Sette nuovi prof su dieci congelano il posto fisso Ancora supplenti sperando di potersi avvicinare a casa

da La Stampa

Sette nuovi prof su dieci congelano il posto fisso Ancora supplenti sperando di potersi avvicinare a casa

Renzi: «Il 97% ha detto sì al ruolo». Ma per i sindacati la maggioranza non è soddisfatta
flavia amabile

ROMA

E alla fine si è aperta la Buona Scuola del governo Renzi. In queste ore si celebra il rito del primo giorno nelle aule per 9 milioni di studenti. Ma è davvero «Buona Scuola»? Il presidente del Consiglio su Facebook scrive che «il tempo è galantuomo» e che «i prossimi mesi dimostreranno che la Buona Scuola non era il mostro paventato. Il 97% dei docenti ha accettato il ruolo che gli è stato proposto. Migliaia di precari hanno adesso un lavoro stabile».

 

POLEMICA SULLE SUPPLENZE

I sindacati hanno i loro dubbi e rispondono con altri dati. Hanno fatto due conti e trovato che per le cattedre da Roma in su circa 7 precari su 10 che hanno partecipato alla fase B del piano straordinario di assunzioni nella scuola hanno preferito congelare la nomina in ruolo – e quindi restare precari – e trovare una supplenza non troppo lontana da casa ancora per quest’anno. Hanno sfruttato una possibilità offerta dalla legge 107 di riforma della scuola. La norma, infatti, dice che se il precario non accetta la cattedra che gli viene offerta perde il diritto, salvo che non abbia già in corso una supplenza o sia in aspettativa. Dunque, per giocarsi ancora un anno di possibilità, i docenti hanno detto sì alla cattedra, ma l’hanno in pratica «prenotata» per il 2016. Questo ha alimentato il mercato delle supplenze che non è mai stato così in salute. Infatti le loro cattedre sono state occupate da altri precari provocando un aumento del numero dei supplenti, obiettivo molto diverso da quello che si proponeva riforma.

 

La ministra dell’Istruzione Stefania Giannini ha una visione diversa della situazione: in un videoforum su Repubblica Tv sottolinea che «lo scorso anno abbiamo avuto 7700 persone che si sono spostate per una supplenza, quest’anno ne abbiamo circa 7 mila per un posto di ruolo». Ha anche rivendicato il merito di aver assegnato le supplenze l’8 settembre invece del 20 come accadeva in passato. «È un dato oggettivo. Mi sembra anche questa una prova di rispetto dei patti».

 

Patti del tutto saltati secondo Grillo, che si cimenta anche lui con i calcoli sulla «Buona Scuola» sul suo blog. Alla fine – sostiene – tra posti già autorizzati prima della riforma e quelli realmente assegnati «le nuove stabilizzazioni sono un migliaio». La verità è che questa riforma «è un tentativo non riuscito di riorganizzare la scuola da un punto di vista amministrativo – commenta Domenico Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil – ma è destinato a naufragare perché non risolve i problemi della scuola».

 

IL LOGARITMO SBAGLIATO

Anzi. Secondo i sindacati ne ha creato qualcuno in più. L’Anief ha scoperto un errore creato dall’algoritmo che assegna le cattedre: ha immesso in ruolo alle superiori decine di docenti specializzati sul sostegno delle medie. «È un errore incomprensibile, perché il passaggio non è contrattualmente possibile» e ora si profila «una doppia beffa: non accettando la nomina errata, rischierebbero infatti di essere tagliati fuori pure dalla fase C del piano di assunzioni».