Scuola in ospedale e a domicilio

Scuola, nel 2013/2014 lezioni in ospedale per oltre 72mila ragazzi

Giannini: “Questo progetto è nostro fiore a occhiello”

72.765 ragazzi ricoverati in ospedale che, seguiti da oltre mille insegnanti, hanno potuto proseguire con lo studio durante la loro degenza, nell’a.s. 2013/2014. 1.235 alunni, obbligati a rimanere a casa dopo essere stati dimessi, che hanno usufruito della scuola a domicilio seguiti, a rotazione, da oltre 3.400 docenti provenienti da 1.015 scuole. 

La Scuola in ospedale e a domicilio si presenta ormai come una realtà consolidata nella didattica italiana, rivolta a tutti gli studenti che, a causa di un’improvvisa grave malattia, sperimentano il ricovero e lunghi percorsi di cure e riabilitazione, da trascorrere tra l’ospedale e il domicilio. 

Per analizzare e approfondire il tema, individuando punti di forza e margini di miglioramento, si svolge dal 18 al 20 marzo a Roma il Workshop nazionale sulla Scuola in ospedale e a domicilio. All’apertura della tre giorni di lavori, presso la sede del Cnel, è intervenuto il Ministro Stefania Giannini. Le conclusioni saranno affidate, il 20 marzo, al Sottosegretario Davide Faraone. 

L’istruzione in ospedale e a domicilio “rappresenta uno dei fiori all’occhiello delle attività del Ministero dell’Istruzione – ha dichiarato il Ministro Giannini -Consente a migliaia di ragazzi in degenza di non perdere il diritto allo studio attraverso il lavoro straordinario di insegnanti specializzati. Sono docenti che vanno ringraziati ogni giorno e che rappresentano la buona scuola che esiste già. Su questo fronte l’Italia è all’avanguardia, non vogliamo arretrare di un passo. È un fronte su cui vogliamo continuare ad investire”. 

41.783 studenti, la netta maggioranza degli oltre 72mila conteggiati, hanno usufruito del servizio per una permanenza in ospedale compresa tra i 2 e i 7 giorni. Sono stati 7.610 quelli che hanno avuto una degenza inferiore ai 15 giorni; 4.129 hanno invece dovuto affrontare un lungo ricovero, superiore alle due settimane. Significativo l’utilizzo del servizio anche per i day hospital, con 19.243 casi. Hanno potuto tenere il passo con lo studio durante la degenza anche 4.890 studenti stranieri e 3.411 bambini e ragazzi disabili. 

La prima giornata del Workshop ha coinvolto soprattutto i dirigenti delle scuole ospedaliere e i rappresentanti degli Uffici Scolastici Regionali. Nelle giornate del 19 e 20 marzo, i lavori si sposteranno presso l’Ata Hotel Villa Pamphili, Via della Nocetta 105, e interesseranno in particolare i docenti e i dirigenti delle scuole-polo regionali. 

I ragazzi che sono in ospedale, qualunque sia la loro età e il tipo di scuola che frequentano, possono continuare a studiare tramite le sezioni scolastiche, 240 nel 2013/2014, presenti all’interno di 141 ospedali. Possono inoltre veder riconosciuto e validato il percorso che seguono, assistiti dai docenti ospedalieri; essere valutati sia in itinere, attraverso specifiche prove di verifica, che al termine dell’anno scolastico, con la documentazione del percorso formativo seguito e il raccordo continuo con la scuola e la classe di provenienza. In questo modo, non rischiano più di perdere l’anno e viene efficacemente contrastata anche la dispersione scolastica.

È importante inserire nella formazione iniziale dei docenti di ogni ordine e grado un modulo di didattica per l’insegnamento a studenti che vivono situazioni temporaneamente complesse e difficili, come è il caso della degenza in ospedale o domiciliare. 

Le difficili condizioni di insegnamento richiedono per il docente una professionalità ancor più articolata: non solo competenze disciplinari ma anche affettivo-relazionali, che lo rendano capace di utilizzare molteplici strumenti e tecniche, di mantenere rapporti significativi con gli altri soggetti, con il personale sanitario e con la famiglia, di utilizzare le tecnologie più avanzate come strumento di collegamento con il mondo e di supporto al processo di apprendimento. 

Il Workshop è promosso dalla Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione del Miur, in collaborazione con il Politecnico di Milano – Metid  e con il Cnr – Istituto Tecnologie Didattiche di Genova. Una collaborazione finalizzata anche a supportare ed ampliare il portale informatico per la Scuola in ospedale e a domicilio (http://pso.istruzione.it).


 

Scuola in ospedale e a domicilio, dal 18 al 20 marzo
workshop nazionale con studiosi, dirigenti e docenti
Apre il Ministro Stefania Giannini

Tre giorni di studio sul tema della scuola in ospedale e a domicilio. Dal 18 al 20 marzo prossimi è in programma, a Roma, un workshop nazionale sulle prospettive, tra continuità e tradizione, di questo importante filone dell’offerta formativa della scuola italiana.

L’iniziativa è promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Direzione Generale per lo Studente, la Partecipazione e l’Integrazione – in collaborazione con il Politecnico di Milano (Metid) e con il CNR (Consiglio nazionale delle ricerche, Istituto tecnologie didattiche di Genova).

Ad aprire le giornate di studio, mercoledì 18, sarà il Ministro Stefania Giannini. Mentre le conclusioni, venerdì 20, saranno affidate al Sottosegretario Davide Faraone. Ai lavori prenderanno parte studiosi, docenti universitari ed esperti da anni impegnati nel settore. Quasi 250 i dirigenti scolastici e i docenti accreditati finora.

La scuola in ospedale è oggi diffusa in tutti gli ordini e gradi del percorso formativo e la sua presenza  nelle strutture ospedaliere garantisce ai bambini e ai ragazzi ricoverati il diritto all’istruzione, oltre ad essere un valido strumento contro la dispersione scolastica. Sono 72.765 gli studenti e oltre mille i docenti coinvolti nel progetto Scuola in ospedale (dati anno scolastico 2013/2014).

A partire dal 2003 si è diffuso anche il servizio d’istruzione domiciliare per i bambini e i ragazzi colpiti da gravi patologie. Sono 1.235 gli studenti coinvolti nell’istruzione domiciliare, 3.448 i docenti e oltre mille le scuole (dati anno scolastico 2013/2014).

Il workshop del 18-20 marzo sarà l’occasione per presentare le nuove frontiere dell’insegnamento a distanza, della “scuola fuori della scuola”, con cui il Miur assicura il diritto all’istruzione anche a chi è impossibilitato a frequentare per gravi motivi di salute.

La prima giornata (18 marzo) è rivolta ai dirigenti scolastici delle scuole ospedaliere e ai rappresentanti degli Uffici scolastici regionali. Il 19 e il 20 il workshop coinvolgerà i docenti e i dirigenti scolastici delle scuole polo regionali. (Programma in allegato).

Nel corso dei lavori sarà presentata anche la nuova area del portale web della scuola in ospedale (http://pso.istruzione.it ) dedicata alla Formazione per la Scuola in Ospedale (Afso). Uno spazio all’interno del quale saranno presenti nuovi materiali e contributi dedicati alla formazione in servizio dei docenti in ospedale e una sezione sperimentale per la creazione e l’attivazione di classi virtuali a supporto dei processi formativi e didattici degli studenti ospedalizzati e/o a domicilio.