Selezione inversa

Selezione inversa, da mancanza di una qualsiasi idea di dirigente scolastico

di Gabriele Boselli, consigliere CNPI

 

Peccati: scale di gravità

Gli esiti del concorso a posti di dirigente scolastico vacillano (per ora in Lombardia, ma i materiali erano quasi gli stessi ovunque) per effetto di un peccato meramente virtuale: buste contenenti nominativi che un commissario disonesto avrebbe potuto leggere.

-Più grave, e soprattutto certo,  che dopo quindici anni che non si faceva più un vero concorso  aperto a tutti, all’improvviso le commissioni siano state costrette a correggere migliaia di elaborati in pochi mesi, per di più –quando non formate da tremolanti pensionati- con esoneri spesso solo parziali dal servizio. Qualche commissario si è dimesso data l’impossibilità di una seria revisione collegiale degli elaborati; tutti gli altri hanno proseguito la correzione militarmente, a marce forzate, senza curarsi di chi veniva travolto ogni dieci minuti.

-Più grave ancora che in precedenza, essendo sbagliate  molte delle risposte considerate “corrette” ai test, sia stato eliminato chi aveva dato risposte giuste e ammesso alle prove successive chi aveva dato qualche risposta sbagliata.

-Ma il vero peccato mortale sta proprio nel ritenere che la prova di accesso alla funzione dirigenziale nella scuola possa essere articolata attraverso test: si privilegia fatalmente un certo tipo di pensiero: veloce dunque superficiale, irriflessivo,  acritico, convergente, applicativo, conformistico. Non si tiene conto del curriculum di studi e professionale, né tantomeno delle pubblicazioni. L’importante è disporre di memoria e velocità (eventualmente pure di furbizia) virtù non sempre collegate all’intelligenza.

 

Peccato mortale: le origini

Alle origini della selezione attraverso lo sbarramento dei test sta soprattutto la mancanza di un ritratto ideale. Quando l’idea non c’è, la storia procede a casaccio; vince la disperazione e ci si affida a lotterie. Lotterie come la selezione inversa attraverso test, scritti affidati alla valutazione di commissioni raffazzonate e/o stressate, spesso scientificamente impreparate.

Provo a tratteggiare un ritratto ideale per il prossimo concorso, prevedibile fra altri quindici anni, nel 2027.

Chi dirige davvero una scuola –e non sopravvive semplicemente- sa guardare e ama ascoltare; parla e scrive meditatamente, dunque lentamente, dopo aver molto ascoltato e letto. Si limita a sopravvivere chi freneticamente esercita un potere, chi usa scorciatoie e trucchi, manovra le leve del premio e del castigo, si propone nell’inautenticità. Il dirigente sorteggiato attraverso i test sopravvive e si attua sugli altri, il dirigente -Maestro pensa e vive insieme agli altri.

Connotata di alta cultura, di umiltà e gentilezza la funzione dirigente si può rivelare sempre più come essenziale ai fini di un autentico, positivo rinnovamento della scuola. Ma il contributo in termini di livelli interpretativi e di capacità progettuali che potrà essere offerto nel presente, lungo  momento di tensione culturale e strutturale configura un operatore di alto profilo scientifico, di buone capacità relazionali, in grado di rappresentare un fattore di orientamento  per il suo ambito di lavoro e di concorrere, insieme ai Maestri-colleghi (non “dipendenti”), a introdurre nella costellazione scolastica elementi di qualificazione culturale e scientifica.

 

Per il concorso del 2027

Occorre dunque avere un’anima. Chi dirige è e deve restare un insegnante, distaccato dalla sua funzione originaria per aiutare i colleghi a ripercorrere più profondamente i sentieri della cultura e della scienza e a intendere con spirito critico e creativo le grandi trasformazioni del mondo e i problemi che queste pongono all’educazione e all’istruzione dei giovani.

E’ uomo capace di confrontarsi attraverso i giovani con tutti i fenomeni della torsione intellettuale e del disagio esistenziale di questa società d’inizio millennio.

Per il concorso del 2027 si tratteggi una procedura concorsuale capace di selezionare chi dispone di un pensiero fluente da una cultura alta: pensiero non conformista e rassegnato, ma critico e creativo, sensato e sensante; non superficiale ma profondo, non frenetico ma lento, non scenografico ma autentico, non monolitico ma plurale, non descrittivo ma interpretativo, non dominato dalla necessità ma aperto sul possibile, non catalogante e separante ma connettente, non sistemico ma costellazionale.

Sono tanti gli insegnanti che dispongono di questo tipo di pensiero e un tempo venivano fuori. Quando ancora non operavano procedure di selezione inversa.

 

Messaggio MEF 24 luglio 2012, n. 113

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE GENERALE, DEL PERSONALE E DEI SERVIZI
DIREZIONE CENTRALE DEI SISTEMI INFORMATIVI E DELL’INNOVAZIONE

Data Roma, 24 luglio 2012
Messaggio 113/2012

Destinatari RTS
Tipo Messaggio
Area Stipendi

OGGETTO: Applicazione art. 5, comma 8, del D.L. n. 95/2012. Corresponsione ferie non godute al personale della scuola.

Il MIUR con circolare del 16 luglio 2012, nell’impartire prime indicazioni circa l’applicazione del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, in riferimento all’art. 5 comma 8 che dispone che le ferie, i riposi e i permessi spettanti al personale sono obbligatoriamente fruiti e non danno luogo in alcun caso alla corresponsione di trattamenti economici sostitutivi, ha chiarito che detto disposto si applica anche al personale scolastico, sia con contratto a tempo indeterminato che determinato.

Considerato anche il parere della Ragioneria Generale dello Stato IGB, IGF e IGOP, si informa che è sospeso il pagamento del compenso per ferie non ancora fruite al personale della scuola con contratto a tempo determinato e indeterminato, in attesa della conversione in legge del decreto legge 95/2012.

 

Avviso 24 luglio 2012

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

In data 12/07/2012 il Ministero del Lavoro ha lanciato la consultazione pubblica nazionale on-line sul Rapporto di referenziazione nazionale all’EQF (Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente), il cui obiettivo principale è quello di acquisire riflessioni e considerazioni dalle associazioni di rappresentanza del lavoro, dalla comunità scientifica degli operatori e degli esperti e, più in generale, dai cittadini.

Il Rapporto di referenziazione italiano ed il questionario ad esso allegato saranno disponibili fino al 17/08/2012 al seguente indirizzo web:
https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dFMxRV9tU1Vkd09qM1dvNUpqUE14Unc6MQ

Circolare INPS 24 luglio 2012, n. 100

Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale
Direzione Centrale Risorse Umane

Circolare 24 luglio 2012, n. 100

Oggetto: Integrazione della circolare n. 45 del 1° marzo 2011 sulla fruizione dei permessi ex art. 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, da parte dei dipendenti dell’Istituto a seguito delle modifiche introdotte dal d.lgs. 18 luglio 2011, n. 119