Migliaia di supplenti da mesi senza stipendio

da La Tecnica della Scuola

Migliaia di supplenti da mesi senza stipendio

A Padova “molti lavoratori precari della scuola costretti a farsi prestare i soldi dai genitori per pagare le bollette”

Secondo l’Anief lo stanziamento di appena 64,1 milioni di euro, attraverso la Legge di Stabilità che ha attuato un’ulteriore “stretta” alle supplenze brevi, si sta rivelando largamente insufficiente rispetto al fabbisogno: invece di stanziare più fondi per l’accertato aumento di contratti stipulati dai dirigenti scolastici, il Governo ha pensato bene di fare cassa risparmiando sui precari.

A fronte di un incremento delle supplenze, confermato anche dai dati ufficiali emessi dall’amministrazione, che pochi giorni fa ha rilevato un aumento dell’11% del numero di contratti a tempo determinato nel periodo settembre – novembre 2014, il Governo ha pensato bene di fare cassa risparmiando sul prezioso apporto che quotidianamente tantissimi precari svolgono, a rotazione, negli 8.400 istituti italiani per sopperire all’assenza del personale di ruolo, garantendo il regolare svolgimento delle lezioni e delle attività scolastiche.

150mila assunzioni, si resisterà alla tentazione del ”pasticcio”?

da tuttoscuola.com

150mila assunzioni, si resisterà alla tentazione del ”pasticcio”?

La conclusione dell’intervista odierna del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini a Repubblica (cfr. il nostro articolo Giannini: Sull’edilizia scolastica il governo sta mettendo ‘soldi veri’ ) ci offre il destro per tornare a parlare delle 148.100 assunzioni previste dal piano governativo La Buona Scuola. Queste le ultime righe dell’intervista:

D. Saranno 148 mila le nuove assunzioni, come annunciato?

R. Stiamo calcolando il dettaglio, diciamo che quella è la cifra massima: dobbiamo capire con esattezza i costi a regime. In questo grande piano di stabilizzazione dei precari che stiamo allestendo andremo a offrire lavoro anche a chi non sarà in grado di accettarlo o non lo vorrà fare. La stratificazione delle graduatorie negli anni è stata profonda.

D. Prenderete tutti dalle graduatorie a esaurimento o, come chiede una parte del Pd, anche dalla seconda fascia?

R. È in corso una riflessione. Di certo, elimineremo la logica delle graduatorie, una piaga sociale.

Da queste risposte, l’impressione è che le certezze granitiche sull’entità e la composizione siano oggetto di una certa revisione.

Questa impressione è suffragata da due articoli piuttosto informati usciti nel giorno dell’Epifania, all’indomani dell’incontro tra il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini (cfr. Renzi-Giannini, incontro e cinguettii di riforma).

Nel primo, di Corrado Zunino per Repubblica, dall’eloquente titolo Scuola, scontro sulla lista dei precari da assumere, si legge: “Il ministero sta studiando come realizzare le assunzioni, ma ci sono dissidi. Renzi chiede di mantenere la linea iniziale: tutti devono essere presi dalle graduatorie a esaurimento (Gae) «per esaurirle davvero». Una parte del Pd ha sollevato la questione degli iscritti alla seconda delle tre fasce di graduatoria: molti hanno accumulato diritti, sarebbe più equo assumere centomila precari dalle Gae e 40 mila dalla seconda fascia. È uno degli argomenti forti usciti nei due mesi di consultazione e non è di facile soluzione. «Dobbiamo creare le condizioni affinché nessuno possa più fare ricorso», dice Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione. Nel 2016, con un nuovo concorso pubblico, si attaccherà la seconda fascia di precariato mentre buona parte della terza resterà fuori”. Insomma, l’articolo adombra un’uscita del reclutamento dai rigidi paletti del Testo Unico, col sacrificio di 40mila iscritti in Gae titolari di un diritto all’assunzione (pur con tutte le riserve possibili sul prolungato mancato esercizio della professione), a beneficio di altrettanti abilitati di II fascia, sicuramente molto esperti, ma che non hanno maturato alcuna aspettativa di assunzione.

Alessandra Ricciardi su ItaliaOggi circoscrive la portata delle aperture nei riguardi della II fascia, introducendo l’elemento garibaldino dei Mille di cui tanto si parla in questi giorni nei forum di settore: “L’altro nodo da sciogliere riguarda il piano assunzionale. Le assunzioni saranno 148 mila, ma tutte dalle graduatorie ad esaurimento o anche da altre liste? Alla luce della sentenza della Corte di giustizia europea, secondo un primo monitoraggio del Miur, sarebbero un migliaio circa i docenti che hanno avuto per più di tre anni contratti di supplenza su posti vacanti e disponibili e che non rientrano nelle Gae. Un piccolo aggiustamento, tutto sommato rispetto al piano iniziale, ma andrà fatto. C’è anche la questione aperta delle necessarie riconversioni professionali per i docenti in soprannumero rispetto alla propria classe di concorso rispetto al fabbisogno delle scuole”. Il problema sarebbe che la breccia aperta dai mille potrebbe essere il cavallo di Troia per decina di migliaia di altri aspiranti docenti in seconda fascia convinti di avere maturato lo stesso diritto. Un diritto, tra l’altro, negato da una sentenza della Corte di Cassazione dello scorso 30 dicembre (successiva alla sentenza della Corte Europea).

Insomma, se le ipotesi che trapelano di cambiamento dei contenuti delle assunzioni de La Buona Scuola avessero concretezza e dovessero avere lo scopo di impedire sfilze di nuovi ricorsi, a noi pare che queste medesime ipotesi invece ne attirerebbero di ben più numerosi, come le formiche nei picnic.

Precari, da lunedì presidio a Montecitorio

da tuttoscuola.com

Precari, da lunedì presidio a Montecitorio

Dal 12 al 16 gennaio ci sarà un presidio fisso a piazza Montecitorio indetto dai ‘Precari Uniti Contro I Tagli-Roma’, dal ‘Cps-Coordinamento Precari Scuola Roma’, dal ‘Comitato Precari Ata Roma’, dai precari Cobas, precari Cub e dal movimento docenti precari terza fascia.

La contestazione -si legge in una nota- è diretta ai tagli già effettuati a suo tempo dal ministero Gelmini nonché a ‘La buona scuola’ promulgata dal governo Renzi, che prevede ulteriori drastiche restrizioni tra cui la cancellazione delle graduatorie d’istituto. La gravità del problema è avvertita soprattutto dai precari di terza fascia che rischiano di essere letteralmente eliminati dopo anni di angoscioso e faticosissimo precariato“.

Essere in terza fascia -continuano i promotori dell’iniziativa- significa rimanere a disposizione per una chiamata dall’oggi al domani, in certi casi finire il servizio senza preavviso e, ‘dulcis in fundo’, dover spesso attendere mesi prima di ricevere lo stipendio. Dopo anni di lavoro in queste condizioni, avendo dato il proprio contributo per il sistema scolastico nazionale, sentirsi trattati come ramo secco da tagliare perché inutile, è assolutamente inaccettabile. Tale convocazione vuole essere l’ennesimo disperato tentativo di combattere un decreto legge scellerato che distruggerà per sempre la scuola pubblica“.

Le richieste sono -conclude infine la nota- regolarizzazione e assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari della scuola, compresa la terza fascia; ritiro di tutti i tagli, vecchi e nuovi; abrogazione della legge Fornero; riconoscimento degli scatti di anzianità; ritiro del pacchetto-riforme de ‘La buona scuola’“.

Giannini: Sull’edilizia scolastica il governo sta mettendo ‘soldi veri’

da tuttoscuola.com

Giannini: Sull’edilizia scolastica il governo sta mettendo ‘soldi veri’
E a febbraio legge sulla Buona Scuola in Parlamento

Verrà presentato in Parlamento entro il mese di febbraio il disegno di legge sulla ‘Buona Scuola’. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini oggi, a Gorizia, in un incontro con il polo scolastico della città.

Dal primo settembre 2015 poi – ha aggiunto Giannini – il grande piano assunzionale e i principi innovativi della ‘Buona scuola’ conto diventino una realtà“.

Circa i cronici problemi dell’edilizia scolastica italiana (l’ultimo fatto, accaduto ieri, lo abbiamo trattato nell’articolo Sesto San Giovanni: dirigente, poteva finire peggio), Giannini ha ricordato che per l’edilizia scolastica sono già stati stanziati 50 milioni di euro, “mentre la legge di stabilità prevede un miliardo di euro subito e due a regime per la riforma. Inoltre – ha aggiunto – dobbiamo anche contare su finanziamenti che potranno arrivare dalle Istituzioni europee“.

Secondo Giannini “la Buona scuola unitamente ai fondi per l’edilizia scolastica e quelli che potremo ricavare dall’Europa rappresentano uno sforzo davvero unico di questo Governo“.

Il tema dell’edilizia scolastica è poi ripreso in un’intervista allo stesso ministro di Corrado Zunino di Repubblica: “Il lavoro del governo sull’edilizia scolastica è un’operazione enorme. Abbiamo un ritardo di decenni, una massa critica amplissima e la stiamo affrontando con un’estensione di interventi mai vista prima. Certo, non possiamo garantire tutti nell’immediato, ma i crolli non devono essere più nello scenario delle ipotesi possibili. Sull’edilizia scolastica il governo ci sta mettendo soldi veri, e non solo sull’edilizia”.

Quanto al problema delle spese correnti delle scuole, Giannini ha dichiarato: “Abbiamo finalmente le risorse per riacquistare le sedie che si rompono, per i toner delle stampanti, per non costringere i genitori a portare la carta igienica da casa”. “Il ministero ha fatto risparmi sorprendenti e, alla ripresa dalle feste, si è deciso di destinare alla scuola risorse che prima non c’erano. Cinquanta milioni di euro andranno subito sul fondo di funzionamento, sceso in questi anni a 110 milioni. Torniamo a 160 e li metteremo, per esempio, sui software dei registri elettronici. Il decreto è all’Economia, le scuole saranno informate nei prossimi giorni”, ha proseguito il ministro, spiegando che sarà “stabilizzato il fondo a 135 milioni per ogni stagione successiva, a partire dal 2016”.

Sui contributi da parte delle famiglie, Giannini ha spiegato che questi devono tornare “a essere una donazione liberale”: “Dobbiamo eliminare il fenomeno dell’obbligatorietà, le richieste pressanti dei presidi. Chiederemo ai dirigenti scolastici di non utilizzare i contributi scolastici per la quotidianità dell’istituto, a cui deve pensare il ministero, ma per rilanciare la didattica della scuola, farla crescere”.

I sindacati chiedono incontro a Giannini su Buona Scuola

da tuttoscuola.com

I sindacati chiedono incontro a Giannini su Buona Scuola

I cinque sindacati della scuola Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals  Confsal, e Gilda Unams, hanno inviato una richiesta formale di incontro al ministro dell’Istruzione, Stefania Gianini, per avviare un “confronto di merito relativo alle scelte che il Governo si appresta ad effettuare a seguito della conclusione della consultazione sulla ‘Buona Scuola’, anche in considerazione dell’impegno assunto a tale proposito“.

Ciò – prosegue la nota unitaria – al fine di affrontare in modo chiaro ed esaustivo le materie che attengono al rapporto di lavoro e le relative ricadute sul personale, sia in relazione ai nuovi provvedimenti che il Governo si appresta ad attuare che agli effetti derivanti dall’entrata in vigore della legge di stabilità recentemente approvata“.

Costruttori di virtù e conoscenze

COSTRUTTORI DI VIRTù E CONOSCENZE di Umberto Tenuta

CANTO 354 L’uomo ha inventato se stesso, inventando le sue virtù e le sue conoscenze: saper essere, saper fare, sapere.

<<Il docente.. conduce… alla scienza di cose ignote allo stesso modo che uno, scoprendo, conduce se stesso alla conoscenza di ciò che ignora>>[1].

<<Verum et factum convertuntur>>(VICO)

 

Triste destino dell’uomo?

No, grande destino!

Costruttore di se stesso!

Tu sei quello che ti sei fatto.

Tu sei le tue conoscenze, le tue capacità, i tuoi amori.

Sapere, saper fare, saper essere.

Homo habilis.

Ha apposto il pollice all’indice.

L’ha voluto apporre.

È riuscito ad opporlo.

Il suo primo sapere.

Sapeva che poteva apporre il pollice all’indice per prendere le cose.

Lo sapeva perchè lo aveva fatto.

E amava farlo.

Lo faceva, lo ha fatto, lo fa, da millenni.

E così ha acquisito tutte le sue virtù: saper essere e saper fare.

E così ha acquisito tutte le sue conoscenze: saperi.

È questo il grandioso e glorioso cammino dell’uomo.

Ogni figlio di donna deve ripercorrerlo per farsi uomo.

Deve costruire se stesso costruendo le sue conoscenze.

Deve costruire la leva per sollevare il mondo.

Deve costruire l’alfabeto per leggere il mondo.

Deve costruire il numero per contare le stelle.

Deve costruire il suo prossimo per amarlo.

Basta con le lezioni: non servono a nulla!

Ci voglio invenzioni.

Maestra, porta la torta a scuola!

Invita i tuoi studenti a mangiarsela.

Se la divideranno in parti eguali.

Avranno inventato le frazioni!

Il gioco dei muti.

La bocca chiusa, gli studenti comunicano coi gesti.

Hanno inventato la parola!

Una corda di chitarra.

Gli studenti cantano le loro pene di scuola.

Hanno inventato la musica.

A scuola non si impara a scrivere ed a leggere.

A scuola si scopre la scrittura.

A scuola non si impara il fulcro, la resistenza e la potenza.

Si costruisce la leva.

E la Grammatica?

La si inventa!

E la Poesia?

La si vive.

E la musica?

La si fa!

Oddio!

E le lezioni?

In soffitta!

E le interrogazioni?

Te le fanno gli studenti!

E i voti?

Dalli a te, secondo il tuo coraggio nel saper tacere!

<< il corag­gio di non dire e questo è il punto più difficile tutto ciò che sa sulle questioni trattate>>[2].

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

 

 

 

 

 

[1] TOMMASO D’AQUINO (a cura di M. Casotti), De magistro, La Scuola, Brescia, 1957, p 28.

[2] DELESSERT A., Alcuni problemi che interessano la formazione degli insegnanti di matematica, in: SITIA C.(a cura di), La didattica della matematica oggi, PITAGORA, BOLOGNA, 1979, p. 367.