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Piano Estate 2023 – 2025

“Circa 950 mila studenti coinvolti, oltre 4.500 le scuole che hanno partecipato. Possiamo dire che il Piano Estate è stato un successo. La scuola è punto di riferimento per studenti e famiglie anche nei mesi estivi”. Così ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito.

“Il Piano Estate, per il quale abbiamo stanziato 400 milioni di euro, a cui si aggiungono 18 milioni di euro di fondi PCTO e circa 80 milioni di euro di fondi PNRR, rappresenta un impegno concreto del nostro Ministero per garantire a tutti gli studenti opportunità di crescita di qualità, anche al di fuori del tradizionale anno scolastico, e alle famiglie un supporto concreto durante i mesi estivi. Le attività organizzate a Pompei – prosegue Valditara – sono un esempio straordinario di come possiamo offrire esperienze formative arricchenti, che aiutano a colmare i divari territoriali, a potenziare le competenze, a sviluppare una sana socialità, venendo incontro anche alle esigenze lavorative delle famiglie”.

Il Ministro evidenzia inoltre l’importanza della partecipazione attiva degli istituti e delle comunità locali per realizzare una vasta gamma di attività, tra cui laboratori creativi, esperienze sportive, culturali e ludiche, corsi di recupero e di potenziamento, tutte mirate a sostenere la crescita dei giovani.

I numeri del Piano Estate

  • 4.526 istituzioni scolastiche;
  • 37.069 moduli didattici e formativi richiesti dalle scuole;
  • 1.112.070 ore di formazione e di didattica aggiuntiva richiesti per il Piano Estate;
  • circa 800.000 studenti coinvolti nei percorsi formativi;
  • 2.576 moduli didattici specifici di PCTO all’estero;
  • 40.320 studenti coinvolti in percorsi di PCTO;
  • circa 110.000 studenti attualmente in formazione nei seguenti percorsi PNRR:
    • contrasto alla dispersione scolastica e superamento dei divari territoriali per le Scuole secondarie di primo e di secondo grado;
    • STEM e orientamento per le Scuole primarie e secondarie;
    • competenze linguistiche per le Scuole primarie e secondarie.
    Le attività realizzate
    • Consapevolezza ed espressione culturale: 21,9%;
    • Sport: 18,7%;
    • ⁠Competenze personali, relazionali e sociali: 14,9%;
    • Competenze STEM: 11,2%;
    • Contrasto alla dispersione scolastica, Italiano, Lingua straniera, Coding e competenze digitali, PCTO all’estero, Cittadinanza; Competenze imprenditoriali.
     Il 41% dei progetti ha interessato le scuole del Sud.

  • Avviso 27 maggio 2024, AOOGABMI 75785
    Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027” – Fondo sociale europeo plus (FSE+). Avviso “Piano Estate” – Prot. AOOGABMI-59369 del 19 aprile 2024 – Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Precisazione sulla partecipazione dei CPIA
  • Lettera Ministro 24 maggio 2024, AOOGABMI 73882
  • Nota 24 maggio 2024, AOOGABMI 72902
    Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027” – Fondo sociale europeo plus (FSE+). Avviso “Piano Estate” – Prot. AOOGABMI-59369 del 19 aprile 2024 – Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Differimento termini di presentazione delle candidature
  • Avviso 19 aprile 2024, AOOGABMI 59369
    Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Fondi Strutturali Europei – Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027 – Fondo sociale europeo plus (FSE+)
  • Nota 11 aprile 2024, AOOGABMI 56244
    Scuole aperte d’estate – Piano Estate 2023/24 e 2024/25
  • Decreto Ministeriale 11 aprile 2024, AOOGABMI 72
    Piano per la definizione di percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025 (c.d. Piano Estate) a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale “PN Scuola e competenze 2021-2027” in attuazione dei Regolamenti (UE) n. 2021/1057, (UE) n. 2021/1058 e (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato il Decreto Ministeriale 11 aprile 2024, AOOGABMI 72 che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni. Il provvedimento, che interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, è destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali. Le risorse, 80 milioni di euro in più rispetto al progetto del precedente biennio, consentiranno di attivare percorsi che potranno interessare, in base alle proposte delle scuole, tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti; 1,714 milioni le ore aggiuntive di attività.

La platea dei destinatari e la durata dei percorsi potranno essere ulteriormente ampliate dalle scuole grazie ad accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e le stesse famiglie, sull’esempio delle migliori pratiche già sviluppate in base all’autonomia scolastica. A prevederlo la circolare alle scuole firmata sempre oggi dal Ministro.

“Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo”, dichiara Valditara, “è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore. Una scuola”, dichiara il ministro Valditara, “che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.

I principali contenuti 

I 400 milioni, che fanno capo al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, permetteranno di sostenere progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità. I docenti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.

La nota ministeriale, inviata contestualmente al decreto, precisa inoltre che, nell’ambito dell’autonomia organizzativa di cui dispongono, le istituzioni scolastiche potranno ulteriormente arricchire l’offerta del Piano Estate, singolarmente o in rete tra loro, grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le Università, le associazioni sportive, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle loro associazioni.

I progetti strutturati sulla base di accordi e convenzioni, nel rispetto delle competenze di ciascun attore, in particolare per quanto concerne le prerogative degli enti locali proprietari degli edifici scolastici, potranno prevedere che siano le stesse scuole a gestire le attività oppure che siano gli enti locali o altri soggetti del territorio a organizzarle e gestirle all’interno degli edifici scolastici, in alcuni casi anche con un contributo delle famiglie.

Le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati, utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai 750 milioni PNRR del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni PNRR per azioni di potenziamento delle competenze STEM.

Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola

Disponibile l’elenco degli enti ammessi a finanziamento per il Bando “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale”, nel quadro del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola previsto dalla Legge Cinema e Audiovisivo del 2016.

Sono 96 i progetti “di rilevanza territoriale” finanziati su un totale di 359 istanze (26,7%), per un contributo totale pari a 8.021.542,93 euro. Dato il numero elevato di candidature, le risorse inizialmente previste dal bando sono state integrate con D.D. n. 2360 del 24.06.24 di accertamento risorse residue, permettendo di finanziare un maggior numero di proposte.

I progetti prevedono attività di educazione all’immagine nelle scuole di ogni ordine e grado in tutte le regioni d’Italia. Ogni intervento coinvolge mediamente 2,3 regioni. Il 23% dei progetti prevede il coinvolgimento di scuole nel Lazio e in Lombardia, le aree con un numero maggiore di studenti. Seguono, tra le regioni più coinvolte dalle attività didattiche, l’Emilia-Romagna e la Puglia, il Piemonte, la Campania e la Sicilia. Anche per quanto riguarda la sede legale del soggetto capofila, sono rappresentate tutte le Regioni d’Italia.

Sono più di 2.000 i plessi, presenti in circa 650 comuni, che beneficeranno delle attività di educazione all’immagine, rivolte a tutti i livelli di istruzione, dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di II grado. I progetti coinvolgono in totale circa 280.000 studenti e circa 18.000 docenti.

Il 91% dei progetti prevede, tra i risultati delle attività che coinvolgono le giovani studentesse e i giovani studenti, anche la realizzazione di opere audiovisive. Molte le sale cinematografiche che partecipano al Piano: le ore di proiezione presso strutture di esercenti ammontano a più di 5.500.

Collaborano alla realizzazione delle attività più di 500 partner, con una media di 6,6 partner a progetto.

Le opere audiovisive (animazione, cortometraggi, trasmissioni TV, documentari, videogiochi, web serie, videoclip, film) che saranno utilizzate per lo svolgimento delle attività didattiche e/o le proiezioni in sala sono quasi 5.000.

L’81% degli Enti che hanno vinto, hanno realizzato in passato iniziative di educazione all’immagine. Per il 79% di questi Enti il progetto è la prosecuzione di iniziative didattiche avviate nelle precedenti edizioni del Piano Cinema e Immagini per la Scuola. Tra i beneficiari della presente edizione il 19% sono organizzazioni che in passato non hanno beneficiato di contributi sul Piano.

Decreto Direttivo MC 16 luglio 2024, DG-CA 2596
Bando “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale” – Graduatoria


Disponibile l’elenco degli enti ammessi a finanziamento per il Bando “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza nazionale”, nel quadro del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola previsto dalla Legge Cinema e Audiovisivo del 2016.

Sono 11 gli enti beneficiari, per un finanziamento complessivo di quasi 2,3 milioni di euro e un contributo medio di 206 mila euro.

Il bando Progetti di rilevanza nazionale punta a favorire iniziative con elevato grado di pervasività territoriale, che coinvolgano personale scolastico e studenti di Istituti Scolastici che hanno sede in almeno 5 regioni e che ricadono in ambiti amministrativi anche al di fuori delle aree metropolitane e dei capoluoghi di provincia e regione. Le iniziative sono proposte ed organizzate da enti di comprovata esperienza nel settore, che hanno svolto attività di educazione all’immagine per almeno 5 anni.

Nei prossimi mesi saranno resi pubblici gli esiti degli altri bandi previsti dal Piano Nazionale rivolti agli enti per i progetti di rilevanza territoriale e alle scuole di ogni ordine e grado. Complessivamente sono pervenute più di 1200 richieste di sostegno per un fabbisogno complessivo di circa 125 milioni di euro.

Decreto Direttivo MC 4 luglio 2024, DG-CA 2478
Bando “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza nazionale” – Graduatoria

Dati INVALSI 2024

Presentato l’11 luglio, presso la Camera dei Deputati, il Rapporto Nazionale INVALSI 2024.

Alle Rilevazioni nazionali 2024 hanno preso parte circa 2.500.000 di alunne e alunni delle classi II e V Primaria, della III Secondaria di primo grado e del secondo e dell’ultimo anno della Secondaria di secondo grado.

Le Prove hanno coinvolto oltre 12.000 istituti scolastici, statali e paritari, e hanno portato alla somministrazione di oltre 2.400.000 prove cartacee nella Scuola primaria e di circa 5.000.000 prove computerizzate nella scuola secondaria di primo e di secondo grado.


“I risultati dei test Invalsi di quest’anno mostrano un importante miglioramento sin dalla scuola primaria dei rendimenti dei nostri studenti. Si riduce il divario Nord-Sud e diminuisce la percentuale della dispersione scolastica, sia implicita che esplicita, tema particolarmente delicato che ci ha visto sempre in fondo alle classifiche internazionali”. Così il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervenendo alla presentazione del Rapporto nazionale “Le prove Invalsi 2024”.

“Dai risultati si evince da un lato un aumento nel Mezzogiorno di studenti con performance buone o eccellenti, dall’altro un peggioramento della conoscenza dell’italiano nelle scuole del Centro-Nord e in particolare nelle periferie. Questi dati confermano che la strada che abbiamo imboccato è quella giusta: varare Agenda Nord, per recuperare i gap riscontrati insistendo sulle discipline in cui gli studenti sono più fragili, riformare l’istruzione tecnico-professionale, prevedendo non solo più competenze tecniche ma anche il potenziamento dello studio dell’italiano, oltre che di matematica e inglese. Per il prossimo futuro, puntiamo a investire ulteriori risorse su Agenda Sud e a estendere alle secondarie di I grado la presenza dei docenti tutor per favorire, anche attraverso una didattica innovativa, la personalizzazione dell’apprendimento. Cruciale è e sarà il ruolo dei nostri insegnanti, fondamentali per riaccendere l’entusiasmo, per alimentare quella comunità educante che deve essere la scuola” ha concluso il Ministro.

Linee guida passaggi tra IPS e IeFP

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto che approva le Linee guida per la semplificazione amministrativa dei passaggi tra i percorsi di istruzione professionale statale e i percorsi di istruzione e formazione professionale regionale.

Il decreto – che fa seguito a quello concernente le Linee guida per lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione per la filiera tecnica e professionale del 7 dicembre scorso – dà attuazione, peraltro con largo anticipo, a una importante milestone PNRR di dicembre 2024, ed è stato preceduto dai pareri favorevoli del Consiglio superiore della pubblica istruzione e della Conferenza Stato-Regioni.

“L’obiettivo di questo provvedimento, adottato grazie al sempre proficuo confronto con gli enti territoriali, è offrire alle studentesse e agli studenti una concreta possibilità di ri-orientamento che, a partire dalla valorizzazione di potenzialità, attitudini e interessi personali, consenta loro di proseguire nella crescita culturale e nella formazione professionale proiettata verso il mondo del lavoro, senza disperdere il bagaglio di competenze acquisite. Un altro passo avanti per un sistema complessivo dell’istruzione che ha al centro i giovani”, dichiara Valditara.

Piano welfare

Lettera Ministro 5 giugno 2024, AOOGABMI 79236
Piano di Welfare


Il Piano welfare per i lavoratori scolastici si amplia con i servizi del settore bancario. Da oggi sono attive agevolazioni, nell’ambito delle differenti offerte proposte dagli operatori, su: mutui ipotecari per acquisto di abitazione, prestiti personali e cessioni del quinto, scoperto di conto collegato all’accredito dello stipendio, piani di accumulo del capitale (PAC), aperture conto corrente ed investimenti.

Considerato il successo del Piano lanciato in via sperimentale nel 2023, con la sottoscrizione di convenzioni nel settore dei trasporti e dell’agroalimentare, l’iniziativa messa in campo dal Ministero dell’Istruzione e del Merito prosegue coinvolgendo alcuni tra i più importanti Istituti finanziari del Paese. Ad offrire condizioni agevolate, rispetto a quelle ordinariamente praticate sul mercato dall’operatore medesimo, sono Banco BPM e UniCredit che hanno sottoscritto apposita convenzione con il MIM dopo avere risposto, avendone i requisiti, alla manifestazione di interesse pubblicata dal Ministero.

I beneficiari sono gli stessi lavoratori che già possono usufruire delle convenzioni avviate a ottobre scorso e rinnovate per il 2024: docenti, educatori, dirigenti scolastici, personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola e dipendenti del Ministero.

Si potrà accedere ai servizi attraverso l’area riservata del sito web del MIM, dove si potranno visionare i documenti informativi resi disponibili da Banco BPM e UniCredit e, attraverso le loro filiali distribuite su tutto il territorio nazionale, oppure online, richiedere i servizi di interesse.

“Il Piano welfare, che abbiamo fortemente voluto, si arricchisce di nuove agevolazioni in un settore strategico, quello bancario. Si tratta di misure concrete a favore di oltre un milione di lavoratori, che costituiscono il motore del nostro sistema. Un altro passo per ridare centralità alla scuola”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

“Si tratta di un importante accordo con un’Istituzione di grande rilevanza nazionale, quale è il Ministero dell’Istruzione e del Merito”, spiega Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato di Banco BPM. “Siamo contenti di dare fiducia a così tante persone che operano e lavorano per il bene comune e di poter contribuire ad agevolare la vita e le spese di chi opera nel mondo della scuola, così importante per il futuro del Paese, perché da loro dipende la formazione della classe dirigente di domani”.

L’Amministratore delegato di UniCredit, Andrea Orcel, dichiara: “UniCredit è guidata da un unico scopo: consentire alle comunità di progredire. Le comunità che supportiamo in tutta Europa sono fondamentali per ciò che facciamo come banca. Siamo sempre orgogliosi di intraprendere nuove iniziative per sostenere lo sviluppo e la crescita delle nostre comunità in Italia. Il nuovo accordo firmato con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, a sostegno di oltre un milione di lavoratori nel settore dell’istruzione in Italia, ne è un esempio perfetto. Ciò si aggiunge anche alle iniziative di promozione dell’istruzione che abbiamo realizzato in tutta Europa grazie a UniCredit Foundation. Essere il partner bancario ideale per i nostri clienti è garantire la possibilità di dare il meglio e siamo entusiasti che l’accordo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito ci offra nuove opportunità in questo senso”.

Welfare Gite 2023/2024

Come previsto dalla Nota 22 marzo 2024, AOODGCASIS 1655 le famiglie interessate, a decorrere dal giorno 27 marzo 2024 dalle ore 08:00 ed entro e non oltre il giorno 31 maggio 2024 alle ore 17:00, potranno accedere alla Piattaforma Unica «Famiglie e studenti» (http://unica.istruzione.gov.it), mediante procedura di identificazione e autenticazione informatica e richiedere l’agevolazione nella sezione «Servizi», sotto sezione «Agevolazioni», ambito «Viaggi di istruzione».


Nota 4 aprile 2024, AOODGCASIS 1885
Ulteriori informazioni rispetto alle indicazioni operative per il riconoscimento del cd. Welfare Gite per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023

Nota 22 marzo 2024, AOODGCASIS 1655
Indicazioni operative per l’ampliamento della partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione e alle visite didattiche (Welfare Gite) per l’anno scolastico 2023/2024 – Direttiva del Ministro n. 6 dell’8 marzo 2024

Nota 14 marzo 2024, AOODGCASIS 1496
Indicazioni operative per il riconoscimento del cd. Welfare Gite per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023

Avviso 12 febbraio 2024
Promemoria scadenza termini per le richieste dell’ agevolazione volta a sostenere la piu’ ampia partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione/ visite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024

Nota 20 dicembre 2023, AOODGCASIS 5419
Indicazioni operative per la gestione e il riconoscimento di una agevolazione volta a sostenere la più ampia partecipazione di studentesse e studenti ai viaggi di istruzione/visite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024 – Decreto Dipartimentale n. 84 del 24 novembre 2023


Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato la Direttiva del Ministro n. 6 dell’8 marzo 2024 per promuovere la partecipazione più ampia degli studenti e delle studentesse ai viaggi di istruzione e alle visite didattiche. Il provvedimento conferma l’impegno costante del Ministero per garantire la piena fruizione del diritto allo studio e il sostegno alle famiglie, assicurando che ogni studente, indipendentemente dalla condizione economica, abbia l’opportunità di partecipare a viaggi d’istruzione e a visite didattiche.

In particolare, viene riconosciuta la possibilità di accedere a un contributo fino a 150 euro anche per gli studenti che provengono da contesti familiari con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 15.000 euro, mentre prima era fino a 5.000 euro. Tutto questo grazie ai 50 milioni di euro stanziati, su volontà del Ministro Valditara, per la prima volta, per questa specifica finalità.

Nei prossimi giorni il Ministero fornirà le indicazioni alle scuole e le famiglie interessate saranno invitate a presentare la propria domanda attraverso la Piattaforma Unica (unica.istruzione.gov.it). “Questa direttiva rappresenta un ulteriore passo verso la piena realizzazione di un sistema educativo che promuove l’inclusione e la partecipazione di tutti gli studenti”, sottolinea il ministro Valditara, “i viaggi d’istruzione e le visite didattiche rappresentano un momento importante per declinare le conoscenze in contesti extra scolastici coniugandole con le competenze relazionali”.


Fino al 15 febbraio 2024 sarà possibile presentare sulla piattaforma Unica la domanda per accedere alle agevolazioni per i viaggi di istruzione e per le visite didattiche, destinate alle famiglie con basso ISEE. Si tratta di uno stanziamento di 50 milioni, messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno scolastico 2023/2024, per studentesse e studenti delle Scuole statali secondarie di secondo grado.

In particolare, le risorse stanziate saranno dirette ad agevolare le famiglie con Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) fino a 5.000 euro. Secondo le stime del Ministero, si tratterà di una platea di circa 330 mila potenziali beneficiari. Il contributo singolo previsto sarà di 150 euro.

Grazie a un accordo di cooperazione con l’Inps, l’ISEE verrà verificato automaticamente sulla piattaforma Unica, semplificando la procedura per le famiglie ed evitando un aggravio di lavoro per i dirigenti scolastici e per le segreterie amministrative degli istituti.

“L’esperienza dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche rappresenta un momento importante nel percorso formativo di studentesse e studenti, un contributo per la loro crescita culturale, la socializzazione e l’arricchimento delle competenze”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara. “Questa iniziativa punta a far sì che i giovani in condizioni di svantaggio economico possano partecipare a queste esperienze fondamentali, uno strumento che promuove l’uguaglianza di accesso alle opportunità educative”, ha aggiunto il Ministro.


Scuola, viaggi d’istruzione: 50 mln per l’anno scolastico 2023/2024. Valditara: “Esperienze formative fondamentali, sosterremo il ritorno al loro pieno utilizzo”. Il fondo Erasmus è stato raddoppiato. Dal PON 41,5 mln ad Abruzzo, Molise e Sardegna per orientamento all’estero e transizione al lavoro

A seguito di un’istruttoria effettuata su impulso del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il MIM assegnerà, tramite apposita direttiva, 50 milioni di euro per consentire alle scuole, nell’ambito della loro autonomia, il coinvolgimento del più ampio numero possibile di studenti in viaggi d’istruzione e visite didattiche nell’anno scolastico 2023/2024. È la prima volta che delle risorse vengono stanziate per questa finalità e saranno destinate con una particolare attenzione per i ragazzi provenienti da famiglie meno abbienti.

Questa è una delle azioni di sistema intraprese dal Ministero per sostenere e incoraggiare la ripresa dei viaggi d’istruzione, facendo fronte al problema dei rincari generalizzati.

“La difesa del diritto allo studio è una priorità per il Ministero dell’Istruzione e del Merito”, ha dichiarato il Ministro Valditara, “e presuppone la partecipazione di ogni giovane, senza che sia di pregiudizio la propria condizione sociale, a tutte le esperienze formative offerte dalla scuola. Tra queste rientrano a pieno titolo i viaggi d’istruzione e le visite didattiche, importanti occasioni di apprendimento e di crescita umana e civica. È per questo che sosterremo concretamente il ritorno al loro pieno utilizzo, nel rispetto dell’autonomia scolastica, anche per raggiungere un completo recupero della socialità dei ragazzi dopo le limitazioni imposte dalla pandemia”.

Con un Avviso pubblico di prossima adozione, il Ministero individuerà le scuole a cui attribuire le risorse, reperite nell’ambito dello stanziamento del “Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi” istituito dalla legge 440/1997. La selezione degli istituti e la quantificazione del finanziamento, nell’ambito di un massimale predeterminato, avverranno sulla base di criteri oggettivi e trasparenti, utili a individuare le reali situazioni di svantaggio economico. Sarà poi cura delle istituzioni scolastiche effettuare la puntuale ricognizione dei fabbisogni delle famiglie che beneficeranno del contributo.

A tal fine, in un’ottica di semplificazione amministrativa, verranno fornite indicazioni operative per consentire alle scuole una gestione dei finanziamenti ricevuti quanto più snella ed efficace. Le scuole potranno disporre delle risorse in tempo utile per effettuare un’attenta pianificazione dei viaggi e delle uscite didattiche per l’anno scolastico 2023/2024, in coerenza con il Piano triennale dell’offerta formativa.

Inoltre, anche le risorse dei programmi europei offrono importanti opportunità di crescita attraverso esperienze internazionali e di multilinguismo per studentesse e studenti, con particolare riferimento a quelli in situazioni di svantaggio.

Al fine di potenziare il programma Erasmus e incentivare scambi ed esperienze formative all’estero per studenti, docenti e personale scolastico, con decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito sono stati destinati 150 milioni del PNRR per 3 anni, raddoppiando così le attuali risorse annue previste per Erasmus, pari a circa 39 milioni per le azioni di mobilità. A questo proposito, già in sede europea il Ministro Valditara aveva sollecitato lo stanziamento di maggiori risorse comunitarie, per favorire gli scambi di docenti e studenti su tutto il territorio dell’Ue.

Infine, per quest’anno scolastico, con decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito del 27 marzo scorso, sono state già autorizzate attività formative all’estero di orientamento e per favorire la transizione scuola-lavoro per un valore di circa 41,5 milioni di risorse residue PON destinate alle scuole delle regioni Abruzzo, Molise e Sardegna.

Agenda Nord

A distanza di un anno da “Agenda Sud”, il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha presentato a Milano “Agenda Nord”, un grande piano di interventi che, con uno stanziamento complessivo di 220 milioni di euro, mira a contrastare la dispersione scolastica e a potenziare le competenze nelle aree del Settentrione e del Centro Italia inserite in contesti difficili e con più alti tassi di dispersione.

“Vi sono realtà che, pur trovandosi nella stessa area geografica o addirittura nella stessa città, scontano differenze legate alla marginalità del contesto sociale in cui si trovano. Dal prossimo settembre”, dichiara Valditara, “interveniamo con un piano in dieci azioni. Metteremo in campo attività di supporto alla formazione dei docenti e alla progettazione della didattica, favorendo anche lo sviluppo di progetti teatrali e sportivi che motivino i ragazzi, per una scuola che sia sempre aperta e più vicina a tutti. Per i docenti impegnati in attività extrascolastiche vi saranno compensi aggiuntivi. Se la scuola deve mettere al centro la persona”, prosegue Valditara, “dobbiamo sviluppare una politica che metta tutti i giovani in condizione di avere pari opportunità formative, a prescindere dal luogo in cui sono nati. Agenda Nord è parte essenziale di questo grande progetto per superare i divari e riunire il Paese”.

Le risorse e le scuole
I 220 milioni stanziati per “Agenda Nord” coinvolgono circa 3mila scuole delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, e sono così suddivisi: ·

  • 165,7 milioni a supporto di 2.919 scuole primarie per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari negli apprendimenti, potenziare le competenze di base e quelle trasversali, retribuire il personale scolastico per le ore aggiuntive nelle quali è impegnato nell’attuazione di progetti didattici, realizzare attività laboratoriali (per esempio, sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza), anche in orario extra scolastico. Il finanziamento varierà a seconda degli indicatori di fragilità andando da 24.000 euro fino ad oltre 80.000 euro per le scuole più fragili.
  • 34,3 milioni sono destinati a 245 scuole, individuate direttamente da Invalsi, per le quali sono previste ulteriori misure di accompagnamento e supporto costante da parte del MIM, tramite Indire e Invalsi; formazione specifica dei docenti; coinvolgimento delle famiglie; didattica innovativa e laboratoriale; ampliamento del tempo scuola; potenziamento delle attività sportive. Per ogni scuola saranno attribuiti 140.000 euro.
  • 20 milioni per progetti pilota nelle aree più fragili, individuate con il supporto di Invalsi. In questi progetti, le scuole potranno attivare azioni di sostegno socioeducativo e psicologico, percorsi formativi personalizzati, orientamento e accompagnamento.

Decontribuzione bonus maternità

Nota 22 aprile 2024, AOODPPR 3023
Misure di semplificazione per l’accesso all’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ai sensi dell’art.1 commi da 180 a 182 della Legge 30 dicembre 2023, n. 213. Riapertura

Nota 26 marzo 2024, AOODPPR 2244
Misure di semplificazione per l’accesso all’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ai sensi dell’art.1 commi da 180 a 182 della Legge 30 dicembre 2023, n. 213. Istruzioni operative


La Nota 22 aprile 2024, AOODPPR 3023, informa della riapertura, dal giorno 22 aprile 2024, delle funzioni di presentazione della domanda telematica.

Con la Nota 26 marzo 2024, AOODPPR 2244 vengono fornite specifiche Istruzioni operative circa le misure di semplificazione per l’accesso all’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

La legge di bilancio 2024 ha introdotto a favore delle lavoratrici madri una misura (c.d. “bonus mamme”) che consente un esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3000 euro annui (art.1 commi da 180 a 182 della L. n. 213/2013).

Al fine di agevolare l’applicazione di questa importante novità nel mondo della scuola il Ministero dell’Istruzione e del Merito mette a disposizione del personale una funzione digitale dedicata mediante la quale le lavoratrici madri potranno presentare le istanze in maniera semplificata dal 27 marzo sino all’8 aprile 2024.

Questa azione si inserisce nell’ambito delle iniziative di semplificazione dei processi amministrativi in carico alle segreterie scolastiche e agli uffici del Ministero: “Questa misura rappresenta una importante semplificazione che favorisce le donne madri lavoratrici, nell’ottica di una sempre presente attenzione nei confronti del personale della scuola, delle donne e delle famiglie”, ha dichiarato il Ministro.

Acquisti relativi a viaggi d’istruzione e distributori automatici

Nota ANAC 27 febbraio 2024, Prot. n. 27979
Affidamento di servizi di programmazione, organizzazione ed esecuzione di viaggi di istruzione, stage linguistici e scambi culturali e di contratti di concessione relativi a servizi di distributori automatici da parte delle Istituzioni Scolastiche ed Educative Statali


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha avviato un confronto con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che ha reso ieri il proprio parere favorevole sulla possibilità che le scuole proseguano autonomamente nelle procedure di acquisto per l’organizzazione di viaggi d’istruzione, stage linguistici e scambi culturali e per i distributori automatici, senza necessità che le stesse siano qualificate stazioni appaltanti.

L’Autorità ha, quindi, riconosciuto che le scuole, dall’8 marzo al 30 settembre prossimi, a prescindere dal valore degli affidamenti, potranno continuare a operare autonomamente per garantire la continuità dei relativi servizi, erogati dal sistema scolastico a supporto del diritto allo studio.

L’ANAC, inoltre, si è resa disponibile a supportare le scuole con osservazioni preventive su schemi degli atti di gara.

Il parere è stato oggi diramato a tutti gli Uffici con circolare ministeriale.

Risorse residue PON 2014-2020

Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO) all’estero
Prot. 25532 del 23 febbraio 2024


Pubblicato l’Avviso per l’utilizzo delle risorse residue del Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, pari a 140 mln di euro da spendere entro il 30 settembre 2024. Queste risorse saranno destinate all’organizzazione, nella prossima estate, di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) all’estero per le studentesse e gli studenti iscritti, nell’anno scolastico 2023/2024, all’ultimo triennio dei corsi di istruzione tecnica e professionale.

“Offriamo una importante opportunità ai nostri ragazzi che valorizza un canale formativo strategico”. Gli studenti potranno beneficiare di esperienze in istituzioni, enti e imprese all’estero. L’Avviso contribuisce al potenziamento dei PCTO e dell’orientamento e costituisce già una prima anticipazione del nostro nuovo Piano estate, di prossima programmazione”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

I fondi saranno attribuiti agli Istituti tecnici e professionali in base ai dati INVALSI e al numero di studenti iscritti. Queste scuole riceveranno, ciascuna, 82 mila euro fino a 400 studenti iscritti e 164 mila euro con più di 400 studenti iscritti. Con queste risorse le scuole potranno favorire percorsi in un Paese dell’Unione europea per esperienze di orientamento e di scuola-lavoro, opzionalmente precedute da un corso di lingua.

Aggiornamento RAV, PTOF e PdM

Nota 25 settembre 2023, AOODGOSV 31023
Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) – indicazioni operative per l’aggiornamento dei documenti strategici delle istituzioni scolastiche a.s. 2023/24


Con l’a.s. 2022/23 è iniziato il nuovo triennio (2022-2025) del Sistema nazionale di valutazione, delineato nelle sue fasi dal Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, e del Piano triennale dell’offerta formativa, predisposto ai sensi della Legge 13 luglio 2015, n. 107.

Con la Nota 25 settembre 2023, AOODGOSV 31023 si forniscono sinteticamente alle istituzioni scolastiche statali e paritarie alcune indicazioni operative per l’aggiornamento annuale dei documenti strategici delle istituzioni scolastiche(Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa).

Tale aggiornamento è strettamente legato all’evoluzione della normativa ed in particolare all’attuazione delle misure collegate alle riforme e alle linee di investimento della Missione 1.4-Istruzione del PNRR, finalizzate al miglioramento strutturale dell’offerta formativa e di conseguenza dei risultati degli studenti.

Le funzioni della piattaforma RAV e della piattaforma PTOF all’interno della Scrivania del Portale SNV sono attive a partire dal 26 settembre 2023 e si potrà procedere con la pubblicazione dei documenti fino alla data di inizio della fase delle iscrizioni per l’a.s. 2024/25.

CCNL Comparto Istruzione, Università e Ricerca 2019/2021

Contratti:


È stato firmato il 18 gennaio 2024, all’ARAN, nella sua versione definitiva, con le Organizzazioni sindacali il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il Comparto Istruzione e Ricerca 2019/2021.

Questo importante risultato, che si è potuto raggiungere anche grazie allo stanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro ottenuto dal Ministro Giuseppe Valditara, consente di riconoscere al personale della scuola dei significativi incrementi retributivi mensili: 124 euro per il personale docente, 96 euro per il personale ATA e 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA).

“È un passo concreto di una politica di valorizzazione del personale della scuola, che vogliamo fortemente e che sarà ulteriormente incrementata grazie al recente stanziamento nella legge di bilancio 2024 di importanti risorse da destinare al rinnovo del CCNL scuola 2022/2024”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

all’ARAN, nella sua versione definitiva, con le Organizzazioni sindacali il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il Comparto Istruzione e Ricerca 2019/2021.

Questo importante risultato, che si è potuto raggiungere anche grazie allo stanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro ottenuto dal Ministro Giuseppe Valditara, consente di riconoscere al personale della scuola dei significativi incrementi retributivi mensili: 124 euro per il personale docente, 96 euro per il personale ATA e 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA).

“È un passo concreto di una politica di valorizzazione del personale della scuola, che vogliamo fortemente e che sarà ulteriormente incrementata grazie al recente stanziamento nella legge di bilancio 2024 di importanti risorse da destinare al rinnovo del CCNL scuola 2022/2024”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.


Il 19 dicembre il Consiglio dei ministri ha autorizzato il Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo a esprimere il parere favorevole del Governo in merito all’ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del personale del comparto Istruzione e ricerca – Periodo 2019-2021, sottoscritta dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria il 14 luglio 2023.


È stato raggiunto il 14 luglio, presso l’ARAN, l’accordo con le Organizzazioni sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Comparto Istruzione, Università e Ricerca 2019/21.


La definizione del contratto fa seguito al risultato dell’accordo politico sottoscritto tra il Ministro e i Sindacati lo scorso 22 novembre che, oltre a rendere subito erogabili gli aumenti, ha messo a disposizione della contrattazione collettiva tra ARAN e Organizzazioni sindacali, per il rinnovo del CCNL del comparto Istruzione, risorse finanziarie aggiuntive, stanziate dalla legge di bilancio per l’anno 2022 sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (FMOF), pari a 300 milioni di euro. Ciò ha contribuito a determinare un aumento medio per il personale docente pari a 124 euro al mese.

Con ulteriori provvedimenti è stata riconosciuta al personale precario docente e Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA) una maggiore tutela, consentendo la fruizione di tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari.

Si sono inoltre concretizzati gli impegni dell’accordo politico di novembre, riconoscendo un ulteriore incremento stabile della Retribuzione Professionale Docenti (RPD) che porta a un valore rideterminato complessivo che va da 194,80 euro a 304,30 euro al mese e un ulteriore incremento del Compenso Individuale Accessorio (CIA) che porta a un valore rideterminato complessivo che va da 79,40 euro a 87,50 euro.

A ciò si aggiunge anche un incremento del 10% delle retribuzioni delle ore aggiuntive per i docenti finanziato con il FMOF.

In merito alle attività, recentemente introdotte, che vedono protagonisti i tutor e gli orientatori, sono state recepite dal contratto che le inquadra come funzioni professionali e le riconduce nella contrattazione dando seguito a un preciso impegno preso in tal senso dal Ministero.

Nel contratto è stato dato un importante riconoscimento anche al personale ATA. Infatti, è stato possibile prevedere un riordino delle aree relative al personale ATA delle istituzioni scolastiche, offrendo concrete opportunità di sviluppo professionale a una platea di circa 182.000 dipendenti. Grazie all’input del Ministro Valditara si è riusciti a reperire le risorse finanziarie necessarie per un incremento sostanziale delle relative posizioni economiche.

In questa direzione il contratto prevede di:

– attivare gli sviluppi professionali verticali dal profilo A al profilo di Operatore, anche per favorire un’attività qualificata di assistenza alle esigenze degli alunni con disabilità. L’intervento è stato effettuato utilizzando le risorse finanziarie contrattuali previste (0,55% della massa salariale pari a 36,9 milioni di euro annuali);

– semplificare le procedure per accedere alle posizioni economiche attraverso un percorso più veloce di formazione e valutazione per l’inserimento in una graduatoria con validità triennale. Al fine di garantire la formazione al personale ATA per l’attribuzione delle posizioni economiche, il Ministero ha inoltre sostenuto un emendamento al DL PA 2 che prevede lo stanziamento di risorse finanziarie aggiuntive;

– attribuire nuove posizioni economiche orizzontali. Infatti, a fronte di una situazione attuale che vede l’attribuzione di 56.103 posizioni economiche per un valore lordo Stato totale, per 13 mensilità, pari a 66.944.857,50 euro, sono state rese disponibili per la contrattazione risorse aggiuntive per finanziare l’attribuzione di ulteriori posizioni economiche e/o di eventuali rivalutazioni economiche pari a 72.031.852,50 euro lordo Stato;

istituire un nuovo ordinamento dei profili professionali che consentirà di valorizzare il personale ATA e le figure apicali dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) attraverso una nuova area di funzionari ai quali sarà possibile attribuire un incarico triennale di “elevata qualificazione professionale” (con un incremento della retribuzione pari a 60 euro mensili), eliminando l’area C (a oggi mai utilizzata) e, in fase transitoria, la possibile stabilizzazione in quest’area, degli attuali assistenti amministrativi facenti funzione che abbiano svolto per almeno tre anni il ruolo di DSGA nelle scuole, mediante procedure selettive riservate. Gli attuali DSGA di ruolo manterranno il diritto ad avere attribuito un incarico di elevata qualificazione sino alla cessazione.

Contributi per l’editoria

Al via il piano di finanziamento per le scuole che acquistano uno o più abbonamenti a prodotti editoriali. Quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore: lo scorso 17 luglio la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha emanato due bandi per l’erogazione di contributi fino al 90% delle spese sostenute dalle scuole nel corso del 2023.

In particolare, un bando è destinato alle scuole di ogni grado per l’acquisto di uno o più abbonamenti a periodici e riviste scientifiche e di settore, anche in formato digitale; mentre il secondo bando è destinato, nello specifico, alle Scuole secondarie di primo grado che adottino, nell’ambito del rispettivo Piano triennale per l’offerta formativa, programmi per la promozione della lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi rivolti agli studenti.

Dal 16 ottobre 2023 al 16 gennaio 2024, le istituzioni scolastiche, statali e paritarie, possono presentare domanda attraverso la piattaforma SIDI → Gestione Finanziario Contabile → Monitoraggio e rendicontazione → Contributo per l’editoria, seguendo le istruzioni operative fornite dalla Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico con circolare n. 3282 del 21 luglio 2023. Il relativo manuale sarà disponibile nell’applicazione SIDI dedicata.

Rilevazione “Dati Generali”

Nota 17 novembre 2023, AOODGCASIS 4798
Rilevazione “Dati Generali” – A.S. 2023/2024 – Scuole statali e non statali e Cpia

Dal 20 novembre 2023 al 5 gennaio 2024 aperte le funzioni per l’invio dei dati della Rilevazione “Dati Generali” per l’A.S. 2023/2024, nell’area Rilevazioni-Rilevazioni sulle scuole-Dati Generali (ex Integrative).

Tutela assicurativa


Circolare INAIL 26 ottobre 2023, n. 45
Estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore. Articolo 18 del decreto-legge 4 maggio 2023 n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85


L’INAIL il 26 ottobre ha pubblicato la circolare n. 45, con la quale vengono fornite le istruzioni sull’estensione della tutela assicurativa allo svolgimento delle attività di insegnamento-apprendimento per gli studenti e il personale scolastico delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie, il personale del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA).


Il Ministero dell’istruzione e del merito, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali lancia una campagna di comunicazione per informare sulle novità introdotte in materia di tutela assicurativa degli studenti e del personale scolastico.

Si tratta di un provvedimento introdotto dal cosiddetto Decreto Lavoro, convertito nella legge n.85 del 3 luglio 2023, che al Capo II contiene una serie di interventi in materia di rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro e di tutela contro gli infortuni. In particolare, l’articolo 18 del Decreto Lavoro, stabilisce un’estensione dell’ambito di applicazione dell’assicurazione contro gli infortuni nei settori dell’istruzione e della formazione, finora limitata agli ambienti di laboratorio e alle palestre. Inoltre, con riferimento all’anno scolastico 2023-2024, definisce la copertura da parte dello Stato delle spese assicurative, affinché le famiglie siano sollevate dall’impegno economico sostenuto annualmente.

Agli oneri derivanti dall’attuazione della misura sono destinati 17,3 milioni di euro per l’anno 2023- 2024.

Obiettivi

La campagna nasce per informare sulle novità, i vantaggi e gli scopi della misura. In particolare, per comunicare alle famiglie che, per l’anno scolastico appena iniziato, le spese per la tutela assicurativa degli studenti saranno a carico dello Stato. La campagna inoltre costituisce un’occasione per dare un segno dell’attenzione e della sinergia delle istituzioni sul tema della sicurezza e per evidenziare l’importanza della prevenzione a partire dagli anni della scuola.

Target

Il target primario dell’iniziativa è costituito da famiglie, studenti e personale scolastico, il target secondario è costituito da opinione pubblica in generale, parti sociali e stakeholders.

Contenuto del messaggio 

Lo spot TV e radio mette in evidenza sia il vantaggio economico che le famiglie riceveranno non dovendo sostenere le spese per l’assicurazione dei propri figli, sia l’estensione della copertura assicurativa grazie alla quale studenti, docenti e tutto il personale in servizio saranno tutelati durante lo svolgimento delle attività in tutti gli ambienti e non, come in passato, solo per le attività laboratoriali e nelle palestre. Si sottolinea inoltre che l’estensione della copertura assicurativa include le esperienze di orientamento al lavoro.

Claim

Perché la cura del futuro inizia dai banchi di scuola”. Si ribadisce l’importanza della prevenzione a partire dal percorso scolastico.

Strumenti e mezzi

Per far conoscere a studenti, famiglie, docenti e personale scolastico la nuova impostazione della tutela assicurativa all’interno delle scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha lanciato una campagna di comunicazione sulle reti radio e tv della Rai, oltre che sui canali social dei rispettivi dicasteri, a partire dal 6 ottobre 2023.



Legge 3 luglio 2023, n. 85
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro.

Capo II
INTERVENTI URGENTI IN MATERIA DI RAFFORZAMENTO DELLE REGOLE DI SICUREZZA SUL LAVORO E DI TUTELA CONTRO GLI INFORTUNI, NONCHÉ DI AGGIORNAMENTO DEL SISTEMA DI CONTROLLI ISPETTIVI

Art. 18.
Estensione della tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore

1. Allo scopo di valutare l’impatto dell’estensione della tutela assicurativa degli studenti e degli insegnanti, esclusivamente per l’anno scolastico e per l’anno accademico 2023-2024, l’obbligo di assicurazione di cui all’articolo 1, terzo comma, del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 si applica anche allo svolgimento delle attività di insegnamento- apprendimento nell’ambito del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore.

2. Ai fini dell’applicazione della previsione di cui al comma 1, sono compresi nell’assicurazione, se non già previsti dall’articolo 4, primo comma, numero 5), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 1965, gli appartenenti alle seguenti categorie:

a) il personale scolastico delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie, nonché il personale del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA);
b) gli esperti esterni comunque impiegati nelle attività di docenza;
c) gli assistenti addetti alle esercitazioni tecnico-scientifiche e alle attività laboratoriali;
d) il personale docente e tecnico-amministrativo, nonché ausiliario, delle istituzioni della formazione superiore, i ricercatori e i titolari di contratti o assegni di ricerca;
e) gli istruttori dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri-scuola, comunque istituiti o gestiti, nonché i preparatori;
f) gli alunni e gli studenti delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie nonché del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), gli studenti delle università e delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), limitatamente agli eventi verificatisi all’interno dei luoghi di svolgimento delle attività didattiche o laboratoriali, e loro pertinenze, o comunque avvenuti nell’ambito delle attività inserite nel Piano triennale dell’offerta formativa e nell’ambito delle attività programmate dalle altre Istituzioni già indicate;
g) gli allievi dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri scuola, comunque istituiti o gestiti.

3. Ai maggiori oneri derivanti dall’attuazione dei commi 1 e 2, pari a 17,3 milioni di euro per l’anno 2023, 30,4 milioni di euro per l’anno 2024 e 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025, si provvede ai sensi dell’articolo 44.

4. Le risorse di cui al comma 3 relative ai rimborsi da corrispondere all’INAIL, non utilizzate alla chiusura dell’esercizio, sono conservate nel conto dei residui per essere utilizzate nell’esercizio successivo fino alla rendicontazione dell’effettiva spesa.

Riferimenti normativi:

– Si riporta l’articolo 1, terzo comma, e l’articolo 4, primo comma, n. 5), del citato decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124:

«Art. 1. — Omissis
L’assicurazione è inoltre obbligatoria anche quando non ricorrano le ipotesi di cui ai commi precedenti per le persone che, nelle condizioni previste dal presente titolo, siano addette ai lavori:
1) di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione di opere edili, comprese le stradali, le idrauliche e le opere pubbliche in genere; di rifinitura, pulitura, ornamento, riassetto delle opere stesse, di formazione di elementi prefabbricati per la realizzazione di opere edili, nonché ai lavori, sulle strade, di innaffiatura, spalatura della neve, potatura degli alberi e diserbo;
2) di messa in opera, manutenzione, riparazione, modificazione, rimozione degli impianti all’interno o all’esterno di edifici, di smontaggio, montaggio, manutenzione, riparazione, collaudo delle macchine, degli apparecchi, degli impianti di cui al primo comma;
3) di esecuzione, manutenzione o esercizio di opere o impianti per la bonifica o il miglioramento fondiario, per la sistemazione delle frane e dei bacini montani, per la regolazione o la derivazione di sorgenti, corsi o deflussi d’acqua, compresi, nei lavori di manutenzione, il diserbo dei canali e il drenaggio in galleria;
4) di scavo a cielo aperto o in sotterraneo; a lavori di qualsiasi genere eseguiti con uso di mine;
5) di costruzione, manutenzione, riparazione di ferrovie, tramvie, filovie, teleferiche e funivie o al loro esercizio;
6) di produzione o estrazione, di trasformazione, di approvvigionamento, di distribuzione del gas, dell’acqua, dell’energia, elettrica, compresi quelli relativi alle aziende telegrafiche e radiotelegrafiche, telefoniche e radiotelefoniche e di televisione; di costruzione, riparazione, manutenzione e rimozione di linee e condotte; di collocamento, riparazione e rimozione di parafulmini;
7) di trasporto per via terrestre, quando si faccia uso di mezzi meccanici o animali;
8) per l’esercizio di magazzini di deposito di merci o materiali;
9) per l’esercizio di rimesse per la custodia di veicoli terrestri, nautici o aerei, nonché di posteggio anche all’aperto di mezzi meccanici;
10) di carico o scarico;
11) della navigazione marittima, lagunare, lacuale, fluviale ed aerea, eccettuato il personale di cui all’articolo 34 del regio decreto-legge 20 agosto 1923, n. 2207, concernente norme per la navigazione aerea, convertito nella legge 31 gennaio 1926, n. 753;
12) della pesca esercitata con navi o con galleggianti, compresa la pesca comunque esercitata delle spugne, dei coralli, delle perle e del tonno; della vallicoltura, della mitilicoltura, della ostricoltura;
13) di produzione, trattamento, impiego o trasporto di sostanze o di prodotti esplosivi, esplodenti, infiammabili, tossici, corrosivi, caustici, radioattivi, nonchè ai lavori relativi all’esercizio di aziende destinate a deposito e vendita di dette sostanze o prodotti; sono considerate materie infiammabili quelle sostanze che hanno un punto di infiammabilità inferiore a 125° C e, in ogni caso, i petroli greggi, gli olii minerali bianchi e gli olii minerali lubrificanti;
14) di taglio, riduzione di piante, di trasporto o getto di esse;
15) degli stabilimenti metallurgici e meccanici, comprese le fonderie;
16) delle concerie;
17) delle vetrerie e delle fabbriche di ceramiche;
18) delle miniere, cave e torbiere e saline, compresi il trattamento e la lavorazione delle materie estratte, anche se effettuati in luogo di deposito;
19) di produzione del cemento, della calce, del gesso e dei laterizi;
20) di costruzione, demolizione, riparazione di navi o natanti, nonché ad operazioni di recupero di essi o del loro carico;
21) dei pubblici macelli o delle macellerie;
22) per l’estinzione di incendi, eccettuato Il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
23) per il servizio di salvataggio;
24) per il servizio di vigilanza privata, comprese le guardie giurate addette alla sorveglianza delle riserve di caccia e pesca;
25) per il servizio di nettezza urbana;
26) per l’allevamento, riproduzione e custodia degli animali, compresi i lavori nei giardini zoologici e negli acquari;
27) per l’allestimento, la prova o l’esecuzione di pubblici spettacoli, per l’allestimento o l’esercizio dei parchi di divertimento, escluse le persone addette ai servizi di sala dei locali cinematografici e teatrali;
28) per lo svolgimento di esperienze ed esercitazioni pratiche nei casi di cui al n. 5) dell’art. 4.
Omissis»

«Art. 4. — Omissis
5) gli insegnanti e gli alunni delle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado, anche privati, che attendano ad esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche, o che svolgano esercitazioni di lavoro; gli istruttori e gli allievi dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale o di addestramento professionale anche aziendali, o dei cantieri scuola, comunque istituiti o gestiti, nonché’ i preparatori, gli inservienti e gli addetti alle esperienze ed esercitazioni tecnico-pratiche o di lavoro;
Omissis».