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Avviso 29 settembre 2015

Seminario residenziale Problem Posing: per un approccio costruttivista alla Matematica, alla Fisica e alle Scienze
Rovereto 1-2-3 ottobre

Polo Trentino Sviluppo
Via Fortunato Zeni, 8

L’acquisizione delle competenze relative al metodo del Problem Posing and Solving nell’insegnamento della Matematica, della Fisica e delle Scienze nei licei scientifici riguarda non solo gli studenti, ma, nel binomio inscindibile apprendimento/insegnamento, soprattutto i docenti.

E’ con questa consapevolezza che la Direzione Generale per gli Ordinamenti e per la Valutazione dei Sistema Nazionale di Istruzione organizza un seminario di formazione residenziale di tre giorni rivolto ai docenti di Matematica, Fisica e Scienze dal 1 ottobre al 3 ottobre a Rovereto. L’iniziativa è promossa con il contributo scientifico del Museo Civico di Rovereto, del Dipartimento di Scienze dell’Università di Roma Tre, del Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino e dell’Accademia delle Scienze di Torino, e con il supporto logistico dell’Azienda di Promozione Turistica di Rovereto e Vallagarina.
I lavori saranno aperti il 1° ottobre, alle ore 15.00, da un Seminario scientifico nazionale dal titolo “Problem Posing: un approccio costruttivista alla matematica, alla Fisica e alle Scienze”. È possibile seguire l’evento in diretta streaming al link: http://www.istruzione.it/video_011015.html
Per il 2 e 3 ottobre il programma prevede, invece, dei lavori di gruppo per l’ideazione di “problemi” in contesti di realtà, nel settore matematico – scientifico. Si costituiranno gruppi di lavoro per disciplina e i lavori proseguiranno successivamente in apposite sezioni delle piattaforme http://ls-osa.uniroma3.it e www.progettopps.it. Sarà, quindi, costituito un archivio di “problemi” che sarà messo a disposizione di tutte le scuole interessate.

File 30-09-15, 04 37 54

Olimpiadi di Informatica nazionali ed internazionali – Edizione 2015-2016

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Comitato per le Olimpiadi Italiane di Informatica

 

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Ai Dirigenti scolastici degli Istituti secondari superiori statali
LORO SEDI

Ai Dirigenti scolastici degli Istituti secondari superiori paritari
LORO SEDI

Oggetto: Olimpiadi di Informatica nazionali ed internazionali – Edizione 2015-2016

Anche in questo anno scolastico si svolgeranno le Olimpiadi Italiane di Informatica (OII) organizzate con rinnovato impegno dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica del MIUR e da AICA a seguito dei brillanti risultati conseguiti nelle gare internazionali dai nostri studenti e per la particolare attenzione che il Ministro rivolge alla valorizzazione delle eccellenze. La manifestazione assume, poi, particolare rilevanza per i significativi riconoscimenti ricevuti, fra cui l’assegnazione da parte della Banca d’Italia di Borse di Studio per stage all’estero, riservate ai primi cinque studenti classificati a livello nazionale.

La complessa organizzazione della competizione verrà attuata con le stesse modalità dello scorso anno che, fra l’altro, prevedono di accompagnare le varie fasi di selezione con una serie di iniziative volte a favorire la diffusione delle competenze informatiche e a sostenere la preparazione degli studenti che parteciperanno alle gare. In allegato si trova la copia aggiornata della circolare in cui sono riportate tutte le informazioni relative alla caratteristiche dell’iniziativa, alle condizioni e alle modalità di partecipazione, all’iter del processo di selezione e agli indirizzi a cui rivolgersi per eventuali chiarimenti.

Con l’auspicio che, per il suo tramite, la scuola italiana possa dare il massimo contributo a questa competizione internazionale assicurando la partecipazione a un elevato numero di studenti, ringrazio per la collaborazione anche a nome del Comitato.

Con viva cordialità.

Nello Scarabottolo
Presidente del Comitato per le Olimpiadi Italiane di Informatica

Roma, 25 settembre 2015

Le scuole che intendono aderire devono iscriversi registrando i propri dati direttamente sul web a partire dal 25 settembre. Il link di accesso al sistema di registrazione è raggiungibile dal sito ufficiale della manifestazione:
www.olimpiadi-informatica.it


Allegato

90 milioni per il Wi-Fi nelle scuole 

90 milioni per il Wi-Fi nelle scuole Giannini: “Più infrastrutture per una didattica innovativa”
C’è tempo ancora fino alle ore 23.59 del 9 ottobre prossimo per aderire al bando del Miur per la realizzazione o il miglioramento di reti Wi-Fi nelle scuole italiane del I e del II ciclo. Oltre 90 milioni di euro il finanziamento previsto dall’Avviso “Per la Scuola – competenze e ambienti di apprendimento”, inserito nel Programma Operativo Nazionale 2014-2020.
“Abbiamo a disposizione risorse per coprire il 100% delle richieste – sottolinea il Ministro Stefania Giannini -. Il miglioramento delle infrastrutture per connettere le aule è un incentivo all’adozione di quegli approcci didattici innovativi che vogliamo promuovere con il nuovo Piano nazionale per la scuola digitale che presenteremo a breve e di cui il bando rappresenta un primo passo”.
L’Avviso prevede che ciascun istituto possa richiedere da un minimo di 7.500 euro a un massimo di 18.500 in base al tipo di intervento necessario (ampliamento o realizzazione ex novo della rete wi-fi) e in relazione alla grandezza della scuola.

Avviso 24 settembre 2015

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Oggetto: Iscrizione corso on line “Competenze digitali” – Quarta edizione – Nota MIURAOODGOSV prot. 7764 del 26 agosto 2015

Si ricorda che, come indicato nella nota in oggetto, le iscrizioni alla IV edizione del corso on line “Competenze digitali” sono aperte dalle ore 10.00 del 28 settembre 2015 alle ore 24 del 11 ottobre 2015.
Il Corso, omologato a 25 ore di formazione in presenza, è organizzato da questa Direzione Generale con il contributo scientifico del Comitato Olimpico delle Olimpiadi Italiane di Informatica e di AICA (Associazione Italiana di Calcolo Automatico) e verte su tematiche di “Computer Science”, afferenti ai contenuti delle Olimpiadi Italiane di Informatica (OII).
La partecipazione è aperta a tutti gli insegnanti dell’area matematica- scientifica- tecnologica della scuola secondaria di II grado; le iscrizioni avverranno compilando un form online reperibile all’indirizzo https://goo.gl/oy9t6Z
Al Corso saranno ammessi fino a un massimo di 1000 insegnanti, in ordine di iscrizione.

Il Direttore Generale
Carmela Palumbo


 

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

IV EDIZIONE CORSO ON-LINE PER POTENZIARE LE COMPETENZE DIGITALI

BANDO DI PARTECIPAZIONE PER DOCENTI

La Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), organizza, con il supporto scientifico del Comitato Olimpico delle Olimpiadi Italiane di Informatica e l’AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico), la terza edizione del corso per la formazione di docenti dell’area matematica- scientifica- tecnologica della scuola secondaria di II grado, su tematiche di “Computer Science”, afferenti ai contenuti delle Olimpiadi Italiane di Informatica (OII).
Le Olimpiadi di Informatica sono una competizione annuale aperta  a tutte le istituzioni scolastiche di II grado – statali e paritarie –  per  studenti con interesse per l’informatica e con elevate capacità, soprattutto riguardo gli aspetti logici, algoritmici e speculativi di tale disciplina.

Il Corso ha l’obiettivo di far acquisire competenze nello sviluppo algoritmico per la soluzione di problemi di varia difficoltà (problem solving) e nella traduzione degli stessi in un linguaggio di programmazione. Tale formazione permetterà ai docenti di potenziare le proprie competenze digitali da utilizzare nella didattica disciplinare in aula, di promuovere la partecipazione alle OII e, infine, di preparare gli studenti della propria scuola che partecipano alla selezione territoriale delle OII.

Il Corso, omologato a 25 ore di formazione in presenza , sarà erogato su piattaforma e-learning http://cms.di.unipi.it/digit/ e sarà tenuto da docenti universitari.
Il Corso è corredato da materiali didattici, quali video conferenze, audiovisivi e documenti, condivisi via web; sono previste, inoltre, azioni di tutoraggio sincrono ed asincrono.
Al termine del percorso formativo sarà rilasciato dal MIUR un attestato di partecipazione a seguito di una prova finale che consisterà in una mini olimpiade online che prevederà la soluzione di problemi nel linguaggio di programmazione oggetto del percorso di formazione.
La partecipazione è aperta a tutti gli insegnanti dell’area matematica- scientifica- tecnologica della scuola secondaria di II grado; le iscrizioni avverranno compilando un form online reperibile all’indirizzo https://goo.gl/oy9t6Z  a partire dal giorno 28 settembre 2015 ore 10.00 e termineranno l’ 11 ottobre 2015 alle ore 24.00. Il Corso è gratuito per i partecipanti.
Al Corso saranno ammessi fino a un massimo di 1000 insegnanti; il Comitato Olimpico accetterà iscrizioni  valide secondo l’ordine di arrivo. Sarà data priorità a coloro che non si erano iscritti alle edizioni precedenti.
Il corso sarà fruibile a partire dal 18 ottobre 2015 al 18 febbraio 2016.

IL DIRETTORE GENERALE
f.to Carmela Palumbo

PROGRAMMA IL FUTURO

PROGRAMMA IL FUTURO, IL CODING TORNA FRA I BANCHI

Evento alla Camera per il secondo anno del progetto Miur-Cini

Martedì 15 settembre, dalle 10.30 alle 13.00, presso la Sala della Regina della Camera dei deputati, la Presidente Laura Boldrini, la Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini e Hadi Partovi, fondatore di http://code.org, parteciperanno al lancio, per l’anno scolastico 2015-16, dell’iniziativa “Programma il Futuro”, il progetto del Miur e del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) che ha già avvicinato più di 300.000 studenti al pensiero computazionale. Quasi 16.500 le classi coinvolte nel primo anno di sperimentazione del coding nella scuola italiana. Molte le novità previste per il rilancio dell’iniziativa. Tra le più importanti, l’ampliamento dei supporti didattici a disposizione degli insegnanti e la disponibilità di numerosi volontari messi a disposizione dalle aziende che supportano il progetto.

In vista dell’evento del 15 settembre alcuni parlamentari hanno sperimentato in prima persona il coding guidati da alcuni dei bambini che hanno già partecipato al progetto. Nel corso della mattinata saranno proiettati i video del lavoro svolto e premiati i bambini che hanno fatto da tutor ai parlamentari. L’iniziativa è organizzata in quattro sessioni di interventi.

Programma completo e biglietti: http://www.eventbrite.it/e/biglietti-programma-il-futuro-18439336552

Diretta sulla webtv della Camera a partire dalle ore 10.30.

Programma il futuro
Martedì 15 settembre, ore 10,30 – 13,00
Sala della Regina

Il pensiero computazionale come abilità culturale fondamentale per ogni cittadino.
– Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati
– Stefania Giannini, Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca – Hadi Partovi, fondatore e CEO di Code.org
– Moderatore: Paolo Coppola, deputato, Intergruppo Innovazione

Le competenze digitali come elemento chiave della competitività del Paese
– Hadi Partovi, fondatore e CEO di Code.org
– Giuseppe Recchi, Telecom Italia, Presidente
– Mario Levratto, Samsung Italia, Direttore Marketing Relazioni Esterne
– Paolo Pandozy, Engineering, Amministratore Delegato
– Carlo Purassanta, Microsoft Italia, Amministratore Delegato
– Moderatore: Antonio Palmieri, deputato, Intergruppo Innovazione

Attività svolte e programma di lavoro
– Donatella Solda Kutzmann, MIUR, Segreteria Tecnica
– Carmela Palumbo, MIUR, Direttore Generale Ordinamenti
– Enrico Nardelli, CINI – Univ. Roma Tor Vergata
– Giorgio Ventre, CINI – Univ. Napoli Federico II
– Moderatore: Stefano Quintarelli, deputato, Intergruppo Innovazione

Consegna riconoscimenti e chiusura lavori
– proiezione del video realizzato con studenti e parlamentari
– consegna di riconoscimenti a studenti e parlamentari da parte di Programma il Futuro
– Moderatore: Lorenzo Basso, deputato, Intergruppo


Scuola, Giannini: “Quest’anno coding per 1 milione di studenti”
Seconda edizione del progetto ‘Programma il Futuro”

“Coinvolgere un milione di studenti”. E’ la nuova sfida lanciata oggi dal Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini per ‘Programma il Futuro’, il progetto congiunto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Cini (il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica) per insegnare agli alunni gli elementi base della programmazione informatica, il coding.

Questa mattina, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, il lancio del secondo anno di sperimentazione del progetto. Ad aprire i lavori la Presidente della Camera Laura Boldrini. L’evento ha potuto contare su un testimonial d’eccezione: Hadi Partovi, fondatore di http://code.org, l’organizzazione che ha convinto il Presidente Barack Obama a portare il coding nelle scuole. Il progetto italiano si ispira a quello statunitense.

“Noi abbiamo un obiettivo molto ambizioso – ha spiegato il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini – contribuire, attraverso la scuola, alla crescita culturale del nostro Paese. Il coding non è un’attività per informatici, ma una competenza trasversale che, come per le competenze linguistiche, è fondamentale acquisire fin dai primi anni di studio. Il coding – ha proseguito il Ministro – è una nuova lingua, una lingua computazionale, e impararla è un modo straordinario per entrare nel mondo con il piede giusto. La scuola deve essere protagonista nella diffusione di queste nuove esperienze. Dopo il primo anno di sperimentazione, che ha visto il coinvolgimento di oltre 300.000 ragazzi e 16.500 classi, il nostro obiettivo per quest’anno è coinvolgere 1 milione di studenti”.

“La nostra visione – ha evidenziato Hadi Partovi – sin da quando abbiamo fatto partire Code.org, è stata che ogni studente in ogni scuola dovrebbe avere la possibilità di imparare l’informatica. E’ entusiasmante vedere le scuole italiane primeggiare a livello mondiale nell’aderire all’Ora del Codice e nel diffondere la formazione al pensiero computazionale”.

Diverse le novità di Programma il Futuro per questo secondo anno. Gli insegnanti che aderiranno al progetto (l’adesione è volontaria) potranno contare su più supporti didattici per le lezioni. Per i docenti anche un maggior numero di volontari messi a disposizione dalle aziende che collaborano con l’iniziativa. Programma il Futuro, infatti, è reso possibile anche grazie al supporto di alcuni partner sensibili alla crescita digitale del Paese: Telecom Italia, Samsung Italia, Engineering, Microsoft Italia, CA Technologies, Cisco, De Agostini Scuola, Hewlett-Packard, Intel, Oracle, Andinf, Facebook, SeeWeb. L’iniziativa si avvale anche della collaborazione strategica, attraverso accordi quadro, di associazioni nazionali di categoria quali: Confindustria Digitale, IAB Italia e Assintel. Lo scorso anno nelle scuole italiane sono state fatte 1.657.101 ore di coding. Una attività che ci vede secondi solo agli Stati Uniti. Un successo riconosciuto anche dal fondatore di Code.org.

“Questo progetto è nato con l’idea di far capire che il pensiero computazionale è uno strumento utile non solo per i futuri tecnologi, ma per tutte le professioni – hanno spiegato Giorgio Ventre ed Enrico Nardelli, coordinatori del progetto per il Cini – Il successo che abbiamo avuto nel primo anno ci conforta e ci conferma che questo messaggio è stato recepito e che davvero il coding può aiutare ad apprenderne l’uso come metodo di ragionamento”.

Nel corso della mattinata è stato proiettato un video realizzato da alcuni parlamentari che sono andati a lezione di coding dai bambini che hanno partecipato lo scorso anno all’iniziativa.

Tutti i numeri del progetto: http://www.slideshare.net/miursocial/programma-il-futuro?utm_source=slideshow&utm_medium=ssemail&utm_campaign=post_upload

Link alla galleria fotografica: https://www.flickr.com/gp/124601151@N05/kT0A70

Link al sito del progetto: http://www.programmailfuturo.it/

Link al video: https://www.youtube.com/watch?v=6ruGQBtCXxg

Quando il museo si trasforma in un’aula scolastica: workshop 3D

Dal 14 al 16 settembre. Un progetto di FabLab Lecce, SAC Terre di Lupiae e Comune di Lecce

Quando il museo si trasforma in un’aula scolastica:
a Lecce un workshop 3D dall’Università di Roma Tre

Seminario e laboratori pratici tenuti dalla prof.ssa Antonella Poce.
Il primo giorno presso il Must e gli altri presso il “Galilei – Costa” ed il “Virgilio”

image002La formazione di docenti e alunni nei musei, grazie alla stampa 3D e all’Object Based Learning (OBL), apprendimento attraverso gli oggetti: sono queste le tematiche del workshop che si svolgerà dal 14 al 16 settembre prossimi nella sala conferenze del MUST, Museo Storico di Lecce. Il seminario, che rientra fra le attività finanziate dal SAC Terre di Lupiae, è organizzato dal FabLab Lecce in collaborazione con il Comune di Lecce, e sarà tenuto dalla prof.ssa Antonella Poce, ricercatrice del Laboratorio di Pedagogia Sperimentale, Centro di Didattica Museale dell’Università degli Studi di Roma Tre.

Un’occasione tramite cui operatori museali, docenti e studenti di scuola secondaria superiore avranno la possibilità di conoscere questa metodologia didattica innovativa, che prevede la partecipazione attiva degli allievi i quali, oltre ad apprendere i contenuti, possono imparare a creare modelli in 3D e lavorare in gruppo sugli oggetti prodotti. Il tutto rende più efficace la fruizione museale e l’apprendimento di tutte quelle materie scolastiche afferenti (storia, storia dell’arte, disegno tecnico, ecc).

Antonella Poce è una ricercatrice di Pedagogia Sperimentale presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi Roma Tre. Le sue ricerche sono incentrate perlopiù sulle pratiche innovative di insegnamento a livello nazionale e internazionale. Nel 2008 ha vinto il premio come Nuovo Ricercatore dell’Anno istituito dall’AEA Europe (Association for Educational Assessment). Ha preso parte a diversi progetti europei ed è stata co-manager del progetto Tempus DEMED (Development of Master study programmes in Education). Attualmente è direttore del corso post-laurea “Standard per l’Educazione Museale” dell’Università Roma Tre.

Il programma del laboratorio prevede tre giorni di incontri. Si partirà il pomeriggio del 14 settembre, alle ore 15, nella sala conferenze del MUST, con un incontro introduttivo riservato a operatori museali e professionisti del settore Beni Culturali, per spiegare in che modo il metodo OBL può essere utile per facilitare la fruizione dei musei ai visitatori. Già in questa fase verranno creati i primi modelli 3D utilizzando lo scanner e software open source. Le due giornate successive, martedì 15 e mercoledì 16 settembre, saranno dedicate alle scuole. La docente incontrerà insegnanti e studenti dell’Istituto “Galilei – Costa” e del Liceo Classico “Virgilio” di Lecce per introdurli all’uso del museo come strumento educativo e all’applicazione delle tecniche di stampa e scansione 3D per la riproduzione di oggetti museali del patrimonio territoriale. Si parlerà del processo che dalla scansione porta alla creazione di un modello 3D più corrispondente possibile alla realtà, e si affronteranno anche tematiche come la marcatura tridimensionale con QRCode e RFID.

Per partecipare alla prima giornata di workshop, prevista per lunedì 14 settembre alle 15, e aperta a operatori museali e professionisti del settore Beni Culturali, è necessaria la prenotazione, inviando una mail a info@fablablecce.org.

Pro_Salento • Scuola e cultura
Lecce – Via Imperatore Adriano, 13 – Tel. 0832.301419

Nota 10 settembre 2015, Prot. 10874

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale
Ufficio VI – Innovazione digitale

Ai Dirigenti Scolastici delle scuole statali selezionate nell’ambito degli Accordi
MIUR-REGIONI
– LORO SEDI –

Ai Dirigenti Scolastici delle istituzioni scolastiche statali selezionate nell’ambito degli Avviso 2800 del 12/11/2013
– LORO SEDI

e.p.c.
Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
– LORO SEDI –

Nota 10 settembre 2015, Prot. 10874

Oggetto: Attività di rendicontazione finanziaria per i progetti realizzati nell’ambito delle procedure avviate a seguito della conclusione degli accordi MIUR – Regioni di cui all’art. 4 del Decreto Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 11 ottobre 2013, n. 821 e a seguito della realizzazione dei progetti relativi alla connettività wireless nelle scuole di cui al Decreto Direttore generale 26/3/2014, n. 826.

Avviso 7 settembre 2015, Prot. 10740

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale

Avviso pubblico per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte delle istituzioni scolastiche ed educative per l’individuazione di proposte progettuali relative a laboratori territoriali per l’occupabilita’ da realizzare nell’ambito del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)

 

Art. 1 – Finalita’ della selezione

In esecuzione del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 4 settembre 2015, prot. n. 657, il Ministero intende, attraverso il presente avviso e a seguito dell’acquisizione delle manifestazioni di interesse, promuovere la realizzazione di laboratori territoriali per l’occupabilità da parte delle istituzioni scolastiche ed educative statali secondarie di secondo grado, favorendo la partecipazione degli enti locali e degli enti pubblici territoriali.

I laboratori territoriali per l’occupabilità sono luoghi di incontro, di sperimentazione tra vecchie e nuove professioni e di pratica dell’innovazione in tutte le sue espressioni (tecnologica, sociale e individuale).

Al fine di favorire lo sviluppo della didattica laboratoriale, le istituzioni scolastiche ed educative statali possono dotarsi dei suddetti laboratori quali luoghi aperti al territorio per stimolare la crescita professionale, le competenze e l’autoimprenditorialità, coniugando insieme innovazione, istruzione, inclusione, anche attraverso la partecipazione di enti pubblici e locali, camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni, fondazioni, enti di formazione professionale, istituti tecnici superiori e imprese private.

I laboratori territoriali per l’occupabilità si propongono, pertanto, il coinvolgimento sia degli studenti inseriti nei percorsi formali di formazione, sia dei cosiddetti NEET (Not engaged in Education, Employment or Training) e sono finalizzati a favorire la conoscenza, l’inserimento e il reinserimento dei giovani nel mondo del lavoro mediante la valorizzazione delle specificità e delle vocazioni territoriali.

Attraverso i laboratori, le istituzioni scolastiche ed educative perseguono i seguenti obiettivi:

  1. apertura della scuola al territorio e possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell’orario scolastico;
  2. orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio;
  3. fruibilità di servizi propedeutici al collocamento al lavoro o alla riqualificazione di giovani non occupati.

I laboratori territoriali per l’occupabilità fanno uso strategico delle tecnologie digitali, applicando le innovazioni didattiche e progettuali ad esse connesse.

La realizzazione dei laboratori è finanziata, ai sensi dell’articolo 1, commi da 56 a 62, della legge 13 luglio 2015, n. 107 (c.d. “La Buona Scuola”).

La procedura finalizzata al finanziamento e alla realizzazione di laboratori territoriali per l’occupabilità da parte delle istituzioni scolastiche ed educative si svolgerà in due fasi: la prima fase è relativa all’acquisizione delle manifestazioni di interesse attraverso il presente avviso mentre la seconda fase di selezione è attivata a seguito di invito in favore delle sole istituzioni scolastiche ed educative positivamente selezionate all’esito della presente procedura. Durante la seconda fase, prima della presentazione definitiva del progetto di realizzazione dei laboratori saranno organizzati workshop tematici con tutte le istituzioni ammesse alla seconda fase per fornire un supporto amministrativo e tecnico nella definizione del progetto, nel rispetto dei principi di parità di trattamento, di trasparenza e non discriminazione tra i concorrenti partecipanti alla procedura.

 

Art. 2 – Soggetti ammessi alla selezione

Le proposte possono essere presentate dalle istituzioni scolastiche ed educative statali secondarie di secondo grado, che si costituiscano in reti di almeno 3 scuole, che prevedano il coinvolgimento di almeno un ente locale del territorio di appartenenza e di un ente pubblico (quali ad esempio università o centri di ricerca e/o studio).

Nell’ambito delle reti è possibile coinvolgere anche le istituzioni scolastiche paritarie di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62.

È altresì ammesso il coinvolgimento, anche in qualità di soggetti cofinanziatori, di camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, università, associazioni, fondazioni, enti di formazione professionale, istituti tecnici superiori (ITS), nonché di soggetti privati individuati nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione, libera concorrenza, trasparenza e proporzionalità previsti dalla normativa in materia di contratti pubblici.

 

Art. 3 – Requisiti di ammissione

I soggetti di cui all’articolo 2 che intendono avanzare la propria manifestazione di interesse devono essere in possesso alla data di presentazione della stessa dei seguenti requisiti:

  • individuazione di una rete di scuole composta da almeno n. 3 istituzioni scolastiche ed educative, di cui la capofila deve essere un istituto secondario di secondo grado statale;
  • coinvolgimento di almeno un ente locale e di almeno un ente pubblico (quali ad esempio università o centri di ricerca e/o studio) nella realizzazione dei laboratori territoriali per l’occupabilità. Tale coinvolgimento dovrà essere formalizzato attraverso un accordo o una convenzione in caso di ammissione al finanziamento;
  • disponibilità di spazi per la realizzazione dei predetti laboratori.

I requisiti di cui ai punti 1, 2, e 3 devono essere posseduti a pena di esclusione dalla presente procedura.

La rete di scuole deve dimostrare che al suo interno siano presenti istituzioni scolastiche ed educative in possesso di esperienze pregresse valutabili e finalizzate alla realizzazione di spazi e design didattico innovativo, ovvero legami con poli tecnico-professionali, CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti), ITS (Istituti tecnici superiori), ovvero esperienze di alternanza scuola-lavoro anche al fine di favorire la conoscenza della vocazione produttiva, culturale e sociale del proprio territorio come fattore di educazione alla cittadinanza e di promozione delle competenze di imprenditorialità.

Un punteggio più elevato è riconosciuto al più ampio e diffuso coinvolgimento di tutte le istituzioni scolastiche ed educative del territorio, attraverso meccanismi di premialità sulla base del numero di istituzioni scolastiche ed educative coinvolte.

In particolare, con riferimento agli spazi, si precisa che qualora lo spazio per la realizzazione dei laboratori sia individuato all’interno della scuola, è necessario un impegno all’apertura alle altre istituzioni scolastiche ed educative del territorio (non solo quelle della rete) a titolo gratuito nonché un impegno all’apertura al territorio e anche in orario extrascolastico. Qualora venga individuato uno spazio extrascolastico, si precisa che:

  • il proprietario deve garantire che lo spazio sia destinato a laboratorio territoriale per almeno 10 anni;
  • la titolarità delle attrezzature e dei dispositivi dei laboratori territoriali per l’occupabilità è in capo all’istituzione scolastica capofila della rete;
  • il soggetto proprietario deve garantire l’utilizzo gratuito alle scuole (non solo quelle della rete) e deve prevedere anche un’apertura adeguata ai tempi di utilizzo da parte delle predette scuole.

Nel caso in cui l’istituzione scolastica non individui spazi di proprietà pubblica da destinare a laboratorio territoriale, può individuare, previa selezione mediante procedura ad evidenza pubblica, anche strutture private.

 

Art. 4 – Tipologia di proposte ammissibili

  1. Le proposte ammissibili a contributo devono riguardare la realizzazione di laboratori territoriali per l’occupabilità. Le istituzioni scolastiche ed educative sono libere di poter esprimere la propria proposta progettuale in modo da garantire il rispetto delle finalità di cui all’articolo 1.
  2. Il contributo massimo attribuibile dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per la realizzazione di ciascun laboratorio territoriale è pari ad € 750.000,00.
  3. Le spese considerate ammissibili nell’ambito della realizzazione del progetto possono essere relative a:
  • acquisti di beni e attrezzature per i laboratori;
  • spese generali e tecniche e arredi nella misura massima del 15% del finanziamento concesso (es. progettazione, locazione di spazi, formazione del personale, ecc.);
  • eventuali lavori edilizi (infrastrutture e/o ristrutturazioni, ecc.) nella misura massima del 25% del finanziamento concesso.
  1. Qualora la proposta preveda la partecipazione di attori privati è necessario che questi vengano individuati nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione, libera concorrenza, trasparenza e proporzionalità previsti dalla normativa in materia di contratti pubblici (d.lgs. n. 163 del 2006).

 

Art. 5 – Modalità di partecipazione e documentazione

Le istituzioni scolastiche ed educative che intendono presentare la propria manifestazione di interesse devono far pervenire la propria candidatura, redatta preferibilmente secondo il modello allegato (Allegato A) entro e non oltre le ore 23.59 del giorno 7 ottobre 2015 all’indirizzo PEC: DGEFID@postacert.istruzione.it completa della seguente documentazione:

  1. delibera del Consiglio di istituto delle singole istituzioni scolastiche che compongono la rete, con indicazione del budget necessario per la realizzazione dei suddetti laboratori;
  2. dichiarazione di impegno delle istituzioni scolastiche ed educative a costituire la suddetta rete in caso di ammissione al finanziamento/contributo con l’indicazione dell’istituzione scolastica capofila;
  3. dichiarazione di impegno da parte dell’ente locale e dell’ente pubblico a prendere parte, in caso di ammissione al finanziamento, al progetto di realizzazione dei laboratori territoriali con l’indicazione del ruolo svolto e dell’apporto anche economico di ciascuno nell’ambito del progetto da realizzare;
  4. dichiarazione di impegno del proprietario dello spazio da adibire a laboratorio territoriale a destinare il medesimo spazio per almeno 10 anni a questa finalità ovvero, nel caso in cui l’istituzione scolastica intenda avvalersi di uno spazio di proprietà privata, dichiarazione di impegno al rispetto delle procedure ad evidenza pubblica nella selezione del privato con l’indicazione della tempistica ipotizzata e descrizione delle caratteristiche tecniche che sono richieste per l’individuazione delle strutture. La procedura ad evidenza pubblica per l’individuazione degli spazi può essere espletata dalle scuole anche dopo la prima fase di cui al presente Avviso e in caso di ammissione alla fase successiva. Resta fermo che in questa fase deve comunque essere indicata l’intenzione di servirsi di spazi di proprietà privata con il dettaglio delle relative caratteristiche richieste;
  5. scheda tecnica di cui all’allegato B debitamente sottoscritta da tutti i legali rappresentanti delle istituzioni scolastiche facenti parte della rete, con l’indicazione dell’importo stimato per la realizzazione dei laboratori;
  6. descrizione degli spazi dichiarati disponibili da destinare ai laboratori territoriali con indicazione della titolarità degli stessi.

La mancanza di uno solo delle predette dichiarazioni comporta l’esclusione dalla presente procedura.

Le istituzioni scolastiche ed educative devono altresì presentare nella scheda tecnica di cui all’allegato B:

  1. gli obiettivi specifici che intendono perseguire (anche in termini di impatto del progetto sull’occupabilità, sull’organizzazione del tempo-scuola, sulla riorganizzazione didattico-metodologica, sull’innovazione curricolare sull’apertura della scuola al territorio, sull’orientamento della didattica e della formazione ai settori strategici del made in Italy, in base alla vocazione produttiva, culturale e sociale di ciascun territorio, sulla centralità della connotazione digitale);
  2. la coerenza del progetto proposto con il Piano dell’offerta formativa (POF) delle scuole coinvolte, specificando la presenza di eventuale esperienza pregressa nella realizzazione di spazi e design didattico innovativo, l’eventuale legame con poli formativi, CPIA (Centri provinciali per l’istruzione degli adulti) e ITS, di esperienze di alternanza scuola-lavoro.

 

Art. 6 – Valutazione delle manifestazioni di interesse

La valutazione dell’ammissibilità delle manifestazioni di interesse e dell’ammissione delle stesse alla successiva fase di selezione è demandata ad apposita commissione giudicatrice in numero dispari e non superiore a 5 componenti, nominata dopo la scadenza del termine per la presentazione delle candidature.

La predetta Commissione procederà a valutare le proposte sulla base dei seguenti criteri:                                                      

  • capacità della proposta di favorire il rapporto con il mondo del lavoro e con la vocazione produttiva del territorio e contrastare fenomeni di dispersione scolastica, con particolare attenzione alle competenze da sviluppare: max 20 punti;
  • innovatività della proposta e apertura al territorio: max 20 punti;
  • coinvolgimento di ulteriori attori del territorio: max 15 punti (3 punti per ogni ulteriore attore coinvolto, es. CCIAA, associazioni, fondazioni, imprese, ecc.);
  • legame della manifestazione di interesse con poli tecnico-professionali, CPIA e ITS: max 10 punti;
  • quota di cofinanziamento per la realizzazione del progetto:
  • fino al 15%: max 5 punti;
  • dall’16% al 30%: max 10 punti;
  • dal 31% al 50%: max 15 punti;
  • oltre il 51%: max 20 punti.
  • coinvolgimento di altre istituzioni scolastiche ed educative all’interno della rete e quindi dei relativi studenti: 3 punti fino a un massimo 9 punti;
  • coinvolgimento di almeno una istituzione scolastica del primo ciclo: 6 punti.

Nel merito, il coinvolgimento attivo delle istituzioni scolastiche e il ruolo da ciascuna svolto nell’ambito della rete sarà oggetto di valutazione nella seconda fase della procedura.

Terminato l’esame delle proposte pervenute, la Commissione procederà a redigere una graduatoria in ordine decrescente ammettendo alla seconda fase della procedura le prime 150 manifestazioni di interesse inserite nella suddetta graduatoria. Nel caso in cui più candidati abbiano il medesimo punteggio utile a ricoprire l’ultima posizione in graduatoria, saranno ammessi tutti alla successiva fase della procedura.

Le reti di scuole ammesse al prosieguo della selezione riceveranno comunicazione a mezzo PEC da parte della Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale contenente l’invito alla seconda fase della procedura con l’indicazione dei termini e delle modalità di partecipazione.

 

Art. 7 – Altre informazioni

  1. La trasmissione della manifestazione d’interesse non impegna il Ministero a dare seguito alla realizzazione delle azioni proposte né ad alcun indennizzo di sorta.
  2. L’Amministrazione si riserva di verificare le dichiarazioni rese dai proponenti e di richiedere agli stessi ulteriore documentazione a chiarimento delle dichiarazioni rese e nelle ipotesi di mere imperfezioni formali.
  3. L’Amministrazione si riserva di revocare o annullare la presente procedura senza che i proponenti possano vantare alcuna pretesa.
  4. I dati contenuti nelle varie proposte saranno trattati secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 196 del 2003. Il Responsabile del trattamento è la Direzione Generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale.
  5. Responsabile del procedimento è la dott.ssa Simona Montesarchio.
  6. I recapiti presso cui è possibile chiedere informazioni sulla presente procedura sono i seguenti: 06.5849.2778-3382 – email: dgefid.segreteria@istruzione.it ovvero DGEFID@postacert.istruzione.it.

 

Roma, 7 settembre 2015

 

 

Il Direttore Generale

Simona Montesarchio


Allegati

Gemellaggi elettronici eTwinning in Italia

Scuola: crescono i gemellaggi elettronici eTwinning in Italia
INDIRE pubblica i dati dei 10 anni dell’azione europea

Crescono del 120% gli insegnanti iscritti alla piattaforma europea, con un’alta partecipazione dal Sud d’Italia.  E’ quanto emerge dai dati sui primi 10 anni di gemellaggi elettronici eTwinning, l’azione europea che dal 2005 mette in contatto insegnanti e classi per fare didattica in modi innovativi, sfruttando le nuove tecnologie. Nei numeri diffusi dall’Unità nazionale eTwinning INDIRE, il nostro Paese registra ritmi di crescita tra i più elevati d’Europa: le scuole italiane sono fra le più attive e numerose in termini di partecipazione, risultati e riconoscimenti e l’Italia è il quinto Paese, tra i 35 partecipanti, per insegnanti iscritti, dopo Turchia, Polonia, Francia e Spagna.

Il Presidente di INDIRE, Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa, Giovanni Biondi, dichiara: “La scuola italiana è stata tra le prime ad aprire le porte a questo nuovo modo di insegnare, dove insegnanti e alunni possono connettersi, collaborare e condividere all’interno della più grande comunità europea dedicata all’apprendimento online. Negli anni i gemellaggi sono aumentati in modo esponenziale per l’attualità degli strumenti ICT, la novità di lavorare insieme da qualsiasi regione e per l’immediatezza con cui, con una buona idea, si può iniziare qualsiasi percorso di lavoro”.

2005-2014: i dati della partecipazione
Si registra un incremento costante dei docenti italiani iscritti alla piattaforma, oltre 25.000 (circa l’8% degli oltre 300.000 iscritti in tutta Europa), segnando in particolare un record di crescita nel triennio 2012-2014, con circa 13.750 nuove registrazioni (+120% in tre anni) e un aumento significativo dei nuovi progetti attivati, più di 4.200 sui 10.500 totali attivati dal 2005 (+ 70%). Le scuole registrate sono 9.500 e in media sono 3 gli insegnanti iscritti alla piattaforma in ciascun istituto. Sono 3.350 le scuole secondarie di secondo grado iscritte (la tipologia di istituti più presente), seguono le secondarie di primo grado -scuole medie- (3.000), quindi le primarie (2.700) e le scuole dell’infanzia (450). Quanto agli insegnanti registrati a livello regionale, eTwinning registra picchi di attività proporzionali nelle regioni più popolose, come Lombardia, prima regione come partecipazione, seguita da Sicilia, Lazio e Puglia. Il Sud è la zona più attiva, con 5.082 progetti avviati mentre il Nord e Centro Italia sono fermi rispettivamente a 3.977 e 3.714 partnership. In un caso su tre le Lingue Straniere sono la materia più scelta da insegnanti e alunni, una tendenza relativamente naturale nelle attività di gemellaggio fra Paesi diversi. Le discipline oggetto dei progetti sono comunque molto varie: salute, sport, ambiente, cultura, arte, musica, teatro, ecc. La maggior parte dei gemellaggi dalle scuole italiane si realizzano con scuole partner in Francia (in 1064 progetti), Polonia (979 progetti), Spagna (697) e Grecia (591). Da un anno è possibile anche attivare gemellaggi tra scuole dello stesso Paese, così come è possibile coinvolgere partner dei Paesi eTwinning Plus: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Moldavia, Tunisia, Ucraina.

La piattaforma sarà presentata dall’Unità italiana a EXPO Milano mercoledì 2 settembre dalle 12.30 alle 14, nell’area Vivaio scuole del Padiglione Italia (3° piano). Ripartono in molte scuole italiane i seminari regionali di formazione, per far conoscere l’azione a docenti e dirigenti scolastici. Sito italiano: etwinning.indire.it – Sito europeo: www.etwinning.net

10anni_eTW

Nota 28 agosto 2015, AOODGCASIS 2949

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica

Alle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado
LORO SEDI
c.a. Dirigenti Scolastici
c.a. Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi
E p.c. agli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

OGGETTO: FIRMA DIGITALE MIUR: FUNZIONI DI FIRMA PER I DIRIGENTI SCOLASTICI E I DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

Come già comunicato con la nota n. 2465 del 17.7.2015 inviata da questa Direzione Generale, a partire dallo scorso 27 luglio sono disponibili le funzioni SIDI per la Firma Digitale che utilizzano il nuovo certificato, avente le caratteristiche tecniche previste dall’Organismo di Certificazione della Sicurezza (OCSI).
Si ricorda che la richiesta del nuovo certificato digitale va effettuata attraverso il portale IstanzeOnLine: dopo essersi autenticati, sarà necessario selezionare la voce Altri servizi->Accedi->Firma Digitale-Richiesta Certificato per avviare l’iter della richiesta, il cui stato di avanzamento può essere verificato tramite la funzione SIDI Gestione Certificati Digitali. Ulteriori informazioni e approfondimenti sono disponibili nelle pagine di erogazione del servizio e nell’area informativa del Portale SIDI, Supporto ai Procedimenti Amministrativi->Firma digitale DS/DSGA->Guide operative e materiale di supporto.

Si evidenzia che:
– gli operatori di segreteria che identificano i titolari devono porre particolare attenzione alla correttezza dei dati inseriti nella richiesta prima di confermarli;
– durante tutta la procedura di richiesta del nuovo certificato, gli utenti riceveranno tramite la propria email nominativa @istruzione.it tutti i codici e le istruzioni necessarie per l’attivazione del servizio: pertanto tale casella di posta deve essere costantemente monitorata, e l’utente deve eseguire attentamente tutte le istruzioni ricevute via mail al fine di ottenere il certificato digitale;
– gli utenti devono conservare con cura i codici ricevuti via email e la password impostata, in quanto le nuove credenziali necessarie all’uso e alla gestione del servizio di firma saranno:
o codice fiscale
o password scelta dall’utente
o PIN di Firma
o PUK (necessario in caso di smarrimento della password)
o Codice di Sospensione del certificato

Per eventuali richieste di assistenza, è disponibile il numero verde 800-903080.
La presente nota viene pubblicata anche sui portali SIDI e IstanzeOnLine.

IL DIRETTORE GENERALE
Marco Ugo Filisetti

Nota 26 agosto 2015, AOODGOSV 7764

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
D.G. per gli Ordinamenti scolastici e la Valutazione del S.N.I.

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
Loro sedi
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti di II ordine Statali e Paritari
Loro sedi
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana della provincia di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della provincia di Trento

Nota 26 agosto 2015, AOODGOSV 7764

Oggetto: Trasmissione bando corso on line “Competenze digitali” – Quarta edizione

ITICSE 2015 WG5

Abstract

20th Annual Conference on Innovation and Technology in Computer Science Education
Working Group 5:
A repository for high school computer science questions and visual assessment tools
Invito per i docenti.
È stato progettato e realizzato un sistema per la raccolta di domande, giochi ed attività e per associare queste domande ad un insieme di competenze.
Potete trovare la versione corrente del Sistema sul server di sviluppo @: http://23.251.146.172/

Cari insegnanti, educatori, mentors e sviluppatori di tecnologia,

i componenti e i sostenitori del quinto gruppo di lavoro alla conferenza ITICSE 2015 (http://www.iticse2015.mii.vu.lt/en/menu1/presenters/working-groups/) si sono posti i seguenti obiettivi:

1) rivedere il bagaglio esistente di competenze sulle scienze informatiche e sul pensiero computazionale per gli studenti di scuola superiore e per gli studenti universitari di I livello, per proporre conoscenze, competenze e abilità utili in un ampio spettro di contesti;

2) rivedere le risorse esistenti sulle modalità di verifica di quanto indicato al punto precedente e degli strumenti software che possono essere usati a questo scopo;

3) sviluppare un insieme di linee guida per progettare verifiche attraverso moderne piattaforme on-line che consentano tipi di domande differenti anche attraverso una programmazione visuale;

4) produrre un insieme di domande su scienze informatiche e pensiero computazionale, annotate con metadati per consentire una facile ricerca, riadattamento e collegamento delle competenze individuate;

5) organizzare le domande annotate in un archivio dotato di funzionalità adatte per supportare una crescente comunità di utilizzatori, insegnanti e studenti, sia come contribuitori sia come fruitori.

I componenti del gruppo di lavoro vorrebbero avere il contributo di insegnanti ed educatori come partecipanti alla co-progettazione e al co-sviluppo delle attività del gruppo di lavoro. Insegnanti ed educatori possono partecipare sia proponendo un insieme di competenze che gli studenti di scuola superiore devono perseguire, sia proponendo un insieme di domande per verificare queste competenze.

Per far questo è stato progettato e realizzato un sistema per la raccolta di domande, giochi ed attività e per associare queste domande ad un insieme di competenze.

Potete trovare la versione corrente del Sistema sul server di sviluppo @: http://23.251.146.172/

Lo scopo del sistema in Beta testing a questo stadio è avviare il processo di raccolta di domande dalla nostra iniziale lista di collaboratori.

Cortesemente:

1) Inserite nella piattaforma delle domande (almeno una, 10 in media, nessuna limitazione sul numero massimo). Il metodo per inserire giochi o altre attività è simile a quello per le domande.
2) Rivedete e commentate almeno una delle domande disponibili
3) Suggerite/rivedete altre attività di verifica (giochi, attività avvincenti, etc …)

Sebbene la piattaforma potrebbe restare on-line per un periodo più lungo, Vi chiediamo gentilmente di fornire la maggior parte dei Vostri contributi prima del 28 agosto. Il 26 di agosto vi chiederemo di rispondere, prima del 28 agosto, ad un questionario on-line. Avrete in ogni caso tempo per i vostri contributi anche successivamente.

È possibile accedere al sistema dopo aver effettuato la registrazione.

Grazie mille per il vostro prezioso supporto e contributo!

I componenti del gruppo di lavoro.

Olimpiadi Internazionali di Informatica 2015: tre medaglie per la squadra italiana

Olimpiadi Internazionali di Informatica 2015: tre medaglie per la squadra italiana

Un argento e due bronzi l’eccellente bottino della partecipazione alla competizione che si è svolta in Kazakhstan nei giorni scorsi

Foto Team Olimpici con medaglie - small
da sinistra: William Di Luigi, Deputy Leader, Giorgio Audrito, Team Leader, Dario Ostuni, Francesco Milizia, Marco Donadoni, Filippo Baroni e la loro guida.

Milano, 3 agosto 2015 –  AICA, Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico e il MIUR – Ministero per l’Istruzione, l’Università e La Ricerca – annunciano con grande soddisfazione l’ottimo risultato della squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali di Informatica 2015. Sono tornati infatti con tre medaglie al collo i quattro ragazzi che si sono battuti contro i migliori talenti del digitale, provenienti da 80 paesi del mondo, nei giorni scorsi ad Almaty in  Kazakhstan.

Filippo Baroni, studente del Liceo Scientifico Gandini di Lodi ha ottenuto la medaglia d’argento; Marco Donadoni, del Liceo Scientifico Lussana di Bergamo e Francesco Milizia, proveniente dall’Istituto Tecnico Industriale E. Majorana di Brindisi hanno ottenuto la medaglia di bronzo, che nel caso di quest’ultimo si aggiunge all’argento che aveva conquistato nell’edizione 2014 della competizione. La squadra era composta anche da Dario Ostuni, dell’Istituto Tecnico Industriale Cannizzaro di Rho.

Alle Olimpiadi Internazionali di Informatica le medaglie sono assegnate secondo fasce di punteggio ottenuto complessivamente nelle prove sostenute: per questo più ragazzi possono ottenere una medaglia dello stesso “metallo”. Riconoscimenti che testimoniano capacità di altissimo livello, conquistate attraverso mesi di allenamento, sostenuto da talento personale e dal costante sostegno da parte degli insegnanti che accompagnano gli studenti nelle varie fasi delle selezioni che li portano poi a competere a livello mondiale.

Le tre medaglie conquistate dalla squadra italiana quest’anno appesantiscono il nostro paniere di riconoscimenti ottenuti da quando, quattordici anni fa, anche il nostro paese ha iniziato a prendere parte alle Olimpiadi: ora è composto da ben 40 medaglie –  2 ori, 14 argenti e 24 bronzi.

Cosa sono le Olimpiadi Internazionali di Informatica (IOI)

Le Olimpiadi Internazionali di Informatica (IOI) sono una delle olimpiadi scientifiche internazionali promosse dall’Unesco, riservate agli studenti di scuola superiore fra i 14 e i 20 anni. Lanciate nel 1989, sono giunte alla ventisettesima edizione.  La competizione prevede due giornate di gara, affrontate individualmente da ogni componente della squadra, e richiede la soluzione di problemi complessi ottenuta creando un algoritmo in grado di risolverli tramite un programma informatico in linguaggio Pascal, C o C++.

L’organizzazione delle Olimpiadi Italiane e la partecipazione dell’Italia alle competizioni internazionali è organizzata da MIUR e AICA  – Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico.

Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 1° agosto 2015

Al Signor Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale
Al Signor Ministro dell’Interno
Al Signor Ministro della Difesa
Al Signor Ministro della Giustizia
Al Signor Ministro dell’Economia e delle Finanze
Al Signor Ministro dello Sviluppo Economico
Al Signor Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio – Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica
Al Signor Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale
Al Signor Consigliere militare del Presidente del Consiglio dei ministri
Al Signor Direttore Generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza
Al Signor Direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna
Al Signor Direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna
Al Signor Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione

Premessa

L’Italia si è da alcuni anni dotata di un’architettura istituzionale con l’obiettivo di ricomporre e mettere a sistema i molteplici attori, pubblici e privati, che operano nel campo della sicurezza dello spazio cibernetico. È un primo passo, che è stato compiuto nell’ambito del quadro legislativo esistente e, doverosamente, nel rispetto delle attuali esigenze di finanza pubblica.

La definizione dei punti cardine del sistema ha consentito di approvare in breve tempo il Quadro strategico nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico e il correlato Piano nazionale, strumenti rivolti a porre il Paese in linea con i principali partner internazionali.

Occorre ora proseguire con determinazione nell’attuazione degli indirizzi strategici ed operativi identificati, ponendo in essere tutte le linee di azione necessarie sotto il profilo tecnico, organizzativo, procedurale e della collaborazione internazionale, che consentano di assicurare ai nostri cittadini uno spazio cibernetico in cui possano essere esercitate, in una cornice di sicurezza, diritti fondamentali e scambio di conoscenze, intraprese attività economiche ed intessute relazioni sociali, cogliendo così tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Indirizzi generali

Per il raggiungimento di queste finalità, da una prima ricognizione sullo stato di attuazione degli indirizzi del Quadro strategico e del Piano nazionale, è emersa innanzitutto l’esigenza di consolidare un sistema di reazione efficiente, che raccordi le capacità di risposta delle singole Amministrazioni, con l’obiettivo di assicurare la resilienza dell’infrastruttura informatica nazionale, a fronte di eventi quali incidenti o azioni ostili che possono compromettere il funzionamento dei sistemi e degli assetti fisici controllati dagli stessi.

Sentito il CISR nella riunione del 19 maggio u.s., ritengo quindi opportuno fissare puntuali linee d’azione che tutti i soggetti coinvolti dovranno seguire per accelerare la realizzazione degli obiettivi indicati. Ciò deve determinare un allineamento degli assetti strategici agli standard internazionali, che consenta al nostro Paese di rapportarsi autorevolmente con i principali partner internazionali.

I principi fondamentali che devono guidare il percorso verso l’obiettivo indicato sono:

  • un maggiore e più efficace coordinamento, nonché l’integrazione delle funzioni dei diversi soggetti pubblici, tenendo conto che il quadro di competenze rimane ancora frammentato sotto il profilo legislativo;
  • lo sviluppo delle relazioni con il settore privato, realizzando un efficace e capillare partenariato con tutti gli operatori non pubblici a cui è affidato il controllo di infrastrutture informatiche e telematiche da cui dipendono ormai funzioni essenziali per il sistema-Paese e per la fruizione dei diritti fondamentali degli individui.

Misure rivolte alla amministrazione:

a. il potenziamento della capacità di reazione

Ogni singola Amministrazione ed Organo, componenti l’architettura nazionale di sicurezza, deve potenziare la capacità di reazione agli eventi cibernetici sotto il profilo tecnico, adottando e attenendosi a procedure improntate al massimo coordinamento sia interno che tra le Amministrazioni. A ciò si deve aggiungere l’impegno, nell’ambito di ciascuna Amministrazione, a provvedere affinché, nel quadro delle pianificazioni organizzative e finanziarie di competenza, siano destinate risorse umane e finanziarie adeguate agli assetti rivolti alla funzione della sicurezza cibernetica ed alla protezione informatica.

Tutte le Amministrazioni e gli Organi chiamati ad intervenire nell’ambito degli assetti nazionali di reazione ad eventi cibernetici devono dotarsi, secondo una tempistica definita e comunque nel più breve tempo possibile, di standard minimi di prevenzione e reazione ad eventi cibernetici. Al fine di agevolare tale processo, l’Agenzia per l’Italia digitale dovrà rendere prontamente disponibili indicatori degli standard di riferimento, in linea con quelli posseduti dai maggiori partner del nostro Paese e dalle organizzazioni internazionali di cui l’Italia è parte.

In questo quadro, in particolare, il Nucleo per la sicurezza cibernetica, il CERT nazionale ed il CERT della Pubblica Amministrazione dovranno adottare, in attuazione di quanto previsto dagli indirizzi operativi del Piano nazionale, le iniziative necessarie a potenziare l’operatività, pianificando quanto prima il pronto allineamento agli standard internazionali di riferimento.

b. il coordinamento interistituzionale

Nel contempo, deve essere da subito assicurato il raggiungimento dell’ottimale funzionamento del coordinamento interistituzionale, in un’ottica di massima integrazione della risposta all’evento, tenuto conto che ogni singolo evento può assumere natura sistemica.

Per questo fine, le SS.LL. impartiranno le necessarie disposizioni affinché ciascuna Amministrazione, anche in funzione della partecipazione al Nucleo per la sicurezza cibernetica, impronti la propria azione al raggiungimento dell’interesse generale del Paese a che le informazioni sugli attacchi e sugli altri eventi di rilievo in ambito cibernetico vengano immediatamente e puntualmente condivise, secondo le procedure concordate, contestualmente alle azioni messe in atto da ciascuna Amministrazione per la immediata tutela e il ripristino dei sistemi.

Il massimo coordinamento deve essere assicurato anche nell’ambito dell’attività degli Organismi di informazione per la sicurezza, in linea con il modello previsto dalla legge n. 124/2007 secondo cui il Presidente del Consiglio, e l’Autorità delegata ove istituita, si avvalgono del DIS per assicurare piena unitarietà nella programmazione della ricerca informativa del Sistema di informazione per la sicurezza, nelle analisi e nelle attività operative dei Servizi di informazione ed al DIS è affidato il compito di coordinare le attività di ricerca informativa finalizzate a rafforzare la protezione cibernetica e la sicurezza informatica nazionali.

Nel quadro del coordinamento tra i diversi attori del sistema di reazione in caso di evento cibernetico, deve infine essere accelerata la predisposizione di una rete di comunicazione classificata, allo scopo di evitare ritardi o disfunzioni nella fase di gestione dell’evento, garantendo un continuo e sicuro scambio informativo tra le Amministrazioni interessate, i CERT ed il Nucleo per la Sicurezza Cibernetica.

Azioni per il partenariato pubblico-privato

L’innalzamento delle capacità in materia di sicurezza nel settore pubblico non è di per sé in grado di assicurare la sicurezza tout court dello spazio cibernetico di pertinenza del Paese, senza un efficace diffuso coinvolgimento degli operatori privati, a partire da quelli cui fanno capo segmenti importanti dell’infrastruttura cibernetica nazionale. La best practice internazionale individua, infatti, come momento fondamentale il partenariato pubblico-privato, posto che dalla funzionalità e resilienza dei sistemi e delle reti affidati a privati dipendono funzioni essenziali sia per il sistema-Paese, sia per la fruizione dei diritti fondamentali degli individui.

In tale contesto, l’opera di sensibilizzazione effettuata nei confronti degli operatori economici privati che gestiscono infrastrutture critiche e di altri soggetti di rilevanza strategica nazionale, già avviata in diversi settori di interesse primario, va estesa ad altri settori economici potenzialmente esposti ad attacchi cibernetici di portata sistemica.

Le modalità di individuazione degli operatori privati e lo sviluppo delle relazioni dovranno essere definite in modo coordinato nelle sedi individuate dall’architettura istituzionale e, in particolare, nell’ambito dell’Organo collegiale di supporto al CISR. Ciò al fine di evitare dannose sovrapposizioni e duplicazioni, suscettibili tra l’altro di ingenerare, presso gli operatori privati, confusione circa ruoli e competenze della parte pubblica. Deve, infatti, essere assolutamente garantito che gli operatori privati abbiano una visione unitaria dell’azione statuale e chiari i punti di riferimento istituzionali in materia di protezione cibernetica e sicurezza informatica.

La ricerca nazionale

Nel percorso di accrescimento delle capacità e potenzialità del Paese, inoltre, deve essere riconosciuto un fondamentale rilievo, attese le repentine evoluzioni tecnologiche cui è soggetta la materia, al settore della ricerca e sviluppo delle attività di sicurezza informatica e alla cooperazione, per queste finalità, con università e centri di ricerca anche privati.

Tale attività tanto più risulta cruciale per la sicurezza informatica nazionale quanto più va evidenziandosi l’esistenza e il possibile ulteriore sviluppo di strumenti di intrusione indebita negli apparati informatici dall’elevato potenziale invasivo, che si vanno sempre più configurando come una minaccia a livello sistemico.

Nella consapevolezza dell’esigenza di una compiuta regolamentazione di tali strumenti, anche nella prospettiva della salvaguardia dei diritti della persona, si rende intanto necessario che, grazie alle sinergie con gli enti di ricerca, le infrastrutture strategiche sviluppino strumenti di difesa e reazione il più possibile avanzati dal punto di vista tecnologico.

Anche nell’ambito di queste attività, le Amministrazioni e gli Organi che compongono l’architettura istituzionale, nella definizione di accordi e intese di collaborazione, dovranno improntare la propria azione, per le stesse considerazioni già espresse, ad un puntuale raccordo e coordinamento delle iniziative, evitando ogni iniziativa unilaterale e non previamente concordata nella sede collegiale dianzi richiamata.

La cooperazione internazionale

Il conseguimento degli obiettivi indicati rappresenta una condizione imprescindibile nel contesto della cooperazione internazionale: i rapporti bilaterali e multilaterali presuppongono, infatti, un comune livello di preparazione e di interoperabilità, senza il quale l’Italia non può partecipare a pieno titolo e quale partner di rango primario ai relativi consessi internazionali.

Per queste finalità è altresì necessario che le SS. LL. impartiscano disposizioni, ognuno nel proprio ambito di competenza, affinché, in particolare nei principali contesti multilaterali, NATO e UE, la partecipazione nazionale sia la risultante di un approccio di sistema e, in quanto tale, frutto di una preliminare attività di coordinamento-Paese. Ciò risulta indispensabile in fase sia ascendente (definizione della posizione nazionale) che discendente (governo degli obblighi conseguenti).

Disposizioni finali

Ritengo importante che le azioni necessarie in ciascuna Amministrazione per il perseguimento degli obiettivi indicati dalla presente direttiva siano svolte con la più ampia condivisione delle finalità tra coloro che saranno chiamati a darvi attuazione, essendo la consapevolezza e la motivazione da parte di ciascun responsabile o addetto, ai diversi livelli, cruciale per la buona riuscita di iniziative di carattere sistemico e di così ampia portata.

Sicuro della particolare sensibilità e della preziosa opera che le SS.LL. sapranno dispiegare perché possano essere attuate le indicazioni delle presente direttiva, confido perciò anche nella conseguente adozione di adeguate iniziative di comunicazione nell’ambito di ciascuna Amministrazione.

Il Sottosegretario di Stato, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, e il Direttore generale del DIS sono incaricati di seguire l’attuazione delle linee di azione indicate, per gli aspetti di competenza, e di riferirmi con cadenza semestrale.

Il Presidente del Consiglio dei ministri
Matteo Renzi