Archivi tag: Eventi

Nota 3 ottobre 2013, AOODGSC Prot. n. 6336

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di
BOLZANO
Al Dipartimento Istruzione per la Provincia autonoma di Trento
TRENTO
All’ Intendente Scolastico per la Scuola in lingua Tedesca
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle Località Ladine
BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
AOSTA

Oggetto: 2° Festival dell’Acqua – L’Aquila 6/11 ottobre 2013

Dal 6 al 11 ottobre 2013 si svolgerà a L’Aquila il 2° Festival dell’ Acqua, con convegni, spettacoli, presentazioni di libri, laboratori didattici e pellicole a tema, per riflettere sui modelli di gestione sostenibile dei servizi idrici in Italia e per promuovere iniziative che realizzino i Millennium Goals (Onu, New York 2000) in cui i 191 capi di Stato in sede Onu nel settembre 2000, prevedevano di “dimezzare, entro il 2015, la percentuale di persone prive di accesso sostenibile all’acqua potabile e ai servizi igienco-sanitari di base”.
La divulgazione di un tema così delicato negli Istituti Scolastici risulta fondamentale per lo sviluppo di una adeguata sensibilità sul tema ambientale della gestione sostenibile della risorsa acqua.
Nell’ambito dell’iniziativa in oggetto sono previsti, tra le diverse attività, quattro laboratori ludico-scientificii riservati alle scuole, ove i ragazzi possono avvicinarsi al “mondo dell’acqua” e scoprirne i diverti aspetti dalla funzione nel nostro organismo, all’uso consapevole della risorsa acqua.
Tutte le info~azioni riguardanti i diversi eventi in programma sono disponibili sul sito www.festivalacqa.org .

Per quantol premesso, le SS.LL. sono pregate di dare all’iniziativa la più ampia diffusione tra le Istituzioni scolatiche di rispettiva competenza

Cordialmehte

Il Direttore Generale
Giovanna Boda

Nota 3 ottobre 2010, AOOUFGAB Prot. n. 0019560

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio del Gabinetto

Ai Dirigenti scolastici degli istituti e scuole di ogni ordine e grado
Ai Direttori degli uffici scolastici regionali
Ai Dirigenti degli uffici scolastici provinciali
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione autonoma Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia autonoma di Bolzano
Al Sovrintendente scolastico per la Provincia autonoma di Trento
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano
Ai Rettori e ai Direttori generali di tutte le Istituzioni universitarie statali e non statali
Ai Presidenti e aI Direttori delle istituzioni artistiche, musicali e coreutiche
Ai Presidenti e ai Direttori di tutti gli enti di ricerca vigilati dal MIUR
Al Dipartimento per l’istruzione
Al Dipartimento per l’università, l’Afam e per la ricerca
LORO SEDI

Oggetto: Commemorazione delle vittime della tragedia di Lampedusa

La tragedia avvenuta oggi al largo dell’Isola di Lampedusa ha scosso l’opinione pubblica con il suo pesante bilancio di morti e dispersi. Siamo di fronte a un fatto terribile che impone una riflessione.
Per onorare e ricordare le vittime, si invita pertanto a promuovere, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, nelle università e negli enti di ricerca, l’osservanza di un minuto di silenzio alle ore 12,00 di domani, venerdì 4 ottobre, con l’auspicio che possa seguire un momento di confronto sui temi dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’immigrazione, strategici per il nostro Paese e per l’Europa.

IL MINISTRO
F.to Maria Chiara Carrozza

1 ottobre 50 anni di Scuola Media Unica

Il 31 dicembre del 1962 è approvata la Legge 1859/62 (in GU 30.01.63, n. 27) di riforma della Scuola Media; il primo ottobre 1963 l’avvio delle lezioni.

1 Ottobre 2013: la Scuola Media Unica compie 50 anni

“Penso che quella della Scuola Media Unica sia stata la più grande riforma della scuola italiana dal Dopoguerra a oggi e che ne dobbiamo essere orgogliosi. Fu un grande elemento di democrazia e di apertura e dovremmo anche riprenderne i fondamenti, non trascurando di valutare la qualità della nostra scuola di massa e della formazione”. Lo afferma il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, in occasione del 50° anniversario della riforma della Scuola Media Unica. Il 31 dicembre del 1962 veniva infatti approvata la legge di riforma della Scuola Media che diventava obbligatoria e gratuita per tutti i ragazzi e le ragazze dagli 11 ai 14 anni. Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 31 gennaio del 1963, il primo ottobre 1963 l’avvio delle lezioni per 600.000 alunni di ogni estrazione sociale. Dopo la Riforma Gentile quella della Scuola Media Unica è stata la prima, grande, riforma democratica. “L’idea che tutti dovessero fare questi tre anni di studio fu un’idea di grandissima portata”, ha aggiunto il ministro Carrozza. Con l’avvio della Scuola Media Unica, nata a seguito di un vitale dibattito parlamentare, il nostro Paese dava infatti avvio ad una fase importante di mobilità sociale e di emancipazione civile.

Alla base della nuova legge alcuni articoli mai attuati della Costituzione, in particolare l’articolo 34 che prevedeva l’istruzione obbligatoria per tutti per almeno otto anni. ‘La Scuola Media concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva’, recita l’articolo 1 della legge che ha istituito la Media Unica. La nuova Scuola Media riunificava in un unico ambito le possibilità presenti dopo il ciclo primario che obbligava gli studenti anche ad una scelta di vita troppo precoce. Prima del 1963, infatti, per la fascia di età compresa fra gli 11 e i 14 anni era prevista la scelta fra una Scuola Media triennale, istituita dalla riforma Bottai nel 1940, o altre specializzazioni professionalizzanti. Ma mentre la Media triennale, a cui si accedeva con un impegnativo esame di ammissione, consentiva il successivo proseguimento degli studi in tutti i settori dell’istruzione secondaria superiore, i percorsi professionalizzanti no. Con la nuova legge veniva anche abolito l’esame di ammissione alla scuola media, mentre la Licenza media conseguita con il superamento dell’Esame finale permetteva la successiva iscrizione a tutti gli indirizzi di istruzione superiore.

Nota 30 settembre 2013, AOODGSC Prot. n. 6237

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di
BOLZANO
Al Dipartimento Istruzione per la Provincia autonoma di Trento
TRENTO
All’ Intendente Scolastico per la Scuola in lingua Tedesca
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle Località Ladine
BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
AOSTA

Oggetto: Settimana per la rianimazione cardiopolmonare 14-20 ottobre 2013

Dal 14 al 20 ottobre 2013 si svolgerà la Settimana per la rianimazione cardiopolmonare, evento promosso da Italian Resuscitation Council e IRC-Comunità, in attuazione della dichiarazione del Parlamento europeo del 14 giugno 2012, con lo scopo di migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari alla rianimazione cardiopolmonare.
La divulgazione di un tema così delicato negli Istituti Scolastici risulta fondamentale per lo sviluppo di una adeguata sensibilità sul tema delle manovre salvavita in caso di arresto cardiaco.
Il Progetto comprende una campagna di sensibilizzazione attraverso i media e il web, incontri e manifestazioni pubbliche con la partecipazione di operatori sanitari e del soccorso, iniziative nelle scuole e nei lupghi di lavoro e di divertimento. Inoltre sono disponibili, gratuitamente, diversi strumenti digitali all’URL www.viva2013.it. di facile utilizzo nelle scuole, che consentono di coinvolgere gli studenti
Per quanto premesso, le SS.LL. sono pregate di dare all’iniziativa la più ampia diffusione tra le Istituzioni scolastiche di rispettiva competenza

Cordialmente

IL DIRETTORE GENERALE
Giovanna Boda

23 settembre Inaugurazione anno scolastico 2013-2014

tuttiascuola

Si svolge il 23 settembre, presso il Quirinale, la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2013-2014.

Intervento del Presidente Napolitano alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2013-2014

(Palazzo del Quirinale, 23/09/2013) L’aver accettato, nell’interesse del paese, la rielezione a Presidente della Repubblica mi permette – e mi fa molto piacere – di essere ancora qui con voi oggi e di parlare al mondo della scuola italiana. L’inizio dell’anno scolastico è, infatti, il momento e l’occasione migliore per rivolgere un augurio di buon lavoro agli insegnanti, al personale tecnico, a tutti coloro che sono impegnati nell’istruzione e per l’istruzione nella pubblica amministrazione e nella società civile. Do il benvenuto a tutte le autorità presenti. E rivolgo un saluto affettuoso a voi studenti di ogni età, ai vostri genitori e, lasciatemi aggiungere, ai vostri nonni. Non ho mai trascurato in questi anni di considerare l’istruzione a tutti i livelli uno dei pilastri e degli assi portanti della nostra società.

E in questo momento dobbiamo rinnovare e rafforzare le potenzialità di sviluppo della società italiana. Non siamo ancora usciti dalla crisi finanziaria, economica, sociale che ha colpito così duramente negli ultimi anni il nostro paese, e gran parte del mondo, dagli Stati Uniti d’America all’Europa. Sono ancora tante le famiglie che soffrono di difficoltà e di privazioni, che non ce la fanno, o ce la fanno a fatica, ad andare avanti ogni mese, che mancano di sostegni essenziali, innanzitutto il lavoro per i figli se non anche per genitori : come in Sardegna, dove è risuonata ieri la parola solidale e ispirata del Pontefice. Molti sacrifici si sono imposti ovunque nel nostro paese. L’economia e l’occupazione tardano a riprendersi : ma i primi segni di ripresa si vedono, e si riaffaccia la speranza di un nuovo, più solido sviluppo – su basi più giuste – dell’economia e della società.

Ebbene, dobbiamo fare tutti la nostra parte per far crescere i semi che appaiono e possono maturare di un miglioramento e cambiamento positivo della nostra situazione. La politica non sprechi questo momento più favorevole e faccia, attraverso il governo e il Parlamento, la sua parte, procedendo, senza incertezze e tantomeno rotture, nel compiere le azioni necessarie. Si mobilitino tutte le forze valide del paese. Anche quelle della scuola. E vengo al punto.

Pure la scuola negli ultimi anni ha sofferto delle ristrettezze provocate dalla crisi generale e ha sofferto – diciamo la verità – di incomprensioni e miopie, di rifiuti e tagli alla cieca – più che di una necessaria lotta contro innegabili sprechi – da parte dei responsabili della cosa pubblica. Ebbene, si sta ora comprendendo che bisogna cambiare strada : è questo il segno della giornata di oggi qui al Quirinale, è questo il segno nel quale inizia il nuovo anno scolastico. Ce lo dicono senza dubbio i provvedimenti adottati dal governo, specialmente il decreto approvato dieci giorni fa dal Consiglio dei ministri in materia di istruzione, università e ricerca: e vi ha fatto puntuale riferimento il ministro Carrozza che ne è stata promotrice con una passione e determinazione di cui desidero darle atto.

E in effetti – questo bisogna ben capire – rafforzare l’istruzione a tutti i livelli, sviluppare la ricerca scientifica, rendere più elevata e moderna la formazione dei giovani attraverso tutti i canali, ciò è decisivo per superare la crisi, per combattere la disoccupazione, per competere nel mondo d’oggi, per costruirci il futuro che l’Italia può riuscire a darsi.

Le conoscenze, le capacità possedute dai cittadini di un paese favoriscono uno sviluppo economico costante. Questo insieme di conoscenze si definisce capitale umano proprio per sottolineare il fatto che si tratta di una vera e propria ricchezza, di un patrimonio su cui un paese può contare. Se vogliamo capire quanto vale questo patrimonio dobbiamo guardare sia alla quantità dei diplomati e dei laureati, sia alla qualità, cioè a quanto si è imparato davvero a tutti i livelli dell’istruzione. L’Italia purtroppo resta ancora indietro rispetto ad altri paesi avanzati – agli ultimi posti nell’Unione Europea – per il numero di quanti procedono fino in fondo negli studi : sono addirittura calate negli ultimi anni le iscrizioni all’università, in concomitanza con l’aggravarsi della crisi economica. E’ a rischio il progresso realizzatosi nel lungo periodo precedente. L’Italia resta indietro anche per quanto riguarda le competenze che si acquisiscono con l’istruzione, come vengono misurate internazionalmente. Il ritardo è particolarmente grave al Sud, dove il divario rispetto al resto del paese aumenta man mano che si passa ai gradi più alti dell’istruzione, ma è presente anche nelle periferie delle grandi città su tutto il territorio nazionale. L’aspetto più positivo è dato dalla sensibilità e dall’impegno delle ragazze e delle giovani, la cui percentuale di partecipazione ai livelli più alti dell’istruzione supera nettamente quella maschile.

Il potenziamento del sistema scolastico là dove si presenta più debole è uno degli elementi del rinnovato impegno che l’attuale Governo sta dedicando all’istruzione. Potenziamento, a cominciare dalle strutture materiali, dagli edifici scolastici divenuti antiquati e insicuri.

Imparare è importante per l’intero sistema paese. Ma cosa serve perché a scuola si impari al meglio? I risultati di varie ricerche ci dicono che più di altri fattori conta l’apporto degli insegnanti. E quindi ci si deve impegnare a investire – in risorse e iniziative – come il Governo ha iniziato a fare, perché la già notevole professionalità dei nostri docenti si rafforzi.
È giusto premiare il merito, incentivare chi lavora nella scuola a fare sempre meglio. Ma occorre anche che gli insegnanti più ricchi di talento siano generosi nel condividerlo.

Infatti, si ottengono buoni insegnanti non solo con un’accurata formazione e con opportuni aggiornamenti, ma anche e molto promuovendo la trasmissione e lo scambio nella capacità di insegnare. Non bisogna mai smettere di imparare gli uni dagli altri, anche dai giovani, e scambiare quel che si è imparato. Sappiamo quante buone pratiche vanno spesso disperse.

Quello che vale per gli insegnanti vale anche per gli studenti. La pratica dell’aiuto negli studi dato dai più bravi a chi resta indietro o dagli studenti più adulti ai più piccoli è un altro bell’esempio di redistribuzione dei talenti. Invito perciò gli studenti migliori a essere generosi e attivi nel condividere quanto hanno imparato.
A voi giovani, a voi ragazze e ragazzi, dico nel modo più semplice e convinto : la sola risposta certa che si può dare alle vostre preoccupazioni per il futuro – “avremo lavoro e quale, qualificato e soddisfacente oppure no, potremo avere un posto riconosciuto nella società?” – la risposta certa a queste vostre domande è una sola : formatevi e preparatevi nel miglior modo possibile. Ve ne deve essere data, certo, la possibilità, dal sistema d’istruzione, dalle strutture scolastiche, dalle politiche pubbliche. Ma almeno in parte, in buona parte, queste possibilità oggi esistono in Italia.

Non così in tutto il mondo, non dimentichiamolo. Ci sono paesi nei quali lo stesso poter andare a scuola è una fortunata condizione della cui importanza noi qui non siamo più consapevoli. All’inizio di un anno scolastico capita di affrontare la scuola con riluttanza, perfino come un pesante dovere, ma la scuola, il poter studiare è soprattutto un grande privilegio. È bene non scordarsi che perfino in Italia ci sono minorenni indotti a lavorare prematuramente. Altrove questo fenomeno è ben più esteso e drammatico : addirittura bambini che invece di andare a scuola sono reclutati come soldati, mentre in altri casi tanti bambini si trovano in territori colpiti da disastri naturali o da sanguinosi conflitti.

Si pensi ora alla Siria : tra quanti hanno dovuto abbandonarla, tra i profughi affluiti in più paesi, i minori sono circa un milione, 740 mila hanno meno di 11 anni. Ai piccoli raccolti nei campi profughi mancano i parenti lontani, ma anche e molto, da quanto dicono a chi li intervista, manca loro la scuola.

E quante bambine in particolare – in varie parti del mondo – non possono andare a scuola? Se lo fanno, sono perseguitate, aggredite per il solo fatto di non essere nate maschi e di voler studiare. Alcune di loro si battono coraggiosamente per questo diritto. È il caso di Malala Yousafzai la giovane pakistana vittima di un attentato talebano che così si è espressa in occasione del suo recente discorso all’ONU : “Il terrorismo, la guerra e i conflitti impediscono ai bambini di andare a scuola. Dobbiamo condurre una gloriosa lotta contro l’analfabetismo, la povertà e il terrorismo, dobbiamo imbracciare i libri e le penne, sono le armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.”
Torno a quel che dobbiamo fare in Italia. Voglio dedicare una parola all’attività di ricerca, che è condizione perché il talento possa dare frutti che gioveranno a tanti. C’è qui con noi il Professor Naldini con il Professor Aiuti e altri suoi collaboratori, e pochi giorni fa ho incontrato una più ampia delegazione di Telethon. I risultati della ricerca, in particolare di quella biomedica ma non solo di quella, costituiscono preziosi benefici rivolti al mondo, specialmente ai bambini e non solo italiani.
Investire nella ricerca, investire nel nuovo, è l’esempio che ci viene dal grande e illuminato imprenditore italiano che qui ricordiamo insieme con la RAI : Adriano Olivetti. Promuovere la ricerca e fare ricerca, e in generale studiare e lavorare sul serio è anche una forma di generosità. Lo è ugualmente impegnarsi con disciplina nello sport i cui risultati contribuiscono a ravvivare l’orgoglio nazionale. Ringrazio per questo i nostri atleti qui presenti.
La scuola, in quanto contribuisce a far crescere una cultura diffusa, fa bene alla democrazia : grazie all’istruzione e alla cultura si diviene persone più tolleranti, più aperte, più sensibili a quei valori di solidarietà cui ci richiama con tanta forza di convinzione e semplicità Papa Francesco.

Anche questa cerimonia ci ha ricordato che la scuola concorre a renderci cittadini migliori. Abbiamo potuto costatare ancora una volta quanto la scuola italiana faccia al di là dell’insegnare le materie obbligatorie : sensibilizza ai temi della legalità, ai valori costituzionali, a valori come quelli del rispetto dell’ambiente e del territorio.

La scuola invita alla correttezza, alla non violenza, al dialogo, all’apertura nei confronti di chi vive in condizioni lontane dalla nostra, nei confronti di chi è diverso. Per questo motivo abbiamo scelto come titolo di questa cerimonia La scuola nel mondo. Il mondo nella scuola, che è lo slogan stampato sulle vostre magliette. È testimonianza dell’entu-siastico impegno dei nostri insegnanti la grandissima partecipazione al concorso del Ministero che porta lo stesso titolo. La scuola insegna a vivere in società, a vivere in democrazia, a crescere e ad aprirsi al mondo.

Un’occasione importante per questa apertura al mondo è data dalla presenza di studenti di origine immigrata nelle nostre scuole, perché può sollecitare curiosità per altre vicende storiche e altre realtà, maggiore comprensione per culture e costumi diversi. La scuola deve lasciare che il mondo entri nelle sue aule.

Voi studenti imparate fin da giovani a essere generosi e aperti, e innanzitutto consapevoli di quel che fa dell’Italia un paese straordinario e di quel che ciascuno di noi deve dare oggi a un’Italia in difficoltà. A tutti : buona scuola, buon anno nuovo negli studi e nel vostro cammino verso il futuro.

 

Discorso Ministro On. Prof. Maria Chiara Carrozza

(Palazzo del Quirinale, 23/09/2013) Signor Presidente della Repubblica,
gentili Autorità,
cari dirigenti scolastici, cari insegnanti, care famiglie e soprattutto cari studenti,
vorrei innanzitutto salutare gli studenti, gli autentici protagonisti delle nostre scuole.
Ringrazio, inoltre, i dirigenti scolastici, i docenti e il personale scolastico per il loro costante impegno, ogni giorno e in ogni area del nostro Paese.
Il Governo di cui mi onoro di far parte ritiene fondamentale e centrale l’istruzione. Lo scorso 9 Settembre ha approvato un decreto legge in materia. Il decreto è ora all’esame del Parlamento. Per la prima volta dopo molti anni, un provvedimento del Governo contiene investimenti per la scuola nel suo complesso, cioè a favore degli studenti, delle famiglie, degli insegnanti, del personale tecnico amministrativo.
Il mio viaggio attraverso il sistema scolastico nazionale mi sta insegnando molto. Le nostre scuole sono realtà vive in cui la partecipazione e la ricerca di forme innovative di didattica sono più diffuse di quanto non si possa immaginare.
La scuola oggi, per la sua presenza diffusa sul territorio, è sempre più l’istituzione che, proseguendo la sua responsabilità storica, unisce gli italiani.
Oggi, in particolare, la scuola deve far vivere i valori costituzionali, deve essere, come diceva Piero Calamandrei, “lo strumento perché la Costituzione scritta nei fogli diventi realtà”.
Ho imparato molto dalla visita a Casal di Principe, dove su un bene confiscato alla camorra sarà costruita una scuola per l’infanzia e dove ho dialogato con studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, istituzioni ed associazioni. In tutti ho visto una grande voglia di rivendicare il diritto alla normalità, la più assoluta lontananza dalle organizzazioni criminali, ma soprattutto la speranza che la scuola sia il vero motore del cambiamento e dell’innovazione sociale. La scuola deve aiutare i giovani a guardare al futuro, intensificando, come abbiamo previsto nelle misure approvate dal Consiglio dei Ministri, i percorsi di orientamento per gli iscritti alle scuole secondarie di secondo grado.
Rafforzare la presenza dello Stato sul territorio attraverso un ampliamento significativo e strutturale dell’offerta formativa, come abbiamo iniziato a fare con il decreto legge, è il modo per incidere sulla crescita dei nostri giovani, dei nostri ragazzi, formando quindi una nuova generazione di cittadini che abbia in sé valori di solidarietà, di senso civico e di legalità.
Nell’articolo 9, la Costituzione connette lo sviluppo della cultura e la tutela del paesaggio. Le notizie recenti sui ritrovamenti dei rifiuti tossici a Casal di Principe, proprio a pochi metri dal Teatro dove ho salutato la comunità scolastica, confermano quanta strada ci sia ancora da percorrere. Credo che nelle scuole occorra insegnare il rispetto per l’ambiente che, come ricorda Ulrich Beck, è in cima alle preoccupazioni dei giovani europei e può essere il fattore aggregante di una nuova coscienza comune.
Dobbiamo trarre da questi eventi l’occasione per sviluppare la coscienza civile di tutti, nello stretto legame tra ambiente, legalità e sviluppo. Non partiamo da zero: i più giovani che purtroppo hanno sempre meno fiducia nella politica si impegnano invece sempre di più per le iniziative legate ai problemi dell’ambiente e del territorio.
Dobbiamo prenderci cura di questa sensibilità, della loro curiosità e ricettività su questi temi, lanciando una grande campagna su ambiente e legalità nelle scuole e accentuando sempre più i temi legati all’esercizio di una cittadinanza attiva. Dobbiamo ritrovare insieme l’importanza di una partecipazione politica attiva che torni ai valori primari, istruzione, lavoro, ambiente.
La Cittadinanza e la Costituzione vanno di pari passo e sono rafforzate, non solo nei programmi scolastici, ma nell’attività quotidiana, da quella capacità di ribellarsi davanti ai soprusi e all’illegalità che non è una forma di immaturità, bensì il germoglio di una coscienza civile che noi tutti abbiamo la responsabilità di nutrire.
Una maggiore attenzione all’ambiente creerà nuove opportunità di lavoro e scelte economiche che terranno conto dell’impatto ambientale privilegiando quelle meno invasive.
Sono sempre più forti anche le esigenze di integrazione davanti a una società globale ed in cui i flussi migratori verso il nostro Paese, soprattutto dalle aree meno ricche del mondo spesso anche teatro di guerra, sono ogni giorno più frequenti. L’integrazione è un fattore di arricchimento per i nostri ragazzi e per le nostre ragazze. È l’occasione per imparare a orientarsi nel mondo, per sviluppare il sentimento di solidarietà e per comprendere la varietà dei problemi da diverse prospettive. La scuola è il luogo principe per l’integrazione, è il luogo in cui i giovani hanno le prime esperienze di relazioni sociali indipendenti dalle famiglie, in cui convivono con coetanei di altre culture, religioni, tradizioni. Studiare geografia economica è dunque importante per capire la propria cultura e quella degli altri in un contesto globale.
Vorrei qui sottolineare l’importanza del lavoro quotidiano e silenzioso degli insegnanti che svolgono con abnegazione e passione un ruolo di rappresentanti dello Stato nelle frontiere della nostra società. Nel decreto legge abbiamo previsto investimenti per la formazione degli insegnanti per valorizzare le loro competenze e per migliorare il rendimento della didattica.
Al centro del sistema-scuola c’è lo studente. Dobbiamo quindi garantire, come abbiamo fatto con le misure di welfare dello studente contenute nel provvedimento urgente, in primo luogo il diritto allo studio e la possibilità per i capaci e meritevoli privi di mezzi di poter studiare senza ostacoli. Questo è uno dei compiti essenziali di uno Stato moderno, che non può limitarsi a garantire i diritti a una “media” di cittadini, ma deve garantire il diritto a ogni individuo. Le istituzioni, anche per il diritto allo studio, devono lavorare per questo.
Nel corso del mio “viaggio in Italia” ho visto scuole bellissime, ma anche tante strutture che hanno bisogno di urgenti interventi e tante scuole in affitto in locali non sempre idonei. Per questo la mia azione, come ministro dell’Istruzione, è partita dall’edilizia scolastica, consapevole del diritto di ogni alunno a vivere il tempo-scuola in luoghi confortevoli e sicuri.
Le misure contenute prima nel “decreto del fare” e poi nel “decreto scuola” vanno in questa direzione: 450 milioni già stanziati, possibilità di attivare mutui, per un importo equivalente, con la Bei e la Banca del Consiglio d’Europa, valorizzazione del ruolo delle regioni e degli enti locali e semplificazioni procedurali per l’utilizzo delle risorse.
La sicurezza è la base: è necessaria, ma non sufficiente. Proprio perché il futuro vi appartiene, cari studenti, abbiamo la responsabilità di darvi gli strumenti migliori per immaginarlo. Migliorare lo spazio della scuola vuol dire far crescere tutto lo spazio pubblico.
Abbiamo quindi la responsabilità di fare tutti il nostro dovere. Di compiere, per voi ragazzi, una piccola e silenziosa rivoluzione della normalità, in tutta Italia senza lasciare indietro nessun territorio.
Signor Presidente della Repubblica,
sogno un’Italia che sia consapevole dell’importanza dell’istruzione come fattore propulsore per la mobilità sociale, per la coesione territoriale, per la promozione della cultura e della tecnica, in modo sostenibile con la valorizzazione del nostro patrimonio paesaggistico, culturale e artistico.
Per questo è fondamentale che le istituzioni prestino costantemente attenzione all’istruzione: le risorse utilizzate per l’istruzione siano considerate come investimento in un’ottica pluriennale e non come “spese”. È compito, infatti, di chi oggi ha responsabilità di governo, pensare alle generazioni future.
La mia esortazione oggi va infine ai giovani: siate pronti a prendere in mano la vostra vita e il vostro paese ! Sviluppate la vostra personalità nel confronto con gli altri, senza farvi marginalizzare e trovando ogni occasione per partecipare alla vita pubblica. La politica ha bisogno di voi, e del vostro rinnovamento, ha bisogno di spirito di servizio, di onestà, di voglia di cambiare e di discontinuità. Maturate la vostra indipendenza ed entrate nel dibattito pubblico.
Il vostro futuro dipenderà dalla vostra formazione, dal vostro impegno, dalla vostra capacità di innovare e di creare quindi le condizioni per un futuro migliore.
Vorrei che avessimo il coraggio di costruire una scuola di creatività, esteticamente bella, che risponda ad una visione olistica della persona e del sapere. Dobbiamo smettere di separare, di dividere e riprendere una prospettiva unificante e creativa di studio, cultura e sviluppo economico.
Qual è la risposta di oggi alla diffusa domanda di una nuova politica economica credibile? È l’istruzione, che deve essere il cuore pulsante del nuovo “rinascimento” di questo Paese.

——–

Torna anche quest’anno il consueto appuntamento con la Cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico promossa dalla Presidenza della Repubblica e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

L’evento si terrà nel Cortile d’onore del Palazzo del Quirinale, a Roma, il 23 settembre 2013, dalle ore 16.45.
Durante la Cerimonia il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il Ministro Maria Chiara Carrozza rivolgeranno un messaggio di saluto e il loro augurio di un buon anno scolastico ai ragazzi, agli insegnanti e alle famiglie.

Oltre alle più alte cariche dello Stato, saranno presenti al Quirinale personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport. Nel Cortile d’onore ci saranno, poi, circa 3.000 studenti, provenienti da tutte le regioni, che assisteranno alla rappresentazione delle esperienze più significative realizzate dalle scuole sui temi della Costituzione, della difesa dell’ambiente, dell’integrazione, del rispetto della legalità e della lealtà nel mondo dello sport.
La manifestazione, condotta da Fabrizio Frizzi, sarà trasmessa in diretta su Rai Uno dalle ore 16.45 alle ore 18.45 e potrà essere seguita in diretta streaming sul sito www.istruzione.it

Circa tremila studenti alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico

Saranno circa tremila tra scolari e studenti gli allievi di scuole italiane che entreranno al Quirinale nel pomeriggio di lunedì 23 settembre per la cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico. Nel cortile d’onore bambine e bambini, ragazze e ragazzi assisteranno a esempi e rappresentazioni di tante attività compiute da coetanei in varie parti del Paese sulla Costituzione, la difesa dell’ambiente, l’integrazione tra italiani e stranieri, il rispetto della legalità e la lealtà nello sport.

Nel corso della cerimonia, il Presidente Giorgio Napolitano e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza, rivolgeranno i loro saluti e auguri agli studenti, agli insegnanti e alle famiglie.

All’incontro interverranno personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e dello sport. Condotta da Fabrizio Frizzi, la manifestazione sarà trasmessa, come di consueto, in diretta su Rai Uno dalle ore 16.45 alle ore 18.45, e potrà essere seguita in diretta streaming sul sito www.quirinale.it.

Nota 19 settembre 2013, Prot. MIURAOODGOS n. 4900

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Uff.II

Nota 19 settembre 2013, Prot. MIURAOODGOS n. 4900

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

Oggetto: Gruppo di Lavoro per la conoscenza della storia degli Esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia – Iniziative A.S. 2013-2014

Allegati

  • Regolamento del Concorso
  • Scheda di partecipazione
  • Poster Touring Club

Nota 19 settembre 2013, MIURAOODGOS 4905

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Segreteria del Direttore

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana della Provincia di BOLZANO
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di TRENTO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca
BOLZANO
All’ Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine
BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
AOSTA
e p.c. Al Capo Dipartimento dell’Istruzione
SEDE
Al Capo di Gabinetto
SEDE
Al Capo Ufficio Stampa
SEDE

Nota 19 settembre 2013, MIURAOODGOS 4905

Oggetto: “Giornata proGrammatica” in collaborazione con Rai Radio3, 26 settembre 2013

Nota 17 settembre 2013, MIURAOODGOS Prot. n.4842

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Segreteria del Direttore

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti Scolastici dei Licei Artistici e Istituti d’Arte, statali e paritari
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana della
Provincia di BOLZANO
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione
della Provincia di TRENTO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca
BOLZANO
All’ Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine
BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
AOSTA
Al Capo Dipartimento dell’Istruzione
SEDE
Al Capo di Gabinetto
SEDE
All’Ufficio Stampa
SEDE
e p. c. Al Comando Generale dei Carabinieri
Viale Romania, 45
00197 ROMA
e p.c. Alla Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio culturale
Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo
Via del Collegio Romano, 27
00186 ROMA

Oggetto: Bicentenario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri – Concorso artistico rivolto agli studenti degli ultimi due anni dei licei artistici e istituti d’arte, statali e paritari

Come già anticipato con precedente nota (prot. n. 3278, del 13 giugno 2013), in occasione del Bicentenario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri il Comando Generale dei Carabinieri bandisce, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica, e con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio culturale, un concorso rivolto agli studenti degli ultimi due anni di corso dei licei artistici e istituti d’arte. Il concorso consiste nella creazione di un’opera, di diverso genere artistico tra quelle previsti, sul tema: L’Arma dei Carabinieri: duecento anni di storia. I valori senza tempo da preservare…ieri,oggi…sempre.
L’adesione al Concorso deve essere comunicata dagli Istituti interessati al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale di appartenenza per posta elettronica, utilizzando esclusivamente la scheda allegata, entro il giorno 8 novembre 2013. Si allega, inoltre, la scheda identificativa dell’opera, da consegnare, unitamente alla realizzazione artistica, presso il Comando Carabinieri territorialmente competente.
Per il dettaglio degli elementi che caratterizzano il Concorso (finalità, iscrizione, tipologie artistiche ammesse e presentazione dei lavori, selezione delle opere, riconoscimenti e premi, etc.) si fa riferimento al relativo Regolamento allegato.
Nel ricordare alle SS. LL. le indicazioni già fornite con la nota citata, riguardo in particolare al ciclo di conferenze da organizzare in sede territoriale (con la collaborazione dei Comandi Legione dei Carabinieri e degli Uffici competenti del Mibac) a supporto della partecipazione delle scuole, si prega di dare la più ampia diffusione all’iniziativa presso le scuole interessate e di voler cortesemente indicare a questa Direzione Generale il nominativo del Referente regionale incaricato di seguire il progetto, scrivendo alla prof.ssa Patrizia De Socio (email: patrizia.desocio@istruzione.it, tel. 0658492169).
Si ringrazia per la consueta e fattiva collaborazione.

Il Direttore Generale
f.to Carmela Palumbo

Allegati

16 settembre Il ministro inaugura l’anno scolastico

Il 16 settembre il ministro Carrozza inaugura l’anno scolastico a Casal di Principe, presenti le scuole e le istituzioni di Casal di Principe e della Provincia di Caserta e il capo della Direzione nazionale antimafia Franco Roberti.

Traccia del discorso del Ministro On. Prof. Maria Chiara Carrozza
Inaugurazione dell’anno scolastico 2013/2014 a Casal di Principe

Carissimi studenti,
Cari insegnanti, dirigenti scolastici, personale tecnico amministrativo, Autorità,
Siamo venuti a Casal di Principe per lanciare, da qui, un messaggio che arrivi a tutta l’Italia che va a scuola: agli alunni di tutti i cicli che hanno ripreso a frequentare le lezioni in questi giorni, agli insegnanti, al personale tecnico – amministrativo, alle famiglie. Perché la scuola ci riguarda tutti. Siamo venuti a Casal di principe, in Campania, nel cuore del sud, perchè la scuola deve essere il simbolo del riscatto di questi territori e dell’intero paese.
Nelle settimane della sua riapertura, l’Italia scopre nella scuola un fattore essenziale di unità e di coesione.
La scuola è una presenza diffusa e fondamentale nel nostro Paese. Abbiamo 44000 plessi scolastici, in tutto il territorio italiano. In Campania ci sono oltre 940.000 alunni e oltre 87.000 insegnanti (compresi gli insegnanti di sostegno) in oltre 45.000 classi, in 1030 istituzioni scolastiche.
La scuola è in ogni paese, in ogni quartiere delle nostre città: la scuola è l’istituzione che dà un senso concreto alla parola “pubblico”, alla cosa pubblica, all’interesse pubblico. La scuola è l’istituzione che garantisce l’accesso alla conoscenza. Accesso alla conoscenza vuol dire anzitutto accesso agli studi e quindi accesso alla vita.
La funzione del sistema di istruzione nella società è infatti principalmente quella di preparare i ragazzi ad affrontare le sfide di oggi, a essere cittadini italiani ed europei, a confrontarsi con le sfide internazionali, ad accedere a una “mappa” in cui l’Italia ha l’obbligo di relazionarsi con il mondo.
Accesso agli studi è tutto questo.
Il mancato accesso agli studi è il primo fallimento educativo, e, di conseguenza, il primo fallimento di un Paese, dato che l’educazione è lo specchio del suo futuro.
Simbolo della ferita dell’accesso agli studi è soprattutto la dispersione scolastica.
In questi giorni sta cominciando l’anno scolastico, in tutta Italia. Quanti ragazzi abbiamo già perso?
Per quanto riguarda la dispersione scolastica, siamo lontani dai parametri europei. La Strategia Europa 2020 punta a scendere sotto il 10% di dispersione scolastica entro il 2020: il dato italiano del 2012 si attesta al 17,6%, a fronte di una media europea del 13,5%. Anche se il dato italiano appare in discesa rispetto agli ultimi anni, si riscontrano ancora picchi elevatissimi, soprattutto nelle isole (Sardegna, con il 25,8% e Sicilia, con il 25%) e al Sud.
I vantaggi portati dall’accesso e dalla permanenza di un ragazzo a scuola sono innumerevoli: meno criminalità, meno corruzione, maggiore rispetto delle istituzioni, maggiore ricchezza per il Paese, più tolleranza verso gli altri, più senso del dovere, più senso civico.
Infatti, non dobbiamo dimenticare che dispersione scolastica, in gran parte del territorio italiano, vuol dire che a vincere è un altro reclutamento rispetto a quello della scuola: i ragazzi che vengono persi dal sistema formativo trovano rifugio nella strada e nella criminalità organizzata. Parliamoci chiaro. La dispersione scolastica, anche qui a Casal di Principe, in questi territori, è spesso il campo di una battaglia tra la scuola e la camorra. Nella vita di un ragazzo, si sfidano due tipi di reclutamento: il reclutamento della scuola e il reclutamento della criminalità. Dobbiamo tutti insieme far sì che lo Stato sia più forte, dobbiamo far sì che le istituzioni siano più credibili ed affidabili. Dobbiamo far si che i nostri ragazzi non debbano scegliere, che i nostri ragazzi trovino al loro fianco la scuola e le istituzioni.
Dobbiamo educare tutti al reclutamento della scuola contro il reclutamento della criminalità. Come diceva Benedetto Croce, “tutti siamo e dobbiamo e possiamo essere effettivi educatori, ciascuno nella propria cerchia e ciascuno in prima persona verso se stesso”.
La dispersione è un assillo, per un Ministro è una cosa che non fa dormire la notte: superare la dispersione dei talenti, superare quella rassegnazione che in Italia colpisce poi oltre 2,2 milioni di giovani, i cosiddetti NEET (i giovani che non studiano e non lavorano), che hanno disperso il loro accesso alla vita e alla società.
La dispersione dei talenti dei ragazzi è una tragedia, è la ferita più grande che possiamo arrecare al futuro, in un Paese dove il numero dei giovani che non studiano né lavorano ha raggiunto la cifra di 2,2 milioni. Sarebbe la decima regione italiana per popolazione! La lotta alla dispersione scolastica riguarda tutta la società, una società allargata di educatori.
Qui – come in altri 206 territori del Mezzogiorno – sono già al lavoro, con fondi europei gestiti dal MIUR, altrettanti prototipi contro la dispersione scolastica che vedono lavorare insieme scuole, privato sociale, enti locali, volontariato. Queste azioni sono rivolte ai bambini e ragazzi in difficoltà, con un percorso che registra punto di partenza e punto d’arrivo, centrato sullo sviluppo di competenze e conoscenze irrinunciabili. Si tratta di 50 milioni di euro investiti fino alla fine dell’anno prossimo.
Su questo esperimento abbiamo avviato un rigoroso percorso di accompagnamento e di valutazione. Ed è con questo spirito e con questo metodo che stiamo affrontando, insieme alle regioni, la nuova progettazione dei fondi europei del periodo 2014 – 2020 intorno all’obiettivo di lotta all’abbandono scolastico e formativo che riguarderà, insieme, le aree più critiche del Mezzogiorno e anche quelle del Centro-Nord.
La scuola è il pilastro della coesione sociale e territoriale, il luogo dove si costruisce la cittadinanza e dove inizia la realizzazione dei valori costituzionali, il compito di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Abbiamo voluto aprire qui l’anno scolastico perché riconosciamo che qui questo compito è più difficile. È più difficile – per le ragazze e i ragazzi del Sud – conquistare lavoro, dignità, felicità, perché c’è un legame perverso tra la povertà delle famiglie e la povertà di istruzione. Un legame che non spezzeremo, ma che abbiamo cercato di allentare con le risorse stanziate nel recente decreto “L’istruzione riparte”, con misure volte a ridurre il costo dei libri, dei trasporti e degli altri servizi, per aiutare studenti e famiglie.
Abbiamo inoltre fatto ripartire gli investimenti in edilizia scolastica: 450 milioni nel “decreto del fare” di cui 150 milioni già distribuiti alle regioni (alla Campania sono stati assegnati 18 milioni) che hanno avviato le procedure per l’assegnazione a comuni e province (vi ricordo anche che i sindaci e presidenti di province saranno commissari di governo per l’edilizia scolastica e potranno, quindi, utilizzare procedure semplificate). Nel decreto scuola è stata prevista, inoltre, la possibilità per le regioni di attivare mutui con la Bei e con la Banca del consiglio d’Europa.
Il Ministero e la Regione Campania daranno subito un segnale a queste aree, a cominciare da Casal di Principe, affinchè si proceda con la costruzione di una scuola dell’infanzia su terreno confiscato alla criminalità organizzata (con il Presidente Caldoro abbiamo firmato ad inizio dello scorso mese di agosto un protocollo sull’utilizzo dei beni confiscati a fini educativi e formativi in aree ad alto rischio di criminalità organizzata).
Noi dobbiamo affrontare questa tragedia parlando il linguaggio della verità: c’è un legame strettissimo tra la dispersione scolastica e il diritto alla legalità.
Come sapete, alcuni comuni casertani tra cui Casal di Principe sono stati sciolti per infiltrazioni camorristiche.
Cosa può fare la scuola? La legalità non è una materia scolastica. Non si prende il voto in pagella sulla legalità, che si basa su “nuovi modelli di comportamento, di realtà, di testimonianze, di esempi, per essere credibili”, come diceva Don Peppino Diana, l’eroe civile di Casal di Principe che non dobbiamo mai dimenticare. Mi fa piacere che a luglio gli sia stata intitolata la Sala Consiliare del vostro Comune. Voglio ringraziare soprattutto per questo, oltre che per il lavoro svolto per l’organizzazione di questa giornata, la Commissione straordinaria per la gestione dell’ente ed in particolare il Prefetto Silvana Riccio.
Ringrazio naturalmente per la perfetta organizzazione della giornata il Prefetto di Caserta, dott.ssa Pagano, il Questore, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, e tutto il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, i nostri dirigenti regionali e provinciali.
Di quale scuola ha bisogno l’Italia? La nostra Costituzione dice: “La scuola è aperta a tutti”.
Dobbiamo avere sempre più cura di questo aggettivo bellissimo: aperta. L’apertura è il contrario della dispersione, che è la chiusura delle prospettive.
Bisogna essere aperti nello spazio e nel tempo. Il tempo della scuola non è solo tempo dello studio: è il tempo della società, dell’incontro. Aprire la scuola vuol dire dare altro tempo ai nostri ragazzi, per leggere in biblioteca, per fare sport, per stare insieme.
Per questo, abbiamo stanziato i primi 15 milioni per tenere gli istituti comprensivi aperti il pomeriggio. Un primo passo, ma molto importante.
Anche noi al Ministero dobbiamo essere aperti. E aprirsi vuol dire stare nel territorio e ascoltare i suoi problemi.
In questi giorni, sto cercando di girare il più possibile per le scuole italiane, di ascoltare i problemi degli studenti, del personale e dei dirigenti scolastici: credo che il mio dovere come Ministro sia anche questo, non stare sempre chiusa in un ufficio. Ma quando sono al Ministero dell’Istruzione, mi ritrovo spesso a guardare una frase affrescata tra le nostre mura: Docendo vitae consolimus.
E penso alla relazione della scuola con la vita, all’antica formula – così vera – della scuola come maestra di vita. Ma cosa significa “provvedere alla vita”? L’insegnante si occupa della vita dei ragazzi, perché ha cura della loro indipendenza e della loro intraprendenza.
Gli insegnanti non ordinano agli alunni come devono vivere. Piuttosto, aprono alla vita. Gli insegnanti non sono tutori. Sono affezionata a un termine che viene dall’Odissea, ma che oggi usano soprattutto gli inglesi ed è molto importante nel mondo da cui provengo, la ricerca scientifica. È la parola “mentore”.
Mentore è il saggio al quale Ulisse affidò Telemaco prima di partire per la guerra di Troia, ed ebbe cura di un bambino che poi divenne ragazzo e uomo. Il mentore dà consigli, non ordini: il suo scopo è far sviluppare la persona e renderla indipendente, educandola al confronto, appunto all’apertura.
Noi sappiamo che Casal di Principe è un simbolo. Ma siamo venuti qui per dire che non ci deve bastare guardare un simbolo da lontano, leggere i libri, guardare i film. Dietro i simboli ci sono i luoghi, ci sono le persone che ogni giorno lavorano con un obiettivo essenziale: la normalità.
Essere presenti in questi territori vuol dire affermare, assieme alle persone che garantiscono la presenza straordinaria dello Stato, che la normalità può essere rivoluzionaria.
La “Costituzione vivente” siamo noi: vediamo di dimostrarlo.
Il mio impegno è quello di fare tutto il possibile perché non vi sia nessuna ambiguità tra lo Stato e il malaffare, perché non ci siano zone grigie, abbassamenti della tolleranza, a Casal di Principe, nell’area casertana, in tutta la Campania. Il nostro compito è traghettare questi territori nella normalità, insegnando il rispetto degli altri e senza dare mai nessuno per perso.
Iniziare la scuola è più difficile in Campania, la regione più giovane d’Italia, ed è più difficile a Casal di Principe, dove assicuro l’impegno mio personale e del Ministero affinchè sin dai prossimi mesi siano qui impegnate le migliori energie dirigenziali.
Vorrei ringraziare i docenti, i dirigenti, gli uffici territoriali e le scuole di questa terra, della Campania e del sud per l’impresa educativa e civile che portano avanti ogni giorno.
Un’ultima riflessione: per aprire le scuole, per combattere la dispersione, per vincere la battaglia del reclutamento con la criminalità organizzata, per compiere tutti questi passi verso una “normalità rivoluzionaria”, abbiamo bisogno veramente di un ministro che mette il suo nome su una riforma? Io non lo credo.
Bisogna superare il concetto della riforma come annuncio politico e come legge grande e roboante, e capire che una riforma della scuola si costruisce coi piccoli passi, con la presenza territoriale e con le politiche giuste, le politiche dell’apertura.
Albert Hirschman, un economista che sapeva guardare il mondo con ottimismo, diceva: “In ogni momento c’è una riforma possibile”. In ogni momento: non solo nel consiglio dei Ministri, non solo in Parlamento, ma con ogni azione che innesca un cambiamento culturale reale.
Voi, ragazzi, siete i veri attori di questo cambiamento e di questa riforma. Non dimenticatelo, quest’anno e negli anni a venire.
Buon anno scolastico!

Avviso 12 settembre 2013

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, promuove per l’anno scolastico 2013/2014 la giornata del “COLORday” lanciata dalla Fondazione Color Your Life.
Color your life è una Fondazione nazionale no-profit con l’obiettivo di scoprire, conoscere e aiutare i talenti ‘in erba’ nel campo artistico, scientifico e dei mestieri.
Il COLORday si svolge in tutta Italia con le modalità e le forme proposte dai ragazzi/COLOR, giovani di età compresa tra i 13 e i 19 anni, che in ogni città, in ogni paese, in ogni scuola trovano un’occasione per “Regalare abbracci e ricevere sorrisi” nell’ambito di una festa di solidarietà piena di vita, di speranza, di allegria, un augurio per tutti verso le cose belle della vita.
Quest’anno il COLORday, si terrà il 21 settembre e negli anni a venire sarà sempre il 3° sabato di settembre.
Le istituzioni scolastiche interessate potranno pertanto nell’ambito della loro autonomia organizzare durante la giornata un momento anche solo simbolico dedicato all’iniziativa “Regaliamo abbracci per ricevere sorrisi” e diffondere l’evento anche sul sito internet della scuola.
Gli studenti che intendono partecipare all’iniziativa in orario extrascolastico potranno fare squadra e andare per le vie della città/paese per “Regalare abbracci e ricevere sorrisi”.
Le informazioni relative all’evento ed alle attività della Fondazione Color Your Life sono consultabili sul sito www.coloryourlife.it.

Si pregano le SS. LL. di voler divulgare il più possibile l’iniziativa e di dare massima diffusione alla presente nota presso gli istituti scolastici.
Si ringrazia per la consueta collaborazione.

Nota 13 giugno 2013, Prot. n.3278

Ministero dell’Istruzione
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti scolastici dei Licei Artistici e degli Istituti d’Arte
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di TRENTO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine
BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
AOSTA
All’Ufficio Stampa
SEDE
Al Capo di Gabinetto
SEDE

E p.c.

Al Comando Generale dei Carabinieri
Viale Romania, 45
00197 Roma

Alla Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Via del Collegio Romano, 27
00186 Roma

Oggetto: Celebrazioni per il Bicentenario di fondazione dell’ Arma dei Carabinieri – Concorso rivolto agli studenti degli ultimi due anni dei licei artistici e degli istituti d’arte statali e paritari.

In occasione delle celebrazioni per il Bicentenario di fondazione dell’ Arma dei Carabinieri, che si svolgeranno nel corso di tutto il 2014, sarà bandito entro il mese di settembre 2013 un concorso rivolto agli studenti degli ultimi due anni dei licei artistici e degli istituti d’arte, come previsto da un’apposita Dichiarazione d’intenti, che si allega in copia, sottoscritta dal Comando Generale dell’ Arma dei Carabinieri, dal Miur, Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica, e dal Mibac, Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale. Il tema del concorso è: “L’Arma dei
Carabinieri: duecento anni di storia. I valori senza tempo da preservare … ieri, oggi…sempre”.
Al riguardo si evidenzia che il concorso di cui sopra si svolgerà, diversamente da quanto riportato nella citata Dichiarazione, nell’arco dell’anno scolastico 2013-14.
In attesa dell’emanazione del relativo bando, che sarà diffuso tra le scuole sopra indicate nel mese di settembre 2013, in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico, si anticipa che gli studenti potranno concorrere con opere pittoriche, plastiche, grafiche, multimediali e di design all’interno di apposite sezioni. Il termine previsto per la consegna delle opere è il 15 marzo 2014. La premiazione avverrà entro la fine del nuovo anno scolastico.
Per fornire ai partecipanti strumenti propedeutici all’ideazione e alla realizzazione dell’opera, le SS. LL. vorranno organizzare in sede regionale elo provinciale, d’ intesa con i Comandi Legione dei Carabinieri, gli istituti scolastici coinvolti e il supporto dei Servizi educativi del Mibac, delle conferenze per gli studenti e i loro docenti rivolte ad approfondire il tema del concorso in relazione alla storia dell’ Arma dei Carabinieri e alle possibili modalità di ricerca e di espressione artistica. Per l’organizzazione dei suddetti incontri le SS. LL. potranno prendere fin d’ora gli opportuni contatti con l’Arma dei Carabinieri e con i citati Servizi educativi.
Ulteriori dettagli relativi alle modalità di partecipazione, alle tipologie espressive, ai criteri e alle forme di valutazione, oltre che a tutti gli altri aspetti non ancora precisati, verranno forniti con il relativo bando e la contestuale comunicazione alle scuole destinatarie.
Si ringrazia per la consueta e fattiva collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo

Dichiarazione d’intenti

28 – 30 maggio FORUM PA

Dal 28 al 30 maggio si svolge la 24^ edizione di FORUM PA al Palazzo dei Congressi di Roma.

Di seguito il comunicato del MIUR:

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca partecipa all’annuale rassegna del FORUM PA, giunta quest’anno alla XXIV edizione che si terrà in una forma completamente rinnovata presso il Palazzo dei Congressi di Roma EUR dal 28 al 30 maggio .
L’evento è un’ occasione di incontro , aggiornamento e formazione per la pubblica amministrazione italiana. Il tema di quest’anno è “Il Paese alla sfida della trasparenza”, ossia come la Pubblica Amministrazione deve non solo dar conto delle spese sostenute ma soprattutto del rapporto tra spese e benefici a favore dei cittadini.

Il Miur sarà presente alla manifestazione con un proprio spazio espositivo, nel quale oltre a distribuire materiale cartaceo e multimediale sulle tematiche del panorama formativo ed educativo italiano, presenterà, in collaborazione con PON Ricerca e Competitività, ResearchItaly, il nuovo portale della ricerca italiana ed URPSOCIAL un progetto, a cura della Direzione Generale per lo studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, risultato tra i 10 migliori contributi del Call “10×10 Dieci storie di qualità 2013” che riceverà un diploma di merito il 30 maggio alle ore 17.00. URPSOCIAL è un portale finalizzato all’interazione attiva tra il mondo istituzionale scolastico e quello rappresentato dalle famiglie e dai ragazzi. I temi presenti all’interno del portale si riconducono al corretto modo di comportarsi in rete, alle possibili potenzialità dei social, alle diffuse “patologie” generate da un cattivo uso di tali strumenti e il crescente fenomeno del cyber bullismo. Il portale sarà attivo a partire dal 1° giugno 2013.

Giovedì 30 maggio dalle ore 9.30 alle ore 11.30 si svolgerà un convegno sulla scuola digitale “Scuola digitale: nuove didattiche, nuovi setting e nuove architetture” a cura della D.G. per gli Studi, la Statistica e i Sistemi informativi:

  • – Visione e strategie del Piano Nazionale Scuola Digitale
    Dott.ssa Letizia Melina – Direttore Generale per gli studi , la statistica e i servizi informativi
  • – Le azioni e gli attori
    Una scuola tra le nuvole – Prof. G. Tiranti – ITC “L. Pacioli” di Crema (MI)
    Istituto Volt@ Smart School – DS Rita Coccia e Prof. F. Bagiacchi – ITT “A. Volta” Perugia
    Curricolo tecnologico:tra verticalità e sistema – Prof. A. Bardini – IC “Cadeo”
    Nuovi spazi e tempi di apprendimento – DS Salvatore Giuliano – ITIS “Majorana” Brindisi

L’ingresso alla manifestazione è gratuito, per tutti coloro che desiderano partecipare ai convegni posso accreditarsi accedendo al seguente link:
http://profilo.forumpa.it/forumpanet/m.php?a=accredito

 

Iniziative PON  Ricerca & Competitività 2007-2013 e ResearchItaly

Dal 28 al 30 Maggio 2013, presso il Palazzo dei Congressi di Roma, Piazza J.F. Kennedy, 1, si  svolgerà il Forum PA, importante appuntamento annuale nato con l’obiettivo di promuovere e facilitare l’incontro e il confronto tra pubbliche amministrazioni, imprese e cittadini sui temi chiave dell’innovazione.
Il tema della 24° edizione del Forum è la trasparenza, quale fattore abilitante per l’innovazione istituzionale, organizzativa e tecnologica della pubblica amministrazione italiana. Un tema importante, quindi, che emerge anche quando si parla di ricerca e di sviluppo e gestione di progetti finanziati con fondi pubblici, nazionali e internazionali.

Per questo motivo il PON  Ricerca & Competitività 2007-2013 (PONREC) del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sarà presente alla manifestazione partecipando ad alcuni eventi in programma e con uno spazio espositivo (stand 10-F) che accoglierà al suo interno diversi incontri e workshop.
Nello spazio espositivo del PONREC sarà presente anche ResearchItaly, il nuovo portale della ricerca italiana, con tre seminari organizzati dalla Direzione Generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca e dal CINECA:

Martedì 28 Maggio – 14.30/15.30
ResearchItaly: cos’è e come partecipare al progetto
Mercoledì 29 Maggio – 12.30/13.30
Le azioni MIUR per rendere la ricerca italiana più europea
All’incontro parteciperà Emanuele Fidora, Direttore generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca.
Giovedì 30 Maggio – 12.30/13.30
Le tecnologie dietro ResearchItaly: prospettive future
Inoltre,  quattro sono gli incontri in cui Fabrizio Cobis, dirigente responsabile Autorità di gestione PONREC,  interverrà in qualità di relatore:
Mercoledì 29 maggio – 15.00/18.00
Co-creare soluzioni smart
Giovedì 30 maggio  – 9.30/11.30
Rimettere il tempo al centro dell’azione pubblica
Verràpresentato  ilrogetto Ritardi zero, frutto dell’attuale esperienza di gestione e testimonianza dell’impegno verso una radicale innovazione di metodo nella gestione dei fondi strutturali.
Giovedì 30 maggio – 12.00/14.00
Public procurement innovativo per l’ICT: nuovi strumenti e nuove modalità di partnership pubblico-privato
Giovedì 30 maggio15.00/18.00
Fondi e forme di finanziamento per le smart city

Nota 17 maggio 2013, AOODPIT Prot. n. 1176

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
DIPARTIMENTO DELL’ISTRUZIONE

Al Capo Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
SEDE
Al Direttore Generale per le Risorse Umane del Ministero, Acquisti e AA. GG.
SEDE
Ai Direttori Generali delle Direzioni Generali Centrali
LORO SEDI

Oggetto: Settimana nazionale della musica a scuola.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sviluppa anche quest’ anno iniziative di rilancio della pratica musicale nelle scuole di ogni ordine e grado poiché ne riconosce la particolare valenza educativa e formativa.

La pratica musicale contribuisce infatti alla crescita equilibrata della persona non solo perché in questo modo la dimensione sonora non rimane estranea al quadro culturale che in questa crescita si definisce, ma anche perché la pratica musicale, attraverso una più armoniosa utilizzazione delle varie capacità della mente umana, favorisce l’apprendimento di tutte le discipline.

Nell’ ambito delle iniziative programmate per la conclusione di questo anno scolastico, insieme alla “Settimana della musica” e alla XXIV Rassegna Nazionale di tutte le scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca organizza il 6 giugno 2013 il Concerto nel Cortile della Minerva del Palazzo di Viale Trastevere.

Il concerto come è tradizione vedrà esibirsi alcune orchestre giovanili provenienti da scuole di diverse città italiane e riafferma simbolicamente la funzione di servizio che l’Amministrazione svolge verso gli studenti e le scuole in particolare per lo sviluppo della pratica musicale.

Per la migliore riuscita della manifestazione si prega il Capo del Dipartimento per la programmazione e il Direttore Generale per le Risorse umane del Ministero, Acquisti e Affari generali di voler collaborare all’ organizzazione dell’ evento in particolare per ciò che concerne l’apprestamento delle strutture logistiche necessarie.

Tutte le Direzioni Generali, infine, sono pregate di favorire la partecipazione del personale all’ evento.

Si confida nello sperimentato spirito collaborativo delle SS.LL. per l’efficace perseguimento delle finalità dell’iniziativa e si ringrazia fin da ora per la preziosa collaborazione.

Il CaPo del Dipartimento

Lucrezia STELLACCI

Nota 17 maggio 2013, Prot. 3256

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

A tutte le Istituzioni Scolastiche di ogni Ordine e Grado

Oggetto: 23 maggio 2013 – XXI anniversario delle stragi di Capaci e via D’Amelio

Anche quest’anno, il percorso di educazione alla legalità, organizzato e promosso dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca e dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, avrà il suo momento conclusivo il 23 maggio, a Palermo con una manifestazione dall’alto valore educativo e simbolico. L’obiettivo è quello di tramandare di generazione in generazione l’impegno a contrastare tutte le mafie. Fin dai banchi di scuola. Per l’occasione il 22 maggio due Navi della Legalità salperanno dai porti di Napoli e Civitavecchia per arrivare, la mattina del 23, appunto, nel capoluogo siciliano. A bordo gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado vincitrici del concorso “Le nuove rotte dell’impegno. Geografia e legalità”, e che si sono distinte per l’attivazione di progetti educativi di particolare rilevanza.

In concomitanza di questa manifestazione le scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, sono invitate a promuovere iniziative, momenti di ricordo e riflessione sui fatti accaduti, al fine di onorare e celebrare tutte le vittime delle stragi di mafia.

Per dare voce e ascolto agli studenti e sottolineare l’importanza della sensibilizzazione delle nuove generazioni sui temi della legalità e per contrastare ogni atteggiamento mafioso, la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, ha realizzato un portale dedicato all’iniziativa- “Nave della legalità” raggiungibile al seguente url:
(http://archivio.pubblica.istruzione.it/nave_legalita/index.html)

Il portale è una nave virtuale che accompagna tutti gli studenti nel viaggio della legalità: si naviga sul web come sulla nave vera, si condivide una testimonianza, si viaggia insieme nel segno dell’impegno civile e della unità degli ideali.

Gli studenti potranno inserire video e immagini in una apposita galleria, inviandoli all’indirizzo: nave.legalita@istruzione.it e potranno lasciare direttamente, tramite una applicazione specifica, brevi messaggi di riflessione e sms nella bacheca dedicata a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Si ringrazia per la collaborazione

Il Direttore Generale
F.to Giovanna Boda