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Piano Estate 2023 – 2025

“Circa 950 mila studenti coinvolti, oltre 4.500 le scuole che hanno partecipato. Possiamo dire che il Piano Estate è stato un successo. La scuola è punto di riferimento per studenti e famiglie anche nei mesi estivi”. Così ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito.

“Il Piano Estate, per il quale abbiamo stanziato 400 milioni di euro, a cui si aggiungono 18 milioni di euro di fondi PCTO e circa 80 milioni di euro di fondi PNRR, rappresenta un impegno concreto del nostro Ministero per garantire a tutti gli studenti opportunità di crescita di qualità, anche al di fuori del tradizionale anno scolastico, e alle famiglie un supporto concreto durante i mesi estivi. Le attività organizzate a Pompei – prosegue Valditara – sono un esempio straordinario di come possiamo offrire esperienze formative arricchenti, che aiutano a colmare i divari territoriali, a potenziare le competenze, a sviluppare una sana socialità, venendo incontro anche alle esigenze lavorative delle famiglie”.

Il Ministro evidenzia inoltre l’importanza della partecipazione attiva degli istituti e delle comunità locali per realizzare una vasta gamma di attività, tra cui laboratori creativi, esperienze sportive, culturali e ludiche, corsi di recupero e di potenziamento, tutte mirate a sostenere la crescita dei giovani.

I numeri del Piano Estate

  • 4.526 istituzioni scolastiche;
  • 37.069 moduli didattici e formativi richiesti dalle scuole;
  • 1.112.070 ore di formazione e di didattica aggiuntiva richiesti per il Piano Estate;
  • circa 800.000 studenti coinvolti nei percorsi formativi;
  • 2.576 moduli didattici specifici di PCTO all’estero;
  • 40.320 studenti coinvolti in percorsi di PCTO;
  • circa 110.000 studenti attualmente in formazione nei seguenti percorsi PNRR:
    • contrasto alla dispersione scolastica e superamento dei divari territoriali per le Scuole secondarie di primo e di secondo grado;
    • STEM e orientamento per le Scuole primarie e secondarie;
    • competenze linguistiche per le Scuole primarie e secondarie.
    Le attività realizzate
    • Consapevolezza ed espressione culturale: 21,9%;
    • Sport: 18,7%;
    • ⁠Competenze personali, relazionali e sociali: 14,9%;
    • Competenze STEM: 11,2%;
    • Contrasto alla dispersione scolastica, Italiano, Lingua straniera, Coding e competenze digitali, PCTO all’estero, Cittadinanza; Competenze imprenditoriali.
     Il 41% dei progetti ha interessato le scuole del Sud.

  • Avviso 27 maggio 2024, AOOGABMI 75785
    Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027” – Fondo sociale europeo plus (FSE+). Avviso “Piano Estate” – Prot. AOOGABMI-59369 del 19 aprile 2024 – Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Precisazione sulla partecipazione dei CPIA
  • Lettera Ministro 24 maggio 2024, AOOGABMI 73882
  • Nota 24 maggio 2024, AOOGABMI 72902
    Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027” – Fondo sociale europeo plus (FSE+). Avviso “Piano Estate” – Prot. AOOGABMI-59369 del 19 aprile 2024 – Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Differimento termini di presentazione delle candidature
  • Avviso 19 aprile 2024, AOOGABMI 59369
    Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Fondi Strutturali Europei – Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027 – Fondo sociale europeo plus (FSE+)
  • Nota 11 aprile 2024, AOOGABMI 56244
    Scuole aperte d’estate – Piano Estate 2023/24 e 2024/25
  • Decreto Ministeriale 11 aprile 2024, AOOGABMI 72
    Piano per la definizione di percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025 (c.d. Piano Estate) a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale “PN Scuola e competenze 2021-2027” in attuazione dei Regolamenti (UE) n. 2021/1057, (UE) n. 2021/1058 e (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato il Decreto Ministeriale 11 aprile 2024, AOOGABMI 72 che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni. Il provvedimento, che interessa gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, è destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali. Le risorse, 80 milioni di euro in più rispetto al progetto del precedente biennio, consentiranno di attivare percorsi che potranno interessare, in base alle proposte delle scuole, tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti; 1,714 milioni le ore aggiuntive di attività.

La platea dei destinatari e la durata dei percorsi potranno essere ulteriormente ampliate dalle scuole grazie ad accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato e del terzo settore, associazioni sportive e le stesse famiglie, sull’esempio delle migliori pratiche già sviluppate in base all’autonomia scolastica. A prevederlo la circolare alle scuole firmata sempre oggi dal Ministro.

“Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano estate ampliato e rinnovato. Il nostro obiettivo”, dichiara Valditara, “è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore. Una scuola”, dichiara il ministro Valditara, “che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno, realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.

I principali contenuti 

I 400 milioni, che fanno capo al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, permetteranno di sostenere progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità. I docenti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.

La nota ministeriale, inviata contestualmente al decreto, precisa inoltre che, nell’ambito dell’autonomia organizzativa di cui dispongono, le istituzioni scolastiche potranno ulteriormente arricchire l’offerta del Piano Estate, singolarmente o in rete tra loro, grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le Università, le associazioni sportive, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle loro associazioni.

I progetti strutturati sulla base di accordi e convenzioni, nel rispetto delle competenze di ciascun attore, in particolare per quanto concerne le prerogative degli enti locali proprietari degli edifici scolastici, potranno prevedere che siano le stesse scuole a gestire le attività oppure che siano gli enti locali o altri soggetti del territorio a organizzarle e gestirle all’interno degli edifici scolastici, in alcuni casi anche con un contributo delle famiglie.

Le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati, utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai 750 milioni PNRR del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni PNRR per azioni di potenziamento delle competenze STEM.

Avviso 27 maggio 2024, AOOGABMI 75785

Ministero dell’Istruzione e del Merito
Unità di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027” – CCI 2021IT05FFPR001

AVVISO PUBBLICO

Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027” – Fondo sociale europeo plus (FSE+). Avviso “Piano Estate” – Prot. AOOGABMI-59369 del 19 aprile 2024 – Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Precisazione sulla partecipazione dei CPIA

Lettera Ministro 24 maggio 2024, AOOGABMI 73882


Ministero dell’Istruzione e del Merito
Unità di missione del Piano nazionale di ripresa e resilienza
Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027” – CCI 2021IT05FFPR001

Alle Istituzioni scolastiche statali e paritarie non commerciali LORO INDIRIZZI

Oggetto: Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027” – Fondo sociale europeo plus (FSE+). Avviso “Piano Estate” – Prot. AOOGABMI-59369 del 19 aprile 2024 – Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Differimento termini di presentazione delle candidature.

Avviso 19 aprile 2024, AOOGABMI 59369

Ministero dell’Istruzione e del Merito

Percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025. Fondi Strutturali Europei – Programma Nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027 – Fondo sociale europeo plus (FSE+)

Nota 11 aprile 2024, AOOGABMI 56244

Il Ministro dell’istruzione e del merito

Ai Dirigenti e ai Coordinatori didattici delle istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione
e p.c. Al Capo di Gabinetto
Al Capo del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Al Capo del Dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale
Al Direttore dell’Unità PNRR
Ai Direttori generali e ai Dirigenti titolari degli Uffici scolastici regionali

Oggetto: Scuole aperte d’estate – Piano Estate 2023/24 e 2024/25

Decreto Ministeriale 11 aprile 2024, AOOGABMI 72
Piano per la definizione di percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025 (c.d. Piano Estate) a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale “PN Scuola e competenze 2021-2027” in attuazione dei Regolamenti (UE) n. 2021/1057, (UE) n. 2021/1058 e (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021

Decreto Ministeriale 11 aprile 2024, AOOGABMI 72

Ministero dell’Istruzione e del Merito

Piano per la definizione di percorsi educativi e formativi per il potenziamento delle competenze, l’inclusione e la socialità nel periodo di sospensione estiva delle lezioni negli anni scolastici 2023-2024 e 2024-2025 (c.d. Piano Estate) a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale “PN Scuola e competenze 2021-2027” in attuazione dei Regolamenti (UE) n. 2021/1057, (UE) n. 2021/1058 e (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021

9 aprile Fondi strutturali nelle 7e Commissioni

Rispettivamente l’8 ed il 9 aprile le 7e Commissione di Senato e Camera esaminano lo Schema di accordo di partenariato per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei nel periodo di programmazione 2014-2020

OSSERVAZIONI APPROVATE DALLA COMMISSIONE SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 86

(7a Senato, 8.4.14) La Commissione, esaminato, per quanto di competenza, lo schema di Accordo in titolo, che rappresenta il documento predisposto da ciascuno Stato membro per definire la propria strategia di impiego dei fondi strutturali europei;

premesso che, sulla base della legge di stabilità 2014, per la prima volta su questo schema provvisorio le Commissioni parlamentari sono chiamate a rendere un parere al Governo;

condiviso il cambio di prospettiva generale nell’impiego dei fondi strutturali, in virtù del quale si concentrano le risorse su pochi obiettivi ma più definiti, evitando la frammentazione;

rilevato che le risorse comunitarie per il settennio ammontano a circa 32,2 miliardi di euro a cui si sommano il cofinanziamento statale, per 24 miliardi di euro, quello regionale, per un ammontare pari al 30 per cento del cofinanziamento complessivo del programma, nonché il Fondo di sviluppo e coesione, pari a 54 miliardi di euro nel settennio, per un totale nel periodo 2014-2020 di oltre 100 miliardi di euro;

tenuto conto che nelle linee di indirizzo si prospetta una strategia diversificata per gruppi di Regioni, tale per cui: nelle aree più sviluppate del Centro-Nord si punterà all’innovazione e all’internazionalizzazione attraverso la modernizzazione del made in Italy e la crescita di settori ad alta tecnologia legati alle università e alla ricerca; al Centro-Sud saranno potenziati i settori caratteristici di queste zone, come l’agricoltura e l’agroindustria, saranno utilizzati i beni culturali come motore dello sviluppo e saranno valorizzate le opportunità offerte dalle università meridionali connesse ai suddetti settori;

considerato che l’allocazione delle risorse, attinte dai diversi fondi, si basa sull’individuazione di Obiettivi tematici (OT) previsti dalla legislazione comunitaria; si tratta di 11 OT, alcuni dei quali impattano nei settori di competenza della 7a Commissione: OT1 Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, OT6 Tutelare l’ambiente e valorizzare i beni culturali, OT10 Investire nell’istruzione, nella formazione e in quella professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente;

valutato che per ciascun OT viene fatta un’analisi dei fabbisogni e poi sono descritte le linee di intervento, per cui:

1.     sulla ricerca (OT1),  gli obiettivi sono:

1.1   l’incremento dell’attività di innovazione delle imprese, attraverso il sostegno all’inserimento di capitale umano qualificato nel sistema produttivo, la diffusione di servizi ad alta intensità di conoscenza e il sostegno alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca;

1.2   il rafforzamento del sistema innovativo regionale mediante l’incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca e la valorizzazione di queste ultime;

1.3   la promozione di nuovi mercati per l’innovazione, attraverso la qualificazione della domanda pubblica, l’incentivazione di standard di qualità, le competizioni tecnologiche;

2.     sui beni culturali (parte dell’OT6), si introducono criteri di selezione stringenti analoghi a quelli del piano d’Azione per la coesione: rigore e rapidità nella messa in opera, chiarezza degli obiettivi, cooperazione attiva tra i diversi attori coinvolti nel processo, tutela della legalità e della trasparenza. Si intende perciò migliorare le condizioni, l’offerta e la fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione attraverso la valorizzazione sistemica e integrata di risorse e competenze territoriali;

3.     circa l’istruzione (OT10) sono state individuate numerose finalità da raggiungere, rapportate anche alle priorità di investimento del Fondo sociale europeo (FSE) quali:

3.1   la riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica, anche attraverso la promozione della qualità dei sistemi di istruzione prescolare, primaria e secondaria e dell’istruzione e formazione professionale;

3.2   il miglioramento delle competenze chiave anche mediante la fornitura di strumenti di apprendimento adeguati e lo sviluppo delle capacità di docenti e formatori;

3.3   l’innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta, con particolare riferimento alle fasce meno elevate, anche attraverso l’aumento della partecipazione ai percorsi finalizzati al conseguimento dei titoli di istruzione primaria e secondaria;

3.4   l’accrescimento delle competenze della forza lavoro, l’agevolazione della mobilità, il sostegno ai percorsi formativi connessi alla domanda delle imprese;

3.5   l’innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e di successo formativo nell’istruzione universitaria, attraverso fra l’altro l’ampliamento dell’accesso all’istruzione superiore e la riduzione dei tassi di abbandono precoce degli studi;

3.6   la qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale, intensificando i rapporti scuola-formazione-impresa e lo sviluppo dei poli tecnico-professionali;

3.7   il miglioramento della sicurezza, dell’efficientamento energetico, dell’attrattività e della fruibilità degli ambienti scolastici;

3.8   la diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e l’adozione di approcci didattici innovativi, utilizzando nuove tecnologie e promuovendo risorse di apprendimento on line;

3.9   il miglioramento delle capacità di autodiagnosi, autovalutazione e valutazione delle scuole;

considerato che anche l’OT2, Agenda digitale, contiene elementi di interesse per la Commissione con specifico riguardo all’e-learning e all’e-culture,

esaminate le osservazioni di carattere generale avanzate dalla Commissione europea che attengono, ad esempio, alla scarsa attinenza del testo al Regolamento (UE) n. 1303/2013, all’assenza interventi specifici, allo squilibrio tra analisi e priorità scelte, alla inopportunità di riproporre gestioni interregionali;

considerate altresì in dettaglio le osservazioni della Commissione europea riferite agli OT di competenza della 7a Commissione;

esprime osservazioni favorevoli con il seguente rilievo:

nel condividere le linee di indirizzo strategico del Governo, al fine di assicurare l’ottimale gestione dei fondi strutturali, si invita la Commissione di merito a sollecitare l’Esecutivo affinché vengano recepite nella misura massima possibile le indicazioni della Commissione europea, con particolare riguardo:

1)     in merito all’OT1, alla profonda insufficienza della spesa italiana per ricerca e sviluppo, allo scarso coinvolgimento dei privati, alla latitanza del Paese nelle infrastrutture collegate alla ricerca, all’assenza di strategie di specializzazione a livello sia nazionale sia regionale;

2)     in merito all’OT2, all’assenza dei risultati attesi nell’e-learning e nell’e-culture;

3)     in merito all’OT6, allo scarso utilizzo dell’esperienza accumulata con la precedente programmazione e all’assenza di un approccio strategico;

4)     in merito all’OT10, all’insufficienza dei fondi destinati alla lotta contro la dispersione scolastica precoce, alla modulazione dei fondi rispetto alle priorità indicate, al ruolo degli istituti tecnici superiori.

La Commissione si riserva comunque di approfondire in altra sede le tematiche oggetto dell’Accordo di partenariato, una volta che esso sarà varato nella versione definititiva.