Area V della dirigenza. Applicazione contratti integrativi regionali

On. Enrico Letta
Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Maria Chiara Carrozza
Ministro Istruzione, Università e Ricerca
Dott. Fabrizio Saccomanni
Ministro dell’Economia e delle Finanze
Dott. Luciano Chiappetta
Capo Dipartimento MIUR
Dott. Marco Ugo Filisetti
DG Politica finanziaria e Bilancio
L O R O   S E D I

Oggetto: Area V della dirigenza. Applicazione contratti integrativi regionali anno scolastico 2012‐2013.

Questa Organizzazione Sindacale, rappresentativa dell’Area V della dirigenza, chiede alle SS.LL.
lo sblocco dei contratti integrativi regionali dell’Area V della dirigenza scolastica per l’anno
scolastico 2012‐2013: contratti già sottoscritti da tempo e la cui esecutività è stata sospesa
dall’intervento unilaterale dell’Ufficio Centrale del Bilancio presso il MIUR, a seguito di una
interpretazione restrittiva e penalizzante dell’art. 9 comma 2 bis del DL 78/2010.
Detta interpretazione non è suffragata da alcuna disposizione di rango normativo. L’Ufficio
Centrale di Bilancio presso il MIUR, nella sua nota di risposta alla DG Politica finanziaria e
Bilancio del MIUR (prot. 9061 del 05‐12‐2013) sostiene che tale interpretazione discende da
una circolare RGS (n. 12 del 15.4.2011), che prescriverebbe l’ordine in cui debbono essere
svolte le operazioni di determinazione del Fondo.
Senza entrare nel merito della rilevanza normativa della circolare in questione, va rilevato un
dato di fatto inoppugnabile e cioè che essa non dice affatto quel che l’UCB sostiene. Si limita
infatti a citare, correttamente, la norma di legge (art. 9.2bis D.L. 31.5.2010, n. 78):
“l’ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del
personale […] non può superare il corrispondente importo dell’anno 2010 ed è, comunque,
automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio.”
Segue l’indicazione delle modalità per procedere a ciascuno dei diversi adempimenti: ma in
nessun punto della circolare si indica l’ordine delle operazioni. Dunque l’asserzione dell’UCB
circa tale successione ([la circolare] “nel fornire istruzioni per la corretta applicazione del più
volte citato art. 9 co.2‐bis, ne individua puntualmente le varie fasi nella seguente successione: ”)
non corrisponde al vero. Quella successione costituisce un mero assunto dell’UCB, non
suffragato da alcuna norma, neppure del rango di una circolare. Ma il suo effetto è quello di
produrre – a parità di ogni altra condizione – un doppio abbattimento nell’importo del Fondo
per la retribuzione accessoria dei dirigenti delle istituzioni scolastiche.
La diversa interpretazione che della stessa norma ha dato la DG della Politica Finanziaria e del
Bilancio del MIUR non determina neppur essa uno sforamento dell’importo massimo del Fondo
fissato dalla legge (quello in vigore a fine 2010). E dunque non si vede perché debba essere
rigettata, stante che non esistono indicazioni contrarie. Quel che si realizza di fatto non è un
contenimento della spesa, ma una ulteriore sottrazione al personale interessato di risorse già
maturate e compatibili con i tetti di legge.
Tale pretesa è doppiamente ingiustificata, in quanto alla riduzione di organico non si è
accompagnata una riduzione del carico di lavoro. I punti di erogazione del servizio, il numero di
dipendenti e di utenti sono rimasti gli stessi, anzi sono ulteriormente cresciuti. A sostenere quel
lavoro è però un numero minore di dirigenti, che quindi lavorano di più e, in aggiunta, non
potrebbero neppure mantenere il livello di retribuzione del 2010, ma dovrebbero vederselo
ridurre, se si applicasse l’interpretazione unilaterale che l’UCB vuole imporre della norma di
legge.
Tale criterio, ove venisse confermato, continuerebbe poi a produrre effetti di ulteriore
riduzione della retribuzione, a carico di lavoro crescente, anche quando saranno sottoscritti i
contratti per l’anno scolastico 2013‐2014.
Si conferma quindi la richiesta alle SS.LL. di un sollecito intervento per addivenire alla soluzione
del problema, nel senso di confermare la validità dei contratti integrativi regionali già
sottoscritti per l’anno scolastico 2012‐2013. In difetto, questa organizzazione sindacale dichiara
fin d’ora lo stato di agitazione dei dirigenti delle istituzioni scolastiche e si prepara ad avviare le
conseguenti iniziative di mobilitazione.

Distinti saluti.
Giorgio Rembado
Presidente nazionale Anp