30 aprile Spending Review in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 30 aprile, ha esaminato il rapporto sulla “spending review” ed ha approvato una direttiva che indica ad ogni Dicastero le linee da seguire per contenere le spese di gestione.

Di seguito un estratto del comunicato stampa:

SPENDING REVIEW

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato il rapporto sulla spending review “elementi per una revisione della spesa pubblica”, illustrato dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento e il Programma di governo, Piero Giarda.
Il rapporto, che segue l’approvazione del Documento di Economia e Finanza di mercoledì 18 aprile, analizza le voci di spesa delle pubbliche amministrazioni, con la finalità di evitare inefficienze, eliminare sprechi e ottenere risorse da destinare alla crescita. La razionalizzazione e il contenimento dei costi sono infatti fondamentali per garantire, da un lato il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, dall’altro l’ammodernamento dello Stato e il rilancio dell’economia e dell’occupazione.
Il rapporto pone l’accento su cinque anomalie di sistema:
1. La prima riguarda la struttura della spesa pubblica italiana. In Italia si spende meno della media dei Paesi OCSE per la fornitura di servizi pubblici e per il sostegno agli individui in difficoltà economica mentre le spese per gli interessi sul debito pubblico e per le pensioni superano la media europea. Queste due voci valgono circa 310 miliardi di euro, una cifra che ostacola la flessibilità di gestione e adattamento della risposta pubblica alle domande provenienti dall’economia.
2. La seconda è rappresentata dal costo della produzione dei servizi pubblici. L’aumento dei costi di produzione dei servizi pubblici (scuola, sanità, difesa, giustizia, sicurezza) non è stato accompagnato da un adeguato livello di qualità. Queste spese, secondo i dati ISTAT, sono cresciute in trenta anni, dal 1980 al 2010, molto più rapidamente dei costi di produzione dei beni di consumo privati. Se i costi del settore pubblico fossero aumentati nella stessa misura del settore privato, la spesa per i consumi collettivi oggi sarebbe stata di 70 miliardi di euro più bassa.
3. La terza è l’aumento delle spesa dovuto alle diffuse carenze nell’organizzazione del lavoro all’interno delle amministrazioni, nelle politiche retributive e nelle attività di acquisto dei beni necessari per la produzione.
4. La quarta riguarda l’evoluzione della spesa e la sua governance. Negli ultimi vent’anni, ad esempio, la spesa sanitaria è aumentata passando dal 32,3 per cento al 37 per cento del totale della spesa pubblica mentre la spesa per l’istruzione è scesa dal 23,1 per cento al 17,7 per cento. Ciò è dovuto in parte all’andamento demografico, in parte a decisioni che riguardano la sfera politica e la struttura degli interessi costituiti.
5. La quinta anomalia è nel rapporto centro-periferia, per cui gli enti locali esercitano le stesse funzioni, a prescindere dalle dimensioni e caratteristiche territoriali. Questo porta a una lievitazione dei costi negli enti con un numero inferiore di abitanti.
Secondo il rapporto, la spesa pubblica “rivedibile’’ nel medio periodo è pari a circa 295 miliardi di euro. A breve termine, la spesa rivedibile è notevolmente inferiore, stimabile in circa 80 miliardi. Nell’attuale situazione economica, il Governo ha ritenuto necessario un intervento volto alla riduzione della spesa pubblica per un importo complessivo di 4,2 miliardi, per l’anno 2012, al quale tutte le amministrazioni pubbliche devono concorrere. Questo importo potrebbe servire, per esempio, a evitare l’aumento di due punti dell’IVA previsto per gli ultimi tre mesi del 2012.
Una riduzione di 4,2 miliardi, da ottenersi in 7 mesi (1° giugno-31 dicembre 2012) equivale a 7,2 miliardi su base annua e corrisponde perciò al 9% della spesa rivedibile nel breve periodo (80 miliardi).
La riduzione, non lineare ma selettiva, sarà realizzata potenziando la linea di risparmio seguita dal Governo nei primi mesi di attività: ad esempio i risparmi (per oltre 20 milioni di euro) prodotti dalla Presidenza del Consiglio grazie alla diminuzione delle consulenze e ai tagli all’organico, la riduzione degli stipendi dei manager pubblici, i tagli sui voli di stato e sulle “auto blu”, la soppressione di enti, o la riforma delle province (in allegato al comunicato stampa la sintesi dei tagli effettuati).
Una direttiva del Presidente del Consiglio, su proposta del Ministro Giarda, indicherà ai Dicasteri le linee da seguire per contenere le spese di gestione. La direttiva disciplina specificamente il contributo che le amministrazioni centrali sono tenute a prestare per il raggiungimento dell’obiettivo della riduzione sopra indicato. Gli interventi richiesti vanno dall’eliminazione di sprechi ed eccessi di risorse impiegati, alla revisione dei programmi di spesa, al miglioramento delle attività di acquisto di beni e servizi, alla ricognizione degli immobili pubblici in uso alle pubbliche amministrazioni al fine di possibili dismissioni.
Per il coordinamento generale delle attività è costituito il comitato dei Ministri per la revisione della spesa, presieduto dal Presidente del consiglio dei Ministri e composto dal Ministro delegato per il Programma di governo, dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, dal Viceministro dell’economia e delle finanze e dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per assicurare rapida esecuzione al programma di revisione della spesa, soprattutto in ragione delle straordinarie condizioni di necessità e urgenza che impongono un intervento deciso sull’economia, il Consiglio dei Ministri ha previsto, con decreto legge, la funzione di Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi con il compito di definire il livello di spesa per voci di costo. Per l’incarico sarà nominato Enrico Bondi (il curriculum vitae è allegato al comunicato stampa).
Tra i compiti affidati al Commissario ci sono quello di coordinare l’attività di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle PA, incluse tutte le amministrazioni, autorità, anche indipendenti, organi, uffici, agenzie o soggetti pubblici, gli enti locali e le regioni, nonché assicurare una riduzione della spesa per acquisti di beni e servizi, per voci di costo, delle amministrazioni pubbliche. Il Commissario potrà segnalare al Consiglio dei Ministri le norme di legge o regolamento che determinano spese o voci di costo e che possono essere razionalizzate. Potrà inoltre proporre al Consiglio la sospensione o la revoca di singole procedure relative all’acquisto di beni e servizi e l’introduzione di nuovi obblighi informativi a carico delle PA.
Meritano un attento esame anche le risorse pubbliche destinate alle imprese, così come quelle che affluiscono ai partiti politici e ai sindacati.
Per quanto riguarda gli aiuti alle imprese, il Consiglio dei Ministri ha conferito al Professor Francesco Giavazzi l’incarico di fornire al Presidente del Consiglio e Ministro dell’Economia e delle finanze e al Ministro dello Sviluppo, delle infrastrutture e dei trasporti analisi e raccomandazioni sul tema dei contributi pubblici alle imprese.
Per quanto riguarda i partiti e i sindacati, il Consiglio dei Ministri ha conferito al Professor Giuliano Amato l’incarico di fornire al Presidente del Consiglio analisi e orientamenti sulla disciplina dei partiti per l’attuazione dei principi di cui all’articolo 49 della Costituzione, sul loro finanziamento nonché sulle forme esistenti di finanziamento pubblico, in via diretta o indiretta, ai sindacati.
Le risorse che si ricaveranno con gli interventi consentiranno di realizzare gli obiettivi di finanza pubblica indicati nel DEF e favoriranno l’alleggerimento della pressione fiscale sui cittadini.

RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA
Cosa è stato fatto finora

Il Governo, consapevole dell’importanza del contenimento dei costi degli apparati burocratici per garantire il successo dei programmi di risanamento dell’economia e per stimolare la crescita e la competitività, ha avviato la riforma della spesa pubblica sin dal suo insediamento, con il decreto legge Salva Italia.
Gli interventi varati a partire da dicembre 2012 includono:
1. DEFINIZIONE DEL TETTO MASSIMO RETRIBUTIVO ANNUO DEI MANAGER PUBBLICI. Il tetto, pari alla retribuzione del Primo Presidente della Corte di Cassazione che, nell’anno 2011, è stata di Euro 293.659,95) riguarda tutti coloro che hanno un rapporto di lavoro (subordinato o autonomo) con le amministrazioni pubbliche statali, comprese le Autorità indipendenti.
Concorrono a determinare il tetto retributivo tutti gli emolumenti e le retribuzioni percepite dallo stesso soggetto, a qualunque titolo erogati (da uno o più organismi; in corrispondenza di uno o più incarichi).
Non è più consentita la cumulabilità tra retribuzioni. Chi svolge un secondo incarico, scegliendo di mantenere la retribuzione dell’amministrazione di provenienza, può percepire un incremento retributivo non superiore al 25%. Anche in questo caso il cumulo non consente di superare il tetto massimo individuato.
2. PROVINCE. Il decreto “Salva Italia” ha introdotto una serie di disposizioni che comportano risparmi della spesa pubblica e razionalizzazione dell’amministrazione con interventi sulle province e sulle relative funzioni. In particolare, il decreto legge ha abolito le giunte. Restano solo il Presidente e il Consiglio provinciale. Ha disposto inoltre una riduzione del numero dei componenti del consiglio, le cui modalità di elezione (indiretta) sono demandate, alla stregua delle elezioni del Presidente della Provincia, ad una legge dello Stato. A tal proposito, il 6 aprile scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il relativo disegno di legge il quale è stato sottoposto all’esame della Conferenza unificata e comincerà presto il proprio iter in Parlamento.
In Parlamento sta maturando un orientamento largamente condiviso volto a concentrare nelle province poche funzioni operative di “area vasta” (governo del territorio, trasporti, mobilità) unitariamente a una drastica riduzione delle attuali province.
Il risparmio previsto con il Salva Italia è di circa 34 milioni di Euro (fonte UPI). La riorganizzazione delle funzioni e delle competenze interessa una spesa complessiva di circa 4 miliardi.
3. RIDUZIONE DELLE “AUTO BLU”. Il Dipartimento della funzione pubblica ha incaricato FormezPa per il censimento delle “auto blu” e “grigie” (Le prime sono quelle riservate ai vertici della pubblica amministrazione, le seconde sono le auto di servizio).
Lo studio ha rivelato che, nel 2011, il numero di auto a disposizione della amministrazioni è pari a 64.524, di cui 59.022 sono assegnate alle amministrazioni pubbliche locali e 5.502 all’amministrazione pubblica centrale. Già nel 2011 c’è stato un taglio del 13% rispetto al 2010.
Il Governo Monti ha modificato la norma del precedente Esecutivo nella parte in cui impone l’utilizzo alternativo dei mezzi di trasporto pubblico solo quando ne venga assicurata “uguale efficacia”; è stata inoltre eliminata la disposizione che concedeva alle amministrazioni un termine di trenta giorni per la comunicazione al Dipartimento della
funzione pubblica dell’acquisto o della presa in possesso di un’autovettura. Il risparmio stimato è di oltre 300 milioni di euro così divisi: 250milioni di euro l’anno dalle amministrazioni locali; 60 milioni l’anno dall’amministrazione centrale.
4. RIDUZIONE DEI VOLI DI STATO. Il Governo ha dettato nuovi criteri per i voli di Stato Il risparmio di spese, a seguito della contrazione delle ore/volo pari al 92 per cento, comporta un risparmio, su base annua, di 23,5 milioni di euro.
5. CONTENIMENTO DELLA SPESA PER IL PERSONALE. La riduzione della spesa per il personale ha portato a una riduzione stimata di:
– circa 15,5 milioni di euro per gli Ufficio di diretta collaborazione delle autorità politiche;
– circa 4 milioni di euro per effetto dei numerosi interventi normativi sul pubblico impiego (es. blocco turnover, congelamento contratti, tfr) che hanno interessato il personale dipendente in servizio nelle strutture generali stabili, cui sono da aggiungere i numerosi pensionamento dell’ultimo trimestre 2011;
– circa 2,3 milioni di euro relativamente alle strutture di missione in conseguenza dei decreti adottati il 15 dicembre 2011, con i quali sono state apportate modifiche all’organizzazione interna delle stesse;
– circa 46mila euro rispetto agli stanziamenti previsti per l’esercizio 2012 in relazione alla rimodulazione prevista dai decreti concernenti gli incarichi di consulenza per l’anno corrente. Il numero di consulenti di Palazzo Chigi, ad esempio, è stato ridotto da 140 a 42.
6. RIDUZIONE SPESE PER LA DIFESA. Il Governo è intervenuto per garantire la sostenibilità finanziaria e l’efficacia operativa delle Forze Armate. Il 50% del bilancio viene assegnato alla spesa del personale; la parte restante viene divisa a metà tra addestramento e investimenti. Punti salienti della riforma sono: l’introduzione di forme di flessibilità della programmazione finanziaria; una graduale revisione numerica del personale militare e civile, che – nel lungo periodo (2024) – ha l’obiettivo di ridurre il personale militare a 150 mila unità ed a 20 mila unità quello civile; un riordino complessivo dell’assetto organizzativo del Ministero della Difesa; una rimodulazione dei programmi di ammodernamento tecnologico.
7. ECONOMICITÀ ED EFFICIENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA. A febbraio 2012, il Presidente del Consiglio ha diramato una circolare per assicurare l’economicità e l’efficienza nell’azione amministrativa di tutte le strutture che dipendono dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dalla Presidenza del Consiglio.
La comunicazione è finalizzata ad assicurare la puntuale osservanza dei limiti di spesa fissati dalle norme ed evitare spese non indispensabili o non ricollegabili in modo diretto ai fini pubblici assegnati alle singole strutture amministrative.
In questo contesto, il Presidente ha sottolineato l’esigenza di osservare scrupolosamente le disposizioni contenute nel codice etico di ciascuna amministrazione, con particolare riferimento a quelle relative al divieto di accettare regali e omaggi di qualsiasi natura di valore superiore a 150 euro. In ogni caso, la direttiva ha disposto che i regali di valore superiore dovranno essere restituiti o ceduti all’Amministrazione di appartenenza.
La circolare sollecita inoltre a non effettuare spese non indispensabili e non ricollegabili in modo diretto e immediato ai fini pubblici assegnati con le deleghe di funzioni. A questo fine, la circolare ha chiesto di astenersi dall’effettuare spese di
rappresentanza, salvo casi eccezionali. Inoltre, la circolare ha ricordato la necessità di evitare l’organizzazione di convegni, celebrazioni, ricorrenze e inaugurazioni, anche quando questi ultimi costituiscano tradizionali impegni della Struttura che li indice. La circolare ha precisato che, nell’ipotesi in cui un’attenta valutazione del rapporto costi-benefici faccia comunque propendere per l’organizzazione dell’evento, si utilizzi di norma la giornata di sabato e si abbia cura di evitare qualsiasi spesa, anche utilizzando strutture interne all’amministrazione.
8. OPERAZIONE TRASPARENZA. il Governo ha sollecitato la pubblicazione dei redditi dei Ministri. Per ciascun Ministro e Sottosegretario di Stato sono pubblicati i seguenti dati:
– Stipendio per l’incarico di governo: in cui viene riportato il compenso annuo, lordo del Ministro;
– Altri Incarichi o Rapporti di Lavoro Dipendente con Pubbliche Amministrazioni: in cui viene riportato il compenso annuo, lordo, la tipologia di incarico del ministro.
– Beni Immobili: in cui viene riportato il numero, il valore economico, la tipologia e il titolo che si possiede sull’immobile;
– Strumenti Finanziari: in cui vengono riportati la percentuale e il numero di titoli societari e bancari posseduti dal ministro
9. RIFORMA DELLA PROTEZIONE CIVILE. La riforma della Protezione civile approvata in via definitiva il 30 aprile 2012 riorganizza la struttura operativa e accelera i tempi d’azione del Servizio nazionale per la protezione civile. L’obiettivo, oltre a rafforzare l’efficacia nel monitoraggio il controllo e nella gestione delle emergenze, è di contenere le spese di gestione.
10. SOPPRESSIONE DI ENTI E ORGANISMI. Con il decreto “Salva Italia” sono stati ridotti i costi degli apparati pubblici. In particolare sono stati soppressi:
– L’INPDAP e l’ENPALS e le relative funzioni sono state attribuite all’INPS;
– L’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania (EIPLI). Tutte le funzioni sono state attribuite alle Regioni interessate;
– L’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua;
– L’Agenzia per la sicurezza nucleare
– L’Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale
– La Commissione Nazionale per la vigilanza sulle Risorse Idriche
È stato poi disposto che, ai fini del monitoraggio della spesa pubblica, tutti gli enti e gli organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato, escluse le società, che ricevono contributi a carico del bilancio dello Stato o al cui patrimonio lo Stato partecipa mediante apporti, sono tenuti a trasmettere i bilanci alle amministrazioni vigilanti e al MEF.
11. RIDUZIONE DEL NUMERO DI COMPONENTI DELLE AUTORITÀ INDIPENDENTI. Sempre al fine di perseguire il contenimento della spesa, Salva Italia ha previsto la riduzione del numero di componenti delle Autorità indipendenti. La riduzione ha riguardato:
– Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (da 8 a 4 componenti);
– Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (da 7 a 3)
– Autorità per l’energia elettrica e il gas (da 5 a 3)
– Autorità garante della concorrenza (da 5 a 3)
– CONSOB (da 5 a 3)
– Consiglio dell’ISVAP (da 6 a 3)
– Commissione per la vigilanza sui fondi pensione (da 5 a 3)
– CIVIT (da 5 a 3)
– Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (da 9 a 5)

A. Monda, L’America non esiste

L’anima più dell’America

 di Antonio Stanca

Grande e meritato è il successo che sta riscuotendo ovunque, in ogni paese, il lungo romanzo L’America non esiste di Antonio Monda. Pubblicato a Marzo del 2012 dalla Mondadori si compone di duecentosessantotto pagine e narra delle vicende vissute, nell’America degli anni Cinquanta, da Nicola e Maria, due fratelli che a causa della tragica e improvvisa morte dei genitori emigrano dall’Italia meridionale nel Nuovo Continente poiché affidati alla tutela di uno zio che qui ha fatto fortuna. I due sono molto giovani, hanno appena vent’anni, ma diversi sono nel carattere, nel modo d’intendere e vivere.

Anche Monda era emigrato da giovane in America. Era nato a Velletri nel 1962, era cresciuto a Cisterna di Latina e si era poi trasferito a Roma. Da qui nel 1993 sarebbe partito per New York dove ancora risiede con la famiglia ed è docente di regia presso la New York University. Monda collabora alla pagina culturale de “la Repubblica”, è critico cinematografico per  “La Rivista dei Libri /The New York Review of Books” e cura la rubrica “Central Park West” su “Vanity Fair”.

Arrivato in America a trentuno anni, comincia a conoscere e frequentare ambienti e personaggi del mondo della cultura, dell’arte e dello spettacolo, si applica nel cinema prima come attore, poi come assistente di regia, sceneggiatore, scrittore di film, regista, si  interessa di arte figurativa organizzando retrospettive ed esposizioni, si dedica alla scrittura e produce nel tempo saggi, racconti, un romanzo e un libro intervista. Vasti e vari sono stati gli interessi che ha mostrato finora e tra questi, a cinquant’anni, ha fatto rientrare L’America non esiste. Nel romanzo rivive, tramite quelli dei giovani protagonisti, i sentimenti da lui provati al suo arrivo in America. Tramite il loro ricostruisce il suo incontro con New York ma lo colloca agli inizi degli anni ’50 quando, dopo la fine della seconda guerra mondiale, nell’America dei vincitori si avviavano movimenti, progetti di ogni tipo, in ogni ambito, e tutti erano volti ad ottenere miglioramenti, a far progredire. Esplodeva di promesse, di speranze l’America e in particolare New York dove Nicola e Maria giungono con le loro speranze. Accolti dallo zio lei si sistema a Brooklyn, lui a Manhattan, lei vive del lavoro di sorveglianza e pulizia in un condominio che lo zio le affida e nel quale la fa abitare, lui non si accontenta di poco, aspira, cerca, vuole inserirsi nella grande America, partecipare del suo incessante, frenetico movimento, della sua potenza, della sua ricchezza. Ci riuscirà dopo diverse esperienze mentre Maria che vive d’amore, di sogni d’amore crederà di realizzarli con uno sconosciuto che ha soccorso. Sarà da lui abbandonata ma continuerà a sognare, a sperare anche quando perderà il lavoro, la casa e sarà ospitata da una delle famiglie di condomini.

Neanche Nicola, però, si sente realizzato nonostante la posizione raggiunta. Sono ricomparse in lui le inquietudini, le insoddisfazioni di sempre. Come sempre si scopre alla ricerca di altro da quello ottenuto. Due anni sono trascorsi della vita dei due fratelli in America e il romanzo finisce mostrandoli come prima, come quando vivevano nel loro paese d’origine, nella loro casa, nella loro famiglia. Sospesi sono adesso come allora tra quanto è avvenuto, avviene e quanto vorrebbero che avvenisse, la loro condizione non è cambiata, i loro pensieri sono rimasti uguali.

L’America non esiste, quindi, visto che a niente è servita finora, nessuna speranza di Maria, nessuna aspirazione di Nicola ha fatto realizzare. Ha mostrato, invece, che quella interiore è una vita destinata a rimanere delle persone cui appartiene, che nessun posto può modificarla. Sono state tante le circostanze che nel lungo percorso compiuto dal romanzo i due giovani hanno vissuto, tante le persone che hanno incontrato, i luoghi che hanno conosciuto, tanto varia è una città come New York, la più grande del mondo, tante le sue luci, i suoi colori, i suoi suoni ma sempre, ovunque sono emersi in loro i propri pensieri, sono ricomparsi i propri ricordi, sempre, ovunque sono rimasti sé stessi. Hanno partecipato di quanto avveniva intorno ma nei modi voluti dal loro spirito. I richiami di questo sono stati più forti di ogni altro: è il messaggio che Monda si propone di trasmettere tramite la narrazione e vi è perfettamente riuscito dal momento che un viaggio lungo, interminabile ha fatto egli compiere a quello spirito prima di mostrare che è rimasto inalterato. Per molte strade, piazze, case, quante appunto può contenere New York, lo ha condotto, molte situazioni, molti contatti gli ha procurato prima di riconoscergli una forza superiore a qualunque altra.

E così ricca, sicura, varia, articolata è stata la lingua con la quale il Monda ha narrato da attirare il lettore dall’inizio, coinvolgerlo, tenerlo legato fino a fargli sfuggire ogni altro aspetto dell’opera. Solo alla fine si accorgerà di quanto lo scrittore ha voluto dire ma non cesserà di rimanere ammirato per l’esposizione. Non gli sembrerà di aver letto ma di aver visto, sentito tanta, tutta la vita d’America, quella dei centri e delle periferie, delle case e delle strade, dei grattacieli e delle capanne, dei bianchi e dei negri, degli americani e degli immigrati, degli artisti e dei gangster, delle dive e delle domestiche, dei vincitori e degli sconfitti,  dei ricchi e dei poveri, dei buoni e dei cattivi, di aver assistito, gli sembrerà, alla rappresentazione di un’immensa realtà, di infinite verità, alla proiezione di un lungo film, ad una serie interminabile d’immagini, scene, sequenze, a come vengono preparate, come si fanno attendere, come si svolgono, come non cessano di essere animate.

E’ la tecnica propria del cinema e Monda è professore di regia!

Discutibile Ordinanza del Consiglio di Stato

DISCUTIBILE ORDINANZA DEL CONSIGLIO DI  STATO SUL MASSIMO DELLE ORE DI SOSTEGNO

DI SALVATORE NOCERA

Il Consiglio di Stato ha pronunciato il 13 Aprile l’ordinanza  sospensiva n. 1390 accogliendo l’appello dei genitori contro l’ordinanza del TAR di Abruzzo che negava il massimo delle ore  di sostegno richieste.

E’ da precisarsi che trattasi di ordinanza e non di sentenza, come taluno ha frettolosamente affermato.

Decisioni che attribuiscono ore di sostegno  per tutta la durata dell’orario scolastico non sono infrequenti e questa non è certamente la prima.

Anche la Sentenza della Corte costituzionale n. 80/10, nel proclamare il principio costituzionale che agli alunni certificati con gravità debba essere dato un numero di ore superiori alla media, ammetteva in via di principio che in taluni casi la gravità può richiedere la presenza di un docente per il sostegno per tutta la durata dell’orario scolastico.

Il ragionamento di tutti i Magistrati,  che già dagli anni 90 si sono pronunciati in questo modo,  parte da un presupposto fondamentale che  le ore di sostegno debbano  essere assegnate “ sulla base delle effettive esigenze dell’alunno”.

Ora, stando alla pedagogia ed alla cultura dell’integrazione scolastica, le effettive esigenze sono quelle di essere integrato coi compagni e nei programmi della classe. Tale compito è di tutti i docenti curricolari della classe che però debbono avvalersi del sostegno di un docente specializzato. Ciò significa che docenti degli alunni con disabilità sono tutti i docenti della classe i quali si avvalgono della collaborazione di un docente specializzato, che non necessariamente deve essere presente per tutta la durata dell’orario scolastico.

Nella scuola superiore, è invalso, sulla base di un’erronea interpretazione dell’art 13 comma 5 della L.n. 104/92, operata con la C M n. 78/93,  l’orientamento amministrativo di assegnare docenti per il sostegno che siano laureati o abilitati in una delle quattro aree disciplinari ( linguistica, scientifica, tecnologica e psicomotoria); è da tener presente che ad es. nell’area tecnologica confluiscono oltre 130 indirizzi di studio, talora lontanissimi tra loro.

Così il Consiglio di Stato, in via provvisoria, ha stabilito che debbano essere assegnate ore   di sostegno con docenti specializzati per ogni disciplina di insegnamento e per tutta la durata settimanale dello stesso.

Se le effettive esigenze fossero prioritariamente quelle di avere il docente specializzato in ogni area disciplinare, la decisione sarebbe condivisibile. Però, come si è accennato, le effettive esigenze di ogni alunno con disabilità che la scuola si impegna ad integrare nella classe sono costituite dalla presa in carico del progetto di integrazione da parte di tutti i docenti curricolari, aiutati dal docente per il sostegno.

Purtroppo l’Amministrazione scolastica non è però in grado di dimostrare che tutti i docenti della classe possono prendersi in carico il progetto di integrazione, poiché nessuna norma prevede per loro l’obbligo di una accettabile formazione iniziale ed in servizio sulle tematiche della didattica dell’integrazione scolastica.

Conseguentemente  il Consiglio di Stato ed altri organi giurisdizionali hanno più volte deciso che ci debbano essere ore di sostegno per tutta la durata dell’orario scolastico.

Ma questo orientamento è la totale negazione dei principii dell’integrazione scolastica, che si sono affermati fin dai suoi inizi generalizzati alla fine degli Anni 60.

Ad es. io che  ero un gravissimo ipovedente al tempo della mia scolarizzazione negli Anni 50, non mi sono avvalso di nessun docente per il sostegno, ancora di là da venire; ma mi sono integrato grazie all’impegno dei miei docenti curricolari e dei miei compagni che mi  aiutavanio a capire ciò che i docenti scrivevano alla lavagna, mi prendevano appunti e poi venivano a  fare i compiti con me al pomeriggio.

Il Ministero col D M n. 249/2010 ha previsto finalmente che la formazione iniziale dei futuri docenti curricolari debba prevedere pure aspetti di didattica per l’integrazione; però, mentre ha previsto 31 crediti formativi universitari per i futuri docenti di scuola dell’infanzia e primaria, per quelli di scuola secondaria ha previsto appena 6 crediti formativi; nulla poi prevedono i Contratti collettivi circa l’obbligo di formazione in servizio su questi temi.

Conseguentemente, sino a quando il Ministero non  aumenterà sensibilmente i crediti formativi per i futuri docenti di scuola superiore e non concorderà coi Sindacati l’obbligo di fomazion e in servizio, decisioni come questa si moltiplicheranno, con notevole aggravio a carico dell’erario, anche per le spese di soccombenza dell’Amministrazione, e crescente imbastardimento dei principii pedagogici dell’integrazione scolastica.

————————

NOTA DEI LEGALI

Significativa pronuncia del Consiglio di Stato, accolto il ricorso dei genitori di un’alunna disabile; condannato il MIUR e l’Ufficio scolastico regionale ad assegnare un insegnante di sostegno per tutte le ore di frequenza scolastica e nelle aree scolastiche indicate dal GHO.

Il Consiglio di Stato, Sezione Sesta, con ordinanza n. 1390 del 2012, ha accolto il ricorso proposto dai genitori di un’alunna disabile (affetta da ipovisione grave) frequentante il Liceo Scientifico di Lanciano (Ch), condannando il Ministero dell’Istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo e l’Ambito territoriale n. 6 della Provincia di Chieti ad assegnare in favore dell’alunna disabile più di un insegnante di sostegno appartenente ad aree disciplinari specifiche, per ogni ora di frequenza scolastica.

I genitori dell’alunna hanno impugnato dinanzi al TAR e poi al Consiglio di Stato il provvedimento dell’ufficio scolastico regionale per l’Abruzzo di assegnazione di un insegnante di sostegno dell’area motoria per un numero di 9 ore settimanali. I genitori lamentavano la violazione del diritto all’istruzione del disabile, sia per l’insufficienza del numero di ore assegnate rispetto alle effettive esigenze dell’alunna, sia per la nomina di un insegnante di sostegno appartenente ad un’area disciplinare diversa da quella indicata dagli esperti dal gruppo H, essendo inoltre la giovane esonerata la ragazza dalla disciplina dell’educazione fisica.

Accogliendo il ricorso il Consiglio di Stato ha affermato due importanti principi:

  • il diritto all’istruzione della persona disabile, di rilevo costituzionale, deve essere assicurato mediante l’adozione di misure idonee in concreto a garantirne l’effettività, con priorità assoluta rispetto ad esigenze di bilancio o relative ad aspetti organizzativi dell’istituzione scolastica;
  • gli insegnanti di sostegno devono essere assegnati agli alunni disabili in base all’area individuata dal GHO nel Profilo Dinamico Funzionale e nel PEI (Piano Educativo Individualizzato).

Le indicazioni di riferimento nei documenti previsti assumono un rilievo di prioritaria importanza al fine di garantire una positiva funzionalità ed efficacia dell’integrazione scolastica.

FP7 – Nutrition Area 2013

FP7 – Nutrition Area 2013:  forecast the EU strategy of HORIZON 2020

(A brief synthesis of thematic priorities by Paolo Manzelli)

 

–> Each FP7 Proposal 2013 need to re-prioritised in order to focus on sustainable growth in the vison of EUROPE 2020.

–> Both challenge “pull” and technology/knowledge “push” research will be needed to deliver the HORIZON 2020 objectives of sustainable economic growth and addressing future global challenges and build the research capability of key industry and demonstrating genuine EU added value.This support also needs to be provided as part of a broad approach to innovation, including social innovation and new business models.

–> Cooperation Projects are grand and complex challenges are based on multidisciplinary approaches relevant to addressing all the global challenges. The social sciences and humanities should play a complemetal – role in addressing issues relating to societal change and should be embedded in all aspects of KBBE programmes.

 

Thematic options

1.1. Health and Wellbeing

This change leads to avoid an an increase in chronic diseases, particularly the ‘big killers’ cardiovascular diseases and cancer, as well as increases in obesity, metabolic syndrome and mental health disorders, all of which impact on health expenditure. These new challenges necessitate an evidence-based approach to nutrition to improving health care systems and to promoting preventive public health measures.

1.2. Prevention research, healthy lifestyles and healthy environments

A) Healthy ageing: starts at conception and the early life determinants of healthy ageing need to be properly explored to advance in understanding of how to improve wellbeing also through cultural and social participation.

B) Public Information and education . A key challenge is to improve our record on disease prevention. This requires better methods of delivering behavioural interventions and information / education programmes of “e-Health” e.g. maximizing the digital domain to get a more diffuse understanding of the impact of nutrition factors such as diet, exercise on healthy living.

1.3. Sustainable, healthy, safe foods and diets

(a) Healthier diets and nutrition: improved understanding of how foods and diets affect health including chronic diseases and obesity; developing and testing interventions to improve diet and health; micronutrient requirements and nutritional needs of specific groups; personalised nutrition; new/improved foods acceptable to consumers; optimising product (re)formulation through new uses or sources of ingredients and nanotechnology.

(b) Sustainable consumption and healthy eating: understanding relationships/trade-offs between production, consumption, safety, healthy eating and affordability and cultural significance; what a healthy low-impact diet might comprise; how best to help people achieve this in a sustainable food system; understanding the cultural relevance of food and how that influences sustainable consumption in different contexts.

(c) Consumer attitudes and behaviours: an integrated approach (social, economic and biological knowledge) to improve understanding of what shapes consumers’ attitudes and behaviours, including cultural aspects and interest in the convenience, taste, quality and origin; understanding issues that affect food availability and affordability and barriers to healthy eating.

(d) Food safety: food safety in a global whole food system; better understanding and management of risks from known, new and emerging food-borne pathogens, chemicals and external factors, including climate change, demographics, waste, globalisation; understanding causes and mechanisms of food allergy; increasing shelf-life and maintaining food safety; effective methods to support regulation; evidence to underpin effective risk-based controls for the whole chain; challenges and opportunities from emerging technologies and functional foods.

The above pillar of Horizon 2020 is well placed to support the adaptation of FP7 2013 to the future goals of the European Strategy for Innovation

The previous statements are in particular oriented to develop an Innovation Systems of Nutrition and Health in Europe,considering that research till now has shown that linear concepts of innovation that today need vto be considered outdated. Nowadays the mission of all programs need to be focused to still developing our understanding of how the best innovation systems are inclusive, open, and interactive. Multidisciplinary research is also needed on the assessment of the health of particular areas of the innovation of Regenerative medicine. The last is an emerging field of research and clinical applications requiring an high multidisciplinary approach. It includes tissue engineering, developmental and stem cell biology, gene therapy, cellular therapeutics, biomaterials (scaffolds and matrices), nanoscience, bioengineering and chemical biology. Finally it is a need that FP7 2013 Programs in the Nutrition Area look to an . high growth SMEs and on their connectivity with advaced research and also other actors e.g public or private financial institutions.

Commissione Web

Come preannunciato con avviso 29 marzo 2012, Il MIUR presenta il software “Commissione web” che, dalla prossima sessione degli esami di Stato sostituirà il pacchetto Conchiglia, con una serie di funzioni a supporto di tutte le attività delle commissioni di esame.

Di seguito il comunicato del MIUR:

Da quest’anno, per gli esami di Stato, le commissioni potranno utilizzare sul sito istituzionale del MIUR un nuovo pacchetto software, “Commissione Web“, realizzato per la gestione delle attività connesse.

Il pacchetto consente la completa integrazione dei dati immessi dalle segreterie scolastiche sul SIDI con quelli inseriti dalle commissioni d’esame su “Commissione web”.

Il sistema di navigazione

Il sistema presenta un’interfaccia di facile navigazione, che segue il diario delle operazioni d’esame della commissione, dall’Insediamento alle Valutazioni finali. Ogni singola voce presenta un approfondimento puntuale con un ulteriore specifico sottomenu.

Struttura dell’intero processo degli esami di Stato

Fasi del processo

Il processo si articola prima in ambiente SIDI poi in Commissione web.

Le fasi:

  1. Nella prima, cosiddetta fase di ammissione, le segreterie scolastiche inseriscono nel SIDI, area “Esiti esame di Stato”, le informazioni sull’ammissione degli studenti. Rispetto allo scorso anno, dovranno inserire anche i crediti del terzo, quarto e quinto anno di corso in modo distinto.
  2. Nella seconda fase, le commissioni d’esame, a partire dal loro insediamento e fino alla conclusione delle attività, utilizzano per registrare gli esiti degli esami, direttamente on line, il nuovo applicativo “Commissione web” disponibile all’interno di quest’area, che contiene già tutte le informazioni sui candidati ammessi.

Con la conclusione di questa fase, esplicitamente dichiarata dalle commissioni, le informazioni inserite sono automaticamente disponibili sul sistema SIDI, Area “Esiti esami di Stato”, per le segreterie scolastiche.

Nota 26 aprile 2012, AOODGSSSI Prot. n. 1920

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per gli Studi la Statistica e i Sistemi Informativi
Ufficio III

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
Ai Dirigenti degli Uffici Scolastici Territoriali
Ai Dirigenti Scolastici delle istituzioni scolastiche statali
LORO SEDI

Oggetto: Reclutamento personale docente, educativo e A.T.A. – aggiornamento dati di recapito degli aspiranti tramite POLIS

Si comunica che, al fine di favorire l’aggiornamento dei dati di recapito (domicilio, indirizzo e-mail e recapiti telefonici) degli aspiranti supplenti, gli stessi potranno essere aggiornati direttamente dagli interessati tramite POLIS (Presentazione On-Line Istanze) per tutte le procedure inerenti il reclutamento (costituzione graduatorie provinciali e d’istituto) del personale della scuola, docente, educativo e A.T.A..

A tal fine si invitano tutti gli interessati che hanno già operato la registrazione su POLIS per precedente utilizzo di istanze on-lìne a verificare ed eventualmente correggere i dati di recapito attualmente presenti entro il prossimo 4 maggio. Successivamente a tale data, infatti, è prevista l’esecuzione massiva di una procedura di allineamento delle banche dati del reclutamento a partire dalle istanze on line.

Coloro che non fossero ancora registrati su POLIS non debbono fare alcuna operazione. AI momento di una eventuale registrazione l’operazione di allineamento sarà eseguita direttamente on lìne. Questi utenti, qualora dovessero modificare i dati di recapito fintanto che non sono registrati, dovranno rivolgersi direttamente all’ufficio competente dello specifico procedimento; l’ufficio provinciale o la scuola cui pervenga la richiesta provvederà alla modifica tramite le apposite funzioni del reclutamento.

Si raccomanda il rispetto della scadenza del 4 maggio onde evitare ritardi nei successivi adempimenti per l’a.s. 2012/13.

IL DIRETTORE GENERALE
Emanuele Fidora

Nota 26 aprile 2012, AOODGSC Prot. n. 2348

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
p.c. Ai referenti regionaliper la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare
Ai Dirigenti Scolastici delle scuole polo in ospedale

OGGETTO: Trasmissione Decreto direttoriale n. 6 del 18 aprile 2012: Saldo risorse per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare: €. 1.469.550,00 per l’E.E 2012/resti 2010.

Si trasmette, in allegato, il decreto direttoriale n.6 del 18 aprile 2012, con il quale viene ripartita tra codesti UU.SS.RR. , quale saldo, la somma di €. 1.469.550,00 da trarre sul cap. 1331/12 per l’esercizio finanziario 2012/resti 2010, per le attività connesse alla scuola in ospedale e all’istruzione domiciliare, per l’anno scolastico 2010/2011.

IL DIRETTORE GENERALE
Giovanna BODA

Nota 26 aprile 2012, Prot. MIURAOODGOS n. 2542

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Uff.II

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca

di Bolzano

 

Oggetto: CertiLingua®: Attestato europeo di eccellenza per competenze plurilingui e competenze europee/internazionali PER STUDENTI.

 

Si informano le SS.LL. che “CertiLingua Excellence Label of Plurilingual, European and International Competences” è un Progetto che punta a rilasciare un Attestato europeo di eccellenza per studenti ed è stato ideato e sperimentato in seno ad un partenariato europeo.

Nato dall’iniziativa dei Ministri dell’Istruzione di vari Paesi in ambito di cooperazione transfrontaliera, il Progetto mira a soddisfare l’esigenza di una attestazione internazionale di supporto al plurilinguismo e alla mobilità degli studenti.

Rilasciato dall’Ufficio Scolastico Regionale su verifica del MIUR, contestualmente al Diploma di istruzione secondaria di secondo grado, che costituisce titolo d’accesso all’università, CertiLingua® attesta la capacità del diplomato di interagire in un contesto internazionale in due o più lingue, oltre la lingua madre.

Nello specifico, l’Attestato fotografa il profilo in uscita dello studente, al termine della sessione degli Esami di Stato, in possesso dei seguenti requisiti:

• competenze linguistiche di livello B2 o superiore del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue, accertate tramite Ente Certificatore riconosciuto a livello internazionale, in almeno 2 lingue diverse dalla propria lingua madre;

• frequenza di corsi CLIL (Content and Language Integrated Learning) in una o più discipline;

• competenze di cittadinanza europea maturate tramite la partecipazione a progetti di cooperazione internazionale, corrispondente al livello 4 del Quadro Comune per le Competenze Europee realizzato da European Elos Network.

L’Attestato costituisce un elemento di valore aggiunto al Diploma di istruzione secondaria di secondo grado e garantisce trasparenza e comparabilità delle competenze maturate nei percorsi scolastici dei vari Paesi.

In considerazione della validità del Progetto e del valore aggiunto dell’Attestato CertiLingua® in termini di promozione delle eccellenze, certificazione e spendibilità delle competenze, supporto alla mobilità e impulso all’internazionalizzazione dei percorsi formativi, questa Direzione Generale intende estendere tale iniziativa a tutto il territorio nazionale, attraverso la rete degli UU.SS.RR.

 

MODALITA’ ORGANIZZATIVE

Ai fini dell’implementazione del Progetto “CertiLingua®” su scala nazionale, si invitano gli UU.SS.RR. ad una attenta lettura del Dossier CertiLingua® elaborato dall’U.S.R. Lombardia, che documenta nei dettagli il progetto sperimentato a partire dal 2008 (vedi Allegato 1).

Se interessati, gli UU.SS.RR. metteranno in atto le seguenti azioni per il proprio ambito e territorio di competenza:

 

dichiarare all’Ufficio II di questa Direzione Generale l’adesione all’iniziativa;

dare la disponibilità a sottoscrivere il “Memorandum of Understanding”/Protocollo d’Intesa”con i Partner europei del Progetto “CertiLingua®;

informare e sensibilizzare all’iniziativa i Dirigenti Scolastici delle Istituzioni di Istruzione secondaria di secondo grado, anche attraverso apposite Conferenze di Servizio;

promuovere la costituzione di una rete regionale di Scuole secondarie di secondo grado, la cui scuola capofila avrà funzioni di raccordo e coordinamento con l’U.S.R. di appartenenza;

coordinare e monitorare le attività correlate alla gestione del Progetto;

trasmettere a questa Direzione Generale entro il 15 giugno 2012, l’elenco e la relativa documentazione dei candidati in possesso dei requisiti richiesti per una valutazione che avverrà tramite una Commissione appositamente costituita da questo Ufficio.

 

Per agevolare il tempestivo avvio del Progetto, si invitano gli UU.SS.RR. a comunicare la propria adesione all’iniziativa al seguente indirizzo email: letizia.cinganotto@istruzione.it entro il 15 maggio 2012, compilando l’allegato modello (vedi Allegato 2).

 

IL DIRETTORE GENERALE

Carmela Palumbo

 

Nota 26 aprile 2012, Prot. n. MIURAOODGSSSI n. 1922

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi

 

Alle scuole statali di ogni ordine e grado

Loro sedi

 

Agli Uffici Scolastici Territoriali

Loro Sedi

 

Oggetto: Anagrafe professionalità docente: avviso proroga delle funzioni.

 

In considerazione delle difficoltà tecniche segnalate dalle segreterie scolastiche, con particolare riferimento al processo di registrazione dei docenti su POLIS (“Presentazione On Line delle Istanze”), il termine per l’inserimento dei dati relativi all’aggiornamento della scheda “Professionalità docente” viene prorogato al 15 maggio 2012.

Si chiede di voler dare ampia diffusione del contenuto di questa nota presso il personale docente.

Si ringrazia per la collaborazione.

 

Il Direttore Generale

Emanuele Fidora

 

Nota 24 aprile 2012, Prot. n. 2316

Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione, la Comunicazione
Ufficio VI

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI
e p.c.
Al Capo Dipartimento per l’Istruzione
Lucrezia Stellacci
Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole polo in ospedale
Ai Referenti regionali per la scuola in ospedale

OGGETTO: Seminario nazionale di studio e di produzione per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare: “La cultura del farsi carico attraverso la RETE a servizio degli alunni assenti per malattia” – Torino, 29/31 maggio 2012.

Nota 24 aprile 2012, Prot. n. 2501 MIURAOODGOS

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

– Ufficio IX –

 

 

Ai Direttori Generali

degli Uffici Scolastici Regionali

 

Ai Sovrintendenti Scolastici

delle Province Autonome di Bolzano e Trento

 

Al Sovrintendente agli studi

della Regione Autonoma Valle d’Aosta

 

Ai Dirigenti Scolastici

di tutte le istituzioni scolastiche

 

Oggetto: Pubblicità legale dei decreti di riconoscimento della professione di docente ai sensi del D.Lvo n. 206/2007. – Art. 32 della legge n. 69 del 18 giugno 2009.

 

Al fine di dare piena attuazione a quanto disposto dall’art. 32 della legge n. 69 del 18 giugno 2009, che stabilisce che “gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle Amministrazioni e degli Enti pubblici obbligati” si informano le SS.LL. che, dalla data dell’1 maggio 2012, i decreti di riconoscimento dei titoli di formazione professionale, acquisiti in Paesi diversi dall’Italia, abilitanti all’esercizio della professione di docente saranno pubblicati sul sito istituzionale http://www.istruzione.it/web/istruzione/riconoscimento-professione-docente di questo Ministero.

 

IL DIRETTORE GENERALE

Carmela Palumbo

 

Avviso 24 aprile 2012

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’istruzione

Direzione Generale per il personale scolastico

On line l’area per la condivisione dei materiali del progetto “Lingue di scolarizzazione e curricolo plurilingue ed interculturale” (LSCPI). La sezione web nasce con l’obiettivo di favorire la collaborazione e la condivisione in rete delle esperienze condotte dalle istituzioni scolastiche che partecipano al progetto. La sezione sarà anche uno spazio per la diffusione delle migliori best practices didattiche. La proposta di ricerca-azione del progetto, si presenta come lo strumento più attuale per sensibilizzare e motivare le scuole a sperimentare nuove metodologie per l’insegnamento delle lingue ed è finalizzato alla formulazione di un curricolo plurilingue e interculturale per le classi del primo ciclo di istruzione.

Il Progetto LSCPI è un’iniziativa ministeriale dal respiro internazionale che si nutre delle energie che provengono dal territorio. Le immense potenzialità e la straordinaria creatività delle istituzioni scolastiche possono sostenere il confronto con le sfide educative che l’Europa ci pone.

Tra queste sfide la conoscenza di più lingue è diventata fondamentale per affrontare le complessità del XXI secolo. Alle scuole si chiede l’impegno attivo ad insegnarle contribuendo alla definizione di nuovi orientamenti curricolari e alla definizione di standard formativi nell’ambito dell’educazione plurilingue e interculturale.

Presentato a Sulmona nel mese di Novembre 2011, il progetto LSCPI sta coinvolgendo un numero crescente di scuole.