Nota 24 aprile 2024, AOODGOSV 16379

Ministero dell’istruzione e del merito
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale ordinamenti scolastici, valutazione e internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione

Ai Direttori generali e ai Dirigenti preposti degli Uffici scolastici regionali – LORO SEDI
Ai Dirigenti degli Uffici di Ambito Territoriale per il tramite dell’USR di competenza
Al Sovrintendente scolastico per la Regione Valle di AOSTA
Al Sovrintendente scolastico per la scuola in lingua italiana BOLZANO
All’Intendente scolastico per la scuola in lingua tedesca BOLZANO
All’Intendente scolastico per la scuola delle località ladine BOLZANO
Al Dirigente del Dipartimento istruzione per la Provincia di TRENTO
Ai Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni grado – LORO SEDI
Alle Organizzazioni Sindacali
CISL SCUOLA cisl.scuola@cisl.it
FLC CGIL organizzazione@flcgil.it
GILDA UNAMS segreteriacn@gilda-unams.it
SNALS info@snals.it
UIL SCUOLA uilscuola@uilscuola.it
ANP segreteria@anp.it
DIRIGENTISCUOLA dirigentiscuola@libero.it
ANIEF associazione@anief.net
e, p.c. Al Capo dell’Ufficio di Gabinetto – SEDE
Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione – SEDE

OGGETTO: Indicazioni operative – Elezione Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

Elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri

La 1a Commissione mercoledì 24 aprile ha concluso l’esame delle modifiche costituzionali per l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio (A.S. 830 e A.S. 935), avviato il 23 novembre (il 24 gennaio è stato adottato come testo base il ddl costituzionale n. 935, d’iniziativa governativa), con mandato al relatore.

Il 2, 4, 9, 10, 17, 18, 23 aprile la 1a Commissione Senato, in sede rwferente, esamina il DdL A.S. 935, Modifiche costituzionali per l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri (ddl connesso: n. 830).

Il termine per la presentazione di emendamenti è stato fissato a lunedì 5 febbraio.

La 1a Commissione del Senato, il 24 gennaio, ha adottato come testo base il ddl costituzionale n. 935, d’iniziativa governativa, sull’elezione diretta del Presidente del Consiglio.

Sul provvedimento l’Ufficio di Presidenza della 1a Commissione del Senato ha svolto un ciclo di audizioni.


Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione di venerdì 3 novembre 2023, ha approvato un disegno di legge costituzionale per l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri e la razionalizzazione del rapporto di fiducia.

La riforma costituzionale ha l’obiettivo di rafforzare la stabilità dei Governi, consentendo l’attuazione di indirizzi politici di medio-lungo periodo; consolidare il principio democratico, valorizzando il ruolo del corpo elettorale nella determinazione dell’indirizzo politico della Nazione; favorire la coesione degli schieramenti elettorali; evitare il transfughismo e il trasformismo parlamentare.

Il testo opera su cinque versanti:

  1. introduce un meccanismo di legittimazione democratica diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, eletto a suffragio universale con apposita votazione popolare che si svolge contestualmente alle elezioni per le Camere, mediante una medesima scheda. Si prevede, inoltre, che il Presidente del Consiglio sia eletto nella Camera per la quale si è candidato e che, in ogni caso, sia necessariamente un parlamentare;
  2. fissa in cinque anni la durata dell’incarico del Presidente del Consiglio, favorendo la stabilità del Governo e dell’indirizzo politico; 
  3. garantisce il rispetto del voto popolare e la continuità del mandato elettorale conferito dagli elettori, prevedendo che il Presidente del Consiglio dei ministri in carica possa essere sostituito solo da un parlamentare della maggioranza e solo al fine di proseguire nell’attuazione del medesimo programma di Governo. L’eventuale cessazione del mandato del sostituto così individuato determina lo scioglimento delle Camere;
  4. affida alla legge la determinazione di un sistema elettorale delle Camere che, attraverso un premio assegnato su base nazionale, assicuri al partito o alla coalizione di partiti collegati al Presidente del Consiglio il 55 per cento dei seggi parlamentari, in modo da assicurare la governabilità;
  5. supera la categoria dei senatori a vita di nomina del Presidente della Repubblica, precisando che i senatori a vita già nominati restano comunque in carica.

Il testo si ispira a un criterio “minimale” di modifica della Costituzione vigente, in modo da operare in continuità con la tradizione costituzionale e parlamentare italiana e da preservare al massimo grado le prerogative del Presidente della Repubblica, figura chiave dell’unità nazionale.

Filiera formativa tecnologico-professionale

Il 26, 27 marzo, 3, 4, 10, 11, 23, 24 aprile 2024 la 7a Commissione della Camera esamina in sede referente il DdL A.C. 1691​ del Governo, giò approvato dal Senato, Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale.

Il termine per la presentazione, in modalità digitale, di proposte emendative riferite al disegno di legge C. 1691​ Governo, approvato dal Senato, recante istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, è fissato alle ore 15del 22 marzo 2024.

Il 13 febbraio ed il 4 marzo 2024 la 7a Commissione della Camera esamina in sede referente il DdL A.C. 1691​ del Governo, giò approvato dal Senato, Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale.

L’Aula del Senato, il 31 gennaio 2024, con 101 voti favorevoli, 41 contrari e cinque astensioni ha licenziato per la Camera il ddl d’iniziativa governativa, collegato alla manovra, sull’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale (A.S. 924).

Il Senato ha approvato in prima lettura il disegno di legge governativo che riforma l’istruzione tecnico-professionale con l’introduzione del nuovo modello 4+2. “Il via libera di oggi segna una tappa fondamentale di una riforma che serve ai nostri giovani e al Paese. Ringrazio il Presidente della Commissione Istruzione, Roberto Marti, la relatrice, Ella Bucalo, il Sottosegretario Paola Frassinetti e tutta la maggioranza parlamentare per aver sostenuto il disegno di legge, apportando integrazioni certamente migliorative. Ringrazio anche le Regioni per l’importante contributo dato”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

“Si tratta di una riforma molto attesa dalle scuole e dal mondo produttivo e in cui questo governo crede fortemente”, prosegue il Ministro. “Avremo una filiera della formazione tecnica e professionale di serie A, che potrà contare sul potenziamento delle discipline di base e sull’incremento di quelle laboratoriali e professionalizzanti; sul maggior raccordo fra scuola e impresa, ma anche sulla maggiore internazionalizzazione e ricerca. Non si tratta dunque di ridurre di un anno i programmi alle superiori ma di avere programmi rivisti e potenziati su 4 anni, mantenendo inalterato il numero dei docenti e dunque avendo più insegnanti per classe. Il nostro obiettivo è che i giovani abbiano la preparazione adeguata per trovare più rapidamente un impiego qualificato e che le imprese abbiano le professionalità necessarie per essere competitive”.


La 7a Commissione del Senato il 21 dicembre ha approvato il disegno di legge governativo che riforma l’istruzione tecnico-professionale con l’introduzione del nuovo modello 4+2. La Commissione ha conferito mandato alla relatrice a riferire favorelmente all’Assemblea sul disegno di legge come modificato dalla Commissione.


Ringrazio il Presidente della Commissione Istruzione, Roberto Marti, la relatrice, Ella Bucalo, la Sottosegretaria Paola Frassinetti, tutta la maggioranza parlamentare e le Regioni per l’importante lavoro che è stato fatto in questa tappa fondamentale dell’iter di approvazione del ddl. Un ringraziamento anche a quelle forze di opposizione che hanno collaborato in modo costruttivo alla riforma”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Si tratta di una riforma ambiziosa”, prosegue Valditara, “molto attesa dalle scuole e dal mondo produttivo e in cui questo governo crede fortemente. Avremo una filiera della formazione tecnica e professionale di serie A, grazie al potenziamento delle discipline di base e all’incremento di quelle laboratoriali e professionalizzanti; sarà più forte il raccordo fra scuola e impresa, si punterà molto anche sull’internazionalizzazione e sulla ricerca. Il nostro obiettivo è che i giovani abbiano la preparazione adeguata per trovare più rapidamente un impiego qualificato e che le imprese abbiano le professionalità necessarie per essere competitive. Valorizziamo lo straordinario capitale umano rappresentato dai nostri giovani, diamo al sistema Paese la possibilità di correre”.

Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale

Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento
delle studentesse e degli studenti


Il DdL è stato presentato al Senato il 27 ottobre 2023, dal 30 novembre 2023 è in corso l’esame in 7a Commissione Senato.


Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione di lunedì 18 settembre 2023, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge volto all’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale e di revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti.

Il testo, tra l’altro:

  • istituisce, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la filiera formativa tecnologico-professionale costituita dai percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione, dai percorsi formativi degli ITS Academy, dai percorsi di istruzione e formazione professionale e da quelli di istruzione e formazione tecnica superiore; anche le regioni potranno aderire alla filiera formativa tecnologica;
  • prevede la creazione di un’unica offerta di istruzione e formazione, anche mediante la possibilità di costituire le reti (campus), a cui potranno aderire, oltre alle istituzioni formative sopra citate, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, le Università, gli istituti AFAM, e anche altri soggetti pubblici o privati: all’interno delle reti sono assicurati passaggi orizzontali e verticali tra i percorsi;
  • prevede, quale principale novità, che la filiera formativa consenta il completamento del percorso di studi tecnico-professionali in quattro anni. Gli studenti in possesso di un diploma professionale conseguito a seguito di un percorso di durata almeno quadriennale potranno iscriversi direttamente ai percorsi ITS Academy, a seguito di validazione INVALSI;
  • prevede, per gli studenti in possesso del diploma professionale conseguito a conclusione di un percorso di durata quadriennale, la possibilità di sostenere l’esame di Stato senza esame preliminare.

Inoltre, in merito alla disciplina relativa alla valutazione del comportamento degli studenti, si prevede che nella scuola secondaria di primo grado la valutazione sia espressa in decimi e, nel caso di valutazione del comportamento inferiore a sei decimi, che il consiglio di classe deliberi la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi. Per la scuola secondaria di secondo grado, in caso di giudizio pari a sei decimi, il Consiglio di classe assegnerà allo studente un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da trattare in sede di colloquio dell’esame di Stato. Analogamente a quanto avviene per il primo ciclo, nel caso di valutazione del comportamento inferiore a sei decimi, il Consiglio di classe dovrà deliberare la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi. Infine, il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante sulla base della media dei voti dello scrutinio finale sarà attribuito soltanto se il voto di comportamento sia pari o superiore a nove decimi.


Inoltre, su proposta del Ministro dell’istruzione e del merito, è stato approvato, in esame preliminare, un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo alla riorganizzazione dei due ministeri, che risponde alla necessità di razionalizzarne l’assetto organizzativo e di garantire un efficace svolgimento delle funzioni di direzione attribuite all’autorità politica.


Il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato il disegno di legge per l’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale e per la revisione della valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti.

“Oggi l’istruzione tecnica e professionale diventa finalmente un canale di serie A, in grado di garantire agli studenti una formazione che valorizzi i talenti e le potenzialità di ognuno e sia spendibile nel mondo del lavoro, garantendo competitività al nostro sistema produttivo”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “L’Italia è il secondo Paese manifatturiero in Europa: secondo i dati Unioncamere Excelsior, dalla meccatronica all’informatica serviranno da qui al 2027 almeno 508mila addetti, ma Confindustria calcola che il 48% di questi sarà di difficile reperimento. A settembre 2023 questo dato ha già raggiunto quota 48% (+ 5 punti rispetto al 43% di un anno fa, nel 2019 era il 33%). ll disegno di legge approvato oggi ha l’obiettivo di trasformare questi numeri allarmanti in una grande opportunità per i nostri giovani”.

“Inoltre, la riforma del voto in condotta responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. Prosegue con atti concreti il nostro percorso di ricostruzione di una scuola che dia valide opportunità ai nostri giovani, valorizzi i territori e offra competenze di qualità alle imprese. Nel contempo, una scuola che sia anche capace di affermare la cultura del rispetto”, ha concluso il Ministro.