Ecco che cosa cambia per scuola e educazione

da Tuttoscuola

Ecco che cosa cambia per scuola e educazione

Sono gli argomenti principali in materia di scuola e istruzione introdotti nella legge di Stabilità 2017, durante l’esame in commissione Bilancio alla Camera, così riassunti dall’agenzia Public Policy.

School bonus: 10% a scuole che ricevono meno. il Il cosiddetto “School bonus”, ovvero le donazioni effettuate da privati (che potranno usufruire di un credito imposta), dovranno essere destinate direttamente alla scuola di preferenza e non al bilancio dello Stato. Ogni istituto poi invierà un report mensile al Miur con i soldi ricevuti. Non solo, ogni scuola dovrà cedere allo Stato il 10% delle somme ricevute, che a sua volta invierà alle scuole che avranno ricevuto di meno.

Supplenze oltre 36 mesi: i contratti di lavoro a tempo stipulati con il personale docente, educativo e Ata nelle scuole (per la copertura di posti vacanti e disponibili), che non possono superare la durata complessiva di 36 mesi (anche non continuativi), sono quelli sottoscritti dal 1° settembre 2016.

Fondo risarcimenti supplenze:  tra gli emendamenti approvati alla manovra cè anche quello per il rifinanziamento del Fondo ricorsi nella scuola. La modifica è a firma del relatore Mauro Guerra (Pd). Il rifinanziamento vale 2 milioni di euro all’anno per il triennio 2017-2019. Il relatore ha recepito la richiesta arrivata dal Pd, che aveva presentato alcuni emendamenti sul tema, respinti durante l’esame in commissione. Le risorse serviranno per i pagamenti in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali che hanno ad oggetto i contratti a termine per le supplenze.

Contributo materne paritarie: Il contributo per le scuole materne paritarie di 25 milioni di euro dovrà essere erogato entro il 31 ottobre 2017.

Programma Scuola-Competenze: “Nel programma operativo nazionale ‘Per la scuola-competenze e ambienti per l’apprendimento’, del periodo di programmazione 2014/2020, per ‘istituzioni scolastiche’ si intendono tutte le istituzioni scolastiche che costituiscono il sistema nazionale di istruzione”.

INAIL per nuove scuole: L’Inail destinerà 100 milioni di euro per realizzare nuove strutture scolastiche.

Bonus ‘Stradivari‘: Aumenta il cosiddetto “bonus Stradivari” per l’acquisto di strumenti musicali da parte di studenti dei conservatori e scuole musicali. L’agevolazione quindi sale da una spesa massima di mille a una di 2.500 euro e potrà coprire il 65% del prezzo di acquisto dello strumento musicale.

Ape social per insegnanti: all’Ape social potranno accedere, in qualità di lavoratori che hanno svolto da almeno 6 anni un’attività “gravosa” e che hanno 36 anni di contributi, anche gli “insegnanti della scuola dell’infanzia e gli educatori degli asili nido”.

Contributo extra e detrazioni paritarie: la legge di Stabilità 2017 aumenta il contributo aggiuntivo per le scuole d’infanzia paritarie e vengono ritoccati i contributi massimi per la detrazione al 19% per le spese scolastiche. È stato aumentato quindi il contributo aggiuntivo – introdotto con la manovra – alle paritarie: si passa da 25 a 50 milioni di euro. E, allo stesso tempo, riduce l’importo massimo – per alunno o studente – detraibile per spese sostenute per la frequenza delle scuole, statali e non. La detrazione Irpef rimane al 19% ma cambiano gli importi annuali massimi: 564 euro per il 2016, 717 per il 2017, 786 per il 2018 e 800 dal 2019 (ora è a 400 euro per l’anno in corso). La detrazione è prevista per tutte le spese di frequenza di asili, elementari, medie e superiori (compresa la mensa scolastica).

Sicurezza scolastica: le ultime novità

da Tuttoscuola

Sicurezza scolastica: le ultime novità

di Antony Vitali*

Con l’entrata in vigore dell’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016, si è ulteriormente modificato il quadro normativo in materia di sicurezza, con particolare riferimento alle modalità di erogazione della formazione obbligatoria. Il che coinvolge anche i dirigenti delle istituzioni scolastiche, di fatto datori di lavoro e referenti del servizio di prevenzione e protezione, dunque esposti a tutte le sanzioni (penali e civili) derivanti dalla non applicazione delle norme di sicurezza all’ interno degli edifici che compongono l’istituto.

A loro spetta la valutazione dei rischi negli ambienti di lavoro,  senza tuttavia  disporre di fondi per le necessarie modifiche e migliorie, dal momento che le strutture  di norma sono proprietà di terzi, ma gestite dal dirigente scolastico che deve rendere sicura, nonostante tutto, la quotidianità dell’istruzione per le sue varie componenti: alunni – con particolare attenzione ai diversamente abili – e personale docente, tecnico, amministrativo e ausiliario.

Sempre al dirigente scolastico spetta la valutazione dei rischi connessi agli impianti     presenti nelle strutture, dalla corrente elettrica all’ illuminazione normale e d’emergenza, dall’ ascensore all’impianto dell’acqua dei pompieri. Spetta inoltre provvedere all’ organizzazione e gestione delle emergenze, dalla campana d’allarme alla prova di evacuazione per simulazione d’emergenza causata da un potenziale incendio, un terremoto … fino alla valutazione del rischio da stress lavoro correlato.

A tutto ciò si aggiunge, sempre per il dirigente scolastico, l’obbligo di garantire la partecipazione dei lavoratori alla gestione del servizio di prevenzione e protezione, quindi della loro formazione adeguata e personalizzata per la sicurezza sul luogo di lavoro, per l’antincendio e la gestione delle emergenze e primo soccorso.

Tanto è il quadro di riferimento per le competenze del dirigente scolastico che, a oggi, per l’organizzazione dei percorsi di formazione sicurezza si deve confrontare con una nuova revisione: il 19 Agosto, difatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo integrale del citato Accordo Stato Regioni del 7 Luglio 2016, entrato in vigore il 4 settembre 2016.

Si tratta di un  “Accordo finalizzato all’ individuazione della durata dei contenuti minimi dei percorsi formativi per i responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione []”. Le principali novità riguardano l’attuazione dei programmi di formazione e le loro modalità di erogazione, che hanno subito variazioni in particolare in riferimento all’ utilizzo dell’e-learning/FAD.

Mentre con i precedenti Accordi tale modalità era consentita per la quasi totalità dei moduli formativi di base e specialistici, quanto meno per il 50% delle ore previste dai programmi, allo stato attuale se ne riscontra una notevole riduzione (se non addirittura l’eliminazione) nell’ambito di taluni corsi.

Le modifiche creano delle nuove criticità organizzative, gestionali e di coordinamento:

  • per  il maggiore impegno orario sul versante della formazione frontale, comporta un incremento della complessità di programmazione dei percorsi in relazione alle esigenze del lavoratore, dell’istituzione scolastica e del soggetto erogatore;
  • per la diversa modalità di erogazione della formazione destinata ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza comporta necessariamente l’aggregazione di più discenti provenienti da realtà diverse, con aggravio di impegni per tutti;
  • per analogia, anche nell’ ambito dei corsi specialistici di primo soccorso e antincendio, si determina un allungamento dei tempi della formazione.

Inoltre, il maggior numero di attività/lezioni in presenza comporta impegni economici diversi, anche più elevati.

Considerata la complessità delle varianti conseguenti la revisione dell’Accordo, è necessaria un’articolata e flessibile gestione del sistema formativo nella sua totalità, che va attentamente programmato e pianificato con riguardo alla specificità delle realtà delle scuole e dei molteplici impegni collegiali e istituzionali che la caratterizzano.

Uno dei percorsi praticabili per il dirigente scolastico, al fine di fornire una risposta concreta e fattiva all’ obbligo normativo e alla pianificazione delle azioni rivolte al personale, è rappresentata dal progetto “A scuola di sicurezza: meglio preparati che spaventati!”.

Tale progetto, elaborato e aggiornato ai nuovi dettami di legge del citato Accordo Stato Regioni e s.m.i, fornisce diverse soluzioni condivise tra i soggetti promotori (IIS Giosuè Carducci, Tuttoscuola, Agenzia Gruppo FM Srl).

Il progetto, in particolare, propone una convenzione estesa a ventiquattro mesi con varie opzioni di pianificazione della formazione e dell’aggiornamento, da valutare in ragione del fabbisogno di ogni singola istituzione scolastica.

Il dirigente/datore di lavoro, acquisendo la valutazione relativa al fabbisogno formativo dell’istituto, adempie alla verifica dei rischi formativi e adotta una soluzione di minimizzazione del rischio, intervenendo gradualmente, anche in ragione delle disponibilità economiche.

Aderendo alla convenzione del progetto e acquisito il piano del fabbisogno formativo, il dirigente scolastico determina il piano di sviluppo e i relativi costi, da programmare e pianificare eventualmente anche negli anni scolastici a seguire, dando precedenza alla formazione di base, all’ addestramento delle squadre antincendio e per la gestione dell’emergenza e, infine, progettando il completamento dell’attività con riguardo alle specifiche esigenze dell’istituto.

L’adesione al progetto integra, in particolare un’attenzione alla sicurezza garantita nel tempo, di cui può beneficiare l’intera comunità: dal dirigente ai docenti, a tutto il personale e agli operatori in servizio nell’ istituto.

Come è noto, non è a caso che Tuttoscuola  abbia dato e dia ampio risalto a una tematica così importante per la vivibilità quotidiana delle nostre comunità scolastiche.

Per chi volesse saperne di più, si consiglia per un approfondimento il link  la sicurezza a scuola – Tuttoscuola

*Presidente e Segretario Generale FIRAS_SPP

Liceo classico: studenti brillanti, tante opportunità, ma sempre in meno lo scelgono

da Tuttoscuola

Liceo classico: studenti brillanti, tante opportunità, ma sempre in meno lo scelgono

Liceo classico, contraddizione del sistema: al top nelle prestazioni degli studenti, eppure scelto sempre meno, soprattutto dai maschietti. Una situazione clamorosa per “il principe” della scuola italiana: l’ha messa in luce Almalaurea in una ricerca su 270 mila laureati, l’aveva già anticipata e commentata il Corriere della Sera nei giorni scorsi. Si riapre il dibattito su uno degli indirizzi più controversi di sempre, tanto che è arrivato persino ad affrontare la messa in scena di un vero e proprio processo nel 2014. All’epoca se ne decise l’assoluzione con l’obiettivo, però, di riformarlo. Ma oggi questa decisione avrebbe ancora senso?

Liceo classico: ma chi è che ancora lo sceglie? – Che il classico sia sempre meno scelto dai ragazzi sono i numeri a dirlo: su 604.611 studenti iscritti l’anno scorso al primo anno delle superiori, 58.186 sono quelli dei licei classici, nemmeno il 10%. Una percentuale apparentemente non trascurabile, che nasconde però una realtà ben diversa. Infatti, dentro ai classici convivono indirizzi diversi da quelli ‘puri’: ci sono quelli linguistici, scientifici, delle scienze umane per esempio, ma non solo. È la conseguenza delle ‘vecchie’ sperimentazioni Brocca passate da diversi anni a regolare ordinamento. Di conseguenza, l’anno passato solo poco più della metà di quei 58.186 studenti – per l’esattezza 31.180 – costituiva effettivamente la popolazione scolastica del tradizionale liceo classico, pari a poco più del 5% del totale degli iscritti al primo anno. Una percentuale che probabilmente per il 2016-17 non sarà nemmeno conseguita.

In fuga dal liceo classico – In realtà il calo di gradimento nei confronti del classico va avanti da diversi anni. Dal 2010 a oggi gli iscritti al primo anno sono scesi da 41.198 a 31.180. Circa 10mila iscritti in meno, un decremento medio di quasi un quarto (-24,3%). Nello stesso periodo si è registrata pure una flessione percentualmente maggiore soprattutto nelle regioni del Sud (-28,7%) e nelle Isole (-25,9%), mentre in quelle del Nord Ovest la flessione è stata più contenuta (-19,2%). Non essendo disponibili i dati scorporati degli altri indirizzi ospitati all’interno dei licei, per capire cosa è successo al liceo classico occorre andare indietro negli anni, fino a quando il liceo tradizionale non comprendeva ancora gli indirizzi sperimentali Brocca. Consultando gli annali dell’istruzione Istat, editi prima che il Miur provvedesse a pubblicare in proprio i dati del sistema scolastico, risulta che nel 1989, quando non erano presenti altri indirizzi in forma diffusa e consistente, i ragazzi iscritti al primo anno del liceo classico erano stati oltre 48 mila (esattamente 48.123), cioè 17mila più di quelli dell’anno scorso: un crollo del 35%!

Guarda i numeri che attestano come sempre meno ragazzi scelgano di iscriversi al liceo classico, clicca qui

La ritirata dei maschi – Così l’ha chiamata Luca Serianni. A differenza di quanto avviene per i licei scientifici e per gli istituti tecnici e professionali, dove gli studenti di sesso maschile sono in maggioranza, nei classici il genere femminile prevale con una media di circa il 70%. Basti pensare che le ragazze che hanno scelto il classico nel 2015 sono state 21.800, mentre i loro coetanei di sesso opposto soltanto 9.380. Eppure chi sceglie di avere un diploma classico non sembra poi aver ragione di pentirsene.

A scuola risultati brillanti – Stando ai dati del ministero dell’istruzione, la maturità 2015, per la maggioranza dei liceali classici non è stata un problema. Nelle fasce di voto da 60 a 80, quelle considerate mediocri, gli studenti del classico hanno conseguito le percentuali più basse rispetto ai coetanei degli altri indirizzi. Per contro, gli stessi nelle votazioni più elevate, dall’81 al 100, hanno invece conseguito punteggi superiori a quelli dei maturandi degli altri indirizzi. E se parliamo di lode il discorso non cambia: rispetto alla media nazionale in tutti gli indirizzi che registra il 4,9% dei diplomati con voto di 100 su 100 e di 0,9% con 100 e lode, il 9,9% dei ragazzi del liceo classico ha conseguito una votazione di 100 su 100 e il 2,6% è arrivato tranquillamente anche alla lode.

Migliori anche alla laurea – E all’università? I laureati provenienti dal liceo classico, secondo la ricerca di Almalaurea, conseguono, in qualunque facoltà universitaria, un punteggio nel voto di laurea più alto di quello dei colleghi: media di 105, contro 103 di chi si è diplomato allo scientifico e 99,7 di chi ha studiato a un tecnico.

E al lavoro? – Sarebbe interessante, come affermava Umberto Eco tra le sue “ragioni della difesa” nel processo al liceo classico, conoscere il “numero di tutti quei giovani che hanno inventato un mestiere e degli startupper che sono usciti dal liceo classico”. Perché non è vero che per i diplomati del classico le prospettive di lavoro sono limitate: secondo Almalaurea svolgono lavori in ogni ambito e non gli sono precluse le facoltà scientifiche, tanto che in non poche di queste battono i loro colleghi provenienti dallo scientifico per media di voti d’esame, voto di laurea e regolarità di studi. Ma allora perché il liceo classico è scelto sempre meno?

Il cambiamento: dalla chimica che inquina alla chimica per l’ambiente

“Il cambiamento: dalla chimica che inquina alla chimica per l’ambiente“

http://www.edscuola.it/lre.html

Paolo Manzelli: Chimica ed Ambiente – RosignanoSolvay. 02/dic/2016

 

 

La chimica, cosi come piu’ in generale la scienza, deve superare il riduzionismo che limita la osservazione di sistemi complessi come è una trasformazione chimica in quella di un semplice passaggio lineare tra reagenti e prodotti.

 

Ad es. quando scriviamo Ab+Cd=Ad+Cb , in proposito di una reazione chimica di doppio scambio , la chimica tradizionale propria dell’ epoca industriale, ha focalizzato in rendimento lineare della trasformazione in prodotti , trattando come rifiuti i prodotti di meno valore. Es . NaCo3 +2HNO3 = NaNO3 + CO2+H2O

In vero le tutte le trasformazioni chimiche divengono assai complesse, se dobbiamo riutilizzare i prodotti di scarto in modo circolare, come avviene in natura, dove le principali trasformazioni degli elementi che generano la vita nel nostro pianeta corrispondono ad attivita’ di equilibrio ciclico che ben conosciamo ; come il Ciclo dell’ Acqua , con i suoi cambiamenti di stato  (liquido, vapore e ghiaccio) ; il Ciclo del Carbonio e dell’Ossigeno , tramite la fotosintesi della CO2 delle piante in zuccheri che cibano animali terrestri e pesci nel mare con composti di Carbonio , che poi vengono nuovamente ossidati in CO2; il Ciclo dell’ azoto ,con batteri azoto fissatori che ( come fanno anche i fulmini) trasformano lo N2 dell’ aria, in composti ammoniacali o dell’ acido nitrico, che i batteri de-nitrificatori, in simbiosi con le radici delle piante e di funghi ritraducono in N2 molecolare; il ciclo del Fosforo , cosi importante nel metabolismo e cosi via dicendo, Infatti il ciclo di Krebs è di fondamentale importanza per il fabbisogno energetico tradotto in ATP nelle cellule e permette di riutilizzare il Fosforo (P) senza avere la necessita di consumarne grandi quantita’.

Questa circolarita’ della chimica in natura e quella che dovra’ essere presa in considerazione nel passaggio da una chimica che crea rifiuti ed inquina ad una chimica capace di utilizzare i sottoprodotti di ciascun processo industriale in modo che lo scarto dell’ uno divenga utile per un processo successivo, cio’ esattamente come possiamo imparare a fare dalla natura.

La ragione profonda della “non linearita” della chimica risiede nella dinamica di espansione del fronte di reazione che è visibile facilmente dalla osservazione delle reazioni dette di Belousow Zabotinsky ( dette anche reazioni dell’ Orologio) (1) e degli Anelli di Liasegang (2) , cinetiche chimiche che sono state studiate approfonditamente dal Premio Nobel per la chimica Ilyia Prigogine

Come un sasso che cadendo nell’ aqua crea cerchi cosi il “ fronte di sviluppo delle reazioni chimiche”, la dove si rende visibile, come nelle reazioni sopra indicate.si comporta circolarmente e non linearmente.

Le reazioni dette dell’ orologio sono ad es. lereazioni “RedOx”. Esse mostrano un andamento ciclico non solo nella forma circolare ma proprio nella successione ciclica che avviene ritmicamente nel tempo, dove un indicatore segnala che la reazione prima si trova in uno stato riducente (Red) a cui segue una fase ossidante (Ox) cio’ fino ad esaurimento dei prodotti cosi che la reazione ha fine .

Facciamo un esempio: se prendo il Cloruro di Cobalto che è di colore rosa , ed aggiungo ammoniaca al 30 % in volume e mescolo, come siamo soliti fare noi chimici, ottengo come prodotto il [Co(NH3)6]Cl3.  (complesso ammoniacale esavalente ) che è di colore blu , ed un residuo insolubile.

Se pero’ voglio rallentare il processo di reazione per osservare la ciclicita’ dello sviluppo del fronte di reazione , allora mescolo omogeneamente il CoCl2 in un gel di silice ( che è un supporto amorfo e quindi non reagisce) , e lo immetto in una provetta che è tutta rosa, poi aggiungo la NH3 al 30% , in cima alla provetta. Osservo allora che si formano strati “blu” succeduti da strati che rimangono di color “rosa” , in una sequenza bicolore, dove man mano che la ammoniaca scende per gravita’ ed adsorbimento del gel, l’ andamento ritmico di successsione dei due colori si infittisce .

Per quando stupisca questo andamento ciclico delle fronte delle reazioni chimiche esso è del tutto naturale. Come esempio di clock-reaction in natura possiamo osservare la sezione trasversale di un tronco di albero , la quale ci dice l’ andamento delle reazioni di fotosintesi della pianta nel tempo , nelle quale viene impressa la traccia di altre interessanti informazioni sulla vita vegetale dell’albero e la sua eta’ e sviluppo dalla nascita.

Tutte queste osservazioni sul comportamento ciclico delle reazioni chimiche, che qui ho brevemente riportato, sono ben note e facilmente riproducibili (ad es. le reazioni di Liesegang, che era un fotografo, sono note dal 1928 . Egli cercando di risparmiare Cloruro di Argento nel gel della sua lastra fotografica vide che anziche’ precipitare un pallino nero d’ argento per la reazione fotochimica, si formavano gli anelli che presero il suo nome e che gli sfuocavano la fotografia, Poi capi che il pallino d’argento nero era fatto a strati come una cipolla cosi che per compattarlo si rese conto che era necessario accelerare la reazione fotosintetica aggiungendo un catalizzatore .

Fino a non molto tempo fa queste osservazioni sono state considerate come curiosita’ interessanti ma di poco conto scientifico, e pertanto la semplificazione lineare delle trasformazioni chimiche è stata considerata piu che sufficiente rispetto all’ obiettivo di ottenere grandi quantita’ nuovi prodotti spendibili nel mercato.

Oggi l’ interesse a queste osservazioni sulla ciclicita’ del fronte di reazione stanno avendo la massima attenzione dei ricercatori . Cio in quanto il fronte d’onda e’ una interfaccia bidimensionale che si espande e che va ad assumere spessori cosi sottili done, come succede nei “materiali nanometrici”, si verificano nuove capacita’ di grande interesse per le moderne nano-tecnologie con le quali che esplorano le nuovi sistemi energetici della chimica nella dimensione “DIECI alla MENO NOVE”, che per molti aspetti dimostrano opportunita’ applicative ed innovative nello sviluppo della chimica per l’ ambiente. (3)

In una prossima lezione potro’ relazionarvi sulla “nano-chimica” e sulle nuove ed importanti correlazioni tra concetti e costi //benefici sociali ed economici delle applicazioni tecnologiche della dimensione “Nano” sia n relazione ala salute umana ( Nano-medicina) che per ripulire l’ ambiente dall’ inquinamento, ma ora … non ho piu’ il tempo assegnatomi. Quindi ci rivedremo.

Paolo Manzelli <pmanzelli2016@gmail.com>

 

Biblio- On Line,

Bando Concorso Nazionale “Onesti nello Sport”

Bando Concorso Nazionale “Onesti nello Sport”

VI edizione

Sport e Tricolore

A.S. 2016/2017

 

Il C.O.N.I. e la Fondazione Giulio Onesti – Accademia Olimpica Nazionale Italiana, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, bandiscono, per l’A.S. 2016/2017, la VI edizione del Concorso Nazionale “Onesti nello Sport”, con l’obiettivo di diffondere la cultura sportiva e della legalità sportiva, in particolare attraverso un approccio basato sul rispetto e la condivisione dei valori sportivi, esaltando lo sport come divertimento e la cultura del fair-play come stile di vita, educando i giovani ad una cittadinanza attiva, alla conoscenza delle regole, combattendo ogni forma di violenza e di discriminazione connesse allo sport, valorizzando l’importanza dello sport come strumento di inclusione sociale.

Il tema di questa edizione: “Sport e Tricolore“. Lo sport è motivo di grande orgoglio nazionale: l’immagine del Tricolore che si solleva mentre risuona l’inno di Mameli suscita forti emozioni e senso di appartenenza, condividendo moralmente i successi e l’eccellenza che il nostro Paese dimostra soprattutto in questo ambito. Sentirsi orgogliosi di essere italiani è il primo passo per poter far pienamente parte della Comunità dove ognuno diventa ambasciatore di questi valori .

I giovani studenti sono dunque chiamati a raccontare il sentimento d’orgoglio che il simbolo del Tricolore trasmette attraverso lo sport nel mondo.

I linguaggi universali dello sport, per eccellenza, sono le immagini e la musica. Gli strumenti propri dei giovani sono i social media e le nuove tecnologie.

Per questo motivo, il Concorso è rivolto a tutti gli studenti degli Istituti secondari di II grado, statali e paritari, nazionali e italiani all’estero, e ha come oggetto la produzione di un elaborato multimediale proiettato al futuro tramite le nuove tecnologie, simbolo delle giovani generazioni.

Per esaltare il talento degli studenti, la Fondazione ha deciso di lasciar loro ampia scelta sullo sviluppo degli elaborati, purché questi adottino una forma di comunicazione fotografica, video e musicale. Gli elaborati dovranno essere classificabili all’interno di uno dei due settori denominati rispettivamente CINEMUSICALE e VIDEOFOTOGRAFICO.

La Fondazione immagina che gli studenti si cimentino nella produzione degli elaborati coadiuvati dai docenti di qualunque ambito disciplinare. Saranno apprezzati la fantasia, l’innovatività, la qualità generale degli elaborati e la possibilità di utilizzare gli stessi per la promozione e la sensibilizzazione su larga scala.

I vincitori verranno premiati con un viaggio per assistere ad un evento legato allo sport che si svolgerà nel corso del 2017.

Nel regolamento allegato alla presente sono contenute tutte le informazioni necessarie alla partecipazione al Concorso. Considerata la particolare rilevanza dell’iniziativa, s’invitano le SSVV a darne la massima diffusione.

Il Presidente Comitato Olimpico Nazionale Italiano

Il Presidente Fondazione Giulio Onesti


Allegati

Nota 29 novembre 2016, AOODGOSV 13720

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

Oggetto: IV^ Edizione del Concorso “Agòn lyrikόs” Gara di traduzione poetica dai lirici greci a. s. 2016/17.

Il Liceo Classico Statale “F. Capece” di Maglie, in collaborazione con la Fondazione “F. Capece”, con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e del Comune di Maglie, indice l’ Agòn lyrikόs “Francesca Capece” – edizione 2017, Concorso annuale per Studenti del IV e del V anno dei Licei Classici Italiani e delle Scuole estere di pari grado. Il Concorso, che ha lo scopo di motivare le giovani generazioni agli studi classici, consisterà nella traduzione, metrica o in versi liberi, e nel commento di uno o più testi dei lirici corali greci, selezionati in relazione alla loro attinenza al tema indicato nel bando.
Le scuole che intendono partecipare dovranno far pervenire la loro adesione entro e non oltre il 1 marzo 2017, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


Allegati

Nota 29 novembre 2016, AOODGOSV 13710

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

Oggetto: VI^ Edizione del Concorso “Certamen Classicum Vibonense – Carolo Diano Dicatum” – a. s. 2016/17.

Il Liceo classico statale “Michele Morelli” di Vibo Valentia, in collaborazione con l’U.S.R. per la Calabria, il Convitto Nazionale “G. Filangieri” e il Museo Archeologico Statale di Vibo Valentia, la Fondazione “Nicola Liotti” di Monterosso Calabro, bandisce per l’a. s. 2016/17, in ricordo di Carlo Diano, insigne grecista, filologo e storico della filosofia antica, originario di Vibo Valentia, la VI^ edizione del concorso annuale per studenti degli ultimi due anni dei Licei Classici italiani. Il concorso per l’anno 2017 consiste nella traduzione di un passo di latino tratto dall’opera di Seneca, integrata da un commento filologico, storico e letterario.

Le scuole che intendono partecipare dovranno far pervenire la loro adesione esclusivamente tramite posta elettronica, entro e non oltre il 20 dicembre 2016, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


Bando

Nota 29 novembre 2016, AOODPPR 3563

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali

Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali
e p.c.
Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali

Nota 29 novembre 2016, AOODPPR 3563

Oggetto: Carta del Docente – Istruzioni operative per le istituzioni scolastiche statali / Rendicontazione delle somme spese nel periodo 1 settembre 2016-30 novembre 2016