Carlo Forte
La fruibilità degli strumenti scolastici, inoltre, dovrà essere garantita anche attraverso la predisposizione di postazioni informatiche dotate di specifici ausili, necessari anche per facilitare l’interazione fra gli alunni con disabilità e i compagni di classe. Lo schema di decreto prevede, inoltre, che la domanda per l’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva, ai fini dell’inclusione scolastica, dovrà essere corredata dal certificato medico diagnostico-funzionale contenente la diagnosi clinica e gli elementi attinenti alla valutazione del funzionamento, da effettuare a cura della azienda sanitaria locale.
Ciò al fine di predisporre un unico certificato diagnostico-funzionale che, in caso di contestuale istanza di invalidità o handicap, sostituisca a tutti gli effetti il certificato introduttivo attualmente previsto.
Il provvedimento prevede, inoltre, che il cosiddetto profilo di funzionamento, che è il documento propedeutico alla redazione del piano educativo individualizzato (Pei) e del progetto individuale, dovrà essere predisposto con la collaborazione dei genitori del bambino, dell’alunno o dello studente con disabilità e con la partecipazione del dirigente scolastico oppure del docente di sostegno della scuola frequentata dallo stesso bambino, alunno o studente.
Le nuove disposizioni, inoltre, individuano nel Pei il documento in cui indicare le barriere che limitano la partecipazione sociale e i facilitatori che la promuovono, anche al fine di determinare, da parte del personale scolastico, una riflessione e una revisione dei processi inclusivi.
In tale prospettiva, nella quale la disabilità è definita come l’interazione fra il funzionamento corporeo di una persona e il contesto in cui essa agisce, secondo quanto si legge nella relazione illustrativa, la dimensione contestuale deve assumere un ruolo cardine nella definizione dei livelli di partecipazione sociale o, al contrario, di disabilità degli alunni in questione.