Salvatore ha vinto ma tutti noi abbiamo perso
Salvatore , è un nome di fantasia , è un bambino di 13 anni diverso.
E’ diverso perchè , i medici lo sanno bene , quando il DNA fa i capricci, è possibile essere diversi.
Con lui il DNA ha fatto molti capricci.
Salvatore è differente nell’aspetto, nel linguaggio, nella comprensione di concetti apparentemente semplici per i suoi coetanei.
Salvatore è un bambino diversamente abile, appassionato tifoso del Napoli, pigro come tanti bambini e timido come me quando avevo la sua età.
Alla sua mamma hanno comunicato che, nonostante la disabilità “genetica” e “multifattoriale”per Salvatore non ci sarebbe stato nemmeno una ora di sostegno a scuola perché anche l’INPS voleva essere sicura che non si trattasse di un falso invalido.
A Salvatore ed alla sua mamma qualcuno ha consigliato di fare un po’ di scena al cospetto di questa zelante commissione per il sostegno scolastico.
Si, proprio così , hanno suggerito ad un bambino “diverso” di esserlo ancora di più, di non rispondere alle poche domande alle quali Salvatore sa rispondere con orgoglio e senza arrossire come ad esempio: come ti chiami, quanti anni hai , vai a scuola.
Salvatore non ha risposto mostrando quel bellissimo sorriso che il suo DNA capriccioso gli ha regalato.
La commissione ha annuito, preso nota e forse così Salvatore potrà avere meno di due ore di sostegno scolastico al giorno. Forse.
Al ritorno a casa è stato festeggiato dalla sorellina.
Salvatore ha vinto: tutti ma proprio tutti noi, abbiamo perso.
Anche se Salvatore non lo saprà mai.
Antonio Nocchetti
Presidente Associazione Tutti a Scuola
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