Archivi categoria: MIUR

Sistema integrato 0-6

Sono stati registrati dagli organi di controllo i decreti ministeriali n. 87 – 88 – 89 del 7 aprile 2022, che ripartiscono le risorse del Fondo nazionale per il sistema di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni rispettivamente della prima e della seconda quota di risorse afferenti all’esercizio finanziario 2021 e dell’esercizio finanziario 2022, in base alle Intese assunte in sede di Conferenza Unificata (rep. atti 101/CU del 4 agosto 2021 e rep. atti 119/CU del 9 settembre 2021).

Come previsto dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e dal Piano di azione nazionale pluriennale per il quinquennio 2021-2025, le risorse verranno erogate dal Ministero dell’Istruzione direttamente ai Comuni, in forma singola o associata, indicati nelle programmazioni regionali.


Si è tenuta il 14 settembre 2021, la seduta di insediamento della nuova Commissione nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita a sei anni. La Commissione, giunta a scadenza e ricostituita con decreto ministeriale n. 258 del 6 agosto 2021, ha compiti consultivi e propositivi sulla realizzazione del Sistema integrato 0-6, che comprende i servizi educativi per l’infanzia (nidi, sezioni primavera, servizi integrativi) e la Scuola dell’infanzia, ed è composta da esperti in materia di educazione e di istruzione delle bambine e dei bambini dalla nascita fino all’ingresso nella scuola dell’obbligo individuati dal Ministero dell’Istruzione e dalla Conferenza Unificata.

Alla Presidenza della Commissione, la professoressa Susanna Mantovani, docente onoraria di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che succede al dirigente tecnico Giancarlo Cerini, scomparso prematuramente nell’aprile scorso. Alla vicepresidenza è nominata la dirigente tecnica in servizio presso la Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione (DGOSVI), Maria Rosa Silvestro, rappresentante nazionale del contingente dei dirigenti tecnici nell’ambito della Conferenza per il coordinamento funzionale del sistema nazionale di valutazione.

Di nuovo ingresso i componenti Nadia Bazzano, funzionaria amministrativa della Regione Liguria, Laura Donà, dirigente tecnica dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, Italo Fiorin, professore straordinario di Didattica generale e di Pedagogia e didattica speciale presso la Libera Università Maria Santissima Assunta, Daniela Marrocchi, dirigente tecnica in servizio presso la DGOSVI, Rosa Seccia, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Madre Claudia Russo-Solimena” di Napoli.

Confermati sostanzialmente i componenti della precedente Commissione, che hanno elaborato gli Orientamenti pedagogici sui legami educativi a distanza (LEAD), hanno contribuito alla stesura dei documenti sulla ripartenza delle attività educative in presenza dopo la sospensione del 2020, hanno steso il documento base delle Linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6 e condotto la campagna di consultazione pubblica sul testo tra aprile e luglio.

La Commissione nella seduta di ieri ha approvato la proposta del testo definitivo delle Linee pedagogiche, rielaborate alla luce delle osservazioni presentate dagli stakeholder, da sottoporre al Ministero. Ha proseguito altresì i lavori di redazione, già a buon punto, degli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia.


Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione del 5 ottobre 2021, ha deliberato l’adozione del Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione per i bambini di età compresa tra zero e sei anni per il quinquennio 2021-2025, a norma dell’articolo 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65. Il testo è stato condiviso con il Ministero dell’economia e delle finanze, le regioni e l’ANCI ed è stato oggetto di intesa in sede di Conferenza unificata..

PON sulla transizione green


Nuove risorse a disposizione delle scuole secondarie di II grado per favorire la formazione alla transizione ecologica, per un totale di 100 milioni di euro di fondi PON-REACT EU. È disponibile da oggi sul sito del Ministero dell’Istruzione l’Avviso pubblico “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo” per la realizzazione e il potenziamento di ambienti didattici utili nell’ambito dell’educazione alla sostenibilità. Il bando si rivolge agli istituti delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto. Con le risorse aggiuntive della tranche 2022 del REACT EU sarà possibile finanziare sia le scuole secondarie del Centro-Nord sia ulteriori scuole delle Regioni del Mezzogiorno.

Fino alle ore 15 del 6 maggio 2022, gli istituti interessati potranno presentare le proprie candidature. Ogni istituzione scolastica potrà candidare un solo progetto. Le scuole che saranno ammesse al finanziamento riceveranno 130.000 euro e grazie a queste risorse potranno realizzare laboratori didattici, ciascuno a seconda delle specificità di indirizzo, ad esempio su “Agricoltura 4.0”, alimentazione sostenibile, energie rinnovabili, produzione dei rifiuti, qualità dell’aria. Nella selezione sarà data priorità alle scuole a indirizzo agrario che necessitano di laboratori all’avanguardia per le annesse aziende agrarie.

“Il cambiamento è già in atto – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – e dobbiamo dotare tutti i nostri istituti di strumenti e ambienti di apprendimento per facilitare l’educazione su temi e questioni, come la sostenibilità ambientale, l’efficientamento energetico, la transizione ecologica, fondamentali per il pieno sviluppo di ogni ragazza e ragazzo. Questo nuovo Avviso amplia la platea dei beneficiari rispetto al primo bando rivolto alle sole scuole del Mezzogiorno e costituisce una straordinaria opportunità per costruire passo dopo passo la nuova scuola di cui il Paese ha bisogno. Con il Piano ‘RiGenerazione Scuola’ abbiamo indicato la strada, il percorso che le nuove generazioni devono seguire per acquisire conoscenze e competenze per essere protagonisti di questo tempo e del futuro”. 

Inoltre si riaprono, con un ulteriore Avviso, anche i termini per la realizzazione dei laboratori green per le scuole delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia non finanziate a seguito del precedente Avviso, scaduto lo scorso 31 gennaio, che potranno candidare i propri progetti entro le ore 15 del 6 maggio 2022.


Giardini e orti didattici all’interno delle scuole del primo ciclo. Laboratori sulla transizione ecologica per quelle del secondo ciclo. Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato oggi le graduatorie dei 3.500 progetti finanziati con oltre 155 milioni di fondi PON-REACT EU che renderanno gli istituti italiani più innovativi e sostenibili.  

Sono stati autorizzati tutti i progetti presentati dagli istituti scolastici che hanno aderito ai bandi. Nello specifico, vengono finanziati 2.855 progetti, per un totale di oltre 71 milioni di euro, di scuole statali del primo ciclo e di istituti omnicomprensivi che hanno partecipato all’Avviso “Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo”. Il Bando era rivolto alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. Ogni scuola riceverà 25.000 euro e grazie a queste risorse alunne e alunni potranno apprendere elementi di scienze, di educazione alimentare e alla sostenibilità, sperimentando direttamente in ambienti naturali di esplorazione.  

Per quanto riguarda il secondo ciclo, sono 645 i progetti ammessi al finanziamento per l’Avviso “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo”, che si rivolgeva alle istituzioni scolastiche statali del secondo ciclo di istruzione e agli istituti omnicomprensivi delle sole Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia). Le risorse stanziate complessivamente sono oltre 83 milioni di euro. Ciascun progetto otterrà 130.000 euro. Potranno essere realizzati laboratori sulla transizione ecologica e sulla sostenibilità, declinati in base alle specificità dell’istituto e con l’utilizzo di tecnologie innovative. Nei prossimi giorni, sarà pubblicato un ulteriore Avviso che amplia la platea dei beneficiari anche per le Regioni non comprese in questo bando.  

“Passo dopo passo stiamo costruendo la nuova scuola oltre l’emergenza – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi –. Una scuola inclusiva, innovativa, sostenibile. Se vogliamo vedere il cambiamento, dobbiamo realizzarlo con l’educazione. Questi Avvisi dimostrano che ci sono diversi modi di fare ed essere scuola. La grande partecipazione delle comunità scolastiche testimonia l’esigenza di trovarli e sperimentarli, per essere al passo con le sfide che questi tempi ci pongono”. 


Ambienti e laboratori per l’educazione e la formazione alla transizione ecologicaAvviso pubblico 50636 del 27 dicembre 2021

Un totale di 102 mln di euro per promuovere il tema della transizione ecologica e lo studio dell’educazione ambientale nelle scuole statali del primo e del secondo ciclo d’istruzione, con particolare riguardo alle regioni del Mezzogiorno. È lo stanziamento previsto dall’Avviso pubblicato sul sito del Ministero, in attuazione delle misure del React EU/PON “Per la Scuola” 2014-2020 sulla transizione green nelle istituzioni scolastiche, obiettivo fortemente sostenuto dalla Commissione europea e che si pone in sinergia con il piano #RiGenerazioneScuola del Ministero dell’Istruzione.

“La sostenibilità deve essere la spina dorsale dei percorsi di studio della nuova scuola che stiamo costruendo per le studentesse e gli studenti – dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. Questo ulteriore investimento in laboratori e strutture per l’educazione ambientale conferma il nostro impegno, che ho avuto modo di esporre anche alla COP26 di Glasgow, e ci consente di fare un altro passo concreto nella realizzazione degli obiettivi del Piano ‘RiGenerazione Scuola’, perché la formazione sui temi della sostenibilità diventi sistemica e trasversale”.

Due le Azioni previste dal bando. Nell’ambito dell’Azione 1, alle scuole del primo ciclo vengono assegnati 45 mln di euro per l’educazione ambientale di alunne e alunni, tramite la realizzazione o la riqualificazione di orti e giardini a fini didattici, innovativi e sostenibili, come luoghi di apprendimento delle discipline curricolari, delle scienze, delle arti, dell’alimentazione, degli stili di vita salutari, della sostenibilità. Ogni progetto potrà ricevere un finanziamento pari a 25 mila euro.

Nell’ambito dell’Azione 2, per gli istituti del secondo ciclo delle regioni del Mezzogiorno(Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), con priorità per le scuole a indirizzo agrario, vengono stanziati 57 mln di euro per la realizzazione di laboratori didattici di “agricoltura 4.0”, anche con l’utilizzo di tecnologie idroponiche, di sistemi digitali per il monitoraggio delle colture basati sull’IoT (Internet of Things), di strumenti digitali per la qualità, la sicurezza alimentare, la tracciabilità dei prodotti, di laboratori per l’alimentazione sostenibile, per l’utilizzo delle energie rinnovabili e l’efficientamento energetico. Potranno essere finanziati anche laboratori per lo studio e la sperimentazione degli impatti delle attività economiche sull’ambiente, sulla produzione dei rifiuti, sulla qualità dell’aria, sui consumi di acqua, energia, suolo e altre risorse naturali e per il riciclaggio dei rifiuti. Ogni progetto potrà ricevere un finanziamento pari a 130 mila euro.

Le candidature potranno essere presentate esclusivamente online, sul portale del sito dedicato al PON “Per la Scuola” 2014-2020, (http://www.istruzione.it/pon/dalle ore 12.00 del’11 gennaio 2022 alle ore 12.00 del 31 gennaio 2022.

Ogni scuola potrà presentare una sola candidatura, a eccezione degli istituti omnicomprensivi delle regioni del Mezzogiorno che potranno candidarsi per entrambe le Azioni.

Funzione tecnico-ispettiva

Il Ministro dell’Istruzione ha firmato il Decreto ministeriale 21 febbraio 2022, n. 41, che determina le modalità di esercizio della funzione tecnico-ispettiva, come previsto dal DPCM 30 settembre 2020 n. 166, concernente l’organizzazione del Ministero dell’Istruzione.

Il decreto aggiorna la funzione tecnico-ispettiva, attualizzandola in coerenza con i nuovi scenari pedagogici, didattici e con le innovazioni legislative e normative nell’ambito del sistema nazionale di istruzione e formazione.

La dirigenza con funzione tecnico-ispettiva, espressione di alta professionalità in ambito educativo, pedagogico e didattico, partecipa alle azioni del Ministero dell’Istruzione per accrescere i livelli di apprendimento delle studentesse e degli studenti e allinearli a standard internazionali e alle nuove competenze richieste dal mondo del lavoro.

Le attività professionali dei dirigenti tecnici sono fondamentali per la qualificazione dell’azione amministrativa in campo educativo, per le funzioni di supporto alla formazione, all’innovazione e alla ricerca, per le azioni di monitoraggio, consulenza e accertamento, per la valutazione e il miglioramento del sistema scolastico.

Il decreto contiene le modalità dell’esercizio della funzione tecnico-ispettiva con una panoramica sui principali ambiti di intervento e con riferimento alla formazione continua dei dirigenti tecnici. Il decreto costituisce un passo significativo verso il potenziamento del corpo ispettivo, previsto nell’Atto di indirizzo politico-istituzionale del Ministro.

Riunione CSPI

Si è riunito in presenza, l’11 e il 12 gennaio 2022, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), per svolgere gli adempimenti di carattere organizzativo-gestionale successivi alla modifica parziale della composizione dell’organismo, avvenuta il 1° gennaio 2021.

Non era stato infatti possibile, finora, procedere alla nomina degli organismi interni al CSPI, vale a dire il Presidente del CSPI, l’Ufficio di Presidenza e le commissioni distinte per tematiche. E non era stato possibile approvare il nuovo regolamento sull’organizzazione e il funzionamento del CSPI.

Nel corso delle due giornate di lavoro in seduta plenaria è stato approvato il regolamento e sono stati eletti tutti gli organismi interni. Confermato Francesco Scrima come Presidente dell’organo collegiale.

L’Ufficio di Presidenza è così composto:

PRESIDENTE::
Francesco Scrima

COMPONENTE ELETTIVA::
Anna Maria Santoro, CGIL VALORE SCUOLA
Raffaele Miglietta, CGIL VALORE SCUOLA
Antonio Albano, SNALS CONFSAL
Bellia Francesca, CISL SCUOLA

COMPONENTE DESIGNATI::
Marco Bronzini, ANCI
Loredana Leoni, DIRIGENTE SCOLASTICO
Monica Logozzo, DIRIGENTE SCOLASTICO
Maddalena Novelli, DIRETTORE GENERALE IN QUIESCENZA

L’Ufficio di Presidenza ha eletto Vice Presidente Anna Maria Santoro.

Cinquantesimo anniversario Asili Nido

In occasione del cinquantesimo anniversario della nascita degli asili nido (legge 6 dicembre 1971, n. 1044) è stato presentato, questa mattina, al Ministero dell’Istruzione, il documento “Orientamenti Nazionali per i Servizi Educativi per l’Infanzia”, realizzato dalla Commissione nazionale zerosei. Avviata, inoltre, una consultazione pubblica che coinvolgerà un’ampia platea di persone e organismi e che durerà fino al 24 gennaio 2022.

L’evento è stato aperto da un intervento del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “Le linee presentate oggi vanno portate sul territorio, sono il manifesto di una scuola nuova. Voglio ringraziare il gruppo di lavoro che ha elaborato questo documento – ha detto il Ministro –. Il percorso è stato lungo e nel tempo è stata fatta molta strada, portando il segmento 0-3 nell’alveo dell’educazione e dell’istruzione. Abbiamo cambiato prospettiva, ponendo i bambini e i loro bisogni di crescita al centro della nostra attenzione. Intervenire in questo settore è fondamentale per ridurre le disuguaglianze e dare a tutte le bambine e a tutti i bambini le stesse opportunità. Per questo con il PNRR stanziamo complessivamente 4,6 miliardi per asili nido e scuole dell’infanzia. In particolare, con l’ultimo avviso pubblicato la settimana scorsa, abbiamo scelto di destinare una quota più significativa, 2,4 miliardi, soltanto agli asili nido. Risorse ingenti, anche in una logica di riequilibrio territoriale”.

Gli Orientamenti completano il quadro dei documenti del sistema integrato zerosei e delineano una prospettiva nazionale per i servizi educativi per l’infanzia che sono normati a livello regionale. Il documento vuole mettere in comune il patrimonio di esperienze, favorire un’ulteriore elaborazione di proposte educative di qualità per le bambine e i bambini fino ai tre anni, delineare una prospettiva alla quale fare riferimento per il futuro.

I temi trattati all’interno dei cinque capitoli sono:
– la storia dei servizi educativi per l’infanzia e la descrizione del quadro attuale, con riferimento alle tipologie presentate dal d.lgs. 65/2017;
– il bambino nei primi mille giorni di vita, tra diritti da garantire e potenzialità da sviluppare;
– l’alleanza educativa con i genitori e la partecipazione;
– le caratteristiche della professionalità educativa;
– gli aspetti organizzativi (spazi, tempi, esperienze educative).

La consultazione pubblica prevede incontri di audizione per gli organismi direttamente coinvolti nel segmento 0-3 organizzati dal Ministero e la messa a disposizione di un questionario online, da compilare preferibilmente in forma collegiale (in team, gruppo di lavoro, coordinamento pedagogico territoriale, intersezione, Ufficio/Servizio, gruppo di studio/progetto/ricerca…) in modo da fornire un punto di vista il più possibile plurale e accessibile anche a singoli operatori, per raccogliere idee, suggerimenti, osservazioni. Il questionario è raggiungibile a partire da oggi dalla sezione dedicata al Sistema integrato 0-6 al link https://www.istruzione.it/sistema-integrato-06/.

La sezione dedicata al Sistema integrato 0-6

Il video completo

Uniti per la scuola

Lunedì 22 novembre, il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il Ministro della Cultura Dario Franceschini hanno firmato al Ministero il protocollo d’Intesa con UNITA-Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, con Accademia del Cinema Italiano-Premi David di Donatello e con “Alice nella Città”. L’obiettivo dell’Intesa è avviare un ampio percorso comune di formazione dedicata a docenti, studentesse e studenti, e inserire in aula le tecniche e metodologie del teatro e dell’audiovisivo.

Nel corso dell’incontro, è stato presentato “Uniti per la scuola”, un progetto di formazione sperimentale, che verrà promosso in dieci scuole di diverse città italiane, ideato da UNITA-Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, in collaborazione con le altre associazioni presenti. Un percorso che potenzierà la formazione dei docenti, ma non solo: sarà possibile utilizzare in aula tecniche e metodologie che caratterizzano il lavoro del cinema e del teatro. Strumenti di insegnamento che diventeranno preziosi alleati per una didattica sempre più innovativa.

“Portiamo in classe nuove metodologie di comunicazione per far sì che i più giovani imparino a lavorare insieme, ma anche a confrontarsi e a condividere le proprie idee – ha spiegato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi –. Ed è fantastico che i nostri attori italiani si siano messi a disposizione della scuola. Il progetto ‘Uniti per la scuola’ si rivolge alle ragazze e ai ragazzi dagli 11 ai 15 anni, un’età molto delicata, soprattutto in questo momento in cui i più giovani hanno bisogno di ritrovarsi. È un lavoro straordinario che noi, come scuola, faremo di tutto per rendere ordinario”, ha poi concluso il Ministro.

“L’iniziativa è molto importante – ha dichiarato il Ministro della Cultura Dario Franceschini – e si colloca in un filone di azioni che stiamo facendo insieme, con l’obiettivo di abituare le persone a consumare cultura o ad avvicinarsi ai luoghi della cultura. Tutto questo non può che passare dalla scuola. Abbiamo una legge importante che stabilisce che il 3% del Fondo per il Cinema venga destinato a investire sul rapporto tra audiovisivo e cinema con la scuola. Sono arrivate in questi anni risorse importanti. Possiamo fare un grande lavoro e credo che con il buon ascolto reciproco tra il mondo dell’associazionismo, delle categorie e i Ministeri possano nascere dei progetti virtuosi come questo”.

All’evento hanno partecipato, insieme ai Ministri, Vittoria Puccini, Presidente di “UNITA-Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo”, e Pierfrancesco Favino, socio fondatore di “UNITA”, assieme al tavolo scuola, Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano-Premi David di Donatello, e Fabia Bettiniassieme a Gianluca Giannelli Direttori Artistici di “Alice nella Città”.

“L’idea fondamentale è quella di utilizzare gli strumenti e le tecniche del cinema e del teatro per identificare una didattica più coinvolgente e più vicina alle nuove generazioni – ha spiegato l’attrice Vittoria Puccini, Presidente di ‘UNITA-Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo’ –.  In questo modo, le ragazze e i ragazzi si sentiranno al centro di un processo che valorizza le loro risorse creative e immaginative”.   

“Mi sento di assicurare – aggiunge Pierfrancesco Favino, socio fondatore di “UNITA” – che le energie che ci muovono hanno profondamente a cuore il miglioramento della nostra società. Ne è la dimostrazione il fatto che la nostra proposta di collaborazione mette a disposizione la specificità della nostra professione, con l’intento di aiutare gli studenti e la scuola a essere preparati al mondo del lavoro e alle sue richieste in continua mutazione. Con il desiderio di far crescere i nostri figli come coscienze critiche e con la certezza che la creatività e l’impegno siano gli strumenti migliori con i quali affrontare le difficoltà in maniera pacifica e collettiva”.

“Questa iniziativa – ha dichiarato Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano-Premi David di Donatello – è particolarmente importante per l’Accademia, perché cerchiamo di lavorare alla formazione del pubblico, del nuovo pubblico. Riteniamo sia un tema cruciale. Adesso ci uniamo a questo progetto: è un segnale del fatto che stiamo cambiando la didattica del cinema, dell’audiovisivo. E del fatto che il David è definitivamente cambiato, non è più solo uno strumento di promozione, ma anche di formazione”.

“’Alice nella Città’ lavora tutto l’anno con progetti di formazione rivolti ai docenti e agli studenti. Per noi è molto importante cercare, attraverso il teatro e il cinema, di dare ai ragazzi un supporto diverso e una formazione agli insegnanti, affinché possano formare delle personalità ha dichiarato Fabia Bettini, Direttrice Artistica di “Alice nella Città” –. Insieme si può fare e lo dimostra questo progetto, che partirà prestissimo e dietro il quale c’è un gruppo di artisti molto appassionati che si stanno impegnando tantissimo, nel quale crediamo molto”.

Potenziamento apprendimenti

Prosegue l’azione del Ministero dell’Istruzione per favorire il potenziamento degli apprendimenti di studentesse e studenti e, contestualmente, ampliare l’offerta formativa delle scuole, garantendo maggiori opportunità a ragazze e ragazzi su tutto il territorio nazionale. A questo scopo oggi sono stati pubblicati 12 avvisi, per un totale di 12 milioni, rivolti alle istituzioni scolastiche per attivare progetti e iniziative legati al Piano ‘RiGenerazione scuola’ per la diffusione della cultura della sostenibilità, fare orientamento, aumentare l’offerta di attività motorie e molto altro.

Le progettualità dovranno essere innovativee favorire il successo formativo di tutti gli alunni, con particolare attenzione alle condizioni di disagio, alla piena partecipazione alla vita scolastica di studenti e famiglie, al contrasto al bullismo e alla salvaguardia dell’ambiente.

I bandi odierni proseguono una linea di finanziamenti già avviata questa estate per potenziare gli apprendimenti e recuperare la socialità delle studentesse e degli studenti penalizzata dalla pandemia. In particolare, lo scorso agosto il Ministero ha sperimentato una nuova modalità di individuazione delle progettualità e dei soggetti proponenti, pubblicando un avviso dedicato esclusivamente agli Enti del Terzo Settore, con uno stanziamento di risorse pari a 5 milioni di euro, finalizzato alla co-progettazione di iniziative di rilevanza nazionale destinate alle istituzioni scolastiche relative a diverse tematiche (contrasto alle mafie e legalità, inclusione, promozione dell’internazionalizzazione dei percorsi formativi ed altro).

I 12 avvisi (di cui 2 destinati esclusivamente ai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti) pubblicati oggi sono destinati direttamente alle scuole e riguardano i seguenti ambiti:

  1. ampliamento dell’offerta formativa su diverse tematiche quali la dispersione scolastica, l’orientamento, il contrasto del bullismo, le ricorrenze di carattere nazionale e internazionale, l’educazione alla salute e stradale (2,76 milioni di euro);
  2. sostenibilità e transizione ecologica (2 milioni di euro);
  3. promozione dell’attività motoria e sportiva (1,5 milioni di euro);
  4. potenziamento delle competenze linguistiche (850 mila euro);
  5. garanzia delle competenze della popolazione adulta (850 mila euro);
  6. orientamento e motivazione scolastica (850 mila euro);
  7. potenziamento delle competenze logico-matematiche (850 mila euro);
  8. potenziamento degli sportelli per l’autismo e istituzione di nuovi (850 mila euro);
  9. pratica corale (680 mila euro);
  10. potenziamento dei Centri Regionali di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo per l’istruzione degli adulti (420 mila euro);
  11. promozione dell’innovazione pedagogica plurilingue (160 mila euro);
  12. supporto alla transizione digitale (200 mila euro).

Negli avvisi di quest’anno sono stati introdotti criteri di valutazione volti a valorizzare la qualità degli interventi proposti dalle istituzioni scolastiche, nonché i potenziali benefici in termini di impatto sul sistema Istruzione. Una particolare attenzione è stata posta alla necessità di assicurare il principio di rotazione delle scuole aggiudicatarie dei finanziamenti in esame, prevedendo l’attribuzione di uno specifico punteggio in favore delle scuole che non abbiano avuto accesso, nel triennio precedente, ad attività progettuali finanziate a valere sui fondi destinati all’ampliamento dell’offerta formativa.

Ulteriore elemento di novità è rappresentato dalla valutazione delle diverse attività progettuali realizzate dalle istituzioni scolastiche attraverso il coinvolgimento dell’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa. L’obiettivo di fondo è verificare la possibilità di estendere a tutto il sistema d’Istruzione le iniziative sperimentate dalla singola scuola, in una logica di diffusione delle esperienze e di condivisione della conoscenza.

Le proposte progettuali da parte delle scuole dovranno essere completate entro il 15 novembre 2021. È stata quindi concessa una tempistica funzionale sia all’elaborazionedella proposta sia a consentire il corretto e strutturato coinvolgimento di eventuali partner pubblici e privati attraverso le procedure amministrative previste dalla normativa vigente.

Il Ministero offrirà assistenza alle istituzioni scolastiche tramite i consueti canali dell’Help Desk Amministrativo Contabile (per problematiche organizzative, amministrative e gestionali) e del Service Desk (per problematiche tecniche).

Piano nazionale di ripresa e resilienza

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha presentato i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per l’Istruzione in una conferenza stampa che si è tenuta giovedì 7 ottobre a Palazzo Chigi, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi, con Maria Cristina Messa (Ministra dell’Università e della Ricerca).

Il Piano prevede riforme e investimenti che riguarderanno gli Istituti tecnici e professionali, l’orientamento per accompagnare gli studenti nella scelta del percorso di formazione, il reclutamento e la formazione degli insegnanti, i nuovi ambienti per la didattica e l’edilizia, l’innovazione dei contenuti didattici.

In particolare, per la parte di investimenti, sono 17,59 i miliardi previsti per l’Istruzione dal Pnrr. “Come governo abbiamo voluto cominciare il cammino del Pnrr dalla Scuola, dall’Università e dalla Ricerca – dichiara il Ministro Bianchi –. L’Istruzione è al centro del futuro del Paese: è il segnale che stiamo dando all’Italia. Il nostro precorso ha due componenti essenziali: riforme e investimenti. Entro novembre siamo pronti a fare bandi per 5 miliardi, un punto fondamentale per sostenere la ripartenza del Paese. Si tratta di 3 miliardi per asili e scuole dell’Infanzia, 400 milioni per le mense, 300 milioni per le palestre, 800 milioni per nuove scuole e 500 per la ristrutturazione degli istituti e la messa in sicurezza”.


Intervento del Ministro Bianchi:

Grazie Presidente Draghi. Grazie per avere voluto cominciare il cammino del Pnrr proprio dalla scuola, dall’università e dalla ricerca. Questo è un segno fortissimo che noi stiamo dando al Paese, nell’avere riposto la scuola, l’università e la ricerca al centro di questo nostro Paese in trasformazione. Per quanto riguarda noi, il nostro cammino del PNRR ha due componenti essenziali: la componente delle riforme e la componente degli investimenti. 
La componente delle riforme ha al centro le persone, quindi gli studenti, con tre riforme su cui stiamo lavorando intensamente: quella degli istituti tecnici e professionali e della formazione professionale; quella degli istituti tecnici superiori, che ha già visto un primo passaggio alla Camera, su cui stiamo lavorando con tutti; e l’orientamento, che deve partire dalle scuole medie, cioè deve essere un accompagnamento per tutto il percorso superiore. I docenti: bisogna ridare dignità al mestiere di insegnante. In merito, un’azione su cui stiamo lavorando sono le nuove norme per il reclutamento, contestualmente a quelle della formazione. Sia la formazione iniziale, su cui stiamo lavorando con la ministra Messa sia quella in servizio, quella formazione continua che noi riteniamo debba essere fondamentale per garantire proprio la dignità del mestiere: questo mestiere straordinario che è fare l’insegnante. E poi la riforma che riunisce tutte, che è quella della riorganizzazione dell’intero sistema didattico. Con grande attenzione a due punti: dimensionamento degli istituti, delle istituzioni scolastiche, e numerosità poi delle classi.
Sugli investimenti abbiamo due ambiti molto chiari: gli ambienti per la nuova didattica, per un una didattica molto più partecipata e molto più laboratoriale, e i contenuti della nuova didattica. Per i primi abbiamo posto 13 miliardi di investimento di cui 900 milioni, parti del progetto React EU. Per i contenuti della nuova didattica 5,4 miliardi. Dico rapidamente come articoliamo questi investimenti perché diventa fondamentale una grande attenzione agli asili nido, alle scuole d’infanzia, ma in particolare agli asili nido, proprio per quel principio che diceva prima il Presidente del permettere un’effettiva eguaglianza di genere in tutti i comparti. I servizi per la prima infanzia sono fondamentali e in questo ambito abbiamo, come Paese, più ritardo che non sulle scuole dell’infanzia. Le mense scolastiche e le palestre, fondamentali per passare a un regime effettivo di tempo pieno in tutto il Paese; la messa in sicurezza delle scuole; le scuole nuove; scuola 4.0 per avere tutti scuole dotate al meglio di tutti gli strumenti. E poi invece, dall’altra parte, un piano di estensione del tempo pieno; la riduzione dei divari territoriali che per noi è cruciale; la riforma degli ITS; la didattica digitale integrata e la formazione digitale di tutto il personale; le nuove competenze e i nuovi linguaggi, dedicati moltissimo alle nuove scienze, a questa idea di permettere ai nostri ragazzi di avere un’idea della matematica come capacità di astrarre e sperimentare, come ci ha spiegato Giorgio Parisi non solo in questi giorni ma ormai da tempo. 
Il dato che vi voglio presentare è questo: noi siamo pronti per fare, entro novembre 2021, bandi per 5 miliardi che crediamo siano un punto fondamentale proprio per sostenere questa ripartenza del Paese. Tre miliardi su asili nido e scuola dell’infanzia, di cui siamo pronti a fare i bandi; 400 milioni su mense scolastiche; 300 milioni su palestre scolastiche (su questo voglio ricordare il lavoro che stiamo facendo con la sottosegretaria Vezzali che ringrazio); 800 milioni su scuole nuove; 500 milioni per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico esistente con contestuale definizione proprio degli ambienti. Quindi 5 miliardi che siamo in grado di mettere a bando subito. Su questo abbiamo chiaro che dobbiamo assistere coloro che saranno poi gli esecutori conclusivi che sono i Comuni. Faremo quanto prima, insieme con la ministra Gelmini, un passaggio necessario approfondito in Conferenza delle Regioni. Però abbiamo approntato, insieme con la Cassa Depositi e Prestiti, anche un piano per il sostegno dei Comuni che, soprattutto per quanto riguarda gli asili nido, saranno gli interpreti. Abbiamo ovviamente una grandissima attenzione con l’Agenzia per la coesione territoriale per avere ulteriori 200 tecnici che possono essere di supporto in questa grandissima operazione che coinvolgerà tutto il Paese. Anche ovviamente tutte le agenzie disponibili, a partire da Consip, in modo da facilitare al massimo le scelte dei Comuni. E soprattutto tavoli tecnici che noi faremo e stiamo già facendo con le forze sociali anche in base a quel Patto per la scuola al centro della vita del Paese che abbiamo sottoscritto ormai da tempo. Tutto questo però – ricordo – all’interno di questo grande momento di ripartenza del Paese su cui abbiamo lavorato fin dal nostro insediamento e su cui già a novembre siamo in condizione di mettere a bando i primi interventi concreti per oltre 5 miliardi.

Sistema integrato educazione ed istruzione 2021, 2022 e 2023

  • Accordo CU 22 settembre 2021, n. 132
    Accordo ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, di conferma annuale dell’Accordo quadro per la realizzazione di un’offerta di servizi educativi a favore di bambini dai due ai tre anni, volta a migliorare i raccordi tra nido e scuola dell’infanzia e a concorrere allo sviluppo territoriale dei servizi socio educativi 0-6, sancito in Conferenza Unificata in data 1 agosto 2013 e confermato per l’anno scolastico 2020/2021 con l’Accordo del 6 agosto 2020 (Atto rep. 106/CU)

Stipulata l’Intesa relativa al riparto delle risorse del Fondo nazionale per il Sistema integrato di educazione e di istruzione per gli anni 2021 (seconda parte di finanziamento), 2022 e 2023. L’Intesa fa riferimento al Piano di azione pluriennale per il Sistema integrato 0-6 anni approvato lo scorso 8 luglio in Conferenza Unificata.

Con le risorse del Fondo nazionale per il Sistema integrato, che il Ministero assegna direttamente ai Comuni, in forma singola o associata, sulla base delle programmazioni regionali, possono essere finanziati interventi di edilizia su edifici pubblici che ospitano servizi educativi o scuole dell’infanzia, spese di gestione, anche al fine di ridurre le rette a carico delle famiglie, formazione in servizio per il personale educativo e docente e il funzionamento dei coordinamenti pedagogici territoriali.

Dal 2021 le Regioni e le Province autonome hanno la possibilità di conoscere in anticipo le risorse assegnate per gli anni successivi, in modo da poter programmare la destinazione delle stesse per un triennio.

Per ciascuna delle tre annualità, 2021, 2022 e 2023, le risorse assegnate ammontano a 309 milioni di euro. Per il 2021 una quota pari a 1,5 mln di euro è destinata all’attivazione da parte del Ministero dell’Istruzione dell’Anagrafe nazionale dei servizi educativi; le risorse rimanenti sono state ripartite per 264 mln in continuità con le assegnazioni del 2020 e per 43,5 mln in relazione ai medesimi criteri condivisi per il 2022 e 2023, che fanno riferimento al numero di bambini iscritti ai servizi educativi e alle scuole dell’infanzia paritarie (pubbliche e private), alla popolazione di età compresa tra zero e sei anni e alle esigenze di riequilibrio territoriale.

In particolare, viene assegnata una quota perequativa, pari al 20% delle risorse disponibili, alle Regioni e Province autonome con una percentuale di copertura dei servizi educativi per l’infanzia inferiore alla media nazionale secondo i più recenti dati ISTAT; il 40% delle risorse viene attribuito in proporzione agli utenti dei servizi educativi per l’infanzia che prevedono costi a carico dei Comuni; il 30% in proporzione alla popolazione residente in età compresa tra zero e sei anni; il 10% in relazione ai bambini iscritti alle scuole comunali e private paritarie.

Dal 2017 al 2023 il Fondo nazionale per il Sistema integrato 0-6 è andato progressivamente crescendo, con un incremento di 100 milioni di euro, passando dagli iniziali 209 mln agli attuali 309 mln. Le Regioni del Sud, fatta eccezione per l’Abruzzo, grazie alla quota perequativa e in virtù dei criteri legati alla popolazione infantile residente, sono quelle che beneficiano dell’incremento maggiore. Le percentuali di incremento vedono favorite Campania (+203,4%), Calabria (+154%), Sicilia (+147,3%). A seguire Basilicata (+73,7%), Molise (+69,1%), Puglia (+68,2%), Provincia autonoma di Bolzano (+67,7%). Incrementi superiori al 50% anche per la Provincia autonoma di Trento (+55%) e il Friuli Venezia Giulia (+53,5%).

Il riparto condiviso nell’Intesa risponde alle esigenze di riequilibrio territoriale, destinando una consistente quota di risorse alle Regioni più lontane dall’obiettivo del 33% di copertura dei servizi 0-6. Risponde, inoltre, alle esigenze di mantenimento dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia attivi nelle Regioni che in questi anni hanno maggiormente investito per l’attuazione del Sistema integrato.

Piattaforma nazionale per il controllo del green pass

Nota 9 settembre 2021, AOODPPR 953
Indicazioni in merito alle modalità di controllo semplificato del possesso della certificazione verde Covid-19 in corso di validità del personale docente e ATA

Video

Al via la piattaforma nazionale per il controllo del green pass. Grazie alla collaborazione fra Ministero dell’Istruzione e Ministero della Salute, da lunedì 13 settembre, con l’inizio delle lezioni nella maggior parte delle regioni d’Italia, i dirigenti scolastici, o i loro delegati, avranno a disposizione uno strumento agile per poter controllare, in tempo reale, ogni giorno, lo stato (attivo/non attivo) del green pass dei dipendenti scolastici.

La piattaforma sarà inserita nel sistema informativo del Ministero dell’Istruzione, già noto ai dirigenti. Il controllo avverrà in pochi passaggi. Basterà entrare nel sistema e selezionare la propria scuola per poter visualizzare, nel totale rispetto della privacy, l’elenco dei pass attivi e non attivi. 

I passaggi per il funzionamento del controllo sono stati spiegati oggi ai dirigenti con una nota esplicativa inviata alle scuole insieme ad un sintetico manuale d’uso e a un video che illustra le funzionalità della piattaforma. 

Ogni dirigente potrà visualizzare, una volta entrato in piattaforma, sia la propria scuola che quelle di cui dovesse essere reggente. Il tutto in un’unica schermata. Sarà possibile delegare il controllo a un altro dipendente della scuola. Tutto il sistema è pensato per salvaguardare la privacy: non è possibile conoscere la motivazione di un eventuale green pass non attivo. 

È previsto uno specifico servizio di assistenza attivo dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 14 per raccogliere quesiti e segnalazioni. 

Nuovo Presidente INDIRE

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha nominato la professoressa Luigina Mortari, docente ordinaria di Pedagogia generale e sociale presso l’Università di Verona, Presidente del Consiglio d’amministrazione di INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa).

Il Ministro Bianchi rivolge alla Presidente Mortari i “migliori auguri di buon lavoro”.

Calendario Scolastico 2021/2022

Il nuovo anno scolastico 2021-2022 ha inizio l’1 settembre 2021.

I calendari scolastici sono fissati dalle Regioni. Ciascuna scuola può operare adattamenti nell’ambito del proprio Piano Triennale dell’Offerta Formativa.


Ogni anno il Ministero emana un’ordinanza che contiene le date delle festività nazionali, uguali perle scuole di ogni ordine e grado.

L’ordinanza stabilisce anche la data di svolgimento della prova nazionale inserita nell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo, comprese le sessioni suppletive.

Inoltre l’ordinanza stabilisce la data di inizio degli esami di Stato conclusivi del II ciclo di istruzione.

Le Regioni fissano la data di inizio e di fine delle lezioni nonché gli eventuali ulteriori giorni di chiusura delle scuole nel periodo delle festività natalizie e pasquali o in altri periodi.


Scuola, il 13 settembre al via in 9 Regioni e nella Provincia di Trento. Bianchi: “Ritrovarsi a scuola è una gioia grandissima”

Sono 7.407.312 le studentesse e gli studenti che siederanno tra i banchi delle scuole statali, quest’anno, in tutta Italia. Di questi, 277.840 sono alunni con disabilità, mentre sono 368.656 le classi per l’anno scolastico 2021/2022. Sono i dati principali sull’avvio del nuovo anno scolastico messi a disposizione dal Ministero. Nei prossimi giorni sarà pubblicato un ulteriore focus ancora più dettagliato.

“Ritrovarsi a scuola è una gioia grandissima – si legge nella lettera che il Ministro Patrizio Bianchi ha inviato alla comunità scolastica -. Desidero esprimere il mio profondo ringraziamento a tutti voi, alle studentesse e agli studenti, ai genitori, al personale scolastico e amministrativo, centrale e territoriale, così come alle tante persone che contribuiscono ogni giorno alla vita delle nostre scuole. A voi tutti, i miei più vivi auguri per un sereno anno di lavoro e crescita, insieme”.

Nello specifico, quest’anno sono 846.775 gli alunni della scuola dell’infanzia statale, 2.313.923 quelli della primaria, 1.584.758 quelli della secondaria di I grado e 2.661.856 quelli della secondaria di II grado. Il 51% delle studentesse e degli studenti della secondaria di II grado frequenterà un Liceo, il 31,7% un Istituto tecnico e il 17,3% un Istituto professionale.

In particolare, il 13 settembre, rientrano a scuola 3.865.365 alunni delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, oltre a quelli della Valle d’Aosta e della Provincia di Trento. Le lezioni sono già riprese il 6 settembre per gli studenti della Provincia di Bolzano, mentre inizieranno il 14 settembre per 192.252 alunni della Sardegna, il 15 settembre per 1.706.814 bambini e ragazzi delle Regioni Campania, Liguria,

Marche, Molise e Toscana, il 16 settembre per 829.028 studenti del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia. Gli ultimi a ritornare in classe saranno gli 813.853 alunni delle Regioni Calabria e Puglia, il 20 settembre.

Per quanto riguarda il personale scolastico, secondo i dati aggiornati alla data di oggi, risultano assunti, con contratto a tempo indeterminato, 59.425 docenti (di cui 12.840 incarichi conferiti in base alle procedure del decreto sostegni bis). Risultano assunti anche 10.729 ATA. Sono poi 87.209 i posti aggiuntivi in deroga già assegnati sul sostegno.

In allegato:

La lettera del Ministro Bianchi

Progetti in collaborazione con il Terzo Settore

Decreto Dipartimentale 27 luglio 2021, AOODPPR 66
Avviso per la selezione di Enti del Terzo Settore per iniziative di co-progettazione volte alla realizzazione di Progetti, ai sensi dell’art. 55, comma 3, del D.Lgs. n. 117/2017


Il Ministero dell’Istruzione rafforza la collaborazione con il Terzo Settore, per favorire il potenziamento degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti e per ampliare l’offerta formativa delle scuole su tutto il territorio nazionale. A disposizione, 5 milioni di euro, che vengono stanziati attraverso un Avviso pubblicato sul sito del MI. I progetti proposti dovranno favorire il successo formativo di alunne e alunni, utilizzando metodi innovativi di apprendimento e coinvolgimento di studentesse e studenti.

“Nella nuova scuola che stiamo costruendo, il compito del sistema educativo sarà ancora più centrale, per formare cittadine e cittadini consapevoli – dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. Lavoriamo a una scuola aperta e inclusiva, in costante rapporto con il territorio. Per questo è importante avviare una nuova modalità nei rapporti con il Terzo Settore, che ha un ruolo fondamentale per assicurare il legame e la sintonia tra l’istruzione e il mondo esterno. Ringrazio tutti gli Enti che collaboreranno con il Ministero e con gli istituti per educare ragazze e ragazzi alla difesa dei diritti, alla sensibilità sociale, alla legalità, alla tutela dell’ambiente, alla costruzione di un futuro sostenibile”.

È la prima volta che il Ministero si rivolge direttamente al Terzo Settore con un bando dedicato agli Enti che ne fanno parte. L’Avviso è finalizzato alla co-progettazione di iniziative, destinate alle scuole, sui seguenti temi:

  • contrasto alle mafie e legalità;
  • inclusione;
  • sostenibilità e transizione ecologica;
  • promozione dell’internazionalizzazione dei percorsi formativi;
  • promozione del libro e della lettura.

Una volta selezionati i migliori progetti, il Ministero pubblicherà un Avviso rivolto alle scuole, che potranno candidarsi per partecipare alle iniziative finanziate.

Inoltre, nel corso di questa settimana, saranno pubblicati ulteriori Avvisi finalizzati al finanziamento di progettualità per l’ampliamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche (legge 440/1997). Lo stanziamento complessivo è di 10 milioni di euro, che saranno destinati direttamente alle scuole, che potranno finanziare, ad esempio, l’istituzione di sportelli per l’autismo, attività di potenziamento delle competenze logico-matematiche, di riduzione della dispersione scolastica, di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, di miglioramento dell’orientamento.

L’obiettivo è supportare la realizzazione di progettualità e la sperimentazione di pratiche innovative che potranno essere messe a disposizione di tutto il sistema d’Istruzione, in una logica di condivisione delle esperienze e della conoscenza. A tal fine, anche per garantire il rispetto della normativa vigente e consentire il monitoraggio sul corretto utilizzo delle risorse, le candidature delle scuole, nonché tutta la documentazione prodotta (sia amministrativa che di progetto) dovranno essere caricate su un’apposita piattaforma messa a disposizione dal Ministero (piattaforma “MonitorPimer”).

Per tutte queste iniziative, il Ministero offrirà assistenza alle istituzioni scolastiche, tramite i consueti canali dell’Help Desk Amministrativo Contabile (per problematiche organizzative, amministrative e gestionali) e del Service Desk (per problematiche tecniche).

Concorso Funzionari MI

  • Decreto Dipartimentale 22 luglio 2021, AOODPPR 61
    Concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di complessive n. 304 unità di personale non dirigenziale, a tempo indeterminato, da inquadrare nell’Area funzionale III, posizione economica F1, nei vari profili professionali dei ruoli del personale del Ministero dell’Istruzione (G.U. – IV Serie speciale «Concorsi ed esami» n. 59 del 27 luglio 2021)

Le domande di partecipazione vanno presentate entro le ore 18.00 del 27 agosto 2021 accedendo alla piattaforma disponibile al seguente indirizzo: https://reclutamento.istruzione.it la quale costituisce canale esclusivo di pubblicazione di ogni comunicazione relativa alla procedura di concorso.

Avvio in sicurezza A.S. 2021/2022

Nota 18 agosto 2021, AOODPPR 900
Trasmissione Protocollo di sicurezza a.s. 2021-2022

Protocollo d’Intesa 14 agosto 2021, AOOGABMI 21
Avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19 (Anno Scolastico 2021/2022)


Inviato alle scuole il Protocollo di sicurezza e la relativa nota esplicativa. Tamponi diagnostici per il personale che si trova in condizioni di fragilità

Il Ministero dell’Istruzione ha inviato alle istituzioni scolastiche il Protocollo di sicurezza siglato il 14 agosto scorso con le Organizzazioni sindacali accompagnato da una nota esplicativa che contiene anche indicazioni sul tema dei tamponi diagnostici.

La nota allegata al Protocollo ricorda che il Ministero sta assegnando alle scuole “specifiche risorse per affrontare l’emergenza sanitaria” e garantendo “il costante supporto amministrativo – contabile”. Il documento sottolinea inoltre che il tampone diagnostico rappresenta uno strumento essenziale per monitorare l’andamento dell’epidemia, anche all’interno della comunità scolastica.

Le scuole potranno, dunque, utilizzare parte delle specifiche risorse che saranno loro assegnate destinandole alla copertura dei costi per effettuare tamponi diagnostici “al personale scolastico, impegnato nelle attività in presenza e che si trovi in condizioni di fragilità sulla base di idonea certificazione medica”. Il Ministero, in raccordo con il Commissario straordinario, invierà alle scuole, a breve, uno schema di convenzione tra ASL e singola istituzione scolastica che verrà predisposto d’intesa con il Ministero della Salute, anche con l’obiettivo di semplificare e uniformare le procedure su tutto il territorio.


Scuola, Ministero: nessun tampone gratis ai no vax. Prevista intensificazione della campagna vaccinale

Il Ministero dell’Istruzione precisa che, nel Protocollo d’intesa siglato con le Organizzazioni sindacali, non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax.

Il Protocollo prevede, invece, una corsia preferenziale per il personale che deve ancora vaccinarsi, dunque una intensificazione della campagna vaccinale. Il Protocollo, poi, ricalcando quanto disposto già oggi dalle norme vigenti, consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, di “effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate”.

L’obiettivo è duplice: continuare a contrastare la pandemia, soprattutto attraverso la vaccinazione, e dare supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni che saranno ulteriormente indicate negli accordi con le Aziende Sanitarie Locali, in raccordo con il Ministero della Salute. Il Ministero lavorerà, a valle del Protocollo, per fornire tutte le necessarie specifiche alle scuole.


Il Ministero dell’Istruzione e le Organizzazioni sindacali hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico 2021/2022 nel rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Covid-19.

Seguirà anche una nota tecnica alle scuole che farà riferimento, in particolare, all’utilizzo del green pass

“Stiamo mettendo in campo ogni azione necessaria per assicurare il rientro in aula con interventi mirati e puntuali – sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. L’intesa raggiunta con le Organizzazioni sindacali è un ulteriore tassello e testimonia l’impegno comune per garantire a ogni studentessa e a ogni studente il diritto di poter tornare a frequentare in sicurezza e in presenza la scuola, recuperando il rapporto con i loro compagni, i docenti, la socialità”. 

“Continuiamo a collaborare, ciascuno per la propria parte di responsabilità, per sostenere le istituzioni scolastiche nel loro lavoro, per dare risposte alle famiglie e garantire il diritto allo studio a ogni studente. Abbiamo stanziato già oltre 2 miliardi per il rientro a scuola. Stiamo lavorando da mesi – prosegue Bianchi -. Con il Protocollo appena siglato siamo intervenuti a sostegno delle situazioni e delle persone più fragili. Per quanto riguarda il distanziamento, interveniamo dove ci sono le classi più numerose, che si concentrano soprattutto nelle scuole di secondo grado delle periferie urbane. Abbiamo risorse già stanziate per queste situazioni, fondi che ora distribuiremo rapidamente. Le scuole, poi, in accordo con le Aziende sanitarie locali e il Commissario straordinario, potranno intervenire a favore dei più fragili, specificatamente coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio. Interventi mirati, dunque, a favore delle situazioni più difficili per una scuola che vuole riaprire non dimenticando nessuno”. 

Il Protocollo fa parte degli strumenti messi a disposizione per programmare al meglio il rientro di studentesse e studenti, tiene conto degli ultimi pareri del Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza, delle disposizioni del Ministero della Salute, della normativa vigente

Sono previsti un Help Desk per le scuole, che partirà a fine agosto, e tavoli territoriali di confronto presso gli Uffici Scolastici Regionali per una gestione capillare dell’emergenza. 

Proseguirà la collaborazione con il Commissario straordinario per la fornitura di gel e mascherine, comprese quelle che servono a favorire l’inclusione di alunne e alunni non udenti, così come sarà portata avanti la collaborazione con il Ministero della Salute e i Dipartimenti territoriali di prevenzione per supportare le scuole. Il Ministero dell’Istruzione continuerà a lavorare con quello della Salute anche per garantire una corsia preferenziale per ampliare la platea del personale vaccinato

Confermata la permanenza a casa in caso di temperatura sopra i 37,5° o di altri sintomi influenzali. Sono previste modalità di gestione di ingressi e uscite, in modo da evitare assembramenti, e specifiche indicazioni per la pulizia giornaliera degli spazi

Il Protocollo individua le disposizioni per: aerazione degli spazi (va garantito costantemente il ricambio d’aria, anche attraverso strumenti meccanici), gestione della mensa, svolgimento dei Percorsi per le competenze e per l’orientamento (PCTO), delle attività nei Convitti, nei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), uso dei locali scolastici da parte di soggetti esterni, gestione dei casi sintomatici. Confermato il supporto psicologico e pedagogico-educativo al personale, a studentesse e studenti. 

Il Ministero dell’Istruzione sarà impegnato a dare il massimo sostegno alle scuole, anche garantendo personale ATA a tempo determinato in più, dove necessario, per la gestione dell’emergenza, per sgravare le scuole da eccessivi oneri di gestione. Saranno inoltre messe in capo azioni mirate, come sottolineato dal Ministro Bianchi, per interventi nelle scuole che presentano classi particolarmente numerose.