Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria

“L’imprenditoria giovanile è un asset strategico per la crescita del nostro Paese e le istituzioni devono confrontarsi con le realtà del settore per coglierne le potenzialità. È sulla base di questi presupposti che, nell’ambito dell’”alleanza per la scuola”, sto lavorando anche a una partnership tra privati e istituzioni scolastiche che, attraverso il project financing e il dialogo con gli enti locali, consentirà di migliorare l’edilizia scolastica, efficientando l’erogazione dei servizi e rendendo autonomi dal punto di vista energetico gli edifici.

Puntiamo inoltre a ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro: con il ddl di riforma dell’istruzione tecnico-professionale realizzeremo in via sperimentale una filiera unica con gli Its, secondo il modello del 4+2, per una formazione altamente qualificata e che sia in raccordo con il mondo produttivo, con un rafforzamento delle competenze di base ma anche di quelle a maggiore caratura tecnica e professionale. Con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ferrovie dello Stato abbiamo inoltre stipulato un protocollo d’intesa per rafforzare la collaborazione tra mondo della scuola e delle professioni, affinché i ragazzi sviluppino le competenze richieste dalle imprese di settore”.

Così Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, intervenuto oggi alla 38° edizione del Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Capri.

“Non dimentichiamo – ha proseguito Valditara – che il nostro è il secondo Paese manifatturiero in Europa: l’obiettivo è fornire, entro il 2027, almeno 508mila addetti per settori come quelli della meccatronica e dell’informatica. Confindustria ha stimato che il 48% di questi è di difficile reperimento; abbiamo il dovere di trasformare queste cifre allarmanti in una grande opportunità per i giovani”.

“Un’altra sfida – ha concluso il Ministro – è quella lanciata a giugno con Agenda Sud, il più vasto piano di interventi contro la dispersione scolastica nelle regioni meridionali sin qui attuato, per un importo di oltre 325 milioni di euro. Per garantire lo sviluppo del Paese occorre realizzare l’unità scolastica dell’Italia, dando a tutti gli studenti le stesse opportunità a prescindere dal luogo in cui sono nati”.

Per quanto concerne il Piano Estate, il Ministro ha sottolineato che quest’ultimo avrà come obiettivo offrire agli studenti attività sportive, ludiche, musicali, ma anche di potenziamento o di recupero, in base alla programmazione della singola scuola, con il coinvolgimento delle associazioni del terzo settore, di studenti universitari e di quei docenti che decideranno di aderire su base volontaria.

La tragedia della vendetta

La tragedia della vendetta

di Vincenzo Andraous

C’è una zona d’ombra dove è quasi impossibile relazionarsi, spiegare bene le cose, dare sostanza alle parole, contenuto alle sofferenze e alle piu’ grandi ingiustizie che stanno devastando l’umanità, o quel che resta della possibilità di vivere e convivere insieme.

Quanto avvenuto in Israele, l’oscenità delle azioni perpetrate da Hamas nei confronti di persone innocenti, di donne, vecchi, soprattutto bambini, non può avere residenza in alcun territorio del cuore, della mente, della pancia di chicchessia.

Non è accettabile la violenza messa in atto, il sangue versato tra tante e troppe grida di giubilo. Terrorismo, sì, è terrorismo, e quando di mezzo ci sono i terroristi, l’unica opzione a portata di mano è la reazione immediata, spropositata, altrettanto ingiusta e inumana, ancorchè portatrice di risoluzioni condivise.

Ho sempre guardato al paese della Stella di David come a un miraggio, un sogno, una speranza che s’avvera, affascinato dalle sue capacità di identificarsi tutti sotto l’egida di quel simbolo.

Dalla cultura e bellezza incommensurabile della sua storia che non è soltanto passato, ma un presente già futuro.

Ma tutto ciò non è sufficiente a confortare la ragione per cancellare gli interrogativi che rimangono e incalzano, sul come è stato possibile giungere a tanta ferocia e risolutezza nell’aggredire senza alcuna pietà gli innocenti.

Indipendentemente dal grido che si alza con dolore, dalla richiesta di giustizia di tante e troppe vittime, mi viene da pensare che la ragione non sta mai tra le mani di chi veste i panni del terrorismo più bieco, di chi non accetta né riconosce l’altro, di chi pensa di poter vivere e invece sopravvive disconoscendo il valore della relazione.

Ma c’è anche da pensare a un altro popolo oppresso da decenni, un altro popolo confinato in terra di nessuno, altrettanto non colpevole e altrettanto non terrorista, un altro popolo di innocenti, composto per la stragrande maggioranza da bambini e adolescenti che non appartengono ad Hamas ma alla Palestina.

Forse relegare nel silenzio anni e anni di soprusi, prevaricazioni, ingiustizie nell’indifferenza creata a misura, non comporta il recinto di uomini, donne, vecchi e bambini obbligati a camminare in ginocchio, forse questa prigione di morte protratta nel tempo genera mostri senza più via di scampo per nessuno, innocenti e colpevoli.

Percorsi di orientamento, dovranno essere di almeno 30 ore: la progettazione spetta al Collegio dei docenti

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Compete al Collegio dei docenti la progettazione dei percorsi di orientamento, da inserire all’interno del curricolo della scuola e da esplicitare nel Piano triennale dell’offerta formativa in fase di aggiornamento annuale del documento.

Il chiarimento è contenuto nell’allegato B della nota 2790 dell’11 ottobre 2023, con la quale sono state illustrate le funzionalità della piattaforma UNICA.

L’allegato B fornisce indicazioni al personale scolastico per l’attuazione delle Linee guida per l’orientamento di cui al D.M. 22 dicembre 2022 n. 328 e al punto 2) si occupa dei moduli di orientamento formativo.

I percorsi, avviati a partire dall’a.s. 2023/24, dovranno essere di almeno 30 ore per ogni anno scolastico in tutte le classi e gli anni di corso della scuola secondaria, sia di primo sia di secondo grado.

L’individuazione dei moduli di orientamento formativo deve coinvolgere tutti i docenti del singolo Consiglio di classe o di più Consigli di classe per progetti aperti a più classi, così come è opportuno che la loro realizzazione coinvolga il maggior numero di docenti proprio per favorire la condivisione e la partecipazione.

Oltre lo svolgimento dei percorsi di orientamento previsti per norma, è essenziale che nei processi di insegnamento di tutti i docenti, fin dalla scuola dell’infanzia e nel rispetto della libertà di insegnamento, vengano valorizzate esperienze che promuovano il protagonismo di studentesse e studenti. In tal modo l’orientamento non viene delegato ad alcuni docenti in alcuni momenti di transizione, bensì diviene parte integrante dei processi di insegnamento-apprendimento e assume valore pedagogico e didattico.

I moduli di orientamento formativo possono essere svolti lungo l’intero anno scolastico, senza la previsione di ore settimanali prestabilite, utilizzando gli strumenti di flessibilità didattica e organizzativa.

Nella scuola secondaria di secondo grado i docenti tutor e il docente orientatore possono fornire un apporto significativo, sempre in raccordo con il Collegio dei docenti, nella progettazione e nel monitoraggio dei percorsi di orientamento da attivare nell’istituto.

Nella scuola secondaria di primo grado e nelle prime due classi della scuola secondaria di secondo grado le attività possono essere svolte in orario curriculare o extracurriculare, anche valorizzando progetti sul tema dell’orientamento già in essere nell’istituzione scolastica.

Nelle ultime tre classi delle scuole secondarie di secondo grado le attività consistono in moduli curriculari di almeno 30 ore, da inserire anche nei PCTO. Tenendo conto del monte orario minimo stabilito per lo svolgimento dei PCTO (90 ore per i licei, 150 ore per gli istituti tecnici e 210 ore per gli istituti professionali), per garantire il successo di questa esperienza formativa, è opportuno non computare tutto il monte ore dei moduli di orientamento formativo in quello previsto per i PCTO.

All’interno delle 30 ore possono essere computate anche le attività svolte in modalità curriculare nell’ambito dei percorsi di orientamento di 15 ore, promossi dalle università e dagli AFAM, tramite sottoscrizione di specifici accordi con le istituzioni scolastiche.

La documentazione delle ore corrispondenti ai moduli di orientamento formativo avviene tramite apposite funzioni che saranno implementate nel SIDI per poi essere trasferite, per ogni studente e studentessa, all’interno dell’E-Portfolio orientativo personale delle competenze.


Decreto Ministeriale 13 ottobre 2023

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO

Decreto Ministeriale 13 ottobre 2023

Proroga del termine per il completamento dei lavori e la rendicontazione finale degli interventi di edilizia scolastica autorizzati con decreti 1° febbraio 2019 e 30 giugno 2020. (23A06108)

(GU Serie Generale n.262 del 09-11-2023)

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO

Vista la legge 11 gennaio 1996, n. 23, recante norme per l’edilizia
scolastica, e in particolare gli articoli 4 e 7, recanti norme,
rispettivamente, in materia di programmazione, attuazione e
finanziamento degli interventi, nonche’ di anagrafe dell’edilizia
scolastica;
Visto il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con
modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante «Misure
urgenti in materia di istruzione, universita’ e ricerca» (di seguito,
decreto-legge n. 104 del 2013);
Visto in particolare, l’art. 10 del citato decreto-legge n. 104 del
2013, che prevede che «al fine di favorire interventi straordinari di
ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento
sismico, efficientamento energetico di immobili di proprieta’
pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’alta formazione
artistica, musicale e coreutica e immobili adibiti ad alloggi e
residenze per studenti universitari, di proprieta’ degli enti locali,
nonche’ la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e la
realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi
volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti per la
programmazione triennale, le Regioni interessate possano essere
autorizzate dal Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa con
il Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e con
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a stipulare
appositi mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico
dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, con la Banca
di sviluppo del Consiglio d’Europa, con la societa’ Cassa depositi e
prestiti S.p.a. e con i soggetti autorizzati all’esercizio
dell’attivita’ bancaria ai sensi del decreto legislativo 1 settembre
1993, n. 385»;
Vista la legge 3 gennaio 1978, n. 1, recante accelerazione delle
procedure per l’esecuzione di opere pubbliche e di impianti e
costruzioni industriali e, in particolare, l’art. 19, il quale
dispone che a modifica delle leggi vigenti, le rate dei mutui,
concessi per l’esecuzione di opere pubbliche e di opere finanziate
dallo Stato o dagli enti pubblici, sono erogate sulla base degli
stati di avanzamento vistati dal capo dell’ufficio tecnico o, se
questi manchi, dal direttore dei lavori;
Vista la legge 11 gennaio 1996, n. 23, recante norme per l’edilizia
scolastica, e in particolare gli articoli 4 e 7, recanti norme,
rispettivamente, in materia di programmazione, attuazione e
finanziamento degli interventi, nonche’ di anagrafe dell’edilizia
scolastica;
Vista la legge 24 dicembre 2003, n. 350, recante «Disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2004)» e, in particolare, l’art. 4, comma 177, come
modificato e integrato dall’art. 1, comma 13, del decreto-legge 12
luglio 2004, n. 168, convertito, con modificazioni, dalla legge 30
luglio 2004, n. 191, nonche’ dall’art. 1, comma 85, della legge 23
dicembre 2005, n. 266, che reca «Disposizioni sui limiti di impegno
iscritti nel bilancio dello Stato in relazione a specifiche
disposizioni legislative» (di seguito, legge n. 350 del 2003);
Visto altresi’, il comma 177-bis del medesimo art. 4 della citata
legge n. 350 del 2003, introdotto dall’art. 1, comma 512, della legge
27 dicembre 2006, n. 296, che ha integrato la disciplina in materia
di contributi pluriennali, prevedendo, in particolare, che il
relativo utilizzo e’ autorizzato con decreto del Ministro competente,
di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa
verifica dell’assenza di effetti peggiorativi sul fabbisogno e
sull’indebitamento netto rispetto a quello previsto a legislazione
vigente;
Vista la legge del 30 dicembre 2004, n. 311, recante «Disposizioni
per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato
(legge finanziaria 2005)» e, in particolare, l’art. 1, commi 75 e 76,
che detta disposizioni in materia di ammortamento di mutui attivati
ad intero carico del bilancio dello Stato;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante «Legge di
contabilita’ e finanza pubblica» e, in particolare, l’art. 48, comma
1, che prevede che nei contratti stipulati per operazioni
finanziarie, che costituiscono quale debitore un’amministrazione
pubblica, e’ inserita apposita clausola che prevede a carico degli
istituti finanziatori l’obbligo di comunicare in via telematica,
entro trenta giorni dalla stipula, al Ministero dell’economia e delle
finanze – Dipartimento del Tesoro e Dipartimento della Ragioneria
generale dello Stato, all’ISTAT e alla Banca d’Italia, l’avvenuto
perfezionamento dell’operazione finanziaria con indicazione della
data e dell’ammontare della stessa, del relativo piano delle
erogazioni e del piano di ammortamento distintamente per quota
capitale e quota interessi, ove disponibile;
Visto il decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, recante
«Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, e in
particolare l’art. 11, commi 4-bis e seguenti, il quale prevede
l’adozione di un decreto del Ministro dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca, d’intesa con la Conferenza
unificata per la definizione di priorita’ strategiche, modalita’ e
termini per la predisposizione e l’approvazione di appositi piani
triennali, articolati in annualita’, di interventi di edilizia
scolastica nonche’ i relativi finanziamenti»;
Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, recante «Misure
urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere
pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione
burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa
delle attivita’ produttive» e, in particolare, l’art. 9, comma
2-quater, che ha esteso l’ambito oggettivo di applicazione dell’art.
10 del citato decreto-legge n. 104 del 2013, ricomprendendo tra gli
immobili oggetto di interventi di edilizia scolastica anche quelli
adibiti all’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti»;
Visto in particolare, l’art. 1, comma 160, della citata legge 13
luglio 2015, n. 107, con il quale si stabilisce che la programmazione
nazionale predisposta ai sensi del citato art. 10 del decreto-legge
n. 104 del 2013 rappresenta il piano del fabbisogno nazionale in
materia di edilizia scolastica e sostituisce i piani di cui all’art.
11, comma 4-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221;
Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante «Disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
di stabilita’ 2016)» e, in particolare, la tabella E con la quale e’
stato disposto il rifinanziamento della programmazione unica
nazionale in materia di edilizia scolastica;
Vista il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante «Codice
dei contratti pubblici»;
Vista la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante «Bilancio di
previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio
pluriennale per il triennio 2017-2019» e, in particolare, l’allegato
relativo agli stati di previsione;
Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di
previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio
pluriennale per il triennio 2018-2020»;
Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, recante
«Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione
dalla nascita sino a sei anni, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181,
lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107» e, in particolare,
l’art. 3, comma 9;
Visto il decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con
modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45, recante «Nuovi
interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi
sismici del 2016 e del 2017» e, in particolare, l’art. 20-bis, comma
2;
Visto il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito con
modificazioni dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, recante «Disposizioni
urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei
beni e delle attivita’ culturali e del turismo, delle politiche
agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, nonche’ in materia di famiglia e disabilita’»;
Visto il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con
modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132, recante
«Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la
riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attivita’ culturali,
delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, dello
sviluppo economico, degli affari esteri e della cooperazione
internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e dell’ambiente
e della tutela del territorio e del mare e dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca, nonche’ per la rimodulazione degli
stanziamenti per la revisione dei ruoli e delle carriere e per i
compensi per lavoro straordinario delle Forze di polizia e delle
Forze armate e per la continuita’ delle funzioni dell’Autorita’ per
le garanzie nelle comunicazioni» e, in particolare, l’art. 6
concernente «Interventi urgenti sull’organizzazione del Ministero
dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca», che modifica
l’art. 1, comma 345, della legge 30 dicembre 2018, n. 145;
Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1, convertito, con
modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, recante «Disposizioni
urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del
Ministero dell’universita’ e della ricerca»;
Dato atto che con il citato il decreto-legge n. 1 del 2020 il
Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca e’ stato
diviso nel Ministero dell’istruzione e nel Ministero dell’universita’
e della ricerca e che, secondo quanto previsto dall’art. 2, le
attivita’ connesse alla sicurezza nelle scuole e all’edilizia
scolastica rientrano nelle aree funzionali del Ministero
dell’istruzione;
Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, recante «Misure
urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale»;
Vista la legge 30 dicembre 2020, n. 178, recante «Bilancio di
previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio
pluriennale per il triennio 2021-2023»;
Visto il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di
concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della
ricerca e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, 3
gennaio 2018, con il quale sono stati definiti termini e modalita’ di
redazione della programmazione unica nazionale 2018-2020 in materia
di edilizia scolastica;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 12 settembre 2018, n. 615, con il quale si e’ proceduto
all’approvazione della programmazione unica nazionale 2018-2020 in
materia di edilizia scolastica e al riparto del contributo annuo pari
ad euro 170.000.000,00 tra le regioni;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 10 dicembre 2018, n. 849, con il quale si e’ proceduto
alla rettifica della Programmazione nazionale in materia di edilizia
scolastica 2018-2020 con riferimento ai piani presentati da alcune
regioni;
Vista la nota 20 dicembre 2018, n. 33028, con la quale il Ministro
dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca ha chiesto
l’autorizzazione all’utilizzo, mediante attualizzazione, dei
contributi decennali di euro 170.000.000,00 annui, decorrenti dal
2018, previsti dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208, stanziati con la
legge 11 dicembre 2016, n. 232, e rimodulati con la legge 27 dicembre
2017, n. 205;
Vista la nota 28 dicembre 2018, n. 24976, acquisita al protocollo
del Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca n.
35880 del 28 dicembre 2018, con la quale il Ministero dell’economia e
delle finanze – Gabinetto del Ministro, ha trasmesso i pareri
espressi dal Dipartimento del Tesoro e dal Dipartimento della
Ragioneria generale dello Stato, da cui si evince che dall’utilizzo
mediante attualizzazione dei citati contributi decennali non derivano
effetti peggiorativi sul fabbisogno e sull’indebitamento netto
rispetto a quanto previsto a legislazione vigente;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle
finanze, 1° febbraio 2019, n. 87, con il quale e’ stato autorizzato
l’utilizzo – da parte delle regioni, per il finanziamento degli
interventi inclusi nei piani regionali triennali di edilizia
scolastica di cui alla programmazione unica nazionale, ai sensi
dell’art. 2 del decreto interministeriale 3 gennaio 2018 – dei
contributi pluriennali di euro 170.000.000,00 annui, decorrenti dal
2018 previsti dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208, stanziati dalla
legge 11 dicembre 2016, n. 232 e rimodulati dalla legge 27 dicembre
2017, n. 205, per le finalita’, nella misura e per gli importi a
ciascuna regione assegnati per effetto dei decreti richiamati in
premessa, nonche’ autorizzati gli interventi di cui all’allegato da
Abruzzo al Veneto al medesimo decreto;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 30 luglio 2019, n. 681, con il quale si e’ proceduto
all’aggiornamento della programmazione unica nazionale 2018-2019 con
riferimento all’annualita’ 2019, nella quale confluiscono i singoli
piani regionali;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30
settembre 2020, n. 166, recante «Regolamento concernente
l’organizzazione del Ministero dell’istruzione»;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione 30 giugno 2020, n.
42, con il quale sono stati modificati i piani regionali degli
interventi autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro
dell’economia e delle finanze, 1 febbraio 2019, n. 87;
Dato atto che, ai sensi dell’art. 1.02C del contratto di mutuo
stipulato tra l’istituto finanziatore (Cassa depositi e prestiti) e
il prenditore (le singole regioni), «per “Periodo di utilizzo” si
intende, a seconda dei casi, il periodo compreso tra la data in cui
puo’ essere effettuata la prima Erogazione e, in alternativa (a) il
25 ottobre 2023 ovvero (b) la data di scadenza del Periodo di
Utilizzo come prorogato ai sensi del successivo art. 4.01C ovvero, se
anteriore alle predette date, (c) la data ultima erogazione»;
Considerato che, in funzione del periodo di utilizzo e del relativo
piano di erogazione, le disposizioni operative di cui alle «Linee
guida# Mutui BEI 2018» (prot. DGEFID n. 3370 del 27 febbraio 2020)
sanciscono che «il termine finale per la rendicontazione dei lavori
deve essere quello del 15 ottobre 2023, salvo eventuale di proroga
concessa dallo scrivente Ministero in ragione del piano di
ammortamento del mutuo»;
Considerato che l’attivita’ di ricognizione espletata dall’ufficio
competente (con note prot. DGFIESD n. 361 del 13 gennaio 2023 e n.
1246 del 16 febbraio 2023) ha evidenziato la necessita’, nonche’
l’opportunita’, di disporre una proroga al termine di conclusione dei
lavori e della relativa rendicontazione;
Viste altresi’, le richieste di proroga inoltrate da un numero
considerevole di enti locali beneficiari dei finanziamenti, i quali
hanno evidenziato l’impossibilita’ di ultimare e rendicontare i
lavori nei termini originariamente previsti;
Considerato che, anche a seguito delle ordinarie attivita’ di
monitoraggio degli interventi autorizzati con i sopracitati decreti –
espletate mediante la piattaforma dedicata – e’ emerso che alcuni
enti locali, pur essendo in avanzato stato di esecuzione, non
riescono a rispettare il termine per il completamento dei lavori di
edilizia scolastica;
Considerato che sulle tempistiche di realizzazione degli interventi
hanno sicuramente inciso in maniera negativa anche le criticita’ –
quali le difficolta’ di reperimento delle materie prime e il notevole
incremento del costo delle stesse – prodotte dapprima dalla
situazione emergenziale dovuta alla diffusione pandemica del Covid-19
e, successivamente, dallo scenario geopolitico internazionale;
Considerato che i citati finanziamenti sono prevalentemente
destinati alla realizzazione di interventi di messa in sicurezza e di
adeguamento sismico degli edifici scolastici, che costituiscono una
priorita’ per garantire la sicurezza degli studenti e di tutti i
soggetti che quotidianamente frequentano tali ambienti;
Ritenuto necessario garantire l’interesse pubblico al completamento
di tali interventi, al fine di assicurare la sicurezza delle scuole e
degli ambienti di apprendimento, anche alla luce delle gravi
conseguenze che deriverebbero in capo agli enti locali da
un’eventuale decadenza dal finanziamento;
Considerata comunque, la necessita’ di assicurare un adeguato
contemperamento tra l’esigenza manifestata dagli enti locali e
l’interesse pubblico alla rapida esecuzione degli interventi in
questione;
Dato atto che l’art. 4.01C del menzionato contratto dispone che
«l’eventuale proroga del periodo di utilizzo, in ragione di
motivazioni tecniche derivanti dalla realizzazione dei progetti, e
sempre che risultino quote di contributi disponibili, dovra’ essere
autorizzata dal MIUR, con le modalita’ previste dal decreto
autorizzativo»;
Dato atto altresi’, che, secondo la procedura definita dal
menzionato art. 4.01C, degli eventuali ritardi nella tempistica di
realizzazione dei progetti deve essere prontamente informato il
Ministero dell’istruzione, il quale valutera’, «d’intesa con il MEF,
la possibilita’ di consentire, con il consenso dell’Istituto
Finanziatore, un eventuale ulteriore periodo di utilizzo delle somme
mutuate»;
Dato atto che e’ stato chiesto alla Banca europea per gli
investimenti e alla Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa di
concedere una proroga del contratto di progetto, per consentire il
completamento dei lavori e, quindi, la relativa rendicontazione entro
il 2025;
Considerato che la Banca europea per gli investimenti e la Banca di
sviluppo del Consiglio d’Europa hanno approvato l’estensione della
disponibilita’ al 2025;
Dato atto che in virtu’ di tale estensione, con note del 4
settembre 2023 (prot. DGFIESD n. 5029), 22 settembre 2023 (prot.
DGFIESD n. 5375) e 28 settembre 2023 (prot. DGFIESD n. 5435) e’ stato
chiesto al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del
Tesoro e Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato –
l’autorizzazione alla variazione dei piani delle erogazioni con
l’estensione degli stessi all’anno 2025;
Considerato che il Ministero dell’economia e delle finanze –
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, con nota del 10
ottobre 2023, prot. n. 241031, ha comunicato di non aver nulla da
osservare in merito alla richiesta formulata;
Ritenuta quindi la necessita’, nonche’ l’opportunita’, di disporre
una proroga del termine di conclusione dei lavori originariamente
individuato;
Ritenuto che, alla luce del contemperamento dell’interesse pubblico
al completamento degli interventi con le esigenze proprie degli enti
locali, risulta equo individuare in ventiquattro mesi la misura di
detta proroga;

Decreta:

Art. 1
Proroga del termine per il completamento dei lavori e la
rendicontazione finale degli interventi

1. Il termine ultimo per il completamento dei lavori e la
rendicontazione finale degli interventi di edilizia scolastica
autorizzati con decreto del Ministro dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca, di concerto con il Ministro
dell’economia e delle finanze, 1° febbraio 2019, n. 87 e con decreto
del Ministro dell’istruzione 30 giugno 2020, n. 42 e’ prorogato al 15
ottobre 2025.
2. Il mancato rispetto del termine di cui al comma 1 e’ causa di
decadenza dai contributi concessi con i citati decreti.

Il presente decreto e’ sottoposto ai controlli di legge e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 13 ottobre 2023

Il Ministro: Valditara

Registrato alla Corte dei conti il 31 ottobre 2023
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell’istruzione e del
merito, del Ministero dell’universita’ e della ricerca, del Ministero
della cultura, del Ministero della salute e del Ministero del lavoro
e delle politiche sociali, n. 2727

Nota 13 ottobre 2023, AOODGFIESD 5806

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale
Ufficio VI – Innovazione didattica e digitale

Ai Dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche statali e dei Cpia
E, p.c. Agli Uffici scolastici regionali c.a. Direttori Generali

OGGETTO: Osservatorio Scuola Digitale. Anno scolastico 2023-2024

Nota 13 ottobre 2023, prot. n. 27728

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie – Ufficio VII

All’Istituzione scolastica __

e p.c all’Ufficio scolatico regionale competente per il territorio

ai Revisori dei conti per il tramite della scuola

Nota 13 ottobre 2023, prot. n. 27728

Oggetto: A.F. 2023 – Avviso assegnazione delle risorse finanziarie ai sensi del decreto- legge 22 giugno 2023, n. 75, art. 21, comma 4-bis, convertito, con modificazioni, nella Legge del 10 agosto 2023, n. 112.

Come è noto, l’articolo 21, comma 4-bis, del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, recante “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l’organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l’anno 2025”, convertito, con modificazioni, nella Legge del 10 agosto 2023, n. 112, prevede che le istituzioni scolastiche impegnate nell’attuazione degli interventi relativi al PNRR sono autorizzate ad attivare, nei limiti delle risorse da ripartire, incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) con contratto a tempo determinato, fino alla data del 31 dicembre 2023, per lo svolgimento di attività di supporto tecnico finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR, attingendo alle graduatorie di istituto.

A tal riguardo, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito è stato istituito un fondo, con la dotazione di 50 milioni di euro per l’anno 2023, da ripartire tra gli uffici scolastici regionali con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, nella misura di un assistente amministrativo/tecnico o di un collaboratore scolastico per ciascuna scuola che sia soggetto attuatore del PNRR e che abbia espresso la necessità di attivare un incarico a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023.

Tanto premesso, ai fini di una più efficace ripartizione delle risorse finanziarie previste dalla norma, con nota prot. n. 24757 del 20 settembre 2023, come meglio specificato nella nota di chiarimenti prot. 25090 del 21 settembre 2023, la scrivente Direzione Generale ha predisposto un apposito monitoraggio presso le istituzioni scolastiche statali coinvolte, con la finalità di chiedere, a ciascuna delle scuole, di esprimere la propria preferenza tra la figura di assistente amministrativo/tecnico e quella di collaboratore scolastico da contrattualizzare, fino alla data del 31 dicembre 2023, per l’attuazione degli interventi finanziati dal PNRR.

Preso atto delle risultanze del monitoraggio eseguito, si comunica che è in corso di perfezionamento il Decreto del Ministro dell’istruzione e del merito n. 195/2023 con cui è stata ripartita la risorsa finanziaria tra gli Uffici scolastici regionali ed è stata disposta l’assegnazione, in favore di codesta istituzione scolastica, della risorsa finanziaria pari ad euro 4.365,40 lordo dipendente (ovvero 6.308,00 lordo stato), da destinarsi alla attivazione di un incarico temporaneo di Collaboratore scolastico con contratto a tempo determinato.

Pertanto, codesta istituzione scolastica, a decorrere dal 16 ottobre 2023, con termine il 31
dicembre 2023, è autorizzata ad attivare, nei limiti delle risorse assegnate, l’incarico sopra indicato.
Tale contratto ha decorrenza giuridica ed economica dalla effettiva presa di servizio e non è
disponibile per utilizzazioni e assegnazioni provvisorie.

A tal riguardo, si rappresenta che il sistema informativo della Cooperazione applicativa MIM/MEF è in fase di aggiornamento per recepire la gestione giuridica ed economica del predetto contratto. Con successiva nota saranno fornite indicazioni operative, di dettaglio, che permetteranno alla scuola l’inserimento a SIDI del contratto medesimo al fine di consentirne la formalizzazione ed il pagamento.

In aggiunta a quanto sopra illustrato, si rappresenta che ogni Ufficio scolastico regionale avrà cura di eseguire il monitoraggio delle spese effettuate, in coerenza con le finalizzazioni disposte dalla norma, e di trasmettere alla scrivente Direzione Generale l’esito di tale monitoraggio, segnalando eventuali economie registrate alla fine dell’esercizio finanziario.

Infine, si ricorda che in caso di quesiti su tematiche amministrativo-contabili, è possibile richiedere assistenza al servizio Help Desk Amministrativo-Contabile – HDAC (“SIDI – Applicazioni SIDI – Gestione Finanziario Contabile – Help Desk Amministrativo Contabile”).

IL DIRETTORE GENERALE Antonella Tozza (Documento firmato digitalmente)

Nota 13 ottobre 2023, AOODGCASIS 4240

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per i sistemi informativi e la statistica

Alle istituzioni scolastiche ed educative statali LORO EMAIL

Oggetto: “Webinar relativo alle misure PNRR: 1.4.3 – “Adozione pagoPA e app IO” e 1.4.4 – “Adozione SPID/CIE” – 20 ottobre ore 11.

Giorno del Dono 2023

Presentazione “Noi doniamo” 
6° rapporto sulla propensione al dono in Italia

Conferenza stampa online di apertura del Giorno del Dono 2023 
2 ottobre 2023 – ore 10:00 
 


Milano, settembre 2023 – La fotografia annuale dell’IID: dopo i difficili e contrastati anni dell’emergenza pandemica segnali positivi in tutte le dimensioni del dono. Il volontariato cresce tra i giovani e, per la prima volta, sotto la lente la connessione tra dono e felicità.

L’Istituto Italiano della Donazione (IID), in occasione del Giorno del Dono 2023, invita a partecipare alla conferenza stampa online di apertura che si terrà il prossimo 2 ottobrealle ore 10:00 nella quale saranno presentati i risultati della XXI indagine IID sull’andamento delle raccolte fondi degli enti non profit in Italia e del sesto rapporto sul dono in Italia, frutto del lavoro dell’Osservatorio sul dono in collaborazione con CSVnet, con l’obiettivo di condividere analisi e tendenze tra mezzi di informazione, imprese, opinione pubblica e terzo settore. 

L’Osservatorio sul Dono è costituito dall’Istituto Italiano della Donazione e si qualifica come fonte scientifica di riferimento per la cultura e la pratica del dono in Italia. Sotto la lente le tre dimensioni del dono: di denaro, di tempo e biologica. Per ciascuno di tali ambiti il rapporto misura le pratiche e la propensione al dono delle persone residenti in Italia, con dati generali accompagnati da approfondimenti tematici affidati ad esperti e centri di ricerca. I dati rilevati al momento attuale saranno analizzati e commentati da esperti del settore e diffusi ai giornalisti presenti. Sono partner del progetto Osservatorio sul dono: ASSIF, BVA Doxa, Caritas Italiana, Centro Nazionale Sangue, Centro Nazionale Trapianti, EuConsult Italia, FIDAS, Osservatorio di Pavia, Scuola di Fundraising di Roma, Walden Lab.

Interverranno Stefano Tabò, Presidente IID; Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Nazionale Terzo Settore (in attesa di conferma); Chiara Tommasini, Presidente CSVnet; Cinzia Di Stasio, Segretario Generale IID; Paolo Anselmi, Presidente Walden Lab; Roberto Natale, Direttore Rai per la Sostenibilità – ESG (in attesa di conferma); Valeria Reda, Senior Research Manager BVA Doxa, Resp. Italiani Solidali. Modera Giulio Sensi, Giornalista e comunicatore sociale.

L’evento sarà disponibile in live streaming sui profili Facebook e YouTube IID. 
Il Giorno del Dono promosso da IID, festa del dono e della donazione prevista per legge il 4 ottobre di ogni anno, dà appuntamento anche ai prossimi eventi in calendario:
•3 ottobre, ore 11,00, Palermo: Sicilia Capitale del Dono 2023 – Presentazione del 6° rapporto sul dono “Noi doniamo” con focus Sicilia presso Palazzo Branciforte con il sostegno della Fondazione Sicilia
•4 ottobre, ore 10,30, Palermo: Sicilia Capitale del Dono 2023 – Premiazione dei vincitori dei contest #DonareMiDona e #LiberiDiDonare presso i Cantieri Culturali alla Zisa in collaborazione con CeSVoP
•9 ottobre, ore 16,30, Castello di Sarre (Valle d’Aosta): La bellezza del dono, evento organizzato dal CSV VDA 
•13 ottobre, ore 17,30, Cuneo: Il dono nell’economia civile – Il Giorno del Dono per costruire comunità in collaborazione con la Fondazione CRC 

Tutte le informazioni su #DonoDay2023 e sui contest promossi da IID in occasione del Giorno del Dono sono disponibili su www.giornodeldono.org e www.istitutoitalianodonazione.it.

Il progetto Giorno del Dono 2023 
Ente promotore: Istituto Italiano della Donazione nell’ambito del protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e del protocollo di intesa con il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia  
Con il patrocinio di: Comune di Palermo, ANCI, Fondazione con il Sud, Rai per la Sostenibilità, Acri, Antigone, Fondazione Sodalitas, Forum Terzo Settore  
Media Partner RAI: Rai Cultura, Rai Parlamento, Rai Radio 1, TGR 
Media Partner: 1 Caffè Onlus, Avvenire, Docenti Senza Frontiere, Ecograffi, Famiglia Cristiana, Il Giornale della Protezione Civile, InBlu2000, TV2000, Radio 24, Radio Popolare, Redattore Sociale, RMC101 
Partner: Cavarretta Assicurazioni, Certiquality, Fondazione Rete del Dono 
Si ringrazia: Fondazione Cariplo, Fondazione Compagnia di San Paolo 
Con il sostegno di: Fondazione CRC, Fondazione Sicilia 
Partner tecnici: Esse Due S.a.s., F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini, Insolito Cinema, Nextbit, Novis Games, NP Solutions, T.S.A., Treedom 
Partner progetto Osservatorio sul dono: ASSIF, BVA Doxa, Caritas Italiana, Centro Nazionale Sangue, Centro Nazionale Trapianti, CSVnet, EuConsult Italia, FIDAS, Osservatorio di Pavia, Scuola di Fundraising di Roma, Walden Lab  
Partner Artistici: DieFFe 
(elenco aggiornato al 6 settembre 2023) 


Istituto Italiano della Donazione (IID) è un’associazione che promuove la cultura del dono in tutte le sue forme, rivolgersi sia al mondo associativo che al privato cittadino.
Grazie ai suoi strumenti e alle verifiche annuali, IID assicura che l’operato delle Organizzazioni Non Profit (ONP) sia in linea con standard riconosciuti a livello internazionale e risponda a criteri di trasparenza, credibilità ed onestà. I marchi di qualità IID, concessi alle ONP inserite iIO DONO SICURO, confermano che l’ONP mette al centro del proprio agire questi valori. 
Inoltre, in modo dedicato a partire dal 2015, IID si rivolge anche al privato cittadino, donatore e non solo, grazie all’istituzione per legge del Giorno del Dono, un progetto culturale nazionale fiore all’occhiello dell’attività dell’Istituto.
Per info: www.istitutoitalianodonazione.it – www.giornodeldono.org