250mila firme non valgono forse 250mila tweet?

#SBLOCCACONTRATTO: LO SNALS-CONFSAL CHIEDE A RENZI DI ASCOLTARE LA VOCE DEI LAVORATORI DELLA SCUOLA

250mila firme non valgono forse 250mila tweet?

Roma, 30 ottobre. A Roma, questa mattina, i sindacati della scuola hanno presentato i risultati dell’operazione nazionale “#sbloccacontratto”, grazie a cui sono state raccolte finora 250.000 firme del personale scolastico. Un modo per far arrivare al premier Renzi – cui sono stati consegnati gli scatoloni con le firme – la voce di chi nella scuola lavora.

Oltre a dar voce alle giuste motivazioni di protesta contro alcune proposte  contenute nella legge di stabilità e nella “buona scuola”, lo Snals-Confsal rivendica per i lavoratori della scuola il diritto di ottenere il rinnovo del contratto e di mantenere gli scatti di anzianità.

Il governo non può, secondo il sindacato autonomo, cancellare questi ultimi per attribuire imprecisati e difficilmente attribuibili scatti di merito a una platea più ridotta, con l’ulteriore aggravante che i primi verrebbero cancellati da subito e i secondi partirebbero tra 5 anni con, in mezzo, un altro bel taglio lineare agli insegnanti e agli Ata! Sotto la magica parola di merito in realtà c’è ben altro.

Inoltre, lo Snals-Confsal, ovviamente favorevole alla stabilizzazione per 148mila lavoratori annunciata da Renzi per il 2015, evidenzia come la comunicazione governativa stia facendo passare come investimento ciò che in realtà corrisponde a 3 miliardi di risparmi per le casse dello Stato tra cancellazione della ricostruzione di carriera per i neoimmessi in ruolo e non riconoscimento per tutti dell’anzianità.