Classi “pollaio”: nel ragusano 80 alunni in 2 classi: tra questi, 8 disabili

Classi “pollaio”: nel ragusano 80 alunni in 2 classi: tra questi, 8 disabili

L’Anief denuncia il caso di un istituto alberghiero, in cui due classi di trovano in queste condizioni. “Effetti nefasti delle norme approvate in Italia negli ultimi anni che hanno progressivamente innalzato il rapporto alunni-docenti”

da Il Redattore Sociale
04 ottobre 2013

ROMA – 80 alunni divisi in due sole classi: per di più, otto sono disabili. Accade nel ragusano, presso l’Istituto alberghiero “Marconi” di Vittoria, ma non si tratta di un caso isolato: la denuncia arriva dall’Anief  (Associazione nazionale insegnanti e formatori), che fa notare come sia “superato ampiamente il già elevato ‘tetto’ di 33 iscrizioni indicato dal Miur per gli istituti superiori, che scende a 20-25 in presenza di alunni disabili”. All’origine del problema sono, secondo l’associazione, “i tagli e le norme pro-risparmio approvate negli ultimi anni, ma anche il Miur che non permette di sdoppiare le classi ad anno scolastico avviato. A spese della sicurezza, del diritto allo studio e del sostegno ai disabili”. Così, a quasi un mese dall’avvio del nuovo anno scolastico, “continuano a giungere conferme sull’abitudine di alcune amministrazioni scolastiche a concentrare un alto numero di alunni in un solo gruppo-classe”.

Il caso dell’alberghiero “Marconi” è però clamoroso, anche perché, nelle due classi “pollaio” in questione, sono iscritti anche 8 alunni con disabilità. “Una presenza che impone – ricorda l’Anief – di limitare il numero complessivo di iscritti per classe a 20 alunni (in presenza di alunni disabili gravi) o al massimo 25 (qualora le disabilità non fossero gravi). E non può bastare come giustificazione – precisa l’Anief – quanto dichiara il dirigente dell’istituto, come riportato da Orizzonte Scuola, secondo cui degli 80 alunni iscritti ‘molti non frequentano con assiduità’: cosa accadrà il giorno o i giorni in cui tutti i 40 iscritti per classe saranno presenti contemporaneamente?”.

“Mentre il Governo si pavoneggia con l’approvazione di un decreto sulla scuola molto di facciata – commenta Anief – dal Miur continua a prevalere la politica del risparmio ad oltranza: non possiamo che tornare a dire che si tratta di una vergogna nazionale derivante dal fatto che negli ultimi cinque anni lo Stato ha tagliato 200mila posti tra docenti e Ata, tenuto ai margini 150mila precari abilitati vincitori di concorso e cancellato quasi 2mila scuole. Con il risultato che quelli che erano nati, durante la gestione Gelmini, come limiti numerici da adottare in casi eccezionali, sono diventati la norma: nella scuola d’infanzia si è passati da 28 a 29 alunni, alla primaria da 25 a 28 ed alle superiori si sono concesse deroghe fino alla presenza di 33 alunni per classe”. Anief ricorda che prima della fine dell’estate la Commussione Cultura della Camera ha approvato lo schema di risoluzione del sovraffollamento delle classi, presentato da Fabrizio Bocchino (M5S), che prevede che in aula non possano essere presenti più di 26 persone, compresi gli insegnanti e che, in presenza di alunni disabili, “il numero complessivo dovrebbe essere al massimo di 20, in modo da facilitare i processi di integrazione e d’inclusività”.