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Decreti finanziamento AFAM

Afam, firmato pacchetto decreti per finanziamento settore

Giannini: “Al lavoro per far ripartire i concorsi”

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha firmato i decreti per il finanziamento del comparto Afam. I decreti riguardano le spese di funzionamento delle Istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica e gli investimenti per l’edilizia.
“Come già accaduto per l’Università, anche per l’Afam stiamo anticipando i tempi di distribuzione delle risorse”, sottolinea il Ministro Stefania Giannini. “Dopo aver condotto un lungo e intenso lavoro di interlocuzione con le Istituzioni di settore, stiamo cercando di ridare ossigeno all’Afam, dal punto di vista del finanziamento, e di rimettere ordine in un comparto che contribuisce a tenere alta nel mondo l’immagine di un’Italia della cultura e della conoscenza. Fra le azioni che stiamo chiudendo, dopo anni di attesa, c’è anche la revisione del sistema di assunzioni: da troppo tempo manca un modello, dobbiamo far ripartire i concorsi. Stiamo lavorando per questo al nuovo Regolamento per il reclutamento del personale”. Nel frattempo, per garantire il buon funzionamento del sistema il prossimo anno, il Miur ha chiesto l’autorizzazione ad assumere 160 docenti.

I decreti

Per il 2016 sono 12,45 i milioni a disposizione per il funzionamento delle Istituzioni Afam. Il decreto firmato dal Ministro prevede l’introduzione di un nuovo indicatore per la distribuzione delle risorse basato sulla dimensione degli spazi utilizzati da ciascuna Istituzione. Un parametro che consente di tenere conto maggiormente delle spese di manutenzione e gestione degli immobili. Al contempo, visti anche i nuovi parametri di distribuzione, sono state introdotte ‘clausole’ di salvaguardia, come già accaduto per l’Università, affinché nessuna istituzione possa subire una diminuzione del finanziamento, rispetto al 2015, superiore al 5% del budget di un anno fa. Per gli istituti musicali pareggiati vengono stanziati 10 milioni, erano 7,9 nel 2015. L’incremento di risorse è stato previsto attraverso la legge Buona Scuola e l’ultima legge di Stabilità. Sono invece quadruplicate le risorse (da 1 a 4 milioni euro) per le Accademie non statali ‘storiche’, anche con lo scopo di avviare appositi accordi di programma per una loro statalizzazione. Un tema di cui si parla da anni, finalmente si prospetta una soluzione. I fondi a disposizione per l’edilizia sono oltre 4 milioni, per la maggior parte destinati a sostenere opere di ristrutturazione attraverso lo strumento dei mutui agevolati, le cui regole di assegnazione saranno definite con un successivo decreto interministeriale MIUR – MEF che è in fase di predisposizione.

21 giugno Ministro in 7a Senato

Il 30 marzo ed il 21 giugno si svolge nella 7a Commissione del Senato l’audizione del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sulla situazione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e sulle misure a favore della ricerca

(7a Senato, 30.3.16) Il PRESIDENTE introduce l’audizione del Ministro, ringraziandola per la disponibilità a confrontarsi nuovamente con la Commissione.

Ha quindi la parola il ministro Stefania GIANNINI, la quale fornisce un quadro generale del comparto della cultura del nostro Paese che assicura circa il 5 per cento del prodotto interno lordo e occupazione per 1,5 milioni di persone.

Prende poi in esame la situazione specifica della formazione musicale, sottolineando le criticità della legge n. 508 del 1999, la quale non riesce ad assicurare risorse economiche e tecniche adeguate alle finalità che intende proporsi.

Il progetto del Governo è quindi quello di porre in essere una riorganizzazione complessiva dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) a partire dai cosiddetti “cantieri” che finora hanno fornito un quadro dei problemi esistenti. Afferma dunque che i settori di intervento sono rappresentanti dall’articolazione territoriale del sistema, dalle forme di autonomia e di governo degli istituti e dalle modalità di reclutamento del personale.

Con riferimento alla distribuzione territoriale del comparto, porta ad esempio il modello organizzativo francese, articolato su più livelli territoriali a partire da quello municipale, che consente agli studenti più meritevoli e interessati di accedere, a seguito del superamento di un concorso nazionale, ai gradi più alti della formazione rappresentanti dai conservatori nazionali. Tale sistema prevede borse di studio proporzionate al reddito e possibilità di accesso gratuito ai livelli più alti dell’istruzione.

Ricorda poi che in Italia sono presenti 138 istituzioni AFAM, di cui 73 sono istituti superiori di studi musicali, la maggior parte dei quali collocati nelle regioni del Centro-Nord. La prima proposta di lavoro è volta ad armonizzare, sul piano giuridico, amministrativo e finanziario, la situazione degli istituti statali con quella degli ex istituti pareggiati al fine di superare differenziazioni oggi presenti sullo stesso territorio. Per conseguire tale obiettivo, prosegue il Ministro, è necessario un investimento di circa 35 milioni di euro che si impegna ad assicurare, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, purché ciò rappresenti il primo passo di un’operazione complessiva di riordino. Si rende opportuno inoltre differenziare il momento della formazione pre-accademica da quello della formazione accademica vera e propria, sul modello di quanto fatto in Francia, prevedendo un sistema integrato che coinvolga le scuole primarie e secondarie, rapportandole al mondo degli istituti musicali, anche attraverso le deleghe previste nella legge n. 107 del 2015.

Tale soluzione consentirebbe a suo avviso di contrastare il grave analfabetismo musicale e i limiti incontrati nella sperimentazione dell’esercizio pratico degli strumenti musicali nella scuola secondaria di primo grado. Scorporando il livello accademico da quello pre-accademico della formazione musicale, si renderebbe possibile pertanto la diffusione di competenze musicali in età scolare o addirittura pre-scolare, consentendo comunque percorsi di specializzazione per gli studenti che mostrassero particolari talenti e interessi. La formazione superiore dovrà essere rappresentata ad livello territoriale più elevato da corsi di laurea magistrale e da dottorati di ricerca in materia artistica e musicale, oggi molto richiesti dagli studenti e non attivati.

E’ al contrario, prosegue il Ministro, poco funzionale procedere ad un accorpamento di istituti ed accademie per conseguire meri obiettivi di razionalizzazione organizzativa e di risparmio che non soddisfano le esigenze di crescita culturale dei giovani.

Fornisce indi alla Commissione informazioni sullo stato degli istituti AFAM che attualmente coinvolgono 87.000 studenti, registrando negli ultimi anni un lieve incremento di iscrizioni. Rileva di particolare che il 70 per cento degli studenti è iscritto a corsi accademici di primo e secondo livello, mentre il restante 30 per cento è impegnato negli studi della fase pre-accademica; il 12 per cento degli studenti è costituito da giovani stranieri, la metà dei quali proviene dalla Cina. Nel sottolineare positivamente che si tratta di una percentuale molto più alta di quella riscontrata nelle università italiane, comunica che le istituzioni più attrattive sono in Lombardia, Piemonte e nelle regioni del Centro-Nord. Nel 2014 dei 13.000 diplomati il 49 per cento proveniva dalle accademie di belle arti, mentre il 40 per cento dagli istituti superiori di studi musicali. Sostiene pertanto che il sistema degli istituti AFAM non solo è in forte crescita, ma presenta elevati potenziali di attrazione internazionale.

Con riguardo alle forme di autonomia e di governo degli istituti, rimarca poi una serie di problematiche. In particolare, viene denunciata la diarchia fra presidenti e direttori degli istituti, che genera un vero e proprio blocco nei processi decisionali. Una riforma organizzativa adeguata deve ispirarsi a suo giudizio al modello dell’università, che prevede maggiore autonomia e responsabilità degli organi di governo degli atenei, come del resto previsto dalla legge n. 508 e finora non attuato. Sarebbe quindi opportuno che il presidente degli istituti fosse eletto dal corpo accademico con un mandato quinquennale e avesse la rappresentanza legale dell’ente, il compito di presiedere il consiglio di amministrazione e poteri disciplinari nei confronti del personale. Al consiglio di amministrazione, a sua volta, dovrebbero essere attribuiti poteri di indirizzo strategico e di programmazione degli istituti, mentre il direttore generale da designarsi ad opera del consiglio di amministrazione dovrebbe essere una figura esecutiva che non intralcia funzioni e poteri degli altri organi di governo.

Con riguardo alle modalità di reclutamento del personale, rammenta che le graduatorie ad esaurimento del personale raccolgono solo poche centinaia di aspiranti docenti. Bisogna ripensare però le procedure di selezione al fine di acquisire il personale più qualificato e motivato. In particolare, ritiene necessario riattivare procedure di accesso alla docenza per titoli ed esami che garantiscono di valutare con attenzione le conoscenze dei candidati. Ricorda peraltro che nell’anno accademico in corso sono in organico più di 6.000 docenti e poco meno di 2.000 unità di personale non docente, grazie anche alle importanti assunzioni degli ultimi anni.

Ritiene pertanto che la legge n. 508, se da un lato ha ampliato l’offerta formativa, incrementando le iscrizioni e creando le condizioni per un sistema dinamico, dall’altro non è intervenuta sul reclutamento, non consentendo così il ringiovanimento del sistema dei docenti. Avanza quindi un’ipotesi di decentramento nel reclutamento sul modello universitario, prevedendo concorsi nazionali e poi assunzioni nelle singole istituzioni; in tal modo, può essere superata la logica dell’organico per promuovere un sistema basato sulla spesa complessiva per il personale con dei tetti massimi. Oltre a ciò, ribadisce l’esigenza di ripartire con il secondo canale, ossia il concorso per titoli ed esami.

Quanto al rifinanziamento del settore AFAM, mette in risalto l’incremento di circa 20 milioni di euro dal 2015 al 2016, per un totale complessivo di 45,5 milioni di euro, di cui 15 milioni destinati all’acquisto di strumenti musicali da parte degli studenti. Comunica poi che è stata avviata la revisione dei criteri di finanziamento prevedendo che una quota delle risorse fosse ripartita sulla base di criteri premiali ed indicatori di risultato. Rende altresì noto che per il 2016 sono state incrementate anche le risorse in favore degli ex istituti musicali pareggiati, passate da 7,9 a 10 milioni di euro, e delle accademie non statali di belle arti, aumentate da 1 a 4 milioni di euro.

Riferisce inoltre che, in virtù della legge n. 107 del 2015, il Fondo di funzionamento delle istituzioni AFAM statali è stato incrementato nel 2015 del 41 per cento rispetto al 2014 e tale importo sarà confermato anche per l’anno in corso. Tiene peraltro a precisare che una parte di tali fondi sono destinati a quegli enti con sofferenza di bilancio, mentre un’altra parte è stata ripartita sulla base di indicatori qualitativi e quantitativi di risultato. Comunica altresì che per gli istituti superiori per le industrie artistiche (ISIA) e per le accademie nazionali di danza, le relative risorse sono state attribuite in proporzione all’assegnazione ricevuta nel 2014.

Si rammarica tuttavia per il fatto che permane uno stato di sofferenza sull’edilizia, per superare il quale è in corso di elaborazione un decreto interministeriale con cui saranno definite le modalità attuative dell’articolo 1, comma 173, della legge n. 107 in base al quale sono stanziati 4 milioni di euro per il rimborso delle rate di ammortamento di mutui per interventi in edilizia.

Con riferimento agli ex istituti musicali pareggiati, manifesta disponibilità a intervenire con un provvedimento governativo o con le iniziative legislative già all’esame del Parlamento. Ricorda peraltro che, sul piano della didattica, una delle deleghe della predetta legge n. 107 rappresenta un’utile occasione per realizzare alcune misure immediate.

Passando al tema della ricerca, rende noto che è stato approvato il nuovo piano nazionale della ricerca (PNR), per un ammontare di quasi 2,5 miliardi di euro nel triennio, che includono 500 milioni aggiuntivi destinati alla ricerca di base. Illustra quindi le innovazioni del PNR, articolato in programmi e azioni, che mira a divenire un programma strategico e non un mero esercizio amministrativo, tanto più che il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha un ruolo di coordinamento. In particolare, sottolinea che le azioni si ispirano a criteri di coerenza, programmazione e selettività, mentre le aree di intervento corrispondono alle 12 priorità di Horizon 2020, allo scopo di creare un effetto moltiplicatore tra i fondi nazionali e quelli europei.

Dà indi conto dei 6 programmi di intervento, cui vengono dedicate risorse specifiche: l’internazionalizzazione, il coordinamento e l’integrazione delle iniziative nazionali con quelle sovranazionali; l’investimento nel capitale umano; il sostegno selettivo alle infrastrutture di ricerca sulla base delle indicazioni dello European strategy forum on research infrastructures (
ESFRI); l’incentivo al partenariato pubblico-privato; il piano per il Mezzogiorno; la messa a sistema di un modello di efficientamento e qualità della spesa. Puntualizza comunque che dette misure si coordinano con l’avvio del progetto Human Technopole, che mira a diventare un punto di riferimento infrastrutturale nell’area dell’Expo, con un investimento decennale pari a 1,5 miliardi di euro. Dopo aver comunicato che in tale contesto è stata avviata la valutazione che avverrà tramite referaggio anonimo, si sofferma sullo stato giuridico dei ricercatori degli enti pubblici di ricerca, in merito al quale è in corso un approfondimento con il Dipartimento della funzione pubblica al fine di scorporare detti soggetti dal comparto della pubblica Amministrazione. Tale passaggio risulta propedeutico per il riordino complessivo degli enti pubblici di ricerca, ancora privi della necessaria flessibilità ed autonomia.

Dopo aver ricordato che gli enti pubblici di ricerca sono 22, di cui 14 vigilati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (compresi gli enti che lavorano nella ricerca scolastica) segnala come in tale comparto lavorino circa 16.000 ricercatori e tecnologi, di cui 6.113 proprio negli enti di riferimento del Dicastero. Nel rilevare che gli enti pubblici di ricerca nel 2016 mobilitano 2,9 miliardi di euro sui capitoli della spesa pubblica, il grosso dei quali a carico del Ministero, illustra alcune linee di intervento, tra cui: l’attuazione piena della Carta europea dei ricercatori; un nuovo ordinamento degli enti pubblici di ricerca che riduca i controlli preventivi e realizzi l’autonomia; l’istituzione dei ruoli unici di ricercatori e tecnologi, con conseguente soppressione della terza fascia; il reclutamento per concorso pubblico; maggiore autonomia nel reclutamento, vincolato a limiti finanziari e non a restrizioni della pianta organica; l’incentivo alla mobilità dei ricercatori specialmente da e verso le università; la semplificazione del rimborso delle spese di missione e di acquisto di beni e di servizi per la ricerca.

Dopo aver brevemente accennato alle ulteriori misure realizzate nei primi mesi del 2016 per le università e la ricerca, pone infine l’accento sulla necessità di dare dinamicità al sistema incrementandone l’attrattività nei confronti dei ricercatori. In tale contesto riferisce che è previsto un finanziamento aggiuntivo a favore di vincitori di bandi ERC che sceglieranno l’Italia quale sede di ricerca.

Il PRESIDENTE ringrazia il Ministro per l’articolata relazione. Nel constatare che residua un margine di tempo per iniziare il dibattito, ma non per concluderlo e per consentire la replica al Ministro, propone di svolgere interventi già nella giornata odierna per un massimo di cinque minuti, ferma restando la possibilità di proseguire la discussione in un’altra seduta da concordare con il Ministro. Sulla base di un metodo già sperimentato in una pregressa audizione del Ministro inerente l’attuazione delle misure della cosiddetta “Buona scuola”, prospetta comunque la possibilità di far pervenire quesiti scritti onde favorire la replica da parte del Ministro.

Conviene la Commissione.

Seguono quesiti da parte dei senatori.

Il senatore MARTINI (PD) giudica stimolanti i temi affrontati dal Ministro, che richiederebbero interventi assai ampi, per cui si riserva di dettagliare meglio per iscritto i propri quesiti. Nel domandare pertanto la disponibilità del Ministro a fornire un testo scritto sugli argomenti esposti, pone il problema dei tempi e dei modi del riordino dell’AFAM, ritenendo che alcune questioni vadano affrontate con urgenza. Tra queste, cita la situazione degli ex istituti pareggiati ed invita il Ministro a chiarire se intende procedere attraverso iniziative legislative parlamentari o governative.

Reputa altresì necessario comprendere come saranno realizzati gli accorpamenti tra le diverse istituzioni che si collocano in una via intermedia tra il livello comunale e quello regionale, secondo l’esempio francese illustrato dal Ministro. Occorre peraltro a suo avviso potenziare le connessioni con i licei musicali e la formazione pre-accademica.

Pur consapevole dell’esigenza di razionalizzazione e di semplificazione, sottolinea l’importanza di riordinare anche gli insegnamenti, mediante il supporto della struttura ministeriale. In ultima analisi, rileva con preoccupazione che tutti i concorsi internazionali di strumenti vengono vinti da cinesi e coreani, a dimostrazione di un elevato analfabetismo musicale in Italia.

Il presidente CONTE (AP (NCD-UDC)) chiede chiarimenti al Ministro sulla connessione tra le azioni del suo Dicastero e le disponibilità finanziarie del Ministero dell’economia e delle finanze per quanto attiene al comparto dell’AFAM.

Il senatore TOCCI (PD), riservandosi di intervenire in una prossima seduta, domanda se la somma aggiuntiva, pari a 500 milioni di euro, stanziata sul PNR sia già disponibile nel bilancio vigente, tenuto conto che non gli risulta presente. Si interroga quindi sulle modalità con cui viene realizzato tale impegno finanziario.

La senatrice PUGLISI (PD) manifesta a sua volta un ringraziamento al Ministro per l’apertura dimostrata in Commissione sulle possibili iniziative da intraprendere. Nel riservarsi di esporre per iscritto alcuni quesiti, concorda con la separazione tra i diversi livelli di formazione nel segmento di alta formazione soprattutto per diffondere la pratica della musica, purché ciò avvenga in un’ottica organica.

In merito alla governance, chiede di fare il punto anche sul riconoscimento dei bienni di specializzazione, sottolineando altresì che l’AFAM dovrebbe passare al sistema di contrattazione pubblicistica, come peraltro prospettato anche nell’ambito dell’audizione del ministro Marianna Madia.

Quanto alla ricerca, coglie l’occasione per ricordare che è all’esame della Commissione il disegno di legge n. 1873 che mira ad immettere nel sistema universitario risorse giovani. Occorre infatti semplificare le figure pre-ruolo, su cui la Commissione è pronta ad agire.

Il ministro Stefania GIANNINI, riservandosi di replicare compiutamente in una prossima seduta, chiarisce che le disponibilità economiche, quantificate in circa 35 milioni di euro, coprono solo la statizzazione degli ex istituti pareggiati. Ciò deve tuttavia essere inquadrato in un disegno più ampio di riordino, per il quale occorrono ulteriori stanziamenti.

Quanto all’incremento dei fondi sul PNR, fa presente che si tratta di uno stralcio di risorse dal Fondo di coesione che integra il budget disponibile e dovrà pertanto essere registrato nel bilancio.

Il PRESIDENTE propone di fissare a metà della settimana prossima il termine per l’invio di eventuali quesiti scritti, fermo restando che sarà concordata con il Ministro una nuova data per il seguito dell’audizione.

La senatrice PETRAGLIA (Misto-SEL) domanda a sua volta se è possibile acquisire un testo scritto dell’intervento del Ministro.

Il seguito della procedura informativa è dunque rinviato.

Nota 20 giugno 2016, AOODGFIS 8093


Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
DIPARTIMENTO PER LA FORMAZIONE SUPERIORE E PER LA RICERCA

Oggetto: Indicazioni operative per la presentazione di proposte di autorizzazione di nuove Istituzioni non statali AFAM e di corsi di nuova istituzione, ai sensi dell’art. 11 del D.P.R. 8 luglio 2005, n. 212

Decreto Interministeriale 28 gennaio 2016, n. 56

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo

 

VISTO          il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, e successive modificazioni;

VISTO          il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 15 ottobre 1999, adottato di concerto con il Ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, con il quale sono stati determinati i compensi spettanti ai componenti delle commissioni giudicatrici degli esami di Stato di abilitazione professionale;

VISTA           la legge 21 dicembre 1999, n. 508 di riforma delle accademie di belle arti, dell’accademia nazionale di danza, dell’accademia nazionale di arte drammatica, degli istituti superiori per le industrie artistiche, dei conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati;

VISTO          il decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, concernente “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509.

VISTO          il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, recante il Codice dei beni culturali e del paesaggio, e, in particolare, l’art. 29, commi 8 e 9;

VISTO          il decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132 concernente il regolamento recante i criteri per l’autonomia statutaria, regolamentare e organizzativa delle istituzioni artistiche e musicali;

VISTO          il decreto del Ministro per i beni e le attività culturali del 26 maggio 2009, n. 86, e, in particolare, l’art. 1, con il quale vengono definiti gli ambiti di competenza del Restauratore dei beni culturali;

VISTO          il decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, del 26 maggio 2009, n. 87, e, in particolare, l’art. 1, comma 4, con il quale si stabilisce che, con provvedimento del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali, sia definita la classe di laurea magistrale a ciclo unico abilitante per la professione di Restauratore dei beni culturali;

VISTO          il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca  di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali 30 dicembre 2010, n. 302 che istituisce il corso di diploma accademico di secondo livello di durata quinquennale abilitante alla professione di restauratore di beni culturali (DASLQ01);
VISTO          il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 23 giugno 2011, n. 81 che definisce gli ordinamenti curriculari dei profili formativi professionalizzanti del corso di diploma accademico di secondo livello in restauro, abilitante alla professione di restauratore di beni culturali;

VISTO          il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali, del 2 marzo 2011, con il quale è stata istituita la laurea magistrale a ciclo unico abilitante per il Restauro;

VISTO          l’art. 5 del predetto decreto interministeriale 2 marzo 2011, ai sensi del quale la prova finale dei corsi di laurea magistrale afferente alla classe LMR/02 ha valore di esame di Stato abilitante all’esercizio dell’attività professionale del Restauratore dei Beni culturali ed è organizzata in due sessioni in periodi definiti, a livello nazionale, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali;

RITENUTO     di organizzare in due sessioni in periodi definiti, a livello nazionale anche la prova finale del corso di diploma accademico di secondo livello quinquennale in restauro abilitante alla stessa professione di “restauratore di beni culturali”;

 

D E C R E T A:

ART. 1

Gli esami finali, con valore di esame di Stato abilitante alla professione di “Restauratore dei Beni culturali”, previsti dal decreto interministeriale n.302 del 30 dicembre 2010 e dal decreto interministeriale 2 marzo 2011, si svolgono nei mesi di ottobre-novembre e di marzo-aprile di ogni anno accademico.
Gli Atenei, le Accademie di Belle Arti e gli altri enti interessati e riconosciuti ai sensi del DI 26 maggio 2009, n. 87 stabiliscono, nell’ambito dei periodi sopra indicati, le date di inizio degli esami.
Le date fissate sono comunicate almeno un mese prima al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca -Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore – ed al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo -Direzione Generale educazione e ricerca, anche al fine dell’invio dei Commissari esterni di propria competenza.

ART. 2

Agli esami finali sono ammessi i candidati che hanno regolarmente frequentato i corsi e superato tutti gli esami previsti

ART. 3

Sono a carico delle Istituzioni sedi di esami gli oneri finanziari connessi allo svolgimento degli stessi, ivi compresi i compensi e i trattamenti di missione da corrispondere ai membri delle commissioni giudicatrici e ai rappresentanti esterni, per i quali si applicano, per ciascuna sessione, le norme previste dal decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, adottato di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, del 15 ottobre 1999.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA IL MINISTRO DEI BENI E  DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO
F.to Stefania Giannini F.to  Dario Franceschini

Il Sistema dell’AFAM – A.A. 2014/2015

Il Sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. A.A. 2014/2015

 MIUR – Servizio Statistico


87.000 iscritti e 131 Istituzioni, tutti i numeri dell’Afam

Circa 87.000 iscritti nell’anno accademico 2014/2015, di cui più della metà donne. Il 12% sono stranieri. Oltre 6.400 corsi attivi e 131 Istituzioni totali di cui 80 statali e 51 non statali. Questi i numeri del sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica pubblicati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in un apposito Focus.

Il 70% degli 86.872 studenti delle Istituzioni dell’Afam frequenta corsi di livello universitario (fascia accademica). L’aumento delle iscrizioni rispetto al 2013/2014, pari al 2% sul totale generale degli iscritti, è del 18% nei corsi di livello universitario e raggiunge il 21% nei corsi di livello universitario del nuovo ordinamento post-riforma. Il 55% degli iscritti frequenta Istituti Superiori di Studi Musicali (ISSM), il 38,2% Accademie di Belle Arti.

La presenza femminile si attesta complessivamente al 54,4%. Solo negli Istituti musicali e nell’Accademia nazionale di Arte Drammatica gli uomini costituiscono la maggioranza degli iscritti. È presente una significativa quota di studenti stranieri pari all’11,8% (il 16% nei corsi accademici). Il 67,2% degli studenti stranieri sceglie le Accademie di Belle Arti, il 26% gli Istituti Superiori di Studi Musicali.

La diffusione degli ISSM è maggiore al Nord, con 37 Istituti e un’offerta didattica pari al 45,3% del totale dei corsi attivi. Tuttavia, il maggior numero di iscrizioni (46,1%) è concentrato nei 29 Istituti presenti al Sud e nelle Isole. Situazione opposta per le Accademie di Belle Arti, con il maggior numero di Istituti (18) nell’Italia meridionale e insulare che raccoglie però un numero minore di iscritti e corsi.

I corsi attivi sono 6.441, il 57% dei quali sono corsi riformati di fascia accademica, il 20%  corsi del precedente ordinamento (corsi ad esaurimento) e circa il 23% corsi di fascia pre-accademica (di base e propedeutici).

Decreto Interministeriale 17 novembre 2015, n. 904

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

di concerto con
Il Ministro dell’Economia e delle Finanze

 

VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche;

VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015), e , in particolare, l’art. 1, comma 341, il quale prevede che “le disponibilità  iscritte  nello  stato  di  previsione  del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca destinate al funzionamento delle istituzioni  dell’alta  formazione  artistica, musicale e coreutica sono ridotte di 1 milione  di  euro  per  l’anno 2015. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della  ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, in sede di definizione dei criteri di riparto annuale delle suddette disponibilità, individua le destinazioni di spesa su cui applicare le specifiche riduzioni, con particolare riferimento alle istituzioni con più elevato fondo di cassa”;

VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 191, di approvazione del “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017”;

VISTO il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze n. 101094 del 29 dicembre 2014 recante  la “Ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2015 e per il  triennio 2015-2017”;

VISTO lo stanziamento disponibile sul cap. 1673 piano gestionale 5 dello stato di previsione della spesa di questo Ministero per l’esercizio finanziario 2015 pari ad  € 12.711.985 comprensivo dei seguenti finanziamenti:

  • € 79.209 per il funzionamento della sezione staccata di Ceglie Messapica di cui al  decreto legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito con modificazioni dalla L. 31 marzo 2005, n. 43, art. 1-quinquies, destinato al Conservatorio di musica di Lecce;
  • € 67.500  per la ratifica ed esecuzione accordi Italia Serbia in materia di cooperazione culturale  di cui alla legge 14 novembre 2012, n. 212, art.3 comma 1;
  • € 41.822 per l’accordo di cooperazione culturale tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della repubblica di Panama di cui alla legge 14 giugno 2011, n. 99;
  • € 7.000.000 quale integrazione disposta con l’articolo 1, comma 26, della legge 13 luglio 2015, n. 107 per ciascuno degli anni dal 2015 al 2022;
  • € 1.000.000 quale integrazione disposta con l’articolo 1, comma 53, della legge 13 luglio 2015, n.107 per consentire al sistema degli istituti superiori per le industrie artistiche di continuare a garantire i livelli formativi di qualità attuali e di fare fronte al pagamento del personale e degli oneri di funzionamento connessi con l’attività istituzionale per l’anno 2015.

TENUTO CONTO che l’Istituto musicale pareggiato “Gaetano Braga” di Teramo, in esecuzione della sentenza TAR Lazio, Sezione III, n. 733/2014, è stato statizzato con provvedimento del commissario ad acta in data 24 febbraio 2015 e pertanto rientra dall’anno 2015 tra le istituzioni destinatarie del contributo di cui al presente decreto;

 

D E C R E T A

Art. 1
(Risorse disponibili e riduzioni di spesa)

  • 1. Lo stanziamento di competenza di € 12.711.985 del capitolo 1673/5 dello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, relativo all’anno finanziario 2015, è ripartito tra le Istituzioni statali AFAM di cui alla legge n. 508/1999 secondo quanto indicato ai successivi articoli del presente decreto.
  • 2. L’importo di cui al comma 1 è al netto della riduzione di 1 milione di euro operata ai sensi l’art. 1, comma 341, della legge n. 190/2014. Gli effetti finanziari di tale riduzione sono ripartiti tra i Conservatori di Musica e le Accademie di belle arti secondo quanto indicato all’art. 2, comma 1, lett. a) e all’art. 3, comma 1, lett. a).
  • 3. Le istituzioni di cui al comma 2 provvedono ad assicurare le conseguenti riduzioni di spesa, nell’ambito della propria autonomia organizzativa e dando evidenza dei risultati in sede di approvazione del bilancio consuntivo, attraverso:
    • a. la razionalizzazione dell’acquisto di beni e servizi oltre alle disposizioni già vigenti in materia, anche mediante iniziative volte a favorire la rinegoziazione di contratti per la fornitura di servizi e utenze generali (telefonia, energia, materiali e beni di consumo, vigilanza, consulenze legali, specialistiche e professionali);
    • b. processi di riorganizzazione delle strutture e delle infrastrutture tecnologiche a supporto dei servizi generali, anche mediante la dematerializzazione dei processi gestionali.

 

Art. 2
(Conservatori di musica)

  • 1. L’importo di € 5.768.621 è ripartito tra i Conservatori di musica secondo i criteri di seguito indicati:
    • a. € 650.000, in misura inversamente proporzionale all’ammontare medio del fondo cassa risultante al 31/12 del triennio 2012-2014, secondo i seguenti parametri:
      Ammontare medio del fondo cassa Parametro
      Fino a € 250.000 25
      Compreso tra  € 250.000 euro e  € 500.000 10
      Oltre € 500.000 e Istituzioni che non hanno comunicato i dati 5
    • b. € 1.650.000, in misura inversamente proporzionale all’ammontare dell’avanzo di amministrazione disponibile al 31/12/2014, secondo i seguenti parametri:
      Ammontare dell’Avanzo di amministrazione disponibile Parametro
      Fino a € 100.000 25
      Compreso tra  €100.000 euro e  € 250.000 10
      Oltre € 250.000 e Istituzioni che non hanno comunicato i dati 5
    • c. € 3.280.090, in misura proporzionale alle seguenti variabili e secondo i pesi percentuali a fianco di ciascuna indicati:
      Variabile Peso percentuale
      Studenti iscritti totali

      • Studenti accademici = peso 1
      • Studenti pre accademici = peso 0,5
      50%
      Numero di corsi attivati 15%
      Numero studenti Stranieri “pesati”* 20%
      Numero studenti Erasmus in ingresso 5%
      Numero studenti Erasmus in uscita 5%
      Numero studenti esonerati totalmente dalla contribuzione studentesca 5%

      *fino a 5 nazionalità peso studenti = 1, oltre 10 nazionalità peso studenti = 1,1, oltre 20 nazionalità peso studenti = 1,2

    • d. € 188.531, per le finalità di cui alle premesse alle seguenti istituzioni:
      • i.€ 79.209 a favore del Conservatorio di musica di Lecce ;
      • ii.€ 67.500 a favore del Conservatorio di musica di Trieste;
      • iii.€ 41.822 a favore del Conservatorio di musica di Roma.

Art. 3
(Accademie di belle arti)

  • 1. L’importo di € 1.943.364 è ripartito tra le Accademie di belle arti secondo i criteri di seguito indicati:
    • a.350.000, in misura inversamente proporzionale all’ammontare medio del fondo cassa risultante al 31/12 del triennio 2012-2014, secondo i seguenti parametri:
      Ammontare medio del fondo cassa Parametro
      Fino a € 250.000 25
      Compreso tra  € 250.000 euro e  € 500.000 10
      Oltre € 500.000 e Istituzioni che non hanno comunicato i dati 5
    • b.500.000, in misura inversamente proporzionale all’ammontare dell’avanzo di amministrazione disponibile al 31/12/2014, secondo i seguenti parametri:
      Ammontare dell’Avanzo di amministrazione disponibile Parametro
      Fino a € 100.000 25
      Compreso tra  €100.000 euro e  € 250.000 10
      Oltre € 250.000 e Istituzioni che non hanno comunicato i dati 5
    • c.1.093.364, in misura proporzionale alle seguenti variabili e secondo i pesi percentuali a fianco di ciascuna indicati:
      Variabile Peso percentuale
      Studenti iscritti totali 50%
      Numero di corsi attivati 15%
      Numero studenti Stranieri “pesati”* 20%
      Numero studenti Erasmus in ingresso 5%
      Numero studenti Erasmus in uscita 5%
      Numero studenti esonerati totalmente dalla contribuzione studentesca 5%

      *fino a 5 nazionalità peso studenti = 1, oltre 10 nazionalità peso studenti = 1,1, oltre 20 nazionalità peso studenti = 1,2

Art. 4
(Accademia nazionale di danza e Accademia nazionale di arte drammatica)

  • 1. L’importo di € 1.250.000 è ripartito tra l’Accademia nazionale di danza e l’Accademia nazionale di arte drammatica, in misura proporzionale alle seguenti variabili e secondo i pesi percentuali a fianco di ciascuna indicati:
    Variabile Peso percentuale
    Assegnazione anno precedente 75%
    Personale non di ruolo 15%
    Numero studenti stranieri “pesati”* 5%
    Numero studenti esonerati totalmente dalla contribuzione studentesca 5%

    *fino a 5 nazionalità peso studenti = 1, oltre 10 nazionalità peso studenti = 1,1, oltre 20 nazionalità peso studenti = 1,2

Art. 5
(Istituti superiori per le Industrie Artistiche)

  • L’importo di € 2.350.000 è ripartito tra gli Istituti superiori per le Industrie Artistiche secondo i, in misura proporzionale alle seguenti variabili e secondo i pesi percentuali a fianco di ciascuna indicati:
    Variabile Peso percentuale
    Assegnazione anno precedente 75%
    Personale non di ruolo 15%
    Numero studenti stranieri “pesati”* 5%
    Numero studenti esonerati totalmente dalla contribuzione studentesca 5%

    *fino a 5 nazionalità peso studenti = 1, oltre 10 nazionalità peso studenti = 1,1, oltre 20 nazionalità peso studenti = 1,2

Art. 6
(Ulteriori interventi)

  • L’importo di € 1.400.000 è ripartito tra le Istituzioni di cui agli articoli 2, 3, 4 e 5, tenendo conto dei seguenti criteri:
    • a) € 700.000, per il sostegno alla produzione artistica, alle attività di ricerca, alle manifestazioni e iniziative di particolare rilevanza didattica a carattere nazionale e internazionale, incluse le attività di interesse istituzionale che coinvolgono il sistema dei conservatori nazionali a sostegno dell’Orchestra nazionale dei Conservatori. Nell’ambito di tale intervento le singole istituzioni possono avanzare specifica richiesta al Ministero, indicando le attività e le iniziative proposte, corredate da adeguato piano finanziario, entro il 20 novembre 2015.
    • b) € 700.000, a salvaguardia di situazioni di particolare criticità con l’obiettivo, prioritariamente, che nessuna Istituzione abbia una riduzione del finanziamento complessivo superiore a – 5% rispetto all’anno 2014.
    • c) Eventuali risorse residue di cui alle lettere a) e b) sono attribuite alle istituzioni proporzionalmente a quanto assegnato ai sensi degli articoli 2, 3, 4 e 5.

Il presente decreto è trasmesso alla Corte dei conti per il controllo preventivo di legittimità e al competente Ufficio Centrale di Bilancio per il controllo preventivo di regolarità contabile.

Registrato alla Corte dei Conti in data 7 dicembre 2015, foglio 4644
Roma, 17 novembre 2015
IL MINISTRO
DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZEf.to Padoan
IL MINISTRO
DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’
E DELLE RICERCAf.to Giannini

Allegati

31 luglio Assunzioni Docenti Conservatori

Il Consiglio dei ministri, nel corso della seduta del 31 luglio, ha autorizzato il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Direzione generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore – ad assumere, per l’anno accademico 2014/2015, a tempo indeterminato, 167 docenti di I fascia e II fascia per incarichi di insegnamento nelle Istituzioni di alta formazione artistica e musicale – AFAM.

Avviso 29 maggio 2015

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca
Direzione Generale per lo Studente, lo Sviluppo e l’Internazionalizzazione della Formazione Superiore

È stato pubblicato l’elenco dei vincitori del concorso “Premio Claudio Abbado”, dedicato alla memoria del grande maestro scomparso nel gennaio 2014.

Per le varie sezioni, sono stati assegnati in tutto 218 premi, per uno stanziamento complessivo di 1 milione di euro.

Il Premio, istituito con decreto del Capo Dipartimento n. 258 del 30 gennaio 2015, ha l’obiettivo di sostenere la formazione artistica promuovendone l’eccellenza. La partecipazione era riservata agli studenti iscritti negli anni accademici 2013-2014 e 2014-2015, presso le istituzioni di cui all’articolo 2 comma 1 della legge 21 dicembre 1999, n. 508.

Il premio coinvolge tutti gli ambiti disciplinari dell’arte ed i vincitori sono stati individuati da Commissioni nominate dal Ministero che hanno operato mediante audizioni e verifica della qualità delle opere artistiche prodotte.


Vincitori

Avviso 20 febbraio 2015

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la Formazione Superiore e per la Ricerca
Direzione Generale per lo Studente, lo Sviluppo e l’Internazionalizzazione della Formazione Superiore

 

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Visto il decreto dipartimentale del Capo Dipartimento per la formazione superiore e la ricerca n. 258 del 30 gennaio 2015 concernente il bando di concorso “Premio Abbado” sono pubblicati, nei seguenti link, i regolamenti delle singole prove concorsuali relativi alle sezioni di cui all’allegato A) del predetto bando con l’indicazione dell’Istituzione organizzatrice:

 

INTERPRETAZIONE E COMPOSIZIONE MUSICALE

ORGANO
ISSM Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi” di Perugia

Strumenti ad arco:VIOLINO – VIOLA
ISSM  “Gaetano Donizetti” di Bergamo

Strumenti ad arco:VIOLONCELLO – CONTRABBASSO
ISSM Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi” di Campobasso

Strumenti a pizzico:CHITARRA – MANDOLINO
ISSM “Luigi Boccherini” di Lucca

Strumenti a pizzico:ARPA
ISSM Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino

Musica da Camera:FORMAZIONI STRUMENTALI
ISSM Conservatorio di Musica “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari

PERCUSSIONI
ISSM Conservatorio di Musica “Luigi Canepa” di Sassari

Musica elettronica e nuove tecnologie:COMPOSIZIONI MUSICALI ELETTROACUSTICHE (ACUSMATICA O LIVE) – PRODUZIONI AUDIO-VIDEO
ISSM Conservatorio di Musica “Domenico Cimarosa” di Avellino

FISARMONICA
ISSM Conservatorio di Musica “Ottorino Respighi” di Latina

Strumenti a fiato, Legni:FLAUTO – OBOE – CLARINETTO – FAGOTTO – SAXOFONO
ISSM Conservatorio di Musica “Giuseppe Nicolini” di Piacenza

Strumenti a fiato, Ottoni: CORNO – TROMBA – TROMBONE/ EUFONIO/BASSO TUBA
ISSM Conservatorio di Musica “Egidio R. Duni” di Matera

JAZZ STRUMENTI E VOCE
ISSM Conservatorio di Musica “S. Cecilia” di Roma

Musiche POP e ROCK originali: POP STRUMENTI E VOCE
ISSM Conservatorio di Musica “Luisa d’Annunzio” di Pescara

>PIANOFORTE
ISSM Conservatorio di Musica “Cesare Pollini” di Padova

Canto: CANTO LIRICO – MUSICA VOCALE DA CAMERA/LIED ED ORATORIO
ISSM Conservatorio di Musica “Giovan B. Martini” di Bologna

Strumenti antichi: SOLISTA (ev. con basso continuo) – STRUMENTI E VOCE
ISSM Conservatorio di Musica “Guido Cantelli” di Novara

Strumenti antichi: GRUPPO  COMPRESO B.C. STRUMENTI E VOCE
ISSM Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Palermo

Composizione: PER QUALSIASI ORGANICO STRUMENTALE – PER SOLO CORO – PER BANDA
ISSM Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano

DIREZIONE D’ORCHESTRA
ISSM Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” L’Aquila

 

ARTI FIGURATIVE, DIGITALI E SCENOGRAFICHE

 

PITTURA – ARTE PUBBLICA – TEORIA E PRATICA DELLA TERAPEUTICA ARTISTICA/DIDATTICA DELL’ARTE/PRATICHE CURATORIALI
Accademia di Belle Arti “Brera” di Milano

SCULTURA – ARTE AMBIENTALE
Accademia di Belle Arti di Bari

DECORAZIONE
Accademia di Belle Arti di Catania

DISEGNO
Accademia di Belle Arti di Firenze

GRAFICA D’ARTE – ILLUSTRAZIONE PER LA GRAFICA
Accademia di Belle Arti di Bologna

FOTOGRAFIA – NUOVE TECNOLOGIE PER L’ARTE
Accademia di Belle Arti di Venezia

INSTALLAZIONI MULTIMEDIALI – INSTALLAZIONI – VIDEOINSTALLAZIONI
Accademia di Belle Arti di Roma

RESTAURO
Accademia di Belle Arti di Macerata

PRODUCT DESIGN –  GRAPHIC DESIGN
Accademia di Belle Arti “Albertina” di Torino

FASHION DESIGN
Accademia di Belle Arti di Frosinone

SCENOGRAFIA –  CINEMA e TV/ COSTUME PER LO SPETTACOLO
Accademia di Belle Arti di Napoli

ARTI DELLO SPETTACOLO

 

Danza: CLASSICA – CONTEMPORANEA – COREOGRAFIA
Accademia Nazionale di Danza – Roma

Arte Drammatica: REGIA – RECITAZIONE
Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” – Roma

DESIGN

 

Design: DESIGN DELL’IMMAGINE – DESIGN DELLA COMUNICAZIONE
Istituto  Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di URBINO (PS)

Design: DESIGN DEL PRODOTTO – DESIGN SOCIALE
Istituto  Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di FIRENZE

Roma, 20 febbraio 2015


Decreto Direttoriale 30 gennaio 2015, n. 258

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
DIPARTIMENTO PER LA FORMAZIONE SUPERIORE E PER LA RICERCA

BANDO DI CONCORSO

IL CAPO DIPARTIMENTO

VISTO il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca e in particolare l’articolo 3 del citato decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, che prevede previa emanazione di bandi nazionali, premi a favore degli studenti iscritti, nell’anno accademico 2013-2014, presso le Istituzioni di cui all’articolo 2,  comma 1,  della legge 21 dicembre 1999, n. 508, al fine di sostenere la formazione artistica presso le Istituzioni e la promozione dell’eccellenza degli studenti;
VISTA la legge 21 dicembre 1999, n. 508, articolo 2,  comma 1, che dispone “Le  Accademie  di  belle arti,  l’Accademia  nazionale  di  arte drammatica e gli ISIA, nonché, con l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 2, i Conservatori di musica, l’Accademia nazionale di danza e gli Istituti musicali pareggiati  costituiscono,  nell’ambito delle  istituzioni  di  alta  cultura   cui   l’articolo  33  della Costituzione riconosce il diritto di darsi ordinamenti  autonomi,  il sistema dell’alta formazione e specializzazione artistica e musicale. Le predette istituzioni sono disciplinate dalla presente legge, dalle norme in essa richiamate e dalle altre norme che  vi  fanno  espresso riferimento;
VISTO il decreto-legge  31 dicembre 2014, n. 192,  articolo 6, comma 3, lettera a), recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, con il quale la possibilità di assegnare i predetti premi, è stata estesa anche agli studenti iscritti nell’anno accademico 2014-2015;
VISTO il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, articolo 9, comma 2 quinquies, convertito in legge 11 novembre 2014,  n. 164, che dispone la riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 3 del decreto-legge 12 settembre 2013,  n. 104 convertito in legge 8 novembre 2013, n. 128;
VISTA la legge 21 dicembre 1999, n. 508 e successive modifiche ed integrazioni di riforma delle Accademie di Belle Arti, dell’Accademia Nazionale di Danza, dell’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, degli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche, dei Conservatori di Musica e degli Istituti Musicali Pareggiati, ed in particolare l’articolo 2, comma 1;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132 regolamento recante criteri per l’autonomia statutaria regolamentare e organizzativa delle istituzioni artistiche e musicali, a norma della legge 21 dicembre 1999, n. 508;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212 regolamento recante disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica;
VISTO il decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68, recante revisione della normativa di principio in materia di diritto allo studio e valorizzazione dei collegi universitari legalmente riconosciuti, in attuazione della delega prevista dall’articolo 5,  comma 1, lettera a),  secondo periodo, e lettera d) della legge 30 dicembre 2010, n. 240, e secondo i principi e i criteri direttivi stabiliti al comma 3,  lettera f) e al comma 6;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109 recante definizioni di criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate, a norma dell’articolo 59, comma 51, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e successive modificazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 recante Codice in materia di protezione dei                dati personali;
VISTA la legge 27 dicembre 2013, n. 148 di approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014 – 2016;
VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190 recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato;
VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20 recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti;
VISTO il decreto ministeriale 21 gennaio 2014, n. 23 con cui sono stati individuati quattro settori di intervento, di cui all’articolo 3 del citato decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito in legge 8 novembre 2013, n. 128,  con cui i relativi premi sono stati intitolati alla memoria del Maestro e Senatore a vita Claudio Abbado;
VISTO il decreto dipartimentale 15 maggio 2014, n. 1724 del Dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la  ricerca, di costituzione di un gruppo di lavoro con il compito di provvedere, tra l’altro, ai criteri di assegnazione dei premi intitolati alla memoria del Maestro e Senatore a vita Claudio Abbado;
VISTA la nota del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del 12 gennaio 2015, n. 34 con cui si affida alla Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore la redazione di uno schema di bando del Premio Abbado tenuto conto della bozza già predisposta dal gruppo di lavoro succitato d’intesa con i Direttori delle Conferenze;
VISTA la circolare del Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca del 18 giugno 2014 n. 3756 finalizzata alla raccolta delle candidature delle Istituzioni Musicali di cui all’articolo 2, comma 1 della citata legge 508 del 1999 ai fini dell’individuazione dei centri di gestione delle prove e dell’istruttoria amministrativa del concorso nazionale per ciascuna delle singole sezioni;
VISTA la ripartizione in quattro settori di intervento indicata nel citato decreto ministeriale 21  gennaio 2014,  n. 23 e la successiva  organizzazione in 61 sezioni raggruppate in 20 sotto-settori disciplinari nonché  il relativo abbinamento di detti sotto-settori con le Istituzioni di cui sopra;
SENTITE le Conferenze dei Presidenti e dei Direttori delle Accademie di belli arti, dei Conservatori    di musica e degli ISIA;
CONSIDERATA la necessità di avvalersi delle specifiche competenze delle singole Istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica al fine di garantire la corretta valutazione dei candidati a detti premi nonché la diffusione a livello nazionale delle sedi deputate alle prove relative agli individuati settori di intervento e relative sezioni;
CONSIDERATO il mandato del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca di valorizzare al massimo tutti i settori della produzione artistica italiana, ritenendo altresì di dovere equilibrare il numero dei premi rispetto al bacino di utenza di ciascuno dei settori artistici individuati, attribuendo n. 4 premi per ognuna delle sezione dei Conservatori e delle Accademie di belle arti,  e n. 3 premi per gli ISIA, l’Arte Drammatica e l’Accademia di Danza;
RITENUTO pertanto di dover bandire premi per ciascuna sezione individuata nell’ambito dei quattro settori di intervento indicati nel citato decreto ministeriale 21 gennaio 2014, n. 23;
DECRETA:
Articolo 1
(Condizioni generali)

  • 1. E’ indetto un concorso per l’attribuzione di Premi, finalizzati a sostenere la formazione artistica promuovendone l’eccellenza, a favore degli studenti iscritti negli anni accademici 2013-2014 e 2014-2015 presso le istituzioni di cui all’articolo 2 comma 1 della legge 21 dicembre 1999, n. 508.
  • 2. I Premi saranno attribuiti in base a quanto previsto dall’articolo 3 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre  2013, n. 128.

Articolo 2
(Premi)

  • 1. Sono previsti n. 235  premi, distribuiti per ciascuna sezione di cui all’allegato A.
  • 2) Sono premiati fino a quattro studenti nei settori d’intervento
    • a) interpretazione e composizione musicale;
    • b) arti figurative, digitali e scenografiche.
  • 3. Sono premiati fino a tre studenti nei settori d’intervento
    • c) arti dello spettacolo;
    • d) design.
  • 4. L’importo di ciascun premio è modulato sulla base delle condizioni economiche, definite ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109 e successive modificazioni, come specificato nell’allegato B. L’eventuale avanzo che si verrà a determinare una volta definite le assegnazioni dei premi nell’ambito delle classi di reddito, verrà proporzionalmente diviso tra tutti i premi assegnati.
  • 5) I vincitori dei premi dovranno presentare, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’elenco di cui all’articolo 9 comma 1, la dichiarazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). In assenza di dichiarazione ISEE viene applicato l’importo minore del premio. Per i non residenti in Italia le condizioni economiche sono comprovate mediante autocertificazione, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 n. 445, articolo 46. In caso di false dichiarazioni accertate dall’amministrazione procedente verranno applicate le sanzioni penali previste e la decadenza dal beneficio ottenuto sulla base della dichiarazione non veritiera  ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 articoli 75 e 76.

Articolo 3
(Commissioni)

  • 1. Le Commissioni sono  composte, per ogni sezione, da un minimo di tre ad un massimo di cinque esperti, come specificato nell’allegato A, nominati dal Ministero con decreto direttoriale, scelti tra personalità di chiara fama del mondo delle Arti, della Musica e della Cultura, purché non in servizio presso le istituzioni AFAM. Le funzioni di segreteria sono svolte da un assistente amministrativo, in servizio presso l’istituzione cui è affidata l’organizzazione della singola sezione.
  • 2. Le Commissioni operano presso le istituzioni cui è stata affidata l’organizzazione e lo svolgimento delle selezioni finali, come indicato nell’allegato A.
  • 3. Al termine dei lavori, che dovranno concludersi entro e non oltre il 20 maggio 2015 ciascuna Commissione comunica al Ministero entro 5 giorni i nominativi dei vincitori, con l’indicazione delle motivazioni che ne hanno determinato la scelta.
  • 4. Il giudizio delle Commissioni è inappellabile.
  • 5. Ai componenti delle Commissioni  non è corrisposto alcun compenso aggiuntivo.

Articolo 4
(Procedure selettive – Istituti Superiori di Studi Musicali)

  • 1. Entro il 7 marzo 2015 gli studenti interessati a partecipare al concorso di cui al presente bando devono  presentare apposita domanda, per una delle sezioni di cui all’allegato A all’istituzione di appartenenza secondo modalità che saranno specificate dalle singole istituzioni ed adeguatamente pubblicizzate all’albo dell’istituto e nei siti internet.
  • 2. I Consigli Accademici, avvalendosi delle competenti strutture didattiche (Dipartimenti e/o Consigli di corso), valutano le domande pervenute sulla base dei curricula accademici e del merito artistico di ogni studente e individuano quelli che potranno partecipare alle prove selettive nazionali. I Consigli Accademici devono comunque garantire l’elevata qualità artistica dei candidati ed in tal senso può essere selezionato da ciascuna istituzione al massimo uno studente per sezione, o un solo gruppo nel caso di ensemble.
  • 3. Le procedure di cui ai precedenti commi dovranno concludersi entro il  21 marzo 2015.
  • 4. Ciascuna istituzione invia l’elenco dei nominativi degli studenti selezionati alle Istituzioni organizzatrici della relativa sezione entro 28 marzo 2015.
  • 5. Il Ministero, su proposta delle Istituzioni organizzatrici, pubblica entro il 21  febbraio  2015, i regolamenti per lo svolgimento delle singole prove concorsuali, sul sito www.miur.it e sul sito delle relative Istituzioni responsabili, indicate nell’allegato A.
  • I regolamenti di cui al comma 5 devono indicare:
    • – la durata minima e massima dell’esecuzione musicale che è stabilita tra un minimo di dieci e un massimo di venti minuti;
    • – la presenza di eventuali composizioni musicali da eseguire obbligatoriamente. Se presenti, queste composizioni non devono superare la durata complessiva di cinque minuti;
    • – la presenza o meno di esecuzioni obbligatorie a prima vista, o di improvvisazioni estemporanee;
    • – l’eventuale suddivisione del concorso in due fasi selettive. Alla seconda fase possono essere riesaminati fino ad un massimo dodici studenti. In tal caso il regolamento definisce anche la durata della seconda prova e la possibilità di ripetere brani già eseguiti nel primo turno;
    • – se necessario il Conservatorio organizzante deve provvedere a mettere a disposizione uno o più pianisti e/o clavicembalisti, per accompagnare solisti che non dispongano di un loro accompagnatore.

Articolo 5
(Procedure selettive – Accademie di Belle arti)

  • 1. Entro il 7 marzo 2015 gli studenti interessati a partecipare al concorso di cui al presente bando devono  presentare apposita domanda all’istituzione di appartenenza per una delle sezioni di cui all’allegato A, secondo modalità che saranno specificate dalle singole istituzioni ed adeguatamente pubblicizzate all’albo dell’istituto e nei siti internet.
  • 2. I Consigli Accademici, avvalendosi delle competenti strutture didattiche (Dipartimenti e/o Consigli di corso), valutano le domande pervenute sulla base dei curricula accademici e del merito artistico di ogni studente e individuano quelli che potranno partecipare alla selezione nazionale. I Consigli Accademici devono comunque garantire l’elevata qualità artistica dei candidati ed in tal senso possono essere selezionati da ciascuna Istituzione al massimo tre finalisti (studenti o gruppi composti da più persone) per sezione.
  • 3. Le procedure di cui ai precedenti commi dovranno concludersi entro il 21 marzo 2015.
  • 4. Ciascuna istituzione invia l’elenco dei nominativi degli studenti selezionati, corredato dalla documentazione necessaria per la valutazione, alle istituzioni organizzatrici delle relative sezioni entro il   28 marzo 2015.
  • 5. Il Ministero, su proposta delle Istituzioni organizzatrici, pubblica entro il 21 febbraio 2015, i regolamenti per lo svolgimento delle selezioni nazionali, sul sito www.miur.it e sul sito delle relative Istituzioni responsabili, indicate nell’allegato A.

Articolo 6
(Procedure selettive – Accademia Nazionale di Danza)

  • 1. Entro il  7 marzo 2015 gli studenti interessati a partecipare al Concorso di cui al presente bando devono presentare apposita domanda indirizzata al Direttore dell’Accademia Nazionale di Danza, specificando la sezione del concorso cui intendono partecipare, Danza classica, Danza contemporanea, Coreografia, secondo modalità che saranno specificate dall’istituzione ed adeguatamente pubblicizzate all’albo dell’istituto e nel sito internet.
  • 2. Le procedure di cui al precedente comma dovranno concludersi entro il 21 marzo 2015.
  • 3. Il Ministero, su proposta dell’Accademia di Danza, pubblica entro il 21 febbraio 2015, il regolamento per lo svolgimento delle tre prove concorsuali sul sito www.miur.it e sul sito dell’Accademia.

Articolo 7
(Procedure selettive – Accademia Nazionale di Arte Drammatica)

  • 1. Entro il 7  marzo  2015 gli studenti interessati a partecipare al Concorso devono presentare apposita domanda, indirizzata a segreteria.direttore@accademiasilviodamico.it specificando la sezione del concorso cui si intende partecipare, Regia o Recitazione,  secondo modalità che saranno specificate dall’istituzione ed adeguatamente pubblicizzate all’albo dell’istituto e nel sito internet.
  • 2. Le procedure di cui al precedente comma dovranno concludersi entro il 21 marzo 2015.
  • 3. Il Ministero, su proposta dell’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, pubblica entro il 21 febbraio 2015, il regolamento per lo svolgimento delle due prove concorsuali sul sito www.miur.it e sul sito dell’Accademia.

Articolo 8
(Procedure selettive – Istituti Superiori per le Industrie Artistiche)

  • 1. Per gli ISIA il premio è finalizzato a sviluppare la proposta di ricerca/progettuale degli studenti al fine di valorizzare le loro capacità e le loro attitudini progettuali.
  • 2. Entro il 7  marzo  2015 gli studenti interessati a partecipare al Concorso devono presentare apposita domanda indirizzata alle istituzioni di appartenenza specificando la sezione del concorso cui si intende partecipare, Design del prodotto, Design della comunicazione, Design dell’immagine, Design sociale, secondo modalità che saranno specificate dall’istituzione ed adeguatamente pubblicizzate all’albo dell’istituto e nel sito internet. Gli studenti possono presentare domanda per una sola sezione.
  • 3. I Consigli Accademici, avvalendosi delle competenti strutture didattiche, valutano le domande pervenute sulla base dei curricula accademici e del merito artistico di ogni studente e individuano quelli che potranno partecipare alle prove selettive nazionali. I Consigli Accademici devono comunque garantire l’elevata qualità artistica dei progetti e possono selezionare al massimo tre progetti per ogni sezione.
  • 4. Le procedure di cui ai precedenti commi dovranno concludersi entro  21  marzo 2015.
  • Ciascuna istituzione invia l’elenco dei nominativi degli studenti selezionati all’Istituzione organizzatrice entro il   28  marzo 2015.
  • 5. Il Ministero, su proposta dell’Istituzione organizzatrice, pubblica entro il  21 febbraio  2015, il regolamento per lo svolgimento delle prove concorsuali, sul sito www.miur.it e sui siti degli ISIA.

Articolo 9
(Pubblicazione della graduatoria ed erogazione dei premi)

  • 1. L’elenco dei vincitori di tutte le sezioni viene pubblicato entro il 29  maggio 2015 sul sito del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (www.istruzione.it).
  • 2. L’attribuzione dei relativi premi avverrà previa presentazione da parte dei vincitori della dichiarazione del reddito ISEE, come indicato all’articolo 2.
  • 3. Per i gruppi vincitori il premio sarà equamente diviso tra i singoli componenti.
  • 4. La premiazione dei vincitori avverrà a Roma nell’ambito di una serata finale organizzata dal Ministero.

Articolo 10
(Trattamento dei dati personali)

  1. I dati personali forniti con le domande di partecipazione al concorso saranno trattati nell’assoluto  rispetto delle disposizioni e dei principi di correttezza e tutela della riservatezza di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196. Tali dati saranno trattati esclusivamente per tutti gli adempimenti connessi all’esecuzione del presente bando. In relazione al trattamento dei predetti dati, gli interessati potranno esercitare i diritti di cui all’articolo 13 della legge 31 dicembre 1996, n. 675.

 

Il presente decreto è inviato ai competenti Organi di controllo e pubblicato sul sito internet del Ministero.

Roma, 30 gennaio 2015

IL CAPO DIPARTIMENTO
(Prof. Marco MANCINI)

Allegati

Avviso 15 dicembre 2014

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

#Afam ecco il documento di lavoro elaborato dal @MiurSocial

 

“Siamo sempre stati il Paese dell’arte, della musica, del design, della bellezza. Con una lunga tradizione che parte dalle botteghe del Medioevo e del Rinascimento e arriva alle accademie e ai conservatori dei giorni nostri. Secondo stime recenti, la cultura varrebbe addirittura cinque punti percentuali di PIL, e il suo indotto, fatto di turismo, nuove imprese, localizzazioni straniere e investimenti esteri, frutterebbe 68 miliardi di euro ogni anno, offrendo lavoro ad oltre 1 milione e mezzo di persone. Eppure non investiamo abbastanza”.

Si apre così il documento sull’Afam, Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, elaborato dal MIUR nell’ambito del cantiere di lavoro dedicato a questo settore. Un documento che da oggi viene reso pubblico e contiene obiettivi per il rilancio di Accademie, Conservatori, istituti. Dopo 15 anni di tentativi che non hanno mai realizzato una riforma compiuta, si vuole offrire all’Italia una visione di cosa la formazione di artisti, musicisti e designer potreb­be essere davvero.

Il materiale pubblicato oggi contiene diverse domande aperte che costituiranno il punto di partenza per una fase di ascolto ampia a attenta con i mondi di riferimento e gli esperti di settore. Tale esercizio porterà alla redazione di un documento di policy  – all’inizio del 2015  – con le propo­ste di riforma per l’alta formazio­ne artistica, musicale e coreutica.


Chiamata alle Arti

arti

Decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 2014

Decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 2014

Autorizzazione al Ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca, per le esigenze delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), ad assumere a tempo indeterminato, per l’anno accademico 2013/2014, 23 unita’ di direttore di ragioneria e di biblioteca – EP1 e di 3 unita’ di collaboratore, nonche’ al trattenimento in servizio di 3 coadiutori e di 1 assistente amministrativo nonche’, per l’anno accademico 2014/2015, ad assumere 10 unita’ di direttore di ragioneria e di biblioteca- EP1 e di 3 unita’ di collaboratore. (15A00131) (GU Serie Generale n.9 del 13-1-2015)

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre 1999,  n.  508,  recante  riforma  delle
Accademie  di  belle  arti,  dell'Accademia   nazionale   di   danza,
dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori
per le industrie artistiche,  dei  Conservatori  di  musica  e  degli
Istituti musicali pareggiati, e in particolare l'art. 2, comma 6, che
contiene disposizioni sul rapporto  di  lavoro  del  personale  delle
Istituzioni AFAM; 
  Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, con  il  quale
e' stato approvato il testo unico delle disposizioni  legislative  in
materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  6  agosto   2008,   n.   133,   recante
disposizioni  urgenti  per  lo  sviluppo,  la   semplificazione,   la
competitivita',  la  stabilizzazione  della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, concernente misure
urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita'
economica e, in  particolare,  l'art.  9  che  reca  disposizioni  in
materia di contenimento delle spese di impiego pubblico; 
  Visto il decreto-legge 24  giugno  2014,  n.  90,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, concernente misure
urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e  per
l'efficienza degli uffici giudiziari  e,  in  particolare  l'art.  3,
comma  1  che,  nell'ambito  della  disciplina  delle   facolta'   di
assunzione   da   parte   di   alcune   amministrazioni,    ribadisce
l'applicazione della normativa di settore per il  comparto  scuola  e
universita'  e,  per  analogia,  agli  Istituti  di  alta  formazione
artistica e musicale e coreutica,  e  l'art.  1,  comma  2,  che,  in
materia di ricambio generazionale  nelle  pubbliche  amministrazioni,
prevede espressamente che "i trattenimenti in servizio in essere alla
data di entrata in vigore del presente decreto sono fatti salvi  fino
al 31 ottobre 2014 o fino alla loro  scadenza  se  prevista  in  data
anteriore"; 
  Visto l'art. 39, comma 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449,
in materia di misure per la stabilizzazione della finanza pubblica, e
successive modificazioni, che prevede  la  disciplina  autorizzatoria
delle assunzioni, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su
proposta dei Ministri per la pubblica amministrazione e l'innovazione
e dell'economia e delle finanze; 
  Visto l'art. 3, comma 58, della legge 24 dicembre 2003, n. 350,  il
quale prevede che, in attesa della completa attuazione  della  citata
legge n. 508  del  1999,  al  personale  delle  Istituzioni  di  alta
formazione artistica, musicale e  coreutica  (AFAM)  si  applica,  in
materia di assunzioni, la disciplina autorizzatoria di cui al  citato
art. 39, comma 3-bis, della legge  n.  449  del  1997,  e  successive
modificazioni, come peraltro chiarito con circolare del  22  febbraio
2011, n. 11786, del Dipartimento della  funzione  pubblica,  adottata
d'intesa con il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato; 
  Visto il decreto-legge 5 dicembre 2005,  n.  250,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 3  febbraio  2006,  n.  27,  recante,  tra
l'altro, misure urgenti in materia di  scuola  e  universita',  e  in
particolare, l'art. 1-quater, in base al quale  per  il  reclutamento
del personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle  istituzioni
di alta formazione artistica e musicale, in  attesa  dell'entrata  in
vigore del regolamento di cui all'art. 2, comma 7, lettera e),  della
citata legge n. 508 del 1999, si applicano le disposizioni del  testo
unico di cui al citato decreto legislativo n. 297 del 1994; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  8  novembre  2013,  n.   128,   e,   in
particolare,  l'art.  19,  comma  1,  il  quale  stabilisce  che   il
regolamento di cui all'art. 2, comma  7,  lettera  e),  della  citata
legge n. 508 del 1999, e' emanato entro  180  giorni  dalla  data  di
entrata in vigore della legge di  conversione,  e  comma  3-bis,  che
prevede  la  possibilita'  di  assumere   con   contratto   a   tempo
indeterminato, al maturare di tre anni di servizio, il personale  che
abbia superato un concorso pubblico per  l'accesso  all'Area  elevata
professionalita' EP/1 o all'Area terza di cui all'Allegato A del CCNL
4 agosto 2010; 
  Vista la legge 12 gennaio 1991, n. 13, recante determinazione degli
atti  amministrativi  da  adottarsi  nella  forma  del  decreto   del
Presidente della Repubblica e, in particolare,  l'art.  1,  comma  1,
lettera ii), che contempla tutti gli atti per i quali e'  intervenuta
la deliberazione del Consiglio dei ministri; 
  Vista la nota  del  13  novembre  2013,  n.  23232,  con  la  quale
l'Ufficio    di    Gabinetto    del    Ministero     dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca ha richiesto, per l'anno  accademico
2013/2014, l'autorizzazione ad assumere a tempo indeterminato n.  560
docenti di I e II fascia, nonche' a  trattenere  in  servizio  n.  23
docenti, n. 4 unita' di personale tecnico amministrativo, di cui n. 3
coadiutori e n. 1 assistente amministrativo; 
  Visto il d.P.R. 22 agosto 2014,  in  corso  di  registrazione  alla
Corte dei conti, con il quale sono state autorizzate le immissioni in
servizio del solo contingente di docenti AFAM di  cui  alla  predetta
nota del 13 novembre 2013 per  un  numero  pari  a  299,  compresi  i
trattenimenti in servizio del personale docente; 
  Vista la nota del 24  gennaio  2014,  n.  1777,  con  la  quale  il
Ministero  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della   ricerca   -
Direzione  generale  per  l'alta  formazione  artistica,  musicale  e
coreutica richiede l'autorizzazione ad assumere a tempo indeterminato
un contingente di complessive 39 unita', di cui n.  23  direttori  di
ragioneria e di biblioteca - EP/1 e n. 3 collaboratori con decorrenza
1° novembre  2013,  nonche'  n.  10  direttori  di  ragioneria  e  di
biblioteca - EP/1 e n. 3 collaboratori  con  decorrenza  1°  novembre
2014; 
  Vista la nota dell'11 agosto  2014,  n.  17909  del  Gabinetto  del
Ministero dell'economia e delle finanze, con la quale si trasmette la
nota del 23 maggio 2014, n. 46268, del Dipartimento della  Ragioneria
generale dello Stato - IGOP, recante parere favorevole all'assunzione
a tempo indeterminato di  n.  33  unita'  di  personale  del  profilo
direttore di ragioneria e di biblioteca - EP/1, di n.  6  unita'  nel
profilo di collaboratore, nonche' al trattenimento in servizio di  n.
3 coadiutori e di n. 1 assistente amministrativo; 
  Considerato che i 4 trattenimenti in servizio richiesti con la nota
del 13 novembre 2013, n. 23232, sono da riferirsi all'anno accademico
2013/2014 e rientrano nel  contingente  relativo  al  medesimo  anno,
fermo  restando  il  rispetto  del  citato  art.  1,  comma  2,   del
decreto-legge n. 90 del 2014; 
  Considerato che nella richiamata nota del 23 maggio 2014, n. 46268,
il Capo di Gabinetto del  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze,
facendo proprio il parere del Dipartimento della Ragioneria  generale
dello Stato - IGOP, ha subordinato l'autorizzazione delle  assunzioni
sia alla maturazione dei requisiti di anzianita' previsti dal  citato
art. 19,  comma  3-bis,  del  decreto-legge  n.  104  del  2013,  sia
all'espressa previsione di "indisponibilita' dei 17 posti,  derivanti
dalla rinuncia all'assunzione, con contratto a tempo  determinato  di
supplenza annuale, di n. 16 unita' con profilo di coadiutore e  n.  1
unita' con profilo  di  direttore  amministrativo  -  EP2,  su  posti
vacanti e disponibili"; 
  Ritenuto di poter autorizzare, in  conformita'  anche  al  predetto
parere  espresso  dal  Ministero  dell'economia  e   delle   finanze,
l'assunzione a tempo indeterminato, previa maturazione dei prescritti
requisiti di anzianita', di n. 33 unita' di direttore di Ragioneria e
di biblioteca - EP1,  di  6  unita'  nel  profilo  di  collaboratore,
nonche' il  trattenimento  in  servizio  di  3  coadiutori  e  di  un
assistente amministrativo, ferma restando  l'indisponibilita'  di  16
posti di coadiutori e 1 posto di direttore amministrativo - EP2; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri,  adottata  nella
riunione del 30 settembre 2014; 
  Sulla proposta del Ministro per la semplificazione  e  la  pubblica
amministrazione e del Ministro dell'economia e delle finanze; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della  ricerca,
per le esigenze  delle  istituzioni  di  alta  formazione  artistica,
musicale e coreutica (AFAM), e' autorizzato: 
    per  l'anno  accademico   2013/2014,   all'assunzione   a   tempo
indeterminato di 23 unita' di direttore di ragioneria e di biblioteca
- EP1 e  di  3  unita'  nel  profilo  di  collaboratore,  nonche'  al
trattenimento  in  servizio  di  3  coadiutori  e  di  1   assistente
amministrativo; 
    per  l'anno  accademico   2014/2015,   all'assunzione   a   tempo
indeterminato di 10 unita' di direttore di ragioneria e di biblioteca
- EP1 e di 3 unita' nel profilo di collaboratore. 
  2.  Rimangono  fermi  l'inquadramento  a  tempo  indeterminato  del
predetto personale a decorrere dalla  maturazione  dei  requisiti  di
anzianita' previsti dall'art. 19, comma 3-bis, del  decreto-legge  12
settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge  8
novembre 2013,  n.  128,  nonche'  l'indisponibilita'  dei  17  posti
derivanti  dalla  rinuncia  all'assunzione,  con  contratto  a  tempo
determinato di supplenza annuale, di n.  16  unita'  con  profilo  di
coadiutore e n. 1 unita' con profilo di  direttore  amministrativo  -
EP2, su posti vacanti e disponibili. 
  Il presente decreto, previa registrazione da parte della Corte  dei
conti, sara' pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana. 
    Dato a Roma, addi' 6 novembre 2014 
 
                             NAPOLITANO 
 
 
                                Renzi, Presidente del  Consiglio  dei
                                ministri 
 
                                Madia,      Ministro      per      la
                                semplificazione   e    la    pubblica
                                amministrazione 
 
                                Padoan,  Ministro   dell'economia   e
                                delle finanze 
 

Registrato alla Corte dei conti il 17 dicembre 2014 
Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri giustizia  e  affari  esteri,
Reg.ne Prev. n. 3206

Avviso 30 ottobre 2014, Prot. n.8572

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimeno per la Formazione Superiore e per la Ricerca
Direzione Generale per la Programmazione, il Coordinamento e il Finanziamento delle Istituzioni della Formazione Superiore

Le graduatorie nazionali formulate ai sensi della legge 143/04 sono attualmente utili, in virtù del decreto legge n.104/2013 convertito dalla legge 128/2013, per l’attribuzione di incarichi a tempo indeterminato edeterminato, in subordine alle preesistenti graduatorie e previa acquisizione della prescritta autorizzazione.

Pertanto, in attesa dell’autorizzazione all’assunzione a tempo indeterminato, i docenti inseriti nelle graduatorie formulate ai sensi della legge 143/04 sono invitati ad indicare in ordine di preferenza le sedi per l’attribuzione dell’incarico a tempo determinato per l’anno accademico 2014/2015, presso una qualsiasi sede di Accademia, Conservatorio di musica o Istituto Musicale Pareggiato dalle ore 10 del 4 novembre alle ore 15 del 7 novembre 2014. Tale indicazione dovrà essere fatta attraverso l’apposita procedura informatizzata.

Con l’occasione si invitano le SS.LL. a verificare l’esattezza dei dati anagrafici e dei recapiti cui l’Amministrazione farà riferimento per ogni comunicazione concernente la procedura.

In caso di comprovato impedimento è ammessa l’espressione della scelta su delega dell’interessato, da parte di persona munita di fotocopia di valido documento di identità dell’avente titolo. Dopo la compilazione, la scheda dovrà essere stampata e sottoscritta dall’interessato o dal delegato.

La rilevazione delle sedi è completata per le sedi vacanti che vengono proposte con apposita dicitura; per le sedi disponibili, attribuibili solo per incarichi a tempo determinato, la cui rilevazione non è completata, l’indicazione delle preferenze può essere estesa a tutte le istituzioni compresi gli Istituti Musicali pareggiati.

La mancata espressione delle preferenze non comporta la decadenza dal diritto al conferimento dell’incarico a tempo determinato ma soltanto, sulla base della posizione occupata nella graduatoria, l’assegnazione d’ufficio di una delle sedi residue tenendo conto della viciniorietà alla residenza.

Al fine di facilitare ed accelerare l’individuazione del destinatario dell’incarico si auspica che tutti i docenti inseriti nelle graduatorie partecipino alla procedura di scelta della sede.

I docenti che non sono interessati ad alcun incarico, sono pregati di darne comunicazione all’indirizzo di posta elettronica direzionegenerale.afam@miur.it entro la scadenza del termine previsto per la scelta della sede.

La rinuncia all’incarico conferito, anche successiva all’assegnazione, comporta, limitatamente all’anno accademico 2014/2015, l’impossibilità di ottenere un altro incarico a tempo determinato.

A conclusione della procedura di prima assegnazione della sede, tenendo conto delle rinunce e di eventuali nuove sedi sopravvenute, si provvederà, d’ufficio, ad ottimizzare l’assegnazione stessa, sempre sulla base della posizione occupata nella graduatoria e secondo la preferenza espressa nella scelta della sede.

Al termine della procedura di ottimizzazione, qualora risultino ulteriori sedi di rinuncia e/o disponibilità sopravvenute, queste verranno attribuite a scorrimento della relativa graduatoria. Nel caso non vi siano più aspiranti nelle graduatorie ex lege 143/04, le disponibilità residue saranno utilizzate per il conferimento degli incarichi a tempo determinato agli aventi titolo inseriti nelle graduatorie nazionali di cui al D.M. 526/2014 approvate con D.D.G. 3373 del 28/10/2014.

Qualora in corso d’anno accademico pervenga l’autorizzazione all’assunzione, i docenti utilmente collocati nelle graduatorie ex lege 143/04 che abbiano stipulato un contratto a tempo determinato, conserveranno la sede assegnata per l’anno accademico 2014/2015 come sede provvisoria ai fini del ruolo.

Si rappresenta però che le sedi attribuite presso gli Istituti musicali pareggiati non potranno essere considerate sedi provvisorie ai fini del ruolo in quanto il reclutamento a tempo indeterminato operato dal Ministero può essere disposto solo presso le istituzioni statali (Conservatori e Accademie).

Il presente avviso sarà pubblicato sui siti Internet www.miur.it (home page e personale docente) e http://afam.miur.it

Roma, 30 ottobre 2014

IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Daniele Livon

AFAM, al via cantiere Miur

AFAM, al via cantiere Miur
A novembre audizioni degli stakeholder
A dicembre Rapporto per ridefinire futuro settore

Dopo i cantieri sulla scuola, arriva quello sull’AFAM, l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. Un gruppo ristretto di componenti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e di esperti dovrà produrre, entro l’anno, un Rapporto per ridefinire il futuro del settore. A questo scopo, durante il mese di novembre, il cantiere AFAM incontrerà gli stakeholder per ascoltare il loro punto di vista. Il cantiere sarà coordinato dal capo di Gabinetto, Alessandro Fusacchia, insieme alla vice capo di Gabinetto Simona Montesarchio e al Capo del Dipartimento per l’Alta Formazione e la Ricerca Marco Mancini. Ai lavori parteciperà il Sottosegretario Angela D’Onghia.

I tempi
I lavori del cantiere prenderanno avvio domani. Entro inizio novembre il gruppo di lavoro produrrà un documento con la struttura del Rapporto a cui si dovrà arrivare, le prime riflessioni e le domande aperte. Il documento sarà reso pubblico e sulla sua base, a novembre, si faranno le audizioni con gli stakeholder esterni. Verranno ascoltati, fra gli altri, le Conferenze dei Direttori, dei Presidenti dei Conservatori, delle Accademie di Belle Arti, il Coordinamento delle Accademie non-statali, la Consulta degli studenti dei Conservatori, delle Accademie e degli Isia, Associazioni e rappresentanze della docenza, le Organizzazioni Sindacali, l’Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), il Consiglio Universitario Nazionale (CUN), personalità del mondo della cultura.

I temi del cantiere
Fra gli obiettivi del cantiere, la rivisitazione della governance delle Istituzioni dell’AFAM, la razionalizzazione della distribuzione dell’offerta formativa secondo precisi criteri e indicatori di accreditamento, l’avvio di percorsi formativi di III livello (dottorati), nuove regole di distribuzione del finanziamento ordinario con l’individuazione di quote premiali crescenti. Si parlerà anche di stato giuridico del personale e valorizzazione delle rispettive specificità, principi su cui sarà predisposto il nuovo regolamento sul reclutamento del sistema AFAM. Il cantiere si occuperà anche della valorizzazione e valutazione dei titoli artistici, della mobilità studentesca e dei processi di internazionalizzazione dell’offerta formativa.

Cantiere AFAM

Nota 1 ottobre 2014, AOODGPER Prot. n. 10992

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Direzione Generale Personale della Scuola

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
e p.c. Capo Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca;
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione;
CINECA

Oggetto: Procedure TFA – Offerta formativa AFAM

Come noto, a decorrere dallo ottobre p .v. sono aperte le procedure di iscrizione alle prove scritte e orali inerenti il TFA.
Occorre, a tal fine, che sia rapidamente acquisita l’offerta formativa delle istituzioni AFAM per le classi di concorso di competenza esclusiva o condivisa con gli Atenei, per le quali il predetto termine è stato differito. Si tratta delle classi di concorso 3/A; 4/A; 5/ A; 6/A; 7/A; 8/A; 9/A; 10/A; 18/A; 21/A; 22/A; 23/A; 24/A; 25/A (Ambito 1); 27/A; 28/A (Ambito 1); 31/A (Ambito 3); 32/A (Ambito 3); 44/A; 62/A; 63/A; 64/A; 65/A; 67/A. Le istituzioni AFAM che, per l’anno accademico 2014/2015, attivano i percorsi di TFA conclusivi dei bienni di II livello relativi alla classe di concorso 77/A possono prevedere, per le classi di concorso dell’ambito disciplinare 3 (31/A e 32/A) la concomitante erogazione degli insegnamenti comuni. A tale proposito gli USR raccorderanno tale offerta formativa con quella delle Università
In particolare, per quanto riguarda l’offerta formativa dell’ ambito disciplinare 3 (31/ A e 32/A) tale proposito, si invitano gli USR che non avessero ancora provveduto ad attivarsi presso le istituzioni della Regione di rispettiva competenza al fine di raccoglierne e caricare l’offerta formativa entro e non oltre il 6 ottobre 2014.
A tal fine gli USR, con le credenziali già in loro possesso, si collegheranno al sito https://tfa.cineca.it/2014/usr. Nel sito, a partire dalla data odierna, troveranno una nuova sezione denominata “AFAM” (menu in alto). Selezionando la voce AFAM gli USR accederanno alla pagina “Offerta AFAM” nella quale, per ogni regione, saranno riportate le classi per le quali gli isttulti AFAM devono attivare un’ offerta, il numero di posti previsti e il numero di persone che hanno superato il test preliminare. Una volta acquisita l’offerta formativa, si dovrà procedere al suo caricamento: per la singola classe, gli USR selezioneranno le relative istituzioni e indicheranno il numero dei posti dalle stesse offerti.
Dopo aver effettuato tutte le operazioni richieste gli USR chiuderanno l’offerta.

Il Direttore generale
Maria Maddalena Novelli