Verum et factum convertuntur

271 VERUM ET FACTUM CONVERTUNTUR di Umberto Tenuta

CANTO 271 Verum et factum reciprocantur seu convertuntur (G.B. VICO), nel senso che il principio e la regola di verità sta nel conoscere la genesi delle cose e quindi nella capacità di produrle.

Produrle, costruirle, questo il senso della Scoperta, della Invenzione.

 

Via, via, per carità, via alla BUONA SCUOLA DELLA LEZIONE!

Via via agli INSEGNANTI!

Ché nulla agli uomini si può insegnare.

Via via ai DOCENTI!

Ché uomini docili non vogliamo, se non nelle dittature!

Spazio, largo spazio ai Maestri!

Alle Maestre, soprattutto.

Mamme, non nella carne, ma nell’anima!

verumMaestre virgiliane.
Maestre che non fanno tediose lezioni, ma maestre, giovani nell’anima, che innamorano i giovani alla strada della scoperta del mondo minerale, vegetale, animale, umano.

Scoprire, inventare, costruire il Mondo!

Mica la RUOTA stava sotterrata e l’uomo l’ha dissotterrata, togliendo la coperta di terra che ne impediva la vista!

Dalla pietra che rotolava sul pendio alla pietra tonda che agevolava il trasporto della legna, alla pietra bucata da governare, alla ruota di pietra del frantoio della mia infanzia, alla ruota di legno, alla ruota della mia BORA!

L’uomo non scopre.

L’uomo costruisce le sue conoscenze, le sue virtù, i suoi amori.

Ecco la BUONA SCUOLA!

L’abbiamo chiamata BUONA SCUOLA DELLA SCOPERTA.

Ma volevamo dire BUONA SCUOLA DELLA COSTRUZIONE DEL SAPERE, DEL SAPER FARE, DEL SAPER ESSERE.

Nessun SAPERE (conoscenza, concetto), nessun SAPER FARE (abilità, capacità), nessun SAPER ESSERE (atteggiamento, desiderio, amore) si dà, si consegna, si insegna.

Né si trova scritto nei libri di testo.

Col sudore della loro fronte, gli studenti debbono desiderare ed essere capaci di costruire la rete di meridiani e paralleli che imbrigliano la TERRA e ti sanno dire ove in questo preciso momento tu mi stai leggendo.

Li vedete, voi, questi bimbi intenti a costruire i concetti di minerali, vegetali, animali?

TRE REGNI, tre imperi, tre concetti (“concetto” −dal latino concipĕre = cum-capĕre, comprehendĕre, CUMCEPTUS− aspetti sensibili particolari che una molteplicità di oggetti hanno in comune).

Da prendere e mettere assieme, considerando solo gli aspetti sensibili particolari che hanno in comune.

Il docente somministra il piatto di pastasciutta alla mensa, quando non lo fa la cuoca.

Ma nulla somministra nei laboratori di Lingua, di Matematica, di Storia, di Geografia, di Filosofia, di Poesia…

Sono tutti scopritori, inventori, costruttori, gli alunni della SCUOLA DELLA SCOPERTA.

Sono tutti impegnati, sono tutti presi dal loro impegno, sono tutti silenziosi, sono tutti intenti a cooperare all’impresa comune.

Mica questo è un punto di partenza!

Oddio, quanta fatica!

Dei docenti?

Sì, faticaccia.

Meglio la lezioncina!

E il grande impegno, e la grande fatica degli studenti?

Sì, che gioia!

La loro gioia di imparare, di alimentarsi alle fonti della cultura, di crescere, di farsi Letterati, Poeti, Scienziati, Musicisti, Artisti di tutte le umane arti.

Fabbrica di uomini è la BUONA SCUOLA DELLA SCOPERTA.

La Scuola del fare, la Scuola dell’inventare, la Scuola del costruire le conoscenze, le capacità, le virtù.

SCUOLA LABORATORIALE, tutta laboratori.

Ah, come era buffa la scuola della LEZIONE!

Magari fosse stata buffa, ci avrebbe almeno fatto ridere.

Anziché piangere!

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

Un commento su “Verum et factum convertuntur”

I commenti sono chiusi.