Archivi categoria: Stampa

Riscatto laurea 2024: costi in aumento e novità per i giovani

da OrizzonteScuola

Di redazione

Il riscatto della laurea, un’opzione che permette di valorizzare gli anni di studio ai fini pensionistici, sta diventando più costoso nel 2024. L’aumento dei costi è dovuto all’inflazione, che ha influenzato anche il reddito minimo imponibile, parametro chiave per il calcolo del riscatto.

Cos’è il riscatto della laurea?

Il riscatto della laurea consente di conteggiare gli anni di studio universitario come anni lavorativi, anticipando così l’accesso alla pensione o aumentandone l’importo.

Aumento dei costi nel 2024

L’opzione “light”, a prezzo fisso, è passata da circa 5.776 euro a quasi 6.100 euro all’anno. Per il riscatto ordinario, il costo varia in base al reddito: l’aumento del reddito minimo imponibile lo rende meno oneroso solo per chi guadagna meno di 18.000 euro all’anno. Per lauree conseguite prima del 1996 o entro il 2011 con almeno 18 anni di contributi, il calcolo è più complesso e si basa sulla riserva matematica.

Novità per i giovani

L’INPS ha introdotto la possibilità di trasferire gratuitamente il montante contributivo generato dal riscatto della laurea, anche per i giovani disoccupati. Questa misura potrebbe avere un impatto significativo sulla previdenza futura dei Millennials, che si trovano ad affrontare nuove regole per la pensione di vecchiaia.

Come richiedere il riscatto

La domanda può essere presentata online, tramite Patronati, intermediari o telefonicamente all’INPS. L’Istituto mette a disposizione un simulatore online per una stima approssimativa dei costi e un’applicazione per un calcolo dettagliato nel sistema contributivo o retributivo.

Concorso dirigenti scolastici 2024: TAR ammette docenti con 5 anni di servizio in scuole paritarie

da OrizzonteScuola

Di redazione

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha commentato con favore la notizia che “il TAR ha ammesso al concorso dirigenti scolastici chi ha prestato 5 anni di servizio nelle paritarie. Nuova vittoria dei legali #Anief”, siamo molto soddisfatti”.

Il nuovo concorso per Dirigenti Scolastici, bandito dal MIM con DD n. 2788 del 18 dicembre 2023, non ha previsto tra i requisiti di accesso l’accesso di docenti laureati e confermati in ruolo con un servizio di almeno cinque anni nelle istituzioni del sistema nazionale di istruzione (scuole statali, paritarie e percorsi di istruzione e formazione professionale), limitandolo ai docenti che hanno prestato servizio nelle sole scuole statali.

Avverso tale valutazione il sindacato Anief ha proposto ricorso, per il quale arriva oggi la prima risposta.

La prova preselettiva

Si svolgerà a livello nazionale il prossimo 23 maggio con unica sessione pomeridiana. Le istruzioni 

Gli USR hanno già provveduto all’abbinamento candidati – sede, riservando anche eventuali posti per i candidati che in quella data saranno in possesso di provvedimenti del Giudice che li ammettano con riserva.

La prova preselettiva si svolgerà in 75 minuti, cinquanta quesiti a risposta multipla, sei per ciascuno degli ambiti disciplinari a), b), c), d), e), f), g) e h) dell’articolo 7, comma 2 del DM 194/22 e due per l’ambito disciplinare i) del predetto articolo.

Solo una delle risposte è corretta (si può selezionare solo una risposta). Questi i punteggi attribuiti

  • 1 punto per ogni risposta esatta
  • 0 punti per la risposta non data
  • o punti per la risposta errata.

Sarà ammesso alla prova scritta un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti messi a concorso per ciascuna regione + coloro che avranno conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo candidato ammesso.

Carta del Merito: guida completa al bonus 500 euro per studenti meritevoli

da OrizzonteScuola

Di redazione

Il Ministero della Cultura ha lanciato la Carta del Merito, un bonus di 500 euro destinato agli studenti che hanno conseguito un punteggio di almeno 100 alla maturità. L’iniziativa mira a promuovere la cultura tra i giovani, offrendo loro l’opportunità di accedere a una vasta gamma di beni e servizi culturali.

Cos’è la Carta del Merito?

La Carta del Merito è un contributo di 500 euro spendibile in cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musei, teatri, corsi di lingua e molto altro. È un’opportunità unica per i giovani meritevoli di arricchire il proprio bagaglio culturale.

Chi può richiederla?

La Carta del Merito è riservata ai residenti in Italia o con permesso di soggiorno valido che abbiano conseguito il diploma di maturità entro i 19 anni di età con una votazione di almeno 100/100.

Come richiederla?

La richiesta può essere effettuata esclusivamente online, sul sito cartegiovani.cultura.gov.it, dal 31 gennaio al 30 giugno 2024. Per registrarsi è necessario utilizzare le proprie credenziali SPID o CIE.

Come utilizzarla?

Una volta registrati, i beneficiari possono generare buoni per l’acquisto dei beni e servizi offerti dagli esercenti aderenti all’iniziativa. Non ci sono limiti di spesa per singolo acquisto, ma non è possibile acquistare più unità dello stesso bene.

Cosa si può acquistare?

La Carta del Merito può essere utilizzata per acquistare una vasta gamma di beni e servizi culturali, tra cui biglietti per cinema, teatro e concerti, libri, ingressi a musei e monumenti, corsi di lingua e molto altro. Sono esclusi videogiochi, contenuti pornografici e violenti.

Validità e scadenza

La Carta del Merito può essere utilizzata fino al 31 dicembre 2024. Dopo tale data, il contributo non utilizzato verrà azzerato.

MANUALE

Il doppio canale per le assunzioni sta diventando un caso politico. C’è attesa per un chiarimento del Ministro

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Il comunicato del Movimento Idonei 2020 di cui avevamo dato notizia nella serata di venerdì 10 sta creando qualche problema interno alla Lega: è quanto sostiene Il Fatto Quotidiano on line in un articolo di poche ore fa dal titolo piuttosto clamoroso (Lega in tilt sul concorso idonei 2020, Valditara sconfessa la linea Pittoni: “No ai doppi binari”).
La vicenda è nota: il Movimento Idonei 2020 chiede che i docenti inseriti nelle graduatorie di merito dei precedenti concorsi vengano immessi in ruolo con priorità rispetto ai vincitori dei concorsi PNRR in fase di svolgimento.
All’interno della maggioranza di Governo si sta però guardano con favore anche al meccanismo del “doppio canale” che consentirebbe di contemperare le diverse esigenze ed aspirazioni.
A favore del doppio canale si è espresso più volte Mario Pittoni, responsabile istruzione della Lega, ma nei giorni scorsi i rappresentanti del Movimento Idonei 2020, al termine di un incontro con il Ministro, hanno redatto un documento dal quale risulta che il Ministro Valditara avrebbe dato rassicurazioni per una equa soluzione del problema aggiungendo anzi di essere contrario al meccanismo del doppio canale.
Nessuno è in grado di riportare le parole precise del Ministro e quindi è difficile dire se davvero Valditara abbia detto chiaramente “no al doppio canale” o se le sue dichiarazioni siano state interpretate in modo un po’ troppo estensivo dal Movimento Idonei 2020.
Sta di fatto che al momento attuale sembra esserci un contrasto interno alla Lega, come ha riportato la testa diretta da Peter Gomez.
Per saperne di più bisogna aspettare che il Ministro chiarisca, anche se, per la verità, il problema non è così semplice come sembra perché sappiamo che la soluzione del doppio canale non è particolarmente gradita all’Europa che ha “inondato” l’Italia di soldi ma a condizione che il nostro Paese si impegni a rivedere i meccanismi di reclutamento dei docenti a favore dei concorsi.

GPS 2024-2026, ecco come si calcola il punteggio del servizio e in quale caso può essere raddoppiato

da La Tecnica della Scuola

Di Lucio Ficara

Tra qualche giorno sarà pubblicata l’Ordinanza Ministeriale per l’aggiornamento delle GPS 2024-2026, vediamo come si calcola il punteggio del servizio svolto in una specifica classe di concorso per quella medesima classe di concorso e come invece si calcola per altre classi di concorso per cui si ha titolo ad essere inseriti.

Calcolo del punteggio di servizio

È utile sapere che il servizio di insegnamento prestato sulla specifica classe di concorso o su posti di sostegno agli alunni con disabilità sullo specifico grado:

a) nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, nelle istituzioni statali e paritarie all’estero e nelle scuole militari;

b) nell’ambito dei percorsi in diritto/dovere all’istruzione di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, relativi al sistema di istruzione e formazione professionale, purché, nel caso dei predetti percorsi, il relativo servizio sia stato svolto per la tipologia di posto o gli insegnamenti riconducibili alla specifica classe di concorso;

c) nelle forme di cui al comma 3 dell’articolo 1 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167, nonché di cui al comma 4-bis dell’articolo 5 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con
modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128;

d) nei percorsi di istruzione dei Paesi esteri o di scuole a ordinamento estero in Italia, riconosciute dai rispettivi Paesi, riconducibile alla specificità del posto o della classe di concorso.
Sono attribuiti, per ciascun mese o frazione di almeno 16 giorni, 2 punti. Sino a un massimo, per ciascun anno scolastico, di 12 punti.
Il servizio prestato ai sensi dell’articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, è comunque valutato.

Il calcolo del punteggio del medesimo servizio espresso nei precedenti punti a), b), c) e d) in altra classe di concorso o su altro posto di altro grado di istruzione è calcolato al 50% rispetto al calcolo della classe di concorso specifica o del servizio di sostegno per quel grado di istruzione.

È bene sottolineare che il servizio sul sostegno della scuola secondaria è calcolato per intero anche in tutte le classi di concorso del medesimo grado di istruzione. Questo significa che se in un anno scolastico si raggiungono 12 punti in ADSS, anche in tutte le classi di concorso della scuola secondaria di secondo grado in cui si è inseriti, si avranno calcolati 12 punti.

Raddoppio del punteggio per alcuni servizi

Alcuni tipologie di servizio, a causa del disagio della sede, vengono valutati in misura doppia , quindi 4 punti per ogni singolo mese o frazione di 16 giorni, sino ad un massimo di 24 punti. Il servizio prestato dall’a.s. 2003/04 all’a.s. 2006/07 nelle scuole pluriclassi dei Comuni di montagna, di cui alla legge 1° marzo 1957, n. 90, nonché nelle scuole delle isole minori e degli istituti penitenziari è valutato in misura doppia.

Cinque minuti per cambiare la scuola

Si può cambiare la scuola in cinque minuti? Sì secondo un progetto dell’Università di Milano-Bicocca 

Dare voce a chi vuole migliorare il sistema scolastico: è l’obiettivo di un gruppo di ricerca di Milano-Bicocca che ha lanciato una campagna di crowdfunding per il progetto “Cinque minuti per cambiare la scuola”

Milano, 9 maggio 2024 – Frequentare lezioni di astronomia di notte nel giardino della scuola oppure istituire l’ora di orto per coltivare verdure insieme a nuove amicizie; organizzare “collegi di alta quota” in cui il confronto tra dirigenti scolastici avviene su sentieri di montagna. In alcuni istituti italiani queste micro-pratiche di cambiamento, nate dall’immaginazione di studenti, insegnanti e dirigenti, hanno scardinato la mentalità del “si è sempre fatto così” migliorando la vita dell’intera comunità scolastica. Per dare voce a tutti quelli che hanno idee per nuovi modi di fare scuola è nato il progetto “Cinque minuti per cambiare la scuola” che ha attivato una campagna di crowdfunding all’interno della VI edizione di BiUniCrowd, l’iniziativa dell’Università di Milano-Bicocca che permette alla comunità universitaria di ottenere sostegno e visibilità dall’esterno.

«La nostra proposta nasce da anni di ricerca nelle scuole di ogni ordine e grado, durante i quali abbiamo osservato pratiche di creatività organizzativa centrate sul benessere di alunni e alunne, diversi per storia, origine, capacità, passioni e stili di apprendimento», spiega Anna Granata, professoressa di Pedagogia presso l’Università di Milano-Bicocca e responsabile del gruppo di ricerca. «Ora vogliamo dare voce ai protagonisti nascosti del mondo della scuola, facendo loro raccontare in pochi minuti idee, anche piccolissime, messe in atto in virtù delle possibilità offerte dall’autonomia scolastica». La convinzione è che gli effetti di queste sorprendenti pratiche di cambiamento siano di ispirazione e possano essere replicate in contesti diversi. 

Per sviluppare il progetto è stata avviata una campagna per raccogliere 10.000 euro su Ideaginger.it, la piattaforma di crowdfunding con il tasso di successo più alto in Italia: i fondi ottenuti saranno destinati a realizzare video di pochi minuti, in cui ciascun attore esporrà la propria proposta di cambiamento, e organizzare un evento in stile TEDx per raccontare le idee di creatività organizzativa e diffonderle in tutta Italia. Il progetto è stato selezionato da Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale ETS che, una volta raggiunto il 50% dell’obiettivo, cofinanzierà la campagna di crowdfunding con ulteriori 5.000 euro. «Abbiamo deciso di aderire all’iniziativa “Cinque Minuti” perché crediamo nell’importanza e nell’urgenza di avviare una riflessione sul mondo della scuola, che ha un ruolo sempre più determinante nello sviluppo delle attitudini e delle potenzialità dei cittadini di domani. La Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale ETS è nata con l’obiettivo di contribuire a migliorare la vita di ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 17 anni in condizione di fragilità, e si impegna nella realizzazione di progettualità come questa, in cui le giovani generazioni possono esprimersi ed essere ascoltate per aprire insieme un dialogo su come immaginare prima e costruire poi la società del futuro», spiega Francesca Magliulo, direttrice della Fondazione.

Per sostenere la campagna “Cinque minuti per cambiare la scuola” basta collegarsi alla loro pagina e fare una donazione scegliendo il metodo di pagamento preferito. Tra le ricompense per i sostenitori c’è anche l’opportunità di ricevere un libro sulla scuola, una vignetta per riflettere sorridendo, una formazione online sui temi dell’iniziativa o trascorrere un’intera giornata in una scuola innovativa. 

Alcuni scatti dei ricercatori sono disponibili nella cartella stampa.

Caos al Concorso riservato per dirigenti e la contraddizione che si contraddice

da La Tecnica della Scuola

Di Pasquale Almirante

Il ministro, saputo in quale clima di caos  e in quali condizioni  di disorganizzazione si è svolto il concorso riservato per dirigenti scolastici svoltosi il 6 maggio scorso a Roma, si indigna e manda accertamenti.

Che si indigni gli fa onore, come pure che mandi accertamenti, ma è una indignazione fuori tempo massimo che assomiglia un po’ all’andazzo generale della nostra Italia: si sa che gli argini dei fiumi sono deboli, che gli alveoli sono intasati ma si interviene, indignandosi, dopo che le alluvioni hanno fatto i disastri.

E così è successo con questo ennesimo concorso speciale.

Al ministero sapevano bene che si trattava di oltre 2300 candidati che avrebbero invaso gli Hangar di Roma, approntati alla meglio per espletare le prove. E sapendolo, i responsabili al ministero, avrebbero dovuto implementare tutte quelle risorse necessarie per svolgere gli esami in piena serenità, normalità e correttezza, senza stress e senza dovere costringere a gridare, come pare sia avvenuto durante l’attesa delle prove, da parte di alcuni candidati dirigenti: vergogna, vergogna.

In altri termini, pare che gli esami approntati dal ministero, coinvolgendo le ditte esterne abilitate all’uopo, si siano svolti senza fare tesoro delle precedenti esperienze, come se le passate incongruenze non avessero fatto scuola.

Si fa iniziare infatti una prova per 2300 persone alla 10,30, ignorando che occorre accertarsi dei documenti, assegnare un pass, una postazione e un tablet.

E invece si aprono i primi cancelli alle 8,30 e poi a uno a uno si fanno entrare in questi enormi locali senza sedie, senza mezzi, senza bagni, nell’afa in attesa che scocchino le 10,30, anche se le operazioni iniziano pure dopo.  E così,  dopo ore e ore di attesa finalmente si incominciano a prendere le generalità.

Certamente, c’è gente che si sente male, dopo tante ore in piedi, mentre il personale di sorveglianza non sa dove mettere le mani e cosa fare.

Tuttavia, le altre cronache non interessano, non serve a nulla raccontarle e ognuno di quei 2300 dirigenti in pectore avrà qualcosa da dire e lamentare.

Il succo della faccenda è però un altro: perché tanta cattiva organizzazione? E ripetiamo: non è il primo concorso questo con tanti candidati, per cui l’esperienza avrebbe dovuto essere maestra. E invece?

Ma non solo: questo era un concorso riservato perché in quello ordinario furono individuate delle irregolarità, stigmatizzate con parole di fuoco dall’ allora opposizione che però è ora al governo e che ha voluto, come aveva promesso, che si ripetesse la prova ma che organizza questa prova “speciale” senza gli speciali accorgimenti, quegli stessi in pratica che contestava alla maggioranza ma che anche ora sono mancati. In pratica, contraddizioni nella contraddizione che contraddice la contraddizione stessa.  Che contraddizione!

Concorso dirigenti scolastici riservato, prova nel caos: la supera l’85% dei candidati, Valditara dispone accertamenti

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

Come abbiamo scritto, ieri, 6 maggio, si è svolta la prova scritta di accesso al corso intensivo di formazione per il concorso riservato per dirigenti scolastici riservato ai ricorrenti del 2017. La prova si è svolta presso il padiglione n. 7 della Nuova Fiera di Romacon alcune criticità che hanno sollevato molte polemiche.

Concorso dirigenti scolastici riservato, i dati

Oggi, 7 maggio, con un comunicato, ha fornito i dati relativi ai risultati: a fronte di 2.321 candidati partecipanti alla prova scritta, il numero di ammessi è pari a 1.971, e cioè l’84,9%. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha anche discusso in merito alle criticità.

“Le disfunzioni di cui stiamo avendo notizia sono inammissibili e, per questo, ho disposto che gli Uffici ministeriali acquisiscano immediatamente tutti gli elementi necessari per individuare, tra i vari enti competenti per la procedura, quelli cui siano addebitabili i problemi riscontrati, affinché ne possano rispondere”, queste le sue parole.

Concorso dirigenti scolastici riservato, cosa è successo ieri

Purtroppo, però, a quanto pare le cose non sono andate benissimo, e la prova avrebbe avuto inizio alle 14.30 tra caos e disagi. Lo riporta Il Mattino. A quanto pare mancavano i tablet, le sedie, ma soprattutto c’era nella grande sala una tanfo di fogna insopportabile.

Molti i candidati che si sono sentiti male e sono intervenute le ambulanze. I risultati per i 2400 aspiranti dirigenti scolastici? Malgrado fosse un quiz al computer non sono stati dati nella giornata di ieri, arriveranno oggi. Quanto accaduto è stato verbalizzato alla presenza del dirigente del ministero dell’Istruzione e del Merito.

Concorsi insegnanti di religione, ci saranno due procedure per la copertura di 1.928 posti per il triennio 2022/2025

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il Ministero dell’Istruzione ha convocato le organizzazioni sindacali martedì 7 maggio per informarle sui bandi dei concorsi ordinari volti a stabilizzare gli insegnanti di religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado.

Ne dà notizia la FLC CGIL.

Questi concorsi, suddivisi in due procedure, prevedono la copertura di 1.928 posti disponibili per il periodo 2022/2023-2024/2025, distribuiti tra scuole dell’infanzia e primaria (927 posti) e scuole secondarie (1.001 posti).

Nel caso di un numero esiguo di candidati, è possibile aggregare territorialmente la procedura concorsuale.

Questi bandi fanno seguito a un DPCM del 22 febbraio 2024, che autorizza il Ministero a coprire 6.428 posti, di cui il 70% tramite concorsi straordinari e il restante 30% tramite procedure ordinarie.

Requisiti richiesti

Per partecipare al concorso, oltre al possesso dei titoli richiesti dalla normativa, è necessaria una certificazione di idoneità rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano nei novanta giorni precedenti la scadenza delle domande. Le prove del concorso consistono in un test scritto e un colloquio orale, con domande riguardanti aspetti pedagogici, psicopedagogici, didattici e metodologici, competenze linguistiche in inglese (livello B2) e competenze digitali.

Come si svolgerà il concorso

La prova scritta si tiene nella regione di competenza dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) che gestisce il concorso. Dura 100 minuti e consiste in 50 domande a risposta multipla, di cui 40 riguardanti aspetti pedagogici, psicopedagogici, didattici e metodologici, 5 sulla conoscenza della lingua inglese (livello B2) e 5 sulle competenze digitali applicate all’insegnamento. Le domande sono redatte a livello nazionale da una commissione nominata dal Ministero dell’Istruzione.

La prova orale, della durata massima di 30 minuti per le scuole dell’infanzia e primaria e 45 minuti per la scuola secondaria, mira a valutare la preparazione del candidato su questioni educative, competenze didattiche e progettuali, inclusa l’abilità nell’uso delle tecnologie e la padronanza della lingua inglese (livello B2). Include anche una lezione simulata. Le domande e le tracce della lezione sono estratte casualmente dal candidato all’inizio della prova e sono preparate dalla commissione esaminatrice.

Se il candidato non è presente al momento dell’estrazione della traccia, la commissione procede autonomamente e lo informa via email. Le tracce estratte non possono essere riutilizzate per estrazioni future. Alla fine di ogni sessione, la commissione esaminatrice comunica i risultati attraverso il Portale Unico all’USR responsabile della procedura, che li pubblica sul proprio sito istituzionale.

Punteggi

Il totale dei punti assegnati è di 250, suddivisi in 100 punti per la prova scritta, 100 punti per la prova orale e 50 punti per i titoli. Per superare le prove scritte e orali, è necessario ottenere almeno 70 punti.

Graduatorie di merito regionali

Le graduatorie sono formate da un numero di candidati pari al massimo al numero di posti previsti dal bando di concorso, con possibilità di integrazione successiva in caso di rinunce. Queste graduatorie hanno validità biennale, ma i vincitori mantengono il diritto all’assunzione anche negli anni successivi.

Per quanto riguarda i candidati con solo il diploma di scuola magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, la loro posizione nelle graduatorie è rilevante esclusivamente per la nomina a tempo indeterminato nella scuola dell’infanzia.

Inoltro dell’istanza

L’istanza di partecipazione deve essere presentata online, pagando una tassa di 10 euro. Può essere inoltrata sul Portale Unico in un’unica regione nel cui ambito territoriale è situata la sede dell’ordinario diocesano che ha rilasciato la certificazione di idoneità, a partire dalle ore 14:00 del giorno di pubblicazione del bando e fino alle ore 23:59 del ventinovesimo giorno successivo a quello di apertura delle istanze.

Calendario e sedi delle prove

Il calendario e le sedi delle prove sono comunicati in anticipo, e i risultati vengono pubblicati sui siti istituzionali.

Graduatorie del personale docenti e ATA, attenzione alla pubblicazione dei dati non necessari

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

In più occasioni il Garante per la protezione dei dati personali si è trovato ad esprimersi in merito ai reclami di docenti e personale amministrativo tecnico e ausiliario (ATA) per l’illecita pubblicazione, da parte degli istituti scolastici, di dati non pertinenti nelle graduatorie.

Nel Vademecum “La scuola a prova di privacy”, l’Autorità riepiloga i principali aspetti che le scuole devono tenere presenti, per non incorrere in sanzioni.

Nelle graduatorie pubblicate on-line è possibile indicare il nome, il cognome, il punteggio e la posizione in graduatoria.

Al contrario, non devono essere riportati dati non pertinenti, quali, ad es., i numeri di telefono e gli indirizzi privati dei candidati. Tale diffusione dei contatti personali incrementa, tra l’altro, il rischio di decontestualizzazione e di perdita di controllo sui dati e potrebbe, in taluni casi, esporre i lavoratori interessati a forme di stalking o a eventuali furti di identità.

Non è neanche possibile pubblicare informazioni attinenti allo stato di salute (ad esempio riferimenti ai benefici di cui alla legge 104/92).

Recite e saggi di fine anno, sì a foto e video, ma per i Social serve il consenso. Le indicazioni del Garante

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Si sta avvicinado la conclusione dell’anno scolastico, momento in cui in molte scuole si svolgeranno recite e saggi che vedono protagonisti bambini e ragazzi, per lo più minorenni.

Si tratta di occasioni in cui vengono invitate ad assistere anche le famiglie, che non mancano di scattare foto o effettuare riprese.

I video e le fotografie raccolte dai genitori e nonni durante le recite, le gite e i saggi scolastici violano la privacy?

Riepiloghiamo le più recenti indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali, pubblicate nel recente aggiornamento del Vademecum La scuola a prova di privacy.

L’Autorità ha ribadito che non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici.

Le immagini, in questi casi, sono raccolte per fini personali e destinate a un ambito familiare o amicale e non alla diffusione.

Va però prestata particolare attenzione alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini su Internet e sui social network. In tali casi la diffusione di immagini dei minori richiede, di regola, il consenso informato degli esercenti la responsabilità genitoriale e delle altre persone presenti nelle fotografie e nei video.

Concorso DS riservato, candidati denunciano caos della prova scritta. Valditara: ‘Disfunzioni inammissibili. Disposto accertamento di responsabilità’

da Tuttoscuola

Quattro ore di ritardo, puzza di fogna e candidati che, nonostante abbiano svolto una prova computerizzata, non hanno potuto conoscerne immediatamente gli esiti. Ieri, presso la Nuova Fiera di Roma, si è svolta la prova scritta della procedura concorsuale riservata ai ricorrenti del concorso per dirigente scolastico del 2017, prova prevista dal D.M. prot. 107 dell’8 giugno 2023, attuativo dell’art. 5 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14. I risultati ufficiali riportano, a fronte di 2.321 candidati partecipanti alla prova scritta, un numero di ammessi pari a 1.971, e cioè l’84,9%. Una prova questa che sembra abbia registrato non poche criticità.
“Una giornata da dimenticare per il MIM – commenta Giuseppe D’Aprile, Uil Scuola -. Stiamo ricevendo da ogni parte d’Italia una serie di denunce per quanto accaduto nella giornata di ieri durante il concorso riservato per dirigenti scolastici. Il concorso, svolto in condizioni inappropriate, ha avuto un costo di partecipazione di 350 euro, è iniziato con 4 ore di ritardo e con puzza di fogna in sala. Inoltre a distanza di 24 ore, arrivano i risultati di una prova computerizzata di cui, invece, i candidati avrebbero dovuto conoscerne immediatamente gli esiti. Questo concorso è stato indetto anche per sanare una mole di contenziosi che si protraggono dal 2017 e invece ha creato ancora più confusione – sottolinea il Segretario – uno degli aspetti più gravi è che la società incaricata dal ministero di gestire il concorso non fosse a conoscenza delle domande di lingua straniera per i singoli candidati. Il risultato? Ai candidati sono state assegnate 20 domande di lingua (francese, inglese, tedesco e spagnolo), 5 da selezionare immediatamente da parte del candidato in base alla lingua prescelta e 15 da escludere senza una direttiva precisa. Non solo, a peggiorare le cose, i candidati hanno appreso solo all’inizio della prova di questo grave errore di programmazione”.
Su queste criticità registrate prima dello svolgimento del concorso DS riservato è intervenuto anche il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che ha dichiarato: “Le disfunzioni di cui stiamo avendo notizia sono inammissibili e, per questo, ho disposto che gli Uffici ministeriali acquisiscano immediatamente tutti gli elementi necessari per individuare, tra i vari enti competenti per la procedura, quelli cui siano addebitabili i problemi riscontrati, affinché ne possano rispondere”.

Classi in deroga 2024-25: non più di 27 alunni alle superiori, 25 alla primaria. 6.700 posti per docenti. DECRETO MIM-MEF

da OrizzonteScuola

Di redazione

Pubblicato il decreto Interministeriale n. 83 del 3 maggio 2024 MIM-MEF che dà attuazione alle previsioni di cui all’articolo 1, commi 344 e 345, lett. a), b) e c), della legge 30 dicembre 2021, n. 234, ovvero al limite massimo dell’organico del personale docente da destinare alle classi costituite in deroga alle dimensioni previste dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81.

Gli Uffici scolastici regionali individuano le istituzioni scolastiche beneficiarie della deroga da accordare tra quelle che rientrano nei valori di soglia di almeno uno dei
quattro indicatori volti a rilevare le condizioni socio-economiche e culturali più svantaggiate, le condizioni di dispersione o di prossimità di dispersione, le condizioni di spopolamento.

Per l’anno scolastico 2024-25, i parametri per la costituzione in deroga delle classi, escluse le pluriclassi, da prendere a riferimento per le istituzioni scolastiche che rientrano nei valori di soglia individuati all’articolo 4 del decreto, sono così disposti:.

  • Per la scuola primaria, possono essere costituite classi con un numero di alunni non superiore a 25.
  • Per la scuola secondaria di primo grado, possono essere costituite classi con un numero di alunni non superiore a 26.
  • Per la scuola secondaria di secondo grado, possono essere costituite classi con un numero di studenti non superiore a 27.

Per le istituzioni scolastiche che rientrano nei valori di soglia dell’indicatore di spopolamento è altresì consentito derogare ai parametri minimi.

Previsione della quota massima del personale docente da destinare alle classi costituite in deroga alle dimensioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81:

DECRETO

Aggiornamento Gps 2024/26, accorpamento classi di concorso: quali novità?

da La Tecnica della Scuola

Di Daniele Di Frangia

In seguito al DM 255 del 22 dicembre 2023 sull’accorpamento delle classi di concorso, ci sarà qualche novità riguardo la suddivisione delle classi di concorso per chi già era inserito o per chi è di nuovo inserimento?

A rispondere nel corso della diretta della Tecnica risponde live del 3 maggio, il prof. Lucio Ficara, esperto di normativa scolastica:

“Effettivamente una delle novità che avrebbe potuto impattare sulle Gps è proprio il DM 255 del 22 dicembre 2023, cioè l’accorpamento di alcune classi di concorso che fa abilitare, per esempio, un docente abilitato in Arte e immagini nella scuola secondaria di I grado con quella abilitazione, oltre ad avere l’abilitazione per il I grado, avrà anche l’abilitazione per la ex A017. Dunque la A01 ed ex A017 andranno a confluire in un’unica classe di concorso che darà l’abilitazione sia alla secondaria di primo grado sia alla secondaria di secondo grado.

Nelle Gps, e specificata nelle due bozze di Ordinanza che sono state rese pubbliche, in particolare la seconda che è stata vagliata dal CSPI si fa riferimento alle classi di concorso che saranno le vecchie, senza gli accorpamenti. Per cui il docente che vuole entrare nella A01 entrerà nella vecchia A01 Arte e immagine della vecchia scuola secondaria di primo grado e dovrà fare l’inserimento nella A017 per la secondaria di secondo grado Disegno e Storia dell’Arte, però se abilitata in una delle due (ecco la novità) entra in prima fascia in tutte e due, cioè l’accorpamento dal punto di vista dell’abilitazione sarà effettivo in queste nuove Gps. Le classi di concorso rimangono separate e distinte alla vecchia maniera, cioè senza un accorpamento vero e proprio però l’abilitazione basta averla in uno dei due gradi che si può spendere in entrambe. Dunque ai fini abilitanti l’accorpamento darà questo esito favorevole.

Stessa cosa vale per la A012 e la A022 cioè Italiano e Storia per la secondaria di secondo grado e A022 per la secondaria di primo grado. Chi è abilitato in una si abilita di fatto anche nell’altra ed entrerà in prima fascia sia nella A012 che nella A022. Dunque rimangono le vecchie classi di concorso però l’accorpamento dell’abilitazione varrà per entrare in prima fascia in entrambe le classi di concorso.

Basta andare a guardare la tabella relativa al decreto ministeriale 255/2023 per capire di cosa si tratta”.

Gara Nazionale degli Istituti Alberghieri 2024, dal 7 all’11 maggio all’istituto ‘Giovanni Falcone’ di Giarre, vincitore dell’ultima edizione

da La Tecnica della Scuola

Di Redazione

La Sicilia ospiterà da domani, 7 maggio, e sino a sabato 11 la Gara nazionale degli Istituti Alberghieri.

Parteciperanno studentesse e studenti del quarto anno di 26 Istituti d’Italia.

La competizione si terrà presso l’Istituto professionale di Stato per i servizi dell’enogastronomia e ospitalità alberghiera “Giovanni Falcone” di Giarre, guidato dalla Dirigente Monica Insanguine, in qualità di Istituto vincitore del percorso cucina nell’ultima edizione della competizione nazionale. Che si è tenuta a Vittorio Veneto.

Il contest rientra nel Programma per la valorizzazione delle eccellenze del Ministero dell’Istruzione e del Merito e premia i migliori studenti italiani in diversi settori quali l’enogastronomia, sala/bar e vendita -accoglienza turistica. La gara si articola in tre giornate e rappresenta un momento di verifica delle conoscenze, abilità, competenze e dei livelli professionali acquisiti a scuola da studentesse e studenti. La competizione è anche un’occasione di socializzazione e di scambio di esperienze tra realtà socioculturali diverse oltre a rappresentare un’opportunità per promuovere le eccellenze dei diversi territori della nostra penisola, con particolare riferimento alle specificità enogastronomiche e culturali e ai talenti delle nostre écoles hôtelières.

Il programma dettagliato dell’evento è consultabile sul sito dell’IPSSEOA ‘Falcone’ al seguente link:

https://www.alberghierogiarre.edu.it/index.php/spazio-europa/80-generale/760-gara-nazionale-istituti-alberghieri-2024

In Sicilia ci sono 52 Istituti Professionali di Stato per i servizi dell’enogastronomia e ospitalità alberghiera. “I nostri giovani sono ambasciatori del territorio, che con professionalità e partendo dalla valorizzazione delle produzioni tipiche e tradizionali raccontano la storia e la bellezza della Sicilia – dice il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Giuseppe Pierro -.  Gli Istituti Alberghieri dell’Isola si sono sempre distinti nelle diverse manifestazioni nazionali meritando spesso importanti riconoscimenti. Uno degli ultimi, la medaglia d’argento vinta dall’Istituto ‘Francesco Paolo Cascino’ di Palermo al Trofeo Giovani Mille organizzato dalla Federazione italiana cuochi presso Host Milano”.

“Dopo tanti anni di permanenza del premio in Veneto, siamo riusciti a farlo arrivare al Sud attraverso una studentessa, Rosaria Grasso, che rappresenta l’eccellenza dell’Istituto – dice la Dirigente Monica Insanguine -. Oggi la scuola è molto attenta a essere inclusiva nel tener conto delle difficoltà di ciascun studente, ma la scuola è anche competitiva laddove riesce a valorizzare le eccellenze presenti in Istituto. Ecco perché ci prepariamo ad ospitare le eccellenze nazionali in questo ambito. Parallelamente alla competizione, sono stati organizzate delle escursioni, dei momenti di conoscenza del territorio e dei suoi prodotti, primi fra tutti quelli dell’Etna”.