Cosa deve e può fare il coordinatore di classe

da La Tecnica della Scuola

Cosa deve e può fare il coordinatore di classe

Il coordinatore di classe, una volta nominato dal dirigente scolastico, tra le altre cose deve svolgere i seguenti 9 fondamentali compiti:

– Presiede, su delega del dirigente scolastico (DPR 416/74), le riunioni del Consiglio di classe e ne redige il verbale;

– Rappresenta un punto di riferimento per i genitori ai quali comunica le informazioni sugli esiti scolastici dei figli;

– Coordina i rapporti tra i docenti della classe in ordine alla programmazione delle attività didattiche

– Controlla assenze, ritardi, uscite anticipate degli studenti, contattando le famiglie direttamente o tramite il dirigente scolastico;

– Redige il documento di programmazione della classe nella parte comune e la archivia nella rete d’istituto;

– Verifica che i colleghi abbiano illustrato la programmazione disciplinare.

– Verifica periodicamente la corretta compilazione del registro di classe (firme, argomenti, assenze, giustificazioni);

– I coordinatori delle classi quinte coordinano tutte le attività del consiglio relative all’esame di Stato;

– Predispone la modulistica occorrente per le riunioni del consiglio di classe.

 

Ma può anche non accettare la nomina a coordinatore di classe, perchè l’incarico di coordinatore può essere legittimamente rifiutato in quanto non rientra tra gli adempimenti obbligatori previsti dal CCNL Scuola

Nuovi parametri di attribuzione delle risorse del Mof

da La Tecnica della Scuola

Nuovi parametri di attribuzione delle risorse del Mof

Il Miur, nell’incontro di qualche giorno fa in merito alla ricognizione delle economie dell’anno scolastico 2013/2014, ha comunicato ai sindacati anche i parametri di attribuzione delle risorse del Mof a seguito dell’intesa del 7 agosto scorso sulla rimodulazione degli importi conseguenti all’accordo all’Aran sul recupero del 2012 ai fini del passaggio di gradone.

Naturlamente si tratta di fondi molto ridotti rispetto al passato. La somma totale è di € 642.770.000,00 così ripartita: FIS: € 507.478.266,00 Funzioni strumentali: € 44.335.867,00 Incarichi specifici: € 26.849.600,00 Pratica sportiva: € 14.698.667,00 Ore eccedenti sostituzione: € 30.000.000,00 Aree a rischio: € 18.458.933,00 Comandati: € 948.667,00
Ma vediamo la ripartizione più in dettaglio.
Per le Funzioni strumentali vengono assegnati € 1.330,60 a scuola, con quota aggiuntiva di € 643,07 per le istituzioni scolastiche di complessità organizzativa (comprensivi, secondaria di II grado, carceri, sezioni ospedaliere, CTP, corsi serali, convitti ed educandati), cui si aggiungono € 40,47 euro per la dimensione dell’istituto con riferimento al numero dei docenti.
L’importo di € 30.000.000,00 destinato alla retribuzione delle ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti viene così suddiviso per ogni istituzione scolastica:
a)alla scuola dell’infanzia e primaria quota base di € 28,81 derivante da € 9.120.000,00
Totale docenti in organico di diritto: 316.450 X numero docenti in organico di diritto della scuola
b)alla scuola secondaria quota base di € 60,37 derivante da: € 20.880.000,00
Totale docenti in organico di diritto: 345.854 X numero docenti in organico di diritto della scuola
Dunque il costo per la scuola dell’infanzia e primaria sarà di € 28,81 a docente, mentre per la secondaria di € 60,37.
Nell’Accordo previsto il riparto per gli incarichi specifici per il personale ATA (art. 3), le somme attività complementari di educazione fisica (art. 4).
Certo è che finalmente tutte le scuole sono state messe nelle condizioni di conoscere in tempo utile l’ammontare delle risorse spettanti, ancorchè ulteriormente ridotte, per l’avvio della contrattazione di scuola e per la programmazione delle attività. Nei prossimi giorni analoga comunicazione verrà inviata ai singolo istituti.
Tempi di vacche magre, certamente. Ma, dice qualcuno, meglio di niente.

Attenti prof: aumentano i traumi a scuola. Più rischi in corridoi, palestra e cortili

da La Tecnica della Scuola

Attenti prof: aumentano i traumi a scuola. Più rischi in corridoi, palestra e cortili

Adnkronos Salute intervista Luca Bernardo, direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove mediamente ogni settimana arrivano 3-5 bambini vittime di traumi nelle scuole

Scivoloni in corridoio, pestoni in palestra, contusioni, testate, pallonate, spinte, cadute dallo scivolo o semplicemente inciampando nei lacci delle scarpe: “Sono in aumento i traumi dei bambini a scuola, lesioni anche dolorose, che a volte li portano in pronto soccorso”.

“I maschi incappano due volte più delle femmine in questi infortuni, che tipicamente si verificano nei corridoi al momento dell’intervallo, in cortile o in palestra”, afferma.

“E’ curioso, ma davvero i maschi sono più inclini a farsi male a scuola, e questo è vero anche nelle classi di età più giovani, dopo l’anno di vita dunque”, assicura Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell’emergenza dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Nel pronto soccorso della struttura romana “nel 2013 sono stati assistiti 53mila bimbi, 250 a causa di incidenti scolastici. Se per i piccoli il pericolo maggiore si nasconde in casa, anche le mura scolastiche non sono da sottovalutare. In base ai nostri dati, l’età più a rischio è 2-4 anni. E in questi anni non si sono osservate riduzioni di questi traumi”.

Nell’80% dei casi, evidenzia l’esperto del Bambino Gesù, si tratta di incidenti non prevedibili, come “spintoni o cadute, ma nel 20% sono eventi evitabili”, legati ad ambienti o strutture con spigoli non arrotondati, aree gioco non a norma, giochi con componenti troppo piccoli e a rischio ingestione.

C’è da stare dunque all’erta, facendo sempre presente che la professione dei docenti non è solo quella legata alla istruzione, ma anche al controllo del “traffico” e in modo particolare nelle nostre scuole che, oltre a essere dotate di  “classi pollai”, possono trasformarsi da un momento all’altro in “pronto soccorso”.

Traumi a scuola in aumento: maschi due volte più esposti

da tuttoscuola.com

Traumi a scuola in aumento: maschi due volte più esposti

Scivoloni in corridoio, pestoni in palestra, contusioni, testate, pallonate, spinte, cadute dallo scivolo o semplicemente inciampando nei lacci delle scarpe. “Sono in aumento i traumi dei bambini a scuola, lesioni anche dolorose, che a volte li portano in pronto soccorso“, spiega all’Adnkronos Salute Luca Bernardo, direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove mediamente ogni settimana arrivano 3-5 bambini vittime di traumi nelle scuole.

I maschi incappano due volte più delle femmine in questi infortuni, che tipicamente si verificano nei corridoi al momento dell’intervallo, in cortile o in palestra“, afferma il medico.

E’ curioso, ma davvero i maschi sono più inclini a farsi male a scuola, e questo è vero anche nelle classi di età più giovani, dopo l’anno di vita dunque“, conferma Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell’emergenza dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Nel pronto soccorso della struttura romana “nel 2013 sono stati assistiti 53 mila bimbi, 250 a causa di incidenti scolastici. Se per i piccoli il pericolo maggiore si nasconde in casa, anche le mura scolastiche non sono da sottovalutare. In base ai nostri dati, l’età più a rischio è 2-4 anni. E in questi anni non si sono osservate riduzioni di questi traumi“.

Invece a 8-10 anni le lesioni scaturiscono da distrazioni o momenti di gioco, mentre a 14-16 anni i ragazzini si fanno male per lo più facendo sport.

In ogni caso i traumi a scuola cambiano in base alle età. Nell’80% dei casi, evidenzia l’esperto del Bambino Gesù, si tratta di incidenti non prevedibili, come “spintoni o cadute, ma nel 20% sono eventi evitabili“, legati ad ambienti o strutture con spigoli non arrotondati, aree gioco non a norma, giochi con componenti troppo piccoli e a rischio ingestione.

Graduatorie Ata, ammessi anche extracomunitari

da tuttoscuola.com

Graduatorie Ata, ammessi anche extracomunitari

Alle graduatorie di terza fascia del personale Ata sono ammessi anche i cittadini extracomunitari. Il ministero dell’Istruzione ha accolto le richieste dell’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) e ha pubblicato un avviso con il quale viene ampliata la platea di coloro che possono presentare la domanda.

L’Asgi qualche giorno fa aveva scritto al ministero per chiedere di rettificare la parte del bando per l’inserimento nelle graduatorie di III fascia del personale Ata nella parte in cui non ammette l’accesso agli extracomunitari, contravvenendo a quanto disposto da una legge comunitaria.

Il Miur oggi ha trasmesso un avviso con il quale appunto viene estesa la possibilità di presentare domanda anche ai familiari dei cittadini degli Stati membri non aventi cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari di diritto di soggiorno o di soggiorno permanente e ai cittadini di paesi terzi titolari di soggiorno CE per i soggiornanti di lungo periodo o titolari di status di rifugiato o di protezione sussidiaria.

Restano ferme le disposizioni in materia di conoscenza della lingua italiana.

Sperimentazione e CNPI

da tuttoscuola.com

Sperimentazione e CNPI

Quello che sta succedendo sulla sperimentazione dei licei quadriennali – bocciata dal Tar e salvata (forse) dalla riforma della PA – è lo specchio delle contraddizioni riformistiche di questo decennio.

Il regolamento dell’autonomia (dpr 275/99) prevedeva, per eventuali richieste di sperimentazione, il parere obbligatorio del CNPI (Consiglio Nazionale Pubblica Istruzione), il massimo organo consultivo della scuola che il ministro Berlinguer intendeva sostituire con un nuovo organismo (Consiglio Superiore) più rappresentativo e meno sindacato-dipendente.

La ministra Moratti aveva congelato il nuovo organismo, sostituendolo con un altro, mai entrato in funzione. Nelle more di una più ampia riforma degli organi collegiali (mai avviata), il vecchio CNPI è stato prorogato di anno in anno fino a quando il ministro Profumo ha deciso di non richiedere l’ennesima proroga, lasciandolo morire.

Il vuoto del CNPI non è stato colmato e l’Amministrazione scolastica ha continuato ad emanare provvedimenti vari, compresi quelli relativi alle sperimentazioni, costretta ad ignorare la richiesta di parere ad un organismo non c‘era più.

È stato così facile impallinarla, come ha fatto la Flc-Cgil che prima ha ottenuto dal Consiglio di Stato un’ordinanza per attivare le procedure elettorali per eleggere un Consiglio Superiore della P.I., anche se superato e fuori contesto, poi ha ottenuto dal TAR Lazio una sentenza che annulla i decreti di autorizzazione per i licei quadriennali in taluni istituti statali.

La riforma della PA nel frattempo ha cercato di tamponare alla belle e meglio la falla, disponendo che “Nelle more del riordino e della costituzione degli organi collegiali della scuola, sono fatti salvi tutti gli atti e i provvedimenti adottati in assenza del parere dell’organo collegiale consultivo nazionale della scuola; dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e fino alla ricostituzione dei suddetti organi, comunque non oltre il 30 marzo 2015, non sono dovuti i relativi pareri obbligatori e facoltativi”.

Si tratta, come si vede, di una toppa, di una boccata di ossigeno per sopravvivere qualche mese ancora. Ma non si può vivere in emergenza. La nuova Buona Scuola potrebbe essere l’occasione per soluzioni strutturali definitive capaci di superare le rigidità di un sistema che avrà sempre più bisogno di flessibilità e decentramento.

Definizione nuova Roadmap ESFRI

Definizione nuova Roadmap ESFRI: lancio delle procedure

Il 25 settembre 2014, a Trieste, l’annuncio ufficiale della procedura di definizione della nuova Roadmap ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructures) di interesse pan-europeo e la relativa chiamata per nuovi progetti. L’appuntamento presso lo Starhotel Savoia Excelsior Palace, alle ore 14.30, successivamente all’evento della Presidenza italiana “Evolving Ladscape of Research Infrastructures”.

L’evento potrà essere seguito anche tramite lo streaming in diretta sul web all’indirizzo:
http://www.copori.eu/1392.php
http://ec.europa.eu/research/infrastructures/index_en.cfm?pg=esfri

Decreto Direttoriale 25 settembre 2014 n. 2768

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca

IL CAPO DIPARTIMENTO

VISTO    il D. Lgs. 30 marzo 2001, n.165 e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO    il D.L. 16 maggio 2008, n. 85, recante: “Disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell’art. 1, commi 376 e 377, della L. 24 dicembre 2007, n. 244”, pubblicato nella G.U. del 16 maggio 2008, n. 114, convertito con modificazioni nella L. 14 luglio 2008, n. 121,  pubblicata nella G.U. del 15 luglio 2008, n. 164;

VISTI     i Regolamenti comunitari vigenti per la programmazione 2007-2013;

VISTA    la normativa  nazionale e comunitaria in materia di Aiuti di Stato alla ricerca nonché le specifiche disposizioni contenute nelle decisioni, circolari e/o negli orientamenti adottati a livello comunitario e nazionale in materia;

VISTO    il D.Lgs. del 27 luglio 1999, n. 297, “Riordino della disciplina e snellimento delle procedure per il sostegno della ricerca scientifica e tecnologica, per la diffusione delle tecnologie, per la mobilità dei ricercatori” pubblicato nella G.U. del 27 agosto 1999, n. 201 e  in particolare gli articoli 5 e 7 per quanto alle disposizioni in esso contenute in materia di Fondo di Agevolazione per la Ricerca – FAR e Comitato FAR;

VISTO     il D.M. dell’8 agosto 2000,  n. 593, “Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal D.Lgs. del 27 luglio 1999, n. 297” e ss.mm.ii. (il “D.M. 593/2000”), tra cui in specie il D.M. del 6 dicembre 2005, n. 3245/Ric., recante l’adeguamento delle disposizioni del D.M. 593/2000;

VISTO    il Decreto Ministeriale del 2 gennaio 2008, “Adeguamento delle disposizioni del D.M. 8 agosto 2000, n. 593 (“Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal D.Lgs. 27 luglio 1999, n. 297″) alla Disciplina Comunitaria sugli Aiuti di Stato alla Ricerca, Sviluppo ed Innovazione di cui alla Comunicazione 2006/C 323/01”;

VISTO    Il Decreto legge del 9 febbraio 2012, n. 5, “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo” convertito con modificazioni dalla legge 4 aprile 2012, n. 35;

VISTO     il Decreto Ministeriale n. 115 del 19 febbraio 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 27 maggio 2013, recante le “Modalità di utilizzo e gestione del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST). Disposizioni procedurali per la concessione delle agevolazioni a valere sulle relative risorse finanziarie, a norma degli articoli 60, 61, 62 e 63 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134”; con particolare riferimento all’art. 6, commi 8 e 10;

VISTO     il Quadro Strategico Nazionale QSN per la politica regionale di sviluppo 2007-2013 (“QSN”), approvato con Delibera CIPE 174 del 22 dicembre 2006 e con Decisione Commissione Europea del 13 luglio 2007, n. 3329;

VISTI     i Programmi Operativi Regionali (POR) FESR e FSE 2007-2013 delle quattro Regioni della Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) previsti dal QSN e adottati con Decisioni della Commissione Europea;

VISTO     il Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” 2007-2013 per le Regioni della Convergenza (“PON R&C”), previsto dal QSN e adottato con Decisione CE (2007) 6882 della Commissione Europea del 21 dicembre 2007 (CCI: 2007IT161PO006), cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal Fondo di Rotazione (FDR) per l’attuazione delle Politiche Comunitarie, ex art. 5 della L. 16 aprile 1987, n. 183 e ss.mm.ii. e gli assi e gli obiettivi operativi all’interno dello stesso Programma descritti;

VISTA    la decisione assunta in sede di Comitato di Sorveglianza del PON nella seduta del 15 giugno 2012, di cui al punto 6 all’ordine del giorno che, nel quadro della riprogrammazione del PON R&C, rimodula, di concerto con la Commissione europea, a favore del Piano di Azione e Coesione (“PAC”) di competenza MIUR, una parte delle risorse finanziarie nazionali rinvenienti dalla riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale relativa al PON Riprogrammato;

VISTO     quanto deciso dal CIPE nella seduta del 3 agosto 2012 in merito all’assegnazione delle risorse finanziarie provenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale (fondo rotazione ex lege 183/87) dei Programmi Operativi Nazionali e Regionali della Programmazione unitaria, previsti anche in relazione al programma di intervento del PAC;

VISTA     la proposta di riprogrammazione del PON R&C, approvata con Decisione della Commissione Europea del 31 ottobre 2012 C(2012) 7629, recante la modifica della Decisione C(2007) 6882;

VISTO     lo schema di garanzia pubblicato unitamente al D.M. dell’8 agosto n. 593/2000, “Modalità procedurali per la concessione delle agevolazioni previste dal D.Lgs. del 27 luglio 1999, n. 297” e ss.mm.ii. (il “D.M. 593/2000”), tra cui in specie il D.M. del 6 dicembre 2005, n. 3245/Ric., recante l’adeguamento delle disposizioni del D.M. 593/2000;

VISTA    la legge 10 giugno 1982, n. 348, “Costituzione di cauzioni con polizze fidejussorie a garanzia di obbligazioni verso lo Stato ed altri Enti pubblici”, con particolare riferimento all’art. 1 e la ss Legge 27 dicembre 1997 n. 449, recante misure sulla finanza pubblica, con particolare riferimento all’art. 24, commi 32 e 33;

VISTA    la Legge 23 luglio 2009, n. 99, “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e ss.mm.ii, con particolare riferimento alle disposizioni contenute all’art. 3, comma 8;

VISTO    il D. Lgs. del 13 agosto 2010, n. 141, di recepimento della Direttiva 2008/48/CE, relativa ai contratti di credito ai consumatori, nonché modifiche del titolo VI del testo unico bancario (Decreto Legislativo n. 385 del 1993) in merito alla disciplina dei soggetti operanti nel settore finanziario, degli agenti in attività  finanziaria e dei mediatori creditizi T.U.;

CONSIDERATE    le verifiche sulla solidità e l’affidabilità economico-finanziaria, effettuate dagli Istituti Convenzionati sulla base dei dati degli ultimi bilanci approvati per i soggetti attuatori di natura privata;

CONSIDERATO    che in caso di esito negativo della verifica sulla solidità e affidabilità economico-finanziaria in fase di valutazione ex ante, l’ammissione alle agevolazioni è subordinata all’acquisizione da parte del MIUR di idonea garanzia;

CONSIDERATO    che in caso risulti negativo il parametro di onerosità della posizione finanziaria, verificato dall’Istituto Convenzionato all’atto di ogni erogazione, le erogazioni stesse sono subordinate all’acquisizione da parte del MIUR di idonea garanzia a copertura della quota di agevolazione rendicontata nonché della quota residua dell’agevolazione concessa e non rendicontata e valida, pertanto, anche a copertura delle successive erogazioni;

CONSIDERATA    la Circolare MIUR prot. n. 11305 del 8 novembre 2002, con particolare riferimento a quanto previsto al punto 2) che approvava lo schema di garanzia a prima richiesta da utilizzare in caso di mancato superamento delle verifiche parametriche propedeutiche all’erogazione;

RITENUTO     necessario, al fine di garantire e tutelare gli importi concessi e finanziati dal MIUR, procedere all’adozione di uno schema di garanzia a prima richiesta a copertura dell’importo da agevolare, in caso di non superamento delle verifiche concernenti la solidità e l’affidabilità dei soggetti proponenti in sede di ammissibilità;

RITENUTO    altresì necessario procedere all’adozione di un nuovo schema di garanzia a prima richiesta, in sostituzione di quello approvato con la succitata Circolare MIUR prot. n. 11305 del 8/11/2002, a copertura della parte di agevolazione rendicontata e non ancora erogata, pari al contributo risultante sui costi ammessi a seguito dell’espletamento delle verifiche dei competenti organi, nonché della quota residua dell’agevolazione concessa (e non rendicontata) dal decreto di concessione, in caso di esito negativo delle verifiche sulle erogazioni;

Per le ragioni indicate in premessa:
DECRETA

Art. 1
1.    A decorrere dalla  data di adozione del presente decreto è approvato lo “Schema di garanzia a prima richiesta” sub Allegato A), utilizzabile per ciascuna iniziativa, ai sensi della normativa nazionale e comunitaria vigente, sia a valere sui fondi FAR e PON che sul fondo PAC, laddove le verifiche concernenti la solidità e l’affidabilità economico-finanziaria dei soggetti proponenti, in sede di ammissibilità, risulti negativa.

2.    A decorrere dalla  data di adozione del presente decreto è approvato lo “Schema di garanzia a prima richiesta” sub Allegato B), utilizzabile per ciascuna iniziativa, ai sensi della normativa nazionale e comunitaria vigente, sia a valere sui fondi FAR e PON che sul fondo PAC, laddove la verifica dei parametro di onerosità finanziaria, effettuata all’atto dell’erogazione, risulti negativa. Tale schema di garanzia annulla interamente e sostituisce quello già adottato con Circolare MIUR prot. n. 11305 del 8 novembre 2002, fatti salvi gli effetti nel frattempo prodotti.
Art. 2
1.    I suddetti schemi di garanzia rivestono valore di modello di riferimento, e sono suscettibili di limitati adattamenti in relazione alla specificità dei casi.

2.    L’Amministrazione si riserva di poter valutare, sulla base delle informazioni in proprio possesso con riferimento a precedenti bandi e avvisi, se il soggetto emittente disponga dei requisiti di attendibilità necessari.

3.    Il presente decreto sarà pubblicato nelle forme di legge e sul sito internet del MIUR e del PON R&C.

Roma, 25 settembre 2014

IL CAPO DIPARTIMENTO
(Prof. Marco MANCINI)

Allegati

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 223

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale
n. 223 del 25-9-2014

Sommario

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELLA SALUTE

 

DECRETO 26 marzo 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Contender WG». (14A07186)

 

 

Pag. 1

 

 

 

DECRETO 10 aprile 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Radar 10 EC». (14A07185)

 

 

Pag. 5

 

 

 

DECRETO 10 aprile 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Wilt-Gard». (14A07194)

 

 

Pag. 11

 

 

 

DECRETO 12 giugno 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Theorem». (14A07184)

 

 

Pag. 16

 

 

 

DECRETO 12 giugno 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Miclosh Progress». (14A07195)

 

 

Pag. 20

 

 

 

DECRETO 12 giugno 2014


Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario
«Niber 70 DF». (14A07196)

 

 

Pag. 24

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE

 

DETERMINA 2 settembre 2014


Applicazione dell’articolo 38, comma 1, lett. b), del decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163 a seguito dell’entrata in vigore
del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159. (Determina n. 2).
(14A07266)

 

 

Pag. 28

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Ossigeno Linde Medicale». (14A07243)

 

 

Pag. 32

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Plasil» (14A07244)

 

 

Pag. 34

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Plasmagrade» (14A07245)

 

 

Pag. 35

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Talentum» (14A07246)

 

 

Pag. 35

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Ciproxin» (14A07247)

 

 

Pag. 35

 

 

 

COMUNICATO


Revoca dell’autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale
per uso umano «Pasta arsenicale normale». (14A07248)

 

 

Pag. 35

 

 

 

COMUNICATO


Revoca dell’autorizzazione alla produzione di medicinali per uso
umano, alla Societa’ Bracco S.p.a. (14A07249)

 

 

Pag. 35

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Miranova» (14A07252)

 

 

Pag. 35

 

 

 

COMUNICATO


Autorizzazione della variazione relativamente al medicinale per uso
umano «Dalacin C Fosfato» (14A07253)

 

 

Pag. 36

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Siterbon» (14A07254)

 

 

Pag. 36

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Reactine DIE». (14A07255)

 

 

Pag. 37

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Lexor» (14A07256)

 

 

Pag. 37

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Parelief» (14A07257)

 

 

Pag. 37

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Azoleprin» (14A07258)

 

 

Pag. 37

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Reactidiem» (14A07259)

 

 

Pag. 37

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Soluzioni per biofiltrazione (RANGE
F.U.N.)». (14A07260)

 

 

Pag. 38

 

 

 

COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Imatinib DOC Generici». (14A07261)

 

 

Pag. 38

25/09/2014 – Obiettivo/Azione E2 -Proroga termine di presentazione progetti 30 settembre 2014

Oggetto: Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013 – PON FSE “Competenze per lo Sviluppo” – Obiettivo/Azione E2 – Interventi per la creazione di reti su diverse aree tematiche e trasversali (educazione ambientale, interculturale, competenze di base, ecc.) Piano di formazione per lo sviluppo delle competenze linguistico-comunicative e metodologico-didattiche dei docenti di scuola primaria privi di requisiti (DPR 81/09 art. 10 c. 5) Proposta di affidamento di attività di formazione per i docenti della scuola primaria – III Annualità – II Contingente.
Proroga termine di presentazione progetti 30 settembre 2014.

Nota prot. 8247 del 23 settembre 2014