Codacons: stangata per famiglie, +5%per i libri e +3,5% per il corredo

da LaStampa.it

Codacons: stangata per famiglie, +5%per i  libri e +3,5% per il corredo

 Far studiare i figli pesa molto sui bilanci familiari
Soltanto per i libri la spesa quest’anno si attesterà intorno ai 450 euro
roma

Manca poco all’inizio della scuola e il Codacons mette in guardia sull’arrivo «dell’ennesima stangata per le famiglie italiane, in particolare per il caro libri. Secondo le prime rilevazioni dell’associazione, «mentre l’aumento del corredo scolastico si attesta al 3,5%, la spesa media di una famiglia per l’acquisto dei libri sale del 5%, oltre 3 volte quanto previsto dai tetti del ministero dell’Istruzione che, ritenendo di dover salvaguardare i diritti patrimoniali dell’autore e dell’editore invece degli stipendi dei dipendenti statali che non sono più indicizzati da oltre 3 anni, ha pensato bene di incrementare i prezzi di copertina in misura pari al tasso di inflazione programmata, ossia dell’1,5%».

 

Anche se l’aumento del 5% stimato dal Codacons si riferisce non al prezzo di copertina del singolo libro ma all’aumento di spesa di una famiglia che comprende i libri obbligatori, quelli consigliati, «che dovrebbero essere senza vincolo di acquisto ma che poi facoltativi non lo sono affatto, e i vocabolari», si tratta comunque di una «variazione superiore a 3 volte quella prevista dal ministero che, non a caso, mettendo le mani avanti prudenzialmente ammetteva nella nota del 25 gennaio che ”ad ogni buon conto (?) i tetti di spesa dovrebbero subire solo aumenti contenuti entro il tasso di inflazione”, dove il condizionale non fu mai così opportuno». Per il Codacons, «il vero problema è il rischio stangata atteso a partire dal primo settembre» dato che «hanno pensato bene, con la legge 221/2012, di eliminare l’unica cosa positiva di questi ultimi anni, ossia l’articolo 5 del decreto-legge n. 137/2008 convertito dalla Legge n. 169/2008, che obbligava le scuole ad adottare solo libri per i quali gli editori si erano impegnati a mantenere invariato il contenuto per un quinquennio». Anche «il tira e molla del ministero sul digitale rischia di avere effetti nefasti sulle tasche delle famiglie italiane».

 

Lo scorso anno, ricorda l’associazione, «era entrato in vigore il divieto di utilizzare testi esclusivamente a stampa determinando una stangata aggiuntiva per le famiglie di 80 euro per l’acquisto dei libri, sia perché quelli multimediali avevano mandato in soffitta i testi usati, le vecchie edizioni, il passaggio dei libri dal figlio maggiore al minore, sia perché non tutte le case editrici si erano adattate alle nuove regole, costringendo gli insegnanti a cambiare libri, vanificando in tal modo il blocco. Una volta fatta la frittata però, per certi versi inevitabile anche se non per la tempistica, è assurdo provare a rimettere l’uovo nel guscio».

 

Il ministero invece «ci ha provato, togliendo per quest’anno l’obbligo del digitale (o del formato misto) ormai in vigore e reintroducendolo per l’anno scolastico 2014/2015, un vero pasticcio, che rischia di determinare stangate multiple invece di una sola, ormai superata. Un regalo alla lobby degli editori che rischia di causare per l’anno scolastico 2014/2015 una vera e propria scoppola per le famiglie».

 

Secondo le prime rilevazioni del Codacons, infatti, mentre l’aumento del corredo scolastico si attesta al 3,5%, la spesa media di una famiglia italiana per l’acquisto dei libri sale del 5%, oltre 3 volte quanto previsto dai tetti del ministero dell’Istruzione che, ritenendo “di dover salvaguardare i diritti patrimoniali dell’autore e dell’editore”, invece degli stipendi dei dipendenti statali che non sono più indicizzati da oltre 3 anni, ha pensato bene di incrementare  i prezzi di copertina in misura pari al tasso di inflazione programmata ossia dell’1,5%.

 

«Anche se l’aumento del 5% stimato dal Codacons si riferisce non al prezzo di copertina del singolo libro ma all’aumento di spesa di una famiglia che comprende i libri obbligatori, quelli consigliati (che dovrebbero essere senza vincolo di acquisto, ma che poi facoltativi non lo sono affatto) ed i vocabolari – spiega il Codacons – si tratta comunque di una variazione superiore a 3 volte quella prevista dal ministero, che, non a caso, mettendo le mani avanti, prudenzialmente ammetteva, nella nota del 25 gennaio 2013, che, “ad ogni buon conto (…) i tetti di spesa dovrebbero subire solo aumenti contenuti entro il tasso di inflazione”, dove il condizionale non fu mai così opportuno».

 

“Ma il vero problema – aggiunge il Codacons – è il rischio stangata atteso a partire dal 1 settembre 2013, dato che hanno pensato bene, con la legge n. 221/2012, di eliminare l’unica cosa positiva di questi ultimi anni, ossia l’articolo 5 del decreto-legge n. 137/2008, convertito dalla Legge n. 169/2008, che obbligava le scuole ad adottare solo libri per i quali gli editori si erano impegnati a mantenere invariato il contenuto per un quinquennio. Anche il tira e molla del ministero sul digitale rischia di avere effetti nefasti sulle tasche delle famiglie italiane. Lo scorso anno, infatti, era entrato in vigore il divieto di utilizzare testi esclusivamente a stampa, determinando una stangata aggiuntiva per le famiglie di 80 euro per l’acquisto dei libri, sia perché i libri multimediali avevano mandato in soffitta i libri usati, le vecchie edizioni, il passaggio dei libri dal figlio maggiore al minore, sia perché non tutte le case editrici si erano adattate alle nuove regole, costringendo gli insegnanti a cambiare libri, vanificando in tal modo il blocco».

 

“Una volta fatta la frittata, però, per certi versi inevitabile, anche se non per la tempistica, è assurdo provare a rimettere l’uovo nel guscio. Il ministero, invece, ci ha provato, togliendo per quest’anno l’obbligo del digitale (o del formato misto) ormai in vigore e reintroducendolo per l’anno scolastico 2014/2015, un vero pasticcio, che rischia di determinare stangate multiple invece di una sola, ormai superata. Un regalo alla lobby degli editori che rischia di causare per l’anno scolastico 2014/2015 una vera e propria scoppola per le famiglie», conclude il Codacons.

 

Per quanto riguarda il corredo scolastico, il Codacons consiglia alle famiglie di non inseguire le mode, di rifornirsi al supermercato dove il risparmio può arrivare fino al 30% rispetto alla cartolibreria, di non fare scorte acquistando subito tutto quello che potrebbe servire nel corso dell’anno, aspettare le disposizioni dei professori per le cose più tecniche onde evitare acquisti superflui o carenti e di controllare bene la qualità dei kit a prezzo e fisso.