Nota 24 aprile 2012, Prot. n. 2316

Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione, la Comunicazione
Ufficio VI

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI
e p.c.
Al Capo Dipartimento per l’Istruzione
Lucrezia Stellacci
Ai Dirigenti Scolastici delle Scuole polo in ospedale
Ai Referenti regionali per la scuola in ospedale

OGGETTO: Seminario nazionale di studio e di produzione per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare: “La cultura del farsi carico attraverso la RETE a servizio degli alunni assenti per malattia” – Torino, 29/31 maggio 2012.

Nota 24 aprile 2012, Prot. n. 2501 MIURAOODGOS

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’Istruzione

Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

– Ufficio IX –

 

 

Ai Direttori Generali

degli Uffici Scolastici Regionali

 

Ai Sovrintendenti Scolastici

delle Province Autonome di Bolzano e Trento

 

Al Sovrintendente agli studi

della Regione Autonoma Valle d’Aosta

 

Ai Dirigenti Scolastici

di tutte le istituzioni scolastiche

 

Oggetto: Pubblicità legale dei decreti di riconoscimento della professione di docente ai sensi del D.Lvo n. 206/2007. – Art. 32 della legge n. 69 del 18 giugno 2009.

 

Al fine di dare piena attuazione a quanto disposto dall’art. 32 della legge n. 69 del 18 giugno 2009, che stabilisce che “gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle Amministrazioni e degli Enti pubblici obbligati” si informano le SS.LL. che, dalla data dell’1 maggio 2012, i decreti di riconoscimento dei titoli di formazione professionale, acquisiti in Paesi diversi dall’Italia, abilitanti all’esercizio della professione di docente saranno pubblicati sul sito istituzionale http://www.istruzione.it/web/istruzione/riconoscimento-professione-docente di questo Ministero.

 

IL DIRETTORE GENERALE

Carmela Palumbo

 

Avviso 24 aprile 2012

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Dipartimento per l’istruzione

Direzione Generale per il personale scolastico

On line l’area per la condivisione dei materiali del progetto “Lingue di scolarizzazione e curricolo plurilingue ed interculturale” (LSCPI). La sezione web nasce con l’obiettivo di favorire la collaborazione e la condivisione in rete delle esperienze condotte dalle istituzioni scolastiche che partecipano al progetto. La sezione sarà anche uno spazio per la diffusione delle migliori best practices didattiche. La proposta di ricerca-azione del progetto, si presenta come lo strumento più attuale per sensibilizzare e motivare le scuole a sperimentare nuove metodologie per l’insegnamento delle lingue ed è finalizzato alla formulazione di un curricolo plurilingue e interculturale per le classi del primo ciclo di istruzione.

Il Progetto LSCPI è un’iniziativa ministeriale dal respiro internazionale che si nutre delle energie che provengono dal territorio. Le immense potenzialità e la straordinaria creatività delle istituzioni scolastiche possono sostenere il confronto con le sfide educative che l’Europa ci pone.

Tra queste sfide la conoscenza di più lingue è diventata fondamentale per affrontare le complessità del XXI secolo. Alle scuole si chiede l’impegno attivo ad insegnarle contribuendo alla definizione di nuovi orientamenti curricolari e alla definizione di standard formativi nell’ambito dell’educazione plurilingue e interculturale.

Presentato a Sulmona nel mese di Novembre 2011, il progetto LSCPI sta coinvolgendo un numero crescente di scuole.

Nota 24 aprile 2012, Prot. MIURDGOS n. 2495

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

DIPARTIMENTO PER L’ISTRUZIONE

DIREZIONE GENERALE ORDINAMENTI SCOLASTICI E PER L’AUTONOMIA SCOLASTICA

UFFICIO II

 

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali

LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

 

Oggetto: European Girls’ Mathematical Olympiad. Pregevole risultato della Squadra Italiana a Cambridge

 

Dal 10 al 16 aprile 2012 al Murray Edwards College di Cambridge in Gran Bretagna, si è svolta la prima edizione dell’European Girls’ Mathematical Olympiad.

La Competizione al femminile ha visto la partecipazione di studentesse provenienti da 19 Paesi, non solo europei.

L’Italia era presente con un quartetto formato da Federica Cecchetto, Alice Cortinovis, Giada Franz e Angela Veronese (guidato da Francesco Morandin come leader e Alessandra Caraceni come deputy leader).

L’esordiente Squadra Italiana si è distinta ottenendo un ottimo risultato con Giada Franz (medaglia d’oro e quarta assoluta), Alice Cortinovis (medaglia d’argento), Angela Veronese (medaglia di bronzo), Federica Cecchetto (medaglia di bronzo).

La graduatoria finale dell’ European Girls’ Mathematical Olympiad e ulteriori dettagli circa lo svolgimento delle prove disputate a Cambridge sono pubblicati sul sito ufficiale E.G.M.O. all’indirizzo: http://www.egmo2012.org.uk/

 

Il Dirigente

Antonio Lo Bello

 

Nota 24 aprile 2012, Prot. AOODGAI/ 7068

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per gli Affari Internazionali
Ufficio III – Unione europea: sviluppo e monitoraggio progetti e obiettivi
Agli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Alla Sovrintendenza Scolastica Regionale Provincia di TRENTO
Alla Sovrintendenza Scolastica per la Provincia di BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola in Lingua tedesca di BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di BOLZANO
Alla Sovrintendenza agli studi della Regione Autonoma della Val d’Aosta AOSTA

Oggetto: Corsi di perfezionamento in Europa per docenti italiani di lingua e letteratura straniera nelle scuole secondario di I e II grado. Seminario pedagogico italo-francese. Seminario per docenti DNL. Lingue di insegnamento: Francese e Tedesco. Anno 2012.

Decreto Interministeriale 24 aprile 2012, Prot. n.7431

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Decreto Interministeriale 24 aprile 2012, Prot. n.7431
(in GU 23 luglio 2012, n. 170)

Definizione  degli  ambiti,  dei  criteri  e  delle   modalita'   per
l'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo dei percorsi  degli
istituti tecnici (di  cui  agli  articoli  3  e  4  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.  88)  negli  spazi  di
flessibilita' previsti dall'articolo  5,  comma  3,  lettera  b)  del
citato decreto presidenziale. (12A08152)
 

                    IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, 
                  DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 

                           di concerto con 

                      IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 

  Visto l'art. 117 della Costituzione; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni; 
  Visto il decreto-legge 31  gennaio  2007,  n.  7,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 2  aprile  2007,  n.  40  con  particolare
riferimento all'art. 13,  commi  1,  1-bis,  1-ter  e  1-quater,  che
prevedono il riordino e il potenziamento degli  istituti  tecnici  da
attuarsi con uno o  piu'  regolamenti  del  Ministro  della  pubblica
istruzione, adottati ai sensi dell'art. 17, comma 3, della  legge  23
agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,  n.  133,  con  particolare
riferimento  all'articolo  64,  che   prevede,   al   comma   3,   la
predisposizione    da    parte    del    Ministro    dell'istruzione,
dell'universita' e  della  ricerca,  di  un  piano  programmatico  di
interventi volti  ad  una  maggiore  razionalizzazione  dell'utilizzo
delle risorse disponibili per una maggiore  efficacia  ed  efficienza
del sistema scolastico  e,  al  comma  4,  in  attuazione  del  piano
programmatico e nel quadro di una piu' ampia  revisione  dell'assetto
ordinamentale, organizzativo  e  didattico  del  sistema  scolastico,
l'emanazione di regolamenti governativi, ai sensi dell'art. 17, comma
2, della citata legge 23 agosto 1988, n. 400,  per  la  ridefinizione
dei curricoli vigenti nei diversi ordini di scuola; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo  1999,  n.
275,  recante  «Norme  in  materia  di  autonomia  delle  istituzioni
scolastiche»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
88 concernente il  riordino  degli  istituti  tecnici  in  attuazione
dell'art. 64, comma 4, del citato decreto-legge 25  giugno  2008,  n.
112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; 
  Visto in particolare, l'art. 5, comma  3,  lettera  b)  del  citato
decreto del Presidente della Repubblica che prevede, nell'ambito  del
riordino dell'organizzazione dei percorsi degli istituti tecnici,  la
possibilita' di utilizzare una quota del curricolo pari  al  30%  nel
secondo  biennio  e  al  35%  nell'ultimo  anno,   quali   spazi   di
flessibilita' per l'ulteriore articolazione in opzioni delle aree  di
indirizzo di cui ai  rispettivi  allegati  B)  e  C),  finalizzati  a
corrispondere alle esigenze del territorio e ai fabbisogni  formativi
espressi dal mondo del lavoro e delle professioni; 
  Visto  l'art.  8,  comma  1,  ultimo  capoverso,  del  decreto  del
Presidente della Repubblica piu'  volte  citato  che  prevede  che  i
percorsi dell'indirizzo agraria, agroalimentare  ed  agroindustria  -
articolazione viticoltura ed enologia - si sviluppano in un ulteriore
sesto anno finalizzato al  conseguimento  della  specializzazione  di
«Enotecnico» e che l'organizzazione didattica del citato  sesto  anno
dovra' essere definita con il presente decreto interministeriale; 
  Visto, altresi', l'art. 8  del  citato  decreto  presidenziale  che
detta disposizioni per  il  passaggio  al  nuovo  ordinamento  e,  in
particolare, il comma 2, lettera d) che, per l'applicazione dell'art.
5, comma 3, lettera b) sopra citato, prevede l'adozione di un decreto
del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e  della  ricerca,  di
concerto con il Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  e  previo
parere della Conferenza Stato-regioni-province  autonome  di  cui  al
decreto legislativo 28 agosto 1997, n.  281,  con  il  quale  vengono
fissati gli ambiti, i criteri e le modalita' per  l'attuazione  delle
ulteriori  articolazioni  delle  aree  di  indirizzo  in  un   numero
contenuto di opzioni incluse in un apposito elenco nazionale; 
  Considerato che, in applicazione delle disposizioni del decreto del
Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.  88,  la  flessibilita'
oggetto del presente decreto puo'  essere  utilizzata  esclusivamente
nei limiti delle dotazioni organiche assegnate  e  senza  determinare
esuberi di personale; 
  Ritenuto che,  al  fine  di  non  determinare  una  indifferenziata
espansione   dei   percorsi   formativi   cosi'   come    riordinati,
l'individuazione delle opzioni deve  essere  limitata  ad  un  numero
contenuto che risponda effettivamente ai  criteri  stabiliti  con  il
presente decreto; 
  Considerato  che  l'individuazione  delle  citate  opzioni   e   la
conseguente possibilita' di utilizzare gli spazi di flessibilita' del
curricolo comporta un necessario confronto con le realta'  produttive
del paese, al fine di delineare i fabbisogni formativi  che  emergono
dal  mondo  del  lavoro  e  delle  professioni  e   che,   per   tali
considerazioni, si e' ritenuto  opportuno  attivare,  preventivamente
alla  definizione  del  presente   decreto,   incontri   di   settore
plurilaterali ed incontri nazionali ai  quali  hanno  partecipato  le
parti sociali datoriali e sindacali fornendo  contributi  utili  allo
scopo; 
  Considerato, altresi', che la  materia  delle  opzioni  costituisce
oggetto della programmazione dell'offerta formativa regionale e,  per
questi motivi, sono stati parimenti attivati confronti tra le regioni
e le strutture regionali del Ministero; 
  Considerato che i percorsi formativi conseguenti  alla  attivazione
delle opzioni di cui trattasi, in quanto riferiti al secondo  biennio
e all'ultimo anno  del  nuovo  ordinamento  degli  istituti  tecnici,
entreranno in vigore dall'anno scolastico 2012-2013; 
  Ritenuto, alla luce delle considerazioni sopra riportate, di  dover
procedere, in applicazione delle previsioni del citato art. 8,  comma
2, lettera d), alla definizione degli ambiti, criteri e modalita' per
l'ulteriore articolazione  delle  aree  di  indirizzo  in  un  numero
contenuto  di  opzioni  al  fine  di  consentire  alle   regioni   la
definizione di una programmazione dell'offerta formativa quanto  piu'
rispondente ai bisogni del territorio e delle realta' produttive; 
  Considerato che, nella  fase  di  prima  applicazione,  si  ritiene
opportuno istituire l'Elenco nazionale  delle  opzioni  dei  percorsi
degli istituti tecnici previsto dall'art. 8, comma 2, lettera d)  del
piu' volte citato decreto del Presidente della  Repubblica  15  marzo
2010, n.  88  contestualmente  all'emanazione  del  presente  decreto
interministeriale; 
  Acquisito  il  parere  del  Consiglio  nazionale   della   pubblica
istruzione reso nell'adunanza del 14 dicembre 2011; 
  Acquisito,  altresi',  il  prescritto   parere   della   Conferenza
Stato-regioni-province autonome di  cui  al  decreto  legislativo  28
agosto 1997, n. 281, espresso nella seduta del 19 gennaio 2012; 

                              Decreta: 

                               Art. 1 

  Per i motivi di cui in premessa  e  in  applicazione  dell'art.  5,
comma 3, lettera b) e dell'art. 8, comma 2, lettera  d)  del  decreto
del Presidente  della  Repubblica  15  marzo  2010,  n.  88,  vengono
definiti gli  ambiti,  i  criteri  e  le  modalita'  per  l'ulteriore
articolazione delle aree di indirizzo  dei  percorsi  degli  istituti
tecnici in un numero contenuto di opzioni, specificamente  illustrati
nell'allegato  A)  che  costituisce  parte  integrante  del  presente
decreto.
                               Art. 2 

  2.1 E' istituito l'Elenco nazionale delle opzioni  quali  ulteriori
articolazioni delle aree di indirizzo  dei  percorsi  degli  istituti
tecnici, al  quale  si  dovra'  fare  riferimento  nell'ambito  della
programmazione  dell'offerta  formativa   regionale,   analiticamente
formulato nell'allegato B), parte integrante al presente decreto. 
  2.2 L'Elenco nazionale delle opzioni potra'  essere  periodicamente
aggiornato per corrispondere a nuovi  fabbisogni  formativi  espressi
dal mondo economico e produttivo nonche' in conseguenza  degli  esiti
del monitoraggio previsto dall'art.  7,  comma  1,  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 15 marzo  2010,  n.  88,  degli  sviluppi
della ricerca scientifica e  delle  innovazioni  tecnologiche,  fermo
restando il rispetto dei criteri e delle modalita' di  individuazione
di ulteriori opzioni secondo le  disposizioni  dell'allegato  A)  del
presente decreto. 
  2.3 L'attivazione delle opzioni  di  cui  all'elenco  B,  ancorche'
modificato a seguito di eventuali aggiornamenti, deve essere in  ogni
caso effettuata nei limiti  delle  dotazioni  organiche  assegnate  a
legislazione vigente, senza determinare esuberi di personale.
                               Art. 3 

  Per  l'attivazione  delle  opzioni  di  cui  all'Elenco   nazionale
allegato B) del presente decreto, e' fatto rinvio alla programmazione
dell'offerta formativa regionale e agli adempimenti connessi.
                               Art. 4 

  Il  presente  decreto  e'  sottoposto  ai  controlli  di  legge   e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
    Roma, 24 aprile 2012 

                                        Il Ministro dell'istruzione,  
                                     dell'universita' e della ricerca 
                                                  Profumo             

p. il Ministro dell'economia e delle finanze, 
         il Vice Ministro delegato 
                   Grilli 

Registrato alla Corte dei conti il 13 giugno 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del MIUR. MIBAC. Min. Salute  e  Min.
Lavoro registro n. 8, foglio n. 161

Allegato A

AMBITI – CRITERI – MODALITA’
per l’ulteriore articolazione delle aree di indirizzo
dei percorsi degli istituti tecnici
in opzioni
La nuova identità degli istituti tecnici, quali “scuole dell’innovazione” orientate al
raggiungimento di competenze professionali che aderiscano sempre più ai fabbisogni formativi
espressi dalle realtà economiche e produttive del paese, esige una articolazione dei propri percorsi
di studio che guardino alle innovazioni e allo sviluppo che la scienza e le tecnologiche
continuamente producono, senza però determinare una frammentazione e disarticolazione dei
percorsi formativi.
L’obiettivo dei nuovi percorsi degli Istituti Tecnici è quello di far acquisire una padronanza delle
competenze scientifiche e tecnologiche – anche in una prospettiva di sviluppo – che consenta al
diplomato dell’Istruzione Tecnica di interpretare, partecipare, gestire e coordinare i processi
produttivi del mercato caratterizzato da innovazioni continue. Gli Istituti Tecnici, quindi, si
propongono di fornire allo studente quella base culturale e quelle specifiche competenze necessarie
alla comprensione delle problematiche scientifiche collegate alla tecnologia, che gli permettano non
solo di intervenire nei processi in atto ma, altresì, di sviluppare capacità creative e progettuali
necessarie per intercettare e presidiare l’innovazione.
L’articolazione degli indirizzi di studio degli istituti tecnici in due settori ed undici indirizzi –
come definiti con il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 – risponde, in
linea generale, alle esigenze di formazione in relazione alla domanda di competenze professionali
espressa dal mercato, ferma restando l’esigenza di garantire agli studenti degli Istituti Tecnici la
possibilità di acquisire una solida ed unitaria cultura generale per divenire cittadini consapevoli,
attivi e responsabili.
Questo quadro generale può essere ulteriormente articolato laddove specifiche realtà produttive,
rilevanti sotto il profilo dell’identità del territorio e influenti sul piano socio-economico, richiedano
esperienze formative che, in ragione della loro specificità, non trovano adeguata e corrispondente
collocazione nel nuovo assetto ordinamentale.
Le “opzioni” costituiscono la risposta a tali esigenze che si attua attraverso un processo di
interazione e condivisione tra i soggetti a diverso titolo coinvolti. Processo che si sviluppa sulla
base delle indicazioni contenute nel Regolamento di riordino degli Istituti Tecnici ove si prevede,
per l’ulteriore articolazione delle aree di indirizzo, la definizione di ambiti, criteri e modalità di
seguito individuati:
AMBITI
Gli ambiti di applicazione delle opzioni derivano prioritariamente dai piani di sviluppo strategico
espressi nei documenti di politica nazionale e comunitaria.
CRITERI
– interesse nazionale anche in riferimento ai trend strategici e alle prospettive di sviluppo;
– coerenza con l’identità degli istituti tecnici e differenziazione con gli indirizzi degli istituti
professionali;
– coerenza delle competenze in esito con il profilo culturale dell’indirizzo di riferimento;
– opportunità di valorizzare le risorse umane e materiali esistenti per non aggiungere nuovi e
maggiori oneri per la finanza pubblica;
– prospettive occupazionali;
– impossibilità ad attuare il percorso proposto attraverso l’utilizzo della quota di autonomia;
– opportunità di integrare la formazione specifica con successivi corsi di specializzazione
presso I.T.S. o I.F.T.S.
MODALITÀ
Le ulteriori articolazioni delle aree di indirizzo, per le quali si ritiene opportuna l’attivazione a
livello locale, devono trovare corrispondenza con l’Elenco nazionale delle opzioni per gli Istituti
Tecnici previsto dall’art. 8, comma 2), lettera d) del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 (Allegato B del
presente decreto interministeriale).
L’individuazione dell’opzione e la conseguente attivazione si realizza con la programmazione del
piano dell’offerta formativa regionale tenuto conto delle specifiche esigenze di tipo economico e
produttivo del territorio.
Le modalità di attivazione dovranno quindi inserirsi nell’ambito delle procedure di definizione e
attivazione del predetto piano e dovranno garantire la non determinazione di nuovi e maggiori oneri
a carico dello Stato.

Allegato B

ELENCO NAZIONALE DELLE ULTERIORI ARTICOLAZIONI DELLE AREE DI INDIRIZZO DEI PERCORSI DEGLI ISTITUTI TECNICI IN OPZIONI

ALLEGATO B1
Indirizzo: Chimica, materiali e biotecnologie – Articolazione: Chimica e materiali
Opzione: TECNOLOGIE DEL CUOIO

ALLEGATO B2
Indirizzo: Costruzione, ambiente e territorio –
Opzione: TECNOLOGIE DEL LEGNO NELLE COSTRUZIONI

ALLEGATO B3
Indirizzo: Grafica e comunicazione –
Opzione: TECNOLOGIE CARTARIE

ALLEGATO B4
Indirizzo: Meccanica, meccatronica ed energia – Articolazione: Meccanica e meccatronica –
Opzione: TECNOLOGIE DELL’OCCHIALE

ALLEGATO B5
Indirizzo: Meccanica, meccatronica ed energia – Articolazione: Meccanica e meccatronica –
Opzione TECNOLOGIE DELLE MATERIE PLASTICHE

ALLEGATO B6
Indirizzo: Trasporti e logistica – Articolazione: Costruzioni del mezzo –
Opzione:COSTRUZIONI AERONAUTICHE

ALLEGATO B7
Indirizzo: Trasporti e logistica – Articolazione: Costruzioni del mezzo –
Opzione COSTRUZIONI NAVALI

ALLEGATO B8
Indirizzo: Trasporti e logistica – Articolazione: Conduzione del mezzo –
Opzione: CONDUZIONE DEL MEZZO AEREO

ALLEGATO B9
Indirizzo: Trasporti e logistica – Articolazione: Conduzione del mezzo –
Opzione: CONDUZIONE DEL MEZZO NAVALE

ALLEGATO B10
Indirizzo: Trasporti e logistica – Articolazione: Conduzione del mezzo –
Opzione: CONDUZIONE DI APPARATI E IMPIANTI MARITTIMI

ALLEGATO B11
Indirizzo: Agraria, agroalimentare e agroindustria – Articolazione: Viticoltura ed enologia –
Opzione: ENOTECNICO – VI ANNO

Decreto Direttore Generale 24 aprile 2012, Prot. n. 2507

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica

Decreto Direttore Generale 24 aprile 2012, Prot. n. 2507

Commissioni esami di Stato all’abilitazione all’esercizio della libera professione di agrotecnico – sessione 2012 – : indicazioni operative

Nota 24 aprile 2012, Prot.n. 2307

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione
Ufficio V

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
Loro Sedi
Al C.O.N.I.
Direzione Territorio e Promozione dello Sport
Ufficio Promozione dello Sport
Tribuna Tevere ingresso E
Stadio Olimpico
00194 Roma
Al C.I.P.
Ufficio Promozione e Scuola
Via Flaminia Nuova, 830
00191 Roma
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per gli affari regionali
Ufficio per lo Sport
Via della Stamperia, 8
00187 Roma
Alle Federazioni sportive interessate
per il tramite del C.O.N.I.
e p.c. Ai Coordinatori territoriali di educazione fisica e sportiva

Oggetto: Finali nazionali Giochi sportivi studenteschi anno scolastico 2011/2012. Discipline sportive interessate.

L’educazione motoria fisica e sportiva fornisce, in ambito scolastico, una concreta opportunità di svolgere significative esperienze che favoriscono l’armonico sviluppo della persona. L’azione della motricità non si rivolge esclusivamente al contrasto della sedentarietà, ma incrementa, anche mediante l’avviamento allo sport, l’acquisizione del rispetto di sé, del prossimo e delle regole, aumentando il senso di responsabilità e l’autostima, e concorre alla costruzione di un permanente salutare stile di vita.

La scrivente Amministrazione, consapevole di quanto sopra, supporta attivamente la realizzazione dei Giochi sportivi studenteschi quale momento significativo del percorso di sensibilizzazione e di promozione dell’educazione motoria a scuola. Quest’anno, le attività saranno realizzate in collaborazione con il Ministero per il Turismo e lo Sport, con il quale questo Dicastero ha siglato un accordo mirato al supporto delle attività complementari di educazione fisica e dello sport scolastico. Tale collaborazione si aggiunge a quella, ormai consolidata, con il C.O.N.I. che ha svolto l’importante ruolo di individuazione delle Federazioni sportive interessate alle Finali nazionali.

A tal proposito, anche per quest’anno sono previsti contributi finanziari alla realizzazione dei giochi, al fine di assicurare copertura prevalentemente per le spese di trasporto degli alunni partecipanti dalla Regione di provenienza fino ai campi gara, ivi inclusi i trasporti locali dalle sedi di pernottamento.

Ciò detto, si comunica che le Finali nazionali si svolgeranno a partire dalla seconda decade di maggio con le Federazioni che hanno offerto la propria disponibilità nelle seguenti discipline:
1) Atletica Leggera su pista I ciclo 28 – 31 maggio Roma;
2) Atletica Leggera su pista I ciclo alunni con disabilità 28 – 31 maggio Roma;
3) Arrampicata sportiva I e II ciclo 23 – 25 San Giustino (Pg).;
4) Beach Volley II ciclo 28 – 30 maggio Lignano Sabbiadoro (Ud);
5) Bowling I e II ciclo 26 – 27 maggio Roma;
6) Canoa I ciclo 31 maggio – 1 giugno Castelgandolfo (Rm);
7) Canottaggio I e II ciclo 18 – 19 maggio Lago di Piediluco (Tr);
8) Golf I e II ciclo 21 – 24 maggio Policoro (Mt);
9) Hockey su prato I ciclo 2 – 3 giugno Roma;
10) Pallavolo I ciclo 28 – 31 maggio Chianciano Terme (Si);
11) Pesistica I ciclo 11 – 12 maggio Lignano Sabbiadoro (Ud);
12) Rugby I e II ciclo 18 – 19 maggio Roma e Venezia;
13) Tennistavolo I ciclo 28 – 30 maggio Lignano Sabbiadoro (Ud);
14) Tiro con l’Arco I e II ciclo 21 – 24 maggio Policoro (Mt);
15) Vela I e II ciclo 21 – 24 maggio Policoro (Mt).

Visti i tempi ristretti, si invitano le SS.LL. a sostenere l’opera degli insegnanti e dei coordinatori territoriali di educazione fisica, che tanto si sono adoperati e molto sono ancora chiamati fare per il successo delle manifestazioni.

Particolare attenzione dovrà essere posta nel favorire la massima partecipazione possibile degli alunni con disabilità in tutte le discipline e non solo in quella dell’atletica leggera per la quale il C.I.P. ha dichiarato la propria disponibilità ad organizzare la Finale nazionale in coordinamento con la F.I.D.A.L.

Si ritiene necessario precisare altresì che, di intesa con il C.O.N.I. e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo Sport, si è convenuto sulla necessità di adottare, nello svolgimento delle gare nazionali, i medesimi regolamenti sulla cui base si sono svolte tutte le Finali territoriali precedenti.

Al riguardo debbono essere tuttavia fornite precisazioni, che costituiscono indicazioni operative per le SS.LL. per quanto concerne l’atletica leggera.

All’esito di un sereno e proficuo confronto con la F.I.D.A.L. si è convenuto che alle Finali nazionali parteciperanno anche gli individualisti, mentre gli alunni facenti parte delle squadre dovranno disputare obbligatoriamente in due gare individuali a propria scelta, più eventualmente alla staffetta.

Le due gare individuali dovranno appartenere a due diversi gruppi: corsa; salti; lanci. Ove nelle attività svolte dagli atleti nelle fasi territoriali, già realizzate o in corso di svolgimento, non sia stato adottato tale criterio di pratica di almeno due discipline, i docenti di educazione fisica dovranno, pur nel ristretto margine temporale a disposizione, fornire ai propri alunni ogni possibile preparazione in vista dell’eventuale accesso alle finali nazionali.

La scrivente si riserva di fornire ogni altra comunicazione integrativa rispetto a quelle contenute nella presente nota.

Si aggiunge, altresì, che è in corso di perfezionamento l’organizzazione delle Finali nazionali nel periodo autunnale per il II ciclo di Istruzione delle seguenti discipline:
Badminton;
Calcio a 5;
Orientamento;
Tennis.

IL DIRETTORE GENERALE
F.to Giovanna Boda

Decreto Interministeriale 24 aprile 2012, Prot. n. 7428

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Decreto Interministeriale 24 aprile 2012, Prot. n. 7428
(in GU 23 luglio 2012, n. 170)

Definizione  degli  ambiti,  dei  criteri  e  delle   modalita'   per
l'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo dei percorsi  degli
istituti professionali (di cui agli articoli 3 e 4  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.  87)  negli  spazi  di
flessibilita' previsti dall'articolo  5,  comma  3,  lettera  b)  del
citato decreto presidenziale. (12A08153)
 

                    IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, 
                  DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA 

                           di concerto con 

                      IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 

  Visto l'art. 117 della Costituzione; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni; 
  Visto il decreto legge 31  gennaio  2007,  n.  7,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 2  aprile  2007,  n.  40  con  particolare
riferimento  all'art.  13,  commi  1,  1-bis,  1-ter,  1-quater  e  1
quinquies,  che  prevedono  il  riordino  e  il  potenziamento  degli
istituti professionali da attuarsi con uno  o  piu'  regolamenti  del
Ministro della pubblica istruzione, adottati ai sensi  dell'art.  17,
comma  3,  della  legge  23  agosto  1988,  n.   400   e   successive
modificazioni; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,  n.  133,  con  particolare
riferimento all'art. 64, che prevede, al comma 3, la  predisposizione
da parte  del  Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della
ricerca, di  un  piano  programmatico  di  interventi  volti  ad  una
maggiore razionalizzazione dell'utilizzo  delle  risorse  disponibili
per una maggiore efficacia ed efficienza del sistema scolastico e, al
comma 4, in attuazione del piano programmatico e nel  quadro  di  una
piu' ampia  revisione  dell'assetto  ordinamentale,  organizzativo  e
didattico  del  sistema  scolastico,  l'emanazione   di   regolamenti
governativi, ai sensi dell'art. 17, comma 2, della  citata  legge  23
agosto 1988, n. 400, per la ridefinizione dei curricoli  vigenti  nei
diversi ordini di scuola; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo  1999,  n.
275,  recante  «Norme  in  materia  di  autonomia  delle  istituzioni
scolastiche»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,  n.
87 concernente il riordino degli istituti professionali in attuazione
dell'art. 64, comma 4, del citato decreto legge 25  giugno  2008,  n.
112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; 
  Visto in particolare, l'art. 5, comma  3,  lettera  b)  del  citato
decreto del Presidente della Repubblica che prevede, nell'ambito  del
riordino   dell'organizzazione   dei    percorsi    degli    istituti
professionali, la possibilita' di utilizzare una quota del  curricolo
pari al 35% nel secondo biennio e  al  40%  nell'ultimo  anno,  quali
spazi di flessibilita' per l'ulteriore articolazione in opzioni delle
aree di indirizzo di cui ai rispettivi Allegati B) e C),  finalizzati
a  corrispondere  alle  esigenze  del  territorio  e  ai   fabbisogni
formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni; 
  Visto, infine, l'art. 8 del citato decreto presidenziale che  detta
disposizioni per il passaggio al nuovo ordinamento e, in particolare,
il comma 4, lettera c) che, per l'applicazione dell'art. 5, comma  3,
lettera b)  sopra  citato,  prevede  l'adozione  di  un  decreto  del
Ministro  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca,   di
concerto con il Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  e  previo
parere della Conferenza Stato-Regioni-Province  autonome  di  cui  al
decreto legislativo 28 agosto 1997, n.  281,  con  il  quale  vengono
fissati gli ambiti, i criteri e le modalita' per  l'attuazione  delle
ulteriori  articolazioni  delle  aree  di  indirizzo  in  un   numero
contenuto di opzioni incluse in un apposito elenco nazionale; 
  Vista l'intesa in sede di Conferenza Unificata di  cui  all'art.  8
del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 81, nella  seduta  del  16
dicembre 2010, riguardante l'adozione di linee guida  per  realizzare
organici raccordi tra i percorsi degli  istituti  professionali  e  i
percorsi di istruzione e formazione professionale, a norma  dell'art.
13, comma 1-quinquies, della legge 2 aprile 2007, n. 40; 
  Considerato che, in applicazione delle disposizioni del decreto del
Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.  87,  la  flessibilita'
oggetto del presente decreto puo'  essere  utilizzata  esclusivamente
nei limiti delle dotazioni organiche assegnate  e  senza  determinare
esuberi di personale; 
  Ritenuto che,  al  fine  di  non  determinare  una  espansione  dei
percorsi formativi  cosi'  come  riordinati,  l'individuazione  delle
opzioni deve essere limitata ad  un  numero  contenuto  che  risponda
effettivamente ai criteri stabiliti con il presente  decreto  e  che,
inoltre,  nel  quadro   generale   di   riferimento   dell'erogazione
dell'offerta formativa, si  differenzi  dalla  specifica  offerta  di
Istruzione e Formazione Professionale  al  fine  di  non  determinare
duplicazioni dei percorsi; 
  Considerato  che  l'individuazione  delle  citate  opzioni   e   la
conseguente possibilita' di definire gli spazi di  flessibilita'  del
curricolo comporta un necessario confronto con le realta'  produttive
del paese, al fine di delineare i fabbisogni formativi  che  emergono
dal  mondo  del  lavoro  e  delle  professioni  e   che,   per   tali
considerazioni, si e' ritenuto  opportuno  attivare,  preventivamente
alla  definizione  del  presente   decreto,   incontri   di   settore
plurilaterali ed incontri nazionali ai  quali  hanno  partecipato  le
parti sociali datoriali e sindacali fornendo  contributi  utili  allo
scopo; 
  Considerato, altresi', che la  materia  delle  opzioni  costituisce
oggetto della programmazione dell'offerta formativa regionale e,  per
questi motivi, sono stati parimenti attivati confronti tra le Regioni
e le strutture regionali del Ministero; 
  Considerato   che   nell'ambito   della    citata    programmazione
dell'offerta formativa regionale rientrano anche i percorsi triennali
e quadriennali  di  istruzione  e  formazione  professionale  e  che,
pertanto,  per  l'individuazione   delle   opzioni   negli   istituti
professionali si dovra' necessariamente tenere conto  degli  organici
raccordi tra i percorsi dell'istruzione professionale  e  i  percorsi
dell'istruzione e formazione professionale  di  esclusiva  competenza
regionale gia' definiti con l'Intesa in sede di Conferenza  Unificata
sopra citata; 
  Considerato che i percorsi formativi conseguenti  alla  attivazione
delle opzioni di cui trattasi, in quanto riferiti al secondo  biennio
e all'ultimo anno del nuovo ordinamento degli istituti professionali,
entreranno in vigore dall'anno scolastico 2012-2013; 
  Ritenuto, alla luce delle considerazioni sopra riportate, di  dover
procedere, in applicazione delle previsioni del citato art. 8,  comma
4, lettera c), alla definizione degli ambiti, criteri e modalita' per
l'ulteriore articolazione  delle  aree  di  indirizzo  in  un  numero
contenuto  di  opzioni  al  fine  di  consentire  alle   Regioni   la
definizione di una programmazione dell'offerta formativa quanto  piu'
rispondente ai bisogni del territorio e delle realta' produttive; 
  Considerato che, nella  fase  di  prima  applicazione,  si  ritiene
opportuno istituire l'Elenco nazionale  delle  opzioni  dei  percorsi
degli istituti professionali previsto dall'art. 8, comma  4,  lettera
c) del piu' volte citato decreto del Presidente della  Repubblica  15
marzo 2010, n. 87 contestualmente all'emanazione del presente decreto
interministeriale; 
  Acquisito  il  parere  del  Consiglio  Nazionale   della   Pubblica
Istruzione reso nell'adunanza del 14 dicembre 2011; 
  Acquisito,  altresi',  il  prescritto   parere   della   Conferenza
Stato-Regioni-Province autonome di  cui  al  decreto  legislativo  28
agosto 1997, n. 281, espresso nella seduta del 19 gennaio 2012; 

                              Decreta: 

                               Art. 1 

  Per i motivi di cui in premessa  e  in  applicazione  dell'art.  5,
comma 3, lettera b) e dell'art. 8, comma 4, lettera  c)  del  decreto
del Presidente  della  Repubblica  15  marzo  2010,  n.  87,  vengono
definiti gli  ambiti,  i  criteri  e  le  modalita'  per  l'ulteriore
articolazione delle aree di indirizzo  dei  percorsi  degli  istituti
professionali in  un  numero  contenuto  di  opzioni,  specificamente
illustrati nell'allegato A)  che  costituisce  parte  integrante  del
presente decreto.
                               Art. 2 

  2.1 E' istituito l'Elenco nazionale delle opzioni  quali  ulteriori
articolazioni delle aree di indirizzo  dei  percorsi  degli  istituti
professionali, al quale si dovra' fare riferimento nell'ambito  della
programmazione  dell'offerta  formativa   regionale,   analiticamente
formulato nell'Allegato B),  che  costituisce  parte  integrante  del
presente decreto. 
  2.2 L'Elenco nazionale delle opzioni potra'  essere  periodicamente
aggiornato per corrispondere a nuovi  fabbisogni  formativi  espressi
dal mondo economico e produttivo nonche' in conseguenza  degli  esiti
del monitoraggio previsto dall'art.  7,  comma  1,  del  decreto  del
Presidente della Repubblica 15 marzo  2010,  n.  87,  degli  sviluppi
della ricerca scientifica e  delle  innovazioni  tecnologiche,  fermo
restando il rispetto dei criteri e delle modalita' di  individuazione
di ulteriori opzioni secondo le  disposizioni  dell'Allegato  A)  del
presente decreto. 
  2.3 L'attivazione delle opzioni  di  cui  all'Elenco  B,  ancorche'
modificato a seguito di eventuali aggiornamenti, deve essere in  ogni
caso effettuata nei limiti  delle  dotazioni  organiche  assegnate  a
legislazione vigente, senza determinare esuberi di personale.
                               Art. 3 

  Per  l'attivazione  delle  opzioni  di  cui  all'Elenco   nazionale
Allegato B) del presente decreto, e' fatto rinvio alla programmazione
dell'offerta formativa regionale e agli adempimenti connessi.
                               Art. 4 

  Il  presente  decreto  e'  sottoposto  ai  controlli  di  legge   e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
    Roma, 24 aprile 2012 

                                        Il Ministro dell'istruzione,  
                                     dell'universita' e della ricerca 
                                                  Profumo             

p. il Ministro dell'economia e delle finanze, 
         il Vice Ministro delegato 
                   Grilli 

Registrato alla Corte dei conti il 13 giugno 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del MIUR, MIBAC, Min. Salute  e  Min.
Lavoro registro n. 8, foglio n. 162
                                                           Allegato A 
AMBITI – CRITERI – MODALITA'
per l'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo
dei percorsi degli istituti professionali
in opzioni
La nuova identità degli istituti professionali che pone come proprio riferimento la
formazione tecnico-professionale riferita alle filiere produttive di rilevanza nazionale che
localmente possono anche assumere connotazioni specifiche, mostra la stretta e diretta
interdipendenza con il territorio e le esigenze che da questo provengono. Da qui la necessità di
articolare i percorsi di studio dell’Istruzione Professionale nella prospettiva dell’innovazione e
delle applicazioni necessarie che conseguono al continuo sviluppo delle scienze tecnologiche, senza
determinare una frammentazione e una disarticolazione dei percorsi formativi.
L’obiettivo dei nuovi percorsi degli Istituti Professionali è di far acquisire, nell’ambito di
settori produttivi relativamente ampi, capacità operative attraverso le quali il diplomato
dell’Istruzione Professionale applica le tecnologie a processi specifici anche attraverso la
progettazione e la realizzazione di soluzioni. Il carattere distintivo della formazione proposta dagli
Istituti Professionali è dunque quello di assicurare allo studente l’acquisizione delle necessarie
competenze per personalizzare gli usi delle tecnologie in contesti specifici, attraverso l’utilizzo di
assetti organizzativi e strumenti tecnologici pertinenti.
L'articolazione degli indirizzi di studio degli istituti professionali in due settori e sei indirizzi
- come definiti con il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 - risponde, in
linea generale, alle esigenze di formazione in relazione alla domanda di competenze professionali
espressa dal mercato, ferma restando l’esigenza di garantire agli studenti la possibilità di acquisire
una solida ed unitaria cultura generale per divenire cittadini consapevoli, attivi e responsabili.
Questo quadro generale può tuttavia essere ulteriormente articolato laddove specifiche
realtà produttive, rilevanti sotto il profilo dell’identità del territorio e influenti sul piano socioeconomico,
richiedano esperienze formative che, in ragione della loro specificità, non trovano
adeguata e corrispondente collocazione nel nuovo assetto ordinamentale.
Le “opzioni” costituiscono la risposta a tali esigenze che si attua attraverso un processo di
interazione e condivisione tra i soggetti a diverso titolo coinvolti, processo che si sviluppa sulla base
delle indicazioni contenute nel Regolamento di riordino degli istituti professionali ove si prevede,
per l’ulteriore articolazione delle aree di indirizzo, la definizione di ambiti, criteri e modalità di
seguito individuati:
AMBITI
Gli ambiti di applicazione delle opzioni derivano prioritariamente
- dai piani di sviluppo strategico espressi nei documenti di politica nazionale e comunitaria
- dalla specificità dei distretti industriali
CRITERI
- raccordo e diversificazione con i percorsi di istruzione e formazione professionale;
- coerenza con l’identità degli istituti professionali e differenziazione dagli indirizzi
dell’istruzione tecnica;
- coerenza con le filiere produttive di riferimento rilevanti nei contesti territoriali e nazionali
interessate da processi di innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale dei servizi
- coerenza delle competenze in esito con il profilo culturale dell’indirizzo di riferimento;
- opportunità di valorizzare le risorse umane e materiali esistenti per non aggiungere nuovi e
maggiori oneri per la finanza pubblica;
- prospettive occupazionali;
- impossibilità ad attuare il percorso proposto attraverso l’utilizzo della quota di autonomia;
- possibilità di integrare la formazione specifica con corsi I.T.S o IFTS.
MODALITÀ
Le ulteriori articolazioni delle aree di indirizzo, per le quali si ritiene opportuna l’attivazione
a livello locale, devono trovare corrispondenza con l’Elenco nazionale delle opzioni per gli Istituti
Professionali previsto dall’art. 8, comma 4), lettera c) del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 (Allegato B
del presente decreto interministeriale).
L’individuazione dell’opzione e la conseguente attivazione si realizza con la
programmazione del piano dell’offerta formativa regionale tenuto conto delle specifiche esigenze di
tipo economico e produttivo del territorio.
Le modalità di attivazione dovranno quindi inserirsi nell’ambito delle procedure di
definizione e attivazione del predetto piano e dovranno garantire la non determinazione di nuovi e
maggiori oneri a carico dello Stato
                                                           Allegato B 

ELENCO NAZIONALE DELLE ULTERIORI ARTICOLAZIONI DELLE AREE DI INDIRIZZO DEI PERCORSI DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI IN OPZIONI

ALLEGATO B1 
Indirizzo: Manutenzione e assistenza tecnica -
Opzione: APPARATI, IMPIANTI E SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI

ALLEGATO B2
Indirizzo: Manutenzione e assistenza tecnica -
Opzione: MANUTENZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO

ALLEGATO B3
Indirizzo: Produzioni industriali e artigianali - Articolazione: Industria
Opzione: ARREDI E FORNITURE D'INTERNI

ALLEGATO B4
Indirizzo: Produzioni industriali e artigianali - Articolazione: Industria
Opzione: PRODUZIONI AUDIOVISIVE

ALLEGATO B5
Indirizzo: Produzioni industriali e artigianali - Articolazione: Artigianato
Opzione: PRODUZIONI ARTIGIANALI DEL TERRITORIO

ALLEGATO B6
Indirizzo: Produzioni industriali e artigianali - Articolazione: Artigianato
Opzione: PRODUZIONI TESSILI-SARTORIALI

ALLEGATO B7
Indirizzo: Servizi commerciali -
Opzione: PROMOZIONE COMMERCIALE E PUBBLICITARIA

ALLEGATO B8
Indirizzo: Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale -
Opzione: GESTIONE RISORSE FORESTALI E MONTANE

ALLEGATO B9
Indirizzo: Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale -
Opzione: VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI DEL TERRITORIO

ALLEGATO B10
Indirizzo: Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera - Articolazione: Enogastronomia
Opzione: PRODOTTI DOLCIARI ARTIGIANALI E INDUSTRIALI

Nota 24 aprile 2012, Prot. n. AOODGPER 3100

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per il personale scolastico
Ufficio IV

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Oggetto: Funzioni di mobilità nella scuola dell’infanzia e primaria. A.s. 2012/13.

Facendo seguito alla nota 2743 dell’11.4.2012, si comunica che le date concernenti i termini di acquisizione delle disponibilità e, conseguentemente, di pubblicazione dei movimenti relativamente alla scuola dell’infanzia e primaria sono articolate come segue:

personale docente

scuola dell’infanzia
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili 4 maggio
2 – pubblicazione dei movimenti 31 maggio
scuola primaria
1 – termine ultimo comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili 4 maggio
2 – pubblicazione dei movimenti 31 maggio

IL DIRETTORE GENERALE
Luciano Chiappetta