“Subito regole più chiare ma il rinvio è impossibile”

da la Repubblica

“Subito regole più chiare ma il rinvio è impossibile”

La ministra Fedeli: “Al lavoro per nuove linee guida ma proroghe come quelle decise dalla Lombardia sono fuorilegge”

«NESSUN rinvio, su questo io e la mia collega Beatrice Lorenzin siamo fermissime». Dunque la Lombardia, che concede una proroga, «è semplicemente fuorilegge». La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, nell’occhio del ciclone sul caos vaccini, tenta di mettere ordine. E assicura: «Sarà fatto di tutto per facilitare famiglie e scuole».

Ministra, le Regioni procedono in ordine sparso nell’applicazione della legge sull’obbligo dei vaccini per entrare a scuola: perché non si è anticipato quanto già previsto per il 2019, ovvero la trasmissione diretta dei dati tra Asl e scuole, senza gravare sulle famiglie?

«La legge prevede che siano le Asl, attraverso anagrafi digitali, a fornire la documentazione e a fare le segnalazioni rispetto a chi non è in regola. Questo è un punto importante, già inserito. Ma non abbiamo potuto metterlo da subito perché non in tutte le realtà italiane le aziende sanitarie erano pronte dal punto di vista dell’informatizzazione ».

È quanto l’Anci continua a chiedere: un protocollo nazionale tra conferenza Stato- Regioni e ministeri. Una proposta che lei stessa ha appoggiato.

«Certo, e infatti si è detto che laddove era possibile si possono anticipare protocolli. Dove si può si facciano».

Eppure ci sono Uffici scolastici regionali che procedono in ordine sparso, anche dove ci sono anagrafi informatizzate: via libera in Toscana e Sicilia, l’Abruzzo ha detto no, l’Emilia è ferma: come mai?

«Perché siamo in attesa del parere ufficiale del Garante per la privacy. Confido sarà favorevole. Tutti stiamo lavorando per garantire la copertura vaccinale».

I tempi sono stretti, saranno possibili proroghe rispetto alla prima scadenza del 10 settembre per asili e materne?

«Nessuna proroga sarà concessa. Altrimenti non avrebbe avuto senso fare il decreto. Qui il tema è serio, non è un problema burocratico, stiamo parlando della tutela della salute pubblica».

La Regione Lombardia ha annunciato una proroga di 40 giorni.

«E io dico che è fuorilegge. Chi rappresenta le istituzioni deve rispettare la legge. Poi, se la si vuole contestare nei contenuti, si faccia una battaglia politica, è legittimo. Ma non capisco come la Regione possa mettersi fuori dall’attuazione di una norma nazionale ».

Le scuole, con i sindacati, lamentano il caos e un sovraccarico di lavoro proprio all’avvio dell’anno scolastico. Come interverrà il suo ministero?

«La preoccupazione per il carico di lavoro e di competenze è vera, ce l’ho ben presente, così come so bene che il personale amministrativo nelle scuole è sotto organico. Nelle condizioni date, stiamo facendo il possibile a tutela dei bambini. E tutto il lavoro, condiviso col ministero della Salute, va nella direzione che siano le Asl a gestire la certificazione sgravando le scuole».

I presidi lamentano l’ennesimo aggravio di incombenze a fronte di una aumento d’istituti assegnati in “reggenza”.

«Capisco i loro timori. A giorni dovrebbe uscire il concorso per ovviare al problema delle reggenze. Faccio appello al senso di responsabilità: è una legge, va applicata».

Le due circolari operative uscite dopo Ferragosto non hanno però evitato il caos.

«Stiamo cercando di fare una circolare aggiuntiva e congiunta tra i due ministeri, Istruzione e Salute, per rendere più trasparente ed efficace l’attuazione della legge, per favorire le famiglie e semplificare le procedure, anche rispetto all’armonizzazione delle diverse aperture dell’anno scolastico nelle Regioni. Ma ripeto: non saranno concesse proroghe».

Si seguirà una linea di dialogo all’inizio rispetto alle famiglie contrarie ai vaccini?

«Dobbiamo essere seri e attenti nelle modalità di attuazione della legge. Chi non vuole vaccinare i propri figli dev’essere consapevole che questi non potranno frequentare la scuola. Mi riferisco alla fascia zero- sei anni. Caso diverso riguarda invece le famiglie che magari hanno provato a prenotare il vaccino e che per qualche motivo non ci sono riuscite. In questo caso basta la volontà di mettersi in regola, da manifestare attraverso l’autocertificazione».

Caos vaccini

da la Repubblica

Caos vaccini

Ogni Regione fa da sé, rebus per le famiglie Privacy, sì del Garante allo scambio dei dati Chi ha figli senza le iniezioni obbligatorie a Torino si vede fissare l’appuntamento a Palermo viene convocato a colloquio a Bolzano può entrare in classe lo stesso

Michele Bocci

In Italia ci sono tra 1,5 e 2 milioni di famiglie in apprensione per un termine ormai vicinissimo, il 10 settembre. Per raggiungerlo e superarlo indenni, però, non devono seguire tutte la stessa strada, sono ben 20 i percorsi pensati per loro. E cambiano a seconda di dove vivono. Probabilmente in nessun ambito come in quello delle vaccinazioni obbligatorie l’autonomia delle Regioni ha fatto un tale sfoggio di originalità. Raccomandate Asl ai cittadini, colori per identificare chi è in regola e chi no, documenti da scaricare dai siti, scuole che comunicano liste di alunni alle Asl, Asl che comunicano liste di non vaccinati alle scuole, visite a casa, proroghe, telefonate che mettono tutto a posto: la casistica è quasi infinita. Ognuno è andato avanti da solo, creando il proprio percorso di “semplificazione”. Solo in rari casi le indicazioni per le famiglie si assomigliano ma è evidente che le Regioni non si sono molto consultate sul tema. E così tra i cittadini crescono dubbi e apprensione.

In base alla legge sull’obbligo vaccinale voluta dalla ministra alla Salute Beatrice Lorenzin, i genitori dei bambini che vanno al nido o alla materna nell’anno scolastico 2017-2018, appunto tra un milione e mezzo e 2 milioni di alunni, perché i figli possano frequentare, devono presentare entro il 10 settembre alle scuole la documentazione ritirata dalla Asl o dal pediatra di famiglia. E così certificare che le vaccinazioni sono state tutte fatte, oppure che sono state evitate per problemi di salute, o infine che sono state almeno prenotate. Inoltre, si può anche autocertificare che tutto è in regola per poi portare le carte l’anno prossimo.

Questo è lo schema di base, le Regioni si sono poi lanciate in innovazioni che vorrebbero venire incontro ai cittadini. Il risultato non è stato raggiunto ovunque, visto che ogni giorno migliaia di persone chiamano le Asl per avere informazioni, tante passano dai pediatri (quelli rientrati dalle ferie) per sapere cosa fare, e pure le scuole iniziano ad essere prese d’assalto. Solo il numero verde istituito dal ministero per dare notizie sulla legge (il 1500) riceve 800-1.000 chiamate al giorno. Tantissime sono quelle di cittadini del Lazio che non riescono a parlare con la loro Asl.

Nel giro di pochi giorni, potrebbe essere il Garante della privacy a mettere un po’ di ordine nella situazione. È infatti molto atteso, e secondo indiscrezioni sarà positivo, il suo parere su quanto vogliono fare alcune Regioni, come Toscana, Sicilia ed Emilia-Romagna. Si tratta di una procedura prevista nella legge sull’obbligo solo a partire dal 2019-2020. L’idea è quella di escludere completamente i genitori dalla fase precedente all’iscrizione. Gli Uffici scolastici regionali comunicano alle Asl l’elenco degli iscritti alle varie scuole, l’ufficio d’igiene verifica sull’anagrafe vaccinale chi è in regola e rimanda alla scuola i nomi, specificando chi può iscriversi senza problemi e chi no. I genitori dei giovani ai quali manca almeno un vaccino, come prevede la legge, sono invitati a colloqui e poi a fissare gli appuntamenti per mettersi in regola. Chi ha il libretto a posto, invece, non deve fare assolutamente nulla. Questo meccanismo è sicuramente quello che va verso la semplificazione, almeno per i genitori, ma si temeva che il Garante, che nei giorni scorsi pareva preferire soluzioni diverse, bloccasse tutto, in particolare la trasmissione dei nomi degli alunni. E invece a quanto sembra dall’Authority arriverà a breve un sì. A quel punto altre Regioni potrebbero scegliere questo percorso e ci sarebbe una maggiore omogeneità.

A frequentare la scuola dell’obbligo sono oltre il doppio di coloro che frequentano nido e materna, più di 5 milioni di persone. Il numero di bambini e giovani da vaccinare secondo le diverse stime viaggia tra i 600 e gli 800mila. Per chi va a elementari, medie e primi due anni di superiori il termine fatidico è più avanti, il 31 ottobre. E soprattutto chi non è in regola, anche volontariamente, non viene lasciato fuori dalla scuola, ma paga una multa.

Nelle segreterie scolastiche le co.co.co. non sono vietate

da La Tecnica della Scuola

Nelle segreterie scolastiche le co.co.co. non sono vietate

 

Allo stato attuale, la normativa vigente non impedisce la stipula, nel mese di settembre, di contratti di collaborazione coordinata e continuativa con personale da destinare alle attività di supporto alle segreterie scolastiche per il  funzionamento didattico – amministrativo.

A chiarirlo è il Miur con la nota prot. n. 16847 del 30 agosto 2017, con la quale ha fornito precisazioni in merito al conferimento di incarichi di “CO.CO.CO.” nelle segreterie scolastiche per l’anno scolastico 2017/2018.

Il Ministero ha ricordato che l’articolo 5 del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, in vigore dal 22 giugno 2017, interviene sui rapporti di collaborazione e sul conferimento di incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo, modificando l’articolo 7 del decreto legislativo n. 165 del 2001.

In particolare, l’articolo 5, comma 1, lettera a) introduce il divieto per le amministrazioni pubbliche di stipulare contratti di collaborazione relativi a prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative, con modalità di esecuzione organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro.

Secondo il Miur è però necessario tenere conto della successiva disposizione normativa contenuta nell’articolo 22, comma 8 del medesimo Decreto, relativamente alle “disposizioni di coordinamento e transitorie”, ove si statuisce che:“Il divieto di cui all’articolo 7, comma 5-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001, come introdotto dal presente decreto, si applica a decorrere dal 1 gennaio 2018”.

Quindi, allo stato attuale, i contratti di co.co.co. sono ammessi nelle segreterie scolastiche.

Fedeli: vietato bocciare? Falso! Vogliamo solo una scuola più inclusiva

da La Tecnica della Scuola

Fedeli: vietato bocciare? Falso! Vogliamo solo una scuola più inclusiva

 

La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli non ci sta e risponde in merito alla questione della bocciatura alle scuole elementari e medie.

“Affermare, che da quest’anno sarà vietato bocciare alla primaria e alla secondaria di I grado è falso, tiene a precisare Fedeli che sottolinea che “si tratta di semplificazioni che non entrano nel merito dei contenuti della legge e che ne travisano gli obiettivi. Sulla valutazione delle alunne e degli alunni, il 7 aprile scorso, abbiamo approvato un provvedimento attuativo della Buona Scuola che fa tesoro di anni di dibattito fra esperti e pedagogisti e tiene conto anche del confronto importante e proficuo fatto nelle commissioni parlamentari durante l’approvazione delle deleghe della riforma. Il testo sulla valutazione ha uno spirito molto diverso da quello che viene rappresentato in questi giorni: non certo vietare di bocciare, ma lottare contro le povertà educative, favorire l’inclusione delle ragazze e dei ragazzi più deboli. Come? Attivando, ben prima degli scrutini di fine anno o di decisioni importanti e impattanti come quella di non ammettere alla classe successiva, tutte le misure di accompagnamento possibili per non lasciare indietro nessuno. Soprattutto chi ha più difficoltà. Magari perché viene da un contesto socio-economico più svantaggiato, perché a casa non può essere seguito come altre bambine o bambini, perché ha bisogni educativi diversi”.

“Cosa prevede la norma approvata ad aprile? Il decreto sulla valutazione – continua la Ministra -stabilisce che nel I ciclo di istruzione, che comprende primaria e secondaria di I grado appunto, il tema dell’ammissione alla classe successiva diventi parte di un processo più ampio di presa in carico delle studentesse e degli studenti. Alla primaria varrà la normativa già oggi vigente: la non ammissione è prevista solo in casi eccezionali e con decisione unanime dei docenti della classe. Ma con una novità: esplicitiamo che l’ammissione è prevista anche in caso di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Questo non per rendere impossibile la bocciatura, ma perché chiediamo alle scuole di attivare – proprio grazie alla legge approvata, che rafforza questo meccanismo – specifiche strategie di miglioramento per sostenere il raggiungimento dei necessari livelli di apprendimento da parte degli alunni e delle alunne più deboli. Vale a dire che prima di arrivare a una bocciatura la scuola dovrà mettere in campo azioni mirate ad includere, a non lasciare solo chi resta indietro”.

Quindi, per il Ministro è bene non scambiare le strategie di miglioramento e di maggiore accompagnamento, con una facile promozione.
Inoltre, bisogna anche contare i dati sulla dispersione scolastica, che “è in calo nel nostro Paese, ma i dati certificano che i tassi più alti si verificano proprio nei contesti di maggiore disagio, dove le famiglie hanno minori possibilità economiche e una minore partecipazione al sistema formativo alle spalle”, prosegue Fedeli. “La scuola deve poter fare la differenza per queste ragazze e questi ragazzi, deve essere sempre più inclusiva. L’Ocse ha certificato di recente che la nostra scuola è già molto avanti da questo punto di vista, le misure varate sono un rafforzamento ulteriore della sua capacità di guardare ai differenti bisogni educativi”,

La ministra Fedeli ci tiene a fare alcune precisazioni anche per quanto riguarda la scuola media, in cui “resta ferma la necessità di frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale per poter essere ammesse o ammessi alla classe successiva. L’ammissione poi può essere deliberata, con giudizio motivato, anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento. Anche con la previgente normativa questo poteva essere possibile (ai sensi dell’art. 2 comma 7 del DPR 122/2009). Anche in questo caso, come per la primaria, la scuola ha l’obbligo di attivare specifiche strategie per il miglioramento di chi è più indietro. Quindi, nessuna promozione garantita ‘per legge’, ma un diverso sistema di valutazione che aiuta a superare le lacune formative e tiene conto dei tempi soggettivi di apprendimento”.

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, firma del contratto a rischio

da La Tecnica della Scuola

Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie, firma del contratto a rischio

 

Il contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni provvisorie rischia di andare in fumo, dopo l’incontro di questa mattina fra sindacati e Miur.

Infatti, dopo l’ipotesi di CCNI di mobilità annuale siglata il 21 giugno scorso fra sindacati e Miur, i sindacati avevano inviato delle richieste di modifica e di interpretazione il 13 luglio scorso, a cui però non è mai arrivata una risposta. Risposta che i sindacati non hanno avuto nemmeno nella giornata del 31 agosto, lasciando ancora molti dubbi sulle assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni.

“Siamo pronti a non siglare il contratto – spiega la Gilda – perché non è stata accolta alcuna delle nostre tre richieste avanzate il 13 luglio scorso riguardanti l’eliminazione dell’obbligo di convivenza per il ricongiungimento al genitore; la possibilità di presentare domanda di assegnazione provvisoria tra comuni diversi della provincia degli aventi diritto; il superamento della limitazione abnorme nel diritto ad esprimere preferenze. Inoltre l’Amministrazione non ci ha fornito nessuna spiegazione sul motivo del diniego”.

“Ancora più assurda la convocazione di questo incontro nell’ultimo giorno utile prima della scadenza dei termini fissati per oggi. Si tratta di un comportamento che denota una mancanza di rispetto nei nostri confronti e – conclude la Gilda – che deteriora ulteriormente le relazioni sindacali”.

Dello stesso avviso la Cisl Scuola, che tramite un comunicato del segretario nazionale Maddalena Gissi, esprime la propria amarezza, per la mancanza di risposte da parte del Miur: “la richiesta di interpretazione autentica era stata inviata al Miur in data 13 luglio con lo scopo di pervenire, in modo condiviso tra le parti firmatarie, alla corretta interpretazione del CCNI nella fase di applicazione delle disposizioni relative alle assegnazioni provvisorie, si legge sul sito Cisl Scuola. A partire dall’incontro del 3 agosto scorso l’Amministrazione non ha mai tuttavia dimostrato alcuna disponibilità a trovare punti di mediazione; con il verbale di oggi altro non si è fatto che registrare la distanza delle posizioni e la loro inconciliabilità”.

Quindi, resta ancora irrisolto, fra i tanti, il dubbio riguardante l’obbligo di convivenza per il ricongiungimento al genitore, una delle domande più frequenti che abbiamo ricevuto in questo periodo da molti docenti.

Contratti integrativi: più sindacalisti che insegnanti di frontiera

da La Tecnica della Scuola

Contratti integrativi: più sindacalisti che insegnanti di frontiera

 

Il 3,92% di tutti i contratti integrativi nella scuola riguardano (dati 2014) il personale che lavora nelle scuole “ad alto rischio educativo”, senonché le retribuzioni sono marginali. Invece la percentuale di contratti integrativi per gli insegnanti che svolgono attività sindacale è stata del 55,39%.

Lo riporta truenumbers.it, secondo cui dunque in Italia ci sono molti più insegnanti sindacalisti che ricevono un compenso extra rispetto a quelli che ricevono un’integrazione perché aiutano gli studenti stranieri e italiani “difficili”.

“Il fatto che i contratti integrativi per le zone ad alto rischio siano così pochi è la prova che gli insegnanti non sono incentivati o meglio retribuiti dei colleghi che, invece, insegnano in situazioni sociali ed economiche molto migliori”.

Lo stanziamento del ministero alle Regioni dipende dalle situazioni di difficoltà che si trovano ad affrontare gli istituti e ai progetti che mettono in atto per risolverli (per esempio corsi di lingua italiana per gli immigrati o doposcuola per i ragazzi più in difficoltà).

In ogni Regione, invece, esistono scuole che non richiedono i fondi, perché non hanno studenti particolarmente problematici e si trovano in zone socialmente privilegiate.

Da quest’anno vietato bocciare? Fedeli: ‘Falso, il testo su valutazione ha uno spirito diverso’

da Tuttoscuola

Da quest’anno vietato bocciare? Fedeli: ‘Falso, il testo su valutazione ha uno spirito diverso’ 

Affermare, come si legge in questi giorni su alcune testate giornalistiche, che da quest’anno sarà vietato bocciare alla primaria e alla secondaria di I grado è falso. Si tratta di semplificazioni che non entrano nel merito dei contenuti della legge e che ne travisano gli obiettivi. Sulla valutazione delle alunne e degli alunni, il 7 aprile scorso, abbiamo approvato un provvedimento attuativo della Buona Scuola che fa tesoro di anni di dibattito fra esperti e pedagogisti e tiene conto anche del confronto importante e proficuo fatto nelle commissioni parlamentari durante l’approvazione delle deleghe della riforma. Il testo sulla valutazione ha uno spirito molto diverso da quello che viene rappresentato in questi giorni: non certo vietare di bocciare, ma lottare contro le povertà educative, favorire l’inclusione delle ragazze e dei ragazzi più deboli. Come? Attivando, ben prima degli scrutini di fine anno o di decisioni importanti e impattanti come quella di non ammettere alla classe successiva, tutte le misure di accompagnamento possibili per non lasciare indietro nessuno. Soprattutto chi ha più difficoltà. Magari perché viene da un contesto socio-economico più svantaggiato, perché a casa non può essere seguito come altre bambine o bambini, perché ha bisogni educativi diversi”. A dirlo è la ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, attraverso un comunicato stampa.

Cosa prevede la norma approvata ad aprile? Il decreto sulla valutazione – continua la Ministra – stabilisce che nel I ciclo di istruzione, che comprende primaria e secondaria di I grado appunto, il tema dell’ammissione alla classe successiva diventi parte di un processo più ampio di presa in carico delle studentesse e degli studenti. Alla primaria varrà la normativa già oggi vigente: la non ammissione è prevista solo in casi eccezionali e con decisione unanime dei docenti della classe. Ma con una novità: esplicitiamo che l’ammissione è prevista anche in caso di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Questo non per rendere impossibile la bocciatura, ma perché chiediamo alle scuole di attivare – proprio grazie alla legge approvata, che rafforza questo meccanismo – specifiche strategie di miglioramento per sostenere il raggiungimento dei necessari livelli di apprendimento da parte degli alunni e delle alunne più deboli. Vale a dire che prima di arrivare a una bocciatura la scuola dovrà mettere in campo azioni mirate ad includere, a non lasciare solo chi resta indietro”.

La dispersione scolastica è in calo nel nostro Paese, ma i dati certificano che i tassi più alti si verificano proprio nei contesti di maggiore disagio, dove le famiglie hanno minori possibilità economiche e una minore partecipazione al sistema formativo alle spalle”, prosegue Fedeli. “La scuola deve poter fare la differenza per queste ragazze e questi ragazzi, deve essere sempre più inclusiva. L’Ocse ha certificato di recente che la nostra scuola è già molto avanti da questo punto di vista, le misure varate sono un rafforzamento ulteriore della sua capacità di guardare ai differenti bisogni educativi”.

Nella secondaria di I grado – conclude Fedeli – resta ferma la necessità di frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale per poter essere ammesse o ammessi alla classe successiva. L’ammissione poi può essere deliberata, con giudizio motivato, anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento. Anche con la previgente normativa questo poteva essere possibile (ai sensi dell’art. 2 comma 7 del DPR 122/2009). Anche in questo caso, come per la primaria, la scuola ha l’obbligo di attivare specifiche strategie per il miglioramento di chi è più indietro. Quindi, nessuna promozione garantita ‘per legge’, ma un diverso sistema di valutazione che aiuta a superare le lacune formative e tiene conto dei tempi soggettivi di apprendimento. Mettendo in pratica anche la lezione di Don Milani, su cui di recente ci siamo soffermati con una riflessione anche al Ministero: la scuola è scuola se include. Se perde i ragazzi più deboli, la scuola non è scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati”.

Vaccini, Lombardia concede proroga di 40 giorni, Fedeli: ‘È fuorilegge’. La situazione regione per regione

da Tuttoscuola

Vaccini, Lombardia concede proroga di 40 giorni, Fedeli: ‘È fuorilegge’. La situazione regione per regione 

L’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Giulio Gallera, annuncia una proroga di 40 giorni per mettersi in regola con la documentazione vaccinale, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, risponde: “È fuorilegge“. Sull’obbligo dei vaccini per l’iscrizione a scuola pare esserci un po’ di caos, l’approccio non è uniforme. E Repubblica.it pubblica una sorta di “mappa di comportamento” regione per regione.

Nessun bambino, anche senza vaccinazione, sarà lasciato a casa. Regione Lombardia consentirà anche a coloro che non presenteranno alcuna documentazione entro il 10 settembre di usufruire di un percorso che li porti, o a recuperare una disattenzione, o a superare attraverso un colloquio personalizzato con gli specialisti dei Centri vaccinali i propri dubbi“. Queste le parole di Gallera sulle quali la Ministra si è quindi pronunciata: “Io dico che è fuorilegge – ha dichiarato Fedeli -. Chi rappresenta le istituzioni deve rispettare la legge. Poi, se la si vuole contestare nei contenuti, si faccia una battaglia politica, è legittimo. Ma non capisco come la Regione possa mettersi fuori dall’attuazione di una norma nazionale”. E ha ribadito: “Non sarà concessa alcuna proroga“.

Intanto le famiglie faticano a capire cosa e quando devono fare. Con lo scopo di aiutare loro, ma anche tutto il personale scolastico a fare chiarezza, qualche giorno fa abbiamo lanciato la guida di Tuttoscuola sull’obbligo dei vaccini per l’iscrizione a scuola. Repubblica.it riporta invece quello che succede nelle singole regioni italiane.

Valle d’Aosta

Le famiglie di studenti fino a 16 anni di età riceveranno dalle Asl le attestazioni delle avvenute vaccinazioni da portare a scuola. Sarà quindi l’Asl di riferimento a contattare chi non risulterà in regola chiamando la famiglia a un incontro per spiegare l’importanza delle vaccinazioni e fissare appuntamento per effettuare i vaccini mancanti.

Piemonte

Qui è la Regione ad avere in mano la situazione. Sono state inviate già circa 61mila lettere ai genitori dei bambini e dei ragazzi che non sono in regola con i vaccini che riportano gli appuntamenti fissati per regolarizzare la loro situazione.

Liguria

Anche qui sono state inviate migliaia di lettere alle famiglie (circa 55mila per l’esattezza) che certificano lo stato vaccinale di bambini e ragazzi. A quelle che non risultano in regola è stato fissato appuntamento entro 10 settembre.

Lombardia

Qui è stata concessa proroga di 40 giorni. “Dall’11 settembre – scrive Repubblica.it -, le scuole hanno 10 giorni per comunicare chi non è in regola. Ci sono poi altri 15 giorni per un incontro individuale con degli esperti. A questo punto, nell’arco di altri 15 giorni, il bambino sarà vaccinato. Se la famiglia si sottrae all’incontro con gli esperti e non lo fa vaccinare, sarà escluso da scuola“.

Trentino Alto Adige

A Bolzano moratoria di un anno. In Trentino, i genitori scaricano la documentazione da portare a scuola dal sito del sistema sanitario “FastTreC”. In Alto Adige, le Asl inviano alle famiglie la loro situazione vaccinale. In ogni caso, tutti i bambini hanno comunque diritto di frequenza per un anno in via transitoria per l’anno 2017-2018.

Veneto

Anche qui si è dato il via all’invio delle lettere alle famiglie, ma solo come promemoria, un invito a presentare la situazione vaccinale di bambini e ragazzi alle scuole.

Emilia Romagna

Per i bimbi 0-3 anni tutto pronto perché c’è una legge regionale dal 2016 – scrive ancora Repubblica.it -. Le Asl, già in possesso degli elenchi degli iscritti, mandano lo stato vaccinale agli asili o convocano i non vaccinati. Per le materne, invece, la Regione invia a casa lo stato vaccinale, che va portato a scuola, o fissa un appuntamento se necessario: così si evita la fase della presentazione di un’autocertificazione“.

Toscana

In base a un accordo siglato nei giorni scorsi, entro oggi, 31 agosto, le scuole avrebbero dovuto mandare i dati dei loro iscritti alle Asl (c’è attesa per via libera del Garante della Privacy). Saranno poi le aziende sanitarie a contattare solo chi non risulterà in regola con la situazione vaccinale.

Marche

La Regione contatta le famiglie che non sono in regola invitandole a prenotare i vaccini obbligatori.

Umbria

Le Asl inviano per posta la documentazione vaccinale da portare a scuola.

Lazio

Le scuole inviano alle Asl, tramite PEC, l’elenco degli iscritti. Sono poi le Asl a contattare coloro che non risultano in regola per invitarli a prenotare i vaccini obbligatori mancanti.

Abruzzo

L’Ufficio scolastico regionale – secondo quanto riporta Repubblica.itdopo una serie di incontri, non ha accettato la proposta di inviare alle Asl i nominativi degli iscritti in ciascuna scuola perché si potessero fare le verifiche direttamente, senza coinvolgere i genitori“. Si segue quanto previsto dalla legge.

Molise

La Regione non ha previsto procedure che semplifichino il lavoro. Anche qui si segue quanto previsto dalla legge.

Campania

Le Asl metteranno presto a disposizione delle scuole il database dell’anagrafe vaccinale in cui sarà possibile controllare la situazione vaccinale degli studenti. In Campania si stimano sui 90mila i bambini e i ragazzi che dovranno vaccinarsi.

Puglia

Le scuole manderanno gli elenchi dei loro iscritti alla Regione che controllerà la situazione sul database dell’anagrafe vaccinale. Sarà sempre la Regione a mandare nuovamente gli elenchi alle scuole. Accanto a ogni nome di bambino o ragazzo figurerà un bollino: verde se è in regola, giallo se ha vaccini mancanti, rosso se non ne ha mai fatto nemmeno. Ancora la Regione manderà poi le lettere alle famiglie che dovranno regolarizzare la loro situazione.

Basilicata

La Regione scrive alle famiglie inadempienti invitandole a mettersi in regola.

Calabria

Si segue quanto previsto dalla Legge, ma si sta lavorando anche a un accordo sul modello della Toscana e della Sicilia.

Sicilia

Le scuole comunicano i loro iscritti alle Asl che procedono con i controlli. Chi non risulterà in regola sarà convocato e chi non si presenterà alla convocazione riceverà una visita domiciliare prima della sanzione.

Sardegna

Promossa l’autocertificazione da parte delle famiglie che sono in regola e entro marzo dell’anno prossimo saranno fatte le verifiche sulle dichiarazioni dei genitori.

Costituiti gli Osservatori per l’inclusione scolastica e per l’integrazione degli alunni stranieri

da Tuttoscuola

Costituiti gli Osservatori per l’inclusione scolastica e per l’integrazione degli alunni stranieri

La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha firmato i decreti per la costituzione dell’Osservatorio per l’inclusione scolastica, già previsto da uno dei provvedimenti attuativi della Buona Scuola, e dell’Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura.

Secondo la Ministra “I due Osservatori saranno importanti spazi di confronto su temi che sono centrali nella nostra scuola e nel Paese. La scuola italiana è già altamente inclusiva e capace di integrare e di fare della diversità una ricchezza, grazie anche al lavoro straordinario dei suoi docenti. Abbiamo un sistema molto avanzato, di cui possiamo e dobbiamo essere molto orgogliosi”.

Fra i decreti attuativi della Buona Scuola un provvedimento specifico è dedicato al tema dell’inclusione, per garantire una scuola sempre più accogliente, rafforzando il ruolo delle famiglie e delle associazione nei processi di inclusione e coinvolgendo, anche e soprattutto attraverso la formazione in servizio, tutte le componenti personale scolastico.

Sul fronte dell’intercultura si sta potenziando l’offerta formativa con un incremento di risorse dedicate a questo capitolo. Gli studenti di cittadinanza non italiana sono ormai oltre 800mila, di cui circa il 60% nati in Italia.

Osserva ancora la Ministra che “la velocità e la profondità dell’integrazione dipendono anche dalla scuola. Le scuole possono essere veri e propri laboratori di convivenza per imparare a conoscere diversità culturali e religiose, superare reciproche diffidenze e sentirsi responsabili di un futuro in comune. Il percorso che gli studenti di cittadinanza non italiana faranno a scuola permetteranno al nostro Paese di contare anche sui loro talenti e sulle loro intelligenze. Gli Osservatori saranno  uno strumento di forte partecipazione e si riuniranno già nelle prime settimane di settembre”.

V. Mancuso, Io e Dio. Una guida dei perplessi

Vito Mancuso, Io e Dio. Una guida dei perplessi
Garzanti, 2011

di Gianfranco Purpi

“Ma che cos’è vero, alla fine, di questa vita che se ne va, nessuno sa dove?” … Rispondere a questa domanda,esordisce autorevolmente e con inconfutabile legittimità teoretica ed escatologica…il Nostro Autore,… “””significa parlare di Dio””” …

… Il fecondissimo e intelligente libro : “Io e Dio” , di Vito Mancuso , …ruota intorno a questa domanda: una domanda intima, personale, che però coinvolge l’intera umanità, e dunque ciascuno di noi…

…In questo senso, per ogni uomo che viene sulla terra, cristiano o no, la partita della vita è sempre tra : “io e Dio” !

…Tuttavia , per il Nostro Teologo,…oggi tenere insieme un retto pensiero di Dio e un retto pensiero del mondo e dell’Umano integrale…è molto difficile: così qualcuno sceglie Dio per disprezzo del mondo, …qualcun altro sceglie il mondo per noia di Dio;… mentre molti scelgono ogni visione (inconscia o meno…) sadomasochistica e dalla violenza autodistruttiva o aggressiva verso la terrestrità e i soggetti umani esterni;…o,pur anche non scelgono né l’uno né l’altro, …forse perché non avvertono più quell’esigenza radicale dell’anima che qualcuno chiamava “fame e sete di giustizia e di solidarietà e amore per il Prossimo”…

…In pagine ricche di dottrina e di passione per la verità, Vito Mancuso spiega e condivide ,…e testimonia mirabilmente,…le ragioni della sua fede in Dio…

…Il libro in questione traccia autorevolmente e con legittimazione teoretica indiscutibile,così,…un percorso in cui non mancano puntate polemiche all’indirizzo delle ortodossie clericali e degli apriorismi rivelativi delle “Chiese Dogmatiche” verticistico/centralistiche antidemocratiche …e  palesemente (…per questo!) di una “antirazionalizzazione etica erga/omnes” filosoficamente in odor di metodologia epistemologica criticistica!

…Quindi, questo ennesimo encomiabile libro di Vito Mancuso si pone fondato saggisticamente su un’ampia riflessione etico/filosofica e paidetica … che supera di slancio la strettoia tra due posizioni in apparenza contrapposte, che negano entrambe la nostra libertà individuale soggettivistica: …da un lato l’autoritarismo delle gerarchie religiose e le loro deizzazioni pseudo/teistiche di “Verità Eteronome Rivelate” una volta per tutte …biblicamente; …e dall’altro uno scientismo ateo e semplicistico…dal realismo ingenuo trascendentistico o ,in corrispondenza biunivoca di “rovescio del nastro di Moebius”,…dal neopositivismo scaltritamente teatrante/simulante una fenomenologia empiricizzante induttivistico/deduttivistica (… al postutto pur sempre deduttivo/aprioristica “da Rivelazione Mistificata/Mistificata” in terra di Trono della pseudoscienza , …grazie a cui esercitare Potere Ineffabile di “deprivazione” di intelligenza umana ai Logoi di ogni Dignità veridicamente razionalizzante di ciascun Povero Cristo di questo Mondo Crociato!)…

… Ma una civiltà senza religione, …o con una religione senza cultura (argomenta Vito Mancuso) , … perde inevitabilmente la propria coesione interna, schiacciata su una sola dimensione, …in balia di un egoismo molto prossimo al cinismo o alla disperazione angosciata e tormentata senza via di scampo affettivo/emozionale e olistica/criticistico !

…Allora,…occorre chiedersi… , tutti … : “””Di quale domanda Dio è la risposta? “””…ci avverte saggiamente e perentoriamente  l’Autore ?…””” …

…Se non si chiariscono i termini e le ragioni di legittimazione e di proposizione dubitativa ed epistemologica di questa domanda fondamentale,… la risposta…: “””Dio!””” , … può diventare semplicemente uno dei tanti “strumenti e apparati” ideologici e alienanti di Potere del Prìncipe e della sottesa Politeia manifesta ed occulta, …escogitati/inventati/millantati (…scaltritamente ed ideologicamente !)… dalla Politica Economica,dall’Economia Politica e da ogni Mafia e Potere Mafioso che ne possono conseguire pseudo/dialetticamente!

…E,quindi, dalla necessità mistificante di tenere servilmente e ignaramente…”buoni e compatti i popoli”, …o dall’edonismo utilitaristico predone e dalle imposture anche alienanti …risolventisi in uno dei tanti hobby coltivati dagli esseri umani per non “annoiarsi”…di “lavoro puro e onesto”… nel tempo libero; …o uno psicofarmaco della mente, magari un po’ antiquato ma ancora abbastanza in uso e non senza qualche piacevole effetto…da kantiana “Critica della Ragion Pratica” ad uso di vulgata edonistica timorata dal “Dio Giudice” !

…A sentirli suonare così …– senza saper leggere né scrivere –  … le parole  : “Dio” e “d’ Io” , …possono trarre in confusione: …sono simili ed etimologicamente con comune denominatore operazionale…al punto da generare il sospetto che i due concetti e le due terminologie correlabili …abbiano una radice linguistica etimologica ed una semantica filologica comune, …e non solo per il suono glottologico o le lettere/sintagma di cui sono composte le parole stesse…

…Qualunque riflessione a proposito di quel che trascende la nostra vita di tutti giorni…e che si possa o voglia approntare e condurre ad ipotesi di vario genere (…le “cose” che facciamo, …il senso del nostro affannarci dietro a fatti,storie e vissuti esperenziali …di poca o nessuna importanza, ecc.!) , …non può che scaturire da noi stessi e da ciascuna nostra personalità integralizzante ed oblativamente olistica (sia nella sua dimensione Pubblica che Privatistico/Intimistico…), …e non può che condurci condurci nel vivo di una riflessione antica forse quanto il genere umano…

…Oggi il dibattito sulla Religione, …almeno nelle Civiltà e nelle Temperie d’Occidente diacronico/sincronico, …è spesso arroccato su posizioni che vedono da un lato l’adesione cattolica (…o la mancata adesione,di fatto,…o al contrario formalmente posizionato in convinta determinazione di scelta di Campo!) …al “dogma/dei/dogmi” … della Chiesa ; …e dall’altro fanno cogliere l’interpretazione della Bibbia… che, secondo i protestanti o gli ortodossi o i cattolici curiali e papalini,…sarebbe da considerarsi “Rivelativamente” … e “acriticamente/bigottamente/fideisticamente” … in quanto reificata/reificante e feticistica/feticizzata … “Fonte/Preambula “;…id est,…in quanto,  Pseudo/Fondamento e Pseudo/Principio di ogni Pseudo/Verità e di  ogni Pseudo/Processo Umanistico Semiologico di consapevolezza teoretica e di prassi etico/affettiva !

…Tutto …”””questo è troppo poco e…(sostiene Mancuso:n.d.r.)… non rispecchia la complessità dei tempi in cui viviamo”””…

…Per l’Autore,…i nostri …sono tempi che , …al postutto,…richiedono a gran voce risposte “nuove/vecchie/vere” e sempre “ulteriori/eccedenti”…la presenzialità storiagrafica del “qui e ora”; …risposte che sappiano andare oltre simili, piccine e sempre aporetiche e ridicolizzanti antinomie contrapposizioni della Logica in quanto tale o pur anche dell’Escatologia Logicizzante in quanto tale,…e si facciano invece carico di quel che sappiamo …e non ci è più dato/concesso ignorare storiograficamente ed epistemologicamente/criticisticamente… in prospettiva di autenticante cristianizzazione da Jesus storico e imprescindibile Paideia da tesoreggiare nel segno dei Valori Umanistici universalmente riconosciuti della Dignità Umana di Ragione …e di  integralità olistica/oblativa di Persona Cristologica Storico/Esistenziale (…tranne a voler restare stolti …”in mala fede”!)…

…Ciò,…dando conto, insomma, del fatto che viviamo in una società secolarizzata e retta da tutta una serie di indirizzi,di orientamenti e di conseguenti paradigmi scientifici e secolarizzanti (…al limite delle radicalizzazione epocalizzanti più esagerate del Post/Moderno Contemporaneo!)…innegabili …di Ragione e di Pensiero …e di “Cure” di Sentimenti Emozionali e Vitalistico/Pulsionali (…a volte anche  con il solo Primato del Corpo e della sua Ferinità!) ,…nel presente,…”inconfutabili” scientificamente … anche sul piano storico/esistenziale …e della evidenziazione sia “cartesiana” che “pascaliana”,…e quindi criticistica/storicistica , … contingentistica/possibilistica/problematicistica, …e …,al postutto, esistenzial/problematicistica/possibilistica (…al postutto,soggettivistico/relativistica!)…

… Ogni tale paradigma scientifico ed esistenzialistico/storicistico , insomma,…non può non porsi incompatibile con la visione del mondo espressa da una simile concezione religiosa acriticamente inintellegibile e fondata solo sul passivo “rivelazionismo ricettivo”…  di un creazionismo e di un dogmatismo propinati fabulisticamente …all’indirizzo di una mente umana che si pretenderebbe porsi ed educarsi …passiva e bigottamente “pappagallo”; … peraltro,…in tal guisa,…ormai definitivamente paideticamente tramontata e del tutto invenzionale obsoleta,…e creazionisticamente/feticisticamente … affatto di valorialità storiografica e scientifico/sperimentale pseudoperenne (… e,peraltro, scandalosamente …”trovata/data” una volta per tutte , …attraverso l’ ideologico/reificante… “ipse dixit”… irrimediabilmente in prospettiva di acriticità e di passività esistenzial/antropologica/intellegibile  della Persona Umana e di ogni sua Dignità di Ragione Epistemologicamente tomistica e “dignitosa” in universalizzante intelligibilità  “erga omnes”!)…

…Ci vogliono “risposte” adeguate alle nostre fondate e teoreticamente legittime…perplessità,… ed alla storicità dei tempi di queste attuali Civiltà e Antropologie delle “ere” del Moderno e del Post/Moderno (…quindi di ogni filosofia della Storia secolarizzante e di ogni razionalismo scientifico/sperimentale),… per il Nostro illuminatissimo Vito Mancuso … Teologo Valoriale … da tesoreggiare e …da sempre non già oscurantista e giammai claustralmente medioevale, e sempre riluttante senza paura reverenziale … tutti gli atteggiamenti “nibelungi” papalini e curiali/gerarchici/dogmatici!

…La parola: “perplesso , …è una parola chiave in questo libro del Nostro Autore, …che,…nell’introdurla,… ci spiega addirittura che si debba riconoscere,porre e semantizzare …solo e primordialmente , …da continui principiati/principiati…in ragione preziosa della sua etimologia…

…Infatti,… il Nostro Teologo evidenzia perentoriamente che il termine “perplesso” deriva dal verbo latino “plectere”, …cioè “intessere”, …e sta ad indicare appunto un incrocio confuso e sempre (…purnondimeno!)… proattivo/reattivo/personalizzante/produttivamente/soggettivistico/dialogico…fra “la trama sistemica strutturalizzante dell’ ipostasi ontologica dogmatica creazionista” , … e …”l’ordito ristrutturante dialetticamente ogni rappresentazione e progettualità umanizzante”!

…Questa “confusione” semantica , …a dire del  Mancuso,  …ben riassume il nostro attuale “spaesamento” di civiltà,…di Filosofia Etica/Paidetica , …di Antropologia psicosociologica e storico/esistenziale ,… e quindi di Paideia formativa/scolarizzante peculiarmente didascalica e metaculturale; … che emergono sempre più  “antisecolarizzanti” ed “antiumanistici/antistoricistici” , …e ormai quasi azzeranti (soprattutto a livello di “senso comune” e di “vulgata di massa”!) …i valori universalmente riconosciuti quali costitutivi del concetto di “Umanità” cristiana/laica/laicistica come ce lo hanno tramandato i diversi percorsi/itinerari della Civiltà Occidentale …generati e formulati sulla traccia della speculazione greco/giudaico/ellenistica e romana …nel corso dei secoli  geneticamente “archetipici” ed “energheitici” !

…Ma queste perplessità si enucleizzano esistenzialmente ed esperenzialmente , …nella loro complessità e nella loro eterogeneità di vita quotidiana comune,…in uno “spaesamento” che faremmo bene a non ignorare,…ma anzi a considerare criticisticamente e problematicisticamente ,…e quindi a non sottovalutare o lasciare sullo sfondo delle nostre esistenze agre e grame di una quotidianità omologante ed alienante da ogni nostra vera autenticità di Persona!

…Al postutto,…è dalla “Risposta”… alla domanda sopra richiamata (…”Dio …e/o …Io”?) , …che Mancuso si  convince perentoriamente (…a presupposto legittimante e genetico/generativo di ogni sua argomentazione discorsiva assiologico/teleologica di cristianesimo autenticante i valori veri di Persona e di Bene Comune antropologicamente/storicisticamente/esistenzialmente illuminati!), …che dal “Tutto Questionato”… non potrà non sortire una verità storica umanisticamente autenticamente “religiosa” e veracemente “laica” (…nello stesso tempo e per lo stesso motivo),  …

grazie alla quale Noi Umani ,…nella maggior parte dei casi (…anche se con angoscia e tormento …e tribolazione conflittuali Profonde della sfera emozionale/pulsionale e pulsionale/affettiva) ,…saremo in grado di articolare ed esercitare le nostre funzioni e competenze/capacità/conoscenze …a ricomporre la “frattura”  tra immanenza ed alterità umanizzante/umanizzata  e,così,…teleologicizzante/assiologicizzante (…mai evidente come di questi tempi !) …fra la vita che conduciamo tutti i giorni nel mondo d’oggi ,… e quella vita etico/intellegibile criticisticamente teoretica  … che è assolutamente un bisogno irrinunciabile di ogni essere umano che voglia sempre camminare lungo i sentieri ed i giardini valoriali del suo Essere …e voglia,quindi,… continuamente Perfezionarsi in quanto Logos Polifonico/Poligonico/Fertile/Olistico (…e,così,…al postutto…, Autentica Dignità di Persona e di Bene Comune psico/sociale , … comunque “disincantati” da ogni “mitologia” mistificante/alienante/reificante,…sia liturgica conviviale …che mediaticamente scaltrita/tecnologicizzata d’imposture vessatorie e di mistificazioni spersonalizzanti/omologanti “violente” ; …o,peraltro…,  liturgicamente e linguisticamente “da teatro millantatorio” feticistico/reificante  …a cui sarebbe peculiare …”la scomparsa dei fatti della Storia e della Geografia Antropologica”!)…

…Accanto a queste considerazioni, …di per sé ricchissime di conseguenze/significanze etiche e di implicazioni critico/giudiziali/valoriali,... Mancuso riporta e argomenta,…da par suo,…una serie imponente di dati esperenziali/fattuali e di elementi storico/culturali che (…dalla “Risposta” sopra presupposta!) …testimoniano come nel nostro mondo, …in realtà, …la “Credenza Religiosa Irriflessa e Teisticamente/Deisticamente” …stia occupando (…nel Pianeta Imperiale e nelle sue sfere globalizzate di Potere di Principi e Nababbi da Harem di Tutto,…”Qualunquemente”!)  …uno spazio sociale/politico e intimistico/relazionale (…di Pubblico e di Privato,…di razionalizzazione Etico/Politica e Privatistica e …statualmente del Pubblico e/o dialetticamente Privatistico/Privatizzante!)  … sempre più espansivo in ottica di propagazione esponenziale sociologica e paideticamente diffusivizzante/partecipabilizzante …sempre da “Funzione Pubblica dell’educazione pedagogica” ; …e,…quindi,… da  formazione istituzionale socializzante/istruzionale/professionale … e , a volte…, addirittura di …”acculturazione omologante” plagiante …anche dentro e fuori d(a)ella Società Civile e d(a)ella Società Politica !

…Per il Nostro Teologo,…dunque, …”i Fedeli” (…o quantomento “gli avvinti” dal senso mistico del “Sacro Indefinito” ed estaticamente “pseudo/taumaturgico/contemplativo/terapeutico” , … anche con sfumature antropologiche misticizzanti !),…sarebbero in aumento …in riferimento alla testimonianza fideisticamente acritica e deisticamente millantatoria di ,…e in , …tutte le principali Religioni del mondo; …e un gran numero di Stati  si gioverebbe addirittura di Governi e di …“ Organizzazioni Razionali/Politiche  del Pubblico Statuale/Istituzionale” …che si ispirerebbero,…nel loro operare e legiferare/amministrare,…ai precetti catechistici e dogmatici …religiosi …di “Ecclesiae” e “Caste” inattaccabili e incontestabili/imperialistiche/globalizzate  , …e nient’affatto  pregnanti sul piano democratico autenticamente dialogico e discorsivamente esistenzial/problematici stico/possibilistico…

…Ma la “Religione” e il “Correlato Vivere”… in ragione di fideistiche credenze e liturgie sacramentali e dogmaticamente claustrali/curiali, …nella maggior parte dei casi, …(per il Nostro Teologo;…ma anche per me !) …non produce più ,…così,…una Cultura/Paideia e Criticistica … intesa come una visione del proprio stare al mondo che sappia declinarsi/prodursi/esprimersi  in tante forme di cultura e di linguaggi simbolizzanti/sintattici     e semiologicamente laici/laicistici/autenticamente/cristianizzanti (…da vero storico Jesus!… In ragione di semantiche conseguenti veracemente da “Religione Cristianizzante filosoficamente/eticamente/esteticamente  razionalizzante “erga omnes”,…kantianamente e tomisticamente!)…

… E quindi ,…in questo senso,… per Mancuso, …il Tutto resterebbe “lettera morta” di bigotteria profanante la vera ed autentica filosofia etica cristianizzante … “da/vita/evangelica/evangelizzante/valoriale/religiosamente/legittimata/legittimabile/di/Jesus”,… sotto molti punti di vista   (…vale a dire; …”lettera morta” , dunque…, così costituita da tutta una serie di …”Pseudo Summae” teologiche/teogoniche ed escatologiche/etologiche (… Si! …Non sbaglio,…dico provocatoriamente…”etologiche”!),…e liturgiche e sacramentali e sacralizzanti …in regime di Inconcepibili e Infecondi Misteri alla Coscienzialità ed all’Etica dei Costumi di ogni “erga omnes” Umano/Planetario/Antropologico; …in quanto “precettistica” , “patristica”… e …”scolastica” medioevali assolutamente astoriche e …”fuori dal mondo” ; …ammesso che qualche volta lo siano state ritenute intrinseche terrestri in quest’ultimo (…al di là dei folclori e delle superstizioni …e delle millanterie di promozioni di Ignoranza e Oppio dei Popoli!),…di chiaro sapore e stampo pagano/neoplatonico o morfeico (…come magari nei “conventi” del sadomasochismo più sotteso,occulto e satanicamente strisciante ,…e…assurdamente antipersonalistico/clarissico!)…

…Per il Nostro Autore… la Fede e la Credenza Religiosa,…insomma,…non debbono mai porsi teoreticamente/escatologicamente/teogonicamente (…e così storicizzarsi prassicamente ed eticamente …), nelle Chiese e nelle Sacrestie, …in quanto … “””insieme di precetti oppure semplice sistema normativo che ci dice cosa fare e cosa non fare, senza darci gli strumenti per capire perché””” !

…D’altra parte, …una civiltà che rinunci a ogni forma di vita spirituale e di concertazione etico/razionalizzante del Logos/Ragione (…e quindi delle diverse funzionalità olistiche di un concetto di persona/personalità …sempre sistema di “Topoi” e Logoi Fertili Poligonici/Polifonici/Pluridimensionali …da criticismo cristianizzante neo/tomistico e critico/laico/personalistico !) , … si consegna a esiti storici ed esistenziali di “sterilità” certa umanizzante/umanistica e antropologico/paidetica; …non solo per quanto riguarda la mancata produzione di valoriali e geniali forme artistiche e poetiche di Espressivismo Umano Immediato,…ma anche    … – e soprattutto –    … per quanto concerne il proliferare “patologicamente” insano …a livello di “linguaggi/costumi/convivenze”  …da avviare , …proprio per questo,…alla psichiatria del “Religiosismo” ineffabile ;… del cinismo masturbatorio della Ragione Demonizzante e della Inquisizione Bendata  assolutamente sadomasochistiche ; …e dell’egoismo/egocentrismo narcisistico  che ne derivano ineluttabilmente e storicisticamente, …permeando (…occultamente/inconsciamente,… o meno!) ,…in prospettiva di alienazione/feticizzazione/reificazione e mistificazione/spersonalizzazione/omologazione illiberali ,…ogni rapporto interagente fra le persone olistiche e dignitosamente estetico/razionalizzanti …in quanto tali …

…Come uscire da questo angosciante dilemma storiografico e antropologico …d’esistenzialità antinomica e valorialmente disnomica…(si interroga pervasivamente e sentitamente …Vito Mancuso) ?

…Riappropriandocisi (…ci suggerisce il Nostro Autore,…con intelligenza d’indagine e con acutezza di analisi/sintesi veramente da tesoreggiare per saggezza e illuminante razionalizzazione/universalizzazione  cristianizzante d’insieme sistemico ontologico,… laico/laicistico, … e teleologicamente etico/teoretico/epistemico…) … , di una vera autentica cristianizzazione “erga omnes” ,…ed esercitandola/rivolgendola magistralmente  …all’indirizzo dell’Umano in quanto tale di ogni Persona di Dio!

…O meglio,…reinventandocisi un rapporto umano e personalizzato/personalizzante con ogni Umano soggettivizzabile e Comunitario …storicistico e storicizzabile ponentesi “Figlio/di/Dio” di questa terra; …con il senso del Sacro più profondo che è “dentro” di noi agostinianamente e socraticamente e tomisticamente…e pascalianamente e cartesianamente; …e/o che dobbiamo/possiamo attingere dalle “lezioni di vita” delle figure esistenziali santificanti/santificate di questo Nostro Mondo sempre contraddittorio e antinomico …nel suo svolgersi incessante da “continuum” esistenzial/contingentista e problematicistico/possibilistico …che solo detta i tempi/i modi e le forme di una legittimazione teoretica e di “buon senso” umanistico partecipabile/testimoniabile da ogni marea e/o deriva di culturalizzazione antropologica e religiosamente “fervente” dell’Umanità contemporanea !

…Peraltro,… che li sollecita e li rende propulsivamente “impellenti” …dai modelli di civiltà etico/umanistica …razionalmente universalizzabili/partecipabili “erga omnes”;…di questo mondo e di ogni suo giardino fiorito di virtù e di valori pregnanti della tradizione cristiana più esistenzialmente da “realismo critico” (…storicisticamente indiscutibile …e tomisticamente più feconda “da intelletto attivo” esperenzialmente rapace! )…

…Si!…Con quelle tipologie di virtù e di valori,…e con gli esempi terrestri loro più candidi e gigliari,…che ci consolidino quotidianamente (…nella nostra formazione paidetica e scolarizzata/formazionale…da Publico e Privato delle nostre Società Civili Occidentali …ma anche,interculturalmente,…accettabilmente/condivisibili ,…Orientali!) …i valori più incantevoli e transferialmente apprenditivi/formativi …grazie a cui alimentare e costituire la nostra personalità attraverso modelli antropologici d’identificazione universalizzante e fisionomicamente contaminabili …condivisibili ,…inappuntabili eticamente ed esteticamente/poeticamente ,… e sempre denotati dalle teleologie cristianizzanti candidamente laico/laicistiche ; …con il legame insito nella radice stessa della parola “Religione” …interiorizzata,…intesa … e …vissuta sempre …criticisticamente e …”scientificamente/storicisticamente”… come da attingere dall’etimologia del verbo latino “Religio”!

… Dunque,…in quanto non già…  “””insieme di vincoli imposturali …mortificanti la creatività etica/estetica/espressiva e autoreferenzialmente coscienziale  dell’Umano ; …ma in quanto relazione viva, presente, con una dimensione trascendente capace di non dimenticarsi mai della personalizzante “vita olistica” dignitosamente umana, …a partire da quella bio/chimica/fisiologica e neuro/psicologica, …che (…in sé ,…a sé,….e per sé!) …è l’espressione  spirituale e culturale più sacra che ci sia”””…

…Soprattutto, per tali prospettiva e universo di valori,… pare che Vito Mancuso voglia spronarci,…in questo suo meraviglioso e illuminante libro,… a non “delegare” o “rimettere” mai …ad una data “Chiesa” o ad una data religiosità da “Ecclesiae” in quanto tali , …qualunque esse siano assiomaticamente, …la nostra personale ricerca criticistica e laico/laicisticica di una Verità anche Religiosa e peraltro criteriatamente Scientificizzante e Sperimentale …della Ragione; …proprio perchè l’essenza processuale veritativa e formativa di quest’ultima …può porsi autenticamente cristiana/cristianizzante  …solo se avviluppante , elaborata , partorita …e testimoniata  …in questo itinerario di ricerca  …sempre inesauribile e sempre ulteriore/eccedente ogni condizionamento umano fattuale/storico/naturale di riferimento al Presente e al Futuro (…da vivere autenticamente/armoniosamente/integralmente ) , …o della “tradizione del passato”…( …di ricerca “da continuum” storico/storicistico/storiografico/esistenziale!)..., in cui ,…per l’appunto,…ogni “laicità” e ogni “religiosità” debbono sempre procedere,in tempi/modi/forme/luoghi/sperimentalità  umanizzanti …sempre da inventare e ricreare epistemologicamente,…”in parallelo e in corrispondenza biunivoca”, … razionalmente interfunzionali (…come il Nastro di Moebius) ; … e dal sapore intellegibile/etico/estetico/poetante sempre dialettico ed olistico!

…Ciò , pur senza frammistare sincreticamente e giustappositivamente… i loro “specifici” prospetti interculturali/teoretici di interpretazione/trasformazione e di controllo/previsione/anticipazione/autoverifica/autorettifica/autoireferenzialità…dell’Esserci esperenziale/storicistico …e del Logos in quanto …”Mondo dell’Esserci che si dà all’Io …e come Io,…e,per chi ci crede,…intelligentemente/intellegibilmente  , …come donato e promanato … da Dio Padre di Jesus Storico Esistenziale”!

…Magari,…avvalendocisi di strumenti cognitivi/intellettivi,intellegibili/etici ed estetico/poetici , … anche intuitivo/espressivi immediatistici e mistici sacralizzanti,…diversi e olisticamente creativi nel loro differenziarsi e diversificarsi/personalizzarsi; …e,quindi,… giungendo (…quando vi si giunge!) …a conclusioni magari diametralmente “opposte/oppositive”(…anche se ugualmente degne di rispetto perché scaturite da una ricerca personale…sempre in tensione all’ulteriorità/eccedenza dei linguaggi/comportamenti dell’Umano e della conoscenza empiriofenomenologica criticistica,…rispetto all’eticità,all’esteticità, alla Poeticità,all’Intellegibilità... ed alla esistenzialità “ideologica” del …”qui e ora”… cosalizzato e reificato/feticisticamente,…totemizzato,… ”antiumanisticamente”… e … “peggio delle bestie”!

…Insomma,…questo libro, …che pare voglia porsi … da “Opera Fondamentale” di Vito Mancuso, …riesce mirabilmente ad attingere ad una quantità sterminata di fonti e disporne organicamente , …attraverso la declinazione più razionalizzante e noumenicamente fideistica/teistica/deistica (…allo stesso tempo e per lo stesso motivo!) , … riesce…a configurarsi in quanto indagine assolutamente criticistica cristianizzante …e da sempre documentata/legittimata (…semanticamente e semiologicamente …pluridimensionale/interdisciplinare/transdisciplinare filosoficamente fondata in prospettiva  “onto/teo/logica”!)… in quanto valoriale analisi/sintesi di ogni rappresentabilità progettuale ipotetico/deduttiva/induttiva...delle diverse testimonianze , … sistemicamente composte e organicizzate …assieme e funzionalmente alle riflessioni giudiziali dell’ Autore stesso;… per accompagnarci passo dopo passo ,…in un cammino di grande fascino e di assoluta attualità,…e di emergenza di “nuova/vecchia” vera autentica civiltà religiosamente cristianizzante ; …sul solco del Pensiero e dell’Opera di Campioni Eclatanti del Cristianesimo religioso autenticante …e della “democratica” ricerca di ogni senso espressivizzante/interiorizzante del Sacro o del Misticismo più “civilizzanti” (…siano essi polpe di frutteti agostiniani o tomistici,…o neotomistici ,…o neoesistenzialistici, …o neocriticistici,…cari a gente come Jacques Maritain e Gabriel Marcel,Aldo Agazzi, Mario Mencarelli,Mario Manno,Giuseppe Catalfamo,Giovanni Maria Bertin,Cesare Scurati,Aldo Agazzi,Norberto Galli,Franco Cambi;…e Max Scheler;…e/o a persone laicamente e religiosamente illuminate/deistiche come Corrado Augias ,…o pur anche “anti religiosamente …religiose”…come Guattari,Deleuze Vattimo,Lacan, Lucien Sève , U. Galimberti e Bernard-Henry Levi; ecc. !)…

2° GIORNATA NAZIONALE DEI GIOCHI DELLA GENTILEZZA 2017

PRESENTAZIONE 2° GIORNATA NAZIONALE DEI GIOCHI DELLA GENTILEZZA 2017 DEDICATA A GIOCHIAMO INSIEME PER CIRCONDARE I BAMBINI DI PACE

Il 21-22 Settembre 2017 si svolgerà la seconda Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza, organizzata dall’Associazione Culturale Cor et Amor, che si occupa di diffondere la conoscenza e la pratica della gentilezza attraverso il gioco.

I Giochi della Gentilezza hanno come finalità quella di allenare la pratica della gentilezza attraverso il gioco. La volontà è di “esportare” gradualmente  I Giochi della Gentilezza in tutto il mondo; attualmente vengono tradotti in Inglese sul libero manuale  on-line www.giocopediadellagentilezza.it.

La Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza é  una ricorrenza (libera da sponsor) nata per festeggiare e ricordare la pratica della gentilezza. Quest’anno la ricorrenza sarà caratterizzata da una tematica gentile, che sarà affrontata attraverso I Giochi della Gentilezza: la PACE (circondare i bambini di pace, a casa, a scuola, nello sport, nel tempo libero).  Poiché il 21 Settembre è la Giornata Internazionale della Pace, quest’anno la Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza, che si festeggia il 22 Settembre,  si svilupperà su due giornate.

Durante la ricorrenza, bambini, ragazzi e quanti interessati, potranno  giocare ad un Gioco della Gentilezza per la pace (si possono scegliere tra quelli consultabili liberamente e gratuitamente da GIOCOPEDIADELLAGENTILEZZA.IT , o crearne di propri) e riflettere sulle conoscenze gentili in esso racchiuse.”

E’ possibile condividere su www.giocopediadellagentilezza.it i propri Giochi della Gentilezza per la pace, affinché possano essere svolti dai partecipanti alla ricorrenza. Tra i giochi della gentilezza pervenuti ne sarà scelto uno (indicativamente entro marzo 2018), che sarà tradotto in 5 lingue (Inglese, Russo, Arabo, Indiano e Cinese) e diffuso, dopo la ricorrenza, via web, a livello globale, con l’obiettivo che possa contribuire s promuovere la pratica della pace, specialmente tra le nuove generazioni.

La partecipazione da parte delle classi, o delle scuole, alla giornata è libera e gratuita e prevede 3 momenti:

prima scegliere un Gioco della Gentilezza a cui giocare  (per esempio tra quelli pubblicati sul libero manuale dei Giochi della Gentilezza on-line www.giocopediadellagentilezza.it, oppure proporne di propri) e comunicare la propria intenzione di partecipazione compilando il form presente sulla piattaforma web www.giornatanazionaledeigiochidellagentilezza.it , oppure il modulo di partecipazione (vedi allegato) da inoltrare tramite email a 22settembre@giornatanazionaledeigiochidellagentilezza.it o whatsapp al 328.2955915 .

E’ possibile partecipare come singola classe, o come plesso, oppure come Istituto.

durante le giornate del 21-22 Settembre giocare con la classe, almeno una volta, al Gioco della Gentilezza prescelto ed alla sua conclusione dedicare un po’ di tempo a riflettere sui contenuti gentili in esso contenuti;

dopo condividere con pensieri, immagini, registrazioni audio, riflessioni, l’esperienza ludica vissuta nella Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza, tramite la mail 22settembre@giornatanazionaledeigiochidellagentilezza.it , per creare una memoria condivisa dei contenuti affrontati durante la giornata.

Sono coinvolti a partecipare alla giornata le scuole (dall’Infanzia alle superiori), le famiglie, le società sportive, le strutture ricreative ed educative (per esempio le ludoteche), le associazioni ed i centri culturali (per esempio le biblioteche e musei) di tutta Italia.

Alla data odierna hanno già aderito alla Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza, col proprio patrocinio, 93 Comuni, 8 Regioni, il CONI Nazionale ed il CIP Nazionale, la loro fiducia, riconosce valore alla ricorrenza.

Le classi e le scuole partecipanti saranno riportate sul sito della ricorrenza.

Per aggiornamenti ed ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web dedicato alla ricorrenza: www.giornatanazionaledeigiochidellagentilezza.it


MODULO PARTECIPAZIONE GIORNATA NAZIONALE DEI GIOCHI DELLA GENTILEZZA

Festival della Comunicazione – IV edizione

Festival della Comunicazione:

la IV edizione è un viaggio attraverso le Connessioni

 

Camogli, 7 – 10 settembre 2017

 

 

Manifestazione giovane, ma già divenuta punto di riferimento nel panorama culturale nazionale, il Festival della Comunicazione torna per la sua quarta edizione a Camogli, da giovedì 7 a domenica 10 settembre (www.festivalcomunicazione.it). Diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, ideato con Umberto Eco, è organizzato dal Comune di Camogli e da FRAME.

Come sempre, per quattro giornate Camogli diventa centro pulsante di confronto, ricerca e scambio d’opinioni sui grandi temi che interessano il mondo odierno: dopo la Comunicazione, il Linguaggio e il Web, il tema del 2017 è le Connessioni. A confrontarsi sull’argomento sono chiamati oltre 130 esperti e studiosi di diversi ambiti e generazioni, per garantire quella ricchezza di contenuti e punti di vista che ha da sempre contraddistinto il festival e che rappresenta una delle sue caratteristiche più apprezzate. Per questa ragione alle conferenze si affiancano laboratori, panel, spettacoli, mostre, cinema, escursioni e gite in mare, tutti gratuiti: il festival ha avuto sin dall’inizio l’obiettivo di coinvolgere un pubblico eterogeneo per età, formazione e interessi e il risultato è una manifestazione che non si rivolge esclusivamente agli addetti ai lavori, ma si rivela accessibile e stimolante per tutti.

Il Premio Comunicazione, quest’anno alla sua seconda edizione, è conferito al divulgatore scientifico Piero Angela, dopo l’assegnazione nel 2016 a Roberto Benigni.

 

Le Connessioni caratterizzano non solo il secolo ipertecnologico in cui viviamo, ma sono anche intimamente legate alla natura umana: coinvolgono in modo profondo e strutturale la società, la storia, i sistemi economici e di governo, le nostre abitudini e il nostro pensiero. «La sfida dell’edizione 2017 sarà tentare di “attraversare” tutte le connessioni per capire come orientarsi in una realtà così intricata, analizzando i modi in cui la società è arrivata all’attuale organizzazione, i possibili traguardi ed evoluzioni, i fenomeni e le forze in gioco» dichiarano Rosangela Bonsignorio e Danco Singer.

Viviamo oggi in un complesso di culture, tradizioni, storie individuali e collettive, tra loro connesse, che modellano le nostre identità.

L’economia è un’unica grande area transnazionale costituita da mercati finanziari interconnessi e collegati con la sfera politica, sociale e ideologica; anche le imprese nei processi produttivi condividono know-how tra settori distinti. A livello personale, i nostri stessi sistemi cognitivi e neuronali procedono per associazioni e connessioni, che sono il tessuto vitale della creatività e dell’immaginazione. Anche la conoscenza si sviluppa grazie all’“essere connessi”, inteso come capacità di superare i confini del proprio ambito disciplinare, ampliando e intrecciando saperi e competenze.

Il mondo della comunicazione oggi vive di connessioni tra mezzi fisici e tecnologie immateriali: le informazioni passano da un device all’altro, utilizzando codici diversi. Tutto questo ha un impatto sulle relazioni interpersonali che intratteniamo, sulle nostre abitudini e sulle nostre possibilità espressive.

 

 

 

Gli incontri

 

Oltre 130 ospiti, provenienti da molteplici ambiti del sapere, hanno accettato la sfida di raccontare come “siamo connessi” al giorno d’oggi in più di 80 incontri, visibili anche in diretta streaming sul sito del festival: scrittori, scienziati, artisti, registi, musicisti, filosofi, storici, sociologi, divulgatori informatici e scientifici, psicologi, semiologi, giuristi, giornalisti, blogger, manager, economisti. Alcuni di loro sono presenze ormai storiche e affezionate, altri salgono a bordo per la prima volta quest’anno e contribuiscono a rendere il festival un appuntamento atteso e fecondo.

Apre la quarta edizione del Festival della Comunicazione la lectio “Le connessioni della politica” del presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso.

A seguire, un ricco palinsesto di conferenze e dialoghi:

 

Dal mondo della storia, della filosofia, della semiologia e della letteratura: gli storici Alessandro Barbero (“Connessioni segrete: comunicare in clandestinità”), Guido Crainz ed Ernesto Galli della Loggia con il giornalista Pierluigi Vercesi (“Le connessioni della Repubblica”), Massimo Montanari (“Connessioni in cucina”); i filosofi Maurizio Ferraris (“Post verità e altri enigmi”), Marco Santambrogio (“Ultimi barbarorum”); il semiologo Paolo Fabbri (“Segni indelebili: le nuove arti del tatuaggio”); gli scrittori Stefano Massini con l’editore Beppe Cottafavi (“L’arte del racconto all’alba del Terzo Millennio”), Alessandro Piperno (“L’incipit o l’arte di connettersi al lettore”), Mirella Serri con il giornalista Antonio Prudenzano (“Le connessioni dimenticate della storia: italiani fascisti e italiani antifascisti, Islam democratico e Islam fondamentalista”); l’autrice di graphic novel Cinzia Leone con la blogger Francesca Chelli (“Pink marketing. Come sfuggirne e vivere felici”).

 

Dal mondo della ricerca e divulgazione scientifica: il divulgatore informatico Salvatore Aranzulla con la chef stellata Cristina Bowerman (“Folgorati sulla via di Damasco”); il divulgatore scientifico Piero Angela (“Demografia: la circolazione delle uova umane negli ultimi 1.000 anni”); i matematici Claudio Bartocci (“La tela di Penelope. Come le idee scientifiche si diffondono e talvolta muoiono”), Piergiorgio Odifreddi (“Plutarco, Keplero e Huygens: una connessione astronomica”); lo psicoanalista Massimo Recalcati (“Connessioni tra le generazioni. Vivere senza tabù?”); il geologo Mario Tozzi (“Catastrofi connettive”); la neuroscienziata Laura Cancedda (“Le connessioni cerebrali: come si formano e cosa succede quando qualcosa va storto”); il genetista Guido Barbujani con Piergiorgio Odifreddi (“Che razza di discorsi!”); il fisico Alberto Diaspro (“Connessioni molecolari”); lo psichiatra Paolo Crepet che oltre alla conferenza “I social come via breve per rimbecillirsi” tiene un incontro sul rapporto fra tecnologia e relazioni umane con la blogger Lucrezia Holly Paci (“Agganciami ma sganciati: la liquidità del sentimento nelle relazioni virtuali”).

 

Dal mondo dei media e dell’innovazione: i giornalisti Mario Calabresi (“Giornalismo multicanale”), Aldo Cazzullo (“Metti via quel cellulare”), Luca De Biase, che oltre alla conferenza “Pensieri inquinati? Strategie di bonifica per l’ecologia dei media”, tiene un incontro con Federico Rampini (“Amazon, Apple, Facebook, Google, Microsoft. Dobbiamo aver paura delle cinque sorelle?”), Federico Ferrazza con Massimo Russo e David Parenzo (“10 proposte per un nuovo giornalismo”), Aldo Grasso con Edoardo Camurri (“Viaggio nell’Italia delle connessioni”), Gad Lerner (“Operai disconnessi: il lavoro che non raccontiamo più”), Beppe Severgnini con Stefania Chiale (“Democrazia. Dieci regole per non farci fregare”); l’autore televisivo Carlo Freccero (“Le connessioni del potere”); gli youtuber Daniele Doesn’t Matter assieme a David Parenzo (“Storie, vite… e buonanotte”), Michael Righini (“Sconnessi dalle Major: fare cinema sul web”); il politologo Evgeny Morozov (“How Disconnection Became a Luxury – Il lusso di essere disconnessi”); le curatrici dell’Enciclopedia delle donne Rossana Di Fazio e Margherita Marcheselli con le scrittrici Eleonora Cirant e Margherita Fronte e la giornalista Valeria Palumbo (“Madre a tutti i costi/ Madre, mai”). Doppio incontro con l’esperto di storytelling Andrea Fontana: il primo dal titolo “Walter White non abita più qui. ‘Connettersi’ nella Post-Verità: limiti, vizi e virtù delle iper-relazioni”; il secondo è con Roberto Ferrari, head of digital communication strategy & data analysis di Eni, Marco Alfieri, head of media production di Eni e Alessandro Chessa, chief executive officer di Linkalab (“Big data for big stories. La connessione tra dati produce grandi storie”).

 

Dal mondo del diritto: il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone (“Media e percezione della corruzione: connessione fatale?”); l’ex magistrato Gherardo Colombo che, oltre alla conferenza “Le connessioni nella Costituzione” con l’avvocato Vincenzo Roppo, tiene un incontro con il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri e David Parenzo (“Le connessioni dell’economia criminale”).

 

Dal mondo dello spettacolo, dell’arte, della moda, della cucina e dello sport: gli attori Claudio Bisio, Marco Paolini (con la conferenza-spettacolo “Camogli: Tecno-filò. Technology and me”); lo scrittore Roberto Cotroneo (“Connettersi con l’arte”); lo stilista Brunello Cucinelli con il giornalista Federico Fubini (“Chi sono gli artigiani del web?”); lo chef Bruno Barbieri con Massimo Montanari e il senior vice president global & strategic marketing di Costa Crociere Luca Casaura (“La cucina nella storia: dalla complessità alla semplicità (passando per la polpetta)”); i giornalisti sportivi Fabio Caressa e Pierluigi Pardo con Fedele Usai, amministratore delegato di Condé Nast (“Le connessioni del calcio. Voci da un mondo in calzoncini”). Doppio incontro sul tema del teatro con il direttore artistico del Teatro di Roma Antonio Calbi: il primo è su “Il teatro come parlamento sociale”, mentre il secondo, con l’attrice Giulia Lazzarini, è su “Il teatro come relazione. Pensando a Giorgio Strehler”.

 

Dal mondo delle istituzioni, delle imprese e dell’economia: Walter Veltroni (“Le connessioni tra politica, cultura e società civile”); Monica Maggioni, presidente della Rai, con il giornalista Maurizio Molinari (“Il linguaggio dei leader da Trump a Xi Jinping, passando per al-Baghdadi”); Gabriele Galateri di Genola, presidente di Assicurazioni Generali, con Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, e il giornalista Ferruccio De Bortoli (“Le vie della crescita tra globalizzazione e protezionismo: il ruolo dei servizi finanziari e delle nuove tecnologie”); Oscar Farinetti, fondatore di Eataly (“Farinetti ci racconta il futuro”); Edoardo Garrone, presidente del Gruppo ERG, con Vincenzo Roppo e Federico Ferrazza (“Industria, ricerca, ambiente: connessioni virtuose”); Luca Nesi, direttore industriale di ArtiGroup, con Maurizio Ronzoni, commercial printing channel director di Canon Italia, Severino Salvemini e Fedele Usai (“Stampa digitale, libri e nuovi media: l’innovazione al servizio dell’editoria e dei lettori”); Alessandra Bianco, chief public relations officer del Gruppo Lavazza, con Aldo Cazzullo (“Il tennis. Connessione tra business e mito”); Francesco Boano, co-founder dello spazio di coworking Talent Garden Genova (“Don’t make me think: nessuna istruzione”); Federico Fubini (“Eredità. Il peso del patrimonio sul destino degli italiani”); gli economisti Severino Salvemini con Cinzia Leone (“Si possono disegnare i fantasmi?”), Paola Schwizer con Alessandra Perrazzelli, gli avvocati Francesca Balzani ed Elisabetta Rubini e Severino Salvemini (“Strategie al femminile”); Lelio Mondella, international brand ambassador di Calvisius Caviar, con Maurizio Zanella, presidente di Ca’ Del Bosco, e la giornalista Annalisa Bruchi (“Storie di successo made in Italy. Rendere possibile l’impossibile”); Annalisa Galardi, managing director di Wingage-GSO, con l’autore televisivo Carlo Turati (“Le connessioni nudge: la spinta gentile verso la fiducia”); Simone Ungaro, amministratore delegato di Movendo Technology (“Il futuro Welfare & Wellness tecnologico. La robotica di Movendo Technology al servizio dell’uomo”).

 

Due approfondimenti speciali: Guido Barbujani, il presidente del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze Guido Chelazzi e il filosofo evoluzionista Telmo Pievani con l’incontro “Homo Sapiens. Il passato, l’evoluzione dell’uomo; il presente, la diversità umana; il futuro, l’impronta ecologica” (in collaborazione con Costa Crociere).

L’intero pomeriggio del sabato è invece dedicato allo Sport e alla sua capacità di connettere mondi apparentemente lontani come quello del business, della cultura, dell’estetica, della comunicazione e della natura (in collaborazione con Infront Sports & Media Italy). In apertura l’intervento “Perché ci piace il calcio?” con Luigi De Siervo, amministratore delegato di Infront Sports & Media Italy, Evelina Christillin, presidente dell’Enit e del Museo Egizio di Torino e Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3.

A seguire tre appuntamenti moderati dal giornalista sportivo Andrea Fusco:

“Comunicare lo sport” con Gian Paolo Montali, direttore generale dell’edizione 2022 della Ryder Cup, Marco Nazzari, head of commercial di Nielsen Sports, e Diego Nepi, direttore marketing e sviluppo CONI Servizi spa;

“La bellezza dello sport” con il filosofo Vittorio V. Alberti, il regista Pif e Carlo Alberto Carnevale Maffé dell’Università Bocconi;

“Sport e passione” con gli ex calciatori Marco Nappi e Pietro Vierchowod, l’attore Edoardo Leo.

 

 

Il buongiorno si vede dal mattino: le Colazioni e il Caffè

 

Novità della quarta edizione del festival sono le Colazioni, incontri che hanno luogo di prima mattina: al tavolino di un bar del porto di Camogli, di fronte a un cappuccino e a un croissant, il pubblico ha la possibilità di creare un rapporto più stretto e diretto con la scrittrice Alessia Gazzola.

Non solo: fedele al rito quotidiano del Caffè, che è anche un luogo di incontro in cui si discute, si scherza e ci si consola, il giornalista Massimo Gramellini porta a Camogli la sua “tazzina di parole”.

 

 

Gli spettacoli

 

Camogli fa da scenario a tre spettacoli: “Ogni volta che mi baci muore un nazista”, con il poeta Guido Catalano; “Il dolore pazzo dell’amore” con lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco e i musicisti Mario Incudine e Antonio Vasta; “Ecolalie: le parole e la musica” con il fisarmonicista Gianni Coscia e il semiologo Paolo Fabbri.

 

Tre spettacoli anche al Teatro Sociale di Camogli, che ha riaperto dopo 40 anni: “Trump blues” con il giornalista Federico Rampini, l’attore Jacopo Rampini, i musicisti Valentino Corvino e Roberta Giallo e il regista Angelo Generali; “Giorni felici” di Samuel Beckett con gli attori Nicoletta Braschi e Andrea Renzi; “La lingua misteriosa dei binari: i treni tra musica, letteratura, giornalismo” con il giornalista Beppe Severgnini, la cantante Simona Bondanza, l’attrice Chiara Buratti e il pianista Piero Trofa.

 

E ancora tre speciali proiezioni all’aperto: in anteprima nazionale “Due soldati”, film di Marco Tullio Giordana sul tema della criminalità organizzata; “L’alter Eco. Umberto, lo storico delle idee”, racconto di Rai Cultura su Umberto Eco; il film d’animazione “Waterloo. La battaglia che ha cambiato la storia” di Rai fiction, ideato da Danco Singer, direttore del Festival, con la sceneggiatura di Alessandro Barbero, Rossana di Fazio e Salvatore De Mola.

 

 

Le attività collaterali

 

Come di consueto molte le attività collaterali, momenti di “connessione” tra culture e saperi diversi.

Per bambini e ragazzi di diverse fasce d’età, in programma dodici laboratori che, in un contesto ludico, avvicinano le nuove generazioni alla storia, alle scienze e alla biodiversità, alle nuove tecnologie, alla robotica e al linguaggio di programmazione informatica. Per i ragazzi dai 16 ai 19 anni e per le loro famiglie, il festival propone un workshop di orientamento al mondo universitario.

Per gli amanti dell’aria aperta, tornano le escursioni in mare “Il cielo stellato sopra di me” con Giacomo Montanari e Walter Riva; “Navigando il promontorio di Portofino” con Mario Peccerini e la passeggiata filosofica “Il silenzio dei lecci e il frangersi del mare” con la psicologa Andrée Bella.

Per gli amanti dell’arte, due le mostre in programma: “Fotografando il Festival” di Roberto Cotroneo e “Omaggio al mare” di Carlo Rognoni e Alberto Perini Sea.

 

Il Festival della Comunicazione è realizzato in collaborazione con: il Teatro Sociale di Camogli; l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova; l’Ente Parco di Portofino; l’Area Marina Protetta di Portofino; il Talent Garden di Genova; l’Università degli Studi di Genova; il M.U.S.T. dell’Università degli Studi di Pavia; la Scuola Holden; il Gruppo Mauri Spagnol.

 

 

Main media partner: RAI.

 

Media partner: Rai News24; TGR; Rai Cultura; Rai Radio3; La Repubblica; La Stampa; Il Secolo XIX; WIRED; IlLibraio.it.

 

 

Tutte le iniziative del festival sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti.

 

 

Informazioni: www.festivalcomunicazione.it

Facebook: @FestivalComunicazione – Twitter: @FestivalCom

Instagram: festivalcomunicazione – Canale Youtube: Festival della Comunicazione, Camogli

Nota 1 settembre 2017, AOODPIT 1679

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ministero della Salute

Nota 1 settembre 2017, AOODPIT 1679

Oggetto: Indicazioni operative per l’attuazione del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 31 luglio 2017, n. 119, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci” – Disposizioni per l’anno scolastico e il calendario annuale 2017/2018. Integrazione delle circolari n. 25233/2017 del Ministero della salute e n. 1622/2017 del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 16.08.2017.

Nota 1 settembre 2017, AOODGPER 37883

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per il personale scolastico

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali per la Basilicata il Friuli V. Giulia il Molise e l’Umbria
e, p.c. al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Nota 1 settembre 2017, AOODGPER 37883

Oggetto: Indizione della procedura di aggiornamento della terza fascia delle graduatorie di circolo e di istituto ATA –Triennio scolastico 2017-19 – Trasmissione D.M. 640 del 30 agosto con cui è indetta la procedura di aggiornamento della terza fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale ATA per il triennio scolastico 2017-19.