EAT AQUA-FISH e pensare BLUEconomy

EAT AQUA-FISH e pensare BLUEconomy. (Achronim EAT-BLU)

vedi  Aquaculture Innovation in :
http://www.caosmanagement.it/485-progetto-eat-aqua-fish-and-think-blueeconomy
———————————
1. Excellence
La  proposta deve affrontare un argomento del programma di lavoro per il presente invito BG-08-2017 , a presentare proposte.
————————————————-
L’acquacoltura rappresenta l’investimento più promettente e per un futuro sostenibile  della  blue-revolution in grado di generare benefici nello sviluppo locale basato sulla economia circolare creando soluzioni innovative per “acquacoltura” di varie specie di pesci e  di frutti di mare.

Outlook : : Nel mondo di oggi quasi la metà del pesce e frutti di mare proviene dall’acquacoltura, questa tendenza è in aumento il mercato del pesce (Fishfood), ma anche ha che fare con la conservazione delle specie a rischio di estinzione causata dal super-sfruttamento  della pesca nel mare. Oggi con ristagno rendimenti da pesca di cattura e la crescente domanda di prodotti acquatici, le aspettative sono molto alte per lo sviluppo della acquacoltura ed il progetto proposto da Egocreanet, intende contribuire ad aumentare la produzione mondiale di alimenti di pesce coltivato in acqua dolce ovvero acqua di mare in modo che l’acquacoltura Europea  possa continuare  a rafforzare il suo ruolo nel contribuire per sostenere la salute umana per tramite un approvvigionamento alimentare sostenibile di alta qualita’ nutrizionale. Decisivo quindi sarà l’ impegno per  sviluppare criteri di eco-economia per affermare la sostenibilita’ di nuove soluzioni per l’ acquacoltura orientate a migliorare la sicurezza e le proprietà alimentari di frutti di mare in modo adeguato  alle varie specie ittiche. Lo obiettivo principale sara quello di migliorare le proprietà nutraceutiche e probiotiche dei mangimi per i pesci in modo da garantire la salute sia per  la nutrizione umana che per le esigenze dei pesci e del loro benessere.

Il progetto dal titolo ” EAT AQUA-FISH and THINK BLUEconomy ”  vuole competere nella sfida mondiale su entrambi gli aspetti nutrizionali e ambientali dei prodotti dell’acquacoltura, per sviluppare soluzioni innovative, sostenibili e sicure dell’acquacoltura Europea. Cio’ dal momento che la produzione di frutti di mare dovra’ diventare quasi il doppio nei prossimi dieci anni, cio’ al fine di soddisfare la crescente salubrita’ dei  frutti di mare e per rispondere alla crescente  domanda di mercato mondiale. Il progetto “EAT-BLU” vorra’  sviluppare il grande potenziale  dell’acquacoltura Europea di pesci e altri frutti di mare, per contribuire alla sicurezza alimentare, e rispondere alle esigenze di nutrizione nell’ambito di una crescita economica sostenibile e inclusiva della Blu Economy. In questo modo il progetto viene orientato per dare un contributo importante per la sfida Europea che si propone di trovare il modo per ripensare i progetti  di acquacoltura, ed il design di prodotti e processi innovativi in modo da soddisfare la sostenibilità nutrizione umana e la sua crescita  attraverso una innovazione eco-economia protratta nel  lungo termine. Come dato di fatto, l’acquacoltura è attualmente il settore del cibo animale in più rapida crescita di produzione, ed è infatti una fonte crescente di proteine, vitamine e micro elementi ottimi per miglioare a alimentazione umana. Nel mondo di oggi quasi la metà del pesce e frutti di mare proviene dall’acquacoltura e questa tendenza è costante  aumento nel mercato del pesce, Inoltre lo sviluppo della acquacoltura può essere importante anche  per affrontare la conservazione delle specie a rischio di estinzione. Inoltre con le stagnanti rese della pesca di cattura e la crescente domanda di prodotti acquatici, la aspettativa del consumatore diventa sempre piu’ elevata  per i prodotti dell’acquacoltura all’interno dell’ obiettivo generale teso ad aumentare la  maggiore qualità e sicurezza per la produzione mondiale di alimenti marini. In tal modo  il futuro di frutti di mare della produzione e della trasformazione industriale potra’  contribuire in modo sostanziale in un modo che l’acquacoltura e maricoltura , che continuerà a rafforzare il suo ruolo nel contribuire a sostenere la salute umana e l’approvvigionamento alimentare sostenibile.
Decisivo a tale ambito sarà: a) lo sviluppo di criteri di eco-economia per soluzioni sostenibili per migliorare le proprietà dietetiche di frutti di mare della sicurezza adatta a diverse specie ittiche  e, b) realizzare prodotti di migliore qualità e  sicurezza dei frutti di mare mediante la innovazione della composizione del  mangime per pesci al fine di migliorare le proprietà nutraceutiche e probiotiche del pesce al fine di garantire sia le esigenze nutrizionali ed il benessere sia degli  animali che dell’ uomo.
————————————
In sintesi il progetto EAT-BLU si propone di rispondere  al bando  BG-08-2017 sul  tema: “Soluzioni sostenibili innovative per migliorare la sicurezza e le proprietà alimentari di frutti di mare”.
vedi:https://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/topics/bg-08-2017.html
————————————–
Su questo argomento sono importanti da considerare pienamente i seguenti concetti chiave:

• la produzione di acquacoltura dovrebbe aumentare da 60 a 120 Mton nel 2030, pertanto se vogliamo mantenere il livello di consumo di frutti di mare, e l’accesso alle materie prime , dovremo  garantire soluzioni innovative per  la  sostenibilità eco-economica della acquacoltura  e garantire la produzione sostenibile e la trasformazione dei frutti di mare in modo nutriente e sicuro

• I pesci sono tra i migliori convertitori di alimentazione con un bassissimo tasso di emissioni di anidride carbonica e pertanto la conversione in cibo come pesce , rispetto alla produzione di animali terrestri ,è  nettamente preferibile, cosi che l’ acquacoltura  può essere considerata come “relativamente più sostenibile” per migliorare la, trasformazione alimentare in cibo mediate processi di eco-innovazione sostenibile correlate a soluzioni di sicurezza nutrizionale.

• La ricerca di fonti alternative di farina di pesce marino e olio di pesce, è  una sfida importante per superare la mancanza di lunghe catene Omega3 (EPA e DHA) ed inoltre  per favorire  soluzioni di elaborazione sostenibile di prodotti e sostanze nutritive derivate dalla produzione  della acquacoltura ;

In conclusione il progetto “EAT AQUA-FISH and THINK  BLUEconomy”, dovra’ pertanto essere  in grado di competere alla grande sfida del mondo su entrambi gli aspetti nutrizionali e ambientali dei prodotti dell’acquacoltura per implementare  il potenziale di sviluppo della acquacoltura Europea , mediante  la realizzazione di una percentuale significativa di innovazione al fine di aumentare la nutrizione del mondo nella logica di sviluppo di emergenti  attività di crescita della BLUEconomy ,ottenibili attraverso soluzioni dell’acquacoltura innovative, sostenibili e sicure. Quanto sopra diverra’ possibile guardando ai modi di realizzare  le migliori idee e metodi proposti dai partners del Consorzio aggregato da Egocreanet , in modo che la produzione di cibo da acquacoltura,  possa diventare quasi il doppio nel prossimo decennio allo scopo di soddisfare la crescente salubrita’ dei  frutti di mare in conformita’ alle  richieste del mercato mondiale .

ECCELLENZA sulla promozione dell’innovazione per realizzare
“EMERGENTI BLUE ATTIVITA ‘DI CRESCITA”
Call : BG-08-2017: sul tema :
<<Soluzioni sostenibili innovative per migliorare la sicurezza e le proprietà alimentari dei frutti di mare>>
—————————————————————–
(Questa sezione della  proposta sarà valutata solo nella misura in cui essa è rilevante a tale argomento.)

1.1 Obiettivi
(Descrivere gli obiettivi specifici per il Progetto , che dovrebbe essere chiari, misurabili, realistici e raggiungibili entro la durata del progetto. Gli obiettivi devono essere coerenti con lo sfruttamento previsto e impatto del progetto (vedi punto 2).
———————————————————————-
L’obiettivo primario del progetto EAT-BLU riguarda la crescita dell’innovazione della blu-economia applicata sia per l’acquacoltura di acqua dolce e in acqua salata, al fine di  avanzare in sicurezza alimentare, e di attuare una attività di crescita europea sostenibile, realizzata in modo da essere coerente alla chiamata sulle ” soluzioni sostenibili innovative per migliorare la sicurezza e le proprietà alimentari di frutti di mare”.

Questo obiettivo principale  è coerente con la vasta . sfida mondiale per rispondere ad una crescente domanda di frutti di mare che si prevede continuera’ a crescere  rapidamente. Lo sviluppo atteso e l’impatto del progetto dovra’ includere l’innovazione dei metodi e la sperimentazione di alcune  specie di pesci coltivati, per avanzare sulla differenziazione che permetta di migliorare le  eco- tecnologie e per ottenere la composizione funzionale di alimentazione del pesce e degli avannotti di nuove specie di acquacoltura.
In realtà questi obiettivi fondamentali saranno affrontati per migliorare la crescita sostenibile ed inclusiva ed intelligente di frutti di mare per la sicurezza della produzione e la innovazione della trasformazione del pescato proprio al fine di  migliorare la salute umana contemporanea e futura. Questo obiettivo sara’ ottenuto  se il Consorzio Europea decidera’  di  lavorare assieme come una comunità multi-disciplinare nei confronti un obiettivo comune, orientato a  generare nuove conoscenze adatte a sviluppare soluzioni pre-commerciali di alta qualità e sicurezza dell’acquacoltura sulla base di:

a)     una  migliore comprensione e gestione degli effetti dell’acquacoltura sull’ambiente e viceversa ottimizzare la conoscenza avanzata sulla gestione degli effetti dei cambiamenti climatici sull’acquacoltura

b)     favorire un ulteriore estensione della acquacoltura Europea e sostenere l’innovazione delle conoscenze per lo sviluppo industria di acquacoltura / PMI

c)      Promuovere l’innovazione acquacoltura realizzando  manifestazioni organizzate con Enti Pubblici e Privati per favorire la valorizzazione della produzione di frutti di mare in ambito pre-commerciale visto in termini di vitale e redditizia innovazione in Europa

d)     Identificare e compilare e testare la composizione nutrizionale di potenziali nuovi ingredienti dei mangimi (microalghe, e proteine da insetti e bachi, messa a punto di probiotici funzionali ecc per la alimentazione dei pesci coltivati.

e)     favorire un  miglioramento nuovo e innovativo per ridurre i rischi per la salute animale e umana  e quindi aumentare la fiducia dei consumatori dell’UE nell’attuate  scelte migliori sulla scelta del pesce dell’ acquacoltura ed ottenere diete altamente sane

f)       Innovare modelli di allevamento e di selezione genetica   per  ottimizzare la nutrizione dei pesci e del benessere

g)     Sviluppare una migliore comprensione sul metabolismo dei pesci, fisiologia e intestinale pesce microflora allo scopo di sviluppare nuovi prodotti nelle diete dell’acquacoltura.

h)     Migliorare la progettazione pilota ed alcune  sperimentazioni che permettano di diversificare i prodotti dell’acquacoltura

i)       migliorare lo sviluppo di nuove tecnologie eco-compatibili per acquacoltura acqua dolce e marina-cultura.

j)      Promuovere  la percezione dei consumatori e la consapevolezza necessaria per apprezzare il valore nutrizionale di nuove specie da pesce introdotte nel mercato

Blueprint – 08 -NOV / 2016


PAOLO  MANZELLI
Director of LRE/EGO-CreaNet – University of Florence

Illegittimo discriminare i precari sulla retribuzione

Tribunale di Matera: illegittimo discriminare i precari sulla retribuzione, MIUR condannato a risarcire un altro precario storico.

L’Anief ottiene una nuova vittoria in tribunale a tutela dei diritti del lavoratori precari della scuola: gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Massimo Menenti ottengono presso il Tribunale del Lavoro di Matera una sentenza che conferma il pieno diritto dei docenti precari alla medesima progressione di carriera riconosciuta dal MIUR solo al personale di ruolo con la condanna dell’Amministrazione soccombente a collocare il ricorrente nella fascia stipendiale corrispondente all’anzianità di servizio effettivamente maturata nel corso dei tanti anni di precariato. Il giovane sindacato ricorda che lo sciopero del prossimo 14 novembre, con presidio a Roma presso Piazza Monte Citorio dalle 8:00 alle 13:00, è stato organizzato anche per rivendicare la completa equiparazione stipendiale dei lavoratori precari della scuola e il loro pieno diritto all’immediata stabilizzazione.

Da settembre in 60 prime classi delle superiori al via percorsi sperimentali di 4 anni

da Il Sole 24 Ore 

Da settembre in 60 prime classi delle superiori al via percorsi sperimentali di 4 anni

di Claudio Tucci

Si allarga la sperimentazione per “accorciare” la durata delle scuole superiori: a settembre saranno 60 le prime classi delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo dove partiranno percorsi di 4 anni. Il ministero dell’Istruzione ha inviato ieri alla Corte dei conti il decreto che promuove «un piano nazionale di innovazione ordinamentale» e consente, così, agli studenti che saranno coinvolti di poter uscire da scuola un anno prima. Fermo restando che il corso di studi dovrà comunque garantire l’insegnamento di tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi di riferimento.

Destinatari
Il provvedimento, firmato da Stefania Giannini, ammette a partecipare al piano nazionale, previa selezione pubblica, le scuole secondarie, sia statali che paritarie, che presentino progetti di innovazione metodologico-didattica finalizzati alla realizzazione di percorsi quadriennali. I progetti presentati dovranno “spiccare” per un elevato livello di innovazione in ordine all’articolazione e alla rimodulazione dei piani di studio, all’utilizzo delle tecnologie e delle attività laboratoriali, allo sviluppo delle eccellenze, all’insegnamento con metodologia Clil.

Caratteristiche
Per partecipare alla selezione bisognerà predisporre, in coerenza con il Ptof, un progetto di sperimentazione di un percorso di 4 anni: bisognerà attivare classi prime con un numero di alunni non inferiore a 15 e non superiore a 25. Non potranno essere accolte iscrizioni di studenti che hanno già fruito di abbreviazioni del percorso scolastico (anticipi di iscrizione, esami di idoneità, abbreviazioni per merito, ecc.) e, nel corso dei quattro anni di sperimentazione, di studenti provenienti da percorsi di istruzione secondaria di secondo grado quinquennali. Ai fini dell’esame di Stato, poi, non potranno essere assegnati alla classe sperimentale candidati esterni.

Valutazione della sperimentazione
A valutare i progetti presentati dalle scuole sarà un’apposita Commissione tecnico-scientifica, nominata dal Miur. Si partirà, come detto, l’anno scolastico 2017/2018. I percorsi quadriennali saranno poi monitorati passo passo per trarne indicazioni utili su una eventuale (e per ora non all’ordine del giorno) modifica agli ordinamenti scolastici.

«Scuole innovative» fa il pieno con 1.238 progetti

da Il Sole 24 Ore 

«Scuole innovative» fa il pieno con 1.238 progetti

di Massimo Frontera

Il concorso di idee sulle “scuole innovative” lanciato dal Miur fa il pieno di progetti. Il bando internazionale lanciato a maggio scorso e scaduto il 31 ottobre ha raccolto 1.238 proposte, variamente distribuite tra i 51 siti (in 16 regioni) indicati da Comuni e Province. L’Inail ha invece dato la disponibilità a sostenere la realizzazione con 350 milioni (in conto investimento). Ora la selezione proseguirà con l’obiettivo di selezionare un solo progetto per ciascun sito, per realizzare appunto delle scuole-modello sotto il doppio profilo dell’architettura e della didattica. Scuole che siano anche punti di riferimento per il quartiere, luoghi di socializzazione e aperti a funzioni extrascolastiche. Premiata anche l’apertura internazionale: tra le proposte si contano 21 progetti provenienti da 13 Paesi, dalla Francia (4) e dalla Svizzera (2) – patria dei concorsi – fino al Messico (1) e Brasile (1).

La distribuzione delle preferenze dei progettisti è stata fortemente disomogenea: si va dal record di candidature per Lucca (64 proposte) fino alle 3 candidature per Albano Laziale (Rm) e Catanzaro (sul quotidiano digitale «Edilizia e Territorio» tutti i numeri nel dettaglio).

Il record su base regionale è appannaggio della Toscana, con 153 proposte per i tre siti di Follonica, Poggibonsi e Lucca. Ultima la Liguria, con 22 proposte per l’unica scuola di Albenga. Il concorso ha intercettato anche i territori colpiti dal sisma come il Comune di Corciano, dove si contano 34 proposte.

«L’alto numero di proposte presentate – sottolinea il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini – testimonia l’interesse della collettività e degli esperti di settore per questa innovazione. Le 51 scuole innovative saranno scuole all’avanguardia, sostenibili. Con spazi didattici a misura di studente, ad alta prestazione energetica, con aree verdi fruibili. Scuole belle, attrattive che favoriscano l’apprendimento e l’apertura all’esterno, che diventino punti di riferimento per il territorio».

«Continuiamo a investire in edilizia scolastica e passo dopo passo questi investimenti prendono corpo sotto gli occhi di tutti – aggiunge Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione -. E continuiamo a farlo non dimenticando le esigenze degli studenti, cioè mettendo risorse per la sicurezza degli istituti».

Da Caporetto alla Costituzione, ecco le iniziative Miur-Difesa per il 2016/2017

da Il Sole 24 Ore 

Da Caporetto alla Costituzione, ecco le iniziative Miur-Difesa per il 2016/2017

C’è anche il ricordo dei cento anni della disfatta di Caporetto nel protocollo d’intesa per l’anno scolastico 2016/2017 «Favorire l’approfondimento della Costituzione italiana e dei principi della Dichiarazione universale dei diritti umani in riferimento all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione», siglato tra il ministeri dell’Istruzione e della Difesa.
«In attuazione del Protocollo – spiega il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi – abbiamo elaborato un nuovo piano di attività formative e didattiche per questo anno
scolastico. Questi progetti ci permettono di costruire relazioni positive con i ragazzi, contribuendo ad arricchirne la crescita personale e a far conoscere loro l’importanza della memoria storica». I concorsi sono consultabili sul sito del Miur .

Bando «Caporetto: oltre la sconfitta»
Il concorso è promosso in occasione della ricorrenza delle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, e in particolare della disfatta di Caporetto del 1917, il concorso nazionale. L’iniziativa è rivolta alle scuole di ogni ordine e grado con lo scopo di promuovere la conoscenza di quella pagina tragica della storia italiana, dice il Miur, e la riflessione sui suoi possibili significati più generali e attuali. La traccia dell’elaborato richiesto potrà essere sviluppata dagli alunni in chiave personale, oppure potrà riguardare le attuali vicende del nostro Paese e dell’Europa e gli aspetti più complessi e problematici del mondo in cui viviamo.

Sito e concorso «Articolo 9 della Costituzione»
Si arricchisce ancora la sezione del sito internet www.articolo9dellacostituzione.it dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale della memoria storica, in occasione della ricorrenza della Prima Guerra Mondiale. Il sito, creato nell’ambito del Progetto e Concorso nazionale «Articolo 9 della Costituzione», in collaborazione con Fondazione Benetton Studi
Ricerche ed il Mibact, offre una serie di lezioni di esperti del settore, presentazioni, documenti, elenco di luoghi e musei della Grande Guerra, materiale audio e video. Nel corso dell’anno scolastico, spiega il Miur, sarà costantemente implementato per supportare le scuole nell’elaborazione di specifici percorsi di approfondimento.

Conferenze nelle scuole
Continuano poi le conferenze negli istituti di ogni ordine e grado tenute dal personale militare interforze affiancato anche da testimonial, che – spiega il Miur – offriranno l’occasione di approfondire i temi della Costituzione e della cittadinanza attiva, con particolare attenzione al ruolo che le Forze Armate svolgono al servizio della crescita sociale,
politica, economica e democratica del Paese. Quest’anno il focus sarà sulla Grande Guerra e sull’anniversario della sconfitta di Caporetto, con particolare riguardo all’attività sportiva
militare e al settore paralimpico.

«La buona strada della sicurezza»
È rivolto agli alunni delle classi delle scuole primarie il progetto sperimentale di educazione stradale «La Buona Strada della Sicurezza». L’iniziativa, spiega Viale Trastevere, intende educare i bambini al tema della sicurezza stradale, incentivando il senso etico di responsabilità individuale e collettiva. È realizzata dall’Associazione Nazionale Autieri d’Italia ed è ideata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Concorso «Scuola: spazio al tuo futuro. La Iss: innovatio, scientia, sapientia»
Il concorso è promosso da Miur e Difesa in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, ed è rivolto alle scuole secondarie di secondo grado. Mira a promuovere le attività di ricerca e sperimentazione scientifica e tecnologica nel settore spaziale e all’elaborazione di progetti innovativi relativi alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Gli studenti verranno coinvolti nell’elaborazione di progetti di sperimentazione scientifica e tecnologica che – se considerati d’interesse ai fini della ricerca in campo spaziale – potranno essere proposti tra le attività che si svolgeranno a bordo della Iss.

Mobilità 2017, i sindacati (ri)tentano di smontare la chiamata diretta: torniamo al contratto!

da La Tecnica della Scuola

Mobilità 2017, i sindacati (ri)tentano di smontare la chiamata diretta: torniamo al contratto!

Altro che aprire la chiamata diretta a tutti, lasciandola gestire ai presidi: dopo gli errori della scorsa estate, nel 2017 andrà limitata al massimo la titolarità su ambito e sarà comunque contrattualizzata.

La doppia richiesta è giunta dai sindacati al Miur l’8 novembre. Nel giorno della riapertura della trattativa sulla nuova mobilità, le organizzazioni sindacali sembrano quindi fare la voce grossa. Anche perché la via della concertazione e del dialogo l’estate scorsa non portò a grandi risultati: dopo l’inaspettata rottura di luglio, quando sull’introduzione dei requisiti da chiedere per la chiamata diretta, da parte dei dirigenti scolastici, i rappresentanti dei lavoratori lasciarono il Miur indignati. Senza più tornarvi, se non per incontrare, nel mese di ottobre, il ministro dell’Istruzione.

A seguito dell’incontro con Stefania Giannini, si sono quindi venute a ricreare le condizioni per l’avvio della contrattazione sulla mobilità del personale.

All’incontro preliminare dell’8 novembre, però, non c’era Giannini: per il Miur hanno partecipato alcuni dirigenti del Dipartimento dell’Istruzione, della Direzione del personale e del gestore del sistema informativo.

I sindacati hanno subito posto le loro condizioni: stavolta non attenderanno i temporeggiamenti dell’amministrazione. La Uil Scuola, ad esempio, ha chiesto “la definizione di procedure oggettive per il passaggio dei docenti da ambito a scuola”, che “deve essere oggetto di negoziazione e deve trovare definizione nell’ambito del contratto della mobilità”.

“Le due questioni – continua il sindacato guidato da Turi – devono essere trattate congiuntamente, all’interno dell’accordo stesso, proprio per dare seguito all’esigenza condivisa di (ri)dare stabilità al sistema”.

Sempre per la Uil, “l’attuale trattativa non può non tener conto delle conseguenze e degli errori che si sono registrati nella precedente fase di mobilità, a seguito dell’algoritmo sbagliato, che ha determinato una situazione di diffusa illegittimità”.

“Illegittimità ed ingiustizie a cui il MIUR non è stato capace di porre rimedio.  Addirittura, le procedure di conciliazione del Miur non hanno fatto altro che consolidare le ingiustizie e crearne di nuove, sottraendo posti ad altri legittimi aspiranti. Per questi motivi la Uil ha chiesto, più volte e in ogni sede, il rifacimento di tutta la procedura per restituire le posizioni giuridiche spettanti agli aventi diritto”.

Mercoledì 9 novembre potrebbe essere già il giorno del nuovo corso. O della rottura, dopo poche ore dalla ripresa delle trattative: “sulla base delle risposte che l’amministrazione si è riservata di dare, saremo in grado di stabilire se il negoziato potrà proseguire positivamente o si andrà verso una fase di contenzioso più accentuato”, ha messo le mani avanti il sindacato.

Anche la Cisl Scuola sembra avere le idee chiare, visto che ha chiesto delle “soluzioni agli errori commessi” sul fronte dei tanti trasferimenti errati” e ancora in fase di verifica per non pochi casi; la Cisl ha quindi chiesto “una profonda riflessione sulle rigidità introdotte dalla legge 107”, oltre che “la garanzia del rispetto delle previsioni contrattuali, anche assicurando la massima trasparenza delle procedure del sistema informativo”.

“Al termine dell’incontro – ha concluso il sindacato che ha come leader Lena Gissi – è stato concordato, al fine di cercare di scongiurare le lungaggini e i “blocchi politici” che hanno condizionato il confronto dello scorso anno, di definire nel pomeriggio di domani i principali “nodi” che saranno avanzati dalle organizzazioni sindacali e dall’Amministrazione”.

Anche la Flc-Cgil ha ribadito lasua posizionein ordine alrifacimento delle operazioni di mobilità 2016/2017 e alsuperamento dei “blocchi” imposti dalla Legge 107/15 sulla scuola. “Essi hanno determinato un’applicazione fallace del CCNI, tanto da spingere i sindacati scuola a portare il Miur davanti a giudici, presentando ben tre ricorsi”.

“La ripresa del confronto – ha detto la Flc-Cgil – è sì un dato positivo, ma abbiamo chiesto al MIUR di fare“diagnosi” rispetto all’esperienza passata persuperare, tramite il prossimo CCNI,tutte le iniquità e le ingiustizieintrodotte dallalegge 107/15. Ripristinare la piena operatività della funzione contrattuale è la via maestra pertutelare i diritti delle persone e perassicurare qualità all’organizzazione scolastica”.

Soldi alle paritarie, il Governo Renzi li raddoppia: da 272 a 500 milioni

da La Tecnica della Scuola

Soldi alle paritarie, il Governo Renzi li raddoppia: da 272 a 500 milioni

Chi pensava che i governi di destra sono quelli più solidali con le scuole paritarie, si sbagliava di grosso.

Perché l’attuale Governo, che ha come primo partito di maggioranza il Partito Democratico, sta per approvare una serie di norme che andranno a costituire una vera “ciambella” di salvataggio per tante scuole che non si riconducono all’istruzione pubblica statale.

Non spetta a noi dare un giudizio od entrare nel merito dei provvedimenti, ma è questo che sta avvenendo. E, come cronisti, riportiamo i fatti. Ricordando anche che, soprattutto per la scuola dell’infanzia, il servizio svolto dagli istituti paritari è in molti casi sostitutivo rispetto a quello statale. E, tutto sommato, svolto senza costi eccessivi.

I finanziamenti in crescita, a favore degli istituti paritari, sono stati riassunti, l’8 novembre, dal sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, prendendo parte ai lavori della “Commissione Parità” insieme ai rappresentati che si occupano di parità scolastica: Fism, Agesc, Foe, Anci, Agidae, Fidae, Aninsei, Forum associazioni familiari.

“Con la nuova legge di Bilancio, il Governo continua a dimostrare nei fatti che crede nella scuola paritaria, parte del sistema d’istruzione nazionale. Proseguire un lavoro iniziato tre anni fa”, ha detto il rappresentante dell’esecutivo Renzi.

“Nella legge di Bilancio del 2014 la previsione di spesa per le paritarie era di 272 milioni, – ha ricordato Toccafondi – adesso il fondo è stabilizzato a 500 milioni, inoltre con la legge di bilancio in discussione alla camera, le risorse per il sostegno studenti disabili passano da 12,2 a 24,4 milioni, aumentano per il 2017 anche le risorse destinate alle scuole materne paritarie con un fondo di 25 milioni e si va avanti anche sulle detrazioni per le famiglie, lo facciamo gradualmente, in tre anni, da 400 a 640 euro per l’anno 2016, 750 euro per 2017, fino a 800 euro del 2018”.

Toccafondi ha ribadito che “il Governo crede nella parità e lo ha dimostrato concretamente con i finanziamenti, le stabilizzazioni dei fondi, le norme, sono passi importanti per il raggiungimento di una reale parità scolastica, che vanno in parallelo alle azioni di contrasto ai cosiddetti “diplomifici”, perché siamo per la parità ma contro chi si nasconde dietro la parità”.

Il sottosegretario ha concluso il suo intervento, spiegando che “a breve, come richiesto dalle associazioni, proseguirà il confronto anche su altri temi, come quello sulle deleghe della legge 107, prima fra tutte quella del sistema integrato di istruzione 0-6 anni”. Leggi delega che, in base a quanto previsto dalla Buona Scuola, dovrebbero essere pubblicate entro due-tre mesi, ma che da quanto si apprende potrebbero subire uno slittamento rispetto alla tabella di marcia.

K. Pancol, Muchachas 2

Muchachas 2, un romanzo di Khatherine Pancol, Dalai 2014

di Mario Coviello

pancol2È il Particolare che fa la Differenza… Così direbbe la giovane Hortense, della “saga della famiglia Cortès”. La frase, che spiega il senso della moda, si adatta perfettamente a una scrittrice che ha saputo costruire una storia davvero “particolare”, in grado di “fare la differenza” nel panorama dei best sellers contemporanei. E siamo con Muchachas 2 al secondo romanzo della trilogia che Khatherine Pancol ha dedicato alle “ragazze”. L’universo femminile è raccontato con sapiente leggerezza da questa scrittrice che è tra le più vendute in Francia, pubblica in tutto il mondo e vende milioni di copie. Le ragioni di questo successo sono nella capacità della Pancol di raccontare storie appassionanti di donne che la vita mette continuamente alla prova e che non perdono la forza di lottare per realizzare i loro sogni. In questa seconda puntata della saga perdiamo di vista Stella che lotta contro un padre violento che ha ridotto la moglie in fin di vita e minaccia suo figlio e il suo uomo, costretto a nascondersi, e ritroviamo Hortense Cortès, la figlia di Josephine, che a New Jork è alla spasmodica ricerca di quell’idea, di quella stoffa, di quella linea, che la farà diventare più famosa di Coco Chanel. E questa ricerca la fa litigare con Gary, che vive con lei e vuole diventare un grande pianista. I due giovani sono aiutati e protetti dalla ricca novantenne Elena, che viene da Parigi e ha un passato da nascondere. E’ lei la musa di Hortense, la donna che decide di finanziarla, spingendola a tornare a Parigi.Qui è tornata a vivere Josephine per prendersi cura della piccola Zoe che a sedici anni ha deciso di sposare il suo Gaetan. Josephine è seguita nelle sue lezioni sul Medioevo all’università da un uomo misterioso e scopre che del suo Philippe si è innamorata la cara amica Shirley.

Figura centrale in Muchachas 2 è Calipso, violinista di origini cubane con un passato violento e misterioso che è la partner di Gary nel saggio di fine anno della prestigiosa scuola che entrambi frequentano. Calipso ha” un muso da topo” perché il padre le ha fracassato la mascella, è adorata da uno zio che le ha regalato un prezioso Guarneri e diventa una sirena quando suona con Gary. E anche il ragazzo è sempre più attratto da questa donna silenziosa che con la sua musica gli fa fare i conti con il passato doloroso di bambino abbandonato.

Sì, Khatherine Pancol ancora una volta è tutto questo e molto di più perché sa emozionare il lettore che non può smettere di leggere le sue pagine.

Leggendo le sue numerose interviste ho scoperto che i suoi bestseller sono frutto di una continua e spossante attività di riparazione della realtà, cominciata da bambina tra le palme di Casablanca. «Inventavo continuamente delle storie per astrarmi da quel che vivevo, guardavo le altre persone e mi chiedevo “ma loro come fanno?”. L’immaginazione e la curiosità sono le doti che mi hanno salvato allora, e che assieme a qualche altro evento fortunato mi hanno reso una scrittrice».

 I suo romanzi sono lunghi, perché i personaggi sono tanti e per renderli vivi bisogna descriverli minuziosamente. Ma in tante pagine non c’è mai un momento di vero scoramento, la vita è ribollio continuo di eventi, emozioni e sorprese. Basta saperle coglierle, e questa è una capacità che si affina in anni di sofferenza. «Lo ha detto Hemingway no? Il miglior sistema per diventare scrittori è avere avuto un’infanzia infelice», dice la Pancol. Un padre molto volubile e instabile, la madre non particolarmente affettuosa, e una tremenda insicurezza economica. «È difficile parlarne perché mia madre è ancora viva… Comunque da bambini io e mio fratello Dominique eravamo immersi in una realtà davvero poco sopportabile. A Casablanca e poi a Parigi raccontavo a lui e ai nostri cugini lunghissime storie nella quali la protagonista Sophie affrontava ogni genere di difficoltà e pericoli.

Katherine Pancol ha un quaderno per ognuno dei suoi tanti personaggi: “I personaggi danzano un balletto nella mia testa… parlo con loro. Loro mi parlano. Li conosco, sono la mia famiglia. Posso parlare con loro sul serio e loro discutono. Mi rispondono! Mi dicono che ho sbagliato, dovrei cambiare quello che ho scritto durante il giorno! Così credo nella magia. Ed è bene! Uno scrittore deve avere più dimensioni, non solo una!”. “Penso che il successo di un libro è quando la mente dello scrittore incontra gli stati d’animo della gente. Non c’è una formula. Scrivo come se stessi raccontando una storia a me stessa.”
Romain Gary fu il primo a leggere quello che sarebbe stato il suo libro d’esordio, Moi d’Abord, cambiandole la vita…« Per caso ci siamo trovati vicini di casa, in rue du Bac. Io avevo vent’anni, lui cinquantanove. Lui anziano e solo, io giovane e selvaggia. Siamo stati amanti per un weekend, e amici per sempre. Viaggiavamo, cenavamo spesso, ci volevamo bene. Appena finito il primo romanzo gliel’ho sbattuto sulla scrivania e gli ho detto “Dimmi se posso farcela”. Dopo averlo letto mi ha detto “Sì, è roba con le palle”. Avrei preferito qualcosa di più elegante, ma insomma era il suo via libera, e adesso siamo qui”.

Katherine Pancol (Casablanca, 1954) giunge in Francia all’età di cinque anni. Dopo aver insegnato lettere classiche, è diventata giornalista, collaborando con Paris-Match e Cosmopolitan. Per Dalai Editore ha pubblicato Gli occhi gialli dei coccodrilli (2009) e Il valzer lento delle tartarughe (2010),Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì” (2011) e la trilogia Muchachas 1,2,e 3( 2014).

La Buona Scuola? È solo un bel titolo dai contenuti vuoti: basta chiedere ai docenti

da La Tecnica della Scuola

La Buona Scuola? È solo un bel titolo dai contenuti vuoti: basta chiedere ai docenti

“Renzi ha detto tante cose dalla Buona Scuola al Jobs Act. Ma sulla Buona Scuola basta chiedere agli insegnanti cosa ne pensano”.

Così si è espresso Luigi Di Maio (M5S), a Londra, parlando ai connazionali all’estero per dire loro di votare No al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.

“Anche il Jobs Act ci ha portato più precariato e un aumento del 37% dei licenziamenti”, ha sottolineato Di Maio.

“Quando vedo una riforma di Renzi con un bel titolo mi preoccupo sempre, anche quella costituzionale ha un titolo bellissimo, lo troveremo sulla scheda, ma basta leggerne il testo per capire che il titolo è smentito dal contenuto”, ha detto ancora il “grillino”.

Nel cercare di convincere i connazionali ad esprimersi sul referendum, Di Maio ha detto che “tutti i voti degli italiani sono determinanti, anche quelli di coloro che per scelta o per bisogno sono andati all’estero e che adesso devono difendere la Costituzione assieme a noi che siamo rimasti in patria da una riforma scellerata”.

Il vicepresidente della Camera ha in questo modo avviato il tour di “tappe europee”, organizzato dal Movimento 5 Stelle per promuovere le ragioni del No: oggi a Londra, a giorni “a Madrid, Bruxelles, Parigi e Berlino”.

Iniziative didattiche Miur-Difesa per le scuole per il 2016/2017

da La Tecnica della Scuola

Iniziative didattiche Miur-Difesa per le scuole per il 2016/2017

Proseguono anche per l’anno scolastico 2016/2017 le iniziative formative e didattiche previste dal  Protocollo d’Intesa Favorire l’approfondimento della Costituzione italiana e dei principi della Dichiarazione universale dei diritti umani in riferimento all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione”, siglato tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Difesa. “In attuazione del Protocollo d’Intesa – spiega il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi – abbiamo elaborato un nuovo piano di attività formative e didattiche per questo anno scolastico, che portiamo all’attenzione degli istituti scolastici e dei rispettivi organi collegiali affinché ne possano trarre stimoli e risorse utili per la loro progettazione didattica. Questi progetti ci permettono di costruire relazioni positive con i ragazzi – aggiunge il Sottosegretario -, contribuendo ad arricchirne la crescita personale e a far conoscere loro l’importanza della memoria storica”.

I concorsi sono consultabili nell’apposita sezione del sito del Miur:

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dg-ordinamenti/protocollo_difesa .

 

Bando “Caporetto: oltre la sconfitta

E’ promosso in occasione della ricorrenza delle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, e in particolare della disfatta di Caporetto del 1917, il concorso nazionale “Caporetto: oltre la sconfitta”. L’iniziativa è rivolta alle scuole di ogni ordine e grado con lo scopo di promuovere la conoscenza di quella pagina tragica della storia italiana e la riflessione sui suoi possibili significati più generali e attuali. La traccia dell’elaborato richiesto potrà essere sviluppata dagli alunni in chiave personale, oppure potrà riguardare le attuali vicende del nostro Paese e dell’Europa e gli aspetti più complessi e problematici del mondo in cui viviamo.

 

Sito web Progetto e Concorso “Articolo 9 della Costituzione”

Sempre più ricca la sezione del sito internet  www.articolo9dellacostituzione.it dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale della memoria storica, in occasione della ricorrenza della Prima Guerra Mondiale. Il sito, creato nell’ambito del Progetto e Concorso nazionale“Articolo 9 della Costituzione”, in collaborazione con Fondazione Benetton Studi Ricerche ed il MIBACT, offre una serie di lezioni di esperti del settore, presentazioni, documenti, elenco di luoghi e musei della Grande Guerra, materiale audio e video. Nel corso dell’anno scolastico sarà costantemente implementato per supportare le scuole nell’elaborazione di specifici percorsi di approfondimento.

Conferenze nelle scuole

Continua il ciclo di conferenze negli istituti di ogni ordine e grado, sperimentato con successo da alcuni anni. Le conferenze, tenute dal personale militare interforze affiancato anche da testimonial, offriranno l’occasione di approfondire i temi della Costituzione e della cittadinanza attiva, con particolare attenzione al ruolo che le Forze Armate svolgono al servizio della crescita sociale, politica, economica e democratica del Paese. Quest’anno il focus sarà sulla Grande Guerra e sull’anniversario della sconfitta di Caporetto, con particolare riguardo all’attività sportiva militare e al settore paralimpico.

Progetto di educazione stradale “La Buona Strada della Sicurezza”

È rivolto agli alunni delle classi delle scuole primarie il progetto sperimentale di educazione stradale “La Buona Strada della Sicurezza”. L’iniziativa intende educare i bambini al tema della sicurezza stradale, incentivando il senso etico di responsabilità individuale e collettiva. È realizzata dall’Associazione Nazionale Autieri d’Italia (ANAI) ed è ideata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

 

Concorso “Scuola: spazio al tuo futuro. La ISS: innovatio, scientia, sapientia

Il Concorso, promosso dal MIUR e dal Ministero della Difesa in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è rivolto alle scuole secondarie di II grado. Mira a promuovere le attività di ricerca e sperimentazione scientifica e tecnologica nel settore spaziale e all’elaborazione di progetti innovativi relativi alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Gli studenti verranno coinvolti nell’elaborazione di progetti di sperimentazione scientifica e tecnologica che – se considerati d’interesse ai fini della ricerca in campo spaziale – potranno essere proposti tra le attività che si svolgeranno a bordo della ISS.

Il Dirigente scolastico non può sospendere il docente dal servizio e dalla retribuzione

da La Tecnica della Scuola

Il Dirigente scolastico non può sospendere il docente dal servizio e dalla retribuzione

Il dirigente scolastico non può irrogare la sanzione della sospensione dal servizio e dalla retribuzione. Lo ha deciso il Tribunale di Foggia, con la sentenza n. 7331/2016, di cui dà notizia la Flc Cgil.

Il Giudice del lavoro ha infatti annullato la sanzione della sospensione dal servizio e dalla retribuzione di 10 giorni inflitta ad un docente di un istituto comprensivo. Questo perché, secondo il Tribunale pugliese, i dirigenti scolastici non hanno il potere di infliggere sanzioni di questa natura, in quanto la loro competenza è limitata solo alle infrazioni di minore gravità.

Nella sentenza si legge che “il Dirigente ha agito quale organo periferico della P.A. scolastica, e non può considerarsi datore di lavoro della docente che, invece, è il Ministero con il quale la stessa ha stipulato il rapporto di lavoro” sia, circa la illegittimità della sanzione disciplinare nella parte in cui “per il personale docente, a differenza di quanto disposto per il personale ATA, non è prevista la sanzione della sospensione sino a 10 giorni poiché l’art. 492 del d.lgs. 297/1994 prevede unicamente la sanzione interdittiva minima della sospensione dall’insegnamento fino ad un mese, previsione che radica la competenza dell’ufficio dell’Amministrazione scolastica”.

Ad analoga conclusione sono giunti, recentemente, anche altri tribunali. Ad esempio, anche il Tribunale di Pavia- Sezione Lavoro – consentenza n. 221/16, ha dichiarato la illegittimità e conseguentemente annullato lasanzione disciplinaredella sospensione di giorni dieci, anch’essa irrogata a un docentedal dirigente scolastico di un Istituto comprensivo di un comune in provincia di Milano.

Secondo i Giudici, per il personale docente non si applicano le norme introdotte dalla riforma Brunetta in materia disciplinare, ma continua a valere quanto precedentemente stabilito con il DLgs 297/94.

Ue all’Italia: spesa pubblica bassa sull’istruzione

da La Tecnica della Scuola

Ue all’Italia: spesa pubblica bassa sull’istruzione

La commissione ha reso noto un rapporto sull’istruzione assai duro per il governo italiano. Il documento si ferma al 2015, il primo anno della «Buona scuola» e apprezza il fondo da un miliardo stanziato dalla vecchia legge di stabilità, con l’impegno di finanziare il fondo con 3 miliardi all’anno, a partire dal 2016.

E fino al 2015 gli investimenti pubblici sono stati tra i più bassi nei paesi dell’Eurozona; abbandono scolastico superiore alla media, ma con qualche traccia di diminuzione; il più basso tasso di laureati fra i 30 e 34 anni; un sistema dell’istruzione che non affronta i problemi di invecchiamento e riduzione dei professori. La transizione dalla formazione al lavoro che «è molto difficile anche per i più qualificati». Tutto questo «provoca la fuga dei cervelli» in Italia.

C’è anche il riconoscimento positivo dell’assunzione di circa «90 mila insegnanti» a tempo indeterminato. Un dato che è stato apprezzato dalla Cassazione e dalla Consulta, che hanno trovato soddisfacente le assunzioni che avrebbero sanato l’abuso del precariato contestato dalla Corte di giustizia europea all’Italia. Nessuna di queste istituzioni ha spiegato tuttavia la ragione per cui, anche quest’anno, le supplenze non sono affatto diminuite e perché il governo ha fatto una distinzione tra i docenti abilitati con le Siss e quelli abilitati con Tfa e Pas quando ha assunto i precari.

Tuttavia Renzi fa ancora mea culpa, dicendo in Tv:  «Il mio più grande errore è stata la questione scuola, i soldi che abbiamo investito noi non li ha messi nessuno, non l’abbiamo gestita bene, ci abbiamo messo un sacco di soldi nella cultura»: forse una accusa alla ministra dell’Istruzione Giannini?

Ma il suo «grande errore» può essere dovuto alle discriminazioni subite dai precari nelle assunzioni, molti dei quali sono stati costretti a fare il «concorsone» i cui risultati tardano ad arrivare in alcuni casi.

In ogni caso, spiega Il Manifesto, la genericità dell’auto-critica lascia sul campo molte ipotesi. Quella più strutturale riguarda i 3 miliardi per l’edilizia scolastica in un paese dove 9 istituti su dieci è a rischio sismico (sostiene da ultima Legambiente).

Renzi sostiene che li spenderà, vedremo come risponderà l’Ue. Resta da capire dove il governo prenderà i soldi per colmare il divario sugli investimenti: l’Italia nel 2014 era ferma al 4,1% sul Pil, diminuita rispetto al 2013. Negli anni della crisi gli investimenti pubblici sono cresciuti annualmente dell’1,1 % in tutto il continente.

Esperti per la valutazione esterna nelle scuole: bando in scadenza l’11 novembre

da La Tecnica della Scuola

Esperti per la valutazione esterna nelle scuole: bando in scadenza l’11 novembre

Mancano pochi giorni per presentare la propria candidatura all’Invalsi per la selezione, formazione e inserimento in un apposito elenco degli esperti dei nuclei per la valutazione esterna delle istituzioni scolastiche.

Infatti, le domande di partecipazione dovranno essere presentate mediante l’iscrizione alla piattaforma telematica predisposta appositamente dall’istitutoentro e non oltre le ore 24:00 dell’11 novembre 2016 (non il 4 novembre, come inizialmente previsto dalla Determinazione n. 288/2016). Ogni candidato, al termine delle operazioni di iscrizione, riceverà una mail di conferma dell’avvenuto inserimento dei propri dati e del curriculum vitae.

L’Invalsi invita i candidati ad evitare di compilare le domande in prossimità del termine ultimo di scadenza, considerato che potrebbe non essere garantita l’assistenza tecnica per lerichieste pervenute dopo le ore 12:00 del giorno 11 novembre,data l’indisponibilità di tempo materiale per evadere eventuali richieste di assistenza che potrebbero accumularsi oltre l’orario di lavoro.

Ricordiamo che gli esperti che l’INVALSI impiegherà nella valutazione esterna delle scuole possono essere:

  • Esperti appartenenti al mondo della scuola (profilo A);
  • Esperti non appartenenti al mondo della scuola (profilo B).

Per quanto riguarda, in particolare, il profilo A, tale esperto deve possedere esperienza e conoscenza maturata nel processo della gestione e organizzazione scolastica, in quello pedagogico – didattico e nella valutazione e autovalutazione della scuola da almeno 5 anni. Questi irequisiti necessari:

A. diploma di Laurea secondo il precedente ordinamento. L’equiparazione alla laurea specialistica o alla laurea magistrale sarà valutata secondo la vigente normativa;

B. appartenenza a una delle seguenti categorie:

  • Dirigente scolastico in servizio nelle scuole di ogni ordine e grado da almeno 5 anni (tenendo conto sia degli anni di servizio maturati nella loro attuale qualifica che di quelli maturati come docente);
  • Dirigente scolastico in quiescenza da un periodo inferiore o uguale a 3 anni dall’av-vio di questo bando nelle scuole di ogni ordine e grado;
  • Docente in servizio nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I grado, secon-daria di II grado che abbia svolto attività di insegnamento di ruolo per almeno 5 anni e abbia ricoperto almeno uno dei seguenti incarichi: Dirigente scolastico incaricato; Collaboratore del Dirigente scolastico; Funzione strumentale (ambito organizzativo e/o pedagogico didattico); coordinatore di un dipartimento disciplinare; coordinatore di una commissione (deliberata dal Cdd) su tematiche organizzative e/o pedagogico-didattiche;
  • Docente in quiescenza da un periodo inferiore o uguale a 3 anni dall’avvio di questo bando che abbia svolto servizio nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di I grado, secondaria di II grado che abbia svolto attività di insegnamento di ruolo per almeno 5 anni e abbia ricoperto almeno uno dei seguenti incarichi: Dirigente scola-stico incaricato; collaboratore del Dirigente scolastico; funzione strumentale (ambito organizzativo e/o pedagogico didattico); coordinatore di un dipartimento disciplina-re; coordinatore di una commissione (deliberata dal Cdd) su tematiche organizzative e/o pedagogico-didattiche.

Per procedere alla candidatura on-line, è necessario collegarsi al sito http://invalsi.csselezioni.it/selezione-2016/. Per accedere è necessario dapprima procedere con la registrazione dei propri dati anagrafici. Al termine della registrazione si riceverà a mezzo e-mail il Codice Personale di accesso. Se, invece, si è già registrati, si potrà accedere direttamente (vai alla Guida).

Si riportano di seguito alcune FAQ utili per la corretta presentazione dell’istanza:

1.Cosa si intende per “presentazione della candidatura on-line”?

Sul sito www.invalsi.it , nella sezione Risorse Umane- Bandi e avvisiProcedure comparative pubbliche per il conferimento di incarichi esterni, è possibile registrare i propri dati anagrafici per ottenere il Codice Personale necessario per diventare un utente del servizio on-line di compilazione della domanda.

Quindi i passaggi fondamentali sono i seguenti:

  • Registrazione account utente
  • Compilazione domanda
  • Invio domanda

Inoltre ricordiamo ai gentili candidati di leggere attentamente la GUIDA presente nell’AREA UTENTE ACCESSO.

2. Come devo procedere qualora non ricevessi l’e-mail col Codice Personale?

Dopo aver verificato l’assenza della mail anche nella Posta indesiderata, si può effettuare la procedura di Recupero Codice Personale o nel caso in cui l’indirizzo mail sia stato inserito in maniera errata in fase di registrazione, è possibile modificarlo attraverso la procedura “Modifica indirizzo mail” . Tutto ciò è illustrato nella guida.

3. Come mai mi sono registrata, mi è arrivata l’e-mail, ma il sistema non mi fa entrare?

Nell’ e-mail ricevuta dal nostro sistema è presente un link (www.csselezioni/invalsi/xxxxxxxxxxxx) in blu dove bisogna cliccare per poter attivare l’account.

4. La domanda si presenta solo on-line?

Si. Le domande inoltrate diversamente, non saranno considerate valide.

5. Perché pur avendo cliccato su salva domanda non ritrovo la domanda registrata?

Perché è scaduto il timeout di sessione del sito web. Una sessione, ricordiamo, è una variabile temporanea che si crea e inizializza quando sul sito accede un nuovo utente. In piattaforma la sessione è configurata per scadere dopo 90 minuti. Pertanto dopo la scadenza non si potranno salvare i dati scritti nei campi del form on line. Se si ritiene che il tempo di 90 minuti possa essere non sufficiente, si consigliano i seguenti passaggi:

1. Dopo l’accesso utente cliccare sul tasto compila domanda del profilo di interesse e compilare e/o flaggare i dati obbligatori (requisiti di ammissione);

2. Cliccare in fondo alla pagina sul tasto avanti fino all’ultima pagina dove comparirà il tasto salva domanda

3. Cliccare sul tasto salva domanda per creare il record della propria domanda nel database

4. A questo punto si potrà rientrare nella domanda cliccando sul tasto modifica domanda e completare/integrare i dati in ogni momento e fino alla scadenza del termine di presentazione della stessa.

6. La data di scadenza è tassativa?

Sì. Sarà possibile produrre domanda di partecipazione sino alle ore 24.00 della data indicata. Scaduto tale termine, il sistema non consentirà più l’accesso alla compilazione della domanda online.

7. La domanda stampata deve essere spedita?

No. Una volta firmata deve essere conservata. La domanda insieme alla ricevuta attesta che lei ha fatto domanda per partecipare al concorso.

8. Avrò comunicazione a casa per quanto riguarda l’ammissione alle fasi del concorso?

No. Eventuali comunicazioni sulla procedura di selezione, saranno pubblicate sul portale istituzionale dell’INVALSI.

9. Posso usare il mio indirizzo di posta elettronica certificata (PEC)?

NO. Deve utilizzare un indirizzo di posto elettronica non PEC.

 

10. Nel caso in cui mi accorgo di aver inviato la domanda con alcuni dati sbagliati, ho la possibilità di correggere e inviarla una seconda volta?

Si, nel caso in cui il candidato ha erroneamente inserito dei dati sbagliati ma ha già cliccato sul tasto invia domanda, avrà la possibilità di sbloccare la domanda (sempre all’interno della propria AREA UTENTE ACCESSO) e quindi potrà reinserire i dati re-inviando la domanda in maniera corretta. Tutto questo sarà possibile entro il termine di scadenza della presentazione della domanda on line.

11. Posso entrare nell’Area Utente Accesso, compilare i campi obbligatori salvare la domanda e rientrare in un secondo momento?

Si , può entrare tutte le volte che vuole fino alla data di scadenza della presentazione della domanda on line.

12. Perché se faccio copia ed incolla del mio codice ricevuto sulla mia e-mail dal vostro sistema non mi fa entrare?

Perché, deve reinserirlo manualmente. Copiando ed incollando potrebbe prendere uno spazio in più e quindi risulterebbe non Valido.

13. E’ possibile candidarsi sia per il profilo “Esperto per la valutazione esterna delle scuole appartenente al mondo della scuola” sia per il profilo “ Esperto per la valutazione esterna delle scuole non appartenente al mondo della scuola”?

No, i candidati possono presentare domanda per uno solo dei due profili.

Presentata la guida su social media e sicurezza online

da La Tecnica della Scuola

Presentata la guida su social media e sicurezza online

Il 3 novembre scorso il ministro della Giustizia Andrea Orlando e i rappresentanti di Facebook Italia hanno presentato la guida “Pensa prima di condividere”, per l’utilizzo consapevole dei social media e la sicurezza online.

Quando pubblichi qualcosa su di te, – si legge nella guida – una foto, un video o altre informazioni personali come il tuo numero di telefono, tieni presente che potrebbe diventare facilmente accessibile a tutti e quindi anche alle persone con cui non desideravi condividere quel contenuto.

Ricorda inoltre che non è una buona idea condividere qualcosa quando stai vivendo emozioni forti come la rabbia, la tristezza o l’euforia. Calmati prima, così puoi decidere se è davvero una buona idea”.

Le avvertenze si rivolgono a tutti coloro che utilizzano i social, in particolare ai ragazzi, in tal senso più vulnerabili.

Talvolta alcuni giovani, soprattutto i ragazzi, sono incitati dagli amici a condividere foto di nudo con il proprio partner, video o messaggi (di testo e/o vocali), sessualmente espliciti.

Può essere difficile non cedere a questa richiesta, ma devi riflettere su quanto potrebbe ferire te o il tuo fidanzato/a”.

La guida, oltre a indicare le precauzioni che è bene adottare quando si condividono testi e immagini (ad esempio, l’impostazione corretta della privacy del proprio profilo FB), spiega anche come rimediare ad eventuali errori: “Se hai condiviso qualcosa che non dovevi, innanzitutto chiedi alle persone a cui hai inviato quel contenuto di non diffonderlo.

Se qualcun altro ha pubblicato qualcosa che gli hai inviato, chiedigli subito di eliminare quel contenuto. Il più delle volte funziona.

Ricordati di non fare nulla quando sei arrabbiato, prenditi del tempo per far sbollire la rabbia e, se puoi, parla con la persona direttamente per trovare una soluzione.

Qualsiasi cosa accada, ricordati di non vendicarti perché peggioreresti quasi sicuramente la situazione”.

Infine, viene illustrato lo strumento di segnalazione sociale (facebook.com/report), con questa avvertenza, rivolta soprattutto ai giovani: “Ricordati che non sei solo: puoi sempre rivolgerti ai tuoi genitori, a un insegnante o un consulente della scuola (psicologi, pedagogisti, educatori), a un altro adulto di cui ti fidi o a un telefono amico per ricevere consigli e assistenza”.

Toccafondi: verso una vera parità

da tuttoscuola.com

Toccafondi: verso una vera parità

Con la nuova legge di Bilancio, il Governo continua a dimostrare nei fatti che crede nella scuola paritaria, parte del sistema d’istruzione nazionale. Proseguire un lavoro iniziato tre anni fa“. Lo ha detto il sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi, intervenuto oggi ai lavori della ‘Commissione Parità’ insieme ai rappresentanti che si occupano di parità scolastica: Fism, Agesc, Foe, Anci, Agidae, Fidae, Aninsei, Forum associazioni familiari.

Nella legge di Bilancio del 2014 la previsione di spesa per le paritarie era di 272 milioni – ricorda Toccafondi – adesso il fondo è stabilizzato a 500 milioni, inoltre con la legge di bilancio in discussione alla Camera, le risorse per il sostegno studenti disabili passano da 12,2 a 24,4 milioni, aumentano per il 2017 anche le risorse destinate alle scuole materne paritarie con un fondo di 25 milioni e si va avanti anche sulle detrazioni per le famiglie: lo facciamo gradualmente, in tre anni, da 400 a 640 euro per l’anno 2016, 750 euro per 2017, fino a 800 euro del 2018“.

Il Governo, ha affermato infine il sottosegretario concludendo il suo intervento, “crede nella parità e lo ha dimostrato concretamente con i finanziamenti, le stabilizzazioni dei fondi, le norme: sono passi importanti per il raggiungimento di una reale parità scolastica, che vanno in parallelo alle azioni di contrasto ai cosiddetti ‘diplomifici’, perchè siamo per la parità ma contro chi si nasconde dietro la parità. A breve, come richiesto dalle associazioni, proseguirà il confronto anche su altri temi, come quello sulle deleghe della legge 107, prima fra tutte quella del sistema integrato di istruzione 0-6 anni“.