La Lega accusa il PD di avere punito le regioni avversarie nella spartizione dei posti. È così?

da tuttoscuola.com

La Lega accusa il PD di avere punito le regioni avversarie nella spartizione dei posti. È così?
Ulteriore precisazione della Lega

È polemica politica per la ripartizione dei 49 mila posti aggiuntivi della Tabella 1 allegata alla legge 107/2015.

Dopo il governatore del Veneto, Zaia, che aveva lamentato un’assegnazione inadeguata dei posti alla sua regione, anche il responsabile scuola della Lega Nord, Mario Pittoni, ha ribadito la polemica, aggiungendo che, oltre al Veneto, anche la Liguria avrebbe subito un trattamento sfavorevole. Pittoni ritiene che la ripartizione dei posti pone seri dubbi sull’oggettività e imparzialità dei criteri utilizzati e, dopo avere rilevato che anche la Lombardia ha subito lo stesso trattamento, accusa senza mezzi termini il PD per l’uso politico di risorse pubbliche provenienti dalle tasse pagate dai cittadini e quindi il mancato riconoscimento degli stessi diritti allo studio nelle regioni non guidate dal Pd.  

Tuttoscuola aveva rilevato per tempo come i dati della Tabella, allegata alla legge, non corrispondevano ai criteri annunciati, secondo cui il 90% dell’organico per il potenziamento è distribuito in proporzione agli alunni.

1.686 posti avevano ‘ballato’ di qua e di là, tradendo il criterio di equità previsto.

In questo modo sono stati assegnati posti in meno: alla Lombardia 482, alla Campania 338, alla Sicilia 229, alla Puglia 209, al Veneto 159, al Lazio 164, all’Emilia 58 e al Piemonte 48.

Come si può vedere, la sperequazione ha colpito a destra e a sinistra.

Ma all’opposto chi ne ha beneficiato? Le regioni minori, a cui sono stati assegnati posti in più: il Molise 252, la Basilicata 232, l’Umbria 223, la Sardegna 194, il Friuli VG 183, l’Abruzzo 153, le Marche 114, la Calabria 103 e la Toscana 23.

 

La ripartizione dei posti aggiuntivi tra le regioni

Regioni Alunni 2014-15 % su tot alunni Posti previsti legge 107/15 Posti spettanti

(90%)

90% assegnati differenze
Abruzzo 149.257 2,2% 1.232 956 1.109 153
Basilicata 71.636 1,0% 767 459 690 232
Calabria 250.856 3,7% 1.899 1.606 1.709 103
Campania 799.758 11,7% 5.314 5.120 4.783 -338
Emilia R. 483.537 7,0% 3.375 3.096 3.038 -58
Friuli VG 128.017 1,9% 1.114 820 1.003 183
Lazio 645.793 9,4% 4.412 4.134 3.971 -164
Liguria 152.997 2,2% 1.320 980 1.188 208
Lombardia 1.060.529 15,5% 7.008 6.790 6.307 -482
Marche 180.857 2,6% 1.413 1.158 1.272 114
Molise 35.880 0,5% 535 230 482 252
Piemonte 463.507 6,8% 3.244 2.967 2.920 -48
Puglia 534.302 7,8% 3.569 3.421 3.212 -209
Sardegna 182.458 2,7% 1.514 1.168 1.363 194
Sicilia 653.442 9,5% 4.394 4.183 3.955 -229
Toscana 409.329 6,0% 2.937 2.621 2.643 23
Umbria 100.342 1,5% 962 642 866 223
Veneto 559.445 8,2% 3.803 3.582 3.423 -159
ITALIA 6.861.942 100,0% 48.812 43.931 43.931 0

Elaborazione Tuttoscuola

Ultim’ora= il responsabile scuola della Lega precisa che i posti aggiuntivi per i quali denuncia una ripartizione non equa (e sfavorevole alle regioni non governate dal PD) sono quelli integrativi dell’organico di fatto. In effetti, su 4.255 posti aggiunti alla Liguria ne sono andati 15, al Veneto 150, all’Emilia 716, al Piemonte 500, alla Toscana 320, alla Lombardia 755.

Alla Sardegna…zero.