Uccidere non deve la Buonascuola

UCCIDERE NON DEVE LA BUONASCUOLA di Umberto Tenuta

CANTO 793 LA BUONASCUOLA NON DEVE UCCIDERE

 

Nove mesi non bastano per far nascere un UOMO.

I figli di donna nascono immaturi.

Non hanno fatto in tempo a diventare uomini nel grembo materno.

Hanno bisogno del grembo della SOCIETÀ EDUCANTE per nascere all’umanità, per diventare uomini.

Lo testimonia in modo eclatante il SELVAGGIO DELL’AVEYRON.

Ci vogliono venti anni per diventare un uomo.

Venti anni di gestazione culturale.

Venti anni di educazione.

La Scuola nasce con il preciso compito di educare, interagendo con le altre istituzioni educative.

Educare deve la scuola!

Educare!

Far nascere un uomo.

Coltivare l’innato bisogno umano di alimentarsi, non solo di pane, ma anche dei saperi umani, di cultura.

Bisogno di latte.

Bisogno di pane.

Bisogno di companatico.

Ma anche, e soprattutto, bisogno di conoscenze, di capacità, di sentimenti.

Bisogni (Decroly).

Ma soprattutto AMORE.

Amore dei SAPERI: sapere, saper fare, saper essere.

AMORE!

Amore: mica costrizione!

Come diceva Freinet: <<puoi portare l’asino alla fonte e fischiare quanto vuoi, ma se l’asino non vuole bere, non beve>>(1).

Che forse un docente è più fortunato di un asinaro?

Non spegniamo l’innato bisogno di crescere, di conoscere, di apprendere!

Finiamola con i voti, con le punizioni, con le bocciature!

Non uccidiamo l’uomo che è in ogni alunno!

Non uccidiamolo coi voti!

I voti sono il veleno che uccide la voglia di apprendere, di crescere, di diventare uomini.

I docenti sono le ostetriche di socratica memoria.

Se non alimentano e se addirittura fanno venir meno l’innato bisogno di apprendere del figlio di donna, essi uccidono un uomo.

Docenti cari, l’alunno che non apprende, non resta solo ignorante.

Resta qualcosa di molto di peggio.

Di molto peggio di un animale.

L’animale è governato dagli istinti di sopravvivenza.

L’uomo non possiede istinti umani.

Senza cultura è peggiore di una bestia.

Docenti cari, non uccidete un uomo!

Non uccidetelo uccidendo in lui l’innato desiderio di apprendere.

Docenti cari, non uccidete un uomo!

Non uccidente Dante, non uccidete Cristoforo, non uccidete Immanuel, non uccidete il bravo maestro di scuola…!

Per cortesia, cancellate la MORTALITÀ SCOLASTICA!

 

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