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Decreto Direttoriale 4 maggio 2023, AOODGPOC 56

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per la progettazione organizzativa, l’innovazione dei processi amministrativi, la comunicazione e i contratti

IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO
di concerto con
IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA e
IL MINISTERO DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

BANDO
per la selezione di Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, in forma singola o associata, per la realizzazione di progetti finalizzati alla diffusione dei valori della tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile nell’ambito del «Programma #iosonoAmbiente»

Luoghi e Spazi – Ambiente e benessere dei bambini

UNICEF/nuova Report Card 17: i consumi eccessivi nei Paesi più ricchi del mondo stanno distruggendo l’ambiente dei bambini a livello globale 

  • Se tutti i cittadini del mondo consumassero le risorse al ritmo dei paesi dell’OCSE e dell’UE, sarebbe necessario l’equivalente di 3,3 pianeti Terra per mantenere i livelli di consumo.  
  • Oltre 20 milioni di bambini in questo gruppo di paesi hanno livelli elevati di piombo nel loro sangue. In Belgio, Repubblica Ceca, Israele, Paesi Bassi, Polonia e Svizzera oltre 1 bambino su 12 è esposto a elevato inquinamento da pesticidi.  
  • In Islanda, Lettonia, Portogallo e Regno Unito, 1 bambino su 5 è esposto a umidità o muffa a casa, mentre a Cipro, in Ungheria e Turchia più di 1 bambino su 4 ne è esposto.
  • L’Italia si colloca 6° su 39 paesi nella classifica generale delle condizioni ambientali che influenzano il benessere dei bambini nei paesi industrializzati. Oggi Webinar di presentazione del Rapporto per l’Italia (dalle h.16,30) con intervento di Ilaria Fontana, Sottosegretario del Ministero della Transizione Ecologica.  

24 maggio 2022 – Secondo l’ultima Report Card pubblicata oggi dal Centro di Ricerca UNICEF Innocenti, la maggior parte dei Paesi ricchi sta creando condizioni malsane, pericolose e nocive per i bambini di tutto il mondo. La Innocenti Report Card 17: “Luoghi e Spazi – Ambiente e benessere dei bambini” mette a confronto i risultati ottenuti da 39 Paesi dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e dell’Unione Europea (UE) nel fornire ambienti sani ai bambini. Il rapporto presenta indicatori come l’esposizione a inquinanti nocivi, tra cui aria tossica, pesticidi, umidità e piombo; l’accesso alla luce, agli spazi verdi e a strade sicure; il contributo dei Paesi alla crisi climatica, al consumo di risorse e allo smaltimento dei rifiuti elettronici.  

Il rapporto afferma che se tutti i cittadini del mondo consumassero le risorse al ritmo dei paesi dell’OCSE e dell’UE, sarebbe necessario l’equivalente di 3,3 pianeti Terra per mantenere i livelli di consumo. Se tutti consumassero le risorse al ritmo di Canada, Lussemburgo e Stati Uniti, sarebbero necessari almeno 5 pianeti Terra.  

Sebbene Spagna, Irlanda e Portogallo occupino i primi posti della classifica generale, tutti i Paesi dell’OCSE e dell’UE non riescono a garantire ambienti sani a tutti i bambini in tutti gli indicatori. Alcuni dei Paesi più ricchi, tra cui l’Australia, il Belgio, il Canada e gli Stati Uniti, hanno un impatto grave e diffuso sull’ambiente globale – sulla base delle emissioni di CO2, dei rifiuti elettronici e del consumo complessivo di risorse pro capite – e si collocano agli ultimi posti anche per la creazione di un ambiente sano per i bambini all’interno dei loro confini.  Al contrario, i Paesi meno ricchi dell’OCSE e dell’UE in America Latina e in Europa hanno un impatto molto più basso a livello mondiale.  

“La maggior parte dei Paesi ricchi non solo non riesce a fornire ambienti sani ai bambini all’interno dei propri confini, ma contribuisce anche alla distruzione degli ambienti in cui vivono i bambini in altre parti del mondo”, ha dichiarato Gunilla Olsson, Direttore del Centro di Ricerca UNICEF Innocenti. “In alcuni casi, vediamo che i Paesi che forniscono ambienti relativamente sani per i bambini nel proprio paese sono tra i maggiori responsabili dell’inquinamento che distrugge gli ambienti dei bambini all’estero”. 

ITALIA – il nostro paese si colloca 6° su 39 paesi nella classifica generale delle condizioni ambientali che influenzano il benessere dei bambini nei paesi industrializzati. In particolare, l’Italia risulta in una posizione buona (7°) per quanto riguarda “inquinamento dell’aria e dell’acqua e avvelenamento da piombo” e in posizioni medie (16° e 14°) per “sovraffollamento, spazi verdi urbani e sicurezza stradale” e “‘numero di pianeti Terra consumati’, produzione di rifiuti elettronici ed emissioni di CO2 basate sui consumi”. Le maggiori criticità sono legate alla situazione abitativa: in particolare, la percentuale di famiglie con bambini che hanno difficoltà a riscaldare la propria abitazione (10%), le famiglie che vivono in un’abitazione sovraffollata (18,9%), la percentuale di bambini sotto i 6 anni che vivono in condizioni di disagio abitativo grave (5,9%) e le condizioni di sovraffollamento nel 20% delle famiglie con il più basso reddito (24,3%). 

Ulteriori risultati includono: 

  • Oltre 20 milioni di bambini in questo gruppo di paesi hanno livelli elevati di piombo nel loro sangue. Il piombo è una delle sostanze tossiche ambientali più pericolose. 
  • La Finlandia, l’Islanda e la Norvegia si posizionano nel primo terzo della classifica nel fornire un ambiente sano per i loro bambini ma finiscono nell’ultimo terzo nella classifica per quanto riguarda “Il mondo in generale”, con alti tassi di emissione, rifiuti elettronici e consumi. 
  • In Islanda, Lettonia, Portogallo e Regno Unito, 1 bambino su 5 è esposto a umidità o muffa a casa, mentre a Cipro, in Ungheria e Turchia più di 1 bambino su 4 ne è esposto
  • Molti bambini respirano aria tossica sia fuori che dentro le loro case. Il Messico è uno dei paesi con il maggior numero di anni di vita in buona salute persi a causa dell’inquinamento dell’aria, equivalente a 3,7 anni per 1.000 bambini, mentre la Finlandia e il Giappone hanno il più basso, a 0,2 anni. 
  • In Belgio, Repubblica Ceca, Israele, Paesi Bassi, Polonia e Svizzera oltre 1 bambino su 12 è esposto a elevato inquinamento da pesticidi. L’inquinamento da pesticidi è stato collegato al cancro, compresa la leucemia infantile, e può danneggiarne i sistemi nervoso, cardiovascolare, digestivo, riproduttivo, endocrino, sanguigno e immunitario.  

 L’UNICEF chiede di adottare le seguenti misure per proteggere e migliorare l’ambiente in cui vivono i bambini:  

  1. I governi a livello nazionale, regionale e locale devono essere all’avanguardia nel migliorare l’ambiente in cui vivono oggi i bambini, riducendo i rifiuti, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e garantendo abitazioni e quartieri di alta qualità. 
  2. Migliorare le condizioni ambientali dei bambini più vulnerabili. I bambini delle famiglie povere tendono ad essere maggiormente esposti ai danni ambientali rispetto ai bambini delle famiglie più ricche. Ciò rafforza e amplifica gli svantaggi e le disuguaglianze esistenti. 
  3. Garantire che le politiche ambientali siano a misura di bambino. I governi e i responsabili politici dovrebbero assicurarsi che le esigenze dei bambini siano integrate nel processo decisionale. I decisori adulti a tutti i livelli, dai genitori ai politici, devono ascoltare le loro prospettive e tenerle in considerazione quando definiscono politiche che avranno un impatto sproporzionato sulle generazioni future.  
  4. Coinvolgere i bambini, i principali soggetti interessati del futuro: i bambini si troveranno ad affrontare i problemi ambientali di oggi per molto tempo, ma sono anche quelli meno in grado di influenzare il corso degli eventi. 
  5. I governi e le imprese devono intraprendere subito azioni efficaci per onorare gli impegni presi per ridurre le emissioni di gas serra entro il 2050. L’adattamento ai cambiamenti climatici dovrebbe essere in primo piano sia per i governi che per la comunità globale, e in vari settori, dall’istruzione alle infrastrutture. 

“Dobbiamo a noi stessi e alle generazioni future la creazione di luoghi e spazi migliori per la crescita dei bambini”, ha dichiarato Olsson. “L’accumulo di rifiuti, le sostanze inquinanti nocive e l’esaurimento delle risorse naturali stanno compromettendo la salute fisica e mentale dei nostri bambini e minacciano la sostenibilità del nostro pianeta. Dobbiamo perseguire politiche e pratiche che salvaguardino l’ambiente naturale da cui i bambini e i giovani dipendono maggiormente”. 

PRESENTAZIONE IN ITALIA – Nell’ambito degli spazi ‘Officina UNICEF’, oggi l’UNICEF Italia organizza il Webinar di presentazione italiana della Innocenti Report Card 17 “Luoghi e spazi. Ambiente e benessere dei bambini: a che punto siamo”con gli interventi di: Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia; Gwyther Rees, Social & Economic Policy Manager e Alessandro Carraro, Social and Economic Policy Analyst del Centro di Ricerca UNICEF Innocenti; Federica Gasbarro, Giovane attivista per il clima; Alessandra De Canio, Giovane volontaria del movimento YOUNICEF; conclusioni di Ilaria Fontana, Sottosegretario del Ministero delle Transizione Ecologica. Modera: Andrea Iacomini, Portavoce UNICEF Italia.  

Appuntamento: Martedì 24 maggio/16.30-17.30 Diretta Streaming sul canale YouTube di UNICEF Italia: https://www.youtube.com/watch?v=DiPkOrrswR8 

VIDEO SULL’ITALIA: https://www.youtube.com/watch?v=yvv3hvJbeR4 VIDEO sulla Report Card: Scaricabile qui https://we.tl/t-Z9FEGFMtZT
LINK alla Report Card completa:https://we.tl/t-znln5xNmis

Carta per l’educazione alla biodiversità

  • Nota 19 maggio 2022, AOODPPR 678
    La scuola per la transizione verde e la sostenibilità: “Carta per l’educazione alla Biodiversità” – manifestazioni del 4 giugno 2022 sul territorio nazionale

È stato firmato il 19 maggio, nella cornice di Palazzo Rospigliosi, a Roma, il Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione e l’Arma dei Carabinieri per l’educazione ambientale e la promozione delle attività di tutela e cura del territorio. A firmare, per il Ministero dell’Istruzione, la Sottosegretaria Barbara Floridia. Mentre per l’Arma dei Carabinieri ha firmato il Generale Teo Luzi, Comandante Generale dei Carabinieri. Il Protocollo prevede il comune impegno per la diffusione dell’educazione ambientale nelle scuole.

Nel corso dell’evento è stata presentata, inoltre, la “Carta per l’educazione alla biodiversità”, voluta dalla Presidenza della Repubblica e sostenuta dai Ministeri dell’Istruzione e della Transizione Ecologica. Una Carta per accompagnare le nuove generazioni a comprendere la complessità dei fenomeni della natura e ad agire per il percorso di transizione ecologica e culturale. In occasione della Giornata della Biodiversità, che si celebra il 22 maggio, e in vista della Giornata mondiale per l’Ambiente del 5 giugno, il Ministero dell’Istruzione ha inviato, insieme alla Carta, una nota alle scuole.

A 50 anni dalla conferenza di Stoccolma delle Nazioni Unite e a 30 dalla Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro, studentesse e studenti sono invitati, insieme ai docenti e a tutta la comunità scolastica, a dedicare momenti di approfondimento sui temi legati alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi all’interno dei percorsi di educazione allo sviluppo sostenibile previsti nell’ambito dell’educazione civica.

L’iniziativa si inserisce all’interno del Piano “RiGenerazione Scuola”, il Piano del Ministero dell’Istruzione per la transizione ecologica e culturale, pensato nell’ambito dell’attuazione dell’Agenda 2030 dell’ONU, per educare studentesse e studenti ad abitare il pianeta in modo nuovo e a rendere i giovani protagonisti del cambiamento.

“Essere qui oggi è fondamentale e prezioso – ha detto la Sottosegretaria Barbara Floridia –. Il protocollo che firmiamo come Ministero dell’Istruzione insieme all’Arma dei Carabinieri, sottolinea l’alleanza stretta che già vige tra queste due istituzioni. Inoltre, ho l’onore di lanciare oggi la Carta della biodiversità. Penso sia doveroso condividere qui e adesso il ruolo della scuola, per la quale da circa un anno abbiamo strutturato il Piano RiGenerazione Scuola, un Piano sistemico che ha nella propria cabina di regia alleati importanti come il MITE, il MIPAAF, l’Arma dei Carabinieri e molti altri. Oggi educare alla cittadinanza significa educare a un nuovo modello abitativo”.

“L’educazione ambientale assume sempre maggiore importanza in ragione della consapevolezza che solo attraverso la formazione di una nuova cultura si potrà rispondere concretamente all’emergenza del pianeta – ha detto il Generale Teo Luzi, Comandante Generale dei Carabinieri –. Una cultura sempre più a misura di cittadino da realizzare con il coinvolgimento di tutti gli attori: istituzioni pubbliche, mondo accademico e del volontariato, associazioni e comunità, singoli cittadini. L’Arma dei Carabinieri, convinta di questa necessità, svolge attraverso i suoi reparti forestali capillarmente distribuiti sul territorio nazionale una convinta attività di educazione ambientale. Ogni anno sono centinaia gli incontri dei Carabinieri Forestali presso le scuole italiane di ogni ordine e grado. Il Protocollo incentiva ulteriormente la collaborazione inter istituzionale”.

La scuola, fondamentale luogo di crescita culturale delle nuove generazioni, è in prima linea nel promuovere conoscenze, competenze e comportamenti responsabili e azioni virtuose per la transizione ecologica e la sostenibilità.

La “Carta per l’educazione alla biodiversità” sarà ulteriormente rilanciata, poi, il 3 giugno durante un evento istituzionale che si terrà presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano, a Roma. Il documento testimonia la volontà del mondo della scuola e della società civile di promuovere percorsi formativi innovativi e l’impegno a diffondere una cultura della sostenibilità orientata ai principi di equità, accessibilità e inclusione insieme all’educazione al rispetto della natura e a un uso consapevole delle risorse del pianeta.

Nota 19 maggio 2022, AOODPPR 678

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali

Ministero della transizione ecologica
Dipartimento amministrazione generale, pianificazione e patrimonio naturale

Alle Istituzioni scolastiche
Agli Uffici scolastici regionali
Ai Parchi Nazionali
Alle Aree marine protette e Parchi sommersi
Alle Riserve naturali statali
e, p.c. All’ Ufficio di Gabinetto del Ministero dell’istruzione
All’ Ufficio di Gabinetto del Ministero della transizione ecologica

Oggetto: La scuola per la transizione verde e la sostenibilità: “Carta per l’educazione alla Biodiversità” – manifestazioni del 4 giugno 2022 sul territorio nazionale.

PON sulla transizione green


Nuove risorse a disposizione delle scuole secondarie di II grado per favorire la formazione alla transizione ecologica, per un totale di 100 milioni di euro di fondi PON-REACT EU. È disponibile da oggi sul sito del Ministero dell’Istruzione l’Avviso pubblico “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo” per la realizzazione e il potenziamento di ambienti didattici utili nell’ambito dell’educazione alla sostenibilità. Il bando si rivolge agli istituti delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto. Con le risorse aggiuntive della tranche 2022 del REACT EU sarà possibile finanziare sia le scuole secondarie del Centro-Nord sia ulteriori scuole delle Regioni del Mezzogiorno.

Fino alle ore 15 del 6 maggio 2022, gli istituti interessati potranno presentare le proprie candidature. Ogni istituzione scolastica potrà candidare un solo progetto. Le scuole che saranno ammesse al finanziamento riceveranno 130.000 euro e grazie a queste risorse potranno realizzare laboratori didattici, ciascuno a seconda delle specificità di indirizzo, ad esempio su “Agricoltura 4.0”, alimentazione sostenibile, energie rinnovabili, produzione dei rifiuti, qualità dell’aria. Nella selezione sarà data priorità alle scuole a indirizzo agrario che necessitano di laboratori all’avanguardia per le annesse aziende agrarie.

“Il cambiamento è già in atto – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – e dobbiamo dotare tutti i nostri istituti di strumenti e ambienti di apprendimento per facilitare l’educazione su temi e questioni, come la sostenibilità ambientale, l’efficientamento energetico, la transizione ecologica, fondamentali per il pieno sviluppo di ogni ragazza e ragazzo. Questo nuovo Avviso amplia la platea dei beneficiari rispetto al primo bando rivolto alle sole scuole del Mezzogiorno e costituisce una straordinaria opportunità per costruire passo dopo passo la nuova scuola di cui il Paese ha bisogno. Con il Piano ‘RiGenerazione Scuola’ abbiamo indicato la strada, il percorso che le nuove generazioni devono seguire per acquisire conoscenze e competenze per essere protagonisti di questo tempo e del futuro”. 

Inoltre si riaprono, con un ulteriore Avviso, anche i termini per la realizzazione dei laboratori green per le scuole delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia non finanziate a seguito del precedente Avviso, scaduto lo scorso 31 gennaio, che potranno candidare i propri progetti entro le ore 15 del 6 maggio 2022.


Giardini e orti didattici all’interno delle scuole del primo ciclo. Laboratori sulla transizione ecologica per quelle del secondo ciclo. Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato oggi le graduatorie dei 3.500 progetti finanziati con oltre 155 milioni di fondi PON-REACT EU che renderanno gli istituti italiani più innovativi e sostenibili.  

Sono stati autorizzati tutti i progetti presentati dagli istituti scolastici che hanno aderito ai bandi. Nello specifico, vengono finanziati 2.855 progetti, per un totale di oltre 71 milioni di euro, di scuole statali del primo ciclo e di istituti omnicomprensivi che hanno partecipato all’Avviso “Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo”. Il Bando era rivolto alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. Ogni scuola riceverà 25.000 euro e grazie a queste risorse alunne e alunni potranno apprendere elementi di scienze, di educazione alimentare e alla sostenibilità, sperimentando direttamente in ambienti naturali di esplorazione.  

Per quanto riguarda il secondo ciclo, sono 645 i progetti ammessi al finanziamento per l’Avviso “Laboratori green, sostenibili e innovativi per le scuole del secondo ciclo”, che si rivolgeva alle istituzioni scolastiche statali del secondo ciclo di istruzione e agli istituti omnicomprensivi delle sole Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia). Le risorse stanziate complessivamente sono oltre 83 milioni di euro. Ciascun progetto otterrà 130.000 euro. Potranno essere realizzati laboratori sulla transizione ecologica e sulla sostenibilità, declinati in base alle specificità dell’istituto e con l’utilizzo di tecnologie innovative. Nei prossimi giorni, sarà pubblicato un ulteriore Avviso che amplia la platea dei beneficiari anche per le Regioni non comprese in questo bando.  

“Passo dopo passo stiamo costruendo la nuova scuola oltre l’emergenza – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi –. Una scuola inclusiva, innovativa, sostenibile. Se vogliamo vedere il cambiamento, dobbiamo realizzarlo con l’educazione. Questi Avvisi dimostrano che ci sono diversi modi di fare ed essere scuola. La grande partecipazione delle comunità scolastiche testimonia l’esigenza di trovarli e sperimentarli, per essere al passo con le sfide che questi tempi ci pongono”. 


Ambienti e laboratori per l’educazione e la formazione alla transizione ecologicaAvviso pubblico 50636 del 27 dicembre 2021

Un totale di 102 mln di euro per promuovere il tema della transizione ecologica e lo studio dell’educazione ambientale nelle scuole statali del primo e del secondo ciclo d’istruzione, con particolare riguardo alle regioni del Mezzogiorno. È lo stanziamento previsto dall’Avviso pubblicato sul sito del Ministero, in attuazione delle misure del React EU/PON “Per la Scuola” 2014-2020 sulla transizione green nelle istituzioni scolastiche, obiettivo fortemente sostenuto dalla Commissione europea e che si pone in sinergia con il piano #RiGenerazioneScuola del Ministero dell’Istruzione.

“La sostenibilità deve essere la spina dorsale dei percorsi di studio della nuova scuola che stiamo costruendo per le studentesse e gli studenti – dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. Questo ulteriore investimento in laboratori e strutture per l’educazione ambientale conferma il nostro impegno, che ho avuto modo di esporre anche alla COP26 di Glasgow, e ci consente di fare un altro passo concreto nella realizzazione degli obiettivi del Piano ‘RiGenerazione Scuola’, perché la formazione sui temi della sostenibilità diventi sistemica e trasversale”.

Due le Azioni previste dal bando. Nell’ambito dell’Azione 1, alle scuole del primo ciclo vengono assegnati 45 mln di euro per l’educazione ambientale di alunne e alunni, tramite la realizzazione o la riqualificazione di orti e giardini a fini didattici, innovativi e sostenibili, come luoghi di apprendimento delle discipline curricolari, delle scienze, delle arti, dell’alimentazione, degli stili di vita salutari, della sostenibilità. Ogni progetto potrà ricevere un finanziamento pari a 25 mila euro.

Nell’ambito dell’Azione 2, per gli istituti del secondo ciclo delle regioni del Mezzogiorno(Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), con priorità per le scuole a indirizzo agrario, vengono stanziati 57 mln di euro per la realizzazione di laboratori didattici di “agricoltura 4.0”, anche con l’utilizzo di tecnologie idroponiche, di sistemi digitali per il monitoraggio delle colture basati sull’IoT (Internet of Things), di strumenti digitali per la qualità, la sicurezza alimentare, la tracciabilità dei prodotti, di laboratori per l’alimentazione sostenibile, per l’utilizzo delle energie rinnovabili e l’efficientamento energetico. Potranno essere finanziati anche laboratori per lo studio e la sperimentazione degli impatti delle attività economiche sull’ambiente, sulla produzione dei rifiuti, sulla qualità dell’aria, sui consumi di acqua, energia, suolo e altre risorse naturali e per il riciclaggio dei rifiuti. Ogni progetto potrà ricevere un finanziamento pari a 130 mila euro.

Le candidature potranno essere presentate esclusivamente online, sul portale del sito dedicato al PON “Per la Scuola” 2014-2020, (http://www.istruzione.it/pon/dalle ore 12.00 del’11 gennaio 2022 alle ore 12.00 del 31 gennaio 2022.

Ogni scuola potrà presentare una sola candidatura, a eccezione degli istituti omnicomprensivi delle regioni del Mezzogiorno che potranno candidarsi per entrambe le Azioni.

Nota 25 maggio 2021, AOODGOSV 12487

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l ‘internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici delle Istituzioni scolastiche di I e II grado Statali e Paritari LORO SEDI
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta AOSTA
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO
E p.c. Al Capodipartimento per il sistema di istruzione e formazione. SEDE
All’Ufficio stampa SEDE
A Serena Bonito UFF. V Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale

Oggetto: EDUCAZIONE AL CONSUMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE. Al via il progetto di formazione per una cittadinanza digitale consapevole. Evento di Kick Off

Nota 20 ottobre 2020, AOODGSIP 2809

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento Scolastico
Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Trento
Trento
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola località Ladine
Bolzano
Al Sovrintendente degli Studi per la Regione Valle d’Aosta
Aosta

Oggetto: Educazione ambientale, alla sostenibilità, al patrimonio culturale, alla cittadinanza globale – Offerta formativa per l’anno scolastico 2020-21.

Fridays For Future

Fridays For Future, nota alle scuole: promuovano riflessione su cambiamenti climatici. Tema sarà affrontato nell’ambito dell’Educazione civica

Il movimento Fridays For Future Italia promuove, per venerdì 9 ottobre, una giornata di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici. Il Ministero dell’Istruzione, su sollecitazione della Ministra Lucia Azzolina, ha inviato ieri agli Istituti scolastici una nota in cui si richiede di dedicare, nel corso della mattinata di venerdì, una riflessione sul tema che sarà affrontato, durante tutto l’anno, nell’ambito del nuovo insegnamento dell’Educazione civica. I temi ambientali sono infatti uno dei tre filoni contemplati dalla Legge 92/2019, assieme allo studio della Costituzione e alla Cittadinanza digitale.

“Compito precipuo della Scuola”, si legge nella nota, è quello di “approfondire, analizzare, elaborare strategie assieme alle studentesse e agli studenti, finalizzate alla più completa e funzionale trattazione di argomenti che rivestono una così grande importanza per le nuove generazioni”.

Nontiscordardimè

Operazione scuole pulite

Storica campagna di Legambiente per la qualità, la cura, la sostenibilità e la vivibilità degli spazi scolastici, che viene organizzata a ridosso della primavera

Nontiscordardimè-Operazione scuole pulite, è  la storica campagna di Legambiente per la qualità, la cura, la sostenibilità e la vivibilità degli spazi scolastici, che viene organizzata a ridosso della primavera, quest’anno i giorni interessati sono il 13 e 14 marzo 2020.

Nontiscordardimé-Operazione scuole pulite coinvolge ogni anno più di 600 mila volontari, fra genitori, docenti, studenti e cittadini, che con la loro azione di cittadinanza attiva contribuiscono alla grande sfida ambientale, che sempre più, come ci chiedono le giovani generazioni, si deve articolare nella lotta ai cambiamenti climatici.

Un impegno che viene sostenuto anche con la giornata di Nontiscordardimè attraverso un gesto concreto per il clima. 

Ripulire le pareti delle aule con vernici non tossiche, piantare nuovi alberi in giardino, eliminare l’uso delle plastiche o realizzare particolari accortezze per il risparmio energetico, possono essere dei veri e propri cantieri di cura e sostenibilità, promossi e valorizzati nel portale di Legambiente changeclimatechange.it che raccoglie tutte le azioni promosse sui territori da scuole, associazioni e cittadini per dire no ai cambiamenti climatici.

Viene chiesto di inviare una foto rappresentativa della giornata in cui è evidente la scritta #changeclimatechange – stiamo lavorando per il pianeta, al seguente indirizzo email: scuola.formazione@legambiente.it.

Inoltre, l’esperienza dei “cantieri per il clima”, che saranno realizzati per questa giornata, potrà essere accompagnata da un impegno più continuativo e significativo della scuola, divenendo Scuola Sostenibile SOS Clima di Legambiente e sottoscrivendo il Patto per il clima che renderà impegnati nell’assumere stili di vita più sostenibili a scuola.

Per saperne di più su come aderire alla campagna, a Scuola sostenibile e a tutte le proposte didattiche, potete visitare il sito www.legambientescuolaformazione.it, chiamare lo 06.86268350 oppure mandare una mail a scuola.formazione@legambiente.it.

A supporto dell’organizzazione della giornata o del percorso che potrà essere adottato per tutto l’anno scolastico, come sempre, ci sarà un manuale contenente il vademecum della campagna e alcuni spunti e idee per rendere le giornate di volontariato un momento significativo di un percorso di cura e attenzione agli spazi scolastici che permanga nel tempo.

Buon lavoro a tutti!

Nota 3 febbraio 2020, AOODGSIP 440

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico

Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti secondari di I e II grado statali e paritari
LORO SEDI

Oggetto: Premio “Musica d’Ambiente – canzone d’autore a tema ambientale” – aggiornamento e richiamo al concorso.


Ambiente e Responsabilità

AMBIENTE, GLOBALIZZAZIONE, SVILUPPO SOSTENIBILE, SCIOPERO, RESPONSABILITÀ

di Maria Grazia Carnazzola

Lo scenario

Più di quarant’anni fa si svolgeva a Stoccolma la prima Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano che inseriva, di fatto, l’ambiente nell’agenda internazionale. Altri incontri al vertice seguirono negli anni e si pensava che tutti, poveri e ricchi della Terra, si fossero messi d’accordo per una visione comune per la crescita, l’equità, la conservazione dell’ambiente. Non è andata proprio così: la situazione ambientale continua ad essere instabile, le discussioni sulla finanza e sull’economia globale sembrano ancora riservare all’ambiente il ruolo di ospite tollerato: si fatica a comprendere che tutti abbiamo interesse a proteggere l’ambiente e a promuovere, senza allarmismi ma con determinazione, forme di sviluppo sostenibile da fondare sulla costruzione di una responsabilità etica globale.

A   partire dagli anni ’70 del secolo scorso cominciano ad assumere contorni sempre più netti due problemi: il permanere dello squilibrio tra sviluppo e arretratezza e il manifestarsi inequivocabile degli esiti negativi dello sviluppo, soprattutto nello spreco di risorse e nel degrado ambientale. Occorre ora capire se l’umanità è in grado di sopportare la “smisuratezza” della crescitao se invece sia urgente connotare lo sviluppo di eticità, sottolineandone i limiti necessari. L’insostenibilità della crescita illimitata è evidente sia negli effetti sull’equilibrio della biosfera sia sull’equilibrio dell’ordine sociale. Nel dibattito attuale, politico, economico e sociale, uno dei vocaboli maggiormente ricorrente è globalizzazione, termine complesso, pervasivo, dai contorni sfumati, percepito come un’idea-chiave attorno alla quale costruire le spiegazioni dei fenomeni culturali, sociali, economici e politici della contemporaneità. Al di là delle sfumature semantiche, il termine veicola l’idea di un pianeta come scenario unico di avvenimenti interrelati, dove i processi hanno carattere transnazionale e gli eventi non coinvolgono solo i grandi sistemi. Sostiene Domenico De Masi che la globalizzazione non è un fenomeno recente e non ha un’unica forma. Nel corso del tempo le scoperte geografiche, gli scambi commerciali, le colonizzazioni, la diffusione delle idee – facilitata oggi dalle potenti tecnologie dell’informazione -, l’istituzione degli Organismi Internazionali hanno accelerato il processo di unificazione mondiale. Gli effetti sono evidenti sul piano dei rapporti sociali, economici, dell’organizzazione del lavoro, degli assetti politici, del modo di sentire e si manifesta da una parte nella massificazione dei consumi e dei gusti, dall’altra nell’arroccamento di identità etniche in carne ed ossa dentro uno spazio. È importante tenerlo presente e ricordarlo nel dibattito politico, perché lo spazio virtuale non è lo spazio pubblico: questo richiede, simultaneamente, la parola e il corpo. Il corpo vive, vede, ricorda e trascrive; la rete informatica annulla la distanza e mette a rischio le culture particolari entro le quali si può essere individuo e gruppo. La distruzione della memoria porta all’omologazione, perché la memoria è legata all’esperienza e ai valori del viverla che esprimono una visione del mondo, una cultura, trasmessa da gruppi umani e da esperienze collettive. Ma globalizzazione è da intendersi come sinonimo di omologazione? Ed è sinonimo di occidentalizzazione? Nei dibattiti che hanno accompagnato le manifestazioni di Fridays for future pare di sì. C’è stato chi ha dichiarato “Avete rubato i miei sogni…” Ma ci sono solo i sogni e i desideri dei ragazzi formati e cresciuti nel pensiero occidentale? I bambini, gli adolescenti, i giovani, che a questo progresso, che nausea chi partecipa alle manifestazioni di piazza, non hanno avuto accesso, che direbbero? Ancora una volta globalizzazione viene confusa con occidentalizzazione. Greta si è posta il problema dal loro punto di vista? E chi la guida e chi la segue?Bisognerebbe riflettere e far riflettere su questi aspetti perché questi fenomeni non coinvolgono solo ciò che sta “fuori”, ma influiscono sui risvolti più intimi e personali delle nostre vite. E questa è educazione civica, è cittadinanza planetaria, intesa nel senso più profondo di atteggiamento etico e politico. Sarebbe opportuno anche un affondo sul perché, dopo decenni in cuieminenti personalità del mondo filosofico e scientifico hanno posto il problema, inascoltati, all’improvviso una ragazzina mobiliti masse di ragazzi e non solo. E questo può farlo solo la Scuola. Apprezzo la partecipazione degli studenti, davvero. Il rispetto dell’ambiente in cui viviamo è un valore, ma proteggerlo è una missione e le missioni non si reggono sulle dichiarazioni e sui proclami. Servono azioni, impegno, volontà e coerenza. Coerenza che, francamente non ho visto neanche negli adulti che accompagnavano alcune scolaresche nelle manifestazioni di piazza il 27 settembre a Roma. “Ragazzi, andiamo di là, altrimenti la fila diventa troppo lunga”. E la fila era davanti a un fast-food.Non mi scandalizza la cosa, ma non posso non rilevarla. Eovviamente assenze potenzialmente giustificate; anche questo la dice lunga: siete autorizzati a scioperare; un’altra distorsione dell’intendere il diritto all’autodeterminazione di cittadini liberi e responsabili. È giusto scegliere di dire, di urlare “Questo no, cosìno”, ma contemporaneamente bisognerebbe proporre “Questo sì, così sì”. Altrimenti è troppo facile e deresponsabilizzante. Si ponecosì, ancora una volta, il problema della gestione del potere, della leadership, del carisma che non è una caratteristica della persona, ma dipende in parte dalle situazioni, come sostiene J. Hillman. E dalle sponsorizzazioni finalizzate di gruppi di potere, aggiungo.Cui prodest?

La Scuola.

La contemporaneità fa registrare un livello di complessità altissimo, determinato dalla rapidità con cui variano gli scenari sociali, economici, culturali e richiede da parte di ciascuno adeguate strumentalità di accesso alla “conoscenza possibile” – veicolata e filtrata in larga misura dai social- sostenute da robuste competenze di interpretazione, di scelta, di integrazione e di elaborazione: cioè di pensiero critico. Ma come si costruisce il pensiero critico e quali sono le responsabilità della Scuola in questo ambito? È possibile insegnare che il livello di civiltà si misura anche dal rispetto per il pianeta che ci ospita, che furbizia non è intelligenza e che al dichiarato dovrebbe far seguito un agito coerente? Per fare questo alla Scuola servono impegno lucido e appassionato, principi etici, conoscenze significative, identità forte. La consapevolezza, i modi di pensare sono generati dalla formazione e dall’esperienza interrelati: la prima dà forma, direzione, respiro alla seconda. 

Questa considerazione ci costringe a riflettere sull’efficacia reale del sistema di istruzione/ formazione di fronte alla crescente complessità e al raggiungimento degli obiettivi educativi che istituzionalmente gli competono: educare alla complessità, al pensiero critico, alla responsabilità delle scelte… in altre parole educare alla cittadinanza attiva, nel senso di pensarsi come uomini liberi, capaci di vivere nel mondo di oggi e in quello di domani. Questa è una priorità: insegnare ai bambini e ai ragazzi che ciò che accade nel mondo influenza la vita di ciascuno e, nel contempo, che ciascuno di noi è responsabile del futuro dell’umanità e del pianeta; che i problemi che oggi toccano l’ambiente e l’umanità intera non possono essere affrontati se non con la comprensione, scientificamente fondata e sorretta da dati verificati e argomentati, di essere parte di un unico destino planetario. Ma è necessario che la Scuola lavori perché si impari a documentarsi autonomamente, a distinguere l’informazione corretta dal sentito dire, il dire corretto dall’invettiva che spesso maschera l’indifferenza, il sapere scientifico dalla falsa conoscenza che è vera ignoranza.

Il mondo della formazione tutto, scuola e mondo accademico, è chiamato a riflettere e a far riflettere sulla caduta di senso generatadal paradigma economico della crescita smisurata, perché la smisuratezza porta con sé la svalutazione dei fini e la sopravvalutazione dei mezzi che, a sua volta, offusca il senso del tempo (le radici), le speranze (il futuro) ed espande il senso dello spazio, del qui e ora, alimentando la minaccia dello sterminio ecologico e sociale. Ma è anche chiamato a far riflettere sulla necessità che il dibattito e le inevitabili, necessarie scelte siano fondati su solide conoscenze scientifiche.  Solo cittadini, e non sudditi, consapevoli e responsabili potranno continuare a creare le condizioni per la miglior vita possibile dell’umanità. E forse per tutto questo un banner e qualche proclama non bastano e non bastano neppure le riforme scolastiche: serve una radicale riforma del pensiero e dei modi con cui si utilizzano i saperi disciplinari per dare forma alla conoscenza. Questo, solo una Scuola che ci crede veramente può farlo.

Per concludere

Tre sono i passaggi che ritengo necessari:

-prendere coscienza del problema, perché emerga un nuovo paradigma etico;

-costruire il consenso intorno alle possibili soluzioni o, almeno, intorno alla condanna della “crescita necessaria”; questo è costruzione di cittadinanza politica;

– puntare sull’educazione per sviluppare apprendimenti, intelligenza ambientale, approfondimenti culturali che arricchiscano di eticità lo sviluppo valorizzandone i limiti.

Ciò potrà condurre a quel concetto di “bene sufficiente” su cui fondare uno sviluppo quanto più sostenibile, tenendo ben presente che “sviluppo sostenibile” è un concetto politico.

BIBLIOGRAFIA

J. Hillman, Il Potere, RCS Libri S.p.A., Milano 2002;

D. De Masi, Il futuro del lavoro. Fatica e ozio nella società postindustriale, Rizzoli, Milano 2003;

E.Morin, Insegnare a vivere, Raffaello Cortina Editore, Milano 2014;

Agenda 2030;

Amartya Sen, Il Sole 24Ore;

A.Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna 2003.

Ambiente: la lezione più importante

“Ambiente: la lezione più importante”, studenti in cattedra al MIUR. Robot e droni nei progetti degli istituti. Il Ministro Fioramonti all’evento: “Salviamo il nostro pianeta”

Sarà una lezione speciale quella che si terrà venerdì 27 settembre 2019 al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in viale Trastevere, a Roma, su come affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici. L’iniziativa si chiamerà infatti: “Ambiente: la lezione più importante”. In cattedra andranno gli studenti con il loro lavoro, le loro idee e soprattutto con i loro progetti. Tra questi sarà possibile ammirare: robot che filtrano l’acqua trattenendo gli oli inquinanti; droni e umanoidi ‘addestrati’ al monitoraggio dei sistemi ambientali; impianti tecnici per il risparmio di acqua e plastica; dispositivi che facilitano i soccorsi in caso di calamità naturali. Alle invenzioni si uniranno anche disegni e poesie per riflettere sulla problematica dei rifiuti.

Sono dieci gli istituti, provenienti da tutta Italia, che presenteranno i loro lavori, dalle 10.00 alle 12.30, al Miur, in occasione del terzo Global Strike For Future, in contemporanea a manifestazioni organizzate su tutto il territorio nazionale. All’evento sarà presente il Ministro Lorenzo Fioramonti. Gli interventi delle scuole saranno moderati dalla giornalista Virginia Della Sala e potranno essere seguiti in streaming alla pagina: www.miur.gov.it.

L’intera iniziativa potrà anche essere seguita tramite i canali social del MIUR.

Nel cortile della Minerva saranno allestiti due punti di consegna delle borracce Plastic free MIUR e due stand dedicati del Centro Agroalimentare Roma (C.A.R.) che distribuiranno mele verdi “Smith” per sensibilizzare gli alunni su una corretta coscienza alimentare e ambientale. Sarà presente anche il Presidente del C.A.R., Fabio Massimo Pallottini. All’iniziativa parteciperanno anche i rappresentanti delle associazioni che hanno sottoscritto Protocolli d’Intesa col Miur in tema di educazione alla sostenibilità, al patrimonio culturale e alla cittadinanza globale.

Ad animare l’iniziativa, gli studenti del coro dei Licei Classici ‘Pilo Albertelli’ ed ‘Ennio Quirino Visconti’, del Liceo Scientifico ‘Giovanni Keplero’ e dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘Gaetano De Sanctis’ di Roma, guidati dal Maestro Dodo Versino.

“Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca domani accoglieremo studenti da tante scuole italiane che verranno qui per raccontare i loro progetti di ecologia, efficientamento energetico, educazione ambientale – ha spiegato il Ministro Fioramonti – . Tanti esempi interessanti di innovazione nelle scuole. Questo è un modo per narrare un nuovo modello di istruzione, di ricerca. Le nuove generazioni – ha aggiunto il Ministro – stanno dimostrando la necessaria consapevolezza dei rischi ambientali, spesso più dei loro genitori. L’emergenza dei cambiamenti climatici rischia di raggiungere in pochi anni un punto di non ritorno. Per questo come Miur abbiamo lanciato lo slogan: ‘Istruzione, no estinzione’. Perché è solo conoscendo qual è il pericolo che corriamo e le cause che lo generano che possiamo sperare di contrastarlo. Dalla scuola può e deve partire il cambiamento di un approccio che metta al centro la salvaguardia dell’ambiente: non risorse illimitate da sfruttare, ma il nostro pianeta da proteggere”.

I 10 istituti che interverranno al MIUR:

  • Liceo statale ‘Vincenzo Monti’ di Cesena
  • Istituto d’Istruzione Superiore ‘Fortunio Liceti’ di Rapallo (GE)
  • Scuola dell’Infanzia ‘Umberto I’ di Roma
  • Istituto Tecnologico ‘John Fitzgerald Kennedy’ di Pordenone
  • Istituto di Istruzione Superiore ‘Di Vittorio – Lattanzio’ di Roma
  • Istituto Tecnico Tecnologico ‘Giovanni Giorgi’ di Brindisi
  • Istituto Comprensivo ‘Garibaldi – Leone’ di Trinitapoli (BT)
  • Istituto d’Istruzione Superiore ‘Gae Aulenti’ di Biella
  • Istituto Comprensivo di Brolo (ME)
  • Istituto Comprensivo di San Prisco (LE)

Nota 23 settembre 2019, AOODPIT 1845

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado
LORO SEDI
e p.c. Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI
Al Capo di Gabinetto SEDE
Al Capo Ufficio Stampa SEDE

Oggetto: Venerdì 27 settembre – Partecipazione degli studenti al 3° Global Strike For Future sul tema dei cambiamenti climatici.

Il movimento Fridays For Future ha promosso dal 20 al 27 settembre 2019 una settimana di iniziative e azioni di sensibilizzazione della popolazione mondiale sul tema dei cambiamenti climatici.
Come noto, la settimana culminerà nel 3o Global Strike For Future venerdì 27 settembre, con manifestazioni pacifiche organizzate su tutto il territorio nazionale.
Al riguardo, in previsione dell’ampia adesione degli studenti italiani alle iniziative locali, alle quali molto spesso le istituzioni scolastiche e le associazioni studentesche hanno fornito il proprio supporto organizzativo, l’onorevole Ministro esprime l’auspicio che le scuole, nella propria autonomia, possano considerare l’assenza degli studenti per la giornata del 27 p.v. motivata dalla partecipazione alla manifestazione, utilizzando le ordinarie modalità di giustificazione delle assenze adottate dalle stesse scuole.
Si invitano, inoltre, i Collegi dei docenti a valutare la possibilità che tale giornata non incida sul numero massimo delle assenze consentite dal monte ore personalizzato degli studenti, stante il valore civico che la partecipazione riveste.

IL CAPO DIPARTIMENTO

Carmela Palumbo

Nota 18 settembre 2019, AOODGSIP 4047

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’edilizia scolastica
Ufficio II

Ai Dirigenti scolastici
Istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado
LORO SEDI

Oggetto: 20 – 27 settembre settimana dedicata allo sviluppo sostenibile. Lettera del Ministro Fioramonti alla comunità scolastica.

Si trasmette la lettera del Ministro Fioramonti in merito all’invito rivolto alle Istituzioni Scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado ad organizzare iniziative, sessioni di discussione e riflessione sui cambiamenti climatici anche in occasione della settimana di sensibilizzazione internazionale su tali temi.
Considerata la rilevanza dell’iniziativa si prega di garantirne la massima diffusione.
Si ringrazia per la gentile collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Giovanna BODA