Protocollo d’Intesa (11.5.2012)

Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Le Regioni, le Province e i Comuni, le Organizzazioni sindacali, concordano quanto segue.

La pubblica amministrazione è stata oggetto negli ultimi anni di una serie di interventi che hanno comportato una drastica riduzione della spesa (attraverso i tagli lineari) e una profonda riorganizzazione. La logica dei tagli lineari ha effettivamente ridotto la spesa pubblica, ma non ha favorito il diffondersi della cultura dell’ottimale organizzazione delle risorse, secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità. Gli interventi preannunciati in tema di spending review debbono rappresentare un’occasione per superare l’approccio finanziario e ragionieristico della spesa pubblica ed avviare un processo di modernizzazione dell’amministrazione pubblica attraverso un’attività di profonda razionalizzazione.
La situazione di crisi impone però che siano create condizioni di misurabilità, verificabilità e incentivazione della qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche in modo da valorizzare le professionalità dei lavoratori pubblici ed avere parametri significativi per le politiche premiali nei loro confronti.
Investire nella qualità della Pubblica Amministrazione è indispensabile per dare efficacia all’azione pubblica nel quadro di imparzialità, buon andamento e legalità e come elemento essenziale per favorire e garantire la crescita socio- economica del Paese. Alle risorse necessarie può e deve concorrere la riduzione degli sprechi e la responsabilizzazione dei centri di spesa.
Il miglioramento delle funzioni pubbliche richiede una serie di interventi, normativi e contrattuali, che riguardano:

  • un nuovo modello di relazioni sindacali;
  • la razionalizzazione e la semplificazione dei sistemi di misurazione, valutazione e premialità, nonché del ciclo della perfomance;
  • nuove regole riguardanti il mercato del lavoro nel pubblico impiego;
  • i sistemi di formazione del personale;
  • la dirigenza pubblica, rafforzandone ruolo, funzioni e responsabilità al fine di garantirne una maggiore autonomia rispetto all’autorità politica;

– Un nuovo modello di relazioni sindacali.
Nel quadro del vigente modello di relazioni sindacali, va colta l’occasione per un importante patto sociale, che riguardi anche i datori di lavoro delle Regioni ed Enti locali, al fine di favorire la partecipazione consapevole dei lavoratori ai processi di razionalizzazione, innovazione e riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni. Questo percorso, prima della riapertura delle trattative per i rinnovi contrattuali, va attuato rimodulando il quadro legislativo per offrire alle parti, ad entrambi i livelli di contrattazione, strumenti e criteri per raggiungere questi obiettivi, coerenti con le autonomie costituzionalmente riconosciute.
In particolare le Parti concordano sulla necessità dell’emanazione di un provvedimento legislativo che riguardi:
– il riconoscimento della contrattazione collettiva e del CCNL come la fonte deputata alla determinazione dell’assetto retributivo e di valorizzazione dei lavoratori pubblici nel rispetto dei ruoli organizzativi e di rappresentanza delle parti, fermo restando quanto previsto all’arto 2 comma 3 del decreto legislativo 165 del 2001, relativamente alle prerogative contrattuali attinenti il rapporto di lavoro;
– collegare ai processi di mobilità percorsi di qualificazione e formazione professionale, coinvolgendo le organizzazioni sindacali, per garantire la funzionalità e la qualità del lavoro nell’amministrazione di destinazione;
– la predisposizione di vincoli e procedure per garantire trasparenza totale sugli andamenti gestionali e finanziari degli enti per valutarne le ricadute in termini occupazionali e retributivi;
– un coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nei processi di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni ( ad esempio spending review) secondo modalità coerenti con le autonomie previste dall’ordinamento (che comprenda anche una riflessione sulle società partecipate e controllate, Consorzi e Fondazioni) che accompagni anche i processi di miglioramento ed innovazione nonché il sistema premiante e incentivante al livello integrativo anche tenendo conto delle norme già vigenti in materia di risparmi derivanti da processi di riorganizzazione;
– la definizione di criteri trasparenti e il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali in tutte le fasi dei processi di mobilità collettiva;
– il pieno riconoscimento del ruolo negoziale e delle prerogative delle RSU nei luoghi di lavoro nelle materie previste dal CCNL;
– l’ìndìvìduazìone, nell’ambito delle materie di informazione sindacale, anche di ipotesi di esame congiunto tra pubbliche amministrazioni e organizzazioni sindacali;
Nell’ambito delle procedure di contrattazione collettiva il Governo si impegna a:
– fermo restando la riduzione del numero dei comparti e delle aree di contrattazione prevista dalla legge 4 marzo 2009 n.15, e fatta salva la competenza della contrattazione collettiva per l’individuazione della relativa composizione, individuare un numero di comparti e delle aree che tenga conto delle competenze delle Regioni e degli enti locali – fermi restando per questi ultimi i distinti comparti ed aree ed i relativi comitati di settore – nonchè di specifici settori;
– rafforzare i poteri di rappresentanza delle Regioni ed enti locali nelle procedure di contrattazione collettiva, valorizzandone gli ambiti di autonomia e di corresponsabilità nella definizione delle risorse destinate ai rinnovi contrattuali.
– razionalizzare e semplificare i sistemi di misurazione, valutazione e premialità.
Le parti concordano sulla necessità di razionalizzare e semplificare i sistemi di misurazione, valutazione e premialità nonché del ciclo della perfomance previsti dal decreto legislativo 150 del 2009 anche mediante il superamento del sistema della ripartizione dei dipendenti nelle fasce di merito di cui all’articolo 19 del medesimo decreto, prevedendo di conseguenza meccanismi atti ad assicurare la retribuzione accessoria differenziata in relazione ai risultati conseguiti. Detti interventi saranno finalizzati a garantire, anche con le competenze affidate alla contrattazione, un miglior bilanciamento dei fattori valutativi in cui alla performance organizzativa venga assegnato un ruolo più significativo rispetto a quella individuale, tenuto conto dei diversi livelli di responsabilità ed inquadramento del personale. In particolare per i dirigenti, in considerazione del ruolo rivestito rispetto alla perfomance delle Amministrazioni, saranno comunque previsti rigorosi sistemi di collegamento fra premialità e risultati individuali. Le Parti concordano altresì sulla necessità di valutarne l’applicazione in relazione alle peculiarità dei settori.
– Nuove regole riguardanti il mercato del lavoro
Visti gli ultimi interventi nell’ambito del mercato del lavoro privato, le parti concordano di intervenire al fine di riordinare e razionalizzare le tipologie di lavoro flessibile utilizzabili dalle amministrazioni pubbliche, anche mediante modifiche al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con riguardo ai profili di convergenza con il mercato del lavoro privato, di costituzione del rapporto di lavoro, della responsabilità disciplinare, delle forme di mobilità, volontaria ed obbligatoria, del personale.
L’intervento normativo dovrà riguardare, con riferimento anche alla flessibilità in uscita, i seguenti punti:
a) salvaguardare e rafforzare nel mercato del lavoro pubblico principi previsti dall’articolo 97 della Costituzione;
b) individuare misure volte a favorire il più ampio accesso ai pubblici uffici da parte dei cittadini degli stati membri dell’Unione europea, senza limitazioni derivanti dal luogo di residenza dei candidati;
c) confermare il principio dell’articolo 36 del decreto legislativo 165 del 2001, che il lavoro subordinato a tempo indeterminato è la forma ordinaria per far fronte ai fabbisogni ordinari delle pubbliche amministrazioni;
d) individuare e disciplinare le tipologie di lavoro flessibile utilizzabili nel settore pubblico per esigenze temporanee o eccezionali, in relazione alle diverse causalì, con riferimento anche alle procedure di reclutamento e ai limiti di durata;
e) disciplinare, per specifici settori, percorsi di accesso mediante un reclutamento ispirato alla “tenure-track”, nel rispetto dell’articolo 97 della Costituzione e dei limiti alle assunzionì, definendo presupposti e condizioni;
f) contrastare l’uso improprio e strumentale delle tipologie contrattuali di lavoro flessibile con disciplina della responsabilità dirigenziale e delle sanzioni da applicare per il caso di abuso;
g) prevedere discipline specifiche per alcuni settori di attività quali quello della sanità e assistenza, della ricerca e dell’istruzione;
h) valorizzare nei concorsi l’esperienza professionale acquisita con rapporto di lavoro flessibile, tenendo conto delle diverse fattispecie e della durata dei rapporti;
i) riordinare la disciplina dei licenziamenti per motivi disciplinari fermo restando le competenze attribuite alla contrattazione collettiva nazionale;
m) rafforzare i doveri disciplinari dei dipendenti prevedendo al contempo garanzie di stabilità in caso di licenziamento illegittimo;
n) fermo restando l’istituto della mobilità volontaria come uno degli strumenti per far fronte ai fabbisogni di personale delle Pubbliche Amministrazioni, garantire la possibilità, in particolari settori, di derogare alla mobilità preventiva nel caso di indizione di concorsi per figure professionali infungibili e nel caso di scorrimento delle graduatorie concorsuali.
Le Parti convengono sulla necessità di attivare entro il 30 maggio appositi tavoli di confronto al fine di valutare appositi interventi per il personale precario in servizio presso le Pubbliche Amministrazioni, fermo restando la possibilità per le stesse di avvalersi, nel quadro della normativa vigente, di norme ed accordi per la proroga o rinnovo dei contratti esistenti nell’ambito delle risorse disponibili.
– I sistemi di formazione del personale.
Le Parti concordano sulla necessità che la formazione riacquisti una natura effettivamente funzionale volta ad incrementare la qualità e offrire a tutto il personale l’opportunità di aggiornarsi e di corrispondere all’evoluzione del fabbisogno di capacità. La formazione rappresenta infatti una leva decisiva per favorire i processi di cambiamento, innovazione e profonda riforma della pubblica Amministrazione, garantendo l’acquisizione di nuove competenze, la costruzione di nuove professionalità e l’affermarsi nelle strutture pubbliche della cultura del servizio alla collettività e della buona amministrazione.
In tale contesto si concorda sulla necessità di riordinare il sistema delle scuole pubbliche di formazione, sia centrali che locali, al fine di garantire l’omogenea formazione del personale pubblico, di migliorare il livello formativo permanente dei dipendenti pubblici e ottimizzare l’allocazione delle risorse.
– La dirigenza pubblica: rafforzamento del ruolo, delle funzioni e delle responsabilità anche al fine di garantirne una effettiva autonomia rispetto all’organo di indirizzo politico politica.
Anche sulla dirigenza è necessario un intervento normativo finalizzato a conseguire una migliore organizzazione del lavoro e di assicurare alla dirigenza un’effettiva autonomia, rafforzando i meccanismi di selezione, formazione e valutazione e qualificando le modalità di conferimento dell’incarico. A tal fine si devono rafforzare il ruolo e le funzioni e le responsabilità dei dirigenti, garantendone una effettiva autonomia rispetto all’organo di indirizzo politico.
Occorre, altresì, il pieno riconoscimento del ruolo negoziale e delle prerogative delle specifiche rappresentanze della dirigenza nelle amministrazioni e nei luoghi di lavoro.
E’ necessario, poi, favorire la mobilità professionale e intercompartimentale dei dirigenti. Il sistema di incentivazione dei dirigenti, infine, dovrà essere legato alla verifica della relazione fra le risorse disponibili utilizzate (strumentali e umane) e realizzazioni ed effetti in termini di servizi, rispetto a obiettivi prefìssatì, ferme restando eventuali peculiarità nei singoli settori.
Al fine di attuare gli obiettivi della presente Intesa il Governo promuoverà appositi provvedimenti normativi, anche attraverso l’emanazione di una delega, concordati con Regioni, Province e Comuni, nonché apposite direttive all’ARAN per le parti che dovranno essere definite attraverso appositi accordi da attuarsi nell’ambito della nuova stagione contrattuale.
Le Parti concordano sulla necessità di momenti di verifica dello stato di attuazione dell’intesa.

Decreto Ministeriale 11 maggio 2012, n. 39

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
– Ufficio Sesto

Decreto Ministeriale 11 maggio 2012, n. 39

Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni ad opzione internazionale spagnola funzionanti presso istituti statali e paritari

Decreto Ministeriale 11 maggio 2012, n. 38

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
– Uff. Sesto

Decreto Ministeriale 11 maggio 2012, n. 38

Norme per lo svolgimento degli esami di Stato nelle sezioni di Liceo Classico Europeo

Avviso 11 maggio 2012

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Università, l’AFAM e la Ricerca

Direzione Generale per l’università, lo studente e il diritto allo studio universitario – Ufficio VIII

 

Si comunica che è in corso di perfezionamento il decreto con cui saranno definiti le modalità ed i contenuti delle relative prove di ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale programmati a livello nazionale per l’anno accademico 2012-2013.

Al fine di offrire anticipata informativa agli studenti interessati e consentire agli Atenei di provvedere adeguatamente alla pianificazione degli aspetti organizzativi legati alle prove concorsuali sia livello nazionale che a livello locale, si anticipano le date di effettuazione delle prove, previste nel richiamato decreto, relative ai seguenti corsi:

  • Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria lingua italiana 4 settembre 2012
  • Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi Dentaria lingua inglese 5 settembre 2012
  • di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla formazione di Architetto 6 settembre 2012
  • Medicina Veterinaria 10 settembre 2012
  • Professioni sanitarie 11 settembre 2012

Roma, 11 maggio 2012

IL DIRETTORE GENERALE
f.to Daniele Livon

Ordinanza TAR Molise 11 maggio 2012, n. 90

N. 00077/2012 REG.PROV.CAU.

N. 00090/2012 REG.RIC.

 

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 90 del 2012, proposto da:

XXXXX, rappresentati e difesi dall’avv. Vincenzo Iacovino, con domicilio eletto presso Vincenzo Iacovino, in Campobasso, via Berlinguer, n. 1,

 

contro

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, in persona del Ministro p. t., Ufficio Scolastico Regionale per il Molise – Direzione Generale, in persona del legale rappresentante p. t., rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata per legge in Campobasso, via Garibaldi, n. 124,

nei confronti di

XXXXX, controinteressati, rappresentati e difesi dall’avv. Giuseppe Ruta, con domicilio eletto presso Giuseppe Ruta, in Campobasso, corso Vittorio Emanuele, n. 23,

per l’annullamento

previa sospensione dell’efficacia,

– del Decreto del Direttore Generale dell’USR Molise prot. 7419 del 30.09.2011 di nomina della Commissione esaminatrice del “Concorso per esami e titoli per il reclutamento di Dirigenti scolastici per la scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e per gli istituti educativi”;

– di tutti i verbali della Commissione esaminatrice, in particolare: verbale n. 1 del 06.10.2011; verbale n. 2 del 26.10.2011; verbale n. 3 del 17.11.2011; verbale n. 4 del 01.12.2011; verbale n. 5 del 14.12.2011; verbale n. 6 del 14.12.2011; verbale n. 7 del 15.12.2011; verbale n. 8 del 15.12.2011; verbale n. 9 del 19.01.2012; verbale n. 10 del 26.01.2012; verbale n. 11 del 22.02.2012; verbale n. 12 del 23.02.2012; verbale n. 13 del 27.02.2012; verbale n. 14 del 13.03.2012;

– dell’eventuale provvedimento dell’Ufficio Scolastico Regionale con cui si procedeva all’approvazione di tutti i verbali redatti dalla Commissione esaminatrice e della graduatoria finale con l’elenco degli ammessi alla prova orale di estremi sconosciuti;

– del provvedimento dell’Ufficio Scolastico Regionale prot. 1586 del 15.03.2012 con cui si procedeva alla pubblicazione dell’elenco degli ammessi alla prova orale;

– di ogni ulteriore atto connesso, conseguente e/o presupposto, ancorché non conosciuto, comunque lesivo della posizione dei ricorrenti;

 

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Ministero dell’Istruzione dell’Università’ e della Ricerca e di Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, nonché dei controinteressati XXXX;

Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visto l’art. 55 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 10 maggio 2012 il dott. Orazio Ciliberti e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

 

Considerato che, nella procedura concorsuale <<de qua>> – stando a una prima delibazione – si evidenziano talune delle irregolarità segnalate nel ricorso, essendo peraltro provato che uno dei membri della commissione d’esame ha ricoperto incarichi sindacali, incorrendo in una causa di incompatibilità che travolge la legittimità degli atti e della procedura;

Ritenuto che sussistono i presupposti della misura cautelare;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise (Sezione Prima) accoglie la domanda cautelare dei ricorrenti e per l’effetto:

a)sospende l’efficacia degli atti impugnati;

b)fissa l’Udienza Pubblica del 22 novembre 2012, per la discussione del merito.

Compensa tra le parti le spese della presente fase cautelare.

La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la Segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.

Così deciso in Campobasso nella camera di consiglio del giorno 10 maggio 2012 con l’intervento dei magistrati:

Goffredo Zaccardi, Presidente

Pierfrancesco Ungari, Consigliere

Orazio Ciliberti, Consigliere, Estensore

L’ESTENSORE IL PRESIDENTE

DEPOSITATA IN SEGRETERIA

Il 11/05/2012

IL SEGRETARIO

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

11 maggio Fondi Comunitari al Mezzogiorno

L’11 maggio, presso la Sala stampa di Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio, presenti i Ministri per la coesione territoriale, per la cooperazione internazionale e l’integrazione, e del lavoro e delle politiche sociali, ha tenuto una conferenza stampa per presentare la riprogrammazione dei fondi comunitari destinati al Mezzogiorno.

Di seguito il comunicato stampa:

GOVERNO, AL VIA PIANO SOCIALE PER IL SUD
Oltre 2,3 miliardi di euro dalla riprogrammazione dei fondi europei
Roma, 11 maggio 2012 – Una maggiore cura per l’infanzia e per gli anziani, nuove opportunità per i giovani insieme ad interventi a favore delle imprese e più investimenti per la cultura: sono queste le priorità della riprogrammazione dei fondi comunitari per il Mezzogiorno presentati dal Presidente del Consiglio, Mario Monti insieme al Ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, al Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero.
Proseguendo la riprogrammazione dei fondi comunitari co-finanziati al Sud con l’obiettivo di accelerarne e soprattutto di riqualificarne l’impiego, viene realizzata una riprogrammazione pari a circa 2,3 miliardi di euro nelle Regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, de-finanziando interventi con criticità di attuazione, obsoleti o inefficaci. 845 milioni sono destinati a obiettivi di inclusione sociale: cura dell’infanzia (400), cura degli anziani non auto-sufficienti (330), integrazione della politica dell’istruzione contro la dispersione scolastica con azioni per la legalità nel territorio (77), progetti promossi da giovani del privato sociale (38).
Gli altri interventi (per 1.498 milioni) sono rivolti alla crescita attraverso, fra l’altro, iniziative per i giovani, interventi per promuovere lo sviluppo delle imprese e la ricerca, promozione dell’innovazione dal lato della domanda attraverso bandi pre-commerciali, valorizzazione di aree di attrazione culturale e riduzione dei tempi della giustizia.
Il Piano di Azione Coesione, che attua questi interventi, anticipa i nuovi metodi di programmazione “rivolta ai risultati” che saranno adottati nel bilancio europeo per il periodo 2014-20.
Oltre al piano di azione e coesione per il Mezzogiorno il governo ha destinato a valere sulle risorse nazionali interventi per l’inclusione sociale. Il dipartimento della Famiglia ha messo a disposizione una somma totale di 117 milioni per sostenere politiche familiari. Oltre agli 81 milioni già assegnati di recente alle Regioni e agli enti locali, per progetti esclusivamente rivolti agli asili nido e all’assistenza domiciliare agli anziani, sono stati destinati altri 36 milioni di euro per finanziare altri aspetti: conciliazione famiglia-lavoro, sezioni primavera, progetti di supporto alle famiglie terremotate dell’aquilano, adozioni internazionali e iniziative per premiare progetti e buone pratiche per l’invecchiamento attivo e il supporto familiare.
All’inclusione sociale e al contrasto alla povertà sono poi finalizzati i 50 milioni dedicati al nuovo programma di sperimentazione della social card, in corso di definizione con i Comuni con più di 250 mila abitanti, con il coordinamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con cui si punta anche ad attivare la messa in rete di tutte le risorse già oggi destinate nei singoli territori a queste stesse finalità, puntando in particolare al coinvolgimento dei soggetti del terzo settore.

Riprogrammazione dei fondi comunitari per 2.343 milioni: destinazioni

Per l’inclusione sociale
Cura dell’infanzia 400
Cura degli anziani non autosufficienti 330
> Giovani
Interventi per la legalità in aree a elevata dispersione scolastica 77
Progetti promossi da giovani del privato sociale 37,6

Per la crescita
>Giovani
Autoimpiego e autoimprenditorialità 50
Apprendistato e uscita da “né allo studio né al lavoro” 50

Promozione metodi applicati di studio/ricerca nelle Università attraverso ricercatori italiani all’estero 5,3
Promozione sviluppo imprese, e ricerca 740,7
Promozione innovazione via domanda pubblica 150
Valorizzazione aree di attrazione culturale 330
Riduzione tempi giustizia civile 4,4 (*)
Interventi efficienza energetica aree urbane e naturali 168

Totale 2.343

(*) Integrato da 2,8 di risorse nazionali

 

Autostima scaricabarile

Autostima scaricabarile

di Adriana Rumbolo

Un giorno entro a scuola per avere uno dei miei incontri con i ragazzi di una prima superiore

I corridoi sono affollati: è l’intervallo.

Come entro nella mia classe , in attesa che suoni la campanella di fine intervallo, duo o tre ragazzine indicandomi una compagna, che, seduta in uno degli ultimi banchi,  piange disperatamente, mi bisbigliano:l’ha lasciata il ragazzo!

Mi dirigo alla cattedra, appoggio i miei libri, la borsa e mi posiziono davanti alla cattedra pronta a iniziare.

Suona la campanella, tutta la classe rientra ed allora visto che il pianto è coram  populo chiedo che cosa sia successo.

Per l’impossibilità dell’interessata di  rispondere, alcune compagne sovrapponendosi nel parlare: l’ha lasciata il ragazzo, via email.

Segue un profondo silenzio, sto mettendo ordine nelle mie idee.

Ma le compagne incalzano: le ha scritto che l’ha solo usata.

Di nuovo silenzio, ma questa volta un silenzio esigente;aspettano la soluzione proprio da me.

In fondo, sono l’esperta.

Anche Giovanna ha interrotto il pianto e nei suoi occhi è imperativa la richiesta: perché è successo?

Ho bisogno di qualche precisazione e le chiedo da quanto tempo frequenta il ragazzo.

Da tre settimane? Si può chiamare storia.

Chiedo a Giovanna se conosce un negozio di oggetti sacri:. candele, ceri, etc… e le suggerisco di comprare un cero, un bel cero, senza badare a spese e accenderlo davanti al santo al quale è più devota.

Mi guardano molto sorprese e un po’ deluse.

Ho iniziato scherzosamente, per sdrammatizzare, ma ora devo essere chiara.

Proseguo: spesso incontriamo persone con cui possiamo avere un rapporto affettivo  d’amore, di amicizia o di lavoro

Ci sono soggetti, che, sentendosi a disagio,pensando di non essere accettati, invece di lavorare sulla propria stima cercano un soggetto ingenuo per sminuirlo con parole e atteggiamenti spregiativi sentendosi appagati dall’umiliazione che infliggono,  rifugiandosi  in un delirio di onnipotenza.

La loro autostima è apparentemente salva.

Il ragazzo non amava Giovanna perché ancora  incapace di amare.

Per questo il consiglio di accendere il cero  per “grazia ricevuta”.

A quel  punto il dialogo si accende, perché ognuna aveva episodi simili da raccontare ed è stato importante approfondire un aspetto della vita relazionale così diffuso.

Giovanna non piange più perché dal chiarimento il ragazzo ne è uscito veramente male e il gruppo ha rivisto nella compagna una di loro e non  la “povera Giovanna abbandonata”.

Nota 10 maggio 2012, Prot. AOODGAI/7974

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Direzione Generale per gli Affari Internazionali

 

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

 

Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO

 

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca BOLZANO

 

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua Ladina BOLZANO

 

Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia di TRENTO

 

Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta AOSTA

 

E, p.c.

 

Al Capo di Gabinetto

 

Al Capo Dipartimento per l’Istruzione

 

Al Capo Dipartimento per la programmazione

 

Al Sottosegretario di Stato Marco Rossi Doria

SEDE

 

Oggetto: 17 maggio – Giornata internazionale contro l’omofobia

 

Si prega di voler diffondere, con cortese urgenza, la presente comunicazione ai Dirigenti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado del proprio territorio di competenza.

L’Unione Europea ha indetto per il 17 maggio di ogni anno la Giornata internazionale contro l’omofobia (risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile del 2007) ossia contro ogni forma di atteggiamenti pregiudiziali basati sull’orientamento sessuale.

La giornata rispecchia i principi costitutivi sia dell’Unione Europea sia della Costituzione italiana: il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, l’uguaglianza fra tutti i cittadini e la non discriminazione. Sono le condizioni che consentono alla società di promuovere l’inclusione di tutti e di ciascuno e di battersi contro ogni offesa alle persone.

La scuola si cimenta ogni giorno con la costruzione di una comunità inclusiva che riconosce le diversità di ciascuno. E’, infatti – ad un tempo – la prima comunità formativa dei futuri cittadini e un luogo importantissimo per la crescita e la costruzione dell’identità di ciascuna persona. Così, le scuole favoriscono la costruzione dell’identità sociale e personale da parte dei bambini e dei ragazzi, il che comporta anche la scoperta del proprio orientamento sessuale. Il loro ruolo nell’accompagnare e sostenere queste fasi non sempre facili della crescita risulta decisivo, anche grazie alla capacità di interagire positivamente con le famiglie.

Le scuole, nello svolgere tale prezioso lavoro educativo ogni giorno, contrastano ogni forma di discriminazione, compresa l’omofobia. Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca intende supportare il lavoro dei docenti impegnati quotidianamente nella formazione dei propri alunni sulle problematiche relative a tutte le tipologie di discriminazione, in particolare, attraverso strumenti informativi presenti sul sito www.smontailbullo.it e assicurando un primo supporto a tutti i ragazzi, i docenti e le famiglie attraverso il numero verde 800.669.696 che fornisce informazioni utili allo svolgimento dei compiti educativi e una prima assistenza in caso di segnalazioni di episodi di discriminazione.

Si coglie l’occasione della Giornata del 17 maggio per invitare le scuole che abbiano già realizzato progetti o iniziative sul tema delle discriminazioni omofobiche, anche in collaborazione con Associazioni ed Enti del territorio, a darne comunicazione all’indirizzo email info@smontailbullo.it. Iniziative e progetti segnalati dalle scuole saranno successivamente pubblicati in un apposito spazio del sito www.smontailbullo.it dedicato alle “buone pratiche” che servirà a una riflessione corale delle scuole, anche nella prospettiva del confronto europeo su questi temi.

Sicuri del Vostro impegno e della Vostra preziosa collaborazione.

 

F.to IL DIRETTORE GENERALE

Marcello Limina

 

Nota 10 maggio 2012, Prot. n. 2168

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi- Uff V

Oggetto: Gli Interventi del MIUR a DIDAMATICA 2012

DIDAMATICA 2012, il Convegno promosso dall’AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico) che si propone di fornire un quadro ampio ed approfondito delle ricerche, degli sviluppi innovativi e delle esperienze in atto nel settore dell’Informatica applicata alla Didattica, offre quest’anno due importanti spazi alle attività del MIUR. Nella mattinata d’apertura, lunedì 14 maggio alle ore 12.00, interverrà la Dott.ssa Rossella Schietroma, Dirigente dell’Uffico V della DGSSSI, sul tema “Agenda Digitale Italia: la scuola protagonista del cambiamento”; nella giornata di chiusura, mercoledì 16 maggio dalle ore 14.30 alle 16.00, nell’ambito del workshop “Può un e-book fare un’edizione digitale scolastica?”, gestito da rappresentanti dell’Ufficio V – DGSSSI, verrà presentata la visione del Ministero sul futuro dell’Editoria Digitale Scolastica.

DIDAMATICA 2012 si svolge a Taranto il 14 maggio presso la II Facoltà di Giurisprudenza Palazzo Rossaroll – Via Duomo; il 15 e 16 maggio presso la II Facoltà di Scienze MM.FF.NN V.le A. de Gasperi (Q.re Paolo VI)

Il Direttore Generale
Emanuele Fidora

La professionalità dei docenti: un campo inesplorato

La professionalità dei docenti: un campo inesplorato

di Enrico Maranzana

L’Ocse ha invitato l’Italia a investire in educazione di qualità al fine di fermare la dispersione scolastica e dimezzarla entro il 2020. In tale direzione si era e si è mossa l’amministrazione centrale che ha individuato alcune modalità di intervento tra cui:

1. Seguire il cammino dei singoli studenti con modalità individualizzate;
2. Introdurre nuovi ambiti e strumenti di lavoro quali LIM – CLIL – TIC – Elearning – Ebook ..
3. Affidare alle università il compito di formare i nuovi docenti;
4. Certificare le competenze;
5. Valutare il lavoro delle scuole.

Sono interventi “sparpagliati”: non esiste strategia; l’origine del problema non è stata individuata proprio come ai tempi di Alessandro Magno quando i lacci e i lacciuoli occultavano la soluzione del nodo gordiano; la sfida posta dall’incertezza dell’ambiente in cui vive la scuola non è stata accolta.

9 – 16 maggio SNV 2012 INVALSI

Come previsto dall’art. 51, comma 2, della Legge 4 aprile 2012, n. 35, di conversione del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, “le istituzioni scolastiche partecipano, come attività ordinaria d’istituto, alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti, di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 ottobre 2007, n. 176.”

Le prove si svolgeranno secondo il seguente calendario:

  • 9 maggio 2012
    II PRIMARIA: prova preliminare di lettura (prova scritta a tempo della durata di pochi minuti per testare la capacità di lettura/decodifica raggiunta da ciascun allievo) e prova di Italiano;
    V PRIMARIA: prova di Italiano.
  • 10 maggio 2012
    I SECONDARIA DI PRIMO GRADO: prova di Italiano, di Matematica e questionario studente.
  • 11 maggio 2012
    II PRIMARIA: prova di Matematica;
    V PRIMARIA: prova di Matematica e questionario studente.
  • 16 maggio 2012
    II SECONDARIA DI SECONDO GRADO: prova di Italiano, di Matematica e questionario studente.

Di seguito i comunicati stampa del MIUR:

Miur, conclusi test Invalsi alle classi seconde della scuola secondaria di secondo grado

(Roma, 18 maggio 2012) Si sono conclusi ieri i test Invalsi che hanno coinvolto le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado. Non hanno partecipato 21 classi, su un totale di 2.304 classi campione. Le classi che non hanno eseguito il test sono pari allo 0,91%.

Scuola, Miur: Solo 0,69% classi non ha svolto test Invalsi

(Roma, 9 maggio 2012) Il Miur rende noto che nelle scuole direttamente seguite dall’Invalsi (il cd campione), per le quali l’informazione è già disponibile, solo 24 classi, su un totale di 3.490 classi, non hanno svolto il test. I casi sono concentrati in pochi centri, tra cui Roma. Nel complesso, le classi che non hanno eseguito il test sono perciò stimabili nello 0,69%. La prima prova di oggi ha coinvolto 567988 studenti delle classi seconde della primaria e 558297 delle quinte della primaria. Gli stessi alunni saranno venerdì interessati dalla prova di Matematica.

Nota 9 maggio 2012, AOODGSC Prot. n. 2571

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
Ufficio V

Nota 9 maggio 2012, AOODGSC Prot. n. 2571

Ai Direttori Generali Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di
BOLZANO
Al Dipartimento Istruzione per la Provincia autonoma di Trento
TRENTO
All’ Intendente Scolastico per la Scuola in lingua Tedesca
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle Località Ladine
BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
AOSTA
Al CO.N.I.
Unità territorio e promozione dello sport
ROMA
Al C.I.P.
Ufficio promozione e scuola
ROMA
Alle Federazioni sportive per il tramite del CO.N.I.
e, p.c. Ai Coordinatori territoriali di educazione fisica e sportiva
LORO SEDI

OGGETTO: Finali Nazionali Giochi Sportivi Studenteschi a.s. 2011/12 Istituti del I ciclo (scuole secondarie di I grado) e II ciclo di Istruzione Discipline: Canottaggio 18 -19 Maggio 2012 Lago di Piediluco (TR);
Golf – Tiro con l’Arco -Vela 21 – 24 Maggio 2012 Policoro (MT); Arrampicata 23 – 25 Maggio 2012 S. San Giustino (PG); Bowling 26 – 27 Maggio 2012 Roma

Avviso 9 maggio 2012

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Direzione Generale per gli Affari Internazionali

 

Il Label Europeo delle Lingue (http://ec.europa.eu/languages/european-language-label/index_it.htm /) è un’ iniziativa della Commissione Europea per valorizzare il lavoro degli insegnanti e dei formatori che svolgono attività in ambito linguistico.

Prevede il rilascio di un attestato europeo ai progetti realizzati nell’ambito del Programma LLP che abbiano dimostrato di dare un sensibile impulso all’insegnamento delle lingue mediante innovazioni e pratiche didattiche efficaci, indipendentemente dall’età degli alunni e dall’istituto coinvolto.

Due sono quindi gli obiettivi:

  • incoraggiare iniziative nuove nel campo dell’insegnamento e apprendimento delle lingue;
  • dare eco alle migliori pratiche per sviluppare ulteriori attività nei vari contesti.

Possono candidarsi al riconoscimento del Label europeo delle lingue i progetti già ultimati o in fase di ultima realizzazione nell’anno scolastico 2011-2012.

La scadenza per chiedere di partecipare all’edizione 2012 è il 1 giugno.

Per maggiori informazioni consultare il sito http://www.programmallp.it/labeleuropeolingue/

Nota 9 maggio 2012, AOODGSC Prot. n. 2570

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
Ufficio V

Nota 9 maggio 2012, AOODGSC Prot. n. 0002570

Ai Direttori Generali Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia di
BOLZANO
Al Dipartimento Istruzione per la Provincia autonoma di Trento
TRENTO
All’ Intendente Scolastico per la Scuola in lingua Tedesca
BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle Località Ladine
BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta
AOSTA
Al C.O.N.I.
Unità territorio e promozione dello sport
ROMA
Al C.I.P.
Ufficio promozione e scuola
ROMA
Alla Federazione Italiana Rugby
ROMA
e, p.c. Ai Coordinatori territoriali di educazione fisica e sportiva
LORO SEDI

OGGETTO: Finali Nazionali Giochi Sportivi Studenteschi a.s. 2011/12 Istituti del I (scuole secondarie di I grado) e II ciclo di Istruzione disciplina: RUGBY 18 – 19 Maggio 2012 Roma – San Donà (VE)