La scuola assumerà in tre anni 69mila insegnanti

da Il Sole 24 Ore

La scuola assumerà in tre anni 69mila insegnanti

di Francesca Milano

Il decreto scuola approvato dalla Camera giovedì porta in dote 85mila nuovi posti di lavoro: 69mila destinati a docenti, 16mila riservati al personale tecnico-amministrativo. Si tratta di assunzioni che saranno spalmate sul triennio 2014-2016, tenendo conto – come è scritto nell’articolo 15 del decreto – «dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno». La metà dei nuovi docenti verrà scelta fra i vincitori del “concorsone” e dei concorsi precedenti e l’altra metà fra i precari presenti nelle graduatorie a esaurimento.

Il piano triennale rappresenta la prosecuzione di un analogo intervento disposto per il 2011-2013 con il decreto legge 70/2011. Tra i quasi 70mila nuovi docenti ci saranno anche 26mila insegnanti di sostegno (12mila nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria e 14mila in quella secondaria di I e II grado). E proprio a proposito del sostegno, il provvedimento che passa ora al Senato, modifica la percentuale dei posti dedicati: per l’anno scolastico 2013/2014 la dotazione organica di diritto relativa ai docenti di sostegno deve essere pari al 75% (prima era al 70%) del numero dei posti di sostegno attivati nel 2006/2007. Nel prossimo anno scolastico la percentuale salirà al 90% e arriverà al 100% a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016. Dal prossimo anno scolastico il riparto dei docenti di sostegno sarà, inoltre, distribuito in maniera equa a livello regionale. «Con l’assunzione dei 26mila docenti di sostegno – spiega una nota del Consiglio dei ministri – si darà una risposta stabile a più di 52mila alunni oggi assistiti da insegnanti che cambiavano da un anno all’altro».

Un’altra misura introdotta dal decreto scuola e che riguarda gli insegnanti di sostegno è quella relativa all’unificazione delle quattro aree disciplinari delle attività di sostegno nella scuola secondaria di secondo grado (area scientifica, area umanistica, area psicomotoria ed area tecnica, professionale e artistica).

Per gli insegnanti arriva anche un’altra importante novità: il periodo di servizio necessario per la richiesta di trasferimento in un’altra provincia si riduce da cinque a tre anni: in questo modo sarà più veloce riavvicinarsi alla propria provincia per chi, pur di ottenere una cattedra, ha accettato trasferimenti in altre città. Prima delle modifiche apportate dall’articolo 9 del Dl 70/2011 – che aveva innalzato il periodo minimo a cinque anni – i docenti di ruolo non potevano chiedere il trasferimento ad altra sede nella stessa provincia prima di due anni e in altra provincia prima di tre.

Cambia anche la procedura per il reclutamento dei dirigenti scolastici: d’ora in poi sarà effettuato attraverso un corso-concorso selettivo di formazione bandito annualmente dalla Scuola nazionale dell’amministrazione. Le graduatorie del concorso bandito nel 2011 resteranno valide fino all’assunzione di tutti i vincitori e idonei, che dovrà avvenire prima dell’indizione del nuovo corso-concorso.

Tra le modifiche apportate durante l’esame parlamentare c’è anche quella relativa all’insegnamento obbligatorio della lingua inglese nelle scuole dell’infanzia: l’emendamento era stato presentato dal Movimento 5 Stelle.