Legge di bilancio 2026

Legge di bilancio 2026: niente per gli stipendi di scuola, università, ricerca e Afam

Dalla conferenza stampa del Governo e dalle prime indiscrezioni sulla Legge di bilancioper il 2026 non emerge alcuna novità per l’aumento degli stipendi e il conseguente rinnovo del contratto del comparto Istruzione e Ricerca. Siamo di fronte a un déjà vu: ancora una volta, le promesse di miglioramento si scontrano con la realtà di misure insufficienti e con l’esclusione dei lavoratori pubblici dalle agevolazioni pensate per il settore privato.

Le misure annunciate – regime fiscale agevolato sui rinnovi contrattuali, premi di produttività, aliquota agevolata al 10% su straordinario, turni festivi e notturni – sarebbero state pensate solo per i settori privati, escludendo oltre 3 milioni di lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni. L’unica misura che potrebbe coinvolgere il pubblico impiego è la detassazione del salario accessorio, che è irrilevante nella busta paga delle lavoratrici e dei lavoratori dei nostri settori. Niente di niente per perequare le retribuzioni del comparto, che sono le più povere di tutto il lavoro pubblico, e per stabilizzare il personale precario. 

Non stupisce che il Governo continui a mettere in atto una divisione del mondo del lavoro, introducendo misure estemporanee e parziali all’emergenza salariale. Misure da cui il personale del comparto Istruzione e ricerca è escluso. Inoltre, qualora i provvedimenti in questione venissero estesi anche al settore pubblico, non inciderebbero significativamente sul rinnovo contrattuale 2022-2024, a cui niente di aggiuntivo verrebbe destinato. Questa è la ragione principale per cui le trattative Aran/organizzazioni sindacali stentano a decollare.

E così, secondo il Governo, il personale di scuolauniversitàricerca e Afamdovrebbe accettare passivamente il taglio di due terzi del potere di acquisto nel triennio di riferimento.
Se dovesse essere licenziata una Manovra di questa natura, le lavoratrici e i lavoratori non mancheranno di far sentire le proprie proteste, a partire dalla manifestazione nazionale promossa dalla Cgil per il prossimo 25 ottobre per dire no alle politiche di un Governo che si comporta da elemosiniere.

Nota 20 ottobre 2025, AOODPPR 7946

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale

Ai Direttori generali e Dirigenti titolari degli Uffici
Scolastici Regionali
Ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado
E p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Alla Direzione Generale per il personale scolastico
Loro indirizzi e-mail

Oggetto: Attività di censimento e collaudo delle aule informatizzate per l’espletamento delle procedure concorsuali – anno scolastico 2025 – 2026. ULTERIORE PROROGA TERMINI.

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 244

244 del 20-10-2025