Capitale umano

CAPITALE UMANO IL PIù GRANDE POSSIBILE di Umberto Tenuta

CANTO 338

VIRTUTE E CANOSCENZA

IL PIù GRANDE BENE DELL’UOMO

IL PIù GRANDE ED IL PIù PREZIOSO

ANCHE PER LE NAZIONI

 

Mica bisogna rileggere Il Capitale umano di Stephen Amidon[1] per comprendere che il bene più prezioso dell’uomo è la cultura.

L’uomo è cultura[2].

Senza cultura l’uomo non è nemmeno un animale.

L’animale è dotato di un complesso di istinti che ne regolano il comportamento.

Gli animali fanno solo ciò che consente la loro sopravvivenza.

L’uomo può ascendere alla santità o sprofondare al di sotto della bestialità.

Dalla bestialità più profonda l’uomo esce solo attraverso l’inculturazione.

L’uomo ha creato se stesso creando la cultura.

Humanitas è cultura.

L’uomo ha creato la cultura.

La cultura crea l’uomo.

L’uomo è nient’altro che cultura.

L’umanità dell’uomo si misura dalla sua cultura.

La cultura non è solo il vestito dell’uomo.

Ma anche e soprattutto la sua carne, la sua mente, il suo cuore.

Nati non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.

Nel corso dei millenni l’uomo ha creato un immenso capitale di virtù e di conoscenze.

È sceso nudo dall’albero.

Faticosamente l’uomo ha dovuto crearsi, farsi, costruirsi.

Queste sue creazioni sono la sua cultura.

Il Capitale umano.

Un Capitale che si fa sempre più grande.

Come vuole la legge del mercato.

Un popolo è tanto più ricco quanto più beni possiede.

Il bene più grande dell’uomo è la sua Cultura.

Un popolo è tanto più ricco quanto più cultura possiede.

Quanta più cultura possiedono i suoi cittadini.

Il diritto al più alto livello di cultura non è solo diritto di ogni figlio di donna, ma è anche e forse soprattutto diritto dei popoli.

A norma dell’art. 30 della Costituzione italiana, <<È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio>>.

I genitori hanno, non solo il diritto, ma anche il dovere di istruire ed educare i propri figli.

Dovere nei confroni dei figli, ma anche nei confronti dello Stato.

Ogni nazione ha diritto al più alto livello culturale di ogni suo cittadino.

Ogni nazione ha diritto al più alto livello del suo Capitale culturale.

E mica solo delle squadre che vincono i campionati mondiali!

Sciagurato quel TRAINER che trascura le più alte perfomances possibili di uno solo dei suoi giocatori.

Ma sciagurata ancor più quella Scuola che non garantisce a ciascuno dei suoi mille studenti il massimo livello culturale!

La grandezza di una nazione si misura dalla sua cultura, dalla cultura dei suoi cittadini, dal suo Capitale umano.

Ogni giovane che non arriva al successo formativo è una perdita.

Le singole perdite si sommano e diminuiscono il capitale umano della nazione.

Questo l’hanno capito solo poche nazioni.

Altre nazioni si trastullano coi colori degli edifici scolastici, con i premi ed i castighi, con il numero degli addetti ai lavori.

Non riescono a capire che il mancato successo formativo di uno solo dei giovani che frequentano le loro scuole è una perdita del loro Capitale umano.

E che non riescono a capirlo lo si capisce dal fatto che non si preoccupano del come si garantisce ad ogni figlio di donna il successo formativo.

 

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

[1] Amidon Stephen, Il capitale umano, 2008, Editore Mondadori (collana Oscar contemporanea).

[2] CASSIRER ERNST, Saggio sull’uomo, Armando Editore, Roma, 2004.