da La Tecnica della Scuola
Bonus merito, i criteri per l’assegnazione non devono essere rivisti ogni anno
Ci viene posto un quesito da un docente che vorrebbe chiarire la propria idea in merito all’assegnazione del bonus merito. Il docente chiede se i criteri per l’assegnazione del bonus devono essere rivisti annualmente e se quindi la loro durata è pari a 3 anni.
Per rispondere prendiamo come riferimento la legge 107/2015, in cui è previsto che il comitato di valutazione dovrà avere durata triennale. Una volta individuati i criteri di assegnazione delle risorse, i docenti “meritevoli” vengono premiati con un compenso stabilito dallo stesso comitato.
Tuttavia, in base alle disposizioni contenute nella legge 107/2015, non esiste alcun obbligo in merito alla revisione e rinnovamento dei criteri stabiliti al momento della formazione del comitato.
Pertanto, si ritiene che tali criteri siano validi per l’intero triennio di insediamento.
Ciò non vuol dire che tali criteri devono restare identici tutti gli anni: infatti, così come non esiste l’obbligo di rivederli annualmente, viceversa non esiste il divieto di sostituirli. Di conseguenza, se il comitato lo volesse, potrebbe modificare i criteri di assegnazione ogni anno.
I criteri devono essere pubblici!
E’ bene ribadire che, in merito ai criteri per l’assegnazione, il Miur in una FAQ dal titolo “Come dare trasparenza alle scelte e come pubblicare i dati sull’assegnazione del bonus?”, spiega: “Per dare evidenza alle scelte e per promuovere un processo di condivisione risulta determinante, innanzi tutto, pubblicare i criteri stabiliti dal Comitato. Mentre in merito alla pubblicazione dei premi per i singoli docenti, mancando un’indicazione di riferimento specifica per la scuola, è opportuno fare riferimento al D.Lgs.33/2013 come aggiornato da D.Lgs. 971/2016, in vigore dal 23 giugno 2016, all’art. 20, comma 1 e comma 2, in cui si evidenzia che ‘le pubbliche amministrazioni pubblicano i dati relativi all’ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati e l’ammontare dei premi effettivamente distribuiti”.