Olimpiadi italiane d’Informatica

I primi classificati prenderanno parte nel 2024 alle Olimpiadi internazionali di Informatica in Egitto

Sono Luca Baglietto, diciassettenne del Liceo Scientifico G.D. Cassini di Genova, James Bamber, diciottenne del Liceo Scientifico Banfi di Vimercate (MB) e Alessandro Lombardo, diciottenne del Liceo Scientifico Fermi di Paternò (CT) i primi tre classificati pari merito della XXIII edizione delle Olimpiadi Italiane di Informatica, promossa da Aica (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) nell’ambito di un accordo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Obiettivo della competizione: stimolare l’interesse nell’informatica e nella tecnologia dell’informazione nelle giovani generazioni.

Baglietto, Bamber e Lombardo – ex aequo con 349 punti su 400 dopo una prova durata 5 ore – sono risultati i migliori tra i 104 studenti delle scuole secondarie di secondo grado di tutt’Italia che, dopo le selezioni scolastica e regionale, hanno affrontato la finale a Bergamo presso l’ITIS P. Paleocapa.

All’iniziativa ha preso parte, in rappresentanza del Mim, Anna Brancaccio, Dirigente con incarico di collaborazione e Consulenza – Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici per la valutazione, presente anche al momento della premiazione.

I tre vincitori entreranno a far parte di un gruppo di talenti che, attraverso vari stage, si contenderanno l’onore di rappresentare l’Italia alle fasi internazionali delle Olimpiadi di Informatica in Egitto, ad agosto 2024.

Psicopatologia del voto

Psicopatologia del voto

di Giovanni Fioravanti

C’era il professore di fisica che l’aveva interrogato sulla puleggia, ma lo studente aveva fatto scena muta e quindiera stato rimandato al posto con due. Eppure conosceva tutto sulle carrucole, ma non sapeva che puleggia e carrucola fossero la stessa cosa.

Da questo aneddoto molti anni fa, erano gli anni novanta del secolo scorso, prendeva l’avvio uno dei primi libri, pubblicati nel nostro paese, sulla valutazione scolastica del docimologo Gaetano Domenici. Docimologia è la scienza degli esami, termine introdotto dallo psicologo francese Henry Piéron, quando iniziò le sue prime ricerche sugli esami di licenza elementare nel lontano 1922. 

Si poneva così la questione della valutazione scolastica e della sua affidabilità sulla base della quale docenti e responsabili del governo della scuola avrebbero dovuto strutturare le loro decisioni. 

È che la valutazione come consapevolezza dei processi d’apprendimento e dei loro risultati ha sempre faticato a trovare cittadinanza nello spirito delle nostre scuole e del nostro insegnamento, timorosi d’essere contaminati dal germe dell’aziendalismo, tanto che ancora troppi sono i docenti, e non solo, che guardano con sospetto, quando non con ostilità, ai dati forniti di anno in anno dai test Ocse Pisa e da quelli dell’ Invalsi.

In compenso resistono i voti, con i loro ingredienti disoggettività ed emotività, di giudizi morali, di effetti pigmalione che nulla c’entrano  con la misurazione degli apprendimenti e dei processi scolastici. I voti per cui, se sei anche un campione in fisica, ti abbasso il voto perché la tua condotta scolastica lascia a desiderare.

Ora il voto è imputato di produrre ansia e stress ed ogni discorso sulla validità e finalità delle valutazioni scolastichepassa in secondo piano.

Dalla scuola del merito all’ansia da prestazione degli studenti, al burnout degli insegnanti. La nostra scuola sempre più si avvia ad essere una maionese impazzita. Da un lato un ministro che ripristina lo spirito di competizione,dall’altro studenti e docenti che non reggono, che denunciano tutta la loro fragilità.

Studenti stressati dall’essere valutati,  insegnanti, sempre più immiseriti nel loro ruolo,  che, perdendo lo strumento del voto, temono di vedere ancora più svilita la loro funzione, dall’altra parte i genitori restii a rinunciare al voto che resta comunque l’indicatore prioritario per esercitare il controllo sull’andamento scolastico dei figli.

Psicopatologie, dunque, stati d’animo, stress dei protagonisti come se il teatro e il testo della commedia da mettere in scena ogni giorno poco contassero.

Dopo la pandemia da Covid il voto è divenuto l’imputato numero uno delle psicopatologie di tanti studenti, tale da indurre taluni istituti a relegarli esclusivamente al termine dell’anno scolastico.

Una sorta di tregua sul campo di battaglia che resta la scuola, una cura psicoterapica per consentire all’adolescenza di riprendersi dai traumi scolastici.

Curioso, perché nel frattempo l’antico ministero della pubblica istruzione ha perso l’aggettivo “pubblica” per recuperare il sostantivo “merito”.

Questo vezzo tutto italiano di affrontare i problemi del sistema scolastico a spizzichi e bocconi, tipo il liceo quadriennale sperimentale, ora la sospensione di voti e quadrimestri, lasciando inalterato tutto il resto come se ogni parte non fosse funzionale al tutto, come se si fosse potuto fare a meno di voti e quadrimestri o trimestri anche prima. E allora perché non si è provveduto per tempo? Perché alcuni sì ed altri no? Perché nascondere i voti per un intero anno scolastico per poi farli ricomparire al termine di esso? Farli ricomparire all’esame di stato?

Altroché psicopatologia del voto, qui siamo di fronte alla schizofrenia scolastica.

Preoccupa la cultura nelle cui mani è oggi posta la nostrascuola, dal ministro ai dirigenti, agli insegnanti.

Ma siete proprio onestamente convinti che siano i voti la vera causa del disagio di tanti studenti? Ci credete davvero? Le alte percentuali di abbandono e di dispersione scolastica non riescono a suggerirvi altro? È davvero preoccupante, perché significa che la nostra scuola non è nelle mani giuste.

Dovrebbe essere chiaro da anni che il problema dei voti è solo un aspetto, un sintomo di una crisi più vasta del nostro sistema formativo, con il suo seguito di modello docenteprevalente, di cattedre, di interrogazioni, pagelle ed esami ed altro ancora. Tutto coerente con la filosofia persistente dell’ organizzazione gentiliana del nostro sistema scolastico, che ci si ostina a voler mantenere, quando da alcuni addirittura non si pretenderebbe di ripristinarne l’antico splendore, a dispetto dell’usura dei tempo.

Una struttura scolastica che ancora fa degli esami, anche questi di emanazione gentiliana, non solo il momento finale del processo, ma un fattore di condizionamento di tutto il processo, una motivazione che si sovrappone ad ogni altra motivazione, una gara che esalta il clima competitivo della vita scolastica e l’individualismo conseguente.

Un modello di insegnante che, essendo l’emanazione di questa struttura scolastica, finisce col subordinare alla funzione giudicatrice ogni altra funzione, collocando in essa la sostanziale motivazione dell’insegnamento, quando non la sua gratificazione.

Allora il disagio degli studenti è il sintomo di una contaminazione prodotta da una scuola disagiata e a sua volta disagiante, è l’espressione più eclatante della crisi della sua funzione, quella che dovrebbe essere oggi, rispetto ai bisogni formativi qui e ora, e non quella di ieri, di epoche che non ci sono più.

BERGAMOSCIENZA 2023

BERGAMOSCIENZA 2023

INFINITO E INFINITESIMO

XXI edizione, 29 settembre – 15 ottobre

Bergamo, 25 settembre – Dal 29 settembre al 15 ottobre torna la XXI edizione di BergamoScienza, il primo festival di divulgazione scientifica in Italia. Organizzato dall’Associazione BergamoScienza, il festival chiama a raccolta scienziati, studiosi e divulgatori di fama internazionale rinnovando un immancabile appuntamento per appassionati e curiosi di ogni età.

Come ogni inizio autunno, diciassette giornate animeranno con conferenze, laboratori, spettacoli e tour virtuali, la città di Bergamo, e stimoleranno le riflessioni di un pubblico vasto ed eterogeneo (324.790 hanno seguito la manifestazione l’anno scorso, 74.676 in presenza e 250.114 da remoto, dall’Italia e dall’estero).

La XXI edizione di BergamoScienza, grazie alla presenza di scienziati e scienziate, ricercatori e comunicatori della scienza dall’Italia e dal mondo, apre una finestra sugli infiniti e infinitesimi della realtà che ci circonda: dalla complessità del cosmo a quella degli organismi viventi, dalla vastità di oceani e deserti alle innumerevoli strade dell’evoluzione umana, da virus e batteri invisibili che mutano,  a modifiche calibrate del DNA, segnali chimici  che se pur quasi impercettibili hanno uno straordinario impatto sulla vita del nostro pianeta.

Come da tradizione torna La Scuola in Piazza. Nel pomeriggio di sabato 30 settembre e nell’intera giornata di domenica 1 ottobre, il Sentierone ospiterà la consueta fiera scientifica on the road, che quest’anno coinvolge 35 istituti scolastici di Bergamo e provincia che, con exhibit, giochi ed esperimenti, stimoleranno la curiosità di piccoli e grandi visitatori.

PROGRAMMA

La XXI edizione di BergamoScienza prende avvio venerdì 29 settembre con l’inaugurazione a Palazzo delle Libertà, dell’esposizione sVALVoLATI. La chirurgia del cuore, un viaggio nel tempo. In occasione dell’apertura della mostra, alle ore 17, si terrà la prima conferenza del festival che vedrà in dialogo, introdotti da Gianvito Martino, il cardiochirurgo di fama mondiale Ottavio Alfieri e il giornalista scientifico Luigi Ripamonti. Curato da Alessandro Bettonagli, Francesco Maisano e Ottavio Alfieri, il percorso espositivo è realizzato da BergamoScienza in collaborazione con l’IRCCS Ospedale San Raffaele – Gruppo San Donato. Un viaggio interattivo nel passato e nel futuro della cardiochirurgia che celebra Bergamo e Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023, come centri di eccellenza nell’evoluzione delle terapie del cuore non invasive. Aperta fino al 22 dicembre, l’esposizione ripercorre le tappe evolutive di una branca della medicina che, dagli studi sul cuore degli antichi Egizi alle più innovative tecniche di cardiochirurgia robotica, ha salvato e continua a salvare innumerevoli vite.

Ospiti del festival saranno alcune delle personalità più illustri della comunità scientifica internazionale che, con un linguaggio accessibile a tutti, illustreranno gli avanzamenti delle loro ricerche. Tra i relatori di questa edizione ben due Premi Nobel. Kip Thorne, Nobel per la Fisica 2017 per l’osservazione delle onde gravitazionali, terrà la conferenza La mia storia d’amore con il lato distorto dell’Universo. Come è nato l’Universo? Possiamo viaggiare indietro nel tempo? Thorne guiderà il pubblico in un viaggio nel lato distorto dell’universo, popolato da oggetti e fenomeni originati da spazio e tempo deformati. Tra buchi neri in collisione, wormhole e vortici spaziali, come nel film Interstellar – di cui Thorne ha contribuito alla sceneggiatura – l’incontro analizzerà i misteri della fisica dei viaggi nel tempo. La conferenza è moderata da Gianvito Martino (5 ottobre).

Nell’ultimo fine settimana attesissima la presenza di Serge Haroche,insignito delpremio Nobel per la Fisica nel 2012 per le sue ricerche sperimentali sulla misurazione e sulla manipolazione di singoli sistemi atomici. Il fisico sarà protagonista della 11th Rita Levi Montalcini Lecture dal titolo La scienza della luce, da Galileo alla fisica quantistica, in dialogo con Dario Menasce, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Haroche illustrerà le ultime frontiere degli studi sulla luce, un fenomeno che affascina l’umanità fin dalla notte dei tempi. La ricerca sulle sue proprietà ha contributo alla nascita della scienza moderna e ha condotto alle teorie della relatività e della fisica quantistica, rivoluzionando la nostra visione del mondo (15 ottobre).

Le nuove frontiere dello spazio

La ricerca di vita extraterrestre è una delle sfide più emozionanti della scienza. Avi Loeb, fisico teorico e presidente più longevo del Dipartimento di Astronomia di Harvard, racconterà al pubblico le scoperte del Galileo Project, un progetto di ricerca internazionale incaricato di scovare indizi di reperti tecnologici extraterrestri sul nostro pianeta, inaugurando, di fatto, una nuova disciplina di frontiera: quella dell’archeologia interstellare. L’incontro è moderato dal giornalista Gabriele Beccaria (8 ottobre).

Torna a BergamoScienza un amico del festival, Luca Parmitano, il primo astronauta italiano a ricoprire il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale. In un dialogo con Luca Perri, coordinatore scientifico di BergamoScienza e Ilaria Zilioli dell’Agenzia Spaziale Europea, Parmitano svelerà i segreti di uno dei mestieri più affascinanti del mondo. Tanti saranno gli interrogativi, tra scienza e fantascienza, per comprendere meglio la vita degli esploratori dello spazio (7 ottobre).

Lo scorso agosto, un nuovissimo strumento si è aggiunto a quelli in uso nella Stazione Spaziale Internazionale: si tratta del laboratorio biochimico in miniatura di ZePrion, che studierà un protocollo innovativo per sviluppare nuovi farmaci contro le malattie da prioni. Uno dei ricercatori del programma, Pietro Faccioli, docente di fisica applicata all’Università di Milano Bicocca, illustrerà i dettagli di un progetto sperimentale che, intrecciando spazio e biochimica, amplierà gli orizzonti della ricerca medico-scientifica. Modera la giornalista Anna Violato (14 ottobre).

Si passa all’economia spaziale con l’astrofisica Simonetta di Pippo, direttrice dello Space Economy Evolution Lab (SEE Lab) di SDA Bocconi. Oggi la space economy vale circa 470 miliardi di dollari, con previsioni di crescita percentuale a due cifre entro il 2040. In futuro la specie umana diventerà multiplanetaria? O la ricerca spaziale ci aiuterà a salvare il nostro attuale pianeta?  Modera Ilaria Zilioli (15 ottobre).

La sostenibilità delle missioni spaziali, tema di stringente attualità, sarà al centro di due conferenze: nella prima Camilla Colombo, docente del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano, si soffermerà sulle soluzioni da attuare per risolvere il problema dei detriti spaziali, la cui presenza sta aumentando in maniera esponenziale a causa del numero crescente di missioni internazionali. L’incontro è moderato da Tommaso Nicolò, divulgatore di Passione Astronomia (14 ottobre). Nel corso della seconda conferenza, Stefano Bianchi dell’ESA, intervistato dal giornalista Giovanni Caprara, illustrerà le nuove tecnologie di sviluppo dei razzi, sempre più sicuri e sostenibili (14 ottobre).

Il viaggio nelle vastità dell’universo si conclude con due appuntamenti relativi allo studio delle onde gravitazionali. Spiegherà cosa sono, come funzionano e cosa ci raccontano la storica della fisica Adele La Rana, nel corso di un incontro introdotto da Simone Iovenitti dell’Associazione BergamoScienza (13 ottobre). Una tavola rotonda dimostrerà, inoltre, come il nostro Paese sia stato, fin da subito, parte attiva nel processo che ha portato alla scoperta e alla verifica dell’esistenza delle onde gravitazionali. Oggi l’Italia, oltre a ospitare l’interferometro di seconda generazione Virgo a Cascina (Pisa), è candidata ad accogliere, a Sos Enattos in Sardegna, la nuova struttura di terza generazione Einstein Telescope. Si tratta di una straordinaria opportunità per il nostro Paese, sul quale ricadranno i benefici di un’attività di ricerca tecnologica d’avanguardia di livello mondiale. Ne discutono Monique Bossi e Marco Pallavicini dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Luca Perri dell’Associazione BergamoScienza moderati dalla conduttrice radiofonica Sara Zambotti (1 ottobre).Letture dell’attrice Maria Giulia Scarcella.

Un pianeta da salvaguardare: ambiente, clima e sostenibilità

Dall’esplorazione dello spazio alla vita sulla terra: il nostro pianeta è sempre più minacciato dalle problematiche che l’emergenza climatica porta con sé.

Le conseguenze del riscaldamento globale stanno modificando la vita di intere comunità, che si trovano a dover affrontare la sfida di adattarsi al clima che cambia. Dai nativi groenlandesi che lottano per evitare l’apertura di nuove miniere, alla giovane ricercatrice che in Uganda progetta stazioni meteo smart per favorire l’agricoltura: la giornalista Sara Moraca e la climatologa Elisa Palazzi daranno voce alle storie di chi sta già agendo per costruire un futuro migliore (7 ottobre). Modera Andrea Gianola di WeScience.

Monitorare l’impatto che il cambiamento climatico ha sugli oceani, i più vasti e complessi ecosistemi del nostro pianeta, è una delle priorità della comunità scientifica internazionale. Ne parlerà l’esperto di biologia delle piante Chris Bowler, neo presidente della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, in un incontro introdotto dal filosofo evoluzionista Telmo Pievani (7 ottobre).

Ancora il mare è il protagonista dell’incontro con il naturalista Alfonso Lucifredi, che guiderà il pubblico in un appassionante viaggio nella storia della navigazione e dei naufragi, dal Titanic alla leggendaria Endurance di Shackleton (8 ottobre). Modera Anna Spinelli di WeScience.

Secondo alcuni viviamo nell’Antropocene, l’era del dominio umano sul pianeta. Ma forse dovremmo parlare di Wasteocene, un’epoca segnata dalla continua produzione di sostanze, comunità e luoghi di scarto. Lo storico dell’ambiente Marco Armiero, dell’Istituto di Storia della Scienza dell’Università Autonoma di Barcellona, condurrà i partecipanti in un viaggio nelle viscere del Westocene, analizzando le esperienze di resistenza che lo rifiutano. Introduce il sindaco di Bergamo Giorgio Gori (7 ottobre).

Come si rende più sostenibile il settore della tecnologia? Ce lo raccontano Anna Rita Odorizzi, Daniele Paradiso e Alessandro Beretta di StMicroelectronics, che progetta soluzioni ed ecosistemi per ridurre l’impatto ambientale dei prodotti tech (4 ottobre).

La conoscenza del pianeta che abitiamo passa anche dallo studio delle creature che lo hanno popolato milioni di anni fa. Il paleontologo Cristiano Del Sasso, mostrando immagini e video inediti, racconterà la storia dell’incredibile scoperta, nel deserto del Sahara, dello scheletro di Spinosaurus aegyptiacus. Si tratta della prima e finora unica specie di dinosauro semiacquatico mai studiata, nonché del più grande predatore di tutti i tempi. Modera il divulgatore scientifico Diego Mattarelli (7 ottobre).

Dal mondo animale a quello vegetale, con un dialogo tra Paola Bonfante, professoressa emerita di Biologia all’Università di Torino, e il filosofo della scienza spagnolo Paco Calvo. Le piante sono “intelligenti”? A partire da questo interrogativo i due studiosi si confronteranno per esplorare se e come una categoria umana, come quella dell’intelligenza, possa essere applicata alle piante. Modera il biologo Danilo Zagaria (1 ottobre).

Spazio, infine, a una delle figure più rilevanti della storia delle scienze naturalistiche, Ulisse Aldrovandi, precursore della scienza moderna. A ripercorrerne la vita e le imprese, sulla scia del cinquecentesimo anniversario della sua nascita, saranno Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto Botanico di Bergamo, la geologa Grazia Signori e Giovanni Carlo Federico Villa dell’Università degli Studi di Bergamo (7 ottobre).

Salute e medicina

Come ogni anno, il festival dedica grande attenzione alle ricerche in campo medico, incaricando esperti del settore di raccontarne gli ultimi esiti.

Si parte con un dialogo tra Roberta Fulci, autrice scientifica e conduttrice radiofonica, e Agnese Collino, supervisore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, volto a ripercorrere la storia del dolore, che da sempre medici e scienziati cercano di misurare, definire e interpretare. Tra punture e arti fantasma, sale parto ed evoluzione, le due studiosi tenteranno di ricostruire la storia di un’impresa impossibile (1 ottobre).

Che effetto ha l’alta quota sulla nostra salute? Che rischi si possono correre sui sentieri? Tre ricercatori risponderanno ai quesiti con evidenze di studi effettuati nell’ambito della fisiologia e della medicina di montagna. Intervengono: Guido Ferretti, dell’Università degli studi di Brescia, Simona Mrakic-Sposta, dell’Università Telematica San Raffaele di Roma e Lorenza Pratali, della Società Italiana di Medicina di Montagna (11 ottobre).

Numerosi sono gli incontri che il festival propone in collaborazione con enti, associazioni e fondazioni di rilevanza nazionale operanti nel campo della salute e della ricerca.

Luigi Naldini e Alessandro Aiuti, rispettivamente direttore e vicedirettore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica, e Francesca Pasinelli, direttore Generale di Fondazione Telethon, approfondiranno i risvolti di una particolare tipologia di terapie avanzate: le terapie geniche, una vera e propria sfida per sconfiggere numerose patologie rare, ma non solo. Modera la divulgatrice scientifica Annamaria Zaccheddu (11 ottobre).

Arrivare prima per curare meglio. Questo è l’obiettivo degli screening oncologici, che negli ultimi cinquant’anni hanno contribuito a rivoluzionare le prospettive di trattamento di alcuni fra i tumori più diffusi. Giulia Veronesi, direttrice del programma di Chirurgia Robotica Toracica presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele, e Silvia Deandrea, dottoressa specializzata in screening oncologici, si confronteranno sull’impatto degli screening sulla vita delle persone e sull’economia dei sistemi sanitari. Modera la giornalista Donatella Barus (3 ottobre).

Di nuove sfide contro il cancro, e in particolare di dieta e immunoterapia, si parlerà con i ricercatori AIRC Alessandra Gennari e Claudio Vernieri, intervistati dal divulgatore scientifico Ruggero Rollini (4 ottobre), mentre con la Fondazione ARTET si discuterà delle cause, dei fattori di rischio e dei sintomi della trombosi, una patologia ancora troppo trascurata e sottovalutata. Con Anna Falanga, dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, Sara Gamba e Patricia Rosas-Gomez, ricercatrici di Fondazione ARTET e Franco Piovella della Fondazione I.R.C.C.S. Istituti Clinici Scientifici Maugeri. Modera la giornalista Roberta Villa (9 ottobre).

Nascere o diventare sordi pone sfide complesse all’individuo e alla società. Accanto alla diffusione di innovazioni tecnologiche, come quelle degli impianti cocleari, oggi le neuroscienze aprono nuovi e importanti scenari. L’incontro, a cura dell’Ente Nazionale dei Sordi, vedrà protagonista Francesco Pavani dell’Università degli Studi di Trento, intervistato da Sofia Erica Rossi dell’Associazione BergamoScienza (12 ottobre).

Si ripercorrerà, infine, la storia delle trasfusioni di sangue, pratica imprescindibile senza la quale oggi sarebbero impossibile i trapianti, con Tiziano Gamba, del Comitato Scientifico Avis Nazionale e Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (12 ottobre).

Scienza, tecnologia e attualità

Dagli antichi greci al buddhismo, la nostra capacità di avere il controllo sulla realtà affascina i filosofi da migliaia di anni, eppure, solo di recente abbiamo elaborato una scienza rigorosa della consapevolezza di sé, la metacognizione. Stephen Fleming, direttore del MetaLab Lab alloUniversity College di Londra, ci guiderà alla scoperta di questo nuovo campo delle neuroscienze, tra intuizioni che spaziano dall’informatica alla psicologia, passando per la biologia evolutiva. Fleming sarà in dialogo con il neurologo Stefano Cappa, dell’Associazione BergamoScienza (15 ottobre).

Di Intelligenza Artificiale, realtà virtuale e tecnologie digitali – innovazioni che stanno già cambiando le nostre abitudini quotidiane e le modalità con cui oggi si fa scienza si discuterà nel corso di quattro appuntamenti.

Il primo è una tavola rotonda organizzata in occasione della Notte Europea dei Ricercatori (29 settembre), sul rapporto tra ricerca scientifica e intelligenza artificiale, per produrre nuove conoscenze e tecnologie. Interverranno Elena Cuoco, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Maria Francesca Murru e Antonio Ferramosca dell’Università degli Studi di Bergamo, Federica Agosta e Antonio Esposito dell’Università Vita Salute San Raffaele e Michela Bozzetto, dell’Istituto Mario Negri. Saranno intervistati da Agnese Collino, Luca Perri e Nicola Quadri (29 settembre).

Il secondo incontro è incentrato sulle ultime e più avanzate frontiere della realtà virtuale, strumento dalle potenzialità ancora non del tutto espresse, anche a causa di alcuni vincoli tecnici difficili da superare. Sarà data voce direttamente agli ideatori di un nuovo tipo di realtà virtuale, destinata a rivoluzionare il mondo del cinema, dei videogiochi e della divulgazione scientifica: Guido Meardi e Gianluca Meardi, fondatori di V-Nova, Marco Pizzoni, fondatore Way Experience e il regista Alessandro Crecolici. Moderati la tech influencer Fjona Cakalli (30 settembre).

Al centro del terzo appuntamento i giochi di ruolo. Si sperimenterà in che modo oggi la conoscenza della paleontologia e della museologia possa diffondersi giocando a giochi divenuti ormai cult,come Dungeons and Dragons. Un narratore e alcuni giocatori d’eccezione si cimenteranno in un’avventura creata appositamente per l’occasione: Benedetta Colombo, operatrice culturale e storica dell’arte, Simone Iovenitti e Willy Guasti, dell’Associazione BergamoScienza, Andrea Plazzi, matematico e traduttore, lo scienziato ambientale Mattia Teruzzi e Dario Grillotti, della Scuola Internazionale di Comics (30 settembre).

Infine, le competenze digitali possono configurarsi anche come uno strumento concreto contro la violenza economica, una situazione che affligge ancora molte donne in Italia, costrette a subire il controllo del partner. In un incontro nella sede della Banca d’Italia di Bergamo si parlerà di quali strumenti e abilità digitali è possibile avvalersi oggi per contrastare questo fenomeno e tutelarsi (12 ottobre).

In questi ultimi anni – complice anche la proliferazione di piattaforme digitali per la diffusione di contenuti video e audio – la scienza è diventata una delle protagoniste indiscusse di serie tv, film e podcast: un esempio è Breaking Bad, una delle serie televisive di maggior successo della storia, basata sulle vicende di un professore di chimica che, per sbarcare il lunario, inizia a sintetizzare metanfetamina. Ma quanta chimica reale si nasconde dietro la finzione televisiva? Risponde a questa domanda il divulgatore scientifico Danilo Gasca, in un incontro moderato da Mariaelena Enni di WeScience (6 ottobre).

La scienza, in particolare la fisica, è protagonista anche di Oppenheimer, l’ultimo, celebratissimo film di Christopher Nolan. Luca Perri del comitato scientifico di BergamoScienza esaminerà in che modo la scienza viene qui rappresentata e, soprattutto, racconterà la storia e divulgherà i segreti del Progetto Manhattan. Modera Roberto Taino di WeScience (8 ottobre).

In Italia il mercato dei podcast continua a crescere, mentre la radio sembra non invecchiare mai, dimostrando la voglia del pubblico di ascoltare le storie (anche quelle di scienza) direttamente dalla voce dei protagonisti. Ma cosa vuol dire parlare di scienza oggi? Ne discutono Emanuele Menietti, giornalista de Il Post, Roberta Fulci, conduttrice radiofonica e Ilaria Zanardi, ricercatrice del CNR. Modera Nicola Quadri (30 settembre).

Spazio agli scienziati e agli imprenditori del futuro, con due appuntamenti che celebrano i giovani talenti del territorio: il primo è il Phd Day 2023, nel corso del quale 47, tra ragazzi e ragazze, riceveranno il titolo di Dottore di ricerca, alla presenza di Sergio Cavalieri, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo, Andy Neely, docente dell’Università di Cambridge, Gianpietro Cossali, Direttore della Scuola di Alta Formazione Dottorale e Gianvito Martino, presidente dell’Associazione BergamoScienza (6 ottobre); il secondo è la finale della competizione Start Cup Bergamo 2023, il progetto di formazione imprenditoriale ad alto contenuto innovativo dell’Università degli studi di Bergamo. Durante l’evento gli studenti, i docenti e gli ospiti dialogheranno sul tema della crescita d’impresa e degli ecosistemi dell’innovazione a favore dei giovani (9 ottobre).

Musica

Prosegue la collaborazione di BergamoScienza con Contaminazioni Contemporanee, festival internazionale di musica contemporanea, ideato e diretto da Alessandro Bettonagli, direttore artistico di BergamoScienza.

Domenica 8 ottobre, nella Basilica di Santa Maria Maggiore, è in programma l’anteprima mondiale della composizione Pastorals di Valentin Silvestrov, considerato il maggior compositore ucraino vivente e uno dei più grandi compositori di musica contemporanea. La composizione, commissionata dal festival Contaminazioni Contemporanee per la sua diciassettesima edizione, verrà eseguita dalla violinista Hanna Weinmeister, dalla violoncellista Anja Lechner e dalla pianista Anna Gourari: un nuovo trio che sta ottenendo grande successo di critica e di pubblico e che si riunirà in occasione della presentazione del brano di Valentin Silvestrov.

Gli spettacoli e i laboratori

Quest’anno saranno 16 gli spettacoli del palinsesto del festival. Gli appuntamenti racconteranno il nostro pianeta e le leggi fisiche che lo governano, esploreranno i misteri del cosmo, ripercorreranno la storia di grandi scienziati e scienziate. In programma anche la proiezione di due film.

Non mancheranno anche quest’anno i laboratori per bambini e bambine, ragazzi e ragazze dai 3 anni in su, organizzati dalle scuole di Bergamo, Cremona, Mantova e da enti e associazioni private del territorio. Oltre 140 appuntamenti, in presenza e da remoto, stimoleranno la curiosità e la voglia di mettersi in gioco dei giovani partecipanti: giochi, esperimenti, quiz, visite guidate, workshop creativi condurranno i piccoli scienziati in erba alla scoperta di un’infinità di discipline diverse.

Il programma è disponibile sul sito: www.bergamoscienza.it

Tutti gli eventi sono gratuiti.

Per conferenze, spettacoli e laboratori è necessaria la prenotazione.

Tour virtuali visibili in streaming sul sito e sui canali social del festival.