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Protocollo d’Intesa MIM – Fondazione Uto Ughi

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato il Protocollo d’Intesa con la Fondazione Uto Ughi per promuovere la conoscenza e l’ascolto della musica classica nelle scuole di ogni ordine e grado.

“Con la firma di questo Protocollo, riconosciamo e valorizziamo la musica come elemento chiave per la crescita dei giovani. Abituarsi all’ascolto sin da piccoli significa aprirsi a una dimensione straordinaria dello spirito umano, avvicinarsi a un’arte che non conosce confini e che è in grado, con un linguaggio davvero universale, di abbattere ogni barriera, divenendo importante occasione di inclusione”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Con questo accordo avviamo una collaborazione che sarà certamente proficua. Contribuire a diffondere la conoscenza della grande tradizione musicale classica nelle scuole significa riscoprire anche l’importanza che la musica ha avuto nella storia e nella cultura dei popoli”, ha aggiunto il Ministro.

Il Protocollo, della durata triennale, prevede la promozione di attività e progetti formativi volti a diffondere la conoscenza delle varie potenzialità espressive degli strumenti musicali e lo sviluppo di iniziative in cui la musica diventi un’esperienza di ricerca, creatività, aggregazione e inclusione. Il Ministero si impegna a diffondere il Protocollo attraverso i competenti Uffici scolastici regionali, favorendo l’adesione degli istituti. Per garantire il coordinamento e il monitoraggio delle attività previste, sarà istituito un Comitato paritetico, composto da due membri del Ministero e due membri della Fondazione Uto Ughi.

“Ringrazio il Ministro Valditara per la sua disponibilità e il suo interessamento su questi temi dell’educazione musicale a me particolarmente cari. La musica è un dono prezioso a cui tutti possono e devono accedere. Per questo ho costituito la mia Fondazione. Desidero che i giovani conoscano il grande patrimonio culturale musicale di cui il nostro Paese è ricco, e che possano amare la musica. È fondamentale che abbiano quindi la possibilità di studiare uno strumento e di apprezzare quanto di più bello abbiamo nella vita: la cultura.” Così ha dichiarato il maestro Uto Ughi.

“La nostra Fondazione ha un obiettivo chiaro: rendere la musica classica accessibile a tutti, ma soprattutto ai giovani, che sono il nostro futuro. Con questo protocollo, vogliamo rendere la musica sempre più presente nel percorso formativo ed educativo delle nuove generazioni. Solo facendo conoscere i grandi capolavori, possiamo arricchire il loro percorso di crescita e, nello stesso tempo, coltivare una nuova generazione di appassionati e sostenitori della musica classica”, aggiunge Natascia Chiarlo, Vicepresidente della Fondazione Uto Ughi.

Protocollo d’Intesa MIM – Associazioni partigiane

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il 23 aprile un Protocollo d’intesa, di durata triennale, con l’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (ANPC), Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane (FIAP) e la Federazione Italiana Volontari della Libertà (FIVL) per la promozione di percorsi di formazione sulle origini della Repubblica attraverso gli eventi che hanno portato alla liberazione del nostro Paese.

“Per la prima volta – sottolinea Valditara – per onorare la Resistenza abbiamo deciso come Ministero di non coinvolgere soltanto una delle associazioni partigiane, l’Anpi, ma tutte le associazioni, comprese quelle combattentistiche, che hanno dato vita alla Resistenza”. “Resistenza che”, prosegue Valditara, “coinvolge nei valori di libertà, rispetto verso la persona umana e democrazia espressi nella Costituzione che ne è conseguita l’intera popolazione italiana”.

Il Ministro ricorda anche che “le associazioni partigiane si divisero per motivi politici all’indomani della Costituente. Riconoscere, dunque, a una sola di esse la rappresentanza della lotta partigiana sarebbe storicamente ingiusto e controproducente rispetto alla necessità di una plurale condivisione dei valori della Resistenza da parte di tutti gli italiani”.

In particolare, l’accordo prevede la realizzazione di attività nelle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione per divulgare i valori espressi nella Costituzione così da contribuire alla formazione degli studenti sugli ideali di democrazia e libertà.

Per raggiungere gli obiettivi indicati nel Protocollo sarà istituito un Comitato paritetico composto da tre rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito e tre rappresentanti delle altre parti firmatarie.

Protocollo MIM – Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi David Lazzari hanno firmato oggi un protocollo triennale per supportare il mondo della scuola nelle possibili azioni volte alla prevenzione delle forme di disagio psicologico e di promozione del benessere, considerando gli studenti e le loro famiglie, i docenti, i dirigenti e il personale della scuola.

A seguito dei gravi episodi di violenza che hanno coinvolto giovani e giovanissimi, appare altresì necessario promuovere nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado la cultura del rispetto della persona. Mim e Cnop intendono attuare una proficua collaborazione finalizzata alla prevenzione dei disagi psico-comportamentali di studentesse e studenti, al potenziamento dei percorsi progettuali per l’acquisizione di competenze personali per la vita e alla promozione del benessere psico-relazionale nei confronti di tutti i soggetti della scuola.

Per l’attuazione delle finalità citate le parti si impegnano ad avviare, in via sperimentale, la progettazione di presìdi territoriali di esperti psicologi a supporto delle scuole volti a favorire il superamento delle fragilità evolutive nei contesti scolastici, anche con riferimento alle situazioni di svantaggio sociale e culturale che ostacolano i processi di socializzazione e partecipazione alla vita della comunità scolastica, oltre che a supportare le istituzioni scolastiche nell’attuazione di percorsi progettuali volti a prevenire e contrastare la violenza e il bullismo.

“Ci prendiamo a cuore – ha dichiarato il Ministro Valditara – il benessere psicologico dei nostri giovani con un’azione che coinvolge oggi anche l’Ordine degli Psicologi per aiutare gli studenti a superare fragilità e per favorire il loro successo formativo”.

“Quello stipulato oggi è un protocollo di vasta portata che va incontro alla necessità di una visione di sistema che attraverso la psicologia scolastica si occupi della prevenzione e della promozione delle risorse psicologiche dei nostri giovani, per intercettare precocemente le potenziali situazioni di disagio”. Lo afferma il presidente del CNOP David Lazzari, che aggiunge: “Oggi riprendiamo un percorso concreto per l’inserimento della consulenza psicologica nella scuola a servizio di tutta la comunità scolastica, che è fortemente attesa in particolare dagli studenti e dalle famiglie”, conclude.

Per agevolare la realizzazione degli obiettivi citati nel protocollo sarà costituito un apposito Comitato paritetico, composto da due rappresentanti per ciascuna delle parti e coordinato dal rappresentante del Mim.

Protocollo d’Intesa MIM – Consiglio Nazionale Forense

Per il triennio delle scuole secondarie di secondo grado previsti specifici percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento 

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense Francesco Greco hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa di durata triennale per avviare in maniera congiunta progetti volti a promuovere all’interno delle scuole azioni di educazione alla cittadinanza e alla legalità, al rispetto di genere e iniziative a contrasto di ogni forma di discriminazione.

Le attività avranno a oggetto un primo approccio alla Costituzione della Repubblica italiana, lo sviluppo del senso di legalità e l’etica della responsabilità, l’esercizio della cittadinanza attiva e il diritto di parola, il rispetto delle persone.

Per gli studenti del triennio delle scuole secondarie di secondo grado sono previsti specifici percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, all’interno dei quali i ragazzi (tramite convenzioni ad hoc tra i Consigli degli ordini territoriali degli Avvocati e gli istituti scolastici) potranno fare esperienza pratica di quanto appreso in classe, svolgendo attività presso l’Ordine forense.

“Questo protocollo – ha dichiarato il Ministro Valditara – ha l’obiettivo di trasmettere ai giovani i principi fondamentali che regolano la nostra società e che stanno alla base del corretto vivere civile: il rispetto delle persone e delle regole, l’esercizio del diritto di parola come presupposto irrinunciabile di ogni libertà, la conoscenza della nostra Costituzione, che mette la persona al centro dell’ordinamento giuridico, la conoscenza dei principi fondanti lo Stato di diritto. La scuola è uno strumento fondamentale per la trasmissione di questi valori: dobbiamo sempre tenere a mente che la legalità si sviluppa a partire dall’istruzione e dall’educazione delle giovani generazioni”.

“Con questo protocollo – ha dichiarato il Sottosegretario all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti – si intende introdurre e a scuola la cultura della legalità e il rafforzamento dell’educazione giuridica. Dotare gli studenti di tali conoscenze li aiuta a sviluppare un pensiero critico applicabile al quotidiano e li stimola a considerare la giustizia come un impegno collettivo, oltre che un ideale. Da avvocato ritengo anche che l’approfondimento della figura del legale nell’istruzione superiore possa essere da supporto ad una professione spesso connotata da stereotipi, aiutando a comprendere l’importanza di questo ruolo nel mantenimento dello stato di diritto e nella tutela dei diritti individuali”.

“Con la firma di questo accordo – ha dichiarato il Presidente del CNF Greco – l’avvocatura, ancora una volta, privilegia il proprio ruolo sociale e trova le giuste energie per accompagnare le giovani generazioni in un percorso di crescita consapevole. Si tratta di una intesa che si rinnova e che ha già prodotto strumenti didattici a cura degli avvocati degli Ordini territoriali, come la sfida di dialettica “Torneo del Dire e Contraddire”, quest’anno alla sua quarta edizione”.

“Il protocollo – ha dichiarato la Coordinatrice della commissione CNF Educazione alla legalità, Federica Santinon – ha un grande valore sotto il profilo simbolico perché gli avvocati sono identificati, anche dal Mim, come custodi della legalità e idonei a trasmettere, a partire dai bambini, i valori civici e i princìpi costituzionali”.

Dichiarazione comune di intenti italo-tedesca

È stato oggi finalizzato, con le firme del Ministro federale dell’Istruzione e della Ricerca, Bettina Stark-Watzinger, e del Ministro federale del Lavoro e degli Affari sociali, Hubertus Heil, per parte tedesca, e del Ministro dell’Istruzione e del Merito Italiano, Giuseppe Valditara, e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano, Marina Elvira Calderone, per parte italiana, il rinnovo della Dichiarazione comune di intenti concernente la cooperazione tra i due Paesi nei campi dell’Istruzione e formazione professionale, dei servizi pubblici per il lavoro e delle politiche attive del mercato del lavoro.

La sottoscrizione della Dichiarazione di intenti costituisce un primo fondamentale seguito operativo del Piano d’Azione Italo-tedesco sottoscritto lo scorso 22 novembre dai due Capi di Governo. Nell’attuale contesto segnato da sfide di carattere trasversale che caratterizzano e accomunano i rispettivi mercati del lavoro, quali la diminuzione della popolazione in età lavorativa e la crescente mancanza di manodopera qualificata per sostenere le transizioni digitale e verde, Italia e Germania si impegnano a continuare e rafforzare la collaborazione nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale. In particolare, i due Paesi promuoveranno lo scambio di esperienze e buone pratiche in percorsi di formazione duale, inclusione giovanile, “empowerment” femminile, mobilità lavorativa e servizi per l’impiego, definendo specifici ambiti di collaborazione che qualificano il rapporto tra i rispettivi Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro e delle Politiche Sociali in modo proattivo.

L’obiettivo di rafforzare gli scambi e la collaborazione sui centri pubblici per l’impiego e sui temi dell’inclusione sociale e del mercato del lavoro, sull’istruzione e formazione professionale, con un focus anche sul sistema duale, costituisce inoltre un importante contributo dell’Italia e della Germania alle iniziative promosse nell’ambito della comune partecipazione all’Unione Europea, per dare concreta attuazione all’Anno Europeo delle Competenze.

Protocollo d’Intesa ACEA – MIM

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e l’Amministratore delegato e Direttore generale di ACEA, Fabrizio Palermo, hanno sottoscritto il 27 febbraio un Protocollo d’intesa triennale per promuovere attività per l’educazione a un corretto utilizzo delle risorse idriche negli istituti primari e secondari di I grado.

Il progetto educativo ha come obiettivo la formazione e l’informazione sui valori della salvaguardia e dell’uso consapevole dell’acqua. Saranno approfondite le tematiche legate al ciclo idrico (captazione, distribuzione e qualità dell’acqua); agli utilizzi negli ambiti industriale, agricolo e domestico; all’approvvigionamento e al riuso; alle infrastrutture, come acquedotti e dighe; all’applicazione dell’innovazione tecnologica e dell’Intelligenza Artificiale nella gestione ottimale del sistema idrico.

Il Protocollo prevede tra l’altro format e quiz interattivi, materiali video e fotografici destinati agli studenti per illustrare tutte le fasi operative del ciclo idrico e anche sessioni specifiche di formazione destinate ai docenti. Verrà inoltre promosso un contest dedicato al “tema dell’acqua quale risorsa”. ACEA metterà a disposizione a livello nazionale il know-how e le competenze sviluppati in oltre venti anni di lavoro al fianco di studenti e insegnanti delle scuole romane.

“L’acqua”, ha dichiarato il Ministro Valditara, “è essenziale per la sicurezza alimentare e la tutela dell’ecosistema. Vogliamo partire dalle scuole per affermare l’importanza di questa risorsa fondamentale affinché i ragazzi si abituino a farne un uso consapevole e oculato.  Avere cura delle risorse naturali è un tassello fondamentale dell’educazione civica e ringrazio ACEA per il suo decisivo apporto a questo progetto”.

“ACEA si impegna nello sviluppo di un progetto che considera di grande valore poiché contribuisce a sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale, della tutela e del corretto utilizzo della risorsa idrica”, ha dichiarato Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di ACEA. “L’accordo costituisce una novità in ambito europeo poiché vede un’azienda come ACEA, primo operatore idrico nazionale, porre la propria esperienza al servizio dell’azione educativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’iniziativa di oggi conferma anche l’impegno che ACEA ha assunto con l’introduzione della Carta della Persona, che mette al centro il cittadino come destinatario dei servizi pubblici essenziali. È necessario un maggior coinvolgimento dei giovani per affermare la cultura dell’uso sostenibile dell’acqua affinché, adottando stili di vita rispettosi, si possa incidere sul cambiamento climatico, formando i cittadini di domani.”

Protocollo d’Intesa MIM – GdF

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e il Comandante Generale della Guardia di finanza Andrea De Gennaro hanno sottoscritto oggi al Ministero un Protocollo d’intesa per il contrasto ai “diplomifici”.

La collaborazione avviene nell’ambito del Piano straordinario di verifica della permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità scolastica negli istituti autorizzati ad attivare corsi di Scuola secondaria di II grado, avviato dal MIM. Il Ministero rafforzerà così la prevenzione e il contrasto delle irregolarità.

Il nuovo accordo rappresenta il consolidamento di una collaborazione già in essere tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e la Guardia di finanza che da anni operano, fianco a fianco, in un progetto teso a promuovere la legalità economica, con percorsi formativi nelle scuole.

“Oggi compiamo un ulteriore passo nel contrasto ai diplomifici, ovvero a scuole che non svolgono vera attività formativa, violano la legge e danneggiano gli studenti. Danneggiano altresì il buon nome delle scuole paritarie che sono nella grande maggioranza istituzioni serie. Il Piano straordinario che abbiamo attivato per vigilare sul rispetto dei requisiti richiesti per la parità scolastica viene reso ancor più efficace da questa collaborazione con la Guardia di finanza, che ringrazio. Allo stesso tempo, prosegue la nostra azione legislativa per eliminare le storture che hanno permesso la nascita del fenomeno dei “diplomifici” e per affermare la cultura della legalità nell’istruzione”, ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara.

Protocollo d’Intesa MIM – Fondazione Compagnia di San Paolo

L’utilizzo e l’elaborazione dei numerosi dati disponibili presso le istituzioni scolastiche può permettere di individuare precocemente gli studenti e le studentesse a rischio di dispersione scolastica implicita ed esplicita, al fine di realizzare azioni a sostegno dell’apprendimento, con particolare riguardo alla prevenzione dell’insuccesso: queste le finalità del Protocollo firmato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dal Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo Francesco Profumo e dalla Presidente della Fondazione per la Scuola Giulia Guglielmini.

La sperimentazione prevede che si agisca su due piani: da una parte, l’implementazione di una piattaforma di raccolta, interrogazione e visualizzazione dei dati a servizio dei dirigenti e docenti e, dall’altra, l’erogazione di innovativi e robusti percorsi di aggiornamento professionale sul tema dell’utilizzo dei dati e delle potenzialità dell’intelligenza artificiale anche in campo didattico ed educativo.

Le iniziative previste dal Protocollo si sviluppano presso istituzioni scolastiche della Scuola primaria e della Scuola secondaria di primo e di secondo grado, ubicate nelle città di Torino, Genova, Savona e in una ulteriore città capoluogo di provincia in Piemonteche sarà definita a breve.

La sperimentazione rientra nell’ambito dell’iniziativa Città dell’Educazione, che il Gruppo Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con numerosi soggetti locali e nazionali, ha lanciato per promuovere l’idea che l’educazione sia al centro delle trasformazioni dei territori e per rafforzare l’offerta di servizi personalizzati di cura, crescita e apprendimento per le fasce di età 0-6, 6-16, 16+.

“Per contrastare la piaga della dispersione scolastica – ha dichiarato Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito – occorre avere informazioni precise sull’impatto del fenomeno nelle singole scuole e nei territori. Questa proficua collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo e la Fondazione per la Scuola favorirà la conoscenza di dati aggiornati sugli istituti scolastici interessati. Obiettivo è infatti intervenire con politiche mirate. Grazie ad un’apposita piattaforma, il materiale raccolto resterà a disposizione delle scuole, che potranno servirsene anche in futuro. Alleanza pubblico – privato, tecnologie digitali e personalizzazione dell’apprendimento ci aiuteranno a colmare il divario tra le varie aree del nostro Paese”.

“L’investimento nei nostri sistemi educativi, l’apprendimento continuo e l’aggiornamento delle competenze di tutte le persone, in particolare di quelle delle giovani generazioni diventano una priorità fondamentale per il nostro Paese e per i nostri territori”– ha dichiarato Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo – “Il grande programma Città dell’educazione lancia ai nostri territori una sfida epocale per i prossimi cinque anni: quella di mettere l’educazione al centro delle politiche di crescita delle nostre città, con lo sviluppo di tre macro-interventi. Il primo nel campo della cura e dell’educazione dei bambini da 0 a 6 anni, anche per contrastare il fenomeno della denatalità; il secondo nell’ambito della promozione di opportunità educative e formative per bambini e bambine, ragazzi e ragazze da 6 a 16 anni; il terzo rivolto alla valorizzazione e rimotivazione di giovani dai 16 anni per accompagnarli in percorsi formativi e professionali coerenti con le loro aspirazioni. La piattaforma dei dati che intendiamo costruire in strettissima collaborazione con il Ministero, con le scuole e con i territori ci consentirà di prevenire la dispersione scolastica in modo da realizzare interventi personalizzati con forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità”.

“La formazione di alto livello per dirigenti e docenti sull’uso strategico dei dati che accompagnerà la sperimentazione e implementazione della piattaforma, sosterrà le scuole nella individuazione precoce dell’abbandono e, insieme con tutta la comunità educante, nella progettazione di percorsi di apprendimento flessibili, incisivi e dall’esito misurabile”ha affermato Giulia Guglielmini, Presidente della Fondazione per la Scuola.

La Fondazione Compagnia di San Paolo nasce con finalità filantropiche, per favorire lo sviluppo culturale, civile ed economico, grazie ai frutti del proprio patrimonio. La Fondazione agisce per perseguire tre obiettivi: Cultura, Persone e Pianeta, che sono a loro volta declinati su quattordici missioni www.compagniadisanpaolo.it

La Fondazione per la Scuola, ente strumentale della Fondazione Compagnia di San Paolo è un ente di formazione ed un ente di ricerca riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che collabora con università e centri di ricerca a livello nazionale e internazionale, al fine di orientare la sua azione innovatrice nei confronti del sistema scolastico e alimentare nuove progettualità basate su solide evidenze scientifiche.

La Fondazione per la Scuola è un ente di formazione e un ente di ricerca riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito che collabora con università e centri di ricerca a livello nazionale e internazionale, al fine di orientare la sua azione innovatrice nei confronti del sistema scolastico e alimentare nuove progettualità basate su solide evidenze scientifiche https://www.fondazionescuola.it/

Protocollo d’intesa MIM – Rondine Cittadella della Pace

Siglato l’accordo che vede l’impegno del MIM nella promozione di Sezione Rondine e la diffusione del Metodo Rondine nelle scuole italiane, anche attraverso la creazione di reti nazionali e internazionali
Una sperimentazione che rimette al centro la relazione educativa docente-discente e forma gli studenti alla trasformazione creativa dei conflitti, una scuola inclusiva che promuove la cultura della pace e del dialogo

«Nel corso degli anni il Metodo Rondine si è rivelato utile ed efficace nella costruzione di un dialogo costruttivo tra docente e studente, per la serenità dell’ambiente scolastico, nel contrasto al bullismo e nella creazione di un ambiente accogliente che favorisca l’apprendimento. Per questo sono felice di rinnovare l’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e Rondine: i metodi educativi e l’approccio didattico proposti si inseriscono pienamente nel progetto cui ho iniziato a lavorare sin dal primo giorno del mio incarico di Ministro: valorizzare il merito nella scuola italiana, creando le condizioni perché tutti i ragazzi possano far sbocciare i loro talenti individuali sulla base delle proprie qualità».

Così Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, in occasione della firma del Protocollo d’intesa sulle sezioni Rondine, avvenuta ieri a Roma alla presenza di Franco Vaccari, Presidente di Rondine Cittadella della Pace, e di una delegazione dell’associazione.

L’accordo è teso a promuovere i valori del dialogo, dell’inclusione, della convivenza pacifica, della cittadinanza attiva e digitale, a favorire la diminuzione della dispersione scolastica e agevolare la lotta al bullismo e alla violenza nelle scuole, per promuovere uno sviluppo rispettoso dell’ambiente attraverso le più avanzate tecnologie amiche della natura, coerente con la missione di Rondine e del MIM. Tutto ciò al fine di potenziare la dimensione della formazione come condizione irrinunciabile e affermare una visione condivisa della persona e della famiglia umana verso una cultura del dialogo e della pace.

Sezione Rondine è una sperimentazione che rimette al centro la relazione educativa docente-discente, per uno sviluppo umano integrale. Un triennio o un quinquennio sperimentali che le Scuole secondarie italiane di secondo grado potranno attivare al fine di proporre un’offerta educativa e formativa centrata sul Metodo Rondine per la trasformazione creativa dei conflitti.

«La firma del Protocollo tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e Rondine Cittadella della Pace – ha sottolineato Franco Vaccari, Presidente dell’associazione – è un passo avanti nella sperimentazione e attuazione del Metodo Rondine, un metodo certificato e validato ogni anno, nelle scuole italiane, lì dove è necessario favorire habitat relazionali per generare un clima capace di disincentivare la dispersione e l’abbandono, individuando nella scuola il luogo prediletto alla costruzione di relazioni di fiducia che portino lo studente a un personale percorso di crescita».

Alla firma, oltre a due studenti di Rondine, presente anche Alberto Belli Paci, figlio della Senatrice Liliana Segre, la quale nel 2020 ha rilasciato a Rondine la sua ultima testimonianza pubblica. Sezione Rondine oggi raccoglie il testimone della sua memoria continuando a promuovere l’impegno contro l’indifferenza di cui la Segre è stata promotrice per tutta la sua vita.

Un metodo maturato dall’esperienza ultraventennale di Rondine Cittadella della Pace, che ogni anno forma giovani provenienti da Paesi in guerra o in situazioni post-belliche che accettano di convivere col “nemico” per superare le ragioni dell’odio e tornare nei propri Paesi come leader di pace. Sono oltre 300 i giovani internazionali che si sono formati al Metodo Rondine applicato poi dal 2016 per la prima volta al percorso formativo degli adolescenti italiani, attraverso il progetto «Quarto Anno Rondine (QAR)», riconosciuto dal Ministero come percorso di sperimentazione per l’innovazione metodologico-didattica (DM 500/2015).

La Sezione Rondine, avviata nel 2021 grazie alla collaborazione con le scuole della Provincia di Arezzo e dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale, rappresentati alla firma del Protocollo dal dirigente Roberto Curtolo, oggi vede già 37 classi in 25 scuole in 15 regioni e oltre 500 docenti formati al Metodo Rondine in tutta Italia.

La Sezione Rondine
Le parole chiave di Sezione Rondine sono: relazione, conflitto e gruppo classe. La relazione vissuta, scambiata e rigenerata costantemente tra docente e alunno, dove il conflitto non è visto come una minaccia ma come condizione ordinaria e risorsa potenziale per una maggiore coesione del gruppo classe, il quale così diventa un laboratorio sull’umano accedendo a ogni tipologia di dinamica relazionale.

Le Sezioni Rondine sono il frutto di un lavoro di co-progettazione dei docenti che, tenendo conto dell’identità dell’Istituto scolastico e dei bisogni specifici del territorio, definisce un percorso scolastico/educativo che permetterà a ogni studente di abitare i conflitti in maniera generativa e positiva, con attenzione alla specificità del contesto, anche attraverso l’operato del tutor di classe.

Docenti e tutor di classe sono le due colonne portanti della sperimentazione: facilitatori relazionali che sanno guidare gli studenti nella conflittualità, accelerazione e complessità di questo mondo, con sguardo globale e cura per il proprio territorio di appartenenza.

Autonomia e rispetto, libertà e responsabilità“cuciono” la dimensione individuale a quella collettiva e creano le basi per una nuova comunità educante che rimette al centro la scuola.

Il percorso didattico denominato “Percorso Ulisse”integra l’apprendimento delle nozioni cognitive (cognitive skills) con le abilità trasversali (soft skills) e quelle che aiutano ad affrontare la quotidianità (life skills). Ogni disciplina intrecciata all’altra interroga e guida gli studenti a comprendere chi sono (per mettere a fuoco i propri punti di fragilità e forza e la creatività nel trasformare i conflitti), cosa possono dare (per sviluppare servizio e cura) e cosa possono fare per se stessi e per gli altri (per sviluppare la propria vocazione professionale), in una ricerca del proprio progetto futuro che apra più opzioni di essere e di fare.

Protocollo d’Intesa MIM, MIT e FS

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (FS) hanno siglato un protocollo d’intesa per promuovere iniziative e collaborazioni tra mondo della scuola e mondo delle imprese così da individuare soluzioni concrete per affrontare il crescente problema del disallineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle in uscita dai percorsi scolastici e formativi. Una differenza tra domanda e offerta che nel 2022 ha coinvolto oltre 2 milioni di persone e che costituisce un ostacolo alla ricerca di personale competente e preparato.

L’accordo interistituzionale è stato firmato nella sede del MIT dal Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e dall’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris.

L’intesa, di durata triennale, prevede diverse iniziative per promuovere l’informazione, il dialogo e la coprogettazione di percorsi e strumenti che rispondano all’esigenza di formare profili professionali adeguati ai fabbisogni occupazionali e per promuovere progetti operativi con le scuole e le regioni. L’obiettivo è quello di costruire progressivamente una filiera sempre più integrata della formazione professionale.

Strumento principale il potenziamento del raccordo tra mondo della scuola e mondo delle imprese attraverso momenti di confronto, che avranno lo scopo di contribuire nel tempo a colmare il divario tra le competenze richieste dalle imprese e quelle acquisite al termine del percorso scolastico, promuovendo una maggiore consapevolezza delle prospettive occupazionali e di crescita futura per le figure professionali di settore. Il protocollo prevede anche la promozione di percorsi formativi che utilizzino la didattica laboratoriale per sviluppare le competenze strategiche e la creazione di un monitoraggio tra i Ministeri sulle esperienze attivate e sui risultati conseguiti.

Le iniziative previste dall’accordo si inseriscono in un contesto che vede il fenomeno del mismatch tra domanda e offerta di lavoro in costante crescita. Il fenomeno è stato accelerato dalla pandemia e riguarda circa 1,3 miliardi di persone in tutto il mondo, con il rischio di riduzione della produttività a livello globale del 6%. Si stima che, a livello nazionale tra il 2023 e il 2027, il 34,3% del fabbisogno occupazionale richiederà personale con un livello di formazione terziaria, universitaria o professionalizzante e il 48,1% riguarderà profili con un livello di formazione secondaria di secondo grado di tipo tecnico-professionale.

L’accordo interistituzionale segna l’inizio di una nuova cooperazione strategica e sostenibile, costituendo un importante passo verso la costruzione di un futuro lavorativo più inclusivo, solido e allineato alle esigenze del mercato.

Protocollo d’Intesa AICA e MIM

Protocollo d’Intesa MIM – AICA (31.7.23)
Promuovere e sostenere lo sttiluppo della cultura dell’innovazione digitale e la dffisione delle competenze digitali per studenti, docenti e personale non docente delle scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale


Competenze Digitali Certificate e Cultura dell’Innovazione nella Scuola: AICA e MIM firmano il nuovo Protocollo d’Intesa 2023-2026

Un nuovo protocollo d’intesa volto a promuovere e sostenere lo sviluppo della cultura dell’innovazione e la diffusione delle competenze digitali è stato sottoscritto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e da AICA – Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico. Il nuovo accordo segue e amplia la proficua collaborazione sancita dai precedenti protocolli, a partire dal primo che risale al dicembre 1999, nel quale le parti si impegnavano a diffondere in Italia le competenze informatiche secondo lo standard ICDL (allora ECDL) e a definire congiuntamente un syllabus delle competenze informatiche (documento che descrive il set minimo di conoscenze e abilità di base) da inserire nei curricula scolastici.

Da allora sono passati quasi 24 anni e da oggi, per il prossimo triennio, AICA e il Ministero dell’Istruzione e del Merito continueranno a lavorare insieme concretamente con l’obiettivo di sostenere la diffusione delle competenze digitali certificate nel mondo dell’Istruzione, sia tra i docenti e il personale non docente delle scuole di ogni ordine e grado, sia tra gli studenti di tutto il territorio nazionale. In Italia questa collaborazione così intensa e continuativa con il Ministero nel definire e diffondere le competenze digitali non ha eguali nell’ambito degli Enti di certificazione.

Le novità – Il nuovo Protocollo, ribadendo l’impegno congiunto su iniziative storiche, come il progetto ormai decennale delle Olimpiadi Italiane di Informatica e il Convegno annuale AICA Didamaticarichiama esplicitamente il Quadro delle Competenze Europee Digitali per i Cittadini (DigComp) una “matrice” introdotta dall’Unione Europea nel 2013 e successivamente modificata e integrata, che definisce le competenze digitali necessarie per partecipare attivamente nella società digitale in rapida evoluzione, alla cui definizione ha preso parte in maniera attiva la Fondazione ICDL, organismo internazionale di cui fa parte AICA. In particolare, il nuovo accordo conferisce una particolare rilevanza alla valorizzazione della qualità delle certificazioni digitali attraverso la definizione di parametri qualitativi verificabili. Ciò significa poter garantire ai cittadini che le certificazioni ICDL saranno attentamente valutate e, se risponderanno ai suddetti criteri, rappresenteranno titoli inequivocabili grazie ai quali poter dimostrare di possedere abilità e conoscenze digitali necessarie nel mondo della scuola e del lavoro.

Il Protocollo per il prossimo triennio ha inoltre tra gli obiettivi fornire un supporto concreto alle Scuole per nuove progettualità connesse alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per attivare processi di innovazione didattica e digitale, anche attraverso nuovi strumenti di assessment delle competenze digitali, vera novità introdotta da AICA nel corso del 2023.

Steam e Cybersecurity – Il Protocollo prevede anche azioni di sostegno a iniziative che diffondano la cultura e le competenze per la diffusione dei concetti di Coding, Robotica Educativa e, più in generale delle STEAM, e la cultura e le competenze per la sicurezza digitale e la navigazione sicura in rete da parte degli studenti.

Comitato Congiunto – Anche in questo protocollo viene confermata l’istituzione del Comitato congiunto MIM-AICA con il compito di programmare e pianificare tutte le attività e le iniziative delineate nel Protocollo.

Durata – L’accordo, sottoscritto dal Direttore Generale del MIM per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, Fabrizio Manca, e dal Presidente di AICA, Antonio Piva, ha una durata di tre anni, durante i quali si prevede un ulteriore e significativo impulso per l’innovazione e la crescita delle competenze digitali nelle scuole italiane.

Questo accordo ribadisce l’impegno condiviso tra MIM e AICA nel contribuire alla creazione di una società preparata, attenta e competente, premessa per lo sviluppo di ogni Paese. L’accento è sull’uso consapevole delle tecnologie, ancor più necessario data la diffusione capillare degli smartphone, e sul valore cruciale del digitale come elemento fondamentale per esercitare pienamente la cittadinanza. L’impegno di AICA si traduce nell’offrire opportunità di apprendimento e preparazione digitale a tutti i livelli. In questo scenario, ICDL continua a essere lo standard di riferimento nel mondo delle certificazioni digitali”, afferma con soddisfazione il Presidente di AICA, Antonio Piva.

L’accordo appena sottoscritto con AICA si basa sulla condivisione di obiettivi fondamentali e irrinunciabili per le scuole che, nell’ambito della propria autonomia, grazie a questa intesa, potranno fruire di maggiori e migliori risorse per promuovere la cultura digitale e la diffusione delle competenze digitali, quanto mai necessarie per costruire adeguati raccordi con il mondo del lavoro”, dichiara il Direttore Generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione del MIM, Fabrizio Manca.

Protocollo d’Intesa MIM – AICA (31.7.23)

Protocollo d’Intesa fra Ministero dell’istruzione e del merito e AICA (Associazione italiana per l’informatica ed il calcolo automatico)

Promuovere e sostenere lo sttiluppo della cultura dell’innovazione digitale e la dffisione delle competenze digitali per studenti, docenti e personale non docente delle scuole di ogni ordine e grado del territorio nazionale.

Protocollo d’intesa tra MIM e CNEL

È stato siglato il 27 luglio 2023 un Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), che punta a individuare gli strumenti più efficaci per ridurre il disallineamento tra formazione e domanda di lavoro e favorire il passaggio dal mondo della scuola a quello professionale. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e il Presidente del CNEL Renato Brunetta si impegnano a monitorare gli effetti della riforma dell’orientamento scolastico prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Protocollo prevede, tra le altre cose, un approfondimento dei percorsi di orientamento dei giovani, della conoscenza sulle nuove professionalità e opportunità occupazionali. Nell’ambito dell’accordo verranno quindi elaborati studi e analisi di impatto sull’attuazione di quanto previsto dalle linee guida per l’orientamento adottate con il DM 22 dicembre 2022.

Pertanto, MIM e CNEL istituiranno un Comitato di coordinamento paritetico, composto da tre membri per ciascuna delle parti e costituito con provvedimento del competente Dipartimento del MIM.

“Il Protocollo rappresenta un nuovo passo verso il superamento del divario tra domanda e offerta di lavoro. In quest’ottica si inserisce la riforma dell’orientamento che abbiamo predisposto a partire dal prossimo anno scolastico, con l’introduzione di docenti formati per guidare studenti e famiglie nella scelta del percorso professionale. La scuola deve porre al centro il futuro dei giovani nel mondo del lavoro: deve aprirsi alle opportunità offerte dal territorio e alla domanda delle aziende, anche attraverso l’insegnamento di esperti, tecnici e professionisti provenienti dal mondo imprenditoriale”, ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara.

“Inizia oggi un percorso condiviso tra il CNEL e il Ministero dell’Istruzione e del Merito su uno dei temi di maggiore rilevanza per il panorama economico e lavorativo del nostro Paese, tanto più perché stiamo attraversando un momento storico caratterizzato da profonde quanto rapide transizioni: la transizione ecologica e quella digitale ne sono un esempio. In questo contesto, risulta fondamentale la capacità del mondo della scuola e dell’istruzione di adattarsi alle nuove esigenze del mondo del lavoro, su cui inevitabilmente si ripercuotono questi cambiamenti. Su questi temi, il CNEL può offrire al Ministero e al Ministro Giuseppe Valditara l’esperienza e le competenze dei propri esperti, ai fini di un’analisi della situazione quanto più approfondita ed esaustiva”, ha commentato il Presidente del CNEL, Renato Brunetta.

Protocollo d’intesa tra MIM e ASviS

Ptrotocollo d’Intesa MIM – ASviS (26.7.23)

Promuovere la diffusione della cultura dello sviluppo sostenibile per una piena realizzazione degli Obiettivi dell’Agenda 2030


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile hanno firmato un nuovo protocollo d’intesa per il prossimo triennio per diffondere, attraverso il sistema educativo, la cultura dello sviluppo sostenibile, “indispensabile per una piena realizzazione dell’Agenda 2030 concordata nel 2015 dai 193 Paesi delle Nazioni Unite”. Il protocollo indica come prioritario l’obiettivo di realizzare il progressivo inserimento dell’educazione allo sviluppo sostenibile nei curricoli di ogni ordine e grado, a partire dall’insegnamento dell’educazione civica, valorizzando tra l’altro i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), nonché lo studio delle discipline Stem anche in un’ottica di sostenibilità.

Sottoscritto dal Ministro Giuseppe Valditara e dal presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini, il protocollo conferma il lavoro comune tra Ministero e ASviS avviato nel 2016, che negli anni ha permesso di far conoscere e valorizzare l’Agenda 2030 dell’Onu nel sistema educativo italiano, in linea con le raccomandazioni dell’Unesco e dell’Unione europea.

“Grazie a questo legame di fiducia, l’ASviS ha dato un contributo determinante all’inserimento dell’educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale nella legge 92/2019 sull’educazione civica, nonché allo sviluppo di un approccio didattico integrato sui contenuti e i valori dell’Agenda 2030”, spiega il presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini, ricordando la modifica della Costituzione Italiana che, dallo scorso anno, tra i suoi principi fondamentali menziona la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni.

Protocollo di Intesa 3 luglio 2023, AOODPIT 2850

Protocollo di Intesa tra
il Ministero dell’Istruzione e del Merito e
l’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” – Rete degli Istituti per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea

“Sviluppo di competenze in ambito storico-sociale per un consapevole esercizio dei diritti e dei doveri di cittadinanza”