Consiglio di Stato: in refettorio anche col pasto portato da casa

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Il Consiglio di Stato ha dichiarato illegittimo il provvedimento con cui una scuola di Torino, la “Tommaseo”, aveva di fatto escluso dal refettorio i bambini che pranzavano con un pasto confezionato a casa. I giudici amministrativi hanno accolto l’istanza cautelare di alcune famiglie. La direzione scolastica dovrà mettere a punto un nuovo provvedimento.

Il Consiglio di Stato ha sancito che l’istituto scolastico dovrà riprovvedere «valutando in
concreto ogni possibile soluzione organizzativa al fine di acconsentire al consumo del pasto da casa da parte dei richiedenti».

I bambini, come hanno spiegato le famiglie assistite dagli avvocati Giorgio e Riccardo Vecchione, erano costretti a restare in classe o ad allontanarsi da scuola. I giudici hanno preso atto che la “Tommaseo” ha documentato delle «difficoltà organizzative» ma hanno sottolineato che il suo provvedimento «trascura di prendere in considerazione l’eventualità di ricavare altri spazi per il consumo da casa» perché si tratta solo di «distribuire diversamente lo spazio, se nel caso e ove concretamente possibile, dello stesso locale adibito attualmente a refettorio».