Concorso dirigenti scolastici: Assegnazione sedi – Affidamento incarichi dirigenziali

Foggia 2O/05/2014

Al Dr. Francesco De Santis
Direttore Generale USR Lombardia
drlo@postacert.istruzione.it
direzione-lombardia@istruzione.it
via Pola, 11
20124 – Milano
E, p.c.
– On. Stefania Giannini
Ministro Istruzione, Università e Ricerca
uffgabinetto@postacert.istruzione.it
caposegreteria.ministro@istruzione.it
segreteria.particolare.ministro@istruzione.it
– Dr. Luciano Chiappetta
Capo Dipartimento MIUR
dpit@postacert.istruzione.it
Viale Trastevere, 76/a
00153 ROMA
– Dipartimento della Funzione Pubblica
protocollo_dfp@mailbox.governo.it
Corso Vittorio Emanuele II,
116 00186 Roma
– Ispettorato per la Funzione Pubblica
ispettorato@funzionepubblica.it
Piazza Sant’Apollonia, 14
00153 – Roma
– Al Procuratore Regionale della Corte dei Conti
procura.regionale.lombardia@corteconti.it
Via Marina, 5
20121 Milano
– Al Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Milano
prot.procura.milano@giustiziacert.it

Oggetto: Concorso dirigenti scolastici: Assegnazione sedi – Affidamento incarichi dirigenziali.

Egregio Dr. De Santis
in seguito alla pubblicazione della nota del 16 aprile 2014 (All. 1), alla quale mi riporto e che è
parte integrante della presente, sono pervenute all’Associazione, numerose comunicazioni, da
parte del personale interessato, che ha segnalato situazioni obiettivamente anomale.
Devo constatare che l’USR Lombardia ancora non ha proceduto a rivedere, alla luce di quanto
documentato, l’assegnazione delle sedi ai neo dirigenti, sia per rendere giustizia, sia per evitare a
tutti il fondato rischio che la Corte dei Conti ricusi tutti i decreti di affidamento degli incarichi per i
motivi già evidenziati e per quelli che ribadirò.
Evidenzio, inoltre, il mancato riscontro alla citata nota. Anche questo segno dei tempi!
L’unica motivazione plausibile, alle resistenze dell’USR, è il timore delle reazioni di quanti
hanno tratto benefici dalla precedente assegnazione.
Tra il rispettare le regole e le norme e l’evitare lamentele e protese, è sempre meglio mettere la
testa sotto la sabbia e far finta di niente? E’ questo il principio ispiratore di una buona
amministrazione? Tanto chi si sente leso può sempre ricorrere al Giudice e, prima che il Giudice
deciderà, passeranno anche degli anni! Qualora, peraltro, il Giudice, dovesse annullare gli atti,
nessuno sarà responsabile e nessuno pagherà. Al massimo il ricorrente dovrà avviare un’azione
risarcitoria e alla fine, in caso di soccombenza, pagherà l’Amministrazione la quale, a sua volta,
potrebbe avviare un altro procedimento nei confronti del o dei responsabili, i quali saranno tenuti
a pagare in proprio, solo se e quando sarà riconosciuto e dimostrato il DOLO o la COLPA GRAVE.
Siccome è molto difficile, se non impossibile dimostrtarli, si possono tranquillamente violare le
norme … a rischio zero e costo zero. Altrimenti a che serve il potere? Meglio utilizzarlo per
elargire piaceri e accontentare i protetti, i raccomandati, gli amici degli amici, ecc…
Questa è denegata giustizia!
DIRIGENTISCUOLA-CONFEDIR
(Di.S.Conf)
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DIRIGENTI M.I.U.R. aderente alla Confedir
Il Segretario Generale Il Segretario Generale Aggiunto
Viale Luigi Pinto n. 87 71122- FOGGIA TELEF/FAX 0881748615 cell 3404098504
Mail: dirigentiscuola@libero.it Sito:www.dirigentiscuola.org
Se l’obiettivo è aumentare la sfiducia dei cittadini nei confronti della Pubblica Amministrazione
e aspettare che la gente, stanca e indignata, scenda in piazza e prenda i forconi e non solo, siamo
sulla buona strada!
La invito, nuovamente, quindi, a rivedere la sua posizione anche e, soprattutto, per tutelare
coloro che hanno beneficiato della Sua discrezionalità.
Come già evidenziato il principio della discrezionalità, comunque sottoposto a informativa
preventiva dei criteri che si intendono adottare (non risulta ci sia stata alcuna informativa e
nessuna pubblicazione di criteri), non è applicabile nella vertenza che ci occupa, per il semplice
motivo che Lei non conosce i vincitori del concorso e non è, quindi, in grado di “valutare”
competenze, capacità ecc…. dei 355 neo dirigenti.
Avrebbe dovuto attenersi semplicemente all’unico elemento oggettivo: la posizione in
graduatoria, rispettando per tutti i vincitori le preferenze espresse. Nessuno avrebbe potuto
eccepire alcunchè! Ovvero ricorrere alla discrezionalità in casi eccezionali e debitamente
documentati con adeguate argomentazioni per motivare il mancato rispetto dei criteri stabiliti,
qualora li avesse comunicati nella obbligatoria informativa preventiva!
Peraltro, qualora avesse voluto avallersi della “discrezionalità”, avrebbe dovuto farlo per tutto e
per tutti, stabilendo, comunque, dei criteri. Uno di questi, sia consentito, dovrebbe essere quello
dell’interesse a “contemperare l’interesse dell’Amministrazione con quello dei lavoratori”, i
dirigenti nella fattispecie.
Purtroppo così non è stato, e lo attestano molti dei casi segnalati, dei quali riporto i più
ecclatanti:
1. Perché la sede nominale dell’ IC “Segantini” di Asso non è stata assegnata alla Dr.ssa
Orsola Moro e per diritto di graduatoria e per assicurare continuità, atteso che la stessa,
più di chiunque altro dei 355 vincitori del concorso conosce bene l’istituto, non fosse altro
perché ci lavora da molti anni con incarichi di collaborazione con il dirigente reggente.
L’Amministrazione avrebbe avuto tutto l’interesse ad assegnare la sede alla Dr.ssa Moro.
Invece la sede non è neanche stata inclusa tra quelle libere e siamo in attesa che ci venga
spiegato il perché una sede nominale, e quindi libera, non sia stata resa disponibile.
2. Perché, caso opposto, la sede dell’ IC “Rosanna Galbusera” di Segrate non è stata
assegnata alla Dr.ssa Stefania Strignano, nonostante addirittura una petizione sottoscritta
dai genitori e dal sindaco? E’ vero che è stata assegnata a chi la precedeva in graduatoria,
ma la Dr.ssa Strignano conosce l’istituto come le sue tasche, lo ha, di fatto, diretto da anni
come vicaria, visto che è privo di titolarità ed affidato in reggenza. Perché, in questo caso
non è stato applicato il principio della DISCRIZIONALITA’ avendo tutte le motivazioni
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possibili: Ottimi rapporti con l’Ente locale, con il C.di I., conoscenza delle famiglie che sono
ricorse perfino alla petizione, conoscenza degli alunni, ecc…?
3. Perché alla Dr.ssa Gramazio Antonella, 50.ma in graduatoria, laureata in Economia e
Commercio e in Giurisprudenza, docente di Economia aziendale e diritto, è stato
assegnato un I.C., invece dell’I.S. “Enrico Mattei” di Rho, assegnato al 93.mo in
graduatoria; oppure l’I.S. “Enrico De Nicola” di Sesto S. Giovanni, pure richiesto, assegnato
al 164.mo in graduatoria? Quale interesse, Dr. De Santis, ha l’Amministrazione ad
utilizzare la DISCREZIONALITA’ in questo caso, penalizzando e calpestando un legittimo
diritto della Dr.ssa Gramazio, gettando, peraltro a mare la sua specifica competenza che
l’Amministrazione avrebbe tutto l’interesse a “sfruttare”. Quale interesse ha
l’Amministrazione ad assegnare a lei, e a tanti altri un I.C., del quale non conosce gli
ordinamenti e nel quale non ha mai lavorato? Si mette in crisi il dirigente e la scuola!!
Idem pert il caso contrario, salvo esplicita richiesta del o degli interessati.
4. Perché, caso opposto, non ha usato la DISCREZIONALITA’, nei confronti del Dr. Aldo Delpari,
plurilaureato, docente di discipline economico – aziendali (A017) e giuridico – economiche
(A019) in istituti d’istruzione superiore, assegnando, anche a lui, un I.C. , invece di uno di
I.S. del quale conosce bene gli ordinamenti? Eppure il Dr. Delpari, in una nota accorata
diretta alla Dr.ssa Modennini, ha espresso la sua disponibilità a qualunque sede, purché di
I.S. e non per vanità, ovviamente. Non è stato degnato neanche di risposta! Altra risorsa
sprecata e altro utilizzo distorto della DISCREZIONALITA’!
La DISCREZIONALITA’, infine, non è prevista per determinare le sedi da assegnare o da
“accantonare”! Tutte le sedi libere DOVEVANO ESSERE messe a disposizione inserendole
nell’elenco di cui al decreto n. 73 del 20 febbraio 2014. Le sedi nominali, come ampiamente
esplicitato nella mia precedente del 16 aprile 2014 (cfr. paragrafo B – in particolare posizione di
Stato), sono e devono essere disponibili per altro incarico, non accantonate per “incarichi” di
reggenza ad personam.
Ricordo, ancora una volta, che, ai sensi del c. 4, art. 13 del CCNL dell’Area V, “Le sedi affidate
per incarico nominale diventano disponibili per altro incarico”.
Non è prevista alcuna DISCREZIONALITA’ o ACCANTONAMENTO: le sedi DEVONO ESSERE
DISPONIBILI PER ALTRO INCARICO, a meno che i dirigenti assegnati “nominalmente” non siano
rientrati in servizio ed ammesso che abbiano diritto a rientrare nella sede nominale.
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E’ ancora il caso di ricordare che la retribuzione di posizione e di risultato, parte variabile, è
rapportata alla fascia di posizione delle singole istituzioni scolastiche.
In lombardia le istituzioni scolasrtiche sono suddivise in quattro fasce:
la retribuzione di posizione, parte variabile, è la seguente:
I FASCIA II FASCIA III FASCIA IV FASCIA
€ . 877,10 € . 738,61 € . 600,12 € . 461,63
Quella di risultato:
I FASCIA II FASCIA III FASCIA IV FASCIA
€. 393,19 €. 331,12 €. 269,02 €. 206,94
Di conseguenza la retribuzione annua, in base alle fasce è la seguente:
I FASCIA II FASCIA III FASCIA IV FASCIA
€. 63.406,37 €. 60.799,13 €. 60.799,13 €. 55.584,05
Assegnare, quindi, ad un dirigente una istituzione scolastica di prima o di quarta fascia, non è la
stessa cosa. La retribuzione varia di ben 7.822,32 euro l’anno. Questo è il “prezzo” della
discrezionalità!
Se poi si considera che la differenza inciderà sulla liquidazione e sulla pensione, il danno della
discrezionalità è alquanto consistente.
Anche per questo non trascurabile motivo, è corretto, giusto e legittimo rispettare la posizione
della graduatoria, almeno fino a quando il Direttore Generale non sarà in grado, se mai lo sarà, di
valutare ogni dirigente e assegnare discrezionalmente, motivando il provvedimento, la sede .
Tutti i DD.GG., all’atto del primo contratto, hanno assegnato, giustamente e correttamente le

sedi tenendo presente la graduatoria dei vincitori.

Dalle segnalazioni pervenute e controllate risultano anomalie e contraddizioni:
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A)- Perché le sottoelencate sedi non compaiono nell’elenco delle sedi disponibili? Dovrebbero
essere tutte sedi nominali, come quella dell’IC Segantini di Asso, già evidenziata:
1) Bergamo – IC da Rosciate – Sede nominale di Claris Sonia Utilizzo c/o Unversità Cattolica;
2) Castelli Calepio – IC Fra A. da Calepio – Sede nominale di Bonomelli Gigliola fuori ruolo per
incarico di Direttore della scuola per l’Europa di Parma;
3) Manerbio – Ist. Sup. “Pascal” – Sede nominale di Zanchetta Emanuela coll. Fuori ruolo
presso MAE
4) Asso – IC “Segantini” – Sede nominale di Berardino Mario coll. Fuori ruolo presso MAE;
5) Monticello Brianza – Ist. Sup. “Greppi” – Sede nominale di Cretella Elvira utilizzo c/o
Università di Milano Bicocca;
6) Cerro Maggiore – IC “A. Strobino” – Sede nominale di Mennilli Anna utilizzo c/o Università
di Milano Bicocca;
7) Milano – IC “Calasanzio” – Sede nominale di Bonetti Chiara Lorenza collocata fuori ruolo c/o
MAE
B)- Perché, invece, le seguenti sedi nominali, giustamente, sono inserite nell’elenco delle sedi
disponibili?:
1) Presezzo – Ist. Sup. “Maironi da Ponte” – Sede nominale di Previtali Damiano comandato c/o
MIUR L. 448 art. 26 c.8;
2) Provaglio d’Iseo – IC”Don Raffaelli” – Sede nominale di Gozzini Torrelli Monica F. fuori
ruolo c/o MAE;
3) Novate Milanese – IC”Brodolini” – Sede nominale di Garlaschelli Rita distacco L. 448/98 c/o
Usr Ufficio VII;
4) Rho – Ist. Sup. “Mattei” – Sede nominale di Caputo Lorenzo comandato c/o Disal;
5) Sesto San Giovanni – IC”Alighieri” – Sede nominale di Fiore Anna aspettativa non retribuita.
C) – Perché, infine, due sedi nominali sono state regolarmente assegnate ad altrettanti dirigenti
ai sensi del c. 4, art. 13? Insomma il c. 4, art. 14 del CCNL è una norma e, come tale, va rispettata,
oppure si applica in modo discrezionale?:
1) Paullo – IC “Curiel” sede nominale di Colella Sergio (MAE) assegnata a Cuppi Cristina
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2) IC di Basiglio (MI) assegnata a Bonello Graziella, sede nominale di VALENTINA APREA

(aspettativa non retribuita per incarico di Assessore Regionale).

Anche queste sono anomalie, ch.mo Dr. De Santis, che dovrebbero indurla ad azzerare il tutto e
a procedere ad una corretta e regolare assegnazione di sede, rendendo giustizia, a chi è stato
vittima della sua discrezionalità. Comporta lavoro ed è soggetto a critiche e contestazione anche
da parte degli “sponsor”, ma avrà fatto il suo dovere!
Vi è, infine, un altro grave motivo che mette a rischio l’affidamento degli incarichi di tutti i
355 vincitori del concorso: la ricusazione del visto e conseguente mancata registrazione dei
provvedimenti di affidamento degli incarichi, così come successo in Sicilia, da parte della corte
dei Conti alla quale la presente è diretta per conoscenza.
Come già evidenziato nella precedente nota del 16 aprile c.s. (cfr. all. 1), richiamando la
normativa vigente, ai fini del conferimento degli incarichi dirigenziali e successivo contratto
“La S.V. , quindi,
– avrebbe dovuto tenere conto “ delle attitudini e delle capacità professionali del singolo
dirigente”, dei risultati conseguiti in precedenza nell’amministrazione di appartenenza e
della relativa valutazione, delle specifiche competenze organizzative possedute”;
– avrebbe dovuto stabilire “i criteri di scelta” delle sedi;
– avrebbe dovuto acquisire “le disponibilità dei dirigenti interessati”
– avrebbe dovuto, nel fissare gli obiettivi da conseguire, sentire “anche il dirigente scolastico”.
Avrebbe dovuto, ancora, definire “gli obiettivi da conseguire in coerenza con il POP della
specifica Istituzione scolastica, sentito anche il dirigente scolastico, i tempi di loro attuazione, le
risorse umane, finanziarie e strumentali a disposizione, la durata dell’incarico ed il trattamento
economico complessivo.
Invece degli obiettivi specifici, la S.V. ha fissato, per tutti gli stessi obiettivi estrapolati dal
D.l.vo n. 165/2001 e dal CCNL/Area V. Insomma un copia-incolla, ritenendo, in tal modo di
aver ottemperato al disposto normativo.
Nei 355 decreti gli obiettivi sono gli stessi per tutti, cambiano solo le generalità del dirigente e la
sede assegnata…. si poteva almeno risparmiare carta, bastava scrivere semplicemente “sono
assegnati gli obiettivi previsti dalla normativa vigente” (All. 2)
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E’ stata solo aggirata la norma … e la Corte dei Conti!
La Corte dei Conti, con il provvedimento n. 52/2013-PRV, ricussando ben 118 decreti, ha
precisato che “la definizione degli obiettivi operativi, in coerenza con il POF della specifica
istituzione scolastica, costituisce compito specifico dell’Amministrazione, la sola in grado di
valutare ex ante le esigenze e le priorità della singola istituzione scolastica, della quale è in grado
di conoscere la storia amministrativa, le problematiche specifiche, anche sulla scorta dei risultati
raggiunti dai cessati dirigenti scolastici…Ad avviso del Collegio…l’Amministrazione può
adoperarsi per tempo elaborando una mappatura degli obiettivi delle varie istituzioni scolastiche,
analizzate e classificate per fasce di complessità secondo le esigenze di ciascuna, sulla scorta di
indicatori e variabili…”
Afferma, ancora la Corte dei Conti che, il Direttore Generale, deve definire gli obiettivi specifici
connessi all’affidamento degli incarichi; specifici, quindi, e non generali o generici!
Di conseguenza tutti i decreti sono stati ricusati perché “in difetto della contestuale o tempestiva
definizione degli obiettivi specifici, connessi al conferimento degli incarichi dirigenziali”. (All.3)
Perché, dunque, Dr. De Santis, mettere a rischio la ricusazione dei 355 decreti della
Lombardia? La Corte dei Conti non ha alternativa, sarà costretta a ricusare tutti i decreti, salvo a
chiudere gli occhi ritenendo o confondendo obiettivi generali con quelli specifici per non
creare altri problemi.
Quale sarà la conseguenza? Come si correrà ai ripari? Prevenire non è meglio che
curare? Come reagiranno i 355 neo dirigenti, compresi coloro che si sono visti assegnare sedi
spettanti ad altri e che oggi, con ogni probabilità, criticano anche la DIRIGENTISCUOLA
che denuncia le irregolarità?
La nuova assegnazione delle sedi consentirà all’Amministrazione di assegnare anche tutte quelle
sedi che si renderanno libere per effetto della mobilità e per i pensionamenti. Sedi, le migliori e
magari più ambite che, come ampiamente argomentato, o saranno affidate in reggenza, oppure agli
idonei della stessa graduatoria: gli ultimi saranno i primi!! Questa non è giustizia!
La DIRIGENTISCUOLA auspica che la S.V. annulli l’assegnazione effettuata, provveda ad
assegnare le sedi attenendosi alla graduatoria e alle preferenze, emani nuovi decreti di affidamento
di incarico in rispetto delle norme stabilendo gli obiettivi specifici da assegnare ad ogni dirigente.
All’On. Ministro e all’Ispettorato presso il Dipartimento della F.P. l’invito a verificare, anche a
mezzo ispezioni, il rispetto delle norme, evitando ai neo dirigenti penalizzati e alla
DIRIGENTISCUOLA la tutela nelle sedi legali.
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Violare e negare i diritti di alcuni e mettere a rischio, con tutte le conseguenze prevedibili, i
decreti di conferimento degli incarichi di tutti i 355 neo dirigenti, già lungamente provati per
le note vicissitudini, non è da Paese civile.
Un accorato invito, infine, al Procuratore della Corte dei Conti e al Procuratore della Repubblica,
per quanto di loro competenza, soprattutto per verificare ipotesi di reato.
Con l’auspicio che prevalga il buon senso e che si ripristini la legalità e si faccia giustizia, si
coglie l’occasione per distintamente salutare e si resta in attesa di riscontro da parte sia dell’USR
Lombardia che delle autorità alla quale la presente memoria/denuncia viene inviata per conoscenza.
Il Segretario Generale Dirigentiscuola e
Segretario Generale aggiunto Confedir