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Sicurezza. Il nodo vero: gli artt. 17 e 18

Sicurezza. Il nodo vero: gli artt. 17 e 18

Seminario nazionale alla Camera

 

Le Associazioni professionali dei dirigenti scolastici A.N.DI.S. e Di.S.A.L. organizzano per il prossimo 25 ottobre presso la Camera dei Deputati – Sala Salvadori un Seminario nazionale dal titolo: Sicurezza. Il nodo vero: gli artt. 17 e 18.

L’iniziativa fa seguito alle audizioni informali svolte in seduta congiunta dalle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera in ordine alle proposte di legge Carocci A.C. 3963 e Pellegrino A.C. 3830 intese ad introdurre modifiche agli artt. 17 e 18 del DL.vo 81/2008 (che riguardano le responsabilità dei dirigenti scolastici in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro).

Da anni le Associazioni A.N.DI.S. e Di.S.A.L. invocano una più equa ripartizione delle responsabilità in materia di sicurezza tra dirigenti scolastici ed Enti proprietari degli edifici, sostenendo che  devono essere riconsiderati il ruolo e la posizione del dirigente scolastico a partire dall’anomala definizione di “datore di lavoro” per una figura professionale che non dispone direttamente degli strumenti e delle condizioni essenziali per i necessari interventi.

Il seminario prenderà il via alle ore 15 con gli interventi di saluto del Presidente nazionale A.N.DI.S. Paolino Marotta e del deputato Umberto D’Ottavio, componente della Commissione Cultura della Camera.  Subito dopo si darà inizio alla Tavola rotonda significativamente intitolata: ‘Sicurezza e responsabilità del dirigente scolastico. Verso una soluzione legislativa?’.

Sul tema si confronteranno:

Vito De Filippo, sottosegretario di Stato al MIUR

Cesare Damiano, presidente XI Commissione Camera

Mara Carocci, deputato, primo firmatario della proposta di legge A.C. 3963

Serena Pellegrino, deputato, primo firmatario della proposta di legge A.C. 3830

Raffaele Guariniello,  già magistrato, esperto sicurezza del lavoro

Antonietta Di Martino – Osservatorio Sicurezza USR Piemonte

Achille Variati, Presidente Unione delle Province d’Italia (in attesa di conferma).

E’ stato invitato un rappresentante dell’A.N.C.I.

La tavola rotonda sarà moderata dalla giornalista di Italia Oggi  Alessandra Ricciardi.

Seguirà un breve dibattito nel quale potranno intervenire gli ospiti in sala (parlamentari delle diverse forze politiche, esperti, rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dirigenti dei Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro, dirigenti scolastici).

Dopo la replica dei partecipanti alla tavola rotonda, le conclusioni dei lavori saranno svolte dal Presidente nazionale della Di.S.A.L. Ezio Delfino.

 

Roma,  13 ottobre 2017                                                   A.N.DI.S. e Di.S.A.L.


SCUOLA DELLA COSTITUZIONE E BUONA SCUOLA

SCUOLA DELLA COSTITUZIONE E BUONA SCUOLA: 5 OTTOBRE CONVEGNO A ROMA
Iniziativa della Gilda degli Insegnanti in occasione della Giornata Mondiale dell’Insegnante istituita dall’Unesco. Appuntamento al centro convegni “Carte Geografiche” dalle 9,30 alle 13,30 con esperti nazionali e internazionali
Dalla scuola della Costituzione alla Buona Scuola passando per Don Milani” è il titolo del convegno nazionale, organizzato dalla Gilda degli Insegnanti e dall’Associazione Docenti Art. 33, che si svolgerà domani giovedì 5 ottobre a Roma al centro convegni “Carte Geografiche” (via Napoli 36) dalle ore 9,30 alle 13,30.
Il sistema italiano dell’istruzione risponde ancora al dettato costituzionale? La scuola deve selezionare o garantire il successo formativo? Saranno questi gli interrogativi al centro del convegno che punterà l’attenzione sulla funzione e sul futuro della scuola pubblica, intesa come scuola dello Stato, di fronte alle grandi trasformazioni sociali ed economiche che hanno investito l’Italia in seguito alla grande crisi iniziata nel 2008.

 

All’iniziativa, promossa in occasione della Giornata Mondiale dell’Insegnante istituita dall’Unesco, parteciperanno Frank Furedi, professore emerito di Sociologia all’Università del Kent, Canterbury (UK); Ermanno Bencivenga, professore di Filosofia all’Università della California, Irvine (USA); Adolfo Scotto Di Luzio, professore di Storia della Pedagogia all’Università degli Studi di Bergamo; Fabrizio Reberschegg, presidente dell’Associazione Docenti Art. 33; Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti. Modererà Alessandro Giuliani, direttore responsabile della Tecnica della Scuola.


SCUOLA DELLA COSTITUZIONE E BUONA SCUOLA: 5 OTTOBRE CONVEGNO A ROMA
Dalla scuola della Costituzione alla Buona Scuola passando per Don Milani” è il titolo del convegno nazionale, promosso questa mattina a Roma dalla Gilda degli Insegnanti e dall’Associazione Docenti Art. 33, in occasione della Giornata Mondiale dell’Insegnante istituita dall’Unesco.
Due le questioni principali affrontate dal dibattito: il sistema italiano dell’istruzione risponde ancora al dettato costituzionale? La scuola deve selezionare o garantire il successo formativo? Ecco, in estrema sintesi, gli interventi dei relatori intervenuti.
Frank Furedi, professore emerito di Sociologia all’Università del Kent, Canterbury (UK)
Quando parliamo di crisi dell’istruzione, ci dimentichiamo che il problema dell’istruzione riguarda soprattutto l’autorità del docente. Evitiamo di parlare dello status del docente e andiamo alla ricerca di mode educative, siamo convinti che se riusciamo a motivare i ragazzi risolveremo i nostri problemi didattici. Ciò assume forme di caricatura grottesca: in Inghilterra, per esempio, sono stati introdotti i cani in alcune classi per far sentire i ragazzi a loro agio. 
Il trend attuale consiste nel trasmettere competenze invece di conoscenze, ma le competenze hanno a che vedere con la formazione, non con l’istruzione che è l’unico strumento in grado di aumentare il livello intellettuale. L’attività del docente è decisiva. In Europa la pedagogia trova ispirazione da ambiti estranei all’esperienza organica degli insegnanti, l’autorità dell’insegnante è sminuita mentre deifichiamo l’autorità dell’allievo. In questo tipo di istruzione centrata sullo studente si celebra un approccio democratico e si è contro si viene tacciati di essere antidemocratici. L’insegnante deve avere la capacità di comunicare con autorevolezza e questa capacità è basata sulla fiducia che l’insegnante ha nella propria disciplina, non servono trucchetti motivazionali perché la passione per la disciplina diventa la chiave per l’autorevolezza. I politici rispondono tutti allo stesso dogma: non possiamo fidarci dei docenti perché se vengono lasciati liberi di dare giudizi potrebbero commettere errori. Dunque, bisogna controllarli. Il docente, invece, deve essere lasciato libero di esercitare la propria capacità di giudizio, la sua autorità deve essere riconosciuta e rispettata, altrimenti le generazioni future non avranno fonti di ispirazione. Dobbiamo celebrare le conoscenze basate sulle discipline che rappresentano il lascito intellettuale e forniscono le fondamenta dello sviluppo intellettivo degli studenti. Dobbiamo dire no a soggetti esterni che pensano di poter colonizzare le menti dei ragazzi attraverso la didattica.

 

Adolfo Scotto Di Luzio, professore di Storia della Pedagogia all’Università degli Studi di Bergamo
Siamo di fronte a uno sradicamento dell’identità dell’insegnante dal terreno nel quale egli ha sempre pensato il proprio ruolo. Nella scuola italiana non esiste più l’idea che lo Stato, attraverso i programmi nazionali, debba dare una direzione politica e intellettuale alla scuola, e si preferisce delegare questo importante e delicato compito alle agenzie educative. A partire dagli anni ’50 con l’introduzione del principio dell’autonomia scolastica si costruiscono le basi della disuguaglianza sociale. Quando non ci sono più i programmi, chi dice come si fa scuola nelle classi? Le nuove modalità di insegnamento sono astruse e, poiché non tutti i docenti sanno o vogliono escogitare nuove strategie didattiche, i metodi vengono tratti dalla manualistica. L’autonomia scolastica ha espropriato gli insegnanti delle loro capacità e della loro intelligenza, trasferendo il compito di definire cosa si insegna alle case editrici che lucrano sul commercio dei manuali. Queste agenzie extrascolastiche non si preoccupano dell’aspetto educativo. 
Gli insegnanti devono opporsi all’introduzione dello smartphone nelle classi che delegittima la funzione docente. La scuola non è un servizio delegato delle famiglie per i giovani, dobbiamo recuperare le matrici liberali della nostra scuola.
Ermanno Bencivenga, professore di Filosofia all’Università della California, Irvine (USA)
Il pensiero è in crisi, anzi, è scomparso. Come fare per salvarlo? Pensare è ragionare, cioè tracciare collegamenti necessari fra idee e contenuti mentali. Vedo questa capacità molto a rischio, minacciata dal prevalere degli strumenti informatici. La logica ha prosperato in una lunga era di carenza informativa in cui avevamo pochi dati a disposizione e dovevamo compiere la magia di dedurne altri dati che non avevamo. Oggi invece i dati sono a disposizione costantemente in tempo reale e quel bisogno che ci aveva spinto alla deduzione si perde e quando si perde la necessità di una funzione di solito gli esseri umani perdono anche l’abilità.. Dovremmo istituire una pratica utile, concreta, costante, quotidiana di esercizi di ragionamento che ci consentano di supplire a quello che non ci è più dato automaticamente dalle nostre abitudini quotidiane. Quindi propongo l’insegnamento della logica nelle scuole di ogni ordine e grado.
Fabrizio Reberschegg, presidente Associazione Docenti Art. 33
Dai tempi di Don Milani a oggi nulla è cambiato: il tentativo, messo in atto dalla Buona Scuola, di rendere la scuola italiana più inclusiva e democratica, per esempio con il progetto di aprire le scuole al territorio anche durante il pomeriggio e in estate, si sta rivelando un boomerang. 
Rino Di Meglio, coordinatore nazionale Gilda degli Insegnanti
Oggi mettere in discussione l’autonomia scolastica equivale a parlare male di Garibaldi nel Risorgimento. L’autonomia dei programmi scolastici è folle perché consente alle scuole di farsi concorrenza fra di loro, creando profonde diseguaglianze. La scuola non può garantire il successo formativo ma deve assicurare a tutti gli studenti lo stesso punto di partenza. Poi ogni allievo raggiungerà un diverso traguardo a seconda delle proprie capacità individuali. 

OECD National Skills Strategy Diagnostic Report – Italy

Presentato al MEF il volume ”OECD National Skills Strategy Diagnostic Report – Italy”

(Giovedì, 05 ottobre 2017) È stato presentato oggi, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Report realizzato dall’OCSE sulla ‘National Skills Strategy’ che analizza i processi di sviluppo delle competenze in Italia, strettamente connessi con il buon funzionamento del mercato del lavoro e la crescita del Paese. Il governo, in collaborazione con l’OCSE, ha avviato dall’inizio del 2016 un programma volto ad identificare i punti di forza e le criticità riscontrate nel Paese, nella convinzione che dal tema delle competenze dipendono i livelli di produttività.

Il programma, che è stato supportato dalla Commissione Europea, ha visto coinvolti cinque ministeri (oltre al Mef anche il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Dipartimento della Presidenza del Consiglio per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno) e un’ampia platea di stakeholders che comprende operatori del mondo economico, istituzionale e della società civile.

Alla presentazione del Rapporto, curata dal segretario generale dell’OCSE Angel Gurria, sono intervenuti anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il Commissario Europeo per l’occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità del lavoratori, Marianne Thyssen, che ha inviato un video messaggio, il Ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, il Viceministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, I sottosegretari al lavoro e all’Istruzione, Luigi Bobba e Vito De Filippo.

Il Rapporto mette in luce come, nonostante il miglioramento dei tassi di occupazione, la produttività, che per un ventennio ha avuto in Italia un andamento stagnante, permanga a livelli non soddisfacenti, anche a causa di un grado di competenze relativamente basso, di una debole domanda di competenze avanzate e di un uso limitato delle competenze disponibili.

Il Rapporto dell’Ocse, che ha carattere diagnostico, fornisce utili indicazioni per valorizzare il capitale umano migliorandone e valorizzandone le competenze, un’azione che il governo ritiene essere prioritaria per venire incontro ai ritmi dell’innovazione e cogliere appieno le opportunità di crescita in un mondo interconnesso e digitale.

L’Ocse riconosce che l’Italia ha varato un ambizioso pacchetto di riforme per sostenere la crescita anche attraverso un più adeguato livello di competenze, ora è necessario proseguire sulla strada dell’implementazione. Il governo concorda con l’analisi contenuta nel Rapporto secondo cui il Jobs Act, la riforma nel sistema dell’istruzione (la Buona Scuola), il Piano Nazionale Scuola Digitale, il Piano Nazionale Industria 4.0 vanno nella giusta direzione e possono generale sinergie per giungere ad un migliore allineamento tra domanda e offerta di competenze.

Il Jobs Act ha rivisitato la disciplina dell’apprendistato favorendone l’utilizzo anche in una logica di alternanza con la scuola. La sfida di policy per i prossimi anni è quella di saper anticipare i fabbisogni professionali e costruire le competenze per il futuro del lavoro. Questo significa non solo coltivare e formare talenti, ma anche includere nel processo di innovazione e nei suoi benefici il maggior numero possibile di soggetti. È necessaria quindi la creazione di un sistema di politiche di attivazione e supporto tempestive ed efficaci e come riconosciuto anche dall’OCSE, la costruzione di un’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive è un passo importante che va nella giusta direzione.

Il Piano Industria 4.0 sta intervenendo su tutti gli aspetti della trasformazione digitale, compreso quello relativo all’accrescimento delle competenze. Le prossime azioni del Piano, in linea con l’analisi del rapporto OCSE, saranno incentrate sul potenziamento delle competenze, per adeguarle alle nuove sfide del mondo del lavoro e farne una leva per sostenereil cambiamento tecnologico.

Se permane un gap da colmare tra domanda e offerta di competenze nel mercato del lavoro, va anche sottolineato che, come riporta l’OCSE, i lavoratori italiani in confronto a quelli degli altri Paesi sviluppati, mostrano buoni livelli di rapidità d’apprendimento e attitudine al problem solving. Ciò induce a ritenere che in Italia politiche mirate di istruzione e formazione della forza lavoro potrebbero favorire un utilizzo migliore e più intensivo delle competenze elevate.

Permangono differenziazioni geografiche nel paese, con le regioni del Nord e del Centro che registrano performance migliori. L’impegno del governo nelle politiche di coesione contribuirà a ridurre il divario territoriale.

Le recenti riforme del sistema educativo, di cui il Rapporto evidenzia in particolare il Piano Nazionale Scuola Digitale e l’Alternanza Scuola-Lavoro, hanno messo al centro l’obiettivo di innalzare la qualità del sistema e fornire a studentesse e studenti gli strumenti per rispondere al dinamismo del mercato del lavoro ed avere le conoscenze e le competenze per affrontare in modo consapevole le sfide del prossimo futuro, avendo la capacità di governarle e di esserne protagonisti. Inoltre, attraverso il Piano per la formazione dei docenti 2016-2019, si garantiranno l’aggiornamento e lo sviluppo professionale del corpo insegnante, attraverso la creazione e introduzione di standard di monitoraggio, la messa a sistema di un portfolio professionale per ogni docente e il rafforzamento e miglioramento del sistema di accreditamento per la formazione.


Ocse, Fedeli: ”Investimento su sapere prioritario, tema competenze strategico per il futuro del Paese”

“Le parole del Ministro Padoan sono importanti e condivise da tutto il governo. Le competenze devono essere al centro di una strategia di lungo termine, l’investimento pubblico sulla filiera del sapere è prioritario. Lo è sempre, ma ancor di più in una società della conoscenza come quella in cui viviamo, in cui educazione, università e ricerca sono fondamentali come sistema capace di generare conoscenza, non solo per rimanere al passo con i tempi, ma anche per poterli interpretare e governare. Il tema delle competenze è strategico per il futuro per Paese”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, in occasione della presentazione del Rapporto realizzato dall’Ocse sulle competenze.

“Il volume presentato oggi – sottolinea Fedeli – riconosce l’impegno dell’Italia dal punto di vista delle riforme, compresa quella della scuola prevista dalla legge 107 del 2015, evidenziando in particolare il valore e la qualità del Piano Nazionale Scuola Digitale e dell’Alternanza Scuola-Lavoro. Una sottolineatura positiva che ci spinge ad andare avanti sulla strada tracciata. L’Ocse rilancia infatti anche l’importanza della rapida implementazione delle riforme a cui, come Ministero, stiamo lavorando sul fronte dell’Istruzione. Dobbiamo continuare a implementare scelte e azioni che incidono sulla filiera del sapere. Migliorare la qualità del sistema di Istruzione, dell’insegnamento, ridurre il divario ancora esistente tra le diverse Regioni è il nostro impegno. Perché l’educazione non è un settore: è la condizione abilitante di un Paese. Una premessa indispensabile per tutte le altre politiche”.

I MEDIA E IL NUOVO IMMAGINARIO COLLETTIVO

I MEDIA E IL NUOVO IMMAGINARIO COLLETTIVO

14° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione

Mercoledì 4 ottobre – ore 10.00
Sala Zuccari – Palazzo Giustiniani
presso il Senato della Repubblica
Via della Dogana Vecchia, 29 – Roma

Presenta il Rapporto:
Massimiliano Valerii – Direttore Generale Censis

Ne discutono:
Vania De Luca – Presidente Ucsi
Gian Paolo Tagliavia – Chief Digital Officer Rai
Gina Nieri – Direttore Affari istituzionali, legali e analisi strategiche Mediaset
Lorenzo Serra – Direttore Generale Tv2000
Massimo Angelini – Direttore Pr Internal & External Communication Wind Tre
Laura Bononcini – Head of Public Policy Facebook Italy, Greece & Malta
Maurizio Costa – Presidente Fieg

Conclude:
Giuseppe De Rita – Presidente Censis

La quattordicesima edizione del Rapporto sulla comunicazione prosegue il monitoraggio dei consumi dei media, misurati nella loro evoluzione dall’inizio degli anni 2000, e l’analisi dei cambiamenti avvenuti nelle diete mediatiche degli italiani. Il Rapporto interpreta gli effetti di questa evoluzione sull’immaginario collettivo, esplorando l’influenza esercitata dai media digitali sui nuovi miti d’oggi. Mentre si superano soglie sempre nuove nei processi di disintermediazione digitale, e l’informazione appare avvitata tra fake news e post-truth in una transizione ancora incompiuta, i social network si affermano sempre più come piattaforme di distribuzione dei contenuti in rete.

Affrontare la violenza sulle donne – Prevenzione, riconoscimento e percorsi d’uscita

PRIMO CONVEGNO INTERNAZIONALE

PER AFFRONTARE LA VIOLENZA SULLE DONNE

 OSSERVATORIO CENTRO STUDI ERICKSON

 VIOLENZA E social network: QUANDO LA RETE SI SCATENA (CONTRO LE DONNE)

Il mondo dei social spesso si trasforma in uno strumento di discriminazione e minaccia verso le donne: oltre 1 miliardo i tweet sessisti riscontrati dalle Mappe dell’intolleranza. Milano e Roma le città dove si twitta di più l’odio

 Palacongressi di Rimini |13 e 14 ottobre 2017

Trento, 1 agosto 2017 – Il mondo del web (e dei social network in particolare), spesso associato a libertà di espressione e possibilità di conoscenza infinita, può diventare uno strumento di discriminazione, controllo e minaccia. Anche per questo, nel maggio del 2016, è stata istituita alla Camera dei deputati la Commissione sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio, intitolata alla memoria della parlamentare inglese Jo Cox, uccisa prima di un comizio elettorale per le sue posizioni a favore della permanenza del Regno Unito nell’Unione europea.

La relazione finale redatta dalla Commissione Jo Cox si è concentrata anche sul tema della violenza di genere e ha messo in evidenza come questo tipo di violenza abbia una matrice culturale fortissima, che nasce innanzitutto dalla convinzione di “debolezza e inferiorità” femminile. “Le manifestazioni di odio nei confronti delle donne si esprimono nella forma del disprezzo, della degradazione e spersonalizzazione, per lo più con connotati sessuali”[1], si legge nel documento conclusivo. Nell’era del web, la violenza corre anche in rete e le donne sono le principali vittime del “discorso d’odio” online, come dimostrato dal fenomeno degli haters scatenati in gruppi chiusi di Facebook, dove spesso si registrano insulti sessisti e volgari. Non solo: secondo il recente progetto delle Mappe dell’intolleranza curato da Vox – l’Osservatorio italiano sui diritti che attraverso Twitter è riuscito a geolocalizzare le zone dove razzismo, odio verso le donne, omofobia e discriminazione verso i diversamente abili sono maggiormente diffusi – uno dei social più attivi nel condividere l’odio verso le donne è Twitter, con oltre 1 miliardo di tweet sessisti rilevati (su un campione di oltre 2 miliardi complessivi). Secondo la ricerca sulla misoginia condotta da Vox, i tweet contro le donne sono i più numerosi. Si twitta l’odio in tutta Italia: Milano, insieme a Roma, sono le città più intolleranti (rispettivamente con 8.134 e 8.361 tweet contro le donne).

La diffusione dei social media sembra alimentare un bisogno di visibilità sociale: postare o condividere immagini e contenuti, anche personali e intimi, cercare consensi (like) e via dicendo. Questi comportamenti costituiscono esempi di un «esibizionismo mediatico» che spinge adulti e minori a atteggiamenti disinvolti, disinibiti, spesso incuranti degli effetti reali delle condotte online. Secondo un’indagine dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza del 2016, su un campione di oltre 7.000 adolescenti italiani il 4% dichiara di aver inviato – attraverso Instagram o Facebook – foto e video di se stesso in atteggiamenti sessuali attraverso i canali social e il 10%, tra cui anche ragazzi non ancora adolescenti, ha scattato selfie intimi. In questo contesto, è facile immaginare che si possa cadere in trappole come grooming, sexting e revenge porn.

«Questi comportamenti aggressivi e denigratori on line, in particolare quando riguardano minori, rientrano in quel più ampio fenomeno di sfruttamento e abuso sessuale ai loro danni che il legislatore italiano, anche alla luce della normativa sovranazionale ed europea, ha definito come “nuove forme di schiavitù”», ha commentato Natalina Folla, ricercatrice e docente di Diritto penale dell’Università di Trieste e relatrice al Convegno Erickson “Affrontare la violenza sulle donne”. «Il grooming, ad esempio, si verifica quando gli adulti per mezzo delle tecnologie di comunicazione e di informazione, propongono intenzionalmente ai minori, con condotte insidiose, ingannatorie o minacciose, volte a carpirne la fiducia, degli incontri con lo scopo di commettere atti sessuali o a carattere pornografico.  La pratica del sexting, sempre più diffusa anche tra i minori e con risvolti giurisprudenziali contrastanti, consiste nell’invio di immagini connotate sessualmente con il mezzo del cellulare o via Internet. La pubblicazione di foto o video intimi e pedopornografici sul web, posta in essere generalmente dopo la fine di una relazione sentimentale o affettiva, a scopo di vendetta (revenge porn), vede colpite soprattutto ragazze per mano dei loro ex partner». Tutte queste azioni «ledono gravemente la dignità delle persone coinvolte e, quanto ai minori, ne compromettono lo “sviluppo fisico, psicologico, spirituale, morale e sociale”», ha concluso Folla. «Per tutelarli il legislatore ha previsto strumenti penali repressivi, all’interno del codice penale, potenziati anche da riforme recenti, che vanno a rafforzare le strategie di protezione di natura preventiva ed educativa».

L’obiettivo da raggiungere è quello di rendere la rete e i social network un luogo aggregativo e di confronto positivo. In questo scenario, il ruolo dell’informazione (giornali, telegiornali, programmi d’informazione tramite stampa, tv e web) continua a rimanere centrale nell’influenzare la percezione di un problema e nel creare o meno distorsioni nell’immaginario collettivo. È opportuno, ad esempio, evitare di riferirsi alle donne come “soggetti deboli” o vittime predestinate.

Tutte queste tematiche verranno discusse in occasione del Convegno Internazionale organizzato dal Centro Studi Erickson al Palacongressi di Rimini il prossimo 13 e 14 ottobre.

Gli appuntamenti dedicati al tema violenza e media durante il Convegno Erickson al Palacongressi di Rimini sono:

Venerdì 13 ottobre 2017 |Intervento in plenaria | Prima di tutto riconoscerla: la violenza di genere comincia dalle parole che usiamo |Relatrice: Monica Lanfranco

Venerdì 13 ottobre 2017 |Workshop | 14:00 – 16:00 – La violenza contro le donne nei media. Strumenti per una comunicazione non sessista | Relatrici: Monica Lanfranco e Nadia Somma

Sabato 14 ottobre 2017 |Workshop | 09:00 – 11:00 – Grooming, cyberstalking e revenge porn. Se i social media diventano una minaccia | Relatrici: Elisabetta Kolar e Natalina Folla

A questo link è possibile trovare il programma dettagliato e l’elenco completo dei relatori: https://eventi.erickson.it/donne-violenza/Home


MeetMeTonight 2017

MeetMeTonight 2017 torna l’appuntamento di Milano con la Scienza

Presentato oggi a Milano il programma di MeetMeTonight 2017: il 29 e 30 settembre, ai Giardini Indro Montanelli di Via Palestro e al Museo della Scienza e della Tecnologia, oltre 120 attività gratuite per scoprire tutto il fascino della ricerca scientifica

Milano, 26 settembre 2017 – È stata presentata oggi alla stampa nella Sala Alessi di Palazzo Marino la sesta edizione di MeetMeTonight, variante milanese della Notte dei Ricercatori promossa da Università Statale di Milano, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e Comune di Milano.

Nel corso della conferenza sono intervenuti: il Vicesindaco e Assessore alla Educazione e Istruzione del Comune di Milano Anna Scavuzzo, il Rettore dell’Università Statale di Milano Gianluca Vago, il Direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Fiorenzo Galli e il Presidente di Fondazione Invernizzi, quest’anno main sponsor di MeetMeTonight, Anselmo Stucchi.

Saranno due come di consueto le sedi di MeetMeTonight 2017: i Giardini “Indro Montanelli” di via Palestro, venerdì 29 e sabato 30 settembre, con stand, laboratori interattivi e talk, e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci,  con  incontri,  laboratori  interattivi  e performance venerdì 29 settembre.

Ricchissimo il programma delle attività per il pubblico, nate dalla creatività dei gruppi di ricercatori coinvolti e riguardanti una straordinaria varietà di tematiche, a dimostrazione di quanto la ricerca scientifica, in modi spesso inaspettati, incroci ogni aspetto, personale o sociale, della nostra esistenza. Oltre naturalmente ad essere una inesauribile fonte di fascino, curiosità e divertimento.

Attività ai Giardini Indro Montanelli. Insieme al pacifico esercito dei ricercatori che saranno a disposizione del pubblico nel laboratori interattivi, nei talk e negli incontri in programma, ai Giardini di Via Palestro si potrà sperimentare la scienza nel modo più congeniale ad ognuno, mettendo in gioco pensiero, manualità ed emozioni. Si potrà scoprire come la matematica possa aiutarci a prendere la decisione giusta, come mitigare gli effetti di un sisma sulle costruzioni, di quale materia sono fatte le stelle, come “inventare”, costruire e programmare un robot e in che modo nuovissimi robot “sociali” possono aiutare bambini con bisogni speciali, o, ancora, come generare un brano musicale con l’informatica, cucinare pop corn usando laser a bassa intensità o proteggere dagli intrusi il nostro smartphone.

Nei talk, moderati da Luigi Bignami e animati dai ricercatori di Statale, Bicocca, Politecnico e Bocconi, si parlerà di odio in rete, di urban food policy all’insegna della sostenibilità, della luce e dei suoni dei primi istanti dell’universo, della malattia di Giacomo Leopardi come cold case, di come hanno trovato casa gli animali sul pianeta, ma anche di Brexit e della scienza che si nasconde nell’Ultima Cena di Leonardo.

Novità di quest’anno la partecipazione a MeetMeTonight del Museo Civico di Storia Naturale. Oltre a prevedere per l’occasione due giorni di ingresso gratuito, il Museo Civico di Storia Naturale aprirà al pubblico spazi inediti e organizzerà visite speciali alle proprie collezioni di conchiglie, insetti e fossili (senza dimenticare gli immancabili dinosauri!). Tra gli eventi proposti dal Museo Civico anche due itinerari guidati dai botanici alla scoperta degli alberi secolari dei Giardini Montanelli, primo parco cittadino progettato per   uso   pubblico    a   fine   Settecento    e   luogo   amatissimo    da   generazioni    di   milanesi. Esordio a MeetMeTonight  anche per il Conservatorio  di Musica “Giuseppe  Verdi” e le Scuole Civiche di Milano, che animeranno due eventi musicali nella suggestiva cornice della volta stellata del Planetario la sera del 29 e del 30 settembre. Ingresso gratuito e molti incontri e attività, il 29 e 30 settembre, per festeggiare MMT, anche all’Acquario Civico di Viale Gadio.

Alle attività in programma ai Giardini Montanelli e ai 44 stand prenderanno parte oltre 500 ricercatori tra Statale, Politecnico e Bicocca ma saranno presenti anche molte altre realtà scientifiche italiane e internazionali, come Università Bocconi, Università IULM, Università Vita Salute, Policlinico di San Donato, Ospedale San Raffaele, Policlinico di Milano, INAF, IASF, ESO, Commissione Europea e il Joint Research Centre di Ispra.

Programma al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Il Museo dà voce al valore culturale e sociale della scienza, della tecnologia e alla cittadinanza scientifica mettendo al centro il coinvolgimento sempre più attivo dei cittadini nella ricerca. Fra i temi in programma ci sono la partecipazione alle scelte in tema di salute, la scienza a supporto della politica su fenomeni complessi come le migrazioni, gli esperti creati dalla Rete, le fake news. Si parlerà inoltre di viaggi verso Marte, teletrasporto, biobanche, agricoltura, città per vivere in salute, io digitale, medicina di genere, bambini e robot, futuro del trasporto pubblico.

Il programma offre un’ampia varietà di format sviluppati dal Museo in cui sono coinvolte università italiane e internazionali, istituti di ricerca come ASI, ESA, IFOM, IIT, INAF, INFN, Centro Cardiologico Monzino, Istituto Auxologico Italiano, Istituto Clinico Humanitas, Istituto Mario Negri, enti quali AIRC, Fondazione Filarete, Fondazione Cariplo, Fondazione Umberto Veronesi, Opera del Duomo di Firenze e imprese come Bayer, Novonordisk e Yakult. Ospiti speciali della serata saranno alcune star della ricerca vincitrici dei prestigiosi bandi ERC (European Research Council), la principale agenzia europea a sostegno della ricerca scientifica, e artisti del festival Resonances II in corso al Museo e organizzato dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea sul tema della fairness. Durante la Notte si svolgerà una sessione del Premio Prix Italia Rai e si terrà la presentazione pubblica, dopo il restauro e il trasporto al Museo, del maestoso telescopio Merz-Repsold, con cui Schiaparelli perfezionò i suoi studi del pianeta Marte.

«Il Comune rinnova l’impegno a collaborare per la promozione della ricerca e della divulgazione scientifica con l’obiettivo di coinvolgere grandi e piccini, istituzioni, imprese, famiglie e studenti» ha commentato Anna Scavuzzo, Vice Sindaco e Assessore all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano. «La scienza è per tutti ed è compito di ciascuno contribuire a creare occasioni serie che accrescano il patrimonio culturale della città e, con esso, la qualità civica della nostra società».

«MeetMeTonight è una grande occasione – la più importante che ha Milano –  di condivisione della passione per la scienza tra ricercatori e cittadini: è una festa – ha osservato  Gianluca Vago, Rettore della Statale, quest’anno al coordinamento della manifestazione – ma è anche un’opportunità molto seria, da coltivare con cura, per scoprire il fondamentale ruolo che di questi tempi una corretta comunicazione e divulgazione della scienza può svolgere per favorire la crescita di una cittadinanza informata, che eserciti i propri diritto di scegliere in autentica e piena libertà e consapevolezza».

Fiorenzo Galli, Direttore generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia ha dichiarato: «In una città internazionale come Milano, con un ruolo da protagonista nella ricerca, MeetMeTonight è l’evento principale per il dialogo tra scienza e società. Il Museo lavora quotidianamente e costruisce un programma in occasione della Notte dei Ricercatori per ispirare e valorizzare un coinvolgimento attivo dei cittadini nella ricerca, con una partecipazione basata sulla conoscenza e sulla cittadinanza scientifica».

Ha commentato Anselmo Stucchi, Presidente di Fondazione Invernizzi, main sponsor di MMT: «Siamo accaniti sostenitori dei giovani ricercatori, che finanziamo anno dopo anno dal 1991, anno di inizio della nostra attività: MeetMeTonight rappresenta in modo esemplare l’entusiasmo e la passione per la ricerca che da sempre condividiamo».

 

MeetMeTonight 2017 

Giardini Indro Montanelli, Bastioni di Porta Venezia venerdì 29 settembre dalle 14.00 alle 22.00 sabato 30 settembre dalle 11.00 alle 21.00

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Via San Vittore 21 venerdì 29 settembre dalle ore 18 alle 24.

Tutte le attività di MeetMeTonight sono ad ingresso libero e gratuito.

 

MeetMeTonight è online all’indirizzo www.meetmetonight.it e sui social con l’hashtag #mmt17

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Fiera Didacta Italia

Fiera Didacta Italia, a Firenze il più importante evento internazionale dedicato all’istruzione

Dal 27 al 29 settembre alla Fortezza da Basso oltre 80 workshop e 100 espositori

Firenze, luglio 2017 – Dal 27 al 29 settembre si svolge a Firenze Fiera Didacta Italia, la prima edizione italiana di Didacta International, il più importante appuntamento fieristico dedicato all’istruzione che si tiene in Germania da 50 anni.

Fiera Didacta Italia nasce con l’obiettivo di favorire il dibattito sul mondo dell’istruzione e creare un luogo di incontro tra le scuole e le aziende del settore. La manifestazione è rivolta in particolare a docenti, dirigenti scolastici, educatori, formatori e rappresentanti istituzionali, oltre a professionisti e imprenditori del settore scuola e tecnologia. L’Indire(Istituto Nazionale di Documentazione e Ricerca Educativa) è partner scientifico della manifestazione.

La Fiera propone oltre 80 workshop che spaziano dall’innovazione del modello educativo al rapporto scuola-lavoro, dalla robotica allo studio di nuovi arredi e tecnologie integrate.

I workshop dedicati all’innovazione del modello educativo mirano a comprendere i nuovi orientamenti della didattica, con particolare attenzione all’organizzazione del tempo, delle discipline, degli spazi.

Ampio spazio ai temi riguardanti l’innovazione della didattica e i metodi di promozione di competenze strategiche, il CLIL e TELL (Technology Enhanced Language Learning), Scientix e tutte le tecniche di miglioramento dei processi educativi, come la progettazione didattica per competenze e la didattica laboratoriale. A questi temi si aggiungono quelli dedicati all’approccio musicale, con la partecipazione di personalità di grande livello, come ad esempio Paolo Fresu, chiamato a promuovere l’esperienza musicale precoce nei servizi educativi.

Di assoluta attualità sono i workshop dedicati alle tematiche di educazione comparata e il rapporto scuola lavoro, che puntano a proporre una riflessione sulla problematica del divario tra l’attività scolastica, le conoscenze in uscita e il mondo del lavoro (alternanza scuola-lavoro).

Altri workshop riguardano Quando lo spazio insegna, interamente dedicati alle aule 3.0 dove le nuove tecnologie per l’apprendimento possono essere sperimentate all’interno di allestimenti personalizzati, idonei alla progettazione della scuola del futuro.

I workshop, nei quali vengono usati i metodi talk, debate e didattica immersiva, sono rivolti principalmente ai docenti, i quali dovranno registrarsi tramite il sito www.fieradidacta.it

Fiera Didacta Italia è inserita dal Miur tra gli eventi previsti dal piano pluriennale di formazione dei docenti. Acquistando il biglietto per la Fiera, il docente deve prenotare almeno 4 workshop, che verranno poi riconosciuti dalla scuola di appartenenza con 1 Unità Formativa Certificata. In occasione di Didacta, e per permettere ai docenti l’utilizzo della Carta docente per l’acquisto dei biglietti di ingresso e la partecipazione ai Workshop, la IUL (Italian University Line) ha promosso 6 percorsi formativi. Ciascun percorso formativo è centrato sui temi della Fiera e la IUL rilascia al termine del percorso 1 CFU (Credito Formativo Universitario) che equivale ad 1 UFC ai fini del riconoscimento della formazione.

Una vasta area della Fortezza da Basso – oltre 15.000 mq. – ospita il settore espositivo, orientato alle realtà aziendali italiane e straniere della filiera della scuola e dell’istruzione: dal settore dell’editoria alle tecnologie informatiche, dall’arredo alla refezione, aziende di ogni tipologia merceologica, collegate al mondo della scuola e dell’università.

 

Didacta è organizzato da FirenzeFiera insieme alle principali istituzioni del territorio (Regione Toscana, Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze) e da Didacta International, con il supporto della Camera di Commercio italiana per la Germania (Itkam) e di Florence Convention & Visitors Bureau.

Fiera Didacta Italia è patrocinato dal Miur, dal Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Ambasciata della Repubblica Federale Tedesca in Italia, dal Centro Italo-Tedesco Villa Vigoni, da Unioncamere e da Assocamerestero.

Info: www.fieradidacta.it


Scuola, al via Fiera Didacta Italia
Fedeli:”Importante sfida. Segnale di apertura del mondo dell’istruzione italiano all’innovazione e al confronto internazionale”
Firmato Protocollo Miur-Regione Toscana per attuazione
Piano Nazionale Scuola Digitale

(Mercoledì, 27 settembre 2017) “Dobbiamo essere molto soddisfatti di questa prima edizione di Fiera Didacta Italia. È un’importante sfida. Un segnale dell’apertura del sistema di istruzione e formazione italiano al confronto, che è sia interno che internazionale. E che ha come obiettivo l’innovazione della filiera italiana del sapere, dell’istruzione e della formazione, come passo necessario per governare i cambiamenti in atto nelle nostre società e come occasione di crescita per le nuove generazioni e per il Paese su percorsi inediti. Firenze ospiterà in questi giorni 150 espositori italiani ed esteri, enti, associazioni, imprese. Saranno oltre 3.000 le docenti e i docenti che parteciperanno agli 85 workshop che approfondiranno temi come l’innovazione del modello educativo, la robotica o lo studio di nuovi arredi e tecnologie per i nostri istituti. Si creerà un ambiente stimolante di dialogo e di riflessione, anche grazie all’incontro con le esperienze di successo di paesi europei che possono offrire spunti per le iniziative di questo genere in Italia. Con la legge 107 e con i decreti attuativi approvati ad aprile di quest’anno abbiamo cambiato verso. Continuiamo nel nostro impegno con la collaborazione di tutte e di tutti coloro che compongono la comunità educante”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, in occasione dell’inaugurazione della prima edizione di Fiera Didacta Italiaoggi a Firenze.

Didacta International, il più importante appuntamento fieristico dedicato all’istruzione che si tiene in Germania da 50 anni, approda in Italia con l’obiettivo di favorire il dibattito sul mondo dell’istruzione fra tutti gli attori in campo. A partire dalle e dai docenti. La manifestazione, infatti, è rivolta a coloro che operano nel settore dell’istruzione, dell’educazione e della formazione professionale: fino a venerdì 29 settembre i partecipanti potranno accedere a convegni, incontri, best practice delle regioni, workshop formativi sulle nuove tecnologie e sulla didattica, dall’infanzia fino ai corsi di specializzazione e di formazione professionale a misura del mercato del lavoro.

In occasione dell’inaugurazione della Fiera, la Ministra Valeria Fedeli ha firmato, inoltre, un Protocollo d’Intesa con la Regione Toscana, che definisce le modalità di impegno e di collaborazione per l’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) negli istituti del territorio. Tra gli obiettivi: promuovere attività di governance territoriale rispetto alle azioni e ai temi contenuti nel PNSD e iniziative sulla cittadinanza digitale e l’invecchiamento attivo, attraverso tecnologie digitali; potenziare la connettività e le infrastrutture per le scuole; incrementare e rafforzare la formazione in questo ambito grazie ad alleanze educative tra scuole, enti di formazione e imprese.

“Negli ultimi due anni – ha aggiunto la Ministra – abbiamo determinato un cambio di tendenza sostanziale e radicale. La scuola è diventata strategica per la crescita del Paese, ha ottenuto finanziamenti più consistenti, anche se sappiamo che si può ancora fare di più. Tutto questo è avvenuto finalmente con una visione di lungo periodo, grazie alla quale è stato promosso un importante processo di innovazione e trasformazione dei modelli educativi. Penso alla Legge 107 del 2015. Al Piano Nazionale Scuola Digitale, che sta trasformando la filiera del sapere nel principale fattore di innovazione del Paese. E, ancora, all’Alternanza Scuola-Lavoro che permette esperienze formative e di orientamento complementari a quelle che si realizzano in classe. Abbiamo fatto dei primi doverosi passi, ma abbiamo intenzione di proseguire su questa strada con un sempre maggiore impegno e con una sempre maggiore sinergia. La firma del Protocollo con la Regione Toscana all’interno di Fiera Didacta Italia è un chiaro segnale di questa determinazione ad agire in maniera capillare a livello locale, consapevoli del fatto che tutte le azioni, tutte le politiche, tutti gli interventi che mettiamo in campo sono pensati per educare le nostre e i nostri giovani quali cittadini globali”.


La Ministra Valeria Fedeli presenta Fiera Didacta Italia. Mercoledì 20 al Miur il lancio della prima edizione italiana che si terrà a Firenze dal 27 al 29 settembre

Mercoledì 20 settembre, alla presenza della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, sarà presentata al Miur la prima edizione di Fiera Didacta Italia, versione italiana di Didacta International, il più importante appuntamento fieristico dedicato all’istruzione che si tiene in Germania da oltre 50 anni. Fiera Didacta Italia sarà ospitata a Firenze dal 27 al 29 settembre prossimi.

La presentazione di Fiera Didacta Italia si terrà presso la Sala della Comunicazione del Miur (in Viale Trastevere 76/A, Roma), dalle ore 14.00. Oltre alla Ministra Fedeli interverranno: Leonardo Bassilichi, Presidente Firenze Fiera; Giovanni Biondi, Presidente Indire; Cristina Grieco, Assessore Regione Toscana all’Istruzione; Dario Nardella, Sindaco di Firenze.

Fiera Didacta Italia nasce con l’obiettivo di favorire il dibattito sul mondo dell’istruzione fra tutti gli attori in campo. A partire dalle e dai docenti. La manifestazione è rivolta a coloro che operano nel settore dell’istruzione, dell’educazione e della formazione professionale. A Firenze saranno presenti 150 espositori italiani ed esteri della filiera della scuola e dell’istruzione, oltre 3.000 i docenti iscritti agli 85 workshop che spaziano dall’innovazione del modello educativo alla robotica e allo studio di nuovi arredi e tecnologie integrate nelle scuole.

Olimpiadi di Informatica nazionali ed internazionali – Edizione 2017-2018

Olimpiadi di Informatica nazionali ed internazionali – Edizione 2017-2018

Come in ogni anno scolastico si svolgeranno le Olimpiadi Italiane di Informatica (OII) organizzate con rinnovato impegno dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica del MIUR e da AICA a seguito dei brillanti risultati conseguiti nelle gare internazionali dai nostri studenti e per la particolare attenzione che il Ministro rivolge alla valorizzazione delle eccellenze. La manifestazione assume, poi, particolare rilevanza per i significativi riconoscimenti ricevuti, fra cui l’assegnazione di Borse di Studio da parte della Banca d’Italia per stage all’estero, riservate ai primi cinque studenti classificati a livello nazionale, e da parte della FEDUF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio) nell’ambito del progetto “I fuoriclasse della scuola”.

La complessa organizzazione della competizione verrà attuata con le stesse modalità dello scorso anno che, fra l’altro, prevedono di accompagnare le varie fasi di selezione con una serie di iniziative volte a favorire la diffusione delle competenze informatiche e a sostenere la preparazione degli studenti che parteciperanno alle gare. In allegato si trova la copia aggiornata della circolare in cui sono riportate tutte le informazioni relative alle caratteristiche dell’iniziativa, alle condizioni e alle modalità di partecipazione, all’iter del processo di selezione e agli indirizzi a cui rivolgersi per eventuali chiarimenti.

Nello Scarabottolo
Presidente del Comitato per le Olimpiadi Italiane di Informatica

 

Le scuole che intendono aderire potranno iscriversi gratuitamente registrando i propri dati direttamente sul web a partire da martedì 26 settembre. Il link di accesso al sistema di registrazione è raggiungibile dal sito ufficiale della manifestazione:
www.olimpiadi-informatica.it

Gara scolastica GIOVEDì 16 NOVEMBRE!!!

Nota USR Toscana 26 settembre 2017, AOODRTO 14761

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
Direzione Generale

Al Capo Dipartimento per il Sistema educativo di Istruzione e di Formazione
Direttori Generali e ai Dirigenti preposti Uffici Scolastici Generali
Dipartimento Istruzione – Provincia Autonoma di Trento
Sovraintendente Scolastico della Provincia di Bolzano
Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
Intendente Scolastico per le Località Ladine di Bolzano
Sovrintendente degli Studi per la Regione Valle D’Aosta
Dirigenti Scolastici degli Istituti di II grado ad indirizzo sportivo
Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Comitato Italiano Paralimpico
Federazioni Sportive Nazionali
e p.c.
Coordinatori regionali di educazione fisica
LORO SEDI

Nota USR Toscana 26 settembre 2017, AOODRTO 14761

Oggetto: Convegno Nazionale Licei scientifici ad indirizzo sportivo-Montecatini Terme (PT), 20-21 ottobre 2017

Apprendistato per il Diploma di Istruzione – Un’alleanza formativa tra Scuola e Impresa

“Apprendistato per il Diploma di Istruzione – Un’alleanza formativa tra Scuola e Impresa”

Roma, 21 SETTEMBRE 2017 SALA COMUNICAZIONE MIUR ore 10.00

Al Miur si presentano le esperienze di apprendistato in atto nella scuola italiana, giovedì 21 settembre dalle ore 10 presso la sala della Comunicazione di Viale Trastevere. I ragazzi e le aziende, che stando portando avanti un modello efficace di apprendistato di primo livello, racconteranno quello che hanno vissuto e sperimentato nei percorsi in questi tre anni: una formazione anche nei luoghi di lavoro che ha offerto ai ragazzi l’opportunità concreta di sperimentarsi ed essere partecipi di ciò che apprendono, imparando un mestiere. Racconteremo numeri e storie degli studenti di quarta e quinta superiore che attraverso i progetti si sono cimentati in un percorso di studi fondato sull’alternanza tra periodi di formazione in aula e lavoro in azienda.

Saranno presentate le tre esperienze nazionali svolte in collaborazione con Enel, Eni e Allianz e le start up delle 16 scuole capofila dell’apprendistato di primo livello. Interverranno, oltre al Sottosegretario Gabriele Toccafondi e Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per la gestione Finanziaria per la programmazione e la gestione delle risorse umane finanziarie e strumentali, i rappresentati di Enel, Eni e Allianz e delle aziende che hanno partecipato alle 16 startup formatesi nei territori.

Piano nazionale Impresa 4.0

Piano nazionale Impresa 4.0
I risultati del 2017 e le linee guida per il 2018

(Roma, 19 settembre 2017) I Ministri Valeria Fedeli, Carlo Calenda, Pier Carlo Padoan e Giuliano Poletti, hanno presentato questa mattina a Montecitorio i risultati del 2017 e le linee guida per il 2018 del Piano Nazionale Impresa 4.0
La presentazione è stata preceduta dalla riunione della Cabina di Regia a cui prendono parte le istituzioni nazionali e locali, le associazioni di categoria, i sindacati e il mondo accademico.

FATTORIE DIDATTICHE APERTE IN LOMBARDIA

Domenica 24 settembre 2017
FATTORIE DIDATTICHE APERTE IN LOMBARDIA
Natura, ambiente e alimentazione:
i temi chiave del nostro futuro animano la tradizionale festa
dell’agricoltura lombarda, dedicata alle nuove generazioni.

Domenica 24 settembre torna l’evento Fattorie didattiche della Lombardia, la giornata “a porte aperte”, a cui partecipano 85 aziende agrituristiche, distribuite su tutto il territorio regionale.
Scegliendo tra montagna, collina o pianura sarà possibile entrare nelle Fattorie e lasciarsi guidare dagli agricoltori per scoprire come si fa il burro, cosa nasce nei campi, come si allevano gli animali, cosa cresce negli orti e molto altro ancora. Un viaggio lungo la filiera alimentare per seguire come si trasforma il cibo che mangiamo ogni giorno. Un percorso guidato per capire l’importanza del rispetto per la natura e per chi, ogni giorno, lavora per raccoglierne i frutti.
Le attività, offerte durante la giornata “a porte aperte”, sono tante e molto diverse, ognuna legata al territorio e al tipo di produzione agricola dell’azienda: laboratori, visite alle stalle e agli orti, escursioni nei campi, degustazioni di prodotti, percorsi nella natura, giochi, visite ai musei agricoli e alle architetture rurali della nostra regione.
Il progetto delle Fattorie Didattiche, pensato dalla D.G. Agricoltura di Regione Lombardia, è nato per mettere in collegamento scuola e agricoltura e costruire un programma educativo di lungo respiro sui temi dell’ambiente, dell’educazione alimentare e della biodiversità, portando i giovani a contatto con la natura.
“Un’iniziativa nata nel 2001 – ricorda l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava – che ogni anno permette alle imprese agricole di svolgere attività formative e agli studenti di imparare cosa sia l’agricoltura, attraverso percorsi fra le differenti realtà che aderiscono e che rappresentano il territorio lombardo e la sua vocazione agricola produttiva e multifunzionale”.
La giornata a porte aperte è un’occasione che, da ormai 13 anni, permette a adulti, ragazzi e bambini di condividere un’esperienza stimolante, divertendosi, sperimentando, imparando e riflettendo, immersi nella natura.
In un’epoca che vede i giovani sempre più attratti dalla virtualità, il mondo agricolo offre anche l’occasione per immergersi nella realtà, con tutte le implicazioni etiche, sensoriali e percettive
che ne fanno parte.
“È fondamentale per gli studenti poter conoscere direttamente quel mondo agricolo che ha proiettato la produzione agroalimentare lombarda al primo posto a livello nazionale e al secondo su scala europea e che Regione Lombardia sostiene, favorendo la competitività sul mercato interno e su quelli internazionali – dichiara l’assessore Fava – Senza dimenticare che la rete delle Fattorie didattiche permette di raccontare la storia, la tradizione, la biodiversità e la cultura della nostra regione”.
Per partecipare alle attività è importante prenotare prendendo contatto diretto con le Fattorie.
Dal sito buonalombardia.it sarà possibile scaricare una MAPPA (da fine agosto), che aiuterà nella scelta delle attività e delle aziende dove passare la giornata
In versione cartacea si potrà trovare presso gli Spazi Regione e presso le sedi regionali delle quattro Associazioni agrituristiche (Agriturist, Agrivacanze, Terranostra, Turismo Verde). Inoltre, sarà a disposizione del pubblico nei punti vendita lombardi della catena di negozi Città del Sole e in occasione di numerose fiere e eventi locali.
La Rete lombarda delle Fattorie didattiche accreditate è composta da 204 aziende agrituristiche, che collaborano con le scuole, durante l’anno, e organizzano attività anche per il pubblico. La rete delle Fattorie accreditate è un circuito di qualità in cui è garantito al visitatore un servizio educativo di alto livello, strutturato e sicuro, nel rispetto degli standard fissati dalla Carta dei requisiti di Qualità delle Fattorie Didattiche.

Fattorie didattiche aperte – domenica 24 settembre 2017
INFO: www.buonalombardia.it
TEL. 02 – 58302122 – agriturist@confagricolturalombardia.it

La formazione accogliente: condivisione di pratiche e scenari di collaborazione

Immigrazione, in arrivo il Manifesto per la Formazione Accogliente

Alla Spezia oltre 150 esperti al lavoro con istituzioni e associazioni del territorio

 

La Spezia, 14 – 16 settembre 2017 – L’Unità italiana Epale INDIRE organizza con il Patrocinio del Comune della Spezia ed in collaborazione con il Centro Provinciale dell’Istruzione degli Adulti, Caritas Diocesana e Università di Firenze il Seminario “La formazione accogliente: condivisione di pratiche e scenari di collaborazione”.

L’incontro si svolge nella Sala Dante, in via Ugo Bassi 4, e nel Liceo Classico “L.Costa” , in Piazza Giuseppe Verdi 15 alla Spezia e ha come obiettivo condividere e valorizzare esperienze e percorsi formativi nella filiera dell’accoglienza. Con il filo rosso del “racconto di storie di formazione” i partecipanti costruiranno un “Manifesto per la Formazione Accogliente” i cui protagonisti sono in primis i richiedenti protezione, ma anche gli operatori della rete integrata dei Servizi e le comunità locali. Un’attenzione particolare sarà data agli incontri tra i patrimoni culturali di chi lascia il proprio paese e di chi accoglie, in collaborazione con il Parco delle 5 Terre.

Lorenza Venturi, Capo Unità Epale Italia, che gestisce l’azione, dichiara: “EPALE, la community per l’apprendimento degli adulti, torna ad occuparsi del tema dei migranti sotto l’aspetto educativo. Alla Spezia oltre 150 esperti da tutta Italia si confronteranno su alcune buone pratiche da varie città italiane per la redazione di un Manifesto della formazione accogliente. Crediamo che solo attraverso il lavoro di squadra fra tutti i soggetti operanti sul territorio si possano riconoscere le potenzialità del richiedente protezione internazionale, formare gli operatori dell’accoglienza e costruire una comunità accogliente, formata, informata e capace di ripensare e guidare il cambiamento”.

Pierluigi Peracchini, Sindaco di La Spezia, dichiara: “Assieme all’Amministrazione siamo ben lieti di aver dato il Patrocinio del Comune al Seminario sulla “Formazione Accogliente” organizzato dall’Unità Italiana Epale, perché si rende necessario, nel periodo storico che stiamo attraversando, comprendere quali siano i migliori strumenti da utilizzare e le più idonee sinergie da far emergere fra i diversi attori coinvolti nell’orientamento e nella prima formazione dei migranti. Siamo convinti che la solidarietà e la responsabilità, coniugate insieme, rappresentino la chiave di volta fondamentale e che la politica non possa sottrarsi a questa sfida”.

COS’È EPALE

L‘Electronic Platform for Adult Learning in Europe (EPALE) è l’ambiente online aperto a tutti, ma dedicato in particolare a chi opera nel settore dell’educazione degli adulti. Punto di incontro europeo sulle migliori pratiche ed esperienze, la piattaforma ha lo scopo di aprire all’Europa il dibattito nazionale sui tanti temi che intersecano i percorsi educativi pensati per gli adulti, anche a livello non formale. Sulla piattaforma è possibile scambiare notizie, opinioni, idee e risorse con altri professionisti in tutta Europa. Attualmente sono circa 26.000 gli iscritti e circa 3.000 quelli in Italia. Ogni mese circa 120 esperti italiani del settore si registrano al portale europeo e il nostro Paese è il secondo nel mondo per numero di iscritti, dopo la Turchia (3200 iscritti).  L’Unità nazionale EPALE ha sede presso l’Indire.