%). Un po’ più alternativa, invece, la tecnica di scriversi sulla pelle le nozioni fondamentali; ma se ottiene un discreto gradimento (7%) vuol dire che qualcuno la usa.
Ma è inevitabile che la tecnologia sia sempre più protagonista. E dunque per copiare in molti scelgono d’innovare. Grande protagonista lo smartphone: il 19% dei maturandi “copioni” lo userà per navigare alla ricerca delle soluzioni, il 15% per riceverle via WhatsApp, mail o sms. Grazie ai cellulari moderni anche gli appunti si digitalizzano, così il 13% li salverà nella memoria del telefono come fossero dei foglietti 2.0.
Il bagno non si abbandona neanche se si ha a disposizione la tecnologia; è infatti il luogo preferito per nascondere lo smartphone d’emergenza (ci proverà, almeno in teoria, l’11%). A chiudere la top 5 della “copiatura tecnologica”, l’uso di una calcolatrice che si connette a Internet, anche se non è ammessa all’esame (una soluzione su misura per gli studenti dello scientifico e degli istituti tecnici, scelta anche questa dall’11% dei maturandi).