La «liberatoria» dei genitori esonera la scuola anche per la salita e discesa dal bus scolastico

da Il Sole 24 Ore

La «liberatoria» dei genitori esonera la scuola anche per la salita e discesa dal bus scolastico

di Claudio Tucci

L’ok del Parlamento al decreto fiscale porta con se un’importante novità per la scuola: un comma approvato in sede referente interviene infatti disciplina relativa all’autorizzazione dei minori di 14 anni all’uscita autonoma dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni.

La disposizione
La norma prevede espressamente che i genitori esercenti la responsabilità genitoriale, i tutori e i soggetti affidatari ai sensi della legge 184/1983, dei minori di 14 anni, in considerazione dell’età di questi ultimi, del loro grado di autonomia e dello specifico contesto, nell’ambito di un processo di loro autoresponsabilizzazione, possono autorizzare le istituzioni del sistema nazionale di istruzione a consentire l’uscita autonoma dei minori di 14 anni dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni. L’autorizzazione esonera il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza. Non solo. L’autorizzazione ad usufruire in modo autonomo del servizio di trasporto scolastico, rilasciata dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale e dai tutori dei minori di 14 anni agli enti locali gestori del servizio esonera dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza nella salita e discesa dal mezzo e nel tempo di sosta alla fermata utilizzata, anche al ritorno dalle attività scolastiche.

Fedeli: contemperati diversi interessi
«La norma, a cui si è giunti dopo un approfondimento legislativo operato dal Miur, rappresenta un punto di equilibrio fondamentale tra varie esigenze, a volte contrapposte ma tutte di grande rilievo e irrinunciabili, quali la tutela dell’incolumità dei minori, il raggiungimento di gradi sempre maggiori della loro autonomia, le scelte educative delle famiglie e il ragionevole contenimento degli obblighi di vigilanza in capo al personale scolastico», ha commentato, soddisfatta, la ministra Valeria Fedeli.

La vicenda
La necessità di intervenire urgentemente con una norma in questo delicato settore, come si ricorderà, era emersa all’indomani della pubblicazione, nel settembre scorso, di un’ordinanza della Corte di Cassazione, che aveva abbracciato un’interpretazione particolarmente rigorosa delle vigenti disposizioni in materia di obblighi di vigilanza nei confronti dei minori. Molti dirigenti scolastici, in autotutela, avevano emanato specifiche circolari per impedire l’uscita autonoma da scuola degli alunni con età inferiore ai 14 anni.
Tali provvedimenti avevano determinato vibrate proteste da parte delle famiglie, che si erano trovate nell’evidente difficoltà di contemperare la presenza quotidiana all’uscita della scuola dei propri figli con l’orario di lavoro, nonché degli stessi docenti, che si erano trovati costretti a dover prolungare la loro presenza nei locali scolastici anche oltre l’orario di lavoro. Il descritto assetto normativo ostacolava inoltre le libere determinazioni, da parte di ciascuna famiglia, su un aspetto importantissimo dell’educazione dei propri figli, quello del processo della loro autoresponsabilizzazione, considerato che la scelta di molti genitori di consentire ai propri figli di percorrere in autonomia il tragitto casa-scuola e viceversa non era il frutto dell’inottemperanza al proprio ruolo educativo e di vigilanza, bensì il cuore di un processo educativo voluto e costruito dalle famiglie insieme ai propri figli. «In questo quadro – conclude Fedeli – l’autorizzazione dei genitori all’uscita autonoma dei minori di 14 anni da scuola costituirà il frutto del confronto responsabile, dell’accordo partecipato, della condivisione di metodologie e obiettivi tra famiglia e scuola, che devono caratterizzare il processo di crescita del minore in ambito scolastico».