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Nota 25 settembre 2023, AOODGOSV 31023

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio 6° – Valutazione del sistema nazionale di istruzione e formazione

Ai Direttori generali/Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici RegionaliAi Dirigenti scolastici/Coordinatori didattici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado e dei CPIA LORO SEDI
e p.c. Al Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di Trento
Al Capo Ufficio stampa LORO SEDI

Oggetto: Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) – indicazioni operative per l’aggiornamento dei documenti strategici delle istituzioni scolastiche a.s. 2023/24

RAV, PdM, PTOF, Rendicontazione sociale

Con la Nota 19 settembre 2022, AOODGOSV 23940, sono fornite indicazioni operative in merito ai documenti strategici delle istituzioni scolastiche per il triennio 2022-2025 (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa, Rendicontazione sociale).
Le Piattaforme per la predisposizione e la pubblicazione di tali documenti sono aperte in contemporanea a partire dal 19 settembre 2022 e fino alla data di inizio della fase delle iscrizioni.
Questa la sequenza delle azioni suggerita:
1) Rendicontazione sociale relativa al triennio 2019-2022 al fine di rilevare i risultati effettivamente raggiunti e le prospettive di sviluppo per la triennalità 2022-2025;
2) Rapporto di autovalutazione (RAV) per il triennio 2022-2025 con cui, tenendo conto dei risultati rendicontati e delle nuove analisi interne al RAV, si individuano le priorità e i traguardi che si intendono raggiungere al termine del triennio;
3) Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) per il triennio 2022-2025 che, partendo dall’analisi del contesto e delle priorità definite nel RAV, tenendo conto degli obiettivi formativi prioritari previsti per norma (art. 1, comma 7, legge 107/2015), “esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Nel PTOF, per norma, deve essere riportato il Piano di miglioramento (art. 1, comma 14, legge n. 107/2015)


Come previsto dall’art.1, c. 12, della Legge 13 luglio 2015, n. 107, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa “può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre“.


Prorogate le funzioni per la compilazione del Questionario scuola RAV fino al 9 settembre 2022.

Come previsto dalla Nota 24 maggio 2022, AOODGOSV 13483, per poter procedere alla raccolta di dati di diretta competenza della scuola la prima operazione richiesta ai fini della predisposizione del RAV è la compilazione del Questionario Scuola, che avviene direttamente all’interno della piattaforma RAV a partire dal 25 maggio 2022 e fino al 31 agosto 2022. A settembre 2022 i dati così raccolti, una volta elaborati, saranno resi disponibili nella piattaforma RAV unitamente ai valori di riferimento esterni, allo scopo di supportare le istituzioni scolastiche nel processo di autovalutazione.

Nota 19 settembre 2022, AOODGOSV 23940

Ministero dell’Istruzione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio 6° – Valutazione del sistema nazionale di istruzione e formazione

Ai Direttori generali/Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti scolastici/Coordinatori didattici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado e dei CPIA LORO SEDI
e p.c. Al Capo di Gabinetto Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di Trento Al Capo Ufficio stampa LORO SEDI

Oggetto: Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) – indicazioni operative in merito ai documenti strategici delle istituzioni scolastiche per il triennio 2022-2025 (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa, Rendicontazione sociale)

Nota 24 maggio 2022, AOODGOSV 13483

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio 9° – Valutazione del sistema nazionale di istruzione e formazione

Ai Direttori generali/Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Ai Dirigenti scolastici/Coordinatori didattici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado e dei CPIA LORO SEDI
e p.c. Al Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Al Direttore generale per i sistemi informativi e la statistica
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di Bolzano
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di Trento Al Capo Ufficio stampa
LORO SEDI

Oggetto: Apertura delle funzioni per il Questionario scuola nella piattaforma RAV e censimento scuole paritarie

Nota 28 settembre 2020, AOODGOSV 17377

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio 9° – Valutazione del sistema nazionale di istruzione e formazione

Ai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici regionali per l’Umbria, la Basilicata e il Molise
Ai Dirigenti scolastici/Coordinatori didattici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado LORO SEDI
e p.c. Al Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Al Capo Ufficio stampa LORO SEDI

Oggetto: Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) – indicazioni operative per l’aggiornamento dei documenti strategici delle istituzioni scolastiche.

Nota 19 maggio 2020, AOODGOSV 7851

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio 9° – Valutazione del sistema nazionale di istruzione e formazione

Ai Direttori generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici regionali per l’Umbria, la Basilicata e il Molise
Ai Dirigenti scolastici/Coordinatori didattici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado LORO SEDI
e p.c. Al Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Al Capo Ufficio stampa LORO SEDI

Oggetto: Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) – aggiornamento dei documenti strategici delle istituzioni scolastiche (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa).

PTOF, RAV e Rendicontazione sociale

Con la Nota 13 novembre 2019, AOODGOSV 22994 il MIUR richiama l’attenzione delle istituzioni scolastiche sulla fase di aggiornamento e successiva pubblicazione del Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF) 2019/2022 che viene protratta alla data di apertura delle iscrizioni per l’anno scolastico 2020/2021 (7 gennaio 2020).

Come previsto dalla Nota 22 maggio 2019, AOODGOSV 10701, – anche in ragione di quanto indicato dalla Nota 28 febbraio 2017, AOODGOSV 2182 e dalla Nota 16 ottobre 2018, AOODGOSV 17832

  1. dal 30 maggio al 31 dicembre 2019 viene resa disponibile la piattaforma di riferimento per la predisposizione della Rendicontazione sociale 2019 all’interno del portale del Sistema nazionale di valutazione (SNV);
  2. dal 22 maggio al 31 luglio 2019 le scuole effettueranno, nella specifica piattaforma all’interno del portale SNV, l’elaborazione del RAV 2019/22. Dopo il 31 luglio 2019 viene effettuata una pubblicazione d’ufficio del RAV per come compilato per quella data sul portale “Scuola in Chiaro”. La piattaforma resta ad ogni modo sempre aperta e da settembre viene messa a disposizione in Home page la funzione “Pubblica il RAV” per ripubblicare manualmente una versione eventualmente modificata del RAV alla luce dei nuovi dati caricati in piattaforma, che va a sovrascrivere la precedente. La funzione è disponibile per il solo Dirigente scolastico.

Nota 29 settembre 2017, AOODGOSV 12025

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Ufficio 9°
Valutazione del sistema nazionale di istruzione e formazione

Ai Direttori degli Uffici scolastici regionali
Ai Coordinatori dei Nuclei di valutazione
Al Gruppo di lavoro interistituzionale Pro.DI.S
e p.c. Al Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Nota 29 settembre 2017, AOODGOSV 12025

Oggetto: Valutazione Dirigenti scolastici – precisazioni in merito al procedimento di valutazione nei confronti dei Dirigenti scolastici con il Portfolio non compilato

Lettera INVALSI 26 settembre 2017

Gentile Dirigente scolastico,

Come sa, l’INVALSI, avvalendosi della collaborazione di un gruppo di lavoro composto da esperti di diversa provenienza, ha da
tempo elaborato i criteri che presiedono alla valutazione dei dirigenti scolastici. Più recentemente ha organizzato la formazione
dei Nuclei incaricati di istruire il processo di valutazione, il cui esito viene consegnato al Direttore regionale che, sulla base del
loro lavoro, esprimerà la valutazione formale della quale è titolare.

Gli aspetti qualificanti dell’intero processo, sono due:
a) il Dirigente scolastico ha una funzione attiva, avendo un’interlocuzione diretta con il Nucleo mediante la visita a scuola – che comunque deve essere assicurata nell’arco di tre anni – o attraverso un incontro Skype;
b) la formulazione, da parte del Nucleo, di un consiglio di miglioramento professionale che deve accompagnare ogni
valutazione; in tal modo si sottolinea, ancora una volta, la funzione della valutazione che serve a favorire il miglioramento del
valutato e non a stilare graduatorie tra dirigenti scolastici.

Il risultato delle valutazioni serve poi alle Amministrazioni regionali per individuare gli ambiti professionali su cui si deve realizzare
ulteriore formazione per i dirigenti del proprio territorio.
Accanto a questo processo – le cui difficoltà politiche e sindacali di realizzazione non rientrano nell’ambito di intervento del nostro
istituto – l’INVALSI ha avviato una rilevazione degli atteggiamenti, delle percezioni e delle aspettative di tutti i dirigenti scolastici, in
modo da disporre del quadro complessivo delle condizioni in cui si svolge la valutazione della loro attività. Un’autentica
valutazione di impatto, dunque, così poco praticata nel nostro Paese.

Anche in questo caso l’obiettivo è quello di verificare se la valutazione tiene conto della realtà effettiva della professione del
Dirigente scolastico ai fini del suo miglioramento. L’indagine infatti mira a mettere in luce le diverse caratteristiche del contesto di
lavoro di ciascuno Dirigente scolastico, per meglio connotarne le azioni professionali, le aspettative e le opinioni in merito a
questo processo di valutazione. In tal modo si potrebbe ricostruire, anche per il Dirigente, una sorta di “valore aggiunto” che
metta in risalto le caratteristiche del contesto in cui si trova ad operare, così come avviene per le prove INVALSI.

L’INVALSI inoltre, è disponibile a istituire, fin dalle prime azioni di monitoraggio, un tavolo di informazione periodica
dell’andamento di questa parte dell’attività di ricerca riservato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei dirigenti
scolastici.

Ho ritenuto utile, e doveroso, riassumere in modo molto sintetico il quadro in cui si inseriscono i questionari che le verranno inviati
dall’INVALSI già nel corso dei prossimi giorni. La loro compilazione risulta indispensabile per poter realizzare una valutazione che
veda protagonisti attivi coloro che saranno valutati e non soltanto destinatari finali di azioni svolte da altri. Aggiungo che abbiamo
verificato, con le opportune simulazioni, che la compilazione di questi questionari non richiede più di dieci minuti.

È per queste ragioni che la invito a compilare i questionari, malgrado le molte altre incombenze che caratterizzano la sua vita
quotidiana professionale.

Approfitto dell’occasione per augurarle un buon avvio dell’anno scolastico.

LA PRESIDENTE
Anna Maria Ajello

Determinazione INVALSI 19 ottobre 2016, n. 288

Determinazione INVALSI 19 ottobre 2016, n. 288

PROCEDURA SELETTIVA per titoli ed eventuale colloquio per la partecipazione a corsi formativi finalizzati alla costituzione di un elenco di esperti della valutazione esterna delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. f), del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, per eventuali incarichi di lavoro autonomo nell’ambito del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) o per lo svolgimento di attività di studio e ricerca nell’ambito del progetto Valu.E., cofinanziato con risorse europee, riferito alla programmazione europea 2014 – 2020 – profili A e B (SEL 6/2016)

Valorizzazione Docenti

Come previsto dalla Nota 20 aprile 2016, AOODGOSV 4370, il MIUR avvia un primo monitoraggio sulle attività dei Comitati di Valutazione e sull’utilizzo del Bonus

Il monitoraggio avverrà attraverso tre schede:

  1. La composizione del Comitato di valutazione
    26 aprile – 6 maggio 2016
  2. La definizione dei criteri per la valorizzazione del merito
    26 aprile – 6 maggio 2016
  3. L’utilizzo del bonus
    20 giugno – 31 agosto 2016

Con la Nota 27 aprile 2016, AOODGOSV 4542, il MIUR ha chiarito che:

  • le prime due schede di monitoraggio (la composizione del Comitato e la definizione dei criteri) resteranno regolarmente aperte e ogni dirigente scolastico le compilerà nel momento in cui avrà a disposizione tutte le informazioni richieste;
  • la prima rilevazione sulla compilazione delle schede avverrà il 6 maggio (come indicato nella nota), le altre rilevazioni avverranno a seguito con cadenza settimanale e fino al 31 agosto, data ultima della chiusura definitiva del monitoraggio.


MonitoraggioValorizzazioneProfessionalitaDocenti_270716Le scuole hanno tempo fino al 31 agosto per compilare le schede del monitoraggio

Lo scorso 19 aprile 2016 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha avviato un monitoraggio in vista della distribuzione del bonus per la valorizzazione del merito dei docenti. Il monitoraggio prevede 3 schede: la prima sulle modalità di costituzione dei Comitati di valutazione; la seconda sulla definizione dei criteri per la valorizzazione del merito; la terza sulle modalità di distribuzione del cosiddetto bonus.

Si ricorda ai Dirigenti scolastici che la scadenza per la compilazione delle schede è il 31 di agosto. Al termine della terza scheda è possibile dare l’adesione, che ha carattere volontario, alla documentazione della propria esperienza all’interno delle buone pratiche per la valorizzazione del merito del personale docente promossa da INDIRE. Coloro che aderiranno riceveranno da INDIRE un format per la documentazione della propria esperienza.

Al monitoraggio hanno già aderito 3.990 scuole (oltre il 46%) con riguardo alla prima scheda e 2.554 (il 37%) con riferimento alla seconda scheda, evidenziando i primi orientamenti:

  • solo lo 0,3% delle scuole non ha costituito i Comitati di valutazione per la valorizzazione del merito del personale docente (slide numero 3);
  • nel 73,5% dei casi come membro esterno è stato scelto un dirigente scolastico (slide numero 5);
  • ben il 98% dei Comitati ha utilizzato tutti i tre i criteri previsti dalla legge per la valorizzazione del merito, evidenziando un processo di analisi articolato su più aspetti. Si ricordano i tre criteri: qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica; risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica; responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale (slide numero 8);
  • nel 56% dei casi i Comitati hanno dato un peso differente ai criteri (slide numero 9);
  • l’87% degli Istituti ha voluto allegare alla rilevazione del MIUR la documentazione delle proprie scelte per evidenziare il lavoro svolto (slide numero 10);
  • il 94% dei Comitati ha adottato le proprie scelte all’unanimità (slide numero 11).

(Riferimenti e comunicazioni sul monitoraggio. Con Nota prot. n. 1804 del 19 aprile 2016 il MIUR ha annunciato, in relazione a quanto previsto all’art.1, commi da 126 a 130, della legge n.107/2015, un monitoraggio per “rilevare le modalità di costituzione dei Comitati, la definizione dei criteri e la loro applicazione“; con la successiva nota prot. n. 4370 del 20 aprile 2016 sono state fornite le indicazioni operative per l’avvio del monitoraggio. Infine, la nota integrativa prot. n. 4542 del 27 aprile ha chiarito ulteriormente le fasi di rilevazione. Tutti i documenti sono consultabili nel Portale per la valutazione al link docenti http://www.istruzione.it/snv/docenti_normativa.shtml).


Il Comitato per la Valutazione dei Docenti è istituito ai sensi dell’art. 1, c. 129, Legge 107/2015 che sostituisce l’art. 11 del D.lvo 297/1994:

Art. 11 (Comitato per la valutazione dei docenti)

  1. Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.

  2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto
    b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;
    c) un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

  3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base:
    a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti;
    b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche;
    c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

  4. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a) , ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor .

  5. Il comitato valuta il servizio di cui all’articolo 448 su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l’interessato e il consiglio di istituto provvede all’individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’articolo 501.

da TESTO UNICO, FAQ MIUR e Nota 19 aprile 2016, AOODPIT 1804:

  • Costituzione: “l’organo collegiale è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza” (art. 37, c. 1, D.lvo 297/94).
  • Convocazione e Verbalizzazione: la convocazione del Comitato spetta al Dirigente Scolastico, che lo presiede. Il Presidente affida ad uno dei componenti il compito di redigere sintetico verbale della seduta.
  • Attività del Comitato: individuazione dei criteri per la valorizzazione della professionalità docente prodromici alla successiva attività del Dirigente Scolastico.
  • Attività del Dirigente Scolastico: individuazione dei destinatari e assegnazione del bonus sulla base dei criteri espressi dal Comitato nonché “sulla base di una motivata valutazione” (art.1, c. 127, Legge 107/15).
  • Validità sedute: le sedute del Comitato sono valide con la presenza della sola maggioranza dei suoi componenti effettivamente nominati (quorum strutturale).
  • Deliberazioni e Votazioni: per quanto attiene al quorum deliberativole deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente” (art. 37, c. 3, D.lvo 297/94).
    La votazione è segreta solo quando si faccia questione di singole persone” (art. 37, c. 4, D.lvo 297/94).
    Gli eventuali astenuti o le schede bianche/nulle (nei casi di votazione a scrutinio segreto) non concorrono a determinare il quorum deliberativo.
    In caso di parità, prevale il voto del presidente.
  • Destinatari: tutti i Docenti di ruolo in dotazione organica.
  • Distribuzione: il fondo dovrà essere utilizzato non attraverso una generica distribuzione allargata a tutti e nemmeno, di converso, attraverso la destinazione ad un numero troppo esiguo di Docenti.
  • Comunità scolastica: è opportuno che venga attivato un coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso.

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Bonus docenti, al via monitoraggio e attività di supporto alle scuole
Dal 26 aprile disponibile piattaforma dedicata ai Comitati di valutazione

Al via il monitoraggio e le attività di supporto alle scuole in vista della distribuzione del bonus per la valorizzazione del merito dei docenti. Quest’anno, per la prima volta, grazie alla legge ‘Buona Scuola’ gli istituti scolastici saranno dotati di un budget – una media di 23.000 euro ciascuno – da distribuire fra gli insegnanti che si sono distinti per la loro capacità di innovare la didattica, di potenziare le competenze degli studenti, per il contributo dato al miglioramento della comunità scolastica.

Nei giorni scorsi il Ministero ha inviato alle scuole una circolare con alcuni approfondimenti relativi alle modalità di erogazione del bonus e alla composizione dei Comitati di valutazione. È stato specificato, ad esempio, che il bonus non potrà essere assegnato a tutti i docenti ma neppure attribuito ad una cerchia troppo ristretta di insegnanti, nell’ottica di una reale valorizzazione del merito.
“Quella del bonus è una novità assoluta per il nostro Paese – ricorda il Ministro Stefania Giannini – per la prima volta disponiamo di uno strumento concreto di valorizzazione ulteriore del lavoro dei docenti. Con la Buona Scuola abbiamo destinato a questo scopo risorse aggiuntive, 200 milioni all’anno che rappresentano un investimento sulla qualità, uno strumento per dare un riconoscimento in più a quei docenti che, secondo il giudizio della loro comunità scolastica, meritano di essere particolarmente valorizzati”.

Data la novità assoluta del bonus il Ministero ha deciso di avviare un monitoraggio attraverso tre schede di rilevazione per conoscere la composizione finale dei comitati di valutazione, quali criteri si stanno dando le scuole per valorizzare i docenti, le modalità di distribuzione del bonus. Il monitoraggio servirà anche ad individuare buone pratiche da condividere attraverso una specifica piattaforma. Viene infine messo a disposizione delle scuole un ambiente on line, disponibile dal 26 aprile, per offrire supporto ai Comitati di valutazione in questa prima fase di attuazione.

Valorizzazione merito personale Docente: FAQ

Sistema Nazionale di Valutazione

FAQ

1. Da quale anno scolastico parte la valorizzazione del merito del personale docente nelle istituzioni scolastiche?

Si parte subito con l’anno scolastico 2015/2016.
La legge 107 al comma 126 evidenzia che, per la valorizzazione del merito del personale docente, a decorrere dall’anno 2016 viene costituito presso il Miur un apposito fondo del valore di 200 milioni di euro rinnovato di anno in anno.

2. Quale sarà la somma destinata ad ogni scuola?

Un decreto specifico del Ministro ripartirà il fondo a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo. Comunque il livello medio di finanziamento per ogni scuola su cui è possibile iniziare a fare delle ipotesi è di mediamente 24.000 euro.

3. Il fondo è rivolto a tutti i docenti?

Il fondo è indirizzato a valorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado presenti sui posti della dotazione organica (posti comuni, sostegno, irc). Viene definito “bonus” in quanto è da considerare come una retribuzione accessoria che può essere confermata o non confermata di anno in anno in relazione ai criteri stabiliti e alle valutazioni ricevute.

4. Chi stabilisce il bonus per i docenti?

I criteri vengono stabiliti dal rinnovato Comitato di valutazione (vedi composizione in comma 129) mentre l’assegnazione della somma, sulla base di una motivata valutazione, spetta al Dirigente scolastico. È indubbio che la maggior o minor definizione dei criteri implicherà la minor o maggior discrezionalità del Dirigente scolastico, ma queste decisioni sono lasciate all’autonomia gestionale delle istituzioni scolastiche.

5. Il bonus ha una cifra minima ed una massima a cui attenersi per ogni docente?

No, non ci sono cifre di riferimento in quanto il tutto è determinato dai criteri del Comitato e dall’applicazione attraverso i rilievi e le valutazioni del Dirigente.
Comunque, bisogna tenere in considerazione che il fondo è indirizzato specificatamente al merito professionale del personale docente, prefigurando di conseguenza dei criteri che sappiano effettivamente rilevarlo e valutarlo per poi promuoverlo e valorizzarlo. Più i criteri saranno condivisi ma nello stesso tempo stringenti, puntuali, rilevabili, misurabili, valutabili più probabilmente implicheranno una differenzazione fra i docenti e nello stesso tempo un consenso in quanto andranno effettivamente a premiare il merito.

6. Come vengono “scelti” dal Collegio dei docenti gli insegnanti che fanno parte del Comitato di valutazione?

La legge 107/2015 non indica procedure e modalità per la scelta dei componenti proprio per favorire l’autonomia delle istituzione scolastiche. Pertanto è competenza dell’istituzione scolastica definire in modo autonomo come “scegliere” i docenti.

7. Per la “scelta” dei due componenti del Comitato di valutazione da parte
del Collegio dei docenti è prevista la presentazione di liste come per altre elezioni?

Il Collegio può autonomamente definire le modalità di scelta, prevedendo od escludendo autocandidature, presentazione di liste, proposte di candidature, ecc.
Trattandosi di scelta di persone, si ritiene, comunque, necessaria la votazione a scrutinio segreto.

8. Come vengono “scelti” dal Consiglio d’istituto il docente, i genitori (o lo studente per  gli istituti d’istruzione secondaria di II grado) che fanno parte del Comitato di valutazione?

Come per il Collegio dei docenti, il Consiglio d’istituto può autonomamente definire le modalità di scelta dei tre componenti da inserire nel Comitato, prevedendo od escludendo autocandidature, presentazione di liste, proposte di candidature, ecc.
Trattandosi di scelta di persone, si ritiene, comunque, necessaria la votazione a scrutinio segreto.

9. Gli eleggibili nel Consiglio d’istituto devono essere componenti di quell’organismo?

La scelta può avvenire non necessariamente nell’ambito del Consiglio, in quanto la “rappresentanza” può essere intesa in senso lato, come possibile individuazione di rappresentanti anche all’esterno del Consiglio (es., membro di Consiglio di classe, ecc.).

10. Chi nomina il componente esterno?

Il componente esterno è nominato dall’Ufficio scolastico regionale fra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Il MIUR fornirà a breve indicazioni agli Uffici scolastici al fine di tenere alcuni criteri comuni su tutto il territorio nazionale, mettendo così i Comitati nella condizione di svolgere da subito il loro lavoro.

11. Come si può assicurare negli istituti comprensivi la rappresentanza dei diversi settori presenti (infanzia, primaria, secondaria di I grado)?

Sull’opportunità di prevedere la rappresentanza dei vari settori decidono autonomamente gli organi collegiali di istituto

12. Come si procede nella scelta dei membri del Comitato nei CPIA, negli Istituti omnicomprensivi, nei Convitti ed Educandati e nelle Scuole militari?

Attualmente in queste istituzioni scolastiche particolari opera normalmente un commissario straordinario che provvederà a individuare i tre componenti previsti (docente, genitore/studente). Poiché il DPR 263/2012 ha previsto che nei CPIA la rappresentanza dei genitori è sostituita con la rappresentanza degli studenti, il Commissario straordinario provvederà a individuare, oltre al docente, due studenti al posto dei due genitori

13. Quando si può ritenere che il Comitato è validamente costituito?

Una norma di carattere generale sulla costituzione degli organi collegiali (art. 37 del Testo Unico) prevede che l’organo collegiale è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza. Ciò vale, ad esempio, se il Consiglio d’Istituto o il Collegio dei docenti non provvede volontariamente alla scelta dei componenti di sua spettanza

14. Una volta conclusa la fase di scelta dei componenti, il Comitato quando può cominciare a funzionare?

Il Comitato è interamente costituito non solo quando il Collegio dei docenti ha espresso i suoi due rappresentanti e il Consiglio d’istituto ha scelto i tre componenti di sua competenza, ma quando anche l’Ufficio scolastico regionale ha designato il componente esterno tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
A composizione completata, è opportuno che il dirigente scolastico provveda alla formale costituzione del Comitato, tenendo conto delle scelte e designazioni dei tre soggetti istituzionali.
Lo stesso dirigente scolastico, quale presidente del Comitato di valutazione, provvede alla convocazione per l’insediamento.

15. Quali sono le regole per la validità delle convocazioni e delle deliberazioni del Comitato?

La norma generale sugli organi collegiali, relativa alla validità delle convocazioni e delle decisioni, è contenuta nell’art. 37 del Testo Unico. Prevede due momenti successivi: la validità della seduta e la validità delle deliberazioni.
La seduta del Comitato regolarmente convocato è valida quando interviene almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Poiché i componenti del Comitato sono sette (se tutti in carica), la seduta è valida se vi intervengono almeno quattro componenti.
In tal caso il presidente, constatata la presenza del numero legale, può dare avvio ai lavori.
Per qualsiasi decisione da assumere il voto è palese; la votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi dai componenti presenti. Nella seduta di insediamento è opportuno che il Comitato definisca la natura del voto validamente espresso, precisando, in particolare, se l’astensione può essere considerata una manifestazione di “volontà valida”.

16. Il Collegio dei docenti e il Consiglio d’Istituto hanno titolo a definire i criteri valutativi per il riconoscimento del merito?

La legge 107/2015, comma 129, non lascia dubbi interpretativi in proposito: è il comitato che individua autonomamente i criteri per la valorizzazione dei docenti, sulla base di indicatori esplicitati dalla legge stessa.
Nell’adozione dei criteri valutativi il Comitato è quindi pienamente autonomo e opera senza vincoli di sorta.
Tuttavia il Comitato può discrezionalmente e senza vincolo decidere di considerare eventuali proposte presentate dagli organi collegiali d’istituto o da altro soggetto (assemblea dei genitori, degli studenti).

17. La legge 107/2015 individua come base per la definizione dei criteri valutativi tre distinte aree. Il Comitato deve definire i criteri su ogni area oppure può anche escluderne una o due?

In linea generale è opportuno che il Comitato operi su tutte e tre le aree, eventualmente assegnandovi valore e pesi diversi.
È altrettanto opportuno che non vengano individuate altre aree diverse da quelle indicate dalla legge, mutuandole, ad esempio, da contesti istituzionali di altra natura.
In considerazione delle caratteristiche organizzative e strutturali dell’istituzione scolastica, il Comitato può eventualmente decidere, con adeguata motivazione, di definire criteri valutativi non per tutte e tre le aree in cui si esplica la qualità professionale degli insegnanti.
In una logica di trasparenza, tali decisioni preliminari, unitamente ai criteri che verranno successivamente adottati, è opportuno che vengano resi pubblici.

18. Molte istituzioni scolastiche sono strutturate in diversi settori, come, ad esempio, gli istituti comprensivi. È opportuno tener conto della presenza di tali settori per l’assegnazione del bonus?

La legge non ha previsto in proposito una proporzionalità di assegnazione del bonus per il merito. Il Comitato, pertanto, non ha alcun vincolo di ripartizione di quote per settore scolastico, pur essendo, ad esempio, quasi sempre minoritario negli istituti comprensivi il settore della scuola dell’infanzia.
L’assenza di qualsiasi vincolo normativo in materia lascia piena autonomia decisionale da parte del Comitato che opera avendo a riferimento soltanto le tre aree di esercizio della professionalità indicate dalla legge.
Anche tale criterio di ripartizione è opportuno che venga reso pubblico.

19. Come evitare eventuali conflitti di interessi?

Nell’assegnazione del bonus è importante evitare ogni situazione, anche potenziale, di conflitto di interessi. Infatti, se nell’individuazione dei criteri da parte del Comitato di valutazione eventuali relazioni parentali non determinano situazioni di conflitto di interessi, in quanto a livello collegiale si definiscono criteri sulla base dei quali il dirigente scolastico assegnerà il bonus, diversa è la situazione in cui si trova il dirigente scolastico, in quanto responsabile del procedimento di assegnazione del bonus. All’attività svolta dal dirigente scolastico per la valorizzazione del merito del personale docente, si applica quanto previsto dalla normativa vigente in materia di conflitto di interessi, e quindi il dirigente scolastico che incorra in un conflitto di interessi, anche potenziale, verificabile in una delle condizioni previste dalla normativa vigente (art. 51, Codice di procedura civile; art 6-bis – legge 7 agosto 1990 n.241) è tenuto ad astenersi dalla valutazione e dalla conseguente assegnazione del bonus, informando di tale situazione il Direttore (o il Dirigente preposto) dell ‘USR di competenza. Le determinazioni sulle astensioni sono rimesse al direttore dell’Ufficio scolastico regionale di appartenenza.

20. Come dare trasparenza alle scelte e come pubblicare i dati sull’assegnazione del bonus?

Per dare evidenza alle scelte e per promuovere un processo di condivisione risulta determinante, innanzi tutto, pubblicare i criteri stabiliti dal Comitato. Mentre in merito alla pubblicazione dei premi per i singoli docenti, mancando un’indicazione di riferimento specifica per la scuola, è opportuno fare riferimento al D.Lgs. 33/2013 come aggiornato da D.Lgs. 9712016 (in vigore dal 23 giugno 2016) all’art. 20, comma 1 e comma 2, in cui si evidenzia che: “Le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi all’ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti”. “Le pubbliche amministrazioni pubblicano i criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione del trattamento accessorio e i dati relativi alla sua distribuzione, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi, nonché i dati relativi al grado di differenziazione nell’utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti“. Inoltre. risulta quanto mai opportuno che il Dirigente scolastico comunichi le motivazioni delle sue scelte al Comitato di valutazione e a tutta la comunità professionale, in forma generale e non legate ai singoli docenti, proprio per una continua regolazione e qualificazione del processo.