NUOVO REGOLAMENTO DI CONTABILITA’

La UIL Scuola chiede indicazioni chiare e supporto alle scuole per garantirne l’autonomia

In data 27 dicembre 2018 si è tenuto presso la Direzione generale delle risorse del MIUR in incontro informativo sul nuovo regolamento di contabilità e sulle misure e azioni di accompagnamento delle nuove regole contabili che – a partire dal 1 gennaio – riguarderanno tutte le scuole autonome.

I rappresentanti del ministero hanno evidenziato alcune delle iniziative che verranno mosse a supporto delle scuole, per la gestione amministrativa contabile tra cui:

  • Estensione del servizio di help desk a tutto il territorio nazionale
  • Servizio di cassa semplificato che vede la rete di scuole come canale preferenziale con una riduzione stimata dei costi fino al 50%.
  • Un manuale prodotto dal MIUR e curvato sulle esigenze delle scuole definito ‘Quaderno degli acquisti’, disponibile da gennaio per guidare in maniera operativa le procedure di acquisizione
  • Il nuovo piano dei conti piano integrato
  • La nuova modulistica che a partire dal giorno 7 gennaio sarà disponibile sull’applicazione SIDI
  • Il rilascio entro l’anno 2019 di una nuova versione del SIDI rivisitata radicalmente e rispondente alle esigenze operative delle scuole con un particolare riguardo alla maggiore integrazione dei dati per ridurre o automatizzare le rilevazioni periodiche
  • La nuova edizione del piano di formazione IO CONTO che, a partire da gennaio, interesserà progressivamente i DS, i DSGA ed il personale amministrativo che segue la contabilità;
  • Una prima circolare applicativa a supporto delle scuole

Riguardo questo ultimo argomento è stato illustrato il testo di una circolare che sarà emanata a gennaio e che, accogliendo alcune sollecitazioni di parte sindacale, si propone di indirizzare in modo ordinato il passaggio dalle precedenti procedure alle nuove, fornendo le istruzioni operative alle scuole e una chiave di lettura e di indirizzo anche ai soggetti esterni interessati.

La UIL Scuola ha fatto rilevare che l’autonomia scolastica si manifesta attraverso la libertà di insegnamento ed i poteri di  gestione didattica ed amministrativo contabile degli organi collegiali. Il regolamento di contabilità dunque non è semplicemente uno strumento di gestione ma anche un importante tassello di quell’ordinamento ‘speciale’ che la Costituzione riserva alla scuola.

Per questo motivo, nel definirne le procedure, vanno sottolineati gli aspetti che rappresentano la peculiarità della scuola Comunità Educante ed evitate le derive burocratiche che ingessano le pubbliche amministrazioni.

Secondo la Uil Scuola, al contrario, il nuovo regolamento sposta in capo al DS responsabilità improprie come ad esempio nei casi di manutenzione straordinaria, anche rispetto alla legge che prevede solo la manutenzione ordinaria e comunque, su base volontaria. Tutto ciò rischia di mettere in crisi l’intera gestione dell’Istituzione scolastica: le scuole devono sì individuare gli interventi da effettuare per garantire lo svolgimento delle attività didattiche, in sicurezza, ma avranno difficoltà ad ordinare lavori, anticipandoli con i soldi del funzionamento peraltro sempre insufficienti per garantire le normali attività didattiche. Per questo la circolare di accompagnamento dovrà garantire l’operatività dei dirigenti scolastici nel rapporto scuole-enti locali fisiologicamente complicato. La maggior parte delle Istituzioni scolastiche, infatti, non possiede al suo interno, né le risorse finanziarie, né le competenze tecniche che possano svolgere procedure finalizzate alla manutenzione degli edifici

Da ultimo la Uil Scuola ha, ancora una volta, chiesto di definire puntualmente il ruolo dei revisori dei conti  nel rispetto all’autonomia scolastica, della libertà di insegnamento dalla quale discende l’elaborazione del PTOF e alle scelte negoziali in materia di contrattazione di scuola. Tale ruolo deve essere circoscritto alle verifiche di compatibilità finanziaria.

Iscrizioni 2019/20: registrazione sul portale oggi dalle ore 9.00

da Orizzontescuola

di redazione

Da oggi 27 dicembre i genitori potranno cominciare l’iter per l’iscrizione on line dei figli alla prima classe della scuola primaria e secondaria di I e II grado.

Iscrizioni scuola dal 7 al 31 gennaio 2019. La circolare

Registrazione da oggi

Il primo step comincia con la registrazione sul sito dedicato, seguendo le indicazioni ivi fornite, a partire dalle ore 9.00.

I genitori, che sono in possesso dell’identità digitale SPID, accedono al portale per le iscrizioni con le credenziali della predetta identità in loro possesso.

Il sistema “Iscrizioni on line” avvisa in tempo reale, tramite un messaggio di posta elettronica, dell’avvenuta registrazione.

Scelta scuola

Prima di procedere all’iscrizione, al fine di una scelta consapevole, i genitori individuano la scuola in cui scrivere i propri figli, tramite il portale “Scuola in Chiaro”, ove è possibile prendere visione dei documenti caratterizzanti l’istituzione scolastica, quale ad esempio il RAV (rapporto di autovalutazione).

Il RAV fornisce una rappresentazione della qualità del servizio scolastico, tramite un’autoanalisi di alcuni indicatori fondamentali e dati comparativi, con l’individuazione delle priorità e dei traguardi di miglioramento che la scuola intende raggiungere negli anni successivi.

Iscrizioni

Individuata la scuola, i genitori possono procedere all’iscrizione, per cui:

compilano la domanda in tutte le sue parti, mediante il modulo on line, a partire dalle ore 8:00 del 7 gennaio 2019;
inviano la domanda d’iscrizione alla scuola di destinazione entro le ore 20:00 del 31 gennaio 2019.

I genitori possono seguire l’iter dell’istanza inoltrata attraverso un’apposita funzione funzione web.

Nella circolare il Miur evidenzia che la compilazione del modulo di domanda d’iscrizione avviene ai sensi DPR n. 445/2000, per cui i dati riportati assumono il valore di dichiarazioni sostitutive di certificazione.

La circolare per le iscrizioni 2018/19


Pensioni quota 100, impiegati pubblici usciranno ad ottobre. Scuola in bilico

da Orizzontescuola

di redazione

Il Ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, ha rilasciato una intervista confermando quanto già anticipato dalla nostra redazione circa la tempistica prevista per l’uscita dal lavoro per quanto hanno i requisiti quota 100.

Impiegati pubblici ad ottobre

Secondo quanto anticipato da Luigi Di Maio e confermato dalla Bongiorno, la tempistica per andare in pensione per quanti avranno i requisiti quota 100 sarà la seguente:

dal mese di aprile 2019 per i dipendenti privati;
dal mese di ottobre 2019 per i dipendenti pubblici.

“Sono stata io – ha detto al Messaggero – a chiedere che i tempi di uscita per il pubblico siano più larghi dei tre mesi dei privati, perché non possiamo permetterci di lasciare scoperte le strutture pubbliche. Serve tempo per una corretta programmazione e io credo che sei mesi aggiuntivi siano il tempo giusto. Quindi chi ha maturato il diritto già entro il 2018 dovrebbe uscire a ottobre. Questo è il nostro orientamento”.

Tempistica per la scuola

Durante l’incontro tra sindacati e primo Ministro, avvenuto prima delle feste di Natale, i sindacati hanno chiesto una norma specifica per la scuola, esclusa dalla finestra di ottobre, in quanto l’unica uscita consentita è il 1° settembre. Il rischio, infatti, è che gli impiegati della scuola vengano tenuti fuori a causa della particolarità del ciclo lavorativo.


Stipendi e rinnovo contratto 2019, per gli statali 40 euro lordi posson bastare: non ci sono altri soldi

da La Tecnica della Scuola

Di Alessandro Giuliani

Sui rinnovi di contratto non c’è alcun rammarico: i soldi sono di più di quelli stanziati dal precedente Governo all’inizio della scorsa legislatura. Però, è chiaro, che per il 2019 non dobbiamo aspettarci ulteriori aumenti rispetto ai 40 euro medi lordi già stanziati. A dirlo, in un’intervista al Messaggero è stata la ministra della PA Giulia Bongiorno, anticipando anche gli esiti dell’approvazione del decreto sull’anticipo pensionistico quota 100.

Più soldi del Governo a maggioranza Pd

«Lo stanziamento inserito in questa legge di bilancio – ha detto la ministra – lo considero un successo. Basta fare il confronto con quanto era stato inizialmente previsto nella scorsa legislatura per la precedente tornata contrattuale”.

“Ora – ha sottolineato – le cifre sono molto più rilevanti. Un ministro deve contemperare le esigenze finanziarie e quelle dei dipendenti pubblici, ma su questo punto posso dire davvero di essere stata dalla parte dei dipendenti».

Altri eventuali aumenti solo con la manovra 2020

Detto questo, la Bongiorno ha messo le cose in chiaro con i sindacati, che non sembrano accontentarsi delle risorse collocate nella legge di bilancio 2019, pari a poco più di un miliardo per il prossimo anno, con cifre a crescere per i successivi due, comunque abbondantemente inferiori ai due miliardi.
«È chiaro – ha detto la ministra della Funzione Pubblica – che ulteriori risorse potranno eventualmente arrivare solo con la prossima legge di bilancio”.

Per avere eventuali ulteriori incrementi stipendiali, se ne riparlerà, quindi, tra 12 mesi, con la manovra economica del 2020.

“Io dico che possiamo iniziare a incontrare i sindacati – con i quali finora credo di avere un rapporto buono – a condizione però che venga riconosciuto l’investimento fatto nella pubblica amministrazione».

Arriva il turn over al 100%

Poi, l’intervista si è spostata sul fronte delle immissioni in ruolo, che riprenderanno non prima del prossimo mese di novembre ma con percentuali decisamente maggiori rispetto al passato.

«Anche qui, chi conosce il mondo della pubblica amministrazione sa che siamo di fronte a un fatto storico. Il turn over al 100 per cento vuol dire che tutti quelli che vanno in pensione verranno sostituiti, mentre nello scorso triennio erano uno su quattro. Non è un fatto scontato ed in realtà il risultato è doppio, perché accanto al rimpiazzo totale delle uscite c’è in aggiunta un programma straordinario di assunzioni che vale 800 milioni di euro nei prossimi tre anni».

Assunzioni rimandate quasi di un anno

Le pressioni di Bruxelles hanno fatto slittare le assunzioni? La ministra non si preoccupa.
«Spieghiamo come stanno le cose. Intanto tutti quelli la cui assunzione è stata autorizzata entreranno senza ritardi. Poi il termine del 15 novembre riguarda solo lo Stato centrale ed è coerente con i tempi che servono concretamente per le procedure, i concorsi e così via. Dunque all’atto pratico non ci saranno slittamenti”.

“Ci terrei anche a ricordare un’altra scelta che ho voluto fare, magari non troppo popolare: siccome vogliamo che nella Pa entrino i migliori, le graduatorie degli idonei ai concorsi sono state prorogate all’indietro solo fino al 2014. Per quelli risultati idonei tra il 2010 e il 2014 verrà richiesto un corso di formazione ed un esame. Tutti quelli prima invece non saranno prorogati».

La scuola non c’entra

Ricordiamo che la scuola, comunque, non rientra in questa casistica: le immissioni in ruolo si attueranno, come sempre, nel corso della prossima estate.

Con la copertura del turn over e anche di alcune decine di migliaia di posti vacanti, cui si aggiungono gli oltre 32 mila posti assegnati per le assunzioni a tempo indeterminato lo scorso anno scolastico ma non realizzati per mancanza di candidati sia nelle graduatorie di merito sia nelle GaE, dove permangono ormai meno di 30 mila insegnanti precari.

Arriva il “pulsante antibullo”, lo studente chiede aiuto in forma anonima

da La Tecnica della Scuola

Di Dino Galuppi

Un pulsante per combattere ogni forma di violenza e di bullismo nelle scuole: la sperimentazione arriva in una scuola media di Spoltore, in provincia di Pescara, dove è stato introdotto il primo “bottone scolastico antibullo” per poter chiedere aiuto in forma completamente anonima in caso di episodi di bullismo e di violenza. Verrà attivato il 7 Febbraio in occasione della giornata mondiale contro il bullismo.

Il progetto sperimentale

Il progetto pilota, dal valore di 5 mila euro, è nato grazie alla collaborazione della Croce Rossa e la scuola media “Dante Alighieri” della cittadina abruzzese.

È bene sapere che la fascia di età tra gli 11 e i 14 anni è quella più esposta a questa forma di violenza che viene espressa in maniera non solo fisica, ma anche verbale e sempre più spesso con l’utilizzo indiscriminato dei social.

Il bullismo è una piaga sociale che oggi, per fortuna, si tenta di combattere in vari modi , con diverse iniziative più che in passato.

Iniziative che passano per l’educazione e la cultura sul “non bullismo” già dai primi anni delle scuole elementari e su progetti come questo della scuola di Pescara che forniscono elementi concreti e di aiuto a chi ne avrà bisogno.

Il pulsante da premere in caso di bisogno

Il pulsante, alloggiato dentro una colonnina azzurra, avrà lo scopo di segnalare, infatti,  le umiliazioni e gli atti di bullismo subiti.

Premendolo, sarà possibile chiedere aiuto in totale anonimato aiuto. La colonnina è collegata al 114, il numero d’emergenza per l’infanzia per il supporto psicologico e in seconda battuta con la polizia e la Croce Rossa qualora si tratti di violenze fisiche.

Gli studenti verranno ovviamente istruiti per utilizzare la colonnina in modo responsabile e corretto. La formazione verrà somministrata un mese prima anche a docenti e genitori per rendere tutti partecipi e consapevoli dell’efficacia dello strumento.

Il pulsante, una novità assoluta nel campo del contrasto e della prevenzione del bullismo iscritto nella campagna “bullo non è bello” si spera diventi uno strumento semplice ma importante: gli addetti ai lavori riferiscono, non a caso, che chi chiama il telefono azzurro molte volte si limita a piangere o respirare forte, per poi riattaccare.

I volontari della Croce Rossa

Saranno formati dei volontari molto giovani della Croce rossa di Spoltore, delegati proprio all’attività di raccogliere le richieste d’aiuto dei giovanissimi della scuola ‘Dante Alighieri’. In questo modo avverrà una comunicazione alla pari con altri ragazzi fondamentale in questi casi, perché quando un ragazzino lascia un segnale di Sos, ma gli risponde un adulto, può capitare di sentirsi in  difficoltà nel confidarsi, nell’aprirsi, e capita che si ritragga e non parli più per niente. Avere, invece un interlocutore coetaneo, aiuta sicuramente.

La Croce Rossa Italiana locale ha postato sulla propria pagina di Facebook: «La colonnina è un piccolo dono che abbiamo pensato di fare alla comunità e alla gioventù di Spoltore per celebrare significativamente il quinto anniversario della nostra fondazione. Una comunità che impara a essere resiliente diventa più forte e inclusiva».

L’interesse per l’iniziativa

C’è fermento intorno all’iniziativa tanto che altre scuole stanno pensando di replicare il progetto pilota: alcune aziende hanno contattato la Croce rossa per realizzare un’App per la sicurezza ispirata al progetto.

Tutti insieme, quindi, per combattere il bullismo: diffondendo la cultura del rispetto già dai primi anni di scuola.

Firmato atto di indirizzo: dall’inclusione alla dispersione scolastica, ecco le 11 priorità della scuola

da Tuttoscuola

Edilizia scolastica. Inclusione scolastica e contrasto alla dispersione scolastica. Ampliamento dei percorsi formativi ITS e ridefinizione dell’alternanza scuola-lavoro. Revisione e miglioramento del sistema di reclutamento e formazione del personale della scuola di ogni ordine e grado. Attività sportive scolastiche. Politiche per garantire e accrescere il diritto allo studio. Valorizzazione della formazione superiore e della ricerca, con particolare riferimento al capitale umano. Internazionalizzazione della formazione superiore e della ricerca. Valorizzazione del sistema di valutazione nazionale: studenti, scuole, docenti, dirigenti scolastici. Prevenzione della corruzione e trasparenza. Attuazione delle politiche di coesione e dei programmi comunitari nel settore istruzione. Questi gli ambiti di intervento per i quali sono state definite precise linee di azione. Sono undici le priorità politiche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per l’anno 2019, contenute nell’Atto di indirizzo firmato dal Ministro Marco Bussetti e pubblicato lo scorso 22 dicembre sul sito del MIUR.

“Si tratta di temi su cui stiamo lavorando sin dal mio insediamento con pragmatismo e responsabilità e rispetto ai quali vogliamo imprimere un’ulteriore accelerazione – dichiara Bussetti -. Sono questioni centrali nei settori di competenza di questo Ministero. È nostra intenzione impegnarci per trovare soluzioni attese da anni o per migliorare il sistema, soprattutto dove presenta criticità e punti di debolezza. Su scuola, università, Alta formazione artistica musicale e coreutica, ricerca, stiamo predisponendo un piano strategico di interventi che porterà risultati positivi in termini di qualità ed efficacia. E che metterà finalmente ordine in questi mondi, anche rispetto alla legislazione di riferimento, attraverso una revisione o la definizione dei relativi dei Testi Unici”.

1. Edilizia scolastica

Mettere in sicurezza gli istituti scolastici con un piano pluriennale di investimenti. Potenziare e supportare la capacità di progettazione degli enti locali. Adottare ulteriori misure per la semplificazione delle procedure e per la verifica della sicurezza degli edifici scolastici. Programmare e attuare un piano triennale di interventi di messa in sicurezza degli istituti, delle palestre e delle strutture scolastiche sportive. Saranno questi gli obiettivi per il 2019 del MIUR nell’ambito dell’edilizia scolastica. Oltre a una prosecuzione dell’azione di semplificazione burocratica e di trasparenza avviata già nei mesi scorsi.

2. Inclusione scolastica e contrasto alla dispersione scolastica

Il MIUR punterà a rendere più ampia la partecipazione della famiglia e delle associazioni di riferimento nella costruzione dei percorsi di inclusione degli alunni con disabilità. Inoltre, si lavorerà per assicurare una maggiore continuità didattica, anche quando il docente di sostegno non è di ruolo, e in collaborazione con il Ministero della Salute verranno definite le linee guida per la certificazione delle disabilità, con l’obiettivo di rispondere meglio alle esigenze degli studenti. Incremento e arricchimento dell’offerta formativa, più tempo scuola saranno le chiavi per il contrasto della dispersione scolastica. Per garantire il successo formativo di ciascuno studente si presterà maggiore attenzione alle esigenze della fascia 0-3, con l’obiettivo di favorire il precoce ingresso nel sistema di istruzione.

3. Ampliamento dei percorsi formativi ITS e ridefinizione dell’Alternanza Scuola Lavoro

Ci saranno misure anche per potenziare l’apprendimento orientato al lavoro, fondamentale per sviluppare competenze utili nel futuro post-scolastico. Verrà promossa maggiormente la conoscenza dei percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori. Sarà favorito l’aumento del numero di iscritti ai percorsi esistenti e rafforzata la sinergia con le Regioni nella programmazione dell’offerta formativa. Verranno introdotte metodologie che indirizzino la formazione degli studenti verso la creazione di competenze che abilitano alle tecnologie di Industria 4.0. Andrà avanti la ridefinizione dei percorsi di Alternanza Scuola-Lavoro, per garantire esperienze di qualità a tutti gli studenti.

4. Revisione e miglioramento del sistema di reclutamento e formazione del personale della scuola di ogni ordine e grado

Docenti più giovani e sempre aggiornati. Così come un personale scolastico formato in maniera permanente per far fronte ai cambiamenti in atto. A questo mira l’azione del Ministero per il 2019. Si lavorerà a un nuovo sistema di reclutamento, che superi i meccanismi che in questi anni hanno portato a un precariato diffuso e anche il modello del corso-concorso. I vincitori saranno assunti alla fine delle prove e parteciperanno a un corso di formazione in servizio. Inoltre, si punterà ad ampliare l’offerta formativa per gli studenti, assicurando il reclutamento di docenti con titoli idonei all’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria anche utilizzando, nell’ambito delle risorse di organico disponibili, docenti abilitati all’insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate. Prevista anche la redazione di un Testo Unico che sistematizzi in maniera organica le molte norme che riguardano la scuola e consenta un’opera di semplificazione legislativa complessiva. Si procederà al reclutamento dei Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA) e alla valorizzazione del ruolo del personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), anche attraverso lo studio di misure per la stabilizzazione dei collaboratori scolastici.

5. Attività sportive e scolastiche

Più sport a scuola, a partire dalla primaria. Per ottenere questo risultato, indispensabile per educare i giovani a corretti stili di vita, si lavorerà alla revisione della disciplina relativa all’organizzazione delle attività sportive scolastiche. Proseguirà, inoltre, l’impegno per i cosiddetti studenti-atleti, per far sì che possano contemperare l’esigenza di svolgere attività sportiva con il completamento del percorso scolastico secondario.

6. Politiche per garantire e accrescere il diritto allo studio

Obiettivo: consentire a un numero sempre maggiore di studenti di accedere alla formazione universitaria e all’Alta formazione artistica musicale e coreutica, ampliando la platea di studenti beneficiari della cosiddetta “No – Tax area”. Inoltre, verranno definite modalità di semplificazione delle procedure amministrative per l’erogazione delle borse di studio. Come anche un piano di revisione del sistema di accesso ai corsi a numero programmato, attraverso l’adozione di un modello che assicuri procedure idonee a orientare gli studenti verso le loro effettive attitudini.

7. Valorizzazione della formazione superiore e della ricerca con particolare riferimento al capitale umano

Realizzare un maggiore coinvolgimento del sistema universitario e del mondo della ricerca nello sviluppo culturale, scientifico, tecnologico e industriale nazionale. È questa la priorità del MIUR per questi settori. Per questo si punterà a favorire l’autonomia delle università virtuose, aumentando le possibilità di reclutamento per quelle in regola con i parametri di efficienza finanziaria. A migliorare il sistema di reclutamento in termini meritocratici, di trasparenza e corrispondente alle reali esigenze scientifico-didattiche degli atenei. A garantire l’effettivo accesso alla docenza. A incrementare le risorse destinate alle università e agli enti di ricerca. A sostenere la crescita professionale dei ricercatori, non solo in termini di assunzioni ma anche di progressioni di carriera. A proseguire le azioni di incentivazione dei dottorati industriali ed innovativi già in essere, anche utilizzando fondi di coesione dell’Unione Europea. Inoltre, obiettivo del Ministero sarà la creazione delle condizioni affinché i giovani talenti possano rientrare in Italia e continuare a sviluppare l’attività scientifica nel nostro Paese. Le risorse potranno derivare dalla collaborazione diffusa tra enti e mondo delle imprese, anche incentivando l’utilizzo dello strumento del partenariato pubblico-privato e dei finanziamenti europei. Infine, verrà portato a termine il processo di riforma del sistema di reclutamento nel settore dell’alta formazione artistica e musicale (AFAM). Verrà avviato un processo di riflessione complessiva dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), con particolare riguardo alla valutazione dei risultati del sistema universitario e della ricerca.

8. Internazionalizzazione della formazione superiore e della ricerca

Migliorare l’attrattività scientifico accademica del Paese e la strutturazione di rapporti bilaterali.  Sarà questo uno degli impegni per il 2019 per quanto riguarda l’internazionalizzazione dell’Università e della Ricerca. A questo scopo verranno predisposte azioni per ottenere il maggior numero di finanziamenti dal prossimo programma quadro in materia di ricerca e innovazione denominato Horizon Europe 2021 – 2027. Si punterà, inoltre, a migliorare la performance italiana nell’ambito del programma ERASMUS e la partecipazione dei ricercatori e dei docenti italiani alla progettualità internazionale.

9. Valorizzazione del sistema di valutazione nazionale: studenti, scuole, docenti, dirigenti scolastici

Analizzare nel dettaglio gli esiti della valutazione del sistema educativo di istruzione, con attenzione particolare alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti, alla valutazione delle istituzioni scolastiche e alla valutazione della dirigenza scolastica. Per definire, poi, nuove priorità strategiche da perseguire nel triennio 2019/2022 e proporre eventuali regolazioni del Sistema Nazionale di Valutazione. Questi gli obiettivi fissati per il 2019 nell’ambito della valutazione scolastica.

10. Prevenzione della corruzione e trasparenza

Verranno predisposte azioni per garantire una maggiore conformità alla normativa in materia di anticorruzione e trasparenza, in linea con il Piano Nazionale Anticorruzione.

11. Attuazione delle politiche di coesione e dei programmi comunitari nel settore istruzione

Tra gli obiettivi per il nuovo anno, una maggiore attuazione delle politiche di Coesione, una migliore programmazione dei fondi strutturali Europei e del fondo di sviluppo e coesione nel settore istruzione per il 2014-2020, un rafforzamento dei rapporti con le Agenzie Nazionali designate alle funzioni di supporto gestionale dei Programmi Comunitari in materia scolastica mediante la realizzazione delle azioni previste dal PON “Per la Scuola” 2014-2020 per la riqualificazione dell’edilizia scolastica e il potenziamento delle dotazioni tecnologiche delle scuole. Attenzione particolare, poi, alla formazione del personale docente e del personale tecnico e amministrativo.

Avviso 27 dicembre 2018

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie
Ufficio II – Reclutamento e formazione del personale del Ministero

Concorso pubblico, per esami, a 253 posti, per l’accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo-giuridico-contabile, area III, posizione economica F1, del ruolo del personale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per gli uffici dell’Amministrazione centrale e periferica – (GU n. 25 del 27-3-2018)

Avviso 27 dicembre 2018

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per le risorse umane e finanziarie
Ufficio II – Reclutamento e formazione del personale del Ministero

Concorso pubblico, per esami, a 253 posti, per l’accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo-giuridico-contabile, area III, posizione economica F1, del ruolo del personale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per gli uffici dell’Amministrazione centrale e periferica – (GU n. 25 del 27-3-2018)

Nei giorni 19 e 20 dicembre 2018 si sono svolte le prove scritte di cui all’art. 10 del bando di concorso pubblico per esami, a 253 posti, per l’accesso al profilo professionale di funzionario amministrativo-giuridico-contabile, area III, posizione economica F1, del ruolo del personale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per gli uffici dell’Amministrazione centrale e periferica – (GU n. 25 del 27-3-2018).

La prima prova scritta, espletata ai sensi dell’art. 10, comma 2, del D.D.G. n. 282/2018, ha avuto luogo il giorno 19 dicembre 2018 e sono risultati presenti n. 2052 candidati.

La seconda prova scritta, si è svolta il giorno 20 dicembre 2018 in conformità alle disposizioni di cui all’art. 10, comma 3, del citato D.D.G. n. 282/2018 ed ha visto la partecipazione di n. 2033 candidati.

Si ricorda che saranno ammessi a partecipare al colloquio interdisciplinare i candidati che avranno riportato non meno di ventuno trentesimi in ciascuna delle prove scritte e che l’assenza anche da una sola di dette prove ha comportato l’esclusione dal concorso, qualunque ne fosse stata la causa (cfr. art. 10, commi 6 e 7, del bando di concorso).

Giova, altresì, rammentare che i candidati che conseguiranno l’ammissione alla prova orale riceveranno, almeno venti giorni prima del giorno in cui dovranno sostenere la prova stessa, la relativa comunicazione, con valore di notifica, a mezzo raccomandata AR, oppure via PEC, laddove fornita.

Per l’ordine da seguire nell’espletamento della prova orale medesima, secondo l’estrazione effettuata pubblicamente dalla Commissione il secondo giorno delle prove scritte, si comincerà con i candidati recanti il cognome iniziante per lettera “U”.

Infine, in ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 10, comma 8, del bando di concorso, si potrà conoscere la votazione riportata in ciascuna delle prove scritte accedendo al portale bando253funzionari-miur.cineca.it, all’interno dell’area riservata predisposta per ciascun candidato

IL DIRETTORE GENERALE
Jacopo Greco