Prof precari, i nuovi sono favoriti

da ItaliaOggi

Prof precari, i nuovi sono favoriti

Il ministro ignora il no sindacale e firma il decreto sulle graduatorie. Ma non è finita

Carlo Forte

Docenti precari ai blocchi di partenza in vista della presentazione delle domande per le graduatorie di istituto. Il ministero dell’istruzione ha bypassato i no dei sindacati alla supervalutazione delle abilitazioni conseguite con i titoli di ultima generazione. E il 15 maggio scorso ha disposto la pubblicazione del relativo decreto (si vedano le anticipazioni di ItaliaOggi di martedì scorso).

Ma non ha ancora reso noto la data entro la quale gli interessati dovranno presentare le domande. E soprattutto, non ha ancora emanato il decreto che detta le regole per la compilazione delle graduatorie. Italia Oggi lo ha letto ed è in grado di anticiparne il contenuto.

Tabelle di valutazione dei titoli. La novità introdotta dal ministero nella tabella di valutazione dei titoli è quella dell’attribuzione di un bonus di 30 punti a tutti gli aspiranti, che abbiano conseguito l’abilitazione superando una selezione in ingresso. E a ciò va aggiunto il punteggio per la durata del corso, che è pari al punteggio di servizio (12 punti per ogni anno). Per esempio, ai titolari di abilitazioni rilasciate dalle scuole di specializzazione all’insegnamento secondario (Ssis) il decreto attribuisce 54 punti: 24 punti per la durata biennale dei corsi (12 per ogni anno) e 30 punti «per la selettività dello stesso percorso, tenendo conto del superamento di prove di accesso selettive e dell’ammissione a corsi a numero programmato». Idem per i possessori dell’abilitazione rilasciata a seguito della frequenza ad un tirocinio formativo attivo (Tfa). In questo caso, però, i punti sono 42, perché i Tfa durano solo un anno: 12 punti per l’anno di frequenza e 30 per il superamento della selezione in ingresso. Fin qui tutto ok.

I conti non tornano, invece, se si considera che, per la laurea in scienze della formazione primaria del vecchio ordinamento vengano attribuiti 60 punti, sebbene lo stesso decreto disponga che per la durata quadriennale del percorso formativo spettino 48 punti ai quali bisognerebbe aggiungerne altri 30. Dunque 78 punti contri i 60 previsti dal dispositivo. Idem per la laurea in scienze della formazione del nuovo ordinamento che, essendo quinquennale, avrebbe dovuto dare titolo a 90 punti contro gli appena 72 previsti dal decreto. Per tutte le altre abilitazioni il decreto prevede, invece, l’attribuzione di soli 6 punti. Comprese quelle conseguite a seguito della frequenza ai corsi abilitanti speciali (Pas). Ed è proprio questa decisione ad avere determinato la protesta corale di Flc-Cgil, Cisl scuola , Uil scuola, Snals Confsal e Gilda, che hanno diffuso un comunicato all’unisono, minacciando azioni legali.

Utili le competenze informatiche. Tra le altre novità del decreto vanno segnalate anche quelle che riguardano il riconoscimento delle certificazioni riguardanti il possesso di conoscenze e competenze digitali ed informatiche. Tra cui anche quelle che riguardano l’utilizzo delle lavagne interattive multimediali (lim). L’amministrazione, inoltre, ha finalmente chiarito che anche i master in biblioteconomia hanno valore ai fini dell’attribuzione del punteggio, al pari dei master che riguardano la didattica e le competenze più strettamente disciplinari.

Compilazione delle graduatorie. Quanto alla bozza di decreto sulla compilazione delle graduatorie, che fisserà anche il termine di presentazione delle domande, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, la principale novità è quella dell’unificazione delle aree del sostegno delle superiori. Ma solo per la II e la III fascia. Per la I fascia tutto rimarrà come prima. Pertanto, gli aspiranti di I fascia saranno comunque suddivisi secondo l’area di appartenenza (AD01, AD02, AD03, AD04). E i precari di II e III fascia, invece, confluiranno in un unico elenco, a prescindere dall’area di appartenenza. Così come avviene per la scuola media. Quanto ai titoli di accesso, il decreto prevede che hanno inoltre titolo all’inclusione nella II fascia delle graduatorie della scuola dell’infanzia e della scuola primaria i docenti in possesso del diploma di maturità magistrale, del diploma triennale di scuola magistrale o dei titoli sperimentali equiparati conseguiti entro l’anno scolastico 2001/02.