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Ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci

Il 27 aprile del 1937 moriva Antonio Gramsci.


Gramsci, Fedeli: riflettere su sua figura e opera,
suo pensiero è attuale e fonte di ispirazione

A ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci “invitiamo le scuole a riflettere sulla sua figura e sulla sua opera che ha introdotto categorie di pensiero universali, utili per comprendere la complessità del presente che viviamo e le sue radici storiche. A tal proposito, all’inizio della prossima settimana invieremo agli istituti scolastici una circolare per promuovere occasioni di studio, ricerca e approfondimento”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli.
“Ben vengano, inoltre, iniziative come quella messa in campo dalla Camera dei deputati che oggi ha inaugurato, alla presenza del Presidente Mattarella, una importante mostra che consentirà a cittadine e cittadini di sfogliare le opere di Gramsci. Mentre l’Istituto Treccani – prosegue Fedeli – oggi aprirà le sue porte al pubblico con l’obiettivo di rendere omaggio a Gramsci cercando di avvicinare soprattutto le più giovani e i più giovani alla portata storica della sua eredità politica e culturale che ha ancora una straordinaria attualità”.
“Nei Quaderni del carcere – aggiunge la Ministra – grande attenzione viene riservata alla scuola, al tema, cruciale, dell’istruzione come strumento di emancipazione. Diceva Gramsci: ‘studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza’. È un messaggio che dobbiamo trasmettere con forza alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, fornendo loro gli strumenti per affrontare il futuro come cittadine e cittadini avvertiti e attivi”.
“Gramsci – continua –  è stato un intellettuale centrale del Novecento: nei suoi scritti ritroviamo una costante attenzione all’Italia, alla nostra storia sociale e culturale – analizzata anche in ottica territoriale – ma con lo sguardo sempre fisso verso l’orizzonte sovranazionale. Avvertiva già allora l’importanza di essere cittadine e cittadini globali, partecipi, attivi, non indifferenti, ‘partigiani’ perché, diceva, ‘chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare’. Le giovani e i giovani erano i primi destinatari delle sue riflessioni e a loro dobbiamo far conoscere il suo pensiero oltre che, naturalmente, la sua vicenda umana che rappresenta un pezzo importante della storia del secolo scorso. Gramsci fu uno dei padri della sinistra italiana, tra i fondatori del Partito comunista e di un giornale, ‘l’Unità’, sul quale ancora oggi campeggia il suo nome”.

“Il suo rigore e la sua levatura morale, la sua grande attenzione alle questioni politiche, sociali e culturali del nostro Paese costituiscono un patrimonio da cui attingere, una fonte preziosa di ispirazione per rinnovare, oggi, – conclude Fedeli – il nostro essere protagoniste e protagonisti della vita del Paese e del suo sviluppo”.

Giornata mondiale per la consapevolezza sull’Autismo

Giornata mondiale per la consapevolezza sull’Autismo

Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2 aprile Giornata Mondiale dell’Autismo: Autism Europe e World Autism Awareness Day


La facciata del Miur si tinge di blu

La facciata del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca si tinge di blu, nelle serate dell’1 e del 2 aprile, per accedere l’attenzione sull’autismo. L’evento si svolge in collaborazione con Rai Cultura.
Il Miur aderisce infatti alla campagna mondiale “Light it up blue” lanciata dall’Onu in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo. Di blu si tingeranno anche edifici simbolo come l’Empire State Building di New York, la Cn Tower di Toronto, la Statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro e, in Italia, il Quirinale, palazzo Montecitorio, la sede Rai di viale Mazzini.

Domenica 2 aprile, nel cortile centrale del palazzo del Miur, alla presenza della Ministra Valeria Fedeli, si svolgerà un flash mob di sensibilizzazione: centinaia di palloncini blu saranno fatti volare de studentesse e studenti.

Negli ultimi anni sta crescendo l’impegno del Ministero per supportare le studentesse e gli studenti con autismo e le docenti e i docenti che li seguono quotidianamente. In particolare sono in corso di attivazione 14 master sull’autismo rivolti a circa 1.500 insegnanti e finanziati dal MIUR. È in corso di revisione e rifacimento il portale per l’inclusione scolastica sul quale docenti e famiglie potranno trovare lezioni video, materiale didattico e informativo.

Negli ultimi anni stati inoltre attivati Centri Territoriali di Supporto a livello provinciale (CTS) presso i quali operano alcuni docenti specializzati sulle nuove tecnologie per l’inclusione, sui DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e sulle disabilità, fornendo consulenza alle scuole. L’esperienza dei CTS sarà ora raccolta e valorizzata all’interno di scuole polo che daranno anche continuità agli Sportelli Autismo, centri di consulenza per insegnanti e scuole attivati dal 2015 sempre all’interno dei centri territoriali.

Centrale sarà la formazione delle e dei docenti, rilanciata grazie ad un Piano con obiettivi e indirizzi nazionali che ha il sostegno fra i temi indicati come prioritari. Nella formazione sarà coinvolto tutto il personale della scuola, non solo le e gli insegnanti per una sempre migliore inclusione di alunne e alunni che hanno bisogno di supporto.

Giornata per Tullio De Mauro

Come previsto dalla Circolare Ministeriale 3 febbraio 2017, n. 1, il 31 marzo 2017 viene ricordato, nel giorno della sua nascita, Tullio De Mauro


Tullio De Mauro, il 31 marzo una giornata dedicata al suo ricordo

Fedeli: “Incontri, dibattiti e lezioni per una memoria attiva”

Incontri, lezioni, dibattiti, collegamenti in diretta radiofonica.

Tullio De Mauro, celebre linguista ed ex Ministro dell’Istruzione, sarà ricordato così nel giorno in cui avrebbe compiuto 85 anni. Da Torino a Lecce, in sette scuole di tutta Italia, verranno rilette le sue opere, discusse le sue idee e le sue proposte più significative sviluppate lungo un’intera vita di impegno civile e scientifico, al servizio della ricerca linguistica e della crescita culturale del Paese.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Rai Radio3, nasce sotto l’impulso della Ministra Valeria Fedeli che a febbraio ha fatto inviare alle scuole una circolare per sollecitare le docenti e i docenti, le studentesse e gli studenti a riflettere e dibattere sulla figura di De Mauro, a confrontarsi con le opere, il pensiero e l’esempio civile e intellettuale dell’ex Ministro.

La Giornata valorizzerà proprio alcune delle iniziative messe in atto dalle scuole a seguito della circolare. E lo farà anche attraverso un racconto radiofonico che sarà curato da Radio3. Anche la casa editrice Laterza, la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, che promuove il Premio Strega di cui De Mauro era presidente, nonché l’Associazione Forum del Libro ricorderanno Tullio De Mauro: attraverso letture pubbliche – in librerie, scuole e università – di brani tratti dai suoi saggi promuoveranno la conoscenza delle opere che lo studioso ha dedicato alle condizioni linguistiche e allo stato della cultura nel nostro Paese.

Dichiara la Ministra Fedeli “faremo tutte e tutti insieme un esercizio di memoria attiva. Sarà una giornata importante e credo molto utile e proficua per il mondo della scuola e anche per tutte le cittadine e tutti i cittadini che potranno seguire il dibattito e il confronto attraverso la radio o partecipare alle letture e ai confronti pubblici. In memoria di un linguista che ha segnato in modo importante la storia culturale del Paese e di cui vogliamo trasmettere l’opera e la lezione. Soprattutto alle ragazze e ai ragazzi perché a loro guardava l’impegno di de Mauro”.


Scompare l’ex Ministro Giancarlo Lombardi

Scompare Giancarlo Lombardi (Milano, 26 giugno 1937), ministro della Pubblica Istruzione durante il Governo Dini (1995 e 1996).


Fedeli: “Profondo cordoglio per la scomparsa
dell’ex Ministro Giancarlo Lombardi”

La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli esprime “profondo cordoglio” per la scomparsa di Giancarlo Lombardi, industriale, politico e Ministro della Pubblica Istruzione durante il Governo Dini, negli anni 1995 e 1996.

“Viene a mancare un uomo – sottolinea Fedeli – che ha fatto tanto per il mondo dell’istruzione e per il mondo del lavoro. Fu tra i primi a spingere per  l’autonomia scolastica con l’obiettivo di ridurre il centralismo e la burocrazia, per l’innovazione tecnologica nella scuola, per agevolare il rapporto fra scuola e lavoro, gettando le basi per quel cambiamento culturale che si sta dispiegando oggi nei nostri istituti scolastici. Voleva una scuola di qualità per tutte e tutti”.

“Ho conosciuto personalmente Giancarlo Lombardi durante la mia esperienza come Segretaria generale nazionale della Filtea Cgil. Era un uomo di grande rigore morale e intellettuale, un industriale rispettoso della dignità del lavoro, attento ai diritti e alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori, aperto all’ascolto e al dialogo. Il confronto con lui, nei nostri diversi ruoli, è stato sempre franco e costruttivo, orientato all’interesse del Paese. Esprimo vicinanza alla famiglia e mi unisco al loro dolore”, conclude la Ministra.

Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis

Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis

L’Aula del Senato ospiterà lunedì 27 marzo, a partire dalle ore 17 e in diretta su Rai 3, la cerimonia di inaugurazione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017).

In apertura, l’Orchestra del Festival Puccini e il Mezzosoprano Laura Brioli, diretti dal Maestro Alberto Veronesi, eseguiranno i Wesendonck-Lieder di Richard Wagner.

La cerimonia proseguirà con gli interventi del Presidente del Senato, Pietro Grasso, del Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, e del Presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis. Il programma prevede poi gli interventi critici di Eugenio Scalfari e del critico letterario Giorgio Ficara. La conclusione è affidata alle letture dell’attore Fabrizio Bentivoglio.

Storico della letteratura, scrittore e docente universitario, Francesco De Sanctis fu anche deputato e Ministro della Pubblica Istruzione nei governi guidati da Cavour e Ricasoli.

La diretta televisiva sarà curata da Rai Parlamento.


In archivio:

Giornata Mondiale del Teatro

La  Giornata Mondiale del Teatro è stata creata a Vienna nel 1961; dal 27 marzo 1962 è celebrata dai Centri Nazionali dell’International Theatre Institute dell’Unesco.

http://www.giornatamondialedelteatro.it/


Giornata Mondiale del Teatro
Le ragazze e i ragazzi del ‘De Gasperi-Battaglia’ di Norcia
vincono il concorso del Miur “Scrivere il teatro”
In scena i messaggi scambiati via ‘whatsapp’ durante il terremoto
Fedeli: “Dai vostri testi ci arriva un messaggio di fiducia.
Sapremo ascoltarlo”

“Ragazzi, come state? Ci siete tutti? Io per metà. Cosa si sa di Norcia? Dicono che le Chiese non ci sono più”. Il testo delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto ‘De Gasperi – Battaglia” di Norcia, basato sui messaggi whatsapp inviati durante il terremoto, è l’opera vincitrice del concorso del Miur “Scrivere il teatro”, la cui premiazione è avvenuta oggi nell’ambito della Giornata Mondiale del Teatro, istituita a Parigi nel 1962 dall’International Theatre Institute dell’Unesco.
La cerimonia è stata ospitata presso il Teatro Comunale di Cinigiano, in provincia di Grosseto. “Ma c’è un’emoticon per il terremoto?”, questo il titolo del testo vincitore che parte dai messaggi whatsapp che le studentesse e gli studenti si sono scambiati durante i giorni del sisma.
Il primo premio è stato assegnato alle ragazze e ai ragazzi di Norcia per “l’originalità della drammaturgia”, si legge nella motivazione della Giuria che ha segnalato, inoltre, “Il triangolo solista” della scuola primaria “Monsignor Petronelli” di Trani (BA), “Albero di classe” della scuola secondaria di primo grado di Bucchianico (CH), “Ma quanto siamo bravi” della scuola secondaria di secondo grado “Pietro D’Abano” di Abano Terme (Pd).
Il concorso “Scrivere il teatro”, indetto per il secondo anno dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca-Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione e dal Centro Italiano dell’International Theatre Institute, è nato per richiamare l’attenzione delle scuole sul teatro come forma artistica di elevato valore sociale ed educativo, invitando le studentesse e gli studenti a misurarsi con la drammaturgia e la scrittura scenica.
Quest’anno sono state quasi 300 le scuole di ogni ordine e grado, provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato con un proprio testo originale. Le produzioni presentate erano incentrate su argomenti di valenza sociale, finalizzate a sviluppare e promuovere pratiche di conoscenza e di integrazione tra le diversità culturali.

Grazie alla collaborazione tra il Miur e il Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, oggi sono stati promossi eventi presso le scuole di tutte le regioni d’Italia.

“Come sempre accade quando si fanno concorsi che coinvolgono le giovani e i giovani, sono arrivati elaborati carichi di quell’energia che vi contraddistingue, produzioni capaci di raccontarci ciò che pensate, come state vivendo, quale sguardo – anche critico – ponete al mondo che vi circonda”, ha sottolineato la Ministra Valeria Fedeli nella lettera inviata in occasione della premiazione.

“Nella vostra drammaturgia – ha proseguito Fedeli nel messaggio scritto alle ragazze e ai ragazzi di Norcia vincitori del concorso – siete riusciti a mettere insieme due aspetti importanti: l’originalità del linguaggio e la profondità del messaggio. Per scrivere il testo che oggi premiamo avete utilizzato le ‘whatsappate’, i messaggini di quelle chat nelle quali scorre quotidianamente lo scambio dei vostri pensieri. Chat spesso vituperate, ma che quando il terremoto ha scosso le vostre vite sono state indispensabili per capire se stavate tutti bene. Per dire ‘Io sono okay’. Con la vostra sceneggiatura lanciate un segnale importante. Ci dite: ‘siamo vivi, siamo qui e vogliamo ripartire. Nonostante il terremoto’”.

“Alla politica spetta raccogliere questo appello, fare presto e bene per restituirvi quello che avete perso. E anche di più. Tutte e tutti insieme possiamo costruire un futuro in cui il passato possa rinascere sotto nuove forme, in cui voi ragazze e ragazzi possiate continuare a vivere pienamente i vostri territori. È una promessa che vi rinnovo con questa mia lettera. È un impegno che condivido con tutto il Governo di cui faccio parte”, ha concluso la Ministra, ringraziando il Comune di Cinigiano per l’ospitalità di oggi.

La manifestazione avrebbe infatti dovuto svolgersi a Norcia, ma, vista la mancanza di spazi adeguati, il Comune di Cinigiano ha offerto il proprio Teatro per la premiazione accogliendo le vincitrici e i vincitori in un abbraccio di solidarietà e scambio fra i territori.


Earth Hour – L’Ora della Terra

25 marzo 2017, ore 20:30

http://www.oradellaterra.org/


Il Miur aderisce per la prima volta all’iniziativa WWF “Earth Hour – L’Ora della Terra”

Sabato 25 marzo, dalle 20:30 alle 21:30, saranno spente le luci sulla facciata principale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in viale Trastevere che aderisce così, per la prima volta, a “L’Ora della Terra” (Earth Hour), iniziativa globale del WWF dedicata alla sfida ai cambiamenti climatici.

60° anniversario Trattati di Roma

Il 25 marzo 2017 ricorre il 60° anniversario della firma dei “Trattati di Roma”.


Trattati di Roma, Fedeli invia a Scuole, Università e Istituzioni dell’Afam
l’intervento alle Camere del Presidente Mattarella

In occasione del Sessantesimo Anniversario dei Trattati di Roma la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli invia a Scuole, Università e Istituzioni dell’Afam il testo del discorso che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha tenuto davanti alle Camere in seduta congiunta mercoledì 22 marzo, perché sia “oggetto di diffusione a tutte le studentesse e tutti gli studenti e stimolo alla loro riflessione in aula, accompagnata dalle e dai docenti”.

Nella lettera che accompagna l’invio del discorso del Capo dello Stato la Ministra ricorda che “I 60 anni dei trattati di Roma, che rappresentano l’atto di nascita dell’Unione Europea, sono un’occasione importante per riflettere sulla storia del nostro continente e sul senso dell’essere e del sentirsi, per il presente e per il futuro, cittadine e cittadini europei”.

“Ritengo decisivo, in questo senso – prosegue la lettera della Ministra – che le Scuole, le Università e tutte le Istituzioni del sistema di Alta formazione siano coinvolte in questo momento di riflessione, per permettere alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di approfondire la conoscenza e lasciarsi ispirare dalle scelte coraggiose che 60 anni fa i leader europei seppero prendere. Nel suo discorso il Presidente ci ricorda che l’Europa “è stata uno strumento essenziale di stabilità e di salvaguardia della pace, di crescita economica e di progresso, di affermazione di un modello sociale sin qui ancora ineguagliato, fatto di diritti e civiltà“”.

“Dobbiamo esserne tutte e tutti consapevoli: ieri come oggi – conclude Fedeli – serve portare avanti con convinzione il progetto europeo e serve farlo trasmettendo alle nuove generazioni i valori che hanno ispirato la sua fondazione per rendere le nostre ragazze e i nostri ragazzi protagonisti del futuro dell’Unione”.

Italian Teacher Prize

Annamaria Berenzi, docente di matematica in una sezione ospedaliera di Brescia, ha vinto l’edizione italiana del Premio Nazionale Insegnanti.



Premio Nazionale Insegnanti,
annunciati i cinque vincitori
Una docente di matematica in cima al podio

Annamaria Berenzi, docente di matematica in una sezione ospedaliera di Brescia, Daniela Ferrarello, insegnante di matematica in una sezione carceraria di Catania, Consolata Maria Franco, docente di italiano nel carcere minorile di Nisida, Dario Gasparo, insegnante di scienze in un istituto comprensivo di Trieste e Antonio Silvagni, docente di latino e materie letterarie in un istituto superiore di Arzignano (VI). Sono i cinque vincitori della prima edizione del Premio Nazionale Insegnanti – Italian Teacher Prize, gemellato con il Global Teacher Prize. In cima al podio Annamaria Berenzi.

Alla prima finalista andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato direttamente alle scuole delle e dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dalle e dai premiati.

I nomi delle vincitrici e dei vincitori, annunciati oggi dalla Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, sono il frutto di una selezione effettuata fra oltre 11.000 profili arrivati al Ministero. I docenti potevano candidarsi o essere candidati da colleghe e colleghi, studentesse e studenti o dalle famiglie. Una giuria interna al Miur ha operato una prima fase di selezione, arrivando ad una rosa di 50 finalisti. Fra questi, una Giuria Nazionale composta dalla Presidente della Rai Monica Maggioni, dallo scrittore e docente Eraldo Affinati e dal professor Nando Dalla Chiesa, ha individuato prima i 10 finalisti e poi i 5 vincitori.

“Oggi arriviamo alla fine di un percorso iniziato un anno fa. Questo premio – ha spiegato la Ministra Fedeli – è nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle e degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutti le esperienze di quelle e quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare le proprie studentesse e i propri studenti e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza. Attraverso le storie di queste e questi docenti vogliamo raccontare quanto sia fondamentale la scuola per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Oggi diamo un riconoscimento a insegnanti che hanno saputo fare scuola oltre la scuola, aprendo alle studentesse e agli studenti mondi e orizzonti non tradizionali. Come previsto dal bando dobbiamo decretare delle vincitrici e dei vincitori, ma oggi a vincere non sono solo cinque insegnanti. Vince la scuola e vincono tutte e tutti coloro che accompagnano ogni giorno, con passione e dedizione, le nostre ragazze e i nostri ragazzi verso il loro futuro. Insegnare significa imprimere un segno. Il ruolo delle e dei docenti è essenziale per lo sviluppo di un Paese, non dobbiamo mai dimenticarlo”.

I cinque premiati

Tre donne e due uomini. In prevalenza docenti di materie scientifiche. Questo  il profilo delle finaliste e dei finalisti del Premio Nazionale Insegnanti.

La prima classificata, Annamaria Berenzi, insegna in una sezione ospedaliera a Brescia. “Mi ritengo una privilegiata”, spiega la docente. “Solo quando durante una lezione in una stanza di degenza lo studente non si accorge di quanto tempo è passato, riesce ad allontanarsi dal sé malato, si sente ‘bene’”, aggiunge, “solo allora un docente può sentirsi soddisfatto”.

Daniela Ferrarello insegna matematica nella sede carceraria dell’Istituto alberghiero Karol Wojtyla di Catania. Ma è impegnata anche nella ricerca sulla didattica della matematica. Dice di sé: “Pur dedicandomi alla ricerca, non ho mai lasciato la scuola perché sento di essere una privilegiata: ho le radici e le ali. Con le ali da ricercatrice sono sempre entusiasta di portare in classe le nuove frontiere della ricerca in didattica; con le radici da insegnante so quali sono le problematiche delle scuole e degli studenti e rivolgo la mia ricerca nei settori che vedo carenti”.

Consolata Maria Franco insegna nell’Istituto penale minorile di Nisida, a Napoli, dove ha sperimentato percorsi linguistici e di educazione alla legalità innovativi. “A Nisida ho imparato ad insegnare sperimentando sulla mia pelle tutte le difficoltà di avviare curiosità e interessi culturali nei ragazzi dalle pesanti esperienze di vita, che dalla scuola si sono, o sono stati, allontanati”, spiega.

Dario Gasparo, docente di Scienze presso l’Istituto comprensivo Valmaura di Trieste, ha realizzato e documentato sperimentazioni di insegnamento della matematica mediante l’uso del corpo. Di sé dice: “Ricordo quando mia madre, fondamentale figura per me e i miei quattro fratelli, vedendo la mia insofferenza adolescenziale per le ingiustizie, mi disse: ‘Dario, se vuoi cambiare le cose devi diventare o giudice o insegnante’”.

Un glaucoma agli occhi non è riuscito a fermare la passione di Antonio Silvagni, docente di latino e materie letterarie all’Istituto di istruzione superiore Leonardo Da Vinci di Arzignano. “Nonostante le oggettive difficoltà fisiche dovute alla cecità- racconta – intraprendo azioni didattiche innovative senza che queste siano e vengano percepite come compensative di una situazione svantaggiata”.

I docenti vincitori parteciperanno a Dubai al GESF, il Global Education & Skills Forum, insieme ad una delegazione di insegnanti, studentesse e studenti che rappresenteranno l’eccellenza della scuola italiana. Quest’anno il Forum è dedicato alla cittadinanza globale e l’Italia è Paese partner.

In fondo alla ‘corsa’ del Premio Nazionale Insegnanti sono arrivati in 10. Oltre ai 5 vincitori, fra i finalisti c’erano Riccardo Canesi,docente dell’Istituto superiore Zaccagna di Carrara; Lorella Carimali, insegnate del Liceo scientifico Vittorio Veneto di Milano; Gianluca Farusi dell’Istituto tecnico Galilei di Avenza; Marco Ferrari del Liceo Malpighi di Bologna e  Maria Lina Saba dell’Istituto tecnico Fermi di Pontedera.


Cinque donne e cinque uomini,
ecco i finalisti del Premio Nazionale Insegnanti
Dalla docente di sezione ospedaliera all’innovatore: on line i 10 profili

La prossima settimana la proclamazione dei vincitori

C’è chi insegna in una sezione carceraria, chi in una scuola ospedaliera. C’è il docente che fin dai banchi della primaria aveva capito che la passione per la chimica lo avrebbe portato dietro la cattedra. E c’è l’insegnante pioniera dell’Alternanza. Sono on line i dieci nomi e i profili delle finaliste e dei finalisti del Premio Nazionale Insegnanti, gemellato con il Global Teacher Prize di Dubai.

Si tratta di Annamaria Berenzi dell’Istituto tecnico Castelli di Brescia, Riccardo Canesi dell’Istituto superiore Zaccagna di Carrara, Lorella Carimali del Liceo scientifico Vittorio Veneto di Milano, Gianluca Farusi dell’Istituto tecnico Galilei di Avenza, Daniela Ferrarello dell’Istituto professionale Karol Wojtyla di Catania, Marco Ferrari del Liceo Malpighi di Bologna, Consolata Maria Franco, docente presso l’Istituto penale minorile di Nisida, Dario Gasparo dell’Istituto comprensivo Valmaura di Trieste,  Maria Lina Saba dell’Istituto tecnico Fermi di Pontedera e Antonio Silvagni dell’Istituto superiore Leonardo Da Vinci di Arzignano.

Sono cinque donne e cinque uomini, prevalentemente insegnanti di area scientifica. Le loro schede complete sono disponibili qui: http://www.italianteacherprize.it/site/it/home-page/

I nomi delle finaliste e dei finalisti sono il frutto di una selezione effettuata fra oltre 11.000 profili arrivati al Ministero. La prossima settimana la Ministra Valeria Fedeli proclamerà i 5 vincitori. Scopo dell’iniziativa è valorizzare il ruolo delle insegnanti e degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutte le cittadine e di tutti i cittadini le esperienze di quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare le proprie studentesse e i propri studenti, favorendone la crescita come cittadini attivi, e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza.
Al primo finalista andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati. Promuovere la formazione digitale dei colleghi, fare innovazione didattica, acquistare pc per i ragazzi della sezione carceraria sono alcuni dei progetti che le finaliste e i finalisti realizzerebbero in caso di vittoria.

Per approfondimenti: http://www.italianteacherprize.it/site/it/about/


Premio Nazionale Insegnanti: ecco i nomi dei 50 finalisti. In maggioranza donne, il più giovane ha 28 anni

(Roma, 5 dicembre 2016)  Sono 26 donne e 24 uomini i 50 finalisti dell’Italian Teacher Prize, il Premio Nazionale degli Insegnanti lanciato lo scorso 29 maggio dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, sulla scia del Global Teacher Prize. Il più giovane finalista ha 28 anni, il più anziano 66. Le regioni più rappresentate sono la Lombardia, il Lazio e la Toscana con 6 docenti ciascuna, seguono l’Emilia Romagna e la Puglia con 4 insegnanti rispettivamente.

I docenti avevano tempo fino al 18 ottobre per candidarsi o essere candidati. Complessivamente sono stati 11.000 gli insegnanti che hanno partecipato alla selezione, il 67% donne, il 53% docenti in istituti secondari di II grado, principalmente di età compresa tra i 50 e i 59 anni. Rispetto al totale, 7.426 sono stati proposti dai propri alunni, dalle famiglie o da persone che fanno parte della loro comunità scolastica, i rimanenti 3.372 si sono autocandidati. Selezionati i 50 finalisti, a partire dal 15 dicembre una Giuria Nazionale, composta da personalità del mondo della scuola e non, valuterà i profili per decretare i 5 vincitori. Il primo classificato riceverà un premio di 50mila euro. Agli altri 4 saranno corrisposti 30mila euro ciascuno. I premi verranno assegnati alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione delle attività e dei progetti promossi e coordinati dai premiati.

L’obiettivo del premio è valorizzare il ruolo del docente nella nostra società, individuando le esperienze di eccellenza di coloro che siano riusciti ad ispirare i propri studenti favorendone la crescita come cittadini attivi e, in generale, che abbiano prodotto un cambiamento positivo nella comunità di appartenenza. Il Premio Italiano, così come quello globale, punta infatti a sottolineare l’importanza della professione di docente, nella profonda convinzione che gli insegnanti di tutto il mondo meritino di essere riconosciuti e celebrati.

http://www.italianteacherprize.it/site/it/finalisti/


Premio Nazionale Insegnanti, 11.000 i candidati
Il 67% è una donna, il 53% insegna alle superiori

(Roma, 03 Novembre 2016) Donna, docente di scuola superiore, spesso impegnata ad operare in aree a rischio o ad insegnare ad alunni diversamente abili. Questo il profilo ‘tipo’ del candidato al Premio Nazionale Insegnanti lanciato lo scorso 29 maggio dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, gemellato con il Global Teacher Prize, meglio conosciuto come il Nobel dei docenti.
Scopo dell’iniziativa è valorizzare il ruolo degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutti le esperienze di quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare i propri studenti, favorendone la crescita come cittadini attivi, e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza. “Dal Premio emergeranno storie di ordinario impegno quotidiano e straordinaria potenza educativa. Storie capaci di lasciare un segno e trasmettere valore – sottolinea il Ministro Stefania Giannini -. Gli insegnanti appassionati, bravi e carismatici non esistono soltanto nei film e con questa iniziativa abbiamo voluto promuovere un vero e proprio racconto della realtà. È un primo successo che due candidature su tre dei docenti siano arrivate da famiglie, studenti, dirigenti e colleghi: la scuola è la prima comunità creativa di ogni società”.
Quasi 11.000 i profili arrivati al Ministero. Era possibile candidarsi o essere candidati: 7.426 docenti sono stati proposti dai propri alunni, dalle famiglie o da persone che fanno parte della loro comunità scolastica, i rimanenti 3.372 si sono autocandidati. Nella maggior parte dei casi (67%) si tratta di donne. È la Campania la regione con il maggior numero di candidature (12,3%), seguita dalla Lombardia (12,1%), dal Lazio (11,8%) e dalla Puglia (10,4%). Il 43% dei candidati lavora in aree a rischio, il 35% insegna ad alunni con disabilità, il 32% opera in scuole di aree socio-economiche disagiate e il 20% in scuole di aree interne. La fascia d’età 50-59 è quella più rappresentata (38%), seguita immediatamente da quella 40-49 (37%). Oltre la metà dei candidati (53%) insegna in scuole secondarie di II grado, il 24% nell’infanzia e nella primaria e il 23% in scuole secondarie di I grado. Una commissione tecnica del Ministero vaglierà le candidature individuando i primi 50 docenti che dovranno produrre un elaborato. I vincitori saranno decretati nel mese di dicembre.
Una giuria composta dalla Presidente della Rai Monica Maggioni, dallo scrittore e insegnante Eraldo Affinati, dallo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio, dal professore e Presidente onorario di ‘Libera’ Nando Dalla Chiesa, e dall’attrice Cristiana Capotondi, individuerà i 5 finalisti. Al primo finalista andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati.


File 01-07-16, 04 53 48Sino al 18 ottobre aperte le candidature per l’italianteacherprize


Italian Teacher Prize, le candidature entro il 18 ottobre

C’è tempo fino al 18 ottobre 2016 per essere candidati o per candidarsi al Premio Nazionale Insegnanti, l’Italian Teacher Prize. Il premio vuole valorizzare il ruolo strategico che i docenti rivestono nella vita dei giovani, cittadini del futuro, vuole essere un riconoscimento per quei docenti che si sono particolarmente distinti nel trasmettere il sapere e la passione per lo studio agli studenti in maniera innovativa, a dispetto delle difficoltà e della scarsità di mezzi. L’Italian Teacher Prize è stato lanciato a fine giugno dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ed è gemellato con il Global Teacher Prize, noto come il Nobel dei Docenti.

Il premio è destinato ai docenti e ai dirigenti attualmente in servizio presso le scuole di ogni ordine e grado. La candidatura può essere fatta esclusivamente on line attraverso il sito www.italianteacherprize.it (indicando nome e cognome, scuola di appartenenza e una breve motivazione).

Al docente che sarà classificato come primo sarà assegnato un premio di 50.000 euro, gli altri quattro classificati riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati.

Particolare attenzione sarà dedicata dalla giuria alle realtà più significative del nostro territorio. Per questa ragione la Giuria potrà valutare l’opportunità di istituire premi o menzioni speciali a favore dei docenti che in questi giorni sono impegnati nelle attività di ripresa dell’anno scolastico nelle istituzioni scolastiche colpite dal sisma del 24 agosto scorso.


Premio Nazionale Insegnanti
Giannini: “Da oggi le candidature su www.italianteacherprize.it. Segnalate i docenti che hanno lasciato un segno nella vostra vita scolastica”

Al via da oggi le candidature per la prima edizione del Premio Nazionale Insegnanti, voluto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministro Stefania Giannini per valorizzare il ruolo dei docenti nella società. Il Premio nasce in collaborazione con il Global Teacher Prize, più noto come Nobel degli insegnanti.

“Attraverso il Premio saranno raccolte e raccontate le storie e le esperienze di quegli insegnanti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare i loro studenti. Docenti che hanno prodotto cambiamenti significativi all’interno della loro comunità scolastica”, dichiara il Ministro Stefania Giannini.

“Tutti abbiamo avuto un insegnante del cuore. Se c’è o c’è stato un docente che ha lasciato il segno nella vostra vita scolastica o in quella dei vostri figli, se avete un collega che secondo voi merita di essere valorizzato, inviateci il suo nome, raccontateci la sua storia – continua il Ministro -. Vogliamo che questa diventi l’occasione per un grande racconto su come i nostri insegnanti incidono positivamente ogni giorno sulla vita delle nuove generazioni, accompagnandole per mano verso un futuro da cittadini attivi e consapevoli”.

La sezione per le candidature è da oggi disponibile sul sito www.italianteacherprize.it. L’apertura delle procedure sarà rilanciata questo pomeriggio anche nel corso del Festival “Conoscenza in Festa” a Udine. Durante le giornate della manifestazione, in occasione del lancio del Premio Nazionale Insegnanti, sono previste lezioni aperte di docenti che utilizzano metodologie didattiche innovative (il programma: http://www.conoscenzainfesta.eu/2016-sezioni/2016-itp).

Il premio è destinato a docenti attualmente in servizio presso le scuole di ogni ordine e grado. I tempi di svolgimento saranno coordinati con quelli del Premio internazionale. Da oggi è possibile candidarsi ed essere candidati attraverso il sito www.italianteacherprize.it. La procedura rimarrà aperta fino all’1 ottobre 2016.

Chi vorrà candidare un insegnante dovrà indicarne nome, cognome, istituzione scolastica di appartenenza e allegare una breve motivazione. A quel punto il docente sarà informato via e-mail della candidatura e gli verrà chiesta conferma dell’interesse a partecipare al Premio. Gli insegnanti che aderiranno, a seguito di candidatura da parte di terzi o autocandidatura, dovranno compilare una scheda con dati relativi, fra l’altro, alla loro attività educativa, al contesto in cui operano, ai modelli didattici utilizzati, agli eventuali progetti di internazionalizzazione o inclusione messi in atto, alla partecipazione a convegni o eventi sull’istruzione, alle modalità di utilizzo del premio finale.

La scheda di adesione è composta da una serie di domande a risposta chiusa (sì/no) e da alcune domande a risposta aperta. Una prima scrematura dei profili avverrà sulla base di questi dati e porterà ad una lista di 50 finalisti, a cui sarà chiesto di fornire ulteriori informazioni per comprendere più a fondo l’attività che svolgono nella loro scuola. Una Giuria Nazionale, composta da personalità di spicco provenienti da mondi rappresentativi della società italiana, provvederà a indicare i 5 vincitori. La Giuria sarà individuata dal Ministro Giannini.

Al primo degli insegnanti scelti fra i finalisti andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati. Il vincitore del Premio Nazionale Insegnanti sarà valutato dal comitato del Global Teacher Prize al fine del possibile inserimento fra i 50 finalisti mondiali. Tutti i docenti italiani potranno comunque partecipare direttamente all’Edizione Mondiale anche se non hanno aderito al Premio Nazionale.


ITALIAN TEACHER PRIZE
PREMIO NAZIONALE INSEGNANTI

IL MINISTRO GIANNINI PRESENTA LA PRIMA EDIZIONE ITALIANA
LICEO CLASSICO STATALE “ENNIO QUIRINO VISCONTI”
PIAZZA DEL COLLEGIO ROMANO, 4 – ROMA
29 MAGGIO 2016 ORE 18.30

Domenica 29 maggio, alle 18.30, presso il Liceo Classico Statale “Ennio Quirino Visconti” di Roma, in piazza del Collegio Romano 4, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, presenterà la prima edizione del Premio Nazionale Insegnanti, organizzato in collaborazione con il Global Teacher Prize (www.globalteacherprize.org).
Interverranno il direttore della Varkey Foundation, Vikas Pota; la vincitrice dell’Edizione 2016 del Global Teacher Prize, l’insegnante palestinese Hanan Al Hroub; le finaliste italiane, rispettivamente, delle Edizioni 2015 e 2016 del Global Teacher Prize, Daniela Boscolo e Barbara Riccardi.


Lanciato a Roma il ‘Premio Nazionale Insegnanti’
Candidature on line dall’1 luglio su www.italianteacherprize.it

Il Ministro Stefania Giannini:
“Racconteremo al Paese le storie di chi sta ispirando i nostri ragazzi”
Sunny Varkey: “Questo premio aiuterà a rilanciare la centralità dei docenti”
Hanan Al Hrub: “Gli insegnanti italiani fanno la differenza nella vita di tanti giovani”

Si apriranno ufficialmente venerdì 1 luglio 2016 le candidature alla prima edizione italiana del Premio Nazionale Insegnanti, gemellato con il Global Teacher Prize, meglio conosciuto come il Nobel dei docenti. Obiettivo del Premio italiano, valorizzare il ruolo degli insegnanti nella società, portando all’attenzione di tutti le esperienze di quei docenti che sono riusciti ad ispirare in modo particolare i propri studenti, favorendone la crescita come cittadini attivi, e che hanno prodotto un cambiamento rilevante nella comunità scolastica di appartenenza.

L’iniziativa è stata lanciata oggi a Roma, al Liceo Visconti, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, dell’ideatore del Global Teacher Prize Sunny Varkey, del direttore della Varkey Foundation Vikas Pota, della vincitrice dell’Edizione 2016 del Global Teacher Prize, l’insegnante palestinese Hanan Al Hroub, e delle finaliste italiane delle Edizioni 2015 e 2016  del Global Teacher Prize, Daniela Boscolo e Barbara Riccardi. 

“Il Global Teacher Prize – ha affermato il Ministro Stefania Giannini – ha il merito di valorizzare il ruolo strategico che i docenti rivestono nella vita dei nostri figli. Raccontando le storie di insegnanti speciali, il Premio internazionale porta all’attenzione di un vasto pubblico la possibilità e la capacità che i docenti hanno di incidere sul percorso dei nostri giovani, cittadini del futuro. È per noi un onore lanciare la prima Edizione italiana del Premio alla presenza di Hanan Al Hroub che, nel difficile contesto di un campo profughi, educa i suoi alunni, attraverso il gioco, al rispetto degli altri, alla capacità di ascolto. Anche nel nostro Paese possiamo contare su molte ‘Hanan’, su tanti insegnanti che riescono a fare la differenza nelle loro comunità scolastiche come punti di riferimento per colleghi, famiglie, studenti. Con il Premio Nazionale vogliamo conoscere le loro storie, raccoglierle e raccontarle al Paese”.

“Quando abbiamo lanciato il Global Teacher Prize non avevamo come obiettivo quello di trovare il miglior insegnante al mondo, ma volevamo creare un movimento che portasse alla luce le migliaia di storie di eroi che hanno trasformato le vite di tanti giovani. Volevamo mettere sotto i riflettori il lavoro incredibile che gli insegnanti fanno in tutto il mondo ogni giorno”, ha sottolineato Sunny Varkey. “Sono felice – ha proseguito – che l’Italia, ispirata dal Global Teacher Prize, abbia ora deciso di lanciare un proprio Premio Nazionale”.

“Gli insegnanti italiani incidono positivamente sulla vita di tanti giovani – ha dichiarato Hanan Al Hroub -. Sono loro, i docenti, ad indicare la strada ai loro studenti, a fare da guida. Sto parlando di persone come Barbara Riccardi, Daniela Boscolo e Daniele Manni. Il loro entusiasmo per ciò che insegnano e la loro gioia per il fatto di essere dei docenti sono contagiosi. Sono certa che ci sono tanti altri come loro in Italia che possono essere valorizzati. Per questo invito i genitori e i ragazzi italiani ad individuare modelli postivi e candidare questi docenti al Premio Nazionale”.
“La prima sensazione che ho provato nello scoprire di essere stata nominata tra i candidati del Global Teacher Prize è stata di incredulità – ha raccontato la docente Daniela Boscolo, finalista dell’Edizione 2015 – . Quando mi è arrivata l’e-mail che mi informava della nomina e mi invitava a compilare il format per concorrere al Premio, l’ho cancellata pensando ad una truffa. Alla seconda e-mail ho prestato più attenzione e mi sono chiesta: è possibile che qualcuno abbia così a cuore gli insegnanti da organizzare un concorso con un premio così considerevole? Ebbene, era proprio così e la sensazione dominante è stata quella della gratitudine per l’attenzione verso la nostra professione. Un’attenzione che raramente ci viene dedicata. Esorto quindi i genitori, i colleghi, i dirigenti e chiunque conosca un docente ‘speciale’ ad approfittare dell’occasione del Premio Nazionale Insegnanti per nominare il suo ‘docente del cuore’”.

“Il Premio Nazionale Insegnanti può diventare una straordinaria occasione per mettere in luce le cose che funzionano all’interno delle scuole – ha aggiunto la docente Barbara Riccardi, finalista dell’edizione 2016 del Global Teacher Prize -. Ogni giorno tutti coloro che lavorano nell’istruzione fanno rete per contribuire con le loro abilità e competenze a raggiungere i migliori risultati nell’interesse dei nostri ragazzi. Il Premio è un modo per valorizzare la professione docente non solo all’interno della scuola, ma nella società, poiché la scuola contribuisce, con valori e buone pratiche, alla formazione dei cittadini di domani”.

Il premio, tempi e modalità di partecipazione

Il premio è destinato a docenti attualmente in servizio presso le scuole di ogni ordine e grado. I tempi di svolgimento saranno coordinati con quelli del Premio Internazionale. Dal prossimo 1 luglio sarà possibile candidarsi ed essere candidati esclusivamente on line attraverso il sito www.italianteacherprize.it. La procedura rimarrà aperta fino all’1 ottobre 2016.

Chi vorrà candidare un insegnante dovrà indicarne nome, cognome, istituzione scolastica di appartenenza e allegare una breve motivazione. A quel punto il docente sarà informato via e-mail della candidatura e gli verrà chiesta conferma dell’interesse a partecipare al Premio. Gli insegnanti che aderiranno, a seguito di candidatura da parte di terzi o autocandidatura, dovranno compilare una scheda con dati relativi, fra l’altro, alla loro attività educativa (anni di insegnamento, tipologia di scuola), al contesto in cui operano (ad esempio aree a rischio o aree interne), ai modelli didattici utilizzati, agli eventuali progetti di internazionalizzazione o inclusione messi in atto, alle eventuali attività di volontariato effettuate, alla partecipazione a convegni o eventi sull’istruzione, alle pubblicazioni legate alla propria professione, alle modalità di utilizzo del premio finale. La scheda di adesione è composta da una serie di domande a risposta chiusa (sì/no) e da alcune domande a risposta aperta. Una prima scrematura dei profili avverrà sulla base di questi dati e porterà ad una lista di 50 finalisti, a cui sarà chiesto di fornire ulteriori informazioni per comprendere più a fondo l’attività che svolgono nella loro scuola. Una Giuria Nazionale, composta da personalità di spicco provenienti da mondi rappresentativi della società italiana, provvederà a individuare i 5 finalisti. Al primo di loro andrà un premio pari a 50.000 euro, gli altri quattro riceveranno 30.000 euro ciascuno. Il premio in denaro verrà assegnato alle scuole dei docenti vincitori per la realizzazione di attività e progetti promossi e coordinati dagli insegnanti premiati. Il vincitore del Premio Nazionale Insegnanti sarà valutato dal comitato del Global Teacher Prize al fine del possibile inserimento fra i primi 50 finalisti mondiali. Tutti i docenti italiani potranno comunque partecipare direttamente all’Edizione Mondiale anche se non hanno aderito al Premio Nazionale.

Settimana dell’Amministrazione Aperta

Dal 4 all’11 marzo 2017 si svolge la prima edizione della Settimana dell’amministrazione aperta, sette giorni di iniziative in tutta Italia per promuovere la cultura e la pratica della trasparenza, della partecipazione e dell’accountability sia nelle amministrazioni pubbliche che nella società.

Disponibili dal 9 marzo 2017:

“Questi portali erano molto attesi – sottolinea la Ministra Valeria Fedeli -. Siamo felici di rilasciarli durante una settimana come questa che tiene alta l’attenzione delle cittadine e dei cittadini sul tema della trasparenza e dell’accessibilità delle informazioni. I dati saranno disponibili in formati diversi per consentire a tutte le cittadine e tutti i cittadini di poter navigare nei portali”.

Il portale dei dati della scuola
Il Portale unico dei dati della scuola, previsto dalla  Buona Scuola, mette da oggi a disposizione di tutte le cittadine e i cittadini, delle amministrazioni pubbliche, delle studentesse e degli studenti, delle famiglie, dei giornalisti, del personale della scuola, informazioni e dati sul sistema di Istruzione.
Il Portale, oltre ad attuare il principio di trasparenza, semplifica e garantisce accesso e riutilizzabilità dei dati pubblici: tutti potranno accedere liberamente ai dati del Miur e, secondo i termini della licenza IODL 2.0, potranno utilizzarli anche per lo sviluppo di applicazioni di utilità. Tre le sezioni a disposizione: Open Data, dedicata agli utenti esperti che vogliono consultare ed elaborare dati anche grazie alla spazio SPARQL per le interrogazioni on-line; Esplora i dati, rivolta alla navigazione grafica e “dinamica” dei dati con l’utilizzo dei filtri per trovare ciò che si desidera; Documentale, specifica per gli atti del Ministero.
Con questo primo rilascio vengono messi a disposizione 47 dataset su Scuole, Studenti, Personale, Sistema nazionale di valutazione ed Edilizia scolastica. I dataset, completi di tracciati e metadatazione, sono rilasciati nei formati csv, json, rdf, xml ed è possibile interrogare i dati con il linguaggio SPARQL, disponibile grazie ad un modulo applicativo EndpointSPARQL. Quindi, con riferimento al modello qualitativo dei dati aperti su Web (cosiddetto Modello 5 stelle) tutti i dataset sono di livello 4 stelle. Il Portale sarà via via aggiornato ed arricchito con nuove aree, nuovi dataset, con aggiornamenti dei dati e creazione di ambienti didattici e si darà seguito ai Linked Open Data (ultimo livello del Modello 5 stelle) che permettono i collegamenti (interlinking) verso altri enti. Tutti gli utenti potranno inviare il proprio feedback, grazie ad un link predisposto in ogni pagina: compilando un breve ed anonimo questionario, si potranno valutare le varie aree del portale e inviare i propri suggerimenti.

Il portale dell’Istruzione superiore
Il nuovo portale dei dati dell’istruzione superiore del Miur è dedicato alla presentazione e al rilascio dei dati relativi all’Università , agli Istituti AFAM e al Diritto allo Studio. Il portale è anche in questo caso aperto al pubblico e si rivolge agli esperti del settore e a tutti coloro, fra le cittadine e i cittadini, che vogliono comprendere ed analizzare il mondo dell’istruzione superiore. Nella sezione Esplora i dati sono previsti due macro percorsi tematici per guidare l’utente nell’esplorazione dei dati relativi a Didattica (Università e AFAM) e Diritto allo Studio. Nella parte dedicata alla Didattica la navigazione sui dati avverrà selezionando un’area geografica (regione) e/o una tipologia di Ateneo (ad esempio, Statali) o AFAM (ad esempio, “Accademia di Belle Arti”). Nella sezione Diritto allo studio si potranno visualizzare tabelle e grafici con filtro per Regione, Enti per il Diritto allo studio, Collegi universitari.

Nella parte dedicata agli Open Data è prevista una raccolta di dataset dei principali aggregati di interesse pubblico relativi all’ultimo anno disponibile. La sezione Esplora i dati sarà aggiornata nelle prossime settimane con nuove informazioni ed ulteriori  funzionalità che consentiranno una navigazione sempre più immediata e completa. Inoltre, nella sezione Open data, prossimamente verranno rilasciati nuovi dataset che metteranno a disposizione l’intero patrimonio informativo degli ultimi anni sul sistema di istruzione terziaria.


#SAA2017 dal 4 marzo al via la Settimana dell’Amministrazione Aperta
Anche il Miur partecipa con eventi il 9 e 10 marzo

Seminari, hackathon, dibattiti pubblici, webinar e tanto altro ancora: sette giorni di iniziative in tutta Italia per promuovere la cultura e la pratica della trasparenza, della partecipazione e dell’innovazione nelle amministrazioni pubbliche e nella società. È la Settimana dell’Amministrazione Aperta che prende il via nella giornata in cui in tutto il mondo si celebra l’Open Data Day e che andrà avanti fino all’11 marzo.

Il Miur parteciperà con due eventi.

Il 9, nel corso dell’#OpenMiurDay, sarà reso disponibile il Portale unico dei dati della scuola. La navigazione, semplice e intuitiva, consentirà a tutte le cittadine e tutti i cittadini di accedere a numerosi dati e informazioni che consentiranno di conoscere e approfondire il sistema di istruzione nazionale. Il giorno dopo al Ministero si terrà il primo hackathon sui dati della scuola. Il Ministero dispone infatti di un grande patrimonio di dati, frutto delle procedure amministrative e gestionali, di apposite rilevazioni statistiche, delle attività di valutazione e autovalutazione della didattica e della ricerca. Le informazioni raccolte sono state finora utilizzate per la formulazione delle politiche e per l’analisi dei sistemi scolastico, universitario e della ricerca e solo parzialmente messe a disposizione in modo aperto al più ampio pubblico.

Il MIUR, come previsto nel Piano Nazionale Scuola Digitale (http://www.istruzione.it/scuola_digitale/) e come raccomandato nel rapporto ‘Big Data@MIUR’ (http://www.istruzione.it/allegati/2016/bigdata.pdf), è nelle condizioni di realizzare una strategia di sistematica valorizzazione dell’informazione sia per il soddisfacimento delle istanze sociali di trasparenza e responsabilizzazione della PA in un’ottica di open government, sia per offrire alle studentesse e agli studenti la materia prima per accompagnare la formazione e la crescita dei futuri scienziati dei dati. Il primo hackathon sui dati della scuola sarà l’evento di avvio per l’attuazione della strategia sui dati della scuola.

La SAA nasce nell’ambito delle iniziative di open government avviate dal Dipartimento della Funzione Pubblica che, su proposta delle organizzazioni della società civile aderenti all’Open Government Forum, ha assunto l’impegno di promuovere la Settimana dell’Amministrazione Aperta ogni anno, nell’ambito del terzo Piano d’Azione OGP.

Per maggiori informazioni  sulla Settimana dell’Amministrazione Aperta su open.gov.it/saa

Gli eventi si possono seguire in diretta su twitter con l’hashtag #SAA2017

Le studentesse contano!

L’8 marzo 2017, Giornata delle donne, parte la seconda edizione del mese delle #Stem  (Science, Technology, Engineering and Math), iniziativa realizzata in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha l’obiettivo di sensibilizzare sul tema delle pari opportunità e sul superamento degli stereotipi.


#8 marzo, Fedeli lancia “Le studentesse contano!”
Al via la seconda edizione del mese delle #Stem
Per la Giornata delle donne al Miur incontro
sul linguaggio dell’Amministrazione

“Chi ha detto che la matematica e le materie scientifiche o tecnologiche non sono adatte alle ragazze? Non c’è nulla che una studentessa e uno studente non possano ottenere impegnandosi. Il nostro è il Paese di Rita Levi Montalcini, una delle più grandi scienziate della storia. Un Paese con incredibili studiose e ricercatrici. Purtroppo le nostre ragazze sono condizionate inconsapevolmente da pregiudizi e stereotipi secolari. Voi studentesse contate. Non lasciate che qualcuno affermi il contrario”. La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, lancia la seconda edizione del Mese delle #Stem che prenderà il via domani, #8marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e rientra nella strategia di attuazione della Buona Scuola (comma 16) e nell’azione 20 prevista dal Piano Nazionale Scuola Digitale.

Il Mese delle #Stem ha l’obiettivo di sensibilizzare le ragazze e i ragazzi sul tema delle pari opportunità e sul superamento degli stereotipi  e delle false credenze, fra cui quella che vorrebbe le studentesse meno inclini allo studio delle cosiddette discipline Stem (acronimo di Science, Technology, Engineering and Math).
Cosa accadrà, dunque, da domani? Per un mese tutte le scuole italiane potranno collegarsi al sito del Miur www.noisiamopari.it e avere accesso a materiali informativi raccolti grazie al coinvolgimento di enti, associazioni ed esperti e messi a disposizione per sensibilizzare e orientare le studentesse e gli studenti allo studio delle materie scientifiche e tecnologiche. Le ragazze e i ragazzi potranno conoscere le esperienze di vita e professionali di scienziate e ricercatrici, potranno mettersi alla prova attraverso percorsi di formazione e didattica specifica o in giochi logico-matematici, potranno entrare in contatto con le ricadute di queste discipline nella quotidianità e nel processo di sviluppo del Paese.

Ogni scuola potrà, inoltre, aderire all’iniziativa “Le studentesse contano!” selezionando una ragazza talentuosa e appassionata ad una di queste discipline, alla quale destinare un percorso di formazione specifico, che verrà svolto con il coinvolgimento dell’intero istituti di appartenenza. Tutti i materiali prodotti e tutte le attività – che potranno essere svolte anche in orario extrascolastico –  costituiranno una documentazione di buone pratiche che sarà ospitata sul sito del Miur.

Le studentesse appassionate di una delle materie STEM potranno inviare un videomessaggio che racconti la loro esperienza. Il video non dovrà superare i 60 secondi e dovrà cominciare con la frase “Io conto perché…”

La giornata dell’8 marzo sarà dedicata anche alla riflessione sul superamento del divario fra uomini e donne nel linguaggio, a partire da quello amministrativo. Alle ore 12.30 nella Sala della Comunicazione del Miur, si terrà infatti il convegno dal titolo “Donne e linguaggio dell’amministrazione”, tavola rotonda sull’utilizzo dei generi grammaticali nella redazione di testi normativi e degli atti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

All’incontro prenderanno parte la Ministra Fedeli, che ha fortemente voluto questo momento di approfondimento; Claudio Mazzarini, Presidente dell’Accademia della Crusca; Cecilia Robustelli, docente di Linguistica e filologia all’Università di Modena e Reggio Emilia; Sabrina Bono, prima Capo di Gabinetto donna del Miur, e Claudia Arletti, vice caporedattrice de “La Repubblica” e curatrice della collana L’Italiano edito da La Repubblica e l’Accademia della Crusca. Il linguaggio di genere”. A valle dell’incontro, sarà istituito un gruppo di lavoro interno al Ministero per la redazione di un documento di indirizzo sul linguaggio da utilizzare all’interno dell’Amministrazione.

A completamento di questo momento di approfondimento, verranno inoltre intitolate all’interno del Miur due sale: una a Tullio De Mauro, il linguista recentemente scomparso cui si deve uno studio e una ricerca sulla nostra lingua che sono eredità straordinaria per il nostro Paese, l’altra a Franca Falcucci, prima donna a ricoprire l’incarico di Ministra dell’Istruzione negli anni ’80 del secolo scorso, il cui contributo è stato determinante per la costruzione di una scuola inclusiva nei confronti delle studentesse e degli studenti con disabilità. Durante il corso della giornata, la Ministra Fedeli parteciperà alle 11 alle celebrazioni della Giornata Mondiale della Donna che si terranno al Quirinale alla presenza del Presidente Mattarella, che premierà le scuole vincitrici del concorso “Donne per la pace”.


Giornata Europea dei Giusti

La Giornata europea dei Giusti (European day of the Righteous) è celebrata ogni anno il 6 marzo, anniversario della morte di Moshe Bejski, per commemorare coloro che si sono opposti ai genocidi ed ai totalitarismi.


Giornata Europea dei Giusti, Fedeli: “Celebrazione importante
mette al centro responsabilità, tolleranza, solidarietà”

‘I Giusti del dialogo: l’incontro delle diversità per superare l’odio’ è il tema scelto quest’anno per la Giornata europea dei Giusti che si celebra oggi in oltre cinquanta città italiane e nel mondo. La Giornata è stata istituita dal Parlamento Europeo su proposta di Gariwo (l’acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide) nel 2012.

“La Giornata Europea dei Giusti è una celebrazione di grande valore, perché sottolinea  l’importanza della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà e ci ricorda l’insegnamento scritto nel Talmud: Chi salva una vita salva il mondo intero” sottolinea la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli.

“Che lottino contro i fondamentalismi, la pulizia etnica, i genocidi o che vengano in soccorso di quanti tentano di lasciare i propri Paesi dilaniati dalle guerre, i Giusti sono al contempo la spina nel fianco dei prepotenti e la parte migliore dell’umanità – sottolinea Fedeli-. Sono donne e uomini che scelgono di mettere a repentaglio la propria vita, il proprio status e il proprio benessere per una causa più alta, la salvezza di altri esseri umani”.

Le celebrazioni della Giornata andranno avanti anche nei prossimi giorni con un fitto programma di eventi. In particolare, la Ministra Fedeli parteciperà alla cerimonia di piantumazione di alcuni ciliegi commemorativi, il prossimo 15 marzo, presso il Giardino dei Giusti di Milano sul Monte Stella, insieme al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala; al Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Lamberto Bertolé; a Gabriele Nissim; al Vicepresidente dell’UCEI Giorgio Mortara; a Piotr Jakubowski, rappresentante del Giardino dei Giusti di Varsavia; al portavoce di Amnesty International Italia in rappresentanza di Raif Badawi, Riccardo Noury; al Direttore del Centro di Ricerche Etty Hillesum, Klaas Smelik, e al ciclista della memoria Giovanni Bloisi. Quest’anno i ciliegi saranno piantati per ricordare Etty Hillesum, la giovane ebrea olandese morta ad Auschwitz che rifiutò la logica dell’odio verso i tedeschi nonostante la persecuzione; Lassana Bathily, il musulmano che ha nascosto gli ebrei nell’Hyper Cacher di Parigi nell’attentato del 2015; Raif Badawi, blogger saudita simbolo della lotta per una società libera dal fondamentalismo e Pinar Selek, la scrittrice turca costretta all’esilio per aver difeso i diritti delle minoranze.

La cerimonia sul Monte Stella sarà il culmine delle celebrazioni italiane che si aprono oggi con l’inaugurazione del Giardino Virtuale dei Giusti, presso la Sala Alessi di Palazzo Marino.

Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza

Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza
Fedeli: “Loro contributo essenziale per il progresso della società”
Dall’8 marzo al via la seconda edizione del “Mese delle Stem”

È un “augurio a sognare senza limitazioni, anche controcorrente” quello che la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli rivolge alle studentesse e alle ricercatrici italiane in occasione della Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza, promossa dall’Onu a partire dal 2015 per abbattere stereotipi di genere e costruire una società di pari opportunità, prerequisito fondamentale per un futuro di crescita sostenibile.

“Troppo spesso – aggiunge Fedeli – le nostre ragazze sono condizionate inconsapevolmente da pregiudizi e stereotipi secolari che le vogliono non inclini per natura allo studio del sapere scientifico. ‘Non è roba per te’, ‘non sono cose da femmine’: sono espressioni che abbiamo sentito rivolgere a noi stesse più volte nella vita. Non è così. Non c’è niente che una studentessa o uno studente italiano non possano ottenere studiando e impegnandosi in uno sforzo di conoscenza. Il nostro obiettivo, un obiettivo che trova stimolo nell’articolo 3 della nostra Costituzione, è quello di creare una scuola, un’università, un mondo della ricerca di pari opportunità, che abbattano stereotipi culturali e forniscano a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi uguali strumenti di crescita in linea con le loro ambizioni e con il loro desiderio di futuro. Per questo come Ministero, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, stiamo realizzando una serie di iniziative per avvicinare le nostre ragazze alle cosiddette discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics) e proseguiremo su questa doverosa strada per avere una società che sappia fare della diversità di genere occasione di sviluppo e arricchimento, in linea con gli obiettivi globali delineati dall’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile”.

In particolare, a partire dalla data simbolica dell’8 marzo, prenderà il via la seconda edizione del ‘Mese delle Stem’, sperimentata già un anno fa per stimolare le scuole a promuovere, con il supporto di università, enti esterni, associazioni, imprese, attività didattiche legate alle discipline scientifiche. I progetti potranno riguardare anche la formazione degli insegnanti. Nei prossimi giorni il Ministero, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, metterà a disposizione sul sito www.noisiamopari.it, con richiamo sul sito istituzionale www.istruzione.it, una piattaforma su cui potranno essere caricate le proposte di progetto e attività.

“Il nostro è il Paese di Rita Levi Montalcini, una delle più grandi scienziate della storia. Ed è pieno di studiose e ricercatrici che, vincendo le resistenze culturali con la propria determinazione e la propria passione, svolgono la loro attività qui in Italia e all’estero. Di recente, grazie al piano straordinario di assunzione di ricercatori, numerosi enti di ricerca hanno potuto avvalersi delle capacità di donne che hanno fatto della scienza il proprio percorso di vita e professionale. Continuiamo a lavorare in questa direzione, perché una società che cammina verso il futuro su una sola gamba è una società a mobilità ridotta. Non possiamo permetterci di disperdere un patrimonio prezioso di intelligenze”, conclude la Ministra.

Giorno del ricordo

Con la Legge 30 marzo 2004, n. 92, la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale ‘Giorno del ricordo, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della piu’ complessa vicenda del confine orientale’.


Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’Esodo Giuliano – Dalmata:
a Montecitorio le celebrazioni con centinaia di studenti.
Fedeli: “La scuola in prima linea nella trasmissione del ricordo,
da memoria attiva dipende cittadinanza responsabile”

In occasione del Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’esodo Giuliano – Dalmata, che si celebra il 10 febbraio, centinaia di ragazze e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado, accompagnati dagli insegnanti, riempiranno gli scranni dell’Aula di Palazzo Montecitorio, a partire dalle ore 11, insieme ai tanti componenti delle Associazioni degli Esuli.

Ai saluti introduttivi della Presidente della Camera Laura Boldrini seguiranno gli interventi del Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Angelino Alfano, di Davide Rossi docente dell’Università di Trieste, del Presidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani fiumani e dalmati Antonio Ballarin. Sarà presente il Presidente del Senato, Pietro Grasso.

Al termine della manifestazione, la Presidente Boldrini e il Sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca Gabriele Toccafondi, consegneranno le targhe premio alle scuole vincitrici del concorso “10 febbraio – Nasce la Repubblica italiana senza un confine”, promosso dal Miur e dalle Associazioni degli Esuli. L’iniziativa, giunta alla sua settima edizione, è rivolta alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado con la finalità di promuovere l’educazione europea e la cittadinanza attiva, di sollecitare l’approfondimento della storia italiana attraverso una migliore conoscenza dei rapporti storici, geografici e culturali nell’area dell’Adriatico orientale e di migliorare la conoscenza delle vicende del confine orientale italiano e l’esodo dei cittadini italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.

L’edizione di quest’anno del concorso che ha invitato docenti e studenti a riflettere sul contesto storico e politico dell’epoca, sia a livello internazionale che nazionale, e a tentare una comparazione tra i fatti di allora e i casi che si prospettano in altre regioni europee investite in tempi più o meno recenti da processi di dissoluzione delle precedenti sovranità, di rivendicazione territoriale, di nuovi confini etnici non ancora riconosciuti e/o contestati.

Il Miur ha inoltre inviato una circolare alle scuole che invita a celebrare il Giorno del Ricordo del 10 febbraio con momenti di approfondimento e riflessione.

“Quella delle Foibe è stata una pagina molto dolorosa della storia e la scuola è in prima linea nella trasmissione di un ricordo che per troppo tempo non ha avuto il giusto spazio nella nostra memoria collettiva – sottolinea la Ministra Valeria Fedeli -. Abbiamo il dovere di promuovere e supportare una memoria attiva perché è da quella che dipende una cittadinanza responsabile per le nostre ragazze e i nostri ragazzi. Il Ministero è da tempo impegnato su questo fronte e anche quest’anno rinnova l’invito alle scuole a dedicare momenti di approfondimento e riflessione in occasione del Giorno del Ricordo”.

1ª Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola

Il 7 febbraio la 1ª Giornata nazionale contro il bullismo e
il cyberbullismo a scuola promossa dal Ministero dell’Istruzione
nell’ambito del Safer Internet Day 2017 (#SID2017)

Evento a Roma con la Ministra Valeria Fedeli
che lancia lo spot e la campagna di comunicazione nazionale “Un Nodo Blu”

L’indagine: l’11% dei giovani approva gli insulti sui social, il 13% dichiara di aver insultato un personaggio famoso on line

Be the change: unite for a better internet è lo slogan del Safer Internet Day 2017, la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea che, giunta alla sua XIV edizione, si celebra quest’anno il 7 febbraio, in contemporanea in oltre 100 nazioni di tutto il mondo. Obiettivo dell’evento: far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull’uso consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuna e ciascuno nella realizzazione di internet come luogo positivo e sicuro.

In Italia l’evento collegato al #SID2017 si terrà a Roma, presso gli spazi espositivi dell’ex Caserma Guido Reni (in Via Guido Reni), a partire dalle ore 9.30, dove sarà allestita una vera e propria cittadella messa a disposizione di studentesse e studenti per dialogare con istituzioni ed esperti.

In concomitanza con il Safer Internet Day, quest’anno, si terrà la prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola dal titolo “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo”. Un’iniziativa lanciata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano nazionale contro il bullismo. Le studentesse e gli studenti, gli istituti scolastici e i partner che aderiscono all’iniziativa condivideranno e rilanceranno attraverso i loro canali di comunicazione il “nodo blu”, simbolo della lotta nazionale delle scuole italiane contro il bullismo. La Giornata sarà anche l’occasione per presentare le migliori proposte didattiche in tema di prevenzione e contrasto del bullismo.

La Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, affiancata da Filomena Albano – Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, dal Prefetto Roberto Sgalla – Direttore Centrale della Specialità Polizia di Stato, da Raffaela Milano – Direttrice Programmi Italia di Save The Children, da Ernesto Caffo – Presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus, parteciperà all’evento di Roma insieme ad oltre mille fra studentesse e studenti e ai rappresentanti di aziende, associazioni e istituzioni partecipanti all’Advisory Board di “Generazioni Connesse”, il consorzio italiano capeggiato dal MIUR che si occupa di dare attuazione al Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola.

Interverranno all’evento la Senatrice Elena Ferrara, prima firmataria del disegno di legge che punta a contrastare il fenomeno del cyberbullismo, di recente approvato dal Senato e ora passato alla Camera dei Deputati. E anche l’Onorevole Milena Santerini, presidente dell’Alleanza Parlamentare “No Hate” del Consiglio d’Europa.  

Tutte le iniziative del #SID2017 si svolgeranno sotto l’egida di Generazioni Connesse, il Safer Internet Centre Italiano, cofinanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal MIUR, in partenariato con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’Università degli Studi di Firenze, l’Università degli Studi di Roma “Sapienza”, Save the Children Italia Onlus, SOS Il Telefono Azzurro Onlus, Cooperativa E.D.I., Movimento Difesa del Cittadino, Skuola.net e Agenzia di stampa Dire.

Anche quest’anno al centro della scena ci saranno le ragazze e i ragazzi, in particolare quelli tra i 14 e i 18 anni, la cui vita sui social è stata oggetto di un’indagine sull’hate speech affidata da Generazioni Connesse a Skuola.net e all’Università degli Studi di Firenze. Dalla ricerca emerge che il 40% degli intervistati dichiara di trascorrere on line più di 5 ore al giorno. Whatsapp si conferma il gigante degli scambi social fra gli adolescenti (80,7%), seguito da Facebook (76,8%) e Instagram (62,1%). Per quanto riguarda il controllo della veridicità delle notizie on line, il 14% degli intervistati dichiara di non controllare mai se una notizia sia vera o falsa, un comportamento – mette in evidenza la ricerca – che rende i ragazzi “facilmente preda di titoli sensazionalistici e ‘bufale’ che possono fomentare reazioni poco ragionate e forse guidate da sentimenti di rabbia e di odio”. Altro dato da evidenziare è quell’11% di ragazze e ragazzi che dichiara di approvare insulti rivolti a personaggi famosi in virtù di una più generale “libertà di esprimere ciò che si pensa” e un 13% a cui è capitato di insultare un personaggio famoso on line. Stesso discorso si può fare sui commenti pesanti rivolti ai coetanei dove si conferma l’effetto di disinibizione dello “schermo” nel facilitare comportamenti che non verrebbero messi in atto così facilmente se si fosse di fronte all’altra persona.
Per restare connessi con il Safer Internet Day si potranno seguire i profili Facebook e Twitter di Generazioni Connesse attraverso gli hashtag ufficiali #SID2017, #Saferinternetday e #SICitalia. La campagna ‘Un Nodo Blu’ sarà invece accompagnata all’omonimo hashtag #UnNodoBlu anche sui profili social del Ministero (Miur Social).

La giornata di martedì 7 si aprirà con i saluti istituzionali della Ministra Valeria Fedeli e la presentazione del nuovo spot televisivo contro il bullismo, ideato con la collaborazione delle studentesse e degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “S. Pertini” di Alatri, che sarà in onda proprio dal 7 febbraio sulle reti Rai, Sky, Mediaset, Mtv, Discovery e La7. Sul palco insieme alla Ministra ci saranno le studentesse e gli studenti protagonisti dello spot.

L’evento sarà l’occasione per il rinnovo del Protocollo di Intesa tra il MIUR e l’Associazione SOS Il Telefono Azzurro Onlus per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo. Grazie alla rinnovata collaborazione, l’Associazione – d’intesa con la Direzione Generale per lo Studente del MIUR – attiverà anche quest’anno interventi di sensibilizzazione per far acquisire agli alunni la consapevolezza delle problematiche connesse al disagio e favorire lo sviluppo di comportamenti prosociali.
Tra gli eventi in programma, nello spazio dedicato al dibattito e al confronto, la testimonianza di una studentessa vittima di bullismo, e l’intervento del regista Ivan Cotroneo che, assieme al cast degli attori del film “Un Bacio”, racconterà i primi risultati del tour nelle scuole “Un bacio Experience”. Nel corso dell’intera giornata, presentata dal giornalista Pablo Trincia, conduttore del programma RAI “Mai più bullismo”, si alterneranno momenti di riflessione con le principali associazioni e istituzioni che si occupano di uso sicuro del web, bullismo, cyberbullismo ed hate speech.

Anche quest’anno torneranno a farci compagnia i #SuperErrori del Web, i cartoon protagonisti della campagna nazionale di Generazioni Connesse che raggiungono ogni giorno migliaia di utenti sul web. Sette personaggi, uno per ogni rischio della rete: Chat Woman, L’Incredibile Url, L’Uomo Taggo, La Ragazza Visibile, Silver Selfie, Tempestata e Il Postatore Nero. Fra i servizi gratuiti offerti da Generazioni Connesse anche la Linea di ascolto 1.96.96, Child Helpline (anche via chat) attiva 24/7, gestita da Il Telefono Azzurro e le due linee per segnalare materiale illegale in rete (http://www.azzurro.it/it/clicca-e-segnala di SOS Il Telefono Azzurro Onlus e www.stop-it.it di Save the Children Italia Onlus). Dal 2015 il servizio ha gestito oltre 4.000 casi, di cui 273 aventi problemi o difficoltà connessi all’uso di internet e della rete.

A seguito degli interventi messi in programma dal Piano Nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo a scuola e della relativa “Call To Action” per l’anno scolastico 2016/2017, sono stati finanziati progetti per 2 milioni di euro per l’elaborazione di interventi di sensibilizzazione per la promozione di un uso consapevole della rete e la costituzione di una rete nazionale di istituzioni scolastiche per il contrasto del bullismo. La prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, ancora, sarà una delle linee prioritarie delle attività previste dal Piano Nazionale di Formazione dei docenti del MIUR che, a partire da quest’anno scolastico, vedrà il coinvolgimento di circa 16mila docenti.
Attraverso il progetto Safer Internet Centre Italia, inoltre, sono state realizzate diverse attività di formazione, online e in presenza, che hanno interessato circa 200mila studentesse e studenti e 20mila docenti in più di 2.500 scuole nell’anno scolastico 2015-2016.
Alla giornata parteciperanno attivamente anche le studentesse e gli studenti che fanno parte dello Youth Panel, il gruppo di consultazione di Generazioni Connesse creato per promuovere la partecipazione attiva dei giovani. I 40 studenti provenienti da tutte le regioni d’Italia saranno impegnati – già dal giorno precedente – in una formazione specifica sui temi del SID e del giornalismo. Le ragazze e i ragazzi, infatti, saranno a propria volta coordinatori dei loro coetanei nelle rispettive scuole, dove sono state costituite delle vere e proprie redazioni che produrranno contribuiti giornalistici che saranno diffusi attraverso i canali di Generazioni Connesse.

Durante la kermesse di martedì 7 febbraio si potranno visitare gli stand espositivi rivolti alle studentesse e agli studenti, coordinati dai rappresentanti del Consorzio e dell’Advisory Board di Generazioni Connesse, che presenteranno le attività fino ad ora svolte nell’ambito della prevenzione del cyberbullismo e dell’uso sicuro della rete e proporranno attività e laboratori di sensibilizzazione per i più giovani. In quest’area saranno anche presentatele ultime novità in termini di tutela della privacy e uso sicuro di Internet, con particolare attenzione al target studenti e docenti.

Parteciperanno i rappresentanti dei più noti social network, aziende di comunicazione mobile ed Enti pubblici: l’AICA, Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo automatico, illustrerà tra gli altri i progetti “Io clicco sicuro” e le “Olimpiadi italiane di informatica”; la Camera dei Deputatiinformerà i partecipanti sulla proposta di legge sulla prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo; il CORECOM Lombardiapresenterà lo “Sportello Help! Web Reputation Giovani”, volto alla tutela della web reputation e per un uso consapevole e prudente della rete; Facebooksensibilizzerà riguardo gli strumenti e le risorse messi a disposizione dei ragazzi per gestire i propri dati e per fare in modo che possano navigare in totale sicurezza; il Garante per la Protezione dei dati personaliparlerà dei progetti avviati dall’Autorità come “La scuola a prova di privacy”, “Social privacy – Come tutelarsi nell’era dei social network” e “Phishing: attenzione ai ‘pescatori’ di dati personali”. Sarà presente, inoltre, Canon Italia con il progetto “Fotografare consapevolmente”, con l’obiettivo di trasmettere alle studentesse e agli studenti le competenze tecniche sulla fotografia e sulle modalità di una condivisone consapevole delle immagini sulla rete. Il MIUR, in collaborazione con Canon, lancerà il concorso rivolto a tutte le alunne e agli studenti delle scuole secondarie di II grado denominato “Vita da Studente – Fotografare e condividere consapevolmente”. L’obiettivo del concorso è di raccogliere storie e prospettive originali, spaccati della vita da studente tra i banchi di scuola o in viaggio con i propri compagni; Googlecon il progetto “Vivi Internet al Sicuro”, realizzato con la collaborazione di Polizia Postale e delle Comunicazioni, di Altroconsumo e dell’Accademia italiana del codice di internet per sensibilizzare gli italiani all’utilizzo del web in sicurezza; Indigo Filmcon “Un Bacio Experience”, un progetto che unisce il mondo del cinema e quello della scuola nella lotta contro il bullismo; il Senato della Repubblicacon la “Settimana della sicurezza in rete 2017”;Samsung con Let’s App, un nuovo progetto realizzato in collaborazione con il MIUR rivolto a tutte le studentesse e a tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, per avvicinare i ragazzi al mondo delle applicazioni per dispositivi mobili; Sky Italiapresenta le attività della Sky Academy per stimolare la creatività e sostenere il talento nelle nuove generaioni; Wind Trecon la postazionedel “Quiz Multimediale”sul Safer Internet.