Scuola, il Consiglio di Stato conferma: prove suppletive per il concorso straordinario

da la Repubblica

Corrado Zunino

Anche il Consiglio di Stato conferma: per il concorso straordinario sono necessarie le prove suppletive. Il ministero dell’Istruzione, ancora battuto, ora dovrà inserirle nel 2021: il concorso è sospeso dallo scorso 4 novembre per la pandemia. Anche chi non ha potuto partecipare alle prove scritte per ragioni cliniche, innanzitutto il contagio da Covid o la quarantena obbligatoria per la positività di parenti o persone vicine, ha il diritto di affrontare il concorso dedicato ai supplenti di Terza fascia. E’ questo il centro della sentenza.

Era stata una docente di Educazione fisica residente a Roma a proporre ricorso. Dopo la prima ordinanze della Terza sezione del Tribunale amministrativo del Lazio, ora il Consiglio di Stato conferma: “Tutti devono avere libero accesso a un concorso pubblico”.

Il sindacato della Uil aveva promosso l’azione a fianco della precaria. Dice il segretario generale del comparto scuola, Pino Turi: “Anche dopo la prima ordinanza, il ministero ha continuato ad opporsi a quello che riteniamo semplicemente un diritto. Già ci è parsa una forzatura il ricorso al Consiglio di Stato, adesso attendiamo che si dia corso a una sentenza chiara e netta. Gli insegnanti sono dipendenti del ministero, invece la ministra Lucia Azzolina agisce come se si trattasse di intrusi venendo meno allo spirito di servizio che una pubblica amministrazione dovrebbe avere nei confronti dei cittadini e ancor più dei suoi dipendenti”.