In arrivo il Portale unico sulla scuola e un Piano hi-tech da 90milioni

da Il Sole 24 Ore

In arrivo il Portale unico sulla scuola e un Piano hi-tech da 90milioni

di Alessia Tripodi

Bilanci delle scuole, incarichi dei prof e anagrafe degli studenti saranno a portata di clic. Al via la creazione di laboratori per l’orientamento.

Un milione di euro per creare il Portale unico sui dati della scuola, strumento Web sul quale saranno pubblicati tutti i dati del sistema dell’istruzione: dai bilanci degli istituti agli incarichi dei prof, fino ai curriculum degli studenti. E altri 90 milioni per il Piano nazionale digitale e la creazione di laboratori anti- dispersione. E’ questa, in sintesi, la strategia per l’innovazione digitale nella scuola prevista dal Ddl appena varato dalla Camera, con il quale il Governo punta a migliorare le abilità hi-tech degli studenti ( e dei docenti), nell’ottica di rendere la didattica digitale uno strumento di costruzione delle competenze. E a creare un vero e proprio archivio Web Open data per responsabilizzare gli istituti e garantire trasparenza nei confronti dei cittadini.

Il Portale unico della scuola
Basterà un clic per consultare tutti i dati su bilanci delle scuole, Sistema nazionale di valutazione, Anagrafe dell’edilizia scolastica e degli studenti, incarichi di docenza, Piani dell’offerta formativa e curriculum degli studenti. Ma anche per consultare e scarica tutta la normativa, gli atti e le circolari pubblicate dal Miur.
Il nuovo Portale con gli Open data del sistema dell’istruzione e della formazione – previsto dall’art. 16 del Ddl -sarà gestito da Viale Trastevere. Dopo il finanziamento necessario all’attivazione del sito (1 milione di euro per il 2015), dal 2016 in poi saranno messi a disposizione 100mila euro l’anno per le spese di gestione e mantenimento.

Piano digitale e laboratori
Azioni per lo sviluppo delle competenze anche in collaborazione con università, imprese e associazioni, potenziamento degli strumenti didattici per l’innovazione nelle scuole, nuovi strumenti di governance, formazione hi-tech di docenti e Ata, potenziamento delle infrastrutture di rete, valorizzazione delle best practice delle scuole: questi gli strumenti che saranno messi in campo per raggiungere gli obiettivi del Piano digitale previsto dall’articolo 7 del Ddl.
Le azioni comprendono anche interventi per la tutela della privacy nella gestione delle «identità digitali» di presidi, prof, personale Ata e soprattutto degli studenti (con specifici criteri per i minori) e interventi per l’adozione di e-book.
Saranno le scuole a individuare i docenti cui affidare il coordinamento delle attività digitali, spiega il Ddl, aggiungendo che ai prof potrà anche essere affiancato un insegnante «tecnico-pratico».
Gli istituti scolastici avranno poi l’opportunità di aprire le loro porte anche al di fuori dell’orario di lezione per la creazione di laboratori territoriali, da utilizzare per azioni di orientamento al lavoro e formazione per i giovani non occupati e come strumento per combattere la dispersione. I progetti potranno essere realizzati con il supporto – anche finanziario – di enti pubblici e privati, camere di commercio, fondazioni, enti di formazione professionale e imprese.
Il piano di finanziamento per l’innovazione digitale e i laboratori diventerà permanente: dopo i primi 90 milioni messi in campo fin da subito, infatti, ne arriveranno altri 30 all’anno a partire dal 2016.