L’1 agosto la Conferenza Unificata ha:
1) sancito uno Schema di accordo quadro per la realizzazione di un’offerta di servizi educativi a favore di bambini dai due ai tre anni, volta a migliorare i raccordi tra nido e scuola dell’infanzia e a concorrere allo sviluppo territoriale dei servizi socio educativi 0-6 anni.
(ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA)
Accordo ai sensi dell’articolo 9, comma 2, letto c) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.
2) sancito un’Intesa tra Governo, Regioni ed Enti locali sull’attuazione dei piani di edilizia scolastica formulati, ai sensi dell’articolo 11, comma 4-bis e seguenti, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221. (ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA)
Intesa ai sensi dell’ariicolo 11, comma 4-bis del decreto-Iegge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221.
3) reso parere sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante “Disposizioni sulla determinazione degli organici del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (ATA) delle istituzioni scolastiche e educative per l’anno scolastico 2013/2014”. (ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA – ECONOMIA E FINANZE)
Parere ai sensi dell’articolo 2, comma 4, del D.PR. 20 marzo 2009, n. 81.
Relazione di accompagnamento dell’Accordo per la stabilizzazione del sistema educativo “Sezioni primavera”
Il servizio educativo sperimentale “Sezioni primavera”, previsto dalla legge n. 296/2006 come ampliamento qualificato dell’offerta formativa rivolta a bambini dai 24 ai 36 mesi e come servizio socioeducativo integrativo aggregato alle scuole dell’infanzia e degli asili nido, è arrivato al settimo anno di vita.
Si tratta di un nuovo servizio educativo, compreso nel prospettato sistema educativo integrato 0-6 anni, originato dalla criticità degli anticipi alla scuola dell’infanzia emersa nella fase di prima applicazione.
A differenza dell’istituto dell’anticipo, il nuovo servizio educativo è nato come progetto specifico dedicato, secondo criteri di qualità pedagogica, flessibilità, rispondenza alle caratteristiche della specifica fascia di età.
L’attivazione sperimentale del servizio è stata resa possibile da appositi Accordi, definiti periodicamente dalla Conferenza Unificata.
Al funzionamento di questo servizio educativo sperimentale in questi anni ha concorso prioritariamente il contributo finanziario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, quello del Dipartimento delle politiche per la Famiglia e del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nonché quello della maggior parte delle Regioni e dei Comuni, attraverso le risorse strumentali e umane per la gestione diretta o in convenzione.
Nonostante l’impegno finanziario profuso, le risorse disponibili hanno consentito solo parzialmente l’espansione del servizio sul territorio.
Per le note difficoltà economiche, nel corso degli ultimi anni si è registrata una riduzione delle risorse pubbliche culminata nell’ anno 2012 con l’assenza dei contributi finanziari statali, mettendo a dura prova la sopravvivenza del servizio. In alcuni territori, tuttavia, il servizio è stato assicurato dall’intervento delle Regioni e dei Comuni.
Nonostante questa fase critica, le sezioni primavera continuano ad essere oggetto di domanda da parte delle famiglie e di apprezzamento da parte degli amministratori locali, soprattutto nei territori privi o gravemente carenti di strutture di servizio per la primissima infanzia, in quanto esse, aggregate a scuole dell’infanzia o ad asili nido, consentono di ottimizzare le risorse strutturali già disponibili, riducendo i costi del servizio educativo e il correlato contributo delle famiglie.
Unitamente alle scuole dell’infanzia e agli asili nido, le sezioni primavera concorrono, quindi, a soddisfare la crescente richiesta di servizi socio-educativi per l’infanzia, favorendo anche l’occupazione femminile e contribuendo altresì a conseguire l’obiettivo fissato dall’Unione europea del 33% di bambini 0-3 anni accolti nei servizi educativi per la primissima infanzia.
Un recente monitoraggio svolto dal Miur ha messo in luce la validità del nuovo servizio che, nella prospettiva del sistema integrato O – 6 anni, si colloca in una fascia intermedia tra nidi e scuole dell’infanzia, rappresentando una esperienza di qualità pedagogica, flessibile ed originale nelle soluzioni organizzative.
Il monitoraggio ha rilevato che attualmente fruiscono del servizio circa 25 mila bambini accolti nelle oltre 1.600 sezioni primavera autorizzate e finanziate con contributo pubblico. In tali sezioni operano oltre 4mila unità di personale, impegnato nelle attività educative e nei relativi servizi di supporto.
Per l’elevata domanda di servizio sono state attivate sul territorio, ancorché non formalmente registrate e finanziate, ulteriori sezioni primavera che ospitano, secondo una stima attendibile, altri 10-15 mila bambini. Si può ritenere, quindi, che attualmente, in servizi finanziati e non, vi siano circa 35-40 mila bambini che fruiscono del servizio educativo sperimentale delle sezioni primavera.
In occasione delle selezioni annuali dei progetti sperimentali da finanziare, in molti territori, soprattutto delle aree meridionali, sono state rilevate numerose richieste di gestori privati e pubblici che sono rimaste escluse dal contributo finanziario per la ristrettezza delle risorse disponibili. Tutto ciò attesta un potenziale di servizio derivante da una forte domanda delle famiglie che cercano, pur nella contingenza attuale di crisi sociale ed economica, una risposta di sostegno per la cura, l’assistenza e l’educazione dei minori, a condizione che i costi di accesso siano contenuti e pertanto sostenibili.
Il monitoraggio sopra richiamato ha messo in evidenza potenzialità, esiti positivi e criticità delle esperienze, confermandone comunque l’utilità sia in termini di risposta ad un bisogno del territorio che di intervento pedagogico educativo funzionalmente più qualificato dell’ anticipo di iscrizione previsto dall’ ordinamento dell’ infanzia.
Il monitoraggio ha confermato come il modello della Sezione Primavera risulti idoneo a coprire i vasti territori extraurbani presenti nel nostro Paese, in cui l’insediamento umano è articolato in Comuni di piccole dimensioni.
Tutto ciò avvalora sicuramente l’esigenza di dover superare l’attuale fase sperimentale delle sezioni primavera nella prospettiva di realizzare, a breve, l’obiettivo inderogabile di potenzi arIe, diffonderle sul territorio e stabilizzarle, conferendo loro dignità di sistema integrativo all’interno dell’attuale quadro ordinamentale dei servizi 0-6 anni.
Pertanto, dopo sette anni di sperimentazione, con una domanda diffusa di servizio che incalza, diventa assolutamente necessario uscire da questa fase precaria e provvisoria, pervenendo alla stabilizzazione del servizio, valorizzando le numerose buone pratiche emerse e sviluppando al meglio le potenzialità rilevate.
Stabilizzare il servizio significa assicurarne l’indispensabile sostegno finanziario e consentirne la necessaria diffusione sul territorio, al fine di sostenerne lo sviluppo in termini quantitativi e qualitativi.
Un servizio sperimentale che si fa sistema richiede uno specifico intervento legislativo che, come leva strategica e nella prospettiva di un sistema integrato dei servizi per l’infanzia O – 6 anni, potrebbe contribuire a favorire i processi di sviluppo sociale ed economico del Paese, soprattutto nelle aree maggiormente colpite dalla crisi.
La Conferenza Unificata, convinta di tale scelta, chiede alle forze politiche di condividere siffatto obiettivo e di tradurlo quanto prima in norma di legge.
Di seguito il Comunicato stampa del MIUR:
Edilizia scolastica: Carrozza, intesa in conferenza unificata ottimo passo avanti
“La firma di oggi è un ottimo passo avanti verso una gestione più semplice ed efficace dei fondi per l’edilizia scolastica”. Con queste parole il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza ha commentato il via libera in sede di Conferenza Unificata ad un’intesa in materia di edilizia scolastica.
“L’accordo prevede una maggiore collaborazione istituzionale tra i diversi attori coinvolti, una programmazione congiunta e un’accelerazione degli interventi assegnando direttamente i finanziamenti agli Enti locali. – ha aggiunto il Ministro – Con questo accordo puntiamo a superare un modello di governance che negli ultimi anni si è rivelato inefficace per i tempi troppo lunghi, non più sostenibili, per rendere spendibili le risorse stanziate e per aprire i cantieri. Oggi abbiamo dato un nuovo segnale positivo, dopo le risorse stanziate con il Decreto del fare, che conferma la centralità dell’edilizia scolastica nell’azione di questo dicastero e del governo Letta”.
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